tutti giù per terra relazione
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- Silvana Forti
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1 tutti giù per terra relazione torino fa scuola - e. fermi
2 relazione Il progetto ridefinisce la scuola rispetto al modo in cui è abitata dalla sua comunità, alla relazione che stabilisce con la città, e al rapporto tra produzione e consumo di energia. il nuovo paesaggio dell apprendimento Tutte le operazioni proposte sono volte alla concentrazione piuttosto che alla dispersione e moltiplicazione dei percorsi. È infatti primariamente attraverso la compresenza delle persone e delle attività che si rendono possibile l incontro, la condivisione e l effervescenza che si auspicano per un ambiente di crescita e apprendimento. 1) La quota principale diventa dunque quella inferiore, in grado di gestire l ingresso, la relazione diretta con gli spazi esterni e la distribuzione ai piani superiori (cfr. nuova quota principale, pag 4). La necessità del rifacimento della rampa d accesso per motivi strutturali è colta come opportunità per la ridefinizione dell ingresso alla scuola attraverso una comoda rampa discendente, che attraversa l edificio, conquistando in perfetta continuità gli spazi retrostanti della piazza quadrata (cfr. vista dall accesso principale, pag 5). 2) Tutto il programma funzionale è ridefinito come un orbita attorno all atrio centrale, reinterpretando la vocazione dell impianto originale ad H dell edificio (cfr. funzioni e flussi, pag 7). L atrio è il cuore dell edificio: ampio, accogliente, disponibile. Tutti i percorsi di distribuzione lo attraversano e si definisce come luogo dell incontro prima, dopo e durante le lezioni. Per la generosità concessa ai suoi spazi e la sua configurazione libera da ostacoli, si offre ad attività di diverso tipo, ampliando le possibilità della didattica e della socialità all interno della scuola (cfr. vista atrio, pag 8). L intimità si raggiunge progressivamente, fino all interno delle aule, attraverso i diversi livelli dell atrio e gli spazi comuni dei cluster (cfr. vista cluster, pag 19). 3) Il rapporto con gli spazi aperti è intenso e costante; essi costituiscono il paesaggio della didattica e della socialità al pari degli spazi dell edificio, scandendo ambiti specifici e integrando le vocazioni dell interno (cfr. vista ristorazione, pag 21). Al contempo, tutti gli spazi esterni si susseguono in una sequenza continua, senza netti salti di quota, favorendo la contaminazione tra le attività. Le essenze vegetali sono scelte con scopo didattico, per rendere esplicito il naturale trascorrere del tempo attraverso la mutevolezza di colori e tessiture (cfr. essenze, pag 22). Nei piani superiori, un nuovo sistema di facciata consente di potenziare il rapporto visivo con l esterno e le sue mutevoli condizioni, migliorando al contempo l apporto dell illuminazione naturale indiretta negli spazi di apprendimento. 2 la scuola va in città 1) La necessità di aggiornamento della scuola riguarda anche la sua presenza nel paesaggio urbano. Una nuova facciata, da applicare a secco, si occupa di generare una nuova immagine a partire dall esigenza di un nuovo involucro per ragioni energetiche (cfr. nuova facciata, pag 9). Un diverso rapporto tra pieni e vuoti, inserendo nuove trasparenze e trame più leggere, aumenta la capacità dell edificio di interagire con la luce e le condizioni dell intorno. 2) Pur lavorando al massimo delle sue potenzialità soltanto in una parte della giornata, la scuola rappresenta un importante risorsa di spazi pubblici al livello del quartiere (cfr. funzioni e flussi, pag 7). Per conciliare l offerta di spazi per il quartiere con il miglior funzionamento dell attività scolastica, i locali aperti al pubblico sono concentrati in una parte completamente isolabile dell edificio, in modo da ridurre il grado di penetrazione della scuola dall esterno. Palestra, biblioteca e locali annessi sono collocati nella quota inferiore delle ali a nord, intorno alla piazza quadrata, accessibile da un ingresso secondario e dedicato (cfr. vista piazza quadrata, pag 6).
3 confort e energia La scuola, essendo attiva prevalentemente di giorno, può funzionare interamente con energia solare, come suggerito dalle best practices europee. Si utilizza il consumo in bolletta (energia finale) come parametro di progetto, il cui valore viene pareggiato dalla produzione fotovoltaica in-situ. Mantenendo l attuale morfologia (non compatta, 0,4 m2/m3), si progetta un involucro piuttosto isolato (tetto U=0.1; facciate opache 0.16; solaio controterra 0.25 W/m2*K ) e vetrate triple (U=1, g=0.5). La partitura di lamelle verticali della facciata est (66% vetrata) scherma dal 21 aprile al 21 agosto, dalle 8 in poi. La domanda per riscaldamento viene così ridotta a un quarto dello stato di fatto, mentre quella per luce a meno di un sesto. Ai solai preesistenti si conferisce la doppia funzione di massa termica e principale dispositivo per lo scambio di calore con un sistema a pavimento radiante, alimentato da una pompa di calore geotermica (SPF 3, sonde profonde 75m) che funziona grazie a pannelli fotovoltaici (110 kwp, ca.900 m2), accoppiato comunque a dei ventilconvettori ausiliari e a dei recuperatori di calori indipendenti (efficienza 40%). Sia la mediateca che le aule sono climatizzate, così che la scuola possa funzionare tutto l anno. Un collettore solare di 200 m2 produce infine ACS. Si stima un consumo di energia primaria di 50,5 kwh/m2*a, ovvero il 32% dello stato di fatto. La nuova scuola Enrico Fermi produce il 106% dell energia che effettivamente consuma, conforme alla definizione di nzeb (cfr. confort ed energia, pag. 25). 3
4 strategia 1 nuova quota principale e spazi esterni atrio attraversabile rapporto diretto interno/esterno assenza di salti di quota netti all esterno 4
5 vista dall accesso principale
6 vista dalla piazza quadrata
7 strategia 2 funzioni e flussi centralità dell atrio relazione tra diversi ambienti separazione dei flussi (attività scolastiche/extra scolastiche) ATRIO MUSICA FLUSSI ATTIVITà SCOLASTICHE PALESTRA STANZA DEL RIPOSO FLUSSI ATTIVITà EXTRA-SCOLASTICHE RISTORAZIONE CLUSTER (LAB. LINGUA) INSEGNANTI CLUSTER (INCLUSIONE) BIBLIOTECA ARTE E TECNICA SERVIZI 7
8 vista atrio quota accesso
9 strategia 3 nuova facciata nuova immagine potenziamento dell illuminazione naturale e rapporto visivo con l esterno efficientamento energetico 9
10 narrazione pianta quota accesso B A - 0,70 m 2-0,55 m C 39-1,88 m C ,88 m ,88 m ,05 m ,75 m A B
11 LEGENDA PIANTA QUOTA ACCESSO accessi accesso principale accesso pubblico esterno (palestra e biblioteca) accesso merci atrio bar isole tecnologiche bidelleria sala fotocopie spogliatoio personale ATA M/F locale pulizie palestra palestra deposito spogliatoio professori sala visita medica spogliatoio M/F locale pulizie zona ristorazione sala pranzo sala pranzo all aperto frutteto e giardino dei semplici cucine cella frigorifera accettazione merci spogliatori personale zona pranzo personale M/F servizi igienici e deposito biblioteca sala lettura sala lettura all aperto accettazione deposito sala polifunzionale laboratorio servizi igienici area professori sala professori ufficio sala riunione genitori attesa genitori sala fotocopie/deposito servizi igienici parete attrezzata cucina altri spazi esterni piazza centrale quadrata parcheggio 11
12 narrazione pianta quota +1 B A C C A B 12
13 LEGENDA PIANTA QUOTA palestra galleria atrio area relax/flessibile isole tecnologiche laboratori stanza del riposo laboratorio di musica deposito cluster I aula stanza dell inclusione spazio comune terrazza all aperto guardaroba servizi igienici ripostiglio locale pulizie cluster III aula laboratorio di lingue/multimedia spazio comune terrazza all aperto guardaroba servizi igienici ripostiglio locale pulizie altri locali accessori deposito sussidi didattici servizi igienici ripostiglo 13
14 narrazione pianta quota +2 B A C C A B 14
15 LEGENDA PIANTA QUOTA laboratori laboratorio di arte e immagine laboratorio di tattività tecniche isole tecnologiche laboratorio all aperto deposito cluster II aula stanza dell inclusione spazio comune terrazza all aperto guardaroba servizi igienici ripostiglio locale pulizie cluster IV aula laboratorio di lingue/multimedia spazio comune terrazza all aperto guardaroba servizi igienici ripostiglio locale pulizie 15
16 narrazione sezioni AA BB CC
17 narrazione prospetti 17 OVEST SUD
18 zoom cluster aula aula aula stanza dell integrazione servizi igienici patio/ terrazza all aperto spazio comune 18
19 vista cluster / spazio comune
20 zoom area ristorazione SALA PRANZO ALL INTERNO SALA PRANZO OPEN AIR FRUTTETO (vedi pag. 14) GIARDINO DEI SEMPLICI (vedi pag. 14) SERVIZI IGIENICI E DEPOSITO LOCALI CUCINE E PERSONALE ACCESSO MERCI 20
21 zoom area ristorazione / le sale pranzo
22 zoom zona ristorazione / essenze vegetazione frutteto Pesco - Prunus persica Pruno - Prunus domestica Ciliegio - Prunus avium Albicocco - Prunus armeniaca Melo - Malus domestica Pero - Pyrus communis Cachi - Dyospiros kaki giardino dei semplici Elicriso Elichrysum italicum Echinacea Echinacea angustifolia Achillea - Achillea millefoglie Artemisia Artemisia vulgaris Erica Calluna vulgaris Lampone - Rubus idaesu Salvia Salvia officinalis Finocchio Foeniculun officinalis Mirtillo rosso - Vaccinium vitis idaea Tarassaco - Taraxacum officinalis Lavanda Lavandula angustifolia Valeriana Valeriana officinalis Maggiorana Origanum majorana Rosmarino rosmarinum officinalis Ruta Ruta graveolens Origano Origanum vulgaris Timo Thymus vulgaris Calendula Calendula officinalis 22
23 zoom biblioteca SALA POLIFUNZIONALE PIAZZA CENTRALE SALA LETTURA LABORATORIO SALA LETTURA ALL APERTO GIARDINO VERTICALE BIDELLERIA E SERVIZI RICEVIMENTO GENITORI 23 AREA insegnanti
24 vista esterna lato est
25 confort ed energia un nuovo organismo isolamento tetto facciate c.terra 34cm U cm cm 0.25 W/m2K superfici vetrate tripli schermati g 0.5 U 1.04 facciata est 66% vetro 21 apr 21 ago dalle 8 in poi sistemi 200m2 collettore 110 kwp 900m2 fotovoltaico LUCE aux 40% recupero calore pompa calore ACS riserva H 2 0 rete idrica rete elettrica AC DC sonde geotermiche 25
26 confort ed energia consumo vs. produzione nzeb bilancio energia finale (elettricità) kwh/m 2 anno 50,5 energia primaria luce 3% ventilazione 19% riscaldamento 57% ACS 14% climatizzazione 8% feed-in rete elettrica 68% autoconsumo 32% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dec consumo produzione consumo produzione 26
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