A.C.S.I. ASSOCIAZIONE CLASSE «S» ITALIANA REGOLE DELLA CLASSE «S» DERIVA MONOTIPO DA REGATA

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1 A.C.S.I. ASSOCIAZIONE CLASSE «S» ITALIANA REGOLE DELLA CLASSE «S» DERIVA MONOTIPO DA REGATA Massa 1977 NORME GENERALI 1. Scopo di questo regolamento è di assicurare che le barche di questa classe siano il più possibile eguali per ciò che riguarda forma e peso dello scafo, forma della deriva e della lama del timone, piano velico ed aste. 2. Il proprietario è in ogni momento responsabile della conformità della barca a queste regole. L'Associazione Classe S Italiana (A.C.S.I.) emette i piani, regole, istruzioni e materiale di stazza e non potrà mai essere ritenuta responsabile per difetti, errori, omissioni e deviazioni. 3. I proprietari avranno essi stessi la responsabilità di avere acquistato una barca in piena regola. Un compratore di una barca di seconda mano deve immediatamente informare l'autorita che ha emesso il certificato di stazza e la Segreteria A.C.S.I. della nuova proprietà. 4. Le barche devono essere presentate alla stazza complete sotto ogni riguardo, con tutta l'attrezzatura richiesta; sono escluse le vele, che possono essere stazzate a parte. COSTRUZIONE 5. La costruzione dello scafo può essere effettuata dai soli Cantieri autorizzati dall'a.c.s.i. che è l'unica fornitrice degli stampi. I piani necessari alla costruzione ed al controllo della imbarcazione sono depositati presso la Segreteria dell'a.c.s.i.. 6. Lo scafo deve essere costruito in vetro-resina. I materiali e le tecniche di costruzione della coperta e delle liste sono libere. Il piano fornisce un sistema di costruzione raccomandato insieme ai materiali suggeriti. SCAFO - DRITTO DI PRUA - SPECCHIO DI POPPA 7. Lo scafo deve essere conforme, entro le tolleranze permesse, al piano delle sezioni. Il dritto di prua e lo specchio di poppa devono essere conformi ai piani in scala naturale. 8. La lunghezza fuori tutto della scafo, bordini o deflettori d'onda ed attrezzature escluse, è di mm ± Le misure di larghezza delle varie sezioni, bordini e deflettori di onda esclusi, sono le seguenti: Sezione 0 mm. 1300, sezione 2 mm. 1554, sezione 4 mm , sezione 6 mm. 1303, sezione 8 mm Alle sezioni 2, 4, 6 la distanza dalla linea «linea di chiglia» alla chiglia (misura H) deve essere di mm. 143, 85, 83 rispettivamente, come mostrato nel piano di stazza. La somma della maggiore deviazione positiva e della maggiore deviazione negativa nelle misure H non deve essere maggiore di mm Lo scafo sarà controllato per mezzo di seste ufficiali intere, che saranno applicate allo scafo secondo quanto mostrato nel piano di stazza. 12. Il dritto di prua, compresa l'eventuale protezione, non deve distaccarsi più di 5 mm. dalla sesta, applicata secondo quanto mostrato nel piano di stazza. 13. Lo specchio di poppa deve essere esternamente convesso con una freccia di mm. 55 ± L'altezza dello specchio di poppa, misurata sul piano di simmetria, deve essere di mm. 305 ± Lo specchio di poppa deve essere posto perpendicolarmente alla linea di chiglia con tolleranza ± 1. La perpendicolarità dello

2 specchio deve essere controllata per mezzo dei traguardi incisi sulla sagoma impiegata per il controllo dell'altezza. 16. Nello specchio di poppa non sono permesse sporgenze o aperture entro mm. 20 dal bordo dello stesso. Sono permessi due fori di scarico di diametro non superiore a mm. 20 ciascuno. Possono proiettarsi a poppavia dello specchio: agugliotti del timone, tappi o normali attrezzature per i fori di scarico ed un bordino di dimensioni non superiori a mm. 30 in orizzontale e mm. 20 in verticale, posto in cordspondnza dell'unione fra specchio e coperta. 17. II raggio di curvatura del raccordo fra specchio e scafo non deve essere superiore a mm. 10. COPERTA - POZZO - DEFLETTORE 18. Coperta fissa è considerata quella parte della coperta che è al di sopra della superficie passante per i bordi superiori delle murate. La coperta fissa non può essere rimossa durante le regate. 19. La coperta fissa deve estendersi per almeno mm a partire dalla prua e per tutta la 1arghezza dello scafo. 20. Nella coperta è ammessa una apertura di area non superiore a cm per il recupero dello spinnaker. II dispositivo deve essere realizzato in modo tale da non permettere il passaggio di acqua in sentina. 21. In nessun punto il profilo della coperta deve superare la «linea della coperta». Qualsiasi attrezzatura di supporto dell'albero non può superare la «linea della coperta». 22. «Linea di coperta» è la linea immaginaria condotta, sul piano di simmetria della barca, fra due punti sovrastanti di mm. 120 il punto più alto del dritto di prua e dello specchio di poppa, secondo quanto mostrato nel piano di stazza. 23. La costruzione del pozzo e libera, ma deve essere autosvuotante e la superficie della barca non coperta dalla coperta fissa deve essere più di m 2 1, E' obbligatorio un deflettore di larghezza, misurata in orizzontale compresa tra 20 e 50 mm. e che si estenda lungo ciascun bordo per almeno mm Il deflettore non deve sporgere più di mm. 30 sia a prua, sia a poppa, e deve essere posto lungo l'orlo superiore della suola. PESO 25. Il peso dello scafo nudo, asciutto a giudizio dello stazzatore deve essere non inferiore a Kg. 95. Lo scafo nudo include ferramenta fissa e apparecchiature di galleggiamento sia mobile che fissa. Attrezzatura fissa è considerata tutta quella attrezzatura incollata o avvitata permanentemente alla coperta. Sono esclusi tutti gli attrezzi, vele, aste, timone, deriva, parti mobili di attrezzatura e paglioli non incollati sullo scafo. 26. Se lo scafo nudo pesa meno di Kg. 95, la zavorra di correzione deve essere permanentemente fissata alla faccia inferiore della coperta a proravia dell'albero e bollata dallo stazzatore. 27. Nessuna barca può portare più di 10 Kg. di zavorra di correzione. Ii peso delia zavorra deve essere riportato sul certificato di stazza. 28. Correzioni alla zavorra possano essere apportate soltanto durante una nuova stazzatura da parte di uno stazzatore ufficiale. DERIVA - CASSA DI DERIVA - TIMONE - BARRA DEL TIMONE 29. La parte di deriva immersa deve essere conforme al piano in scala naturale can tolleranza ± 5 mm. Tale parte deve essere delimitata dall'orlo inferiore di una striscia, larga mm. 10, pitturata sulle due facce della deriva. 30. Nella posizione di massima immersione (bordo d'entrata perpendicolare alla «linea di chiglia») la deriva non deve sporgere sotto lo scafo oltre l'orlo inferiore della striscia delimitante la parte immersa. 31. Il peso della lama di deriva non deve essere superiore a Kg Lo spessore della parte immersa della lama di deriva non deve superare mm L'estremità prodiera e poppiera dell'intaglio per la deriva devono essere a mm ± 15 e mm ± 15 rispettivamente dalla sezione 0, misurando lungo la chiglia. E ammesso un sistema di regolazione del perno di deriva purchè non utilizzabile in navigazione 34. Il timone deve essere unico ed esterno al perimetro dello scafo, Sono permessi timoni con lama rotante. La costruzione del timone é libera. E vietato l utilizzo della fibra di carbonio.

3 35. La forma della parte della lama del timone che sporge sotto lo scafo deve essere conforme al piano in scala naturale ± 5 mm. Parte del timone che sparge sotto lo scafo è considerata quella parte che giace al di sotto della perpendicolare allo specchio di poppa nel suo punto più basso, con il timone giacente sul piano di simmetria della barca e nella sua posizione più bassa (bordo d'entrata perpendicolare alla «linea di chiglia»), come mostrato nel piano in scala naturale. Questa parte deve essere delimitata dall'orlo inferiore di una striscia larga mm. 10, pitturata sulle due facce del timone. Lo spessore della parte immersa del timone non deve superare mm L'attacco del timone deve essere tale da non farlo staccare in caso di rovesciamento. 37. La costruzione, il materiale ed il disegno della barra del timone sono liberi. La barra non potrà estendersi più di mm. 800 a poppavia dello specchio di poppa. ALBERO - BOMA - TANGONE DELLO SPINNAKER 38. Sono proibiti alberi permanentemente curvati ed alberi ruotanti. Per la costruzione dell'albero è vietato l utilizzo della fibra di carbonio 39. In nessun punto la massima misura diametrale dell'albero può essere superiore a mm II peso minimo dell'albero, con attrezzatura, cavetti per trapezio, anelli e drizze (tornichetti esclusi) è di Kg L'altezza minima del baricentro dell'albero completo di attrezzature, tornichetti esclusi, deve essere di mm sopra l'orlo superiore della striscia A. Durante questa misurazione i cavetti del trapezio, le sartie e le drizze devono essere fissati lungo l'albero. 42. Gli alberi cavi non galleggianti devono essere provvisti alla base di aperture per lo scarico dell'acqua di area complessiva non inferiore a 5 cm Sono proibiti boma permanentemente curvati. Per la costruzione del boma è vietato l utilizzo della fibra di carbonio. 44. In nessun punto, la massima misura diametrale del boma può essere superiore a mm La lunghezza massima del tangone dello spinnaker, attrezzatura inclusa, è di mm Diametro e costruzione del tangone sono liberi. E vietato l utilizzo della fibra di carbonio. 46. L'attrezzatura per il tangone fissata all'albero, non deve sporgere più di mm. 60 dalla faccia dell'albero. MANOVRE FISSE 47. E' obbligatorio uno straglio di prua. Stragli poppieri e sartie volanti sono proibiti. 48. Le manovre fisse sano libere ma devono essere realizzate in acciaio del diametro minimo di mm. 2,5. Fa eccezione l'eventuale rombo per il quale è ammesso cavetto di acciaio del diametro minimo di mm. 1, La posizione dello straglio di prua è libera, ma deve trovarsi sul piano di simmetria della barca e a proravia della ralinga del fiocco. La distanza minima rispettiva delle lande delle sartie deve essere mm 1400 con tolleranza di mm 20. Laddove sia inferiore tale misurazione si applica alla distanza rispettiva tra le rotaie del fiocco. 50. Lo straglio di prua deve essere indipendente dal fiocco e deve poter sostenere l'albero quando il fiocco è ammainato o quando la mura o la drizza del fiocco si rompe. 51. Sull'albero è ammessa una sola coppia di crocette; posizione, dimensioni e costruzione delle crocette sono libere. STRISCE SULL'ALBERO E SUL BOMA Strisce colorate a forte contrasto della larghezza di mm. 10 devono essere pitturate intorno all'albero nella seguente maniera: 52. STRISCIA A con l'orlo superiore sotta il livello dela «linea di coperta». 53. STRISCIA B con l'orlo superiore a mm. 600 dall'orlo superiore della striscia A. 54. STRISCIA C con l'orlo inferiore a mm dall'orlo superiore della striscia A. 55. STRISCIA D con l'orlo inferiore a mm dall'orlo superiore della striscia A. 56. STRISCIA E con l'orlo inferiore a mm dall'orlo superiore della striscia A. 57. Una striscia della larghezza minima di mm. 10 deve essere pitturata intorno al boma con l'orlo prodiero a mm dalla faccia poppiera della guida di inferitura o canaletta dell'albero. Sul boma deve essere posto un fermo per impedire alla randa di

4 oltrepassare tale limite. TRIANGOLO DI PRUA 58. Il punto in cui la parte posteriore della drizza del fiocco o il suo prolungamento incontra la faccia prodiera dell'albero, non deve essere al di sopra dell'orlo della striscia C. 59. Il punto di supporto della puleggia o dell'occhiello che sostiene la drizza dello spinnaker non deve superare l'orlo inferiore della striscia D e non deve distaccarsene più di mm La base del triangolo di prua non deve essere superiore a mm. 1700, misurando, parallelamente alla «linea di coperta», dalla faccia prodiera dell'albero fino al punto in cui la parte poppiera della mura del fiocco incontra la coperta. Deve esistere un fermo per impedire all'albero di arretrare oltre tale limite. 61. Il punto di mura del fiocco, quando questo e issato, deve giacere sul piano di simmetria della barca. VELE 62. Le vele devono essere misurate secondo le regale I.S.A.F., ove applicabili, secondo il piano velico e secondo queste regole dalla 63 alla 85. Le dimensioni date sul piano velico sono le massime, ad esclusione della misura che stabilisce la distanza della stecca più alta che è minima. Materiale e peso del tessuto sono liberi.. La FIV può approvare la produzione autocertificata delle vele secondo il sistema ISAF In-House Certification 63. Nel fiocco e nella mura è permesso un pannello trasparente di materiale non tessuto di area non superiore a m 2 0, Strisce elastiche e cavi regolabili sulla - o attaccati alla - base di qualsiasi vela di prua sono vietati. 65. La balumina del fiocco deve essere una linea diritta o concava verso l'esterno. 66. La balumina del fiocco non deve superare mm La base del flocco non deve superare mm L'allunamento della base del fiocco non deve eccedere mm. 150 oltre la congiungente gli angoli di mura e di scotta. 69. La ralinga del fiocco non deve superare mm Nel fiocco sono permesse due stecche nella balumina ed una nella base delle dimensioni massime di mm. 20 x Gli spinnakers devono essere simmetrici, rispetto alla piegatura centrale, per forma e costruzione. Piegatura centrale si intende la linea congiungente il punto di drizza con il punto di mezzo della base. 72. La lunghezza massima delle ralinghe dello spinnaker è di mm La semilarghezza massima dello spinnaker, misurata da metà ralinga a metà piegatura centrale, è di mm Nel punto di drizza dello spinnaker è ammessa una tavoletta di dimensioni tali da risultare inscrivibile in un semicerchio di mm. 150 di raggio. 75. In regata non è permesso avere a bordo più di due spinnakers. 76. Sono proibite le rande con doppia inferitura, rande passanti intorno all'albero, e rande a base libera. 77. Nessuna parte delia randa, quando issata, dovrà oltrepassare gli orli interni delle strisce B ed E apposte sull'albero e l'orlo prodiero della striscia apposta sul boma. Il prolungamento della faccia superiore della canaletta del boma non dovrà incontrare la faccia poppiera dell'albero in un punto più basso dell'orlo superiore della striscia B. 78. La lunghezza della balumina della randa, tra il punto più basso della vela sotto la brancarella di bugna e il più alto punto della tavoletta di drizza, non deve essere superiore a mm La misura trasversale della randa, da metà ralinga a metà balumina, non deve essere superiore a mm La balumina della randa, quando non è in tensione, non deve essere concava in alcun punto. 81. Nel punto di drizza della randa è ammessa una tavoletta di dimensioni tali da risultare inscrivibile in un quadrato di mm. 100 di lato. 82. Nella randa sono permesse un massimo di quattro stecche. 83. Le dimensioni massime delle stecche sono di mm. 50 x 8OO, ad eccezione di quelle della stecca più alta per la quale sono ammesse le dimensioni massime di mm. 50 x 1000.

5 84. Il bordo superiore della stecca più alta deve raggiungere la faccia poppiera dell'albero, partendo dalla balumina, in un punto che deve trovarsi ad almeno mm dall'orlo inferiore della striscia E. Per effettuare questa misura l'inferitura della randa deve essere tesa in accordo alla regola 77. Le altre stecche devono dividere la balumina in parti approssimativamente uguali. 85. L'insegna di classe è la lettera «S», delle dimensioni di mm. 300 x 200, che deve essere applicata sulle due facce della randa. Le lettere di nazionalità ed il numero velico, delle dimensioni di mm. 300 x 200 (ad eccezione del numero 1 e della lettera I), devono essere applicati sotto l'insegna di Classe, su entrambe le facce della vela a differente altezza. Sullo spinnaker deve essere applicato, su entrambe le facce, il numero velico, delle dimensioni di mm. 300 x 200 (ad eccezione del numero 1). La distanza fra le cifre deve essere di mm APPARECCHIATURA DI GALLEGGIAMENTO 86. L'apparecchiatura di galleggiamento consisterà in un volume minimo di lt. 150 di polistirolo o poliuretano espanso, contenuto in involucri appositi e fissato all'imbarcazione in modo tale che non possa accidentalmente distaccarsi, nemmeno in caso di rovesciamento. L'apparecchiatura di galleggiamento non dovrà fare parte delle strutture portanti dello scafo. EQUIPAGGIAMENTO 87. Ogni barca dovrà sempre avere a bordo il seguente equipaggiamento: due pagaie della lunghezza minima di mm. 1000, una cima o cavo d'ormeggio della lunghezza minima di mt. 10 e resistente ad una trazione minima di Kg. 500, un'ancora del peso minimo di Kg. 2,50 e due giacche salvagente o cinture di salvataggio. EQUIPAGGIO 88. Durante la regata l'equipaggio deve essere composto da due dilettanti, iscritti all'associazione Classe «S». 89. E' proibito l'uso di dispositivi il cui scopo sia quello di sostenere timoniere e prodiere fuori bordo, ad eccezione del trapezio volante. Questo dispositivo consiste in due cavi attaccati direttamente o indirettamente all'albero, uno per ciascuna murata, ai quali può venire agganciata una cintura onde permettere al prodiere di stare fuori bordo, sulla suola. Eventuali puntapiedi devono essere contenuti entro il contorno del deflettore. II trapezio può essere utilizzato da un solo membro dell'equipaggio alla volta. E' permesso il trapezio a circuito chiuso. 90. La cintura del «trapezio volante» deve galleggiare, anche se imbevuta d'acqua, e non deve pesare piu di Kg. 5. SEGNALI DI AVVISO DELLA CLASSE 91. Il segnale di avviso della classe «S» è la lettera «V» del Codice Internazionale dei Segnali. STAZZE - NUMERI VELICI - CERTIFICATI DI STAZZA 92. Quando si stazzano barche appartenenti alla classe «S», devono essere seguite le regole contenute in questa regolamento ed ogni altra disposizione emessa in proposito dalla Associazione C1asse «C» Italiana. 93. Le seste per il controllo delle sezioni 0, 2, 4, 6, 8 e del dritto di prua sono depositate presso l'associazione Classe «S» Italiana. 94. I certificati di conformità ed i numeri velici sono emessi dalla Segreteria dell'associazione Classe «S» Italiana, dopo avere ricevuto il certificato di origine rilasciato dal costruttore autorizzato, ed avere effettuato gli accertamenti ritenuti necessari. 95. Nessuna imbarcazione appartenente alla Classe «S» potrà essere venduta sprovvista di numero velico e certificato di conformità. 96. Il certificato di conformità perde validità ad ogni passaggio di proprietà, o in occasione di modifiche che possano compromettere la conformità dell'imbarcazione al regolamento; in questi casi dovrà essere restituito all'a.c.s.i., che provvederà ad emettere un nuovo certificato. 97. Ogni scafo dovrà avere stampigliato il numero velico in prossimità del piede dell'albero, ed il numero di matricola di costruzione in prossimità dello specchio di poppa. 98. Tutti gli scafi, vele e attrezzature potranno essere sottoposti in ogni momento su richiesta dell'a.c.s.i. e dell'autorità Velica Nazionale a controlli di stazza. 99. Per le operazioni di stazzatura l'a.c.s.i. potrà avvalersi di propri stazzatori o di stazzatori ufficiali della F.I.V Il proprietario ha la responsabilità di mantenere l'imbarcazione conforme alle prescrizioni del presente regolamento e di ogni

6 altra disposizione che verrà emessa dall'a.c.s.i. VARIAZIONI ALLE REGOLE 101. Allo scopo di prevenire deviazioni dai piani e dalle regole, costruzioni indesiderabili, o contrarie allo spirito della Classe, il Comitato di Classe può apportare variazioni ai piani ed alle regole. Queste variazioni andranno in vigore dalla data fissata dal Comitato di Classe. TRADUZIONE DELLE REGOLE 102. In caso di differenze nell'interpretazione delle regole della Classe «S», fa fede il testo italiano. Ultimo aggiornamento Sabato 19 Febbraio :47

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