REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE

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1 REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA FORLI -CESENA COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DELL ARENILE VARIANTE N 2 STESURA APPROVATA ADOZIONE Delibera di Consiglio Comunale n 48 del 28/06/2005 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Sindaco Gianfranco Gori Segretario Dott.ssa Rita Araldi Progettista Arch. Antonio Spada Responsabile del Settore Tecnico Giovanni Ravagli

2 1) PREMESSA La seguente relazione viene redatta al fine di puntualizzare alcune modifiche intervenute a seguito delle osservazioni alla Variante n.2 al Piano particolareggiato dell'arenile Adottato con Delibera del Consiglio Comunale n 48 del 28/06/2005. Le indicazioni qui fornite sono di carattere generale e di integrazione a quelle già fornite nella relazione illustrativa del piano adottato di cui sopra, per specifiche di dettaglio si rimanda inoltre alle Norme Tecniche di Attuazione della stesura contro dedotta e alle tavv del Piano. Il PIANO interessa una S.t. (superficie Territoriale) di mq riferito alle ultime indagini batimetriche del novembre Si precisa che il costante movimento delle acque e interventi di ripascimento modificano periodicamente la superficie in prossimità della battigia,ma attualmente è la superficie di riferimento per le percentuali di superficie delle diverse destinazioni del Piano. Si nota comunque come, dall'adozione della variante nel giugno 2005 alla attuale situazione dell'aprile 2009, i costanti fenomeni di erosione della costa abbiano fatto arretrare la linea di battigia di circa 553mq nonostante i costanti ripascimenti. 2) PRINCIPI ISPIRATORI ED OBIETTIVI DELLA VARIANTE Permangono i principi ispiratori del progetto con alcune modifiche in seguito al recepimento delle osservazioni fatte da Privati, Amministrazione e prescrizioni della Regione Emilia-Romagna: Il principale obiettivo della Variante n. 2 al PIANO è la tutela del Sistema Locale della Balneazione che costituisce patrimonio della comunità per gli effetti indotti che produce sul territorio e sulla sua economia. Al fine della salvaguardia di questo importante patrimonio si ritiene che debbano essere svolte azioni di tutela dell ambiente che tuttavia siano contemperate con l esigenza di razionalizzazione e miglioramento dell offerta turistica.

3 Il PIANO modificato ed integrato vuole essere uno strumento capace di dare agli operatori la possibilità di rinnovarsi e di competere. Vorrebbe, altresì, far trovare ai turisti impianti sempre più confortevoli ed al passo con le nuove problematiche ambientali e culturali che il turismo oggi pone. Gli obiettivi che si pone sono, quindi: - maggiore qualità dell ambiente; - miglioramento e riqualificazione dei servizi; - innovazione ed esclusività. Il Piano Spiaggia prevede una forte svolta nella direzione della sostenibilità ambientale proponendo soluzioni ed interventi graduali in adeguamento ai criteri standard della sostenibilità ambientale. A tali fini il piano prevede, attraverso il coordinamento delle azioni dei soggetti pubblici e privati: 1) il recupero e la valorizzazione del rapporto tra il fruitore e il sistema spiaggia aumentando lungo l attuale passeggiata ove possibile i tratti con libera visuale sull arenile; implementando e caratterizzando i varchi visivi a mare al fine di offrire al residente e al turista una collocazione più naturalistica della percezione del sistema spiaggia. 2) la riconoscibilità ed identità del litorale attraverso un uso ragionato dei materiali, degli arredi ed eventuali integrazioni col verde (dall aiuola al parco). 3) l adeguamento dei percorsi longitudinali e trasversali alle necessità di mobilità delle persone con ridotta capacità motoria. 4) il recupero, ove possibile, del rapporto naturale con il mare prevedendo una zona di riqualificazione ambientale che possa fare da filtro tra il lungomare carrabile e la zona arenile, tramite la messa a dimora di essenze arboree autoctone; 5) la riduzione dell impatto dell antropizzazione sull arenile prevedendo una riduzione dei volumi nei casi di demolizione e ricostruzione; 6) la implementazione dell utilizzo di materiali naturali e/o proveniente da metodi avanzati di riciclaggio; 7) l introduzione di soluzioni edilizie ispirate ai criteri della bioarchitettura e della sostenibilità ambientale: affinché le costruzioni, ed in particolare gli stabilimenti balneari siano a basso impatto ambientale.

4 8) l ampliamento delle possibilità di fruizione dell arenile da parte di tutte le fasce di utenti (in particolare quelle maggiormente svantaggiate) individuando una zona destinata a spiaggia libera. 9) il miglioramento dell immagine complessiva del sistema spiaggia attraverso la riqualificazione degli accessi a mare, prevedendo un idoneo arredo urbano rispondente anche alle necessità di accesso dei soggetti a ridotta capacità motoria ed ipovedenti. 10) la riduzione dell impermeabilizzazione della superficie promuovendo l utilizzo di materiali naturali e prevedendo, ove possibile, la sostituzione di quelli non consoni. Questi obiettivi dovranno essere perseguiti mediante operazioni di risanamento, di ristrutturazione delle opere di difesa a mare, di riorganizzazione degli spazi destinati alla balneazione, delle strutture di servizio a queste connesse, dei percorsi pedonali non solo di servizio locale alla balneazione, ma anche in relazione alla loro opportuna integrazione con i sistemi di accessibilità pedonale e ciclabile dei due Comuni contigui di Bellaria e Savignano sul Rubicone. Oltre che attraverso le previsioni di carattere urbanistico-edilizio contenute nella presente variante, l Amministrazione intende perseguire gli obiettivi indicati anche attraverso altre azioni e naturalmente con strumenti diversi, quali: - Redazione delle linee guida che legittimino il titolo di Bagno Ecologico o Sostenibile intendendo per tale quello stabilimento che organizzi la raccolta differenziata dei rifiuti, punti all efficienza energetica, all utilizzo delle docce solari, al recupero delle acque, preveda la riqualificazione delle strutture già esistenti in senso migliorativo dal punto di vista dell impatto complessivo sull ambiente, presenti servizi o programmi di educazione ambientale, raccolta alghe con rastrello, promuova i prodotti biologici. Tutto questo anche al fine anche dell eventuale accesso a contributi pubblici. - Approvazione di un Regolamento Comunale di Qualità Ambientale finalizzato alla promozione di comportamenti virtuosi nei confronti dell ambiente e ad orientare gli operatori del settore ad un turismo sostenibile; - Individuazione di punti informativi collegati in rete per fornire informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo e condizioni di mare. - Svolgimento del ruolo di coordinamento, sintesi e consulenza al fine della partecipazione dei privati interessati ad eventuali Bandi di finanziamento pubblico sovracomunale per interventi di carattere ambientale.

5 - Svolgimento di azioni coordinate con i privati per la progettazione e la realizzazione delle opere di rigenerazione ambientale. AREE INSEDIATE A CAPACITA INSEDIATIVA ESAURITA Per le aree così classificate il piano prevede prioritariamente il riconoscimento dello stato di fatto per quanto attiene all edificato esistente. Si ammettono interventi di manutenzione, di ristrutturazione edilizia senza incremento di volume, interventi di demolizione e ricostruzione nei limiti planovolumetrici preesistenti alla data di adozione della presente Variante. Le aree insediate a capacità insediativa esaurita in cui sono ammesse destinazioni residenziali anche temporanee sono quantificate in mq 8.140, che corrispondono al 15,83 % della Superficie Territoriale del Piano. AREE PER STRUTTURE DI SERVIZIO ALLA BALNEAZIONE ED AREE DESTINATE A PUBBLICI ESERCIZI Per le aree così classificate, la presente Variante conferma sostanzialmente le previsioni del PIANO adottato. Viene recepita la possibilità di installare pergolati, gazebo e tettoie a carattere stagionale con validità 01 marzo 31 ottobre. Complessivamente non viene modificato il numero di stabilimenti balneari e di pubblici esercizi. In questo ultimo caso si conferma la previsione di sopprimere l' area destinata a pubblico esercizio nella zona antistante via Dante, ove è stato demolito il chiosco bar denominato Il Gabbiano, e viene prevista una nuova area all interno dello stabilimento balneare Bagno Guerrino ove è già esistente un chiosco bar denominato Stella di Mare realizzato in forza di autorizzazione temporanea ai sensi del Regolamento Comunale approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n 95/1995.

6 Le aree per stabilimenti balneari sono quantificate in mq 2.040, con una lieve diminuzione a seguito del recepimento dell'osservazione 8.2 ( per tutte le specifiche delle osservazioni si rimanda al documento relativo alle proposte di recepimento delle prescrizioni della regione e di controdeduzione alle osservazioni dell'amministrazione e dei privati) Le aree per pubblici esercizi sono quantificate in mq LE OPERE DI DIFESA A MARE E LE AREE DESTINATE ALLA MOBILITA PEDONALE La variante prevede la realizzazione e la caratterizzazione dei percorsi pedonali di collegamento tra le diverse aree dedicate alla balneazione al fine di perseguire: Il miglioramento della fruizione della spiaggia nel suo complesso Valorizzazione delle due diverse identità del lungomare (P.zza Battisti lungomare adiacente via Ruggero Pascoli e Piazza Battisti spiaggia antistante Viale Vincenzi) attraverso il posizionamento di specie vegetali autoctone favorendo quelle in via d estinzione. In questa prospettiva, i fattori di diversità delle due macro-aree dell arenile non vengono considerati uno svantaggio, ma una risorsa da cui trarre spunto per valorizzare due parti così diverse della spiaggia. La diversa valorizzazione a verde dei camminamenti e l uso di materiali differenti (legno e pietra) evitano una omologazione del territorio costiero favorendo invece la riconoscibilità dei luoghi. La proposta di Variante modifica nelle dimensioni e nei materiali - i percorsi pedonali di servizio e i camminamenti prevedendo altresì la riqualificazione tramite l utilizzo di materiali naturali e l individuazione di aree verdi. Per quanto concerne la Raccomandazione I della Regione si ribadisce la difficoltà e l'enorme onerosità relativa allo spostamento del muro di protezione dell'abitato realizzato negli anni 50, che la Variante, quindi, riporta nell attuale posizione. La previsione vigente che prevede la sua demolizione e l arretramento a monte non risulta più praticabile per l elevato costo di realizzazione e degli oneri di esproprio necessari per l acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione della nuova opera pubblica.

7 Inoltre i consistenti rinascimenti degli ultimi anni, e quello attualmente in atto, comportato il recupero di un tratto di spiaggia a mare del muro, con profondità significativa, rendendo non più necessario il suo spostamento. Le aree a monte del citato muro assumono la classificazione di aree private per la balneazione. LE AREE DESTINATE ALLA BALNEAZIONE Le aree destinate alla balneazione di fruizione pubblica sono quantificate in mq che corrispondono al 68,46 % della Superficie Territoriale di PIANO. Queste aree comprendono le aree destinate alla balneazione zona ombrelloni, le aree di spiaggia destinate al libero transito, i camminamenti e le rispettive aree di rispetto, le aree destinate ad attività ludiche e/o sportive (mq = mq ). Oltre alle aree di cui sopra sono previste aree private per la balneazione corrispondenti a mq Nel complesso quindi le aree di spiaggia, comprendendo in tale definizione: - le aree destinate alla balneazione di fruizione pubblica: mq ; - le aree private per la balneazione: mq 4.135; - le aree per le strutture di servizio alla balneazione mq 2.040; - le aree per pubblici esercizi mq 1.446; corrispondenti a complessivi mq , costituiscono l 83,28 % della superficie territoriale di PIANO. TIPOLOGIE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI E DEI PUBBLICI ESERCIZI La Variante rimanda ad un successivo atto di Giunta Comunale l approvazione delle tipologie edilizie, delle insegne, degli accessi/ingressi agli stabilimenti balneari, delle attrezzature, del piano colore, dei materiali da utilizzare per i camminamenti, al fine di migliorare l impatto visivo e nel condiviso criterio di omogeneità così come indicato nei relativi articoli delle Norme Tecniche di Attuazione.

8 3) INFRASTRUTTURE Per quanto attiene le infrastrutture la presente Variante non prevede interventi di nuove realizzazioni, essendo l area oggetto del Piano adeguatamente dotata per quanto riguarda i necessari sistemi ecologici ed energetici a rete. 4) GLI ELABORATI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE La variante, oltre che della presente Relazione Illustrativa, è composta dai seguenti elaborati: Norme tecniche di attuazione (stesura coordinata) Proposte di recepimento delle prescrizioni della regione e di controdeduzione alle osservazioni dell'amministrazione e dei privati Tavola n. 1.2: Rilievo planoaltmetrico Tavola n. 2.2: Documentazione fotografica Tavola n. 3.2: Piano di sistemazione dell area (stesura in variante) Tavola n. 8.2: Localizzazione aree demaniali Tavola n. 9.2: Localizzazione stabilimenti balneari e pubblici esercizi Tavola n. 10.2: Percorsi, camminamenti e accessi a mare Tavola n. 11.2: Localizzazione delle osservazioni.

9 5) LE QUANTIFICAZIONI DI PROGETTO I dati quantitativi di progetto sono i seguenti: PIANO VIGENTE VARIANTE N 2 ADOTTATA VARIANTE N 2 CONTRODEDOTTA DIFFERENZA NOTE e % di S.t. SUPERFICIE RIPASCIMENTO TERRITORIALE AREE DESTINATE ALLA BALNEAZIONE DI FRUIZIONE PUBBLICA 1)ZONE ARENILE Corrisponde alla somma di 1)+2)+3)+4) 68,46% OMBRELLONI 2)LIBERO TRANSITO )CAMMINAMENTI E ARRE DI RISPETTO 4)ATTIVITA LUDICHE AREE PRIVATE ,04% PER LA BALNEAZIONE AREE PER ,97% STRUTTURE DI SERVIZIO ALLA BALNEAZIONE AREE PER ,81% PUBBLICI ESERCIZI AREE ,83% RESIDENZIALI INSEDIATE

10 Per quanto concerne le aree demaniali si specifica che le stesse rappresentano una modesta superficie fondiaria pari di PIANO, di cui attualmente solo circa mq 750 a mq 5.600, corrispondenti al 10,89% della S.t. complessiva non risultano cedute in concessione corrispondenti al 1,46% della S.T. complessiva di PIANO. La rimanente area è comunque soggetta a regime concessorio.

11 6) DOCUMENTAZIONE CATASTALE

12 7) ESTRATTI CARTOGRAFICI E NORMATIVI DEL P.R.G VIGENTE Variante Parziale n.10

13 8) RILIEVI BATIMETRICI

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