REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE
|
|
- Roberta Milani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE VARIANTE N 2 STESURA APPROVATA ADOZIONE Delibera di Consiglio Comunale n 48 del 28/06/2005 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Sindaco Gianfranco Gori Segretario Dott.ssa Rita Araldi Progettista Arch. Antonio Spada Responsabile del Settore Tecnico Giovanni Ravagli
2 1) PREMESSA La seguente relazione viene redatta al fine di puntualizzare alcune modifiche intervenute a seguito delle osservazioni alla Variante n.2 al Piano particolareggiato dell'arenile Adottato con Delibera del Consiglio Comunale n 48 del 28/06/2005. Le indicazioni qui fornite sono di carattere generale e di integrazione a quelle già fornite nella relazione illustrativa del piano adottato di cui sopra, per specifiche di dettaglio si rimanda inoltre alle Norme Tecniche di Attuazione della stesura contro dedotta e alle tavv del Piano. Il PIANO interessa una S.t. (superficie Territoriale) di mq riferito alle ultime indagini batimetriche del novembre Si precisa che il costante movimento delle acque e interventi di ripascimento modificano periodicamente la superficie in prossimità della battigia,ma attualmente è la superficie di riferimento per le percentuali di superficie delle diverse destinazioni del Piano. Si nota comunque come, dall'adozione della variante nel giugno 2005 alla attuale situazione dell'aprile 2009, i costanti fenomeni di erosione della costa abbiano fatto arretrare la linea di battigia di circa 553mq nonostante i costanti ripascimenti. 2) PRINCIPI ISPIRATORI ED OBIETTIVI DELLA VARIANTE Permangono i principi ispiratori del progetto con alcune modifiche in seguito al recepimento delle osservazioni fatte da Privati, Amministrazione e prescrizioni della Regione Emilia-Romagna: Il principale obiettivo della Variante n. 2 al PIANO è la tutela del Sistema Locale della Balneazione che costituisce patrimonio della comunità per gli effetti indotti che produce sul territorio e sulla sua economia. Al fine della salvaguardia di questo importante patrimonio si ritiene che debbano essere svolte azioni di tutela dell ambiente che tuttavia siano contemperate con l esigenza di razionalizzazione e miglioramento dell offerta turistica.
3 Il PIANO modificato ed integrato vuole essere uno strumento capace di dare agli operatori la possibilità di rinnovarsi e di competere. Vorrebbe, altresì, far trovare ai turisti impianti sempre più confortevoli ed al passo con le nuove problematiche ambientali e culturali che il turismo oggi pone. Gli obiettivi che si pone sono, quindi: - maggiore qualità dell ambiente; - miglioramento e riqualificazione dei servizi; - innovazione ed esclusività. Il Piano Spiaggia prevede una forte svolta nella direzione della sostenibilità ambientale proponendo soluzioni ed interventi graduali in adeguamento ai criteri standard della sostenibilità ambientale. A tali fini il piano prevede, attraverso il coordinamento delle azioni dei soggetti pubblici e privati: 1) il recupero e la valorizzazione del rapporto tra il fruitore e il sistema spiaggia aumentando lungo l attuale passeggiata ove possibile i tratti con libera visuale sull arenile; implementando e caratterizzando i varchi visivi a mare al fine di offrire al residente e al turista una collocazione più naturalistica della percezione del sistema spiaggia. 2) la riconoscibilità ed identità del litorale attraverso un uso ragionato dei materiali, degli arredi ed eventuali integrazioni col verde (dall aiuola al parco). 3) l adeguamento dei percorsi longitudinali e trasversali alle necessità di mobilità delle persone con ridotta capacità motoria. 4) il recupero, ove possibile, del rapporto naturale con il mare prevedendo una zona di riqualificazione ambientale che possa fare da filtro tra il lungomare carrabile e la zona arenile, tramite la messa a dimora di essenze arboree autoctone; 5) la riduzione dell impatto dell antropizzazione sull arenile prevedendo una riduzione dei volumi nei casi di demolizione e ricostruzione; 6) la implementazione dell utilizzo di materiali naturali e/o proveniente da metodi avanzati di riciclaggio; 7) l introduzione di soluzioni edilizie ispirate ai criteri della bioarchitettura e della sostenibilità ambientale: affinché le costruzioni, ed in particolare gli stabilimenti balneari siano a basso impatto ambientale.
4 8) l ampliamento delle possibilità di fruizione dell arenile da parte di tutte le fasce di utenti (in particolare quelle maggiormente svantaggiate) individuando una zona destinata a spiaggia libera. 9) il miglioramento dell immagine complessiva del sistema spiaggia attraverso la riqualificazione degli accessi a mare, prevedendo un idoneo arredo urbano rispondente anche alle necessità di accesso dei soggetti a ridotta capacità motoria ed ipovedenti. 10) la riduzione dell impermeabilizzazione della superficie promuovendo l utilizzo di materiali naturali e prevedendo, ove possibile, la sostituzione di quelli non consoni. Questi obiettivi dovranno essere perseguiti mediante operazioni di risanamento, di ristrutturazione delle opere di difesa a mare, di riorganizzazione degli spazi destinati alla balneazione, delle strutture di servizio a queste connesse, dei percorsi pedonali non solo di servizio locale alla balneazione, ma anche in relazione alla loro opportuna integrazione con i sistemi di accessibilità pedonale e ciclabile dei due Comuni contigui di Bellaria e Savignano sul Rubicone. Oltre che attraverso le previsioni di carattere urbanistico-edilizio contenute nella presente variante, l Amministrazione intende perseguire gli obiettivi indicati anche attraverso altre azioni e naturalmente con strumenti diversi, quali: - Redazione delle linee guida che legittimino il titolo di Bagno Ecologico o Sostenibile intendendo per tale quello stabilimento che organizzi la raccolta differenziata dei rifiuti, punti all efficienza energetica, all utilizzo delle docce solari, al recupero delle acque, preveda la riqualificazione delle strutture già esistenti in senso migliorativo dal punto di vista dell impatto complessivo sull ambiente, presenti servizi o programmi di educazione ambientale, raccolta alghe con rastrello, promuova i prodotti biologici. Tutto questo anche al fine anche dell eventuale accesso a contributi pubblici. - Approvazione di un Regolamento Comunale di Qualità Ambientale finalizzato alla promozione di comportamenti virtuosi nei confronti dell ambiente e ad orientare gli operatori del settore ad un turismo sostenibile; - Individuazione di punti informativi collegati in rete per fornire informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo e condizioni di mare. - Svolgimento del ruolo di coordinamento, sintesi e consulenza al fine della partecipazione dei privati interessati ad eventuali Bandi di finanziamento pubblico sovracomunale per interventi di carattere ambientale.
5 - Svolgimento di azioni coordinate con i privati per la progettazione e la realizzazione delle opere di rigenerazione ambientale. AREE INSEDIATE A CAPACITA INSEDIATIVA ESAURITA Per le aree così classificate il piano prevede prioritariamente il riconoscimento dello stato di fatto per quanto attiene all edificato esistente. Si ammettono interventi di manutenzione, di ristrutturazione edilizia senza incremento di volume, interventi di demolizione e ricostruzione nei limiti planovolumetrici preesistenti alla data di adozione della presente Variante. Le aree insediate a capacità insediativa esaurita in cui sono ammesse destinazioni residenziali anche temporanee sono quantificate in mq 8.140, che corrispondono al 15,83 % della Superficie Territoriale del Piano. AREE PER STRUTTURE DI SERVIZIO ALLA BALNEAZIONE ED AREE DESTINATE A PUBBLICI ESERCIZI Per le aree così classificate, la presente Variante conferma sostanzialmente le previsioni del PIANO adottato. Viene recepita la possibilità di installare pergolati, gazebo e tettoie a carattere stagionale con validità 01 marzo 31 ottobre. Complessivamente non viene modificato il numero di stabilimenti balneari e di pubblici esercizi. In questo ultimo caso si conferma la previsione di sopprimere l' area destinata a pubblico esercizio nella zona antistante via Dante, ove è stato demolito il chiosco bar denominato Il Gabbiano, e viene prevista una nuova area all interno dello stabilimento balneare Bagno Guerrino ove è già esistente un chiosco bar denominato Stella di Mare realizzato in forza di autorizzazione temporanea ai sensi del Regolamento Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n 95/1995.
6 Le aree per stabilimenti balneari sono quantificate in mq 2.040, con una lieve diminuzione a seguito del recepimento dell'osservazione 8.2 ( per tutte le specifiche delle osservazioni si rimanda al documento relativo alle proposte di recepimento delle prescrizioni della regione e di controdeduzione alle osservazioni dell'amministrazione e dei privati) Le aree per pubblici esercizi sono quantificate in mq LE OPERE DI DIFESA A MARE E LE AREE DESTINATE ALLA MOBILITA PEDONALE La variante prevede la realizzazione e la caratterizzazione dei percorsi pedonali di collegamento tra le diverse aree dedicate alla balneazione al fine di perseguire: Il miglioramento della fruizione della spiaggia nel suo complesso Valorizzazione delle due diverse identità del lungomare (P.zza Battisti lungomare adiacente via Ruggero Pascoli e Piazza Battisti spiaggia antistante Viale Vincenzi) attraverso il posizionamento di specie vegetali autoctone favorendo quelle in via d estinzione. In questa prospettiva, i fattori di diversità delle due macro-aree dell arenile non vengono considerati uno svantaggio, ma una risorsa da cui trarre spunto per valorizzare due parti così diverse della spiaggia. La diversa valorizzazione a verde dei camminamenti e l uso di materiali differenti (legno e pietra) evitano una omologazione del territorio costiero favorendo invece la riconoscibilità dei luoghi. La proposta di Variante modifica nelle dimensioni e nei materiali - i percorsi pedonali di servizio e i camminamenti prevedendo altresì la riqualificazione tramite l utilizzo di materiali naturali e l individuazione di aree verdi. Per quanto concerne la Raccomandazione I della Regione si ribadisce la difficoltà e l'enorme onerosità relativa allo spostamento del muro di protezione dell'abitato realizzato negli anni 50, che la Variante, quindi, riporta nell attuale posizione. La previsione vigente che prevede la sua demolizione e l arretramento a monte non risulta più praticabile per l elevato costo di realizzazione e degli oneri di esproprio necessari per l acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione della nuova opera pubblica.
7 Inoltre i consistenti rinascimenti degli ultimi anni, e quello attualmente in atto, comportato il recupero di un tratto di spiaggia a mare del muro, con profondità significativa, rendendo non più necessario il suo spostamento. Le aree a monte del citato muro assumono la classificazione di aree private per la balneazione. LE AREE DESTINATE ALLA BALNEAZIONE Le aree destinate alla balneazione di fruizione pubblica sono quantificate in mq che corrispondono al 68,46 % della Superficie Territoriale di PIANO. Queste aree comprendono le aree destinate alla balneazione zona ombrelloni, le aree di spiaggia destinate al libero transito, i camminamenti e le rispettive aree di rispetto, le aree destinate ad attività ludiche e/o sportive (mq = mq ). Oltre alle aree di cui sopra sono previste aree private per la balneazione corrispondenti a mq Nel complesso quindi le aree di spiaggia, comprendendo in tale definizione: - le aree destinate alla balneazione di fruizione pubblica: mq ; - le aree private per la balneazione: mq 4.135; - le aree per le strutture di servizio alla balneazione mq 2.040; - le aree per pubblici esercizi mq 1.446; corrispondenti a complessivi mq , costituiscono l 83,28 % della superficie territoriale di PIANO. TIPOLOGIE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI E DEI PUBBLICI ESERCIZI La Variante rimanda ad un successivo atto di Giunta Comunale l approvazione delle tipologie edilizie, delle insegne, degli accessi/ingressi agli stabilimenti balneari, delle attrezzature, del piano colore, dei materiali da utilizzare per i camminamenti, al fine di migliorare l impatto visivo e nel condiviso criterio di omogeneità così come indicato nei relativi articoli delle Norme Tecniche di Attuazione.
8 3) INFRASTRUTTURE Per quanto attiene le infrastrutture la presente Variante non prevede interventi di nuove realizzazioni, essendo l area oggetto del Piano adeguatamente dotata per quanto riguarda i necessari sistemi ecologici ed energetici a rete. 4) GLI ELABORATI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE La variante, oltre che della presente Relazione Illustrativa, è composta dai seguenti elaborati: Norme tecniche di attuazione (stesura coordinata) Proposte di recepimento delle prescrizioni della regione e di controdeduzione alle osservazioni dell'amministrazione e dei privati Tavola n. 1.2: Rilievo planoaltmetrico Tavola n. 2.2: Documentazione fotografica Tavola n. 3.2: Piano di sistemazione dell area (stesura in variante) Tavola n. 8.2: Localizzazione aree demaniali Tavola n. 9.2: Localizzazione stabilimenti balneari e pubblici esercizi Tavola n. 10.2: Percorsi, camminamenti e accessi a mare Tavola n. 11.2: Localizzazione delle osservazioni.
9 5) LE QUANTIFICAZIONI DI PROGETTO I dati quantitativi di progetto sono i seguenti: PIANO VIGENTE VARIANTE N 2 ADOTTATA VARIANTE N 2 CONTRODEDOTTA DIFFERENZA NOTE e % di S.t. SUPERFICIE RIPASCIMENTO TERRITORIALE AREE DESTINATE ALLA BALNEAZIONE DI FRUIZIONE PUBBLICA 1)ZONE ARENILE Corrisponde alla somma di 1)+2)+3)+4) 68,46% OMBRELLONI 2)LIBERO TRANSITO )CAMMINAMENTI E ARRE DI RISPETTO 4)ATTIVITA LUDICHE AREE PRIVATE ,04% PER LA BALNEAZIONE AREE PER ,97% STRUTTURE DI SERVIZIO ALLA BALNEAZIONE AREE PER ,81% PUBBLICI ESERCIZI AREE ,83% RESIDENZIALI INSEDIATE
10 Per quanto concerne le aree demaniali si specifica che le stesse rappresentano una modesta superficie fondiaria pari di PIANO, di cui attualmente solo circa mq 750 a mq 5.600, corrispondenti al 10,89% della S.t. complessiva non risultano cedute in concessione corrispondenti al 1,46% della S.T. complessiva di PIANO. La rimanente area è comunque soggetta a regime concessorio.
11 6) DOCUMENTAZIONE CATASTALE
12 7) ESTRATTI CARTOGRAFICI E NORMATIVI DEL P.R.G VIGENTE Variante Parziale n.10
13 8) RILIEVI BATIMETRICI
14
REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE
REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE VARIANTE N 2 STESURA APPROVATA ADOZIONE Delibera di Consiglio Comunale
DettagliCOMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015. ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA ADOTTATA
REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA P.R.G. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI VARIANTE PARZIALE N 18/2015 ai sensi dell art.15 comma 4 della Legge regionale n 47/1978 STESURA
DettagliPIANO PARTICOLAREGGIATO DELL ARENILE VARIANTE N. 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL ARENILE VARIANTE N. 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Le modifiche al testo vigente delle N.T.A. sono così evidenziate: - parti da sopprimere in corsivo barrato ; - parti da aggiungere
DettagliCittà di Mesagne. Norme per la rigenerazione urbana. Programmi di rigenerazione urbana
Città di Mesagne Norme per la rigenerazione urbana Programmi di rigenerazione urbana Obiettivi Le Norme per la Rigenerazione Urbana istituiti con Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 21 e i Programmi di
DettagliUFFICIO URBANISTICA COMPRENSORIALE PIANO PARTICOLAREGGIATO CITTA' FUTURA
UFFICIO URBANISTICA COMPRENSORIALE GRUPPO DI PROGETTAZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO CITTA' FUTURA PIOMBINO arch. Camilla Cerrina Feroni (Comune di Piombino) arch. Laura Pescini (Comune di Piombino) arch.
Dettagli2010-2015. Piano Operativo Comunale POCRUE PSC. Comune di Ravenna Area Pianificazione Territoriale
Elaborato prescrittivo POC.4c 2010-2015 PRG 2003 PSC POC POCRUE POC.4c Città di nuovo impianto Integrazione alla Scheda M02 relativa all Avamporto di Porto Corsini per la realizzazione di servizi alla
DettagliAPPROVAZIONE PIANO DI SETTORE 1 RELAZIONE PAESAGGISTICA
COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA JESOLOTURISMO s.p.a. Sede: Piazza Brescia, 5 30017 Lido di Jesolo (VENEZIA) via Alberto da Giussano - Jesolo ZONA D6 PER STABILIMENTI BALNEARI COMPLESSI RICETTIVI
DettagliINDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO E DELLA SOSTENIBILITÀ DEL TURISMO. IL CASO DI PIOMBINO. Dott.ssa Doriana Bruni temi paesaggio turismo sostenibile indicatori per la valutazione
DettagliAssessore al turismo, politiche ambientali ed energetiche, politiche europee, eventi ed immagine della città, demanio marittimo.
Certificazione EMAS: le buone pratiche ambientali cambiano il turismo e la città Roberto Cantagalli Assessore al turismo, politiche ambientali ed energetiche, politiche europee, eventi ed immagine della
DettagliSEDUTA DEL N. 323/40915 ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO AREE INDUSTRIALI VIE STUCCHI, ERCOLANO, POMPEI E ADDA LA GIUNTA COMUNALE
SEDUTA DEL 23.05.2006 N. 323/40915 ADOZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO AREE INDUSTRIALI VIE STUCCHI, ERCOLANO, POMPEI E ADDA Premesso che: LA GIUNTA COMUNALE con determina di Giunta Comunale n. 4 del 03 Giugno
DettagliPIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI
Comune di Muravera Provincia di Cagliari PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI L.R. n. 9 del 12 giugno 2006, art. 41. Delibera G. R. 12/8 del 05/03/2013. RELAZIONE TECNICA Rev.3 del 20/02/2015 Pagina 1 di 11
DettagliALLEGATO C2 alle Linee Guida CRITERI E SCHEMI GRAFICI ESEMPLIFICATIVI PER LA PROGETTAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA
ALLEGATO C2 alle Linee Guida CRITERI E SCHEMI GRAFICI ESEMPLIFICATIVI PER LA PROGETTAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA Criteri e riferimenti progettuali Le presenti Linee Guida costituiscono parte integrante
DettagliProcesso di partecipazione:
Processo di partecipazione: VERSO LA PROGETTAZIONE DEL LITORALE DELLA CITTA RIQUALIFICAZIONE E GESTIONE ASSESSORATO AMBIENTE - DIREZIONE PATRIMONIO, DEMANIO E IMPIANTISTICA SPORTIVA Municipi coinvolti
DettagliCOMUNE DI RONCOFREDDO Provincia di Forlì - Cesena
COMUNE DI RONCOFREDDO Provincia di Forlì - Cesena ACCORDO DI PROGRAMMA AI SENSI DELL ART. 34 DEL D.LGS. 267/200 s.m.i. E DELL ART. 40 DELLA L.R. 20/2000 IN VARIANTE ALLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA PER
DettagliLR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85
LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale
DettagliSintesi non tecnica COMUNE DI SANSEPOLCRO. Elab. 01V. (Provincia di Arezzo) SINDACO E ASSESSORE ALL'URBANISTICA Dott.essa Daniela Frullani
COMUNE DI SANSEPOLCRO (Provincia di Arezzo) SINDACO E ASSESSORE ALL'URBANISTICA Dott.essa Daniela Frullani DIRIGENTE DEL II SETTORE TECNICO: Ing. Remo Veneziani RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Arch. Maria
DettagliCOMUNE DI PORTO AZZURRO
A.S.A. Azienda Servizi Ambientali S.p.A. COMUNE DI PORTO AZZURRO - CRISI IDRICA 2017 ADEGUAMENTO DELL ACQUEDOTTO DEL COMUNE DI PORTO AZZURRO NUOVO POZZO REALE Relazione vincoli sovraordinati e compatibilità
DettagliPIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA 05/03-AT4a - DIEGARO VIA SAN CRISTOFORO PROGETTO PRELIMINARE
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA 05/03-AT4a - DIEGARO VIA SAN CRISTOFORO PROGETTO PRELIMINARE Studio di prefattibilità ambientale Le norme di riferimento esaminate per gli aspetti a valenza
Dettagli2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA
2. IL PATTO CITTA - CAMPAGNA A partire dalle criticità delle urbanizzazioni contemporanee e dai processi di degrado dei paesaggi rurali, il Patto Città-Campagna cerca di elevare la qualità dell abitare
DettagliDPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile
Allegato H COMUNE DI PIOMBINO Progetto OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE Fase 2 DPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile Redazione a cura di CENTRO STUDI TURISTICI
DettagliRegione Lazio. Leggi Regionali
12/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 64 Pag. 10 di 300 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 8 Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione
DettagliASSE 3 - SVILUPPO URBANO COMUNE DI GENOVA
ASSE 3 - SVILUPPO URBANO COMUNE DI GENOVA Progetto Integrato PRA MARINA PERCORSI DEFINITI DAL VERDE SEQUENZA GIOCHI D ACQUA E RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DI PONENTE NUOVO SPAZIO PER RIVITALIZZAZIONE COMMERCIALE
DettagliPiano Casa Regione Lazio
Legge Regionale 11 agosto 2009, n. 21 Piano Casa Regione Lazio Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l edilizia residenziale sociale 1 PRINCIPALI CONTENUTI: Interventi di ampliamento
DettagliLegge 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni, articolo 14, comma 11 QUADRO DI SINTESI PER CATEGORIE DI OPERE
Legge febbraio 14, n. 1 e successive modificazioni, articolo 14, comma PROGRAMMA TRIENNALE 20-2006 Ultimazione di opere per la miglior funzione veicolare e pedonale delle strade 7.851.428,71 5.496.000,00
DettagliNTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO
NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO Art. 1.03 DEROGHE ALLE PRESENTI NORME Deroghe alle presenti norme sono ammissibili nei limiti e nella forma stabiliti dall art. 41 quater, L. 17/8/1942 n. 1150,
DettagliComune di Zibido San Giacomo. DOMANDA DI PIANO ATTUATIVO Ai sensi degli artt. 12,13,14,46 e 47 della Legge Regionale 16/03/2005, n.
Comune di Zibido San Giacomo Provincia di Milano N.P.G. Settore Tecnico Piazza Roma, 1 C.A.P. 20080 Tel. 02 90020241 Fax 02 90020221 DOMANDA DI PIANO ATTUATIVO Ai sensi degli artt. 12,13,14,46 e 47 della
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Norme tecniche per l attuazione del Piano di Lottizzazione La seguente relazione ha lo scopo di delineare le norme tecniche, per l attuazione del Piano di Lottizzazione,
DettagliPROGETTO PRELIMINARE
CITTA DI VIBO VALENTIA Settore 6 Lavori Pubblici-Interventi Tecnologici e Manutentivi PISU 8.1.2.1 - Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei Centri Storici
DettagliCITTÀ DI SESTO CALENDE (Provincia di Varese) Servizio Urbanistica e Commercio
1 CITTÀ DI SESTO CALENDE (Provincia di Varese) Servizio Urbanistica e Commercio sestocalende@legalmail.it Sesto Calende, 26.09.2014 UFFICIO TECNICO: SERVIZIO URBANISTICA E COMMERCIO OGGETTO: D.C.C. N.
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO VIII
DettagliArt Gli assetti della grande distribuzione commerciale...1
P T C P PROVINCIA DI FORLI'-CESENA VARIANTE SPECIFICA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ai sensi dell'art27 bis LR20/2000 e ssmmii Approvato con delibera CP n68886/146 del 14/09/2006 Integrato
DettagliVARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del
COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.
DettagliNorme Tecniche di Attuzione
Norme Tecniche di Attuzione Art. 1 - Ambito di applicazione Il presente Piano Urbanistico Esecutivo PUE disciplina le trasformazioni urbanistiche ed edilizie all interno del Comparto in Lido delle Nazioni
DettagliModifiche NTA Del PIANO DEI SERVIZI
CITTÀ DI CORBETTA Provincia di Milano VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI LIMITATAMENTE AGLI ASPETTI IGIENICO SANITARI PER LA REALIZZAZIONE DELLA R.S.A. DEL P.G.T. VIGENTE APPROVATO CON
DettagliVARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C ex art. 17bis comma 6 L.R. 56/77 s.m.i. e art. 19 d.p.r. 327/2001
COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO PROGETTO DEFINITIVO REALIZZAZIONE PASSERELLA CICLO-PEDONALE SUL TORRENTE DORA IN CORRISPONDENZA DELLA FONTANA GIOLITTI VARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C ex art. 17bis
DettagliPiani e Progetti Urbanistici
Piani e Progetti Urbanistici P.G. N.: 325258/2013 2013 N. O.d.G.: 6/2014 Data Seduta Giunta : 23/12/2013 Richiesta IE Oggetto: INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ALL 'INTERNO DEL CENTRO STORICO (AMBITI
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO PER LA RIGENERAZIONE URBANA Ambito 1 art. 4, Legge Regionale 20 luglio 2008, n. 21 ELENCO ELABORATI PROGRAMMA URBANISTICO
COMUNE DI BISCEGLIE PROVINCIA DI BT PROGRAMMA INTEGRATO PER LA RIGENERAZIONE URBANA Ambito 1 art. 4, Legge Regionale 20 luglio 2008, n. 21 ELENCO ELABORATI PROGRAMMA URBANISTICO Elaborati amministrativi
Dettagli2 PIANO OPERATIVO COMUNALE Elaborato 3 - SCHEDE DI COMPARTO STRUTTURA INSEDIATIVA: 12 MIZZANA
12ANS-01 2 PIANO OPERATIVO COMUNALE Elaborato 3 - SCHEDE DI COMPARTO adottato il 12/06/2017 con delibera consiliare PG. 56423/17 STRUTTURA INSEDIATIVA: 12 MIZZANA scheda n soggetto proponente località
DettagliBARI. 29 settembre 2016
- La città che cambia tra identità e innovazione BARI 29 settembre 2016 Quadri Interpretativi PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE URBANA DEL QUARTIERE Finalità del Programma Sostituzione edilizia, mettendo a confronto
DettagliVARIANTE AL P.I.I. SCATOLIFICIO TASSI RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Il progettista Arch. Franco Oggioni. Imm. Onda S.R.L. Sig.
VARIANTE AL P.I.I. SCATOLIFICIO TASSI RELAZIONE ILLUSTRATIVA Il progettista Arch. Franco Oggioni Imm. Onda S.R.L. Sig. Roberto Speretta Luglio 2014 1 La proposta di variante è caratterizzata dai seguenti
DettagliFASCICOLO 4^ VARIANTE PARZIALE P.R.G. AREA DISIMPEGNO STRADALE VIA STELVIO. (art L.R. N. 12/2005)
COMUNE DI TRIUGGIO (MILANO) FASCICOLO 4^ VARIANTE PARZIALE P.R.G. AREA DISIMPEGNO STRADALE VIA STELVIO. (art. 25 - L.R. N. 12/2005) DOC. N 1 DOC. N 2 DOC. N 3 DOC. N 4 DOC. N 5 - AZZONAMENTO VIGENTE -
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITA AMBITO PIAZZA IV NOVEMBRE
COMUNE DI CAPIAGO INTIMIANO Provincia di Como 22070 CAPIAGO INTIMIANO, Via Serenza n 7 - tel. 031/4630321 - fax. 031/462313 - C.F. e P.Iva : 00608850137 STUDIO DI FATTIBILITA AMBITO PIAZZA IV NOVEMBRE
DettagliCORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler
CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per
Dettagli«NORME PER LA RIGENERAZIONE
«NORME PER LA RIGENERAZIONE URBANA E PER IL RECUPERO EDILIZIO» Legge regionale 18 luglio 2017, n. 7 Arch. Manuela Manetti Direttore Regionale Territorio Urbanistica e Mobilità 1 1 Incentivare La Rigenerazione
DettagliCOMUNE DI ORVIETO (Provincia diterni )
COMUNE DI ORVIETO (Provincia diterni ) ALLEGATO N. 1 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE DISCIPLINA PER LA MONETIZZAZIONE DELLA AREE PER STANDARD URBANISTICI Approvato con Delibera di C.C. n. 16 del 14 marzo
DettagliTITOLO I - NORME GENERALI
TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza
DettagliVALORE DELLE AREE FABBRICABILI 2014 Allegato A alla delibera di Giunta Comunale n.145 del 30 dicembre 2013
VALORE DELLE AREE FABBRICABILI 2014 Allegato A alla delibera di Giunta Comunale n.145 del 30 dicembre 2013 ZONA URBANISTICA Zona urbanistica B1 Zona residenziale urbanizzata Zona urbanistica B3 Zona edificata
DettagliIndividuazione interventi su PSC Ambito R2
Individuazione interventi su PSC Ambito R2 22 Sub-ambito R2a II POC Scheda normativa del Sub-ambito R2a Ambito già previsto dal I POC e dalla successiva variante di cui alla Del.CC 6/2006, riconfermato
DettagliRelazione tecnica-illustrativa
Relazione tecnica-illustrativa Inquadramento territoriale: il PGT Vigente L attuale PGT Vigente prevede la realizzazione di un sistema di piste ciclopedonali facendo proprio lo studio BICIPLAN del Coordinamento
DettagliIL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche
Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO
Dettagli6- conti monetari bilancio consuntivo del Comune
6- conti monetari Si riportano di seguito le tabelle finali di riepilogo dei conti monetari. Esse contengono i dati riassuntivi dell analisi del bilancio consuntivo del Comune dell esercizio finanziario
Dettagli3.7-AO8 - SESTRIERE COLLE - PROGETTISTI
MODIFICATO IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. ADOTTATO CON DELIB. CC. N. 9 DEL 7.4.2009 IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. RIPUBBLICATO
DettagliCOMUNE DI ALBUGNANO PROVINCIA DI ASTI
COMUNE DI ALBUGNANO PROVINCIA DI ASTI PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE MODIFICA AL VIGENTE PRGI ai sensi del 12 c. dell art. 17 della L.R. N.56/77 e s.m.i. (AREA CIMITERALE) ELABORATO N. 1 RELAZIONE
DettagliLA RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT DI ROMA
LA RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT DI ROMA Intervento del Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno Ostia 15 Luglio 2011 LA NUOVA VISIONE DEL FUTURO DI OSTIA Il progetto del Waterfront di Roma segna un
DettagliNorme specifiche per i singoli interventi
STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO XIX PROGRAMMA
DettagliPIANO OPERATIVO COMUNALE
verso il nuovo PIANO OPERATIVO COMUNALE (nuova denominazione del REGOLAMENTO URBANISTICO ai sensi della LR 65/14) COSA E IL PIANO OPERATIVO? Strumento che definisce la programmazione e il coordinamento
DettagliATU01 Localizzazione ecografica:
285 N. Ambito ATU01 Localizzazione ecografica: via Mazzini Localizzazione catastale: Foglio 13, mappali 5360, 5359, 780, 781 p. (da verificare e confermare, a cura dei soggetti attuatori, a seguito di
Dettaglidichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca
COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE L.R. 16 gennaio 1995 n 5 art. 24 dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliP.P. Verifica della accessibilità all arenile L. 13/89, art. 24 L. 104/92, relazione. VARIANTE al Piano Particolareggiato dell'arenile
Regione Veneto Città metropolitana di Venezia Comune di San Michele al Tagliamento P.P. VARIANTE al Piano Particolareggiato dell'arenile Verifica della accessibilità all arenile L. 13/89, art. 24 L. 104/92,
DettagliComune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo
L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE FDSFASDFASF APPROVAZIONE COMUNALE CON PARERE DI COMPATIBILITA AL P.T.C.P. Nuovo quadro
DettagliDELIMITAZIONE DEL CENTRO URBANO E DELLE AREE DEGRADATE (art. 3, comma 1, lett. m), L.R. 50/2012) Schede aree degradate
COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso Elaborato B DELIMITAZIONE DEL CENTRO URBANO E DELLE AREE DEGRADATE (art. 3, comma 1, lett. m), L.R. 50/2012) Schede aree degradate Il Sindaco Dott. Francesco Pietrobon
DettagliValorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli comuni del Lazio
2019 Valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli comuni del Lazio Sercam Advisory 28/03/2019 SERCAMADVISORY è una società di consulenza formata da professionisti iscritti agli Ordini dei Dottori
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
SETTORE PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE PIANO REGOLATORE GENERALE APPROVATO CON D.G.R. DEL 06/06/1989, N. 93-29164 MODIFICAZIONE N. 3 EX LEGGE REGIONE PIEMONTE 5/12/1977 N. 56 ART. 17 comma 8 RELAZIONE
DettagliArt Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari
Art. 27 - Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari 1. La disciplina delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie oltre che dalle disposizioni di carattere generale e dalle norme specifiche
DettagliLa città del mare. Gruppo Tecnico Interno: Settore III Uso e Assetto del Territorio Settore VI Demanio - Patrimonio Ambiente
La città del mare Gruppo Tecnico Interno: Settore III Uso e Assetto del Territorio Settore VI Demanio - Patrimonio Ambiente Gli obiettivi generali Accorpamento delle Norme in Testo Unico Variante P.R.G.
DettagliCOMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE
COMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE Variante Generale al Piano Regolatore ai sensi dell'art. 49 della L. R. 27 giugno 1985 n. 61 Norme Tecniche di Attuazione Norme Tecniche di Attuazione Approvate con Deliberazione
DettagliRegione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa
Allegato G Regione Campania Programma Operativo FESR 20072013 Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa SCHEDA DI SINTESI INTERVENTI AUTORITÀ CITTADINA DI ERCOLANO Lavori di Riqualificazione
DettagliSCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE
SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE L area è situata lungo la provinciale SP 148 Via Roma, in prossimità del centro storico di Romano Centro. Verso nord-ovest l area confina con un area agricola mentre
DettagliCLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO VARIANTE ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Adeguamento ai sensi della L.R. 15/2001 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Adottata con delibera di C.C. n del / / Approvata con delibera
DettagliREVISIONE GENERALE DEL COMUNALE COMUNE DI BARDONECCHIA NUOVO PIANO REGOLATORE COMUNALE
REVISIONE GENERALE DEL PIANO REGOLATORE COMUNALE 2 CHE COS E UN PRGC Due fondamentali ruoli: - Regolare le trasformazioni edilizie e urbanistiche secondo un disegno organico - Costruire un quadro strategico
DettagliRelazione Illustrativa della variante n. 4
(Città Metropolitana di Roma Capitale) SETTORE III Settore. PIANO DI ZONA PER L EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE IN LOCALITÀ COLLE DELLA VECCHIA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE n. 167/62 Variante al piano attuativo
DettagliCITTA DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola Dipartimento Servizi Territoriali
CITTA DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola Dipartimento Servizi Territoriali Attuazione del Piano Regolatore Generale riferito alla Scheda di indirizzo n.21 area in Via Franzosini e all ambito
DettagliALLEGATO C ALLE N.T.A.
Regione Emilia Romagna COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA Provincia di Rimini ALLEGATO C ALLE N.T.A. TAV. C3 Variante generale approvata con Delibera di G.P. n 81 del 26/03/2002 in vigore dal 15.05.2002
DettagliComune di Capriate San Gervasio (Bg) P.G.T. Variante n.3 Relazione
1 PREMESSE La presente Variante parziale n. 3 al PGT è costituita da un unico ambito di intervento posto al confine con il comune di Brembate, in adiacenza a Corso Italia, ed interessa il solo Piano delle
DettagliEstratto tavola di Struttura Tav.1a.2_Ambiti di conservazione e riqualificazione su CTR
ESTRATTO PIANO URBANISTICO COMUNALE DI GORRETO Palazzo Centurione Estratto tavola di Struttura Tav.1a.2_Ambiti di conservazione e riqualificazione su CTR Estratto tavola di Struttura Tav.1b.2_Ambiti di
DettagliRELAZIONE TECNICO - PAESAGGISTICA DELLA VARIANTE
RELAZIONE TECNICO - PAESAGGISTICA DELLA VARIANTE Relazione Tecnico Paesaggistica VARIANTE AL PIANO PARTICOLAREGGIATO DELLA SPIAGGIA Nel 2006 l Amministrazione Comunale ha approvato il Piano Particolareggiato
DettagliTITOLO I - NORME GENERALI
TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza
DettagliPiano Urbanistico Attuativo sub-ambito Tirone cupa Fragolara. Stralcio P.U.A. ambito Selva di Chiaiano. Norme Tecniche di Attuazione
Piano Urbanistico Attuativo sub-ambito Tirone cupa Fragolara Stralcio P.U.A. ambito Selva di Chiaiano Norme Tecniche di Attuazione Indice Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 Art.5 Art.6 Art.7 Art.8 Art.9 Art.10 Art.11
DettagliPaesaggio e governance in Piemonte tra conservazione e innovazione. Il Piano paesaggistico del Piemonte. Torino, Villa della Regina 19 aprile 2016
Paesaggio e governance in Piemonte tra conservazione e innovazione Il Piano paesaggistico del Piemonte Torino, Villa della Regina 19 aprile 2016 Regione Piemonte Direzione Ambiente Governo e Tutela del
Dettagli3 ambito progettuale parco marecchia
3 ambito progettuale parco marecchia Project manager: gruppo dirigenti: master plan e progettazione urbanistica: progettazione urbana: progettazione opere pubbliche: Lavorare in team si lavora in team.
DettagliCOMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI (Provincia di Livorno)
Variante urbanistica per modifica normativa zona AB a Donoratico complesso immobiliare "IL Cantinone", mediante procedura di cui alla L.R. 1/05 Artt. 15, 16, 17 e 18. (Rif. 4/06) RELAZIONE Premesso Che
DettagliCOMUNE DI SAN MAURO PASCOLI Provincia di Forlì-Cesena
COPIA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI Provincia di Forlì-Cesena DELIBERA N.22 DEL 21/04/2009 CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL'ARENILE - VARIANTE N.2 - APPROVAZIONE L'anno duemilanove,
DettagliPiano Attuativo di Iniziativa Privata
Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i
DettagliModifiche NTA Del PIANO DELLE REGOLE
CITTÀ DI CORBETTA Provincia di Milano VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI LIMITATAMENTE AGLI ASPETTI IGIENICO SANITARI PER LA REALIZZAZIONE DELLA R.S.A. DEL P.G.T. VIGENTE APPROVATO CON
DettagliLA STRATEGIA DEL COMUNE DI ASCOLI PICENO NEGLI ULTIMI 15 ANNI INDICE DEGLI ARGOMENTI
LA STRATEGIA DEL COMUNE DI ASCOLI PICENO NEGLI ULTIMI 15 ANNI INDICE DEGLI ARGOMENTI Inquadramento cartografico dei quartieri di Monticelli e Castagneti Il Piano di Sviluppo Sostenibile finanziato dal
Dettagli7 PIANO DI MANUTENZIONE
Direzione Regionale Risorse Idriche, Difesa del Suolo e Rifiuti Area Difesa della Costa INTERVENTO EMERGENZIALE PER LA PROTEZIONE COSTIERA DEL LITORALE SUD DI FREGENE NEL COMUNE DI FIUMICINO (RM) MESSA
DettagliCOMUNE DI CESENA SETTORE PROGRAMMAZIONE URBANISTICA LA PEREQUAZIONE URBANISTICA
COMUNE DI CESENA SETTORE PROGRAMMAZIONE URBANISTICA LA PEREQUAZIONE URBANISTICA Avvio della attuazione perequativa un sistema di aree da riqualificare e di cintura PRG 2000 Regole semplici ed eque, ricostituzione
DettagliUrbanistica in Sardegna
Urbanistica in Sardegna Legge Regionale 22 dicembre 1989, n. 45 Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale Definisce gli strumenti e livelli della pianificazione territoriale a livello Regionale,
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL P.R.G. PER LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE NORME (REVOCA PARZIALE E NUOVA ADOZIONE PARZIALE) Allegato
DettagliGiovedì 6 aprile 2017 Presentazione del Piano del Centro
Giovedì 6 aprile 2017 Presentazione del Piano del Centro Di cosa parliamo: la sfida, da oltre vent anni, per Brugherio Rendere più riconoscibile il centro di Brugherio Riqualificare lo spazio dell attuale
DettagliPRG V A R I A N T E G E N E R A L E PROGETTO DEFINITIVO. Relazione di compatibilità ambientale/rapporto Ambientale ALLEGATO 2
Adozione Progetto Preliminare Del.CC 23 del 6.03.2009 Adozione Progetto Definitivo Del.CC 12 del 04.02.2010 PRG COMUNE DI ARONA 2009 V A R I A N T E G E N E R A L E PROGETTO DEFINITIVO Controdeduzioni
DettagliComune di Aci Bonaccorsi. Variante P.R.G.: Recupero e riqualificazione urbanistica del Quartiere Bottazzi. Relazione Tecnica 1.
1. PREMESSA Il è dotato di P.R.G. la cui redazione e successive revisioni e varianti hanno visto il seguente iter: P.R.G. approvato con D.A. n.150/95; Revisione del P.R.G. approvata con D.Dir n. 135/DRU
Dettaglidato avvio al procedimento per la variante n. 1 al Piano di Governo del Territorio;
VARIANTE N.1 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. PREMESSE - il Comune di Sotto il Monte Giovanni XXIII è dotato di Piano di Governo del Territorio approvato deliberazione del Consiglio
DettagliVariante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici -
Comune di Montemarciano Provincia di Ancona Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici - DOCUMENTO UNICO
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE
COMUNE DI MERCATO SARACENO Provincia di Forlì Cesena Settore Segreteria Affari Generali REGOLAMENTO COMUNALE APPLICAZIONE DELLA L.R. 31/10/2000 N 30 RECANTE NORME PER LA TUTELA DELLA SALUTE E LA SALVAGUARDIA
Dettagli