DISSESTO STORICO DI VIA UGO BASSI
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- Marilena Sacchi
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1 OPEN HOUSE ROMA 7 MAGGIO 2017 ore MONTEVERDE VECCHIO DALLA DIFESA DI ROMA ALLO SVILUPPO DEL QUARTIERE Intervento 1 tappa del tour - Ing. Maria Elena D'Effremo DISSESTO STORICO DI VIA UGO BASSI 1. INTRODUZIONE "Nella scarpata orientale di Monteverde le frane si sono verificate più volte; una abbastanza piccola, ha fatto crollare, in uno degli anni di guerra, un tratto della Scalea Ugo Bassi; un'altra, molto più estesa, si distaccò alcune decine di anni fa e dicono si arrestasse a levante dell'attuale Viale del Re (Viale Trastevere); molte altre hanno lasciato tracce evidenti, ma la storia loro mi è sconosciuta: non mi sorprenderebbe però se risalissero a diversi secoli... Sembrerebbe che le frane meno recenti dovessero essere del tutto indipendenti dall'azione degli uomini; infatti nelle carte topografiche di trent'anni fa Monteverde figura ricoperto, per intero, o quasi, da vigneti. Non si può tuttavia escludere che al tempo dei Romani vi siano state condotte acque dal Gianicolo o da località più lontane; e queste acque potrebbero essersi riversate sulle argille, provocando o favorendo frane. L'effetto diretto di tante costruzioni, cioè l'influenza del loro peso, mi sembra, per quanto riguarda le frane, trascurabile. Gli effetti indiretti della costruzione del nuovo quartiere sono stati l'asportazione del tappeto vegetale che poteva ostacolare l'infiltrazione, e lo scavo, sia per le fondamenta sia per trarne materiale, di cavità in cui l'acqua piovana si raccoglie e può ristagnare...conviene considerare gli effetti dell'acqua condotta a Monteverde per uso di tante centinaia di persone. Quanta di quest'acqua è impiegata per irrigazione e innaffiamento? Quanta ne viene dispersa per imprevidenza dei privati? Quanta se ne diffonde nel terreno per difetti delle condutture? Quanta ne arriva, ben guidata, nel tevere? È però lecito ritenere che se non si avesse nessuna perdita di tale acqua l'influenza della costruzione di tanti nuovi edifici sarebbe vantaggiosa per la stabilità di Monteverde. Se chi abita e chi lavora a Monteverde tenesse sempre presente che conviene che ogni goccia d'acqua se ne vada al Tevere per la via più rapida, il nuovo quartiere avrebbe poco a temere per le frane. Che a Monteverde possano aversi nuove frane è fuori di dubbio: basta dare uno sguardo ai due lati della Scalea Ugo Bassi per vedere i segni di frane antiche e recenti e per riconoscere come ognuna di esse abbia preparato la strada a una frana successiva " Testo tratto da "Un nuovo quartiere di Roma (Monteverde) e le frane" Fossa Mancini E. (1922)
2 Come discusso nell'articolo di Enrico Fossa Mancini, uno dei dissesti storicamente più noti della città di Roma, da fine '800 ad oggi, è quello che interessa il versante della collina di monteverde, in prossimità della Scalea Ugo Bassi. Di seguito si riporta un breve cenno alle cause del dissesto, agli interventi realizzati e ai risultati di monitoraggio, dedotti dai diversi studi condotti sul versante. 2. EVENTI STORICI ED EFFETTI SUL TERRITORIO Ci troviamo in prossimità del versante Sud Ovest di Roma, nel quartiere Monteverde, nelle vicinanze di Villa Sciarra, a circa 800 m di distanza da Porta San Pancrazio. In particolare, l'area esaminata si trova in prossimità di Via Ugo Bassi e Viale Aurelio Saffi. Lungo Viale Aurelio Saggi, si trova il Fortino della Madonnina, che negli anni ha risentito in modo evidente del dissesto in esame. Porta San Pancrazio Viale Aurelio Saffi Fortino della Madonnina Ugo Bassi Gli eventi franosi più noti che hanno interessato l'area in esame sono i seguenti: Fine 800 frana estesa fino a il Viale del Re, ora Viale Trastevere, successivamente agli sbancamenti dovuti all'apertura del Viale stesso e alla costruzione della stazione terminale della linea Roma- Viterbo. Fossa Mancini, 1922; Sciotti, 1986; Funiciello & Testa, 2008; Amanti & Catalano, Via Ugo Bassi PRG, Leone, Via Ugo Bassi. Fossa Mancini, Scalea U. Bassi. Funiciello R. Testa O Via F.Dall Ongaro. Funiciello R. Testa O. Leone, Sciotti, Corazza et alii, 2002 Demolizione della Casa dei padri missionari Giuseppini,. Demolita anche la scala intermedia di via Ugo Bassi e sostituita da scala in legno Scalea U. Bassi. Sciotti Funiciello R. Testa O Movimenti analoghi alla successiva frana del Geosonda, 1981; Sciotti, 1986; Amanti & Catalano, Movimenti lungo tutto il versante. Successivo a periodo di alta piovosità. Geosonda, 1981; Leone, 1986; Amanti & Catalano, Evento principale del secolo XX. Movimento franoso che si sviluppa per circa 5 ha tra Villa Sciarra e Piazza Ippolito Nievo. Successivo a periodo di alta piovosià. Leone, Il Tempo, ; Geosonda, 1981; Leone, 1986; Catenacci, 1992; Amanti et alii, 1995; Amanti & Catalano, F. Via Dall Ongaro. Funiciello R. Testa O Via dall'ongaro. Catenacci, Amanti et alii, Un movimento franoso provoca il crollo di un muro di contenimento, seppellendo tre auto in sosta.
3 1990 al 1994 Via Dandolo- Villa Sciarra. Movimento rotazionale recente di piccole dimensioni. Fonte Amanti et alii Via Dandolo- Villa Sciarra Piccola colata rapida di detrito che ha coinvolto terreno superficiale e la coltre vegetale. Fonte ISPRA 2015 Crollo via Dall Ongaro Alcune immagini rappresentative degli effetti sul territorio sono di seguito riportate Mura Gianicolensi Fortino della Madonnina Via Dall'Ongaro CAUSE DEL DISSESTO a. Predisposizione litologico stratigrafica e morfologica b. Intervento dell'uomo, sviluppo del quartiere: scavi e costruzione di villini e palazzi c. Alterazione del deflusso superficiale e sotterraneo, mancato convogliamento delle acque e sottodimensionamento della rete fognaria. Aumento della pressione interstiziale per rottura degli scarichi fognari
4 a. Predisposizione litologico stratigrafica e morfologica Dal 1964 ad oggi lungo il versante sono state realizzate 14 campagne indagine. A titolo di esempio, alcuni sondaggi sono schematizzati nella figura successiva Viale Aurelio Saffi Disposizione di alcuni sondaggi lungo il versante Ugo Bassi Grazie alle diverse campagne indagini realizzate nel corso degli anni, sono state ricostruite le stratigrafie del sito. A titolo di esempio si riporta la sezione stratigrafica di Sciotti (1986). Dalla sezione si può osservare che vi sono delle Unità sabbiose che poggiano sullo strato delle Argille vaticane. Questa successione stratigrafica è causa di un determinato comportamento del versante, che sarà accennato al punto c). Per quanto riguarda i Riporti, in alcune zone, ad esempio in prossimità di Via Sterbini, questi raggiungono i m di spessore. Sezione stratigrafica del versante, Sciotti M., Terreno di riporto 2. Unità Monte Ciocci - Sabbie e ghiaie pleistoceniche 3. Unità Monte Mario - sabbie con intercalazioni di arenarie 4. Unità Monte Vaticano - Argille plioceniche 5. Detriti di falda e di frana 6. Sondaggi Nello stralcio planimetrico, tratto da Leone I. (1986), si può osservare parte della morfologia del versante. Si evidenziano in particolare le nicchie di distacco dell evento franoso del 1963.
5 Stralcio planimetrico del versante, tratto da Leone I. (1986) b. Intervento dell'uomo, sviluppo del quartiere: scavi e costruzione di villini e palazzi A partire da fine 800 il versante ha risentito dell intervento dell uomo. Nel 1889, ai piedi del versante, fu realizzata la stazione Trastevere a Piazza Ippolito Nievo. I primi nuclei abitati nella parte sovrastante la stazione Trastevere nacquero negli anni '10 dopo l'approvazione del Piano regolatore steso dall'ing. Sajust di Teulada sotto la giunta Nathan ( ). Da allora il quartiere sviluppò, con conseguenze evidenti anche sull'evoluzione del pendio. L immagine successiva mostra gli scavi durante la realizzazione dei palazzi in Via Sterbini Versante a monte di Via Sterbini durante la costruzione dei palazzi (Anonimo, 1926) Non è facile comprendere come si sia modificato il versante nel corso degli anni. Uno studio, condotto da M.Amanti e G. Catalano (2011), mostra la trasformazione del versante prima e dopo l intervento dell uomo. Lo studio è stato condotto sovrapponendo la mappa del 1849 con quella del Le mappe storiche del 1849 furono pubblicate a Parigi a corredo del Libro sull'assedio di Roma scritto dal Generale Jean - Baptiste Philibert Vaillant. Le mappe sono state riesaminate dall'associazione Cipriani - Comitato Gianicolo, e sono parte dell archivio dell Associazione stessa.
6 Mappa 1:2000 dello Stato Maggiore Francese, messe a disposizione dall'associazione Cipriani - Comitato Gianicolo Sovrapposizione della carta del 1849 (rosso) e della carta di progetto del 2008 per la realizzazione della linea D della Metropolitana di Roma. Fonte M.Amanti, G. Catalano (2011) Di seguito si riportano le tre sezioni A-B, C-D, E-F graficate sulla base degli studi di M.Amanti e G. Catalano (2011).
7 Via Francesco Dall Ongaro Via Aurelio Saffi Via Aurelio Saffi Via Francesco Dall Ongaro Via Aurelio Saffi Via Aurelio Saffi Via Francesco Dall Ongaro Sez. A-B che parte da Via Mattia Montecchi in basso e giunge in via delle Mura Gianicolensi A SE Via delle Mura Gianicolensi B NW Sbancamenti (?) Via Mattia Montecchi m C SE Sez. C D che parte da Via Ugo Bassi, seguendo la parte bassa dell'omonima scala, sorpassa via dall'ongaro e via Saffi, per proseguire sulla parte alta della scalea e giungere fino all'incrocio tra via Bassi e via Saffi D NW Sbancamenti (?) Scalea Ugo Bassi m Sezione E-F che parte da via Sterbini, incrocia via Dall Ongaro e attraversa due volte Via Saffi E SE F NW Sbancamenti (?) Via Pietro Sterbini 266.4m
8 c. Alterazione del deflusso superficiale e sotterraneo, mancato convogliamento delle acque e sottodimensionamento della rete fognaria. Aumento della pressione interstiziale per rottura degli scarichi fognari L intervento dell uomo, l urbanizzazione, la realizzazione di scavi e rinterri, ha prodotto un alterazione del deflusso superficiale e sotterraneo delle acque, oltre ad aver incrementato le perdite dagli scarichi e ad aver reso sottodimensionato il sistema fognario presente. In particolare: il riempimento di un paleoimpluvio ha alterato il drenaggio superficiale a causa della rottura degli scarichi fognari, perdite tubazioni/fogna e del sottodimensionamneto della rete fognaria si è avuto un aumento delle pressioni interstiziali Tuttavia, il versante già di suo, per la particolare situazione stratigrafica e morfologica, risulta suscettibile al deflusso delle acque, questo perché il sottostrato di argille vaticane fa da strato impermeabile e costituisce il livello di base per lo scorrimento delle acque stesse. Lungo il versante, diverse sorgenti erano presenti in passato, alcune di queste sono state alterate o scomparse a causa dell intervento dell uomo. Una sorgente in particolare è ancora visibile in via Sterbini (vedi foto). 4. MONITORAGGIO E INTERVENTI Il versante è senz altro uno dei più studiati della città, diverse strumentazioni di monitoraggio sono state installate e, alcuni interventi di stabilizzazione sono stati realizzati. In particolare nel 1984 sono stati realizzati i seguenti interventi: Impermeabilizzazione impianti fognari Realizzazione di nuovi impianti fognari Diaframmi drenanti intestati a profondità non in frana Sottofondazione con micropali Fortino della Madonnina Opera di contenimento: paratia di pali D=1200 mm Le due immagini successive, tratte dallo studio di Leone I. 1986, mostrano la distribuzione degli interventi lungo il versante.
9 Fortino della Madonnina Gli interventi realizzati, in particolare la paratia di pali è servita a sostenere il versante a monte, come si osserva dalle misure di monitoraggio topografico eseguite dal (tratto dallo studio di Leone I. 1986)
10 Dal 2012 al 2013 il versante è stato monitorato dall Ispra Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Fortino della Madonnina 2014 Fortino della Madonnina Aprile 2017 Fortino della Madonnina Aprile 2017
11 Mura Gianicolensi Aprile 2017 Mura Gianicolensi Aprile 2017 Via Dall Ongaro Aprile 2017
12 Via Dall Ongaro Aprile 2017 AMANTI M., CATALANO G Aggiornamenti sulla ultracentenaria instabilità del versante orientale della collina di Monteverde in Roma" Geologia dell ambiente, 2011 FOSSA MANCINI E Un nuovo quartiere di Roma (Monteverde) e le frane" Giornale di geologia pratica, 1922 LEONE I Problemi connessi al consolidamento di una pendice del Colle del Gianicolo in Roma interessata da moti franosi, AGI - XVI convegno Nazionale digeotecnica, maggio, Bologna. SCIOTTI M Alcune osservazioni sulla situazione stratigrafica di un area franosa a Roma. AGI - XVI convegno Nazionale di Geotecnica, maggio, Bologna.
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