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1 REGOLAMENTO DI STAZZA MATTIA ESSE Versione: s3-v pag. 1 di 19

2 Sommario Art. 1 DEFINIZIONI...3 Art. 2 MONOTIPIA...3 Art. 3 IDENTIFICAZIONE...3 Art. 4 REGISTRAZIONE - MISURAZIONE - STAZZE...4 Art. 5 RICONOSCIMENTO: EMBLEMA DI CLASSE - NUMERO VELICO...4 Art. 6 SCAFI...5 Art. 7 TRAVERSA DI PRUA...5 Art. 8 TRAVERSA DI POPPA...6 Art. 9 TRAMPOLINO...6 Art. 10 DERIVE...6 Art. 11 TIMONERIA...7 Art. 12 ALBERO...7 Art. 13 MANOVRE FISSE...7 Art. 14 VELE...8 Art. 15 MANOVRE CORRENTI...9 Art. 16 DIMENSIONI SCAFI...10 Art. 17 VARIE...10 Art. 18 EQUIPAGGIO...10 Art. 19 SICUREZZA...10 Art. 20 INNOVAZIONI TECNICHE...10 Art. 21 MODIFICA ALLE REGOLE DI STAZZA...11 Art. 22 DEROGHE - VALIDITÀ...11 Tav. 01 PIANO MISURAZIONE RANDA...12 Tav. 02 PIANO DI MISURAZIONE DEL FIOCCO...13 Tav. 03 PIANO DI MISURAZIONE SPINNAKER...14 Tav. 04 PIANO MISURAZIONE ALBERO...15 Tav. 05 SIMBOLO DI CLASSE, NUMERI VELICI...16 Tav. 06 IDENTIFICAZIONE SCAFI, CARRELLO AUTOVIRANTE...17 Tav. 07 DIMENSIONI E POSIZIONE TANGONE e IMBUTO SPI...18 Tav. 08 BOMA...19 Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 2 di 19

3 Art. 1 DEFINIZIONI Nel presente regolamento si intende per: 1.1 Mattia Esse: il catamarano a vela lungo 5,52 m e largo 2,42 m progettato dall ing. Enrico Contreas; 1.2 Progettista: l ing. Enrico Contreas; 1.3 Proprietario del progetto: l ing. Enrico Contreas od un suo cessionario; 1.4 Costruttore: ogni ente in possesso della licenza di costruzione del Mattia Esse e/o delle sue parti soggette ad autorizzazione. Detta licenza è rilasciata esclusivamente dal Proprietario del progetto. 1.5 Commissione tecnica: l organo collegiale formato dal Progettista, dal Proprietario del progetto, da un rappresentante del Costruttore e da un rappresentante dei Soci della Classe per ogni nazione, che delibera in materia di Regolamento di Stazza; 1.6 Regolamento di Stazza: l insieme delle regole che amministrano la monotipia del Mattia Esse. Art. 2 MONOTIPIA Il Mattia Esse è una classe monotipo da regata per due persone di equipaggio. Gli scopi della monotipia sono: 2.1 Evidenziare il confronto tra gli equipaggi e non fra le imbarcazioni. 2.2 Mantenere nel tempo la competitività delle imbarcazioni nelle regate di Classe ed in quelle disputate a tempi compensati. 2.3 Controllare lo sviluppo tecnico ed il miglioramento del Mattia Esse. A tal fine un certo numero di pezzi dell imbarcazione dovrà essere fornito da un Costruttore autorizzato (scafi, traverse, derive, albero e suoi accessori, timoneria e suoi accessori), altri dovranno sottostare a determinati vincoli (vele, manovre fisse, trampolino, manovre correnti), altri sono liberi (produttore delle vele e del trampolino, produttore di cime, bozzelli, strozzatori, manovre correnti). In questo regolamento tutto quello che non è esplicitamente consentito, è vietato. La lingua ufficiale è l italiano; in caso di controversie sull interpretazione del regolamento di stazza prevarrà il testo italiano. Ogni termine menzionato in questo regolamento, se non altrimenti definito nel regolamento stesso, è da interpretare secondo il regolamento ISAF. Art. 3 IDENTIFICAZIONE 3.1 Il Mattia Esse è consegnato dal Costruttore o da un suo delegato provvisto di dichiarazione di conformità al regolamento di stazza e di numero di serie inciso in modo indelebile sugli scafi, nella posizione indicata in Tav L identità di ogni imbarcazione è determinata dagli scafi, ogni altra componente è considerata ricambio. 3.3 La dichiarazione di conformità non costituisce documento di stazza, ma attesta unicamente che l imbarcazione è stata realizzata rispettando le regole e lo spirito del regolamento di stazza. Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 3 di 19

4 3.4 Ogni parte dell imbarcazione soggetta a restrizioni dovrà essere identificata tramite un adesivo indelebile o punzonatura che ne attesti la provenienza e la conformità alle regole di stazza. Art. 4 REGISTRAZIONE - MISURAZIONE - STAZZE 4.1 L imbarcazione per poter partecipare alle regate di Classe Mattia Esse dovrà essere stazzata da uno stazzatore autorizzato dalla classe, scelto tra gli stazzatori ufficiali delle Federazioni nazionali. 4.2 L ottenimento del Certificato di Stazza è a carico del Proprietario, il quale dovrà richiedere, anche a mezzo delegato: alla Segreteria di Classe, il modulo per le rilevazioni di stazza e l assegnazione di un numero velico; la Segreteria di classe potrà assegnare numeri velici personali ad uno Stazzatore autorizzato, l effettuazione delle operazioni di misurazione. Le spese sono a carico del Proprietario dell imbarcazione. 4.3 La Segreteria di Classe, avuto il foglio di misurazione dallo Stazzatore, emetterà il certificato di stazza, ed esigerà gli eventuali relativi diritti di segreteria dal Proprietario stesso. 4.4 Uno Stazzatore non può stazzare una barca di sua proprietà o di cui è equipaggio. 4.5 Le barche già stazzate possono essere sottoposte ad una nuova misurazione, su richiesta della Commissione Tecnica, a discrezione del Comitato di Regata o a seguito di una protesta di stazza ma comunque solo da parte di uno Stazzatore ufficiale. 4.6 Il Proprietario dell imbarcazione deve essere in grado di mettere a disposizione dello Stazzatore l imbarcazione nelle sue singole parti per i controlli richiesti. 4.7 Ad ogni cambio di proprietà la Segreteria dovrà aggiornare il certificato di stazza. Sarà cura del vecchio o del nuovo proprietario comunicare alla segreteria la variazione, la quale aggiornerà il certificato di stazza ed esigerà gli eventuali relativi diritti di segreteria. 4.8 Ogni alterazione, sostituzione o riparazione che renda differente un particolare menzionato dal regolamento invaliderà il certificato fino a nuova verifica. Sono consentite riparazioni sugli scafi e sulle coperte solo se inferiori a 0,20 m 2 ; riparazioni di superficie superiore a 0,20 m 2 devono essere eseguite presso il Costruttore o presso Cantieri autorizzati da un Costruttore. Art. 5 RICONOSCIMENTO: EMBLEMA DI CLASSE - NUMERO VELICO L imbarcazione viene riconosciuta tramite: 5.1 L emblema di classe che dovrà: Essere di colore blu, Essere incollato e/o cucito su ciascun lato della randa, retro contro retro, all altezza dell incappellaggio, con misure in accordo alla Tav Il numero velico e le lettere di nazionalità che dovranno: Essere posti sulla randa secondo lo schema in Tav. 05, comunque in conformità alle norme ISAF Essere di colore fortemente contrastante il colore della randa; Avere le seguenti dimensioni minime: altezza 300 mm, larghezza 200 mm, il numero 1 dovrà essere largo almeno 45 mm; la distanza tra un numero e l altro e la balumina deve essere di almeno 60 mm. Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 4 di 19

5 Art. 6 SCAFI 6.1 Ciascuno scafo deve: Essere prodotto da un Costruttore autorizzato, in accordo con le specifiche di costruzione stabilite nel progetto Pesare almeno 36 kg (il peso comprende: scafi, lande, agugliotti del timone) Eventuali pesi correttori per raggiungere il peso minimo degli scafi devono essere fissati stabilmente agli scafi nel gavone poppiero e devono essere menzionati nel certificato di stazza. 6.2 Rispettare le seguenti distanze Tra il punto di attacco degli stralletti e la faccia prodiera della traversa anteriore: 1940 mm (+/- 15 mm), l asse del perno di fissaggio dello stralletto alla landa di prua deve essere a 45 mm dalla coperta (+/- 5 mm) Tra il foro di attacco di ciascuna sartia e lo spigolo superiore esterno dello specchio di poppa: 2130 mm (+/- 15 mm.) 6.3 Non è consentito: Far passare negli scafi nessuna attrezzatura dormiente o corrente, eccetto le derive che devono essere posizionate nel piano di simmetria di ciascuno scafo e devono essere parallele ad esso Spostare la cassa di deriva dalla sua posizione originale Modificare la forma degli scafi Applicare alettoni, hydrofoils, deflettori di spruzzi, trampolini sporgenti dagli scafi, spoiler, spessori per modificare l assetto degli scafi Effettuare riparazioni con l impiego di materiali che differiscano da quelli utilizzati per la produzione originale degli scafi. 6.4 È consentito: Applicare un antiscivolo Applicare le cinghie puntapiedi. Art. 7 TRAVERSA DI PRUA Gli scafi sono uniti da una traversa di prua e da una traversa di poppa. 7.1 La traversa di prua deve: Essere costruita con i profili originali in lega d alluminio forniti dal costruttore ed essere alloggiata nella sua sede originale; Essere fissata agli scafi tramite 4 (quattro) viti in acciaio inox testa esagonale del diametro minimo di 10 mm Essere equipaggiata con almeno i seguenti accessori forniti dal Costruttore: Un supporto albero con sfera in plastica posizionato al centro della traversa con una tolleranza massima di +/- 5 mm Due garrocci inox inseriti nella canaletta per le cimette laterali del trampolino, Un supporto inox per il tangone 7.2 La traversa di prua non deve: Essere fissata permanentemente agli scafi; Presentare carenature di raccordo con gli scafi; Avere il diamante. 7.3 Sono consentiti riporti di resina per ridurre i giochi tra traversa e scafo. Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 5 di 19

6 Art. 8 TRAVERSA DI POPPA 8.1 La traversa di poppa deve: Essere costruita con i profili originali in lega d alluminio forniti dal Costruttore ed essere alloggiata nella sua sede originale; Essere fissate agli scafi tramite 4 (quattro) viti in acciaio inox testa esagonale del diametro minimo di 10 mm Essere equipaggiata con almeno i seguenti accessori forniti dal Costruttore: Supporto inox posizionato al centro della traversa (con una tolleranza massima di +/- 5 ) con relativa torretta per la regolazione del carrello della randa; Due garrocci inox inseriti nella canaletta per le cimette laterali del trampolino Otto bottoni in plastica per il fissaggio del telo Una rotaia con carrello a sfere per la scotta di randa completa di relativi terminali 8.2 La traversa di poppa non deve: Essere fissata permanentemente; Presentare carenature di raccordo con gli scafi; 8.3 Sono consentiti riporti di resina per ridurre i giochi tra traversa e scafo. Art. 9 TRAMPOLINO 9.1 Il trampolino deve: Ricoprire l area compresa tra la traversa di prua e quella di poppa Essere inferito lungo la traversa anteriore Essere tesato tramite la legatura alla traversa posteriore ed i cavetti laterali; il sistema di tensionamento è libero Essere costruito con un materiale normalmente utilizzato per la costruzione di trampolini, eccetto la rete. 9.2 Il trampolino non deve: Presentare aperture la cui superficie complessiva superi 10 dm 2, oltre a quelle strettamente necessarie per il suo fissaggio; Distare dalla traversa posteriore più di 50 mm; 9.3 Sono liberi: Il costruttore del trampolino; Il tipo, il posizionamento e il numero delle sacche, delle cinghie e delle attrezzature fissate al telo Il colore del trampolino. Art. 10 DERIVE 10.1 Le derive devono: Essere costruite: con i profili in lega di alluminio forniti di serie dal Costruttore aventi la corda di 243 mm Poter scorrere nelle scasse originali; Potersi sfilare dall alto; 10.2 Le derive non devono: Sporgere dallo scafo più di 880 mm, la lunghezza totale massima è di 1400 mm 10.3 Sono consentiti: Manovre atte a sollevare e abbassare le derive; Riporti di resina e/o gelcoat nelle casse della deriva con lo scopo di eliminare eventuali giochi e di centrare la deriva nella posizione desiderata. Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 6 di 19

7 Eventuali terminali sporgenti profilati, ma devono essere forniti dal Costruttore. Art. 11 TIMONERIA 11.1 I timoni devono: Avere ogni componente fornita da un Costruttore autorizzato Essere conformi ad un disegno autorizzato Avere un peso complessivo di almeno 6,5 kg (timoneria completa di pale, guance, barre, barra di accoppiamento e stick); Avere la pala che ruota verso l alto, comandata da apposito comando Avere l asse di rotazione parallelo allo specchio di poppa e distante da esso non più di 50 mm Avere la barra di accoppiamento in lega di alluminio o fibra di vetro, il diametro minimo è di 25 mm Avere un giunto tra la barra di accoppiamento e la barra del timone in acciaio e/o gomma e/o nylon Sono consentiti: L utilizzo di stick telescopici realizzati in alluminio, fibra di vetro, carbonio, kevlar, anche miscelate tra loro. Art. 12 ALBERO 12.1 L albero deve: Essere costruito con un profilato in lega di alluminio fornito dal Costruttore il perimetro deve essere compreso tra 334 mm e 380 mm Essere stagno Avere le misure del profilato e dei punti di attacco di: rombo, sartiame, trapezi, crocette, drizza spinnaker come indicato nella Tav Montare l attacco delle sartie fornito dal Costruttore e fissato all albero con 6 (sei) rivetti inox del diametro minimo di 6,5 mm Montare una crocetta fornita dal costruttore che può avere la regolazione micrometrica ed un rombo L albero non deve: Avere alcun meccanismo posto tra la base e il piede d albero atto a sollevare l albero Avere manovre correnti e fisse che passano all interno della parte chiusa del profilato. Art. 13 MANOVRE FISSE 13.1 L albero è sostenuto da una coppia di sartie e uno strallo di prua a sua volta attaccato a due stralletti; 13.2 Sartie e stralli si attaccano all albero in un punto singolo, col metodo originale; non sono ammesse altre manovre fisse oltre a quelle specificate al punto 13.1; 13.3 Tutte le manovre fisse devono essere fatte con cavo metallico fili a sezione circolare e non carenata costituito da più fili avvolti di tipo 1x19. Non è consentito il cavo Dyform o similari. Esse devono avere un diametro minimo di: sartie: 3 mm strallo: 3 mm stralletti: 3 mm Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 7 di 19

8 trapezi: 2,5 mm cavi rombo: 3 mm I cavi in acciaio possono essere rivestiti da una guaina di plastica a sezione circolare; La lunghezza degli stralletti, dal perno di fissaggio agli scafi al loro punto di intersezione, deve essere superiore a 1,200 mm. I cavetti di ritenuta del tangone possono essere in fibra tessile, del diametro minimo di 3 mm Tutte le manovre fisse non devono essere regolabili in navigazione; 13.5 Le manovre fisse possono essere regolate solamente tramite: sartie: lande forate strallo: landa forata o cimetta rombo: arridatoi non sono ammessi: paranchi, kandahar od altri arridatoi nelle manovre fisse. Art. 14 VELE 14.1 Generalità Le vele possono essere confezionate con materiale poliestere tessuto e/o laminato, normalmente reperibile in commercio. Il Produttore del materiale ed il Velaio sono liberi; Materiali contenenti fibre ad alto modulo (kevlar, carbonio, technora, twaron, spectra, etc.) sono vietati per la costruzione delle vele, delle stecche e delle tavolette di rinforzo delle vele. Il poliestere ad alto modulo (Pentex, Diolene, etc.) è una fibra consentita; La disposizione e la grammatura dei ferzi che compongono le vele, la dimensione e la forma dei rinforzi sono liberi; In una regata di più prove si può usare un solo gioco di vele. In caso di guasti non riparabili ed ottenendo il beneplacito della Giuria, si potranno usare vele comunque già stazzate; Le vele vengono misurate secondo gli allegati schemi di misurazione: Randa: Tav. 01 Fiocco: Tav. 02 Spinnaker: Tav. 03 Esse dovranno rispettare i limiti in essi indicati Durante la misurazione di ogni vela: a) deve essere applicata la tensione necessaria ad eliminare le pieghe del tessuto; b) le stecche, se inserite, non devono essere in tensione Randa La Randa ed albero devono avere una superficie massima di 14,70 m 2 ; La randa non deve avere più di nove stecche. Nessuna stecca deve: a) attraversare il lato B della randa, b) avere larghezza superiore a 35 mm, c) sporgere più di 100 mm dalla balumina, d) avere parti mobili; Il metodo di regolazione della tensione delle stecche è libero; La randa deve essere inferita per tutta la lunghezza del gratile nella canaletta dell albero; Non sono ammesse carenatura tra albero e vela; La base della randa (lato B) non deve presentare convessità (allunamento positivo). Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 8 di 19

9 La lunghezza massima dell inferitura deve essere 7850 mm Fiocco Il fiocco deve avere una superficie massima di 4,15 m Sono consentite 3 stecche orizzontali, la lunghezza è libera; La larghezza della penna (h1) non deve superare i 50 mm L inferitura del fiocco può essere costituita da una parte di vela che si richiude su se stessa, la misurazione del fiocco andrà fatta con l inferitura in posizione di lavoro; Il punto di scotta può essere costituito da una tavoletta con più punti di attacco; La lunghezza massima dell inferitura deve essere 5840 mm Spinnaker Deve essere confezionato solamente con materiale tessuto, sono esclusi i laminati; La superficie massima risultante deve essere di 19,00 m 2 ; Viene consentito l uso del LANCIASPI, che deve essere fornito dal Costruttore Art. 15 MANOVRE CORRENTI Le manovre correnti, il tipo ed il diametro delle cime, la marca ed il tipo dei bozzelli sono liberi, eccetto le sottoelencate limitazioni Trapezi E consentito l uso di una coppia di trapezi per lato. Devono essere costituiti da un cavo di acciaio tipo 1x19 del diametro di almeno 2,5 mm e da una parte terminale in cima tessile del diametro di almeno 5 mm. È consentito l uso di sistemi di regolazione dell altezza dei trapezi Randa La randa deve essere issata a mezzo di una drizza tessile È consentito l uso di un boma che deve essere conforme al disegno in Tav. 08. diametro: min 40 mm lunghezza max 2300 mm materiale: lega di alluminio a sezione costante Fiocco L apertura dell angolo di scotta può essere regolabile mediante: Dei cursori che scorrono su rotaia Sistemi di cime e bozzelli (barber), ma i relativi punti di attacco devono essere fissati alla traversa anteriore Carrello autovirante su rotaia curva, con dimensionamenti come indicato in Tav È consentito un meccanismo per avvolgere il fiocco su se stesso. Esso deve essere di normale commercializzazione Spinnaker Deve essere issato a mezzo di una drizza rinviata sull albero, nessuna parte della drizza, se tesa perpendicolarmente all albero, deve estendersi al di sopra di un punto a 8000 mm dalla base del profilato, come indicato in Tav La drizza deve essere esterna all albero. Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 9 di 19

10 La drizza, il braccio, le scotte e le rispettive regolazioni devono essere fissate solamente all albero, alle traverse, al tangone od agli scafi nei punti eventualmente previsti per le stesse La posizione degli strozzatori della drizza e della mura è libera; Deve essere murato su un tangone fissato in centro alla traversa anteriore (+/- 15 mm) e trattenuto in posizione simmetrica da due cime/cavetti. La posizione ed il dimensionamento del tangone è indicato in Tav Il tangone deve essere costituito da un tubo in lega di alluminio a sezione circolare del diametro esterno minimo di 50 mm spessore minimo 1,2 mm Nessuna parte di esso deve estendersi a più di 3450 mm dalla traversa anteriore Le pulegge della scotta spinnaker possono avere un freno ad inserimento automatico Non sono ammesse regolazioni dell angolo di scotta dello spinnaker. Art. 16 DIMENSIONI SCAFI 16.1 La larghezza massima è di 2420 mm; 16.2 La lunghezza massima è di 5520 mm: 16.3 Il peso minimo della barca pronta alla vela, completa di ogni sua dotazione ed attrezzatura è di 158 kg; 16.4 L eventuale zavorra atta a far raggiungere il peso minimo deve essere in piombo e fissata in modo permanente e visibile alla traversa anteriore. Il peso verrà annotato sul certificato di stazza ed essere rimovibile per controllo. Art. 17 VARIE 17.1 Le parti metalliche dell imbarcazione non devono essere sottoposte a lavorazioni meccaniche e/o chimiche al fine di modificare il loro peso e/o la loro flessibilità; 17.2 Il Mattia Esse, secondo il regolamento ISAF - SCHRS (Small Catamaran Handicap Racing System) versione 2.03 ha un rating di Art. 18 EQUIPAGGIO 18.1 Per partecipare alle regate di classe almeno un membro dell equipaggio deve essere Socio della MATTIA ESSE INTERNATIONAL CLASS. Art. 19 SICUREZZA 19.1 In regata ogni imbarcazione dovrà avere una cima di raddrizzamento della lunghezza di almeno 10 m e del diametro di almeno 8 mm La Commissione Tecnica potrà intervenire giudicando la supposta pericolosità di una imbarcazione e imporre le modifiche che riterrà necessarie. Art. 20 INNOVAZIONI TECNICHE Qualora si desideri utilizzare od introdurre nuove soluzioni tecniche non contemplate nel presente Regolamento, si dovrà fare domanda alla Commissione Tecnica. In caso di parere positivo il richiedente potrà utilizzarle in tutte le regate di Classe, (ad esclusione dei Campionati Zonali, Regate Nazionali e Campionati di Classe), per il periodo stabilito. Trascorso tale periodo e con esito positivo, la Commissione Tecnica sottoporrà questa Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 10 di 19

11 soluzione all Assemblea dei Soci per valutarne la definitiva introduzione nelle Regole di Stazza. In caso di parere negativo decadrà il permesso di utilizzo dell innovazione. Art. 21 MODIFICA ALLE REGOLE DI STAZZA Le eventuali modifiche da apportare a queste Regole di Stazza devono: Essere approvate congiuntamente dalla commissione tecnica e dal Progettista Essere ratificate dalla Federazione Italiana Vela. Art. 22 DEROGHE - VALIDITÀ 22.1 Le imbarcazioni prodotte fino al 31/12/2002 e regolarmente stazzate potranno partecipare alle regate di classe anche uniformandosi eventualmente al nuovo regolamento in materia di dimensioni e vele Il presente Regolamento di Stazza ha validità a partire dalla ratifica da parte della Federazione Italiana Vela. Dervio, 31 Dicembre 2007 LA FEDERAZIONE ITALIANA VELA Data di ratifica: Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 11 di 19

12 Tav. 01 PIANO MISURAZIONE RANDA LIMITI misura min max a 7850 b h1 910 h8 0 d x y 1350 Formula S1 ((H+H1) x (A-A1) + (A1xH)) / 2 S2 (C x H2) / 2 S3 2/3 x (C3 x H3) S4 (C4 x H4) / 2 S5 2/3 * (C5 x H5) S6 2/3 * (C6 x H6) S7 2/3 * (A x H7) S8 2/3 * (B x H8) Area S1 + S2 + S3 + S4 + S5 + S6 + S7 + S8 Note: nessuna misura "h" può essere negativa h e h1 sono parallele tra loro e perpendicolari all'inferitura h2 ed h4 sono perpendicolari e misurate alla metà di C e C4 h3, h5, h6, h7, h8 sono rispettivamente le frecce massime di c3, c5, c6, a, b la porzione di vela inferita nell'albero è esclusa dal computo Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 12 di 19

13 Tav. 02 PIANO DI MISURAZIONE DEL FIOCCO LIMITI misura min max h1 50 x 5850 Formula S9 (a x h) / 2 S10 (2/3 (b x h10) S11 2/3 (c x h11) S12 2/3 (c x h2) Area ( S9 + S10 +/- S11 +/- S12 ) Note: La proiezione x del fiocco sull'albero deve essere inferiore a 5840 mm Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 13 di 19

14 Tav. 03 PIANO DI MISURAZIONE SPINNAKER LIMITI misura min max SMG > 75% SF Area Formula SF x (SL1+SL2)/4 + (SMG - SF/2) X 2/3(SL1+SL2)/2 Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 14 di 19

15 Tav. 04 PIANO MISURAZIONE ALBERO Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 15 di 19

16 Tav. 05 SIMBOLO DI CLASSE, NUMERI VELICI Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 16 di 19

17 Tav. 06 IDENTIFICAZIONE SCAFI, CARRELLO AUTOVIRANTE Identificazione scafi Carrello Autovirante Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 17 di 19

18 Tav. 07 DIMENSIONI E POSIZIONE TANGONE e IMBUTO SPI Misure Tangone Posizione Tangone Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 18 di 19

19 Tav. 08 BOMA Misure Boma Versione: s3-v Regolamento di stazza Mattia ESSE pag. 19 di 19

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