LE MACCHINE DELLA FILIERA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE MACCHINE DELLA FILIERA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI"

Transcript

1 ECOMONDO 2016 Fiera internazionale del Recupero di Materia e di Energia e dello Sviluppo Sostenibile LE MACCHINE DELLA FILIERA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI IL RUOLO DEGLI ORGANI DI VIGILANZA TERRITORIALE NELLA FILIERA DEI RIFIUTI Rimini 10 novembre 2016 NICOLA DELUSSU COORDINAMENTO TECNICO DELLE REGIONI GRUPPO MACCHINE E IMPIANTI

2 Regione Lombardia: infortuni per anno. Confronto Milano/Totale Dati INAIL voci tariffarie MI Totale TOTALE TOTALE MI Totale

3 REGIONE LOMBARDIA Incidenza e gravità degli infortuni nel settore della gestione rifiuti. Infortuni positivi non itinere Voci tariffarie INAIL Triennio di riferimento Numero totale infortuni Numero Infortuni gravi Numero Addetti Tasso di incidenza Tasso incidenza infortuni gravi ,7 20, ,0 14, ,3 13,5 ASL MILANO Incidenza e gravità degli infortuni nel settore della gestione rifiuti. Infortuni positivi non itinere Voci tariffarie INAIL Triennio di riferimento Numero totale infortuni Numero Infortuni gravi Numero Addetti Tasso di incidenza Tasso incidenza infortuni gravi ,9 19, ,4 11, ,6 14,4 3

4 Titolo asse Regione Lombardia Incidenza e gravità degli infortuni nel settore della gestione rifiuti. Infortuni positivi non itinere Voci tariffarie INAIL Numero totale infortuni Numero Infortuni gravi Numero Addetti

5 L esperienza di vigilanza del Servizio PSAL della ASL Milano ha evidenziato problemi di sicurezza soprattutto nella fase lavorativa di RACCOLTA RIFIUTI. nel periodo 2000/2009, su 4884 infortuni totali, 700 eventi (14%) sono probabilmente connessi con la fase lavorativa della RACCOLTA RIFIUTI. 5

6 Principali rischi nel sistema di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani 6

7 Aspetti particolari di sicurezza legati al sistema di raccolta RSU 7

8 8

9 Aspetti importanti della manutenzione Manutenzione VEICOLARE: es. freni, luci, gomme, ecc. 9

10 Principali problematiche

11 Principali problematiche

12 Principali problematiche

13 Principali problematiche

14 Si prescrive: al fine di evitare che vengano messe a disposizione dei lavoratori attrezzature non conformi e non regolarmente mantenute in efficienza, che preveda: che indichi le modalità con cui devono essere effettuate la. In tale documento dovranno essere chiaramente individuati i nominativi dei soggetti incaricati del rispetto delle diverse attività previste nella procedura. in cui vengano riportati per ogni scheda di mezzo e/o attrezzatura il crono-programma degli interventi di manutenzione da effettuare, le caratteristiche dello stesso e il nominativo della persona incaricata di effettuarlo; Predisporre e attuare inoltre specifica procedura che definisca modalità e frequenza di pulizia delle diverse tipologie di mezzi utilizzati, in relazione anche alla specificità dell utilizzo 14

15 Problematiche connesse alla viabilità 15

16 Problematiche connesse alla viabilità 16

17 Situazioni più frequenti 17

18 Si prescrive: Aggiornare il documento di valutazione dei rischi integrandolo con una in cui gli stessi possono circolare (parcheggio, lavaggio, piattaforma ecologica, scarico vetro). A seguito di tale aggiornamento dovrà essere definito e attuato uno specifico, comprendente le misure tecniche e organizzative adottate per evitare il rischio di incidente e/o investimento dei pedoni, sia durante la normale attività lavorativa che durante gli spostamenti. 18

19 Il piano di viabilità dovrà almeno comprendere: La definizione e delimitazione delle aree in relazione al loro utilizzo (sosta, circolazione dei mezzi, circolazione pedonale, altro, ecc ) le misure adottate per evitare la presenza contemporanea nei percorsi di transito di pedoni e di mezzi per la raccolta, in modo da realizzare, per quanto tecnicamente possibile, la separazione dei percorsi le misure alternative nel caso in cui non sia possibile separare completamente i percorsi destinati ai mezzi di trasporto da quelli dei pedoni la gestione degli attraversamenti di tipo pedonale in aree destinate al percorso di mezzi l installazione di idonea segnaletica orizzontale e verticale, nonché di eventuali specchi per aumentare la visibilità negli spazi percorribili eventuali divieti espliciti per aree particolarmente a rischio di investimento eventuale adozione di adeguate misure tecniche di segnalazione di tipo automatico (ad es. semafori) per realizzare l interdizione dei percorsi. 19

20 I mezzi impiegati nella raccolta dei RSU e in quella differenziata sono macchine che presentano molte tipologie di rischi Direttiva Macchine direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 D.P.R. 459/96 Regolamento di attuazione Direttiva Macchine 2006/42/CE D.lgs. 17/2010 Queste attrezzature sono ricomprese nell Allegato IV D.P.R.459/96 e oggi nell Allegato IV del D.lgs. 17/ Benne di raccolta di rifiuti domestici a carico manuale dotate di un meccanismo di compressione. 20

21 Macchine immesse sul mercato, in conformità alle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68, e costruite secondo i criteri delle Norme armonizzate, DPR 459/96 (art. 2 comma 3) Totale presunzione di rispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dall Allegato I dello stesso Decreto. Direttiva 2006/42/CE D.lgs. 17/2010 Per macchine costruite secondo i criteri delle Norme armonizzate prevede invece la presunzione di rispondenza ai RES solo per i rischi espressamente presi in considerazione dalla norma specifica 21

22 RISCHI PEDANA DI STAZIONAMENTO POSTERIORE NEI COMPATTATORI Norma UNI EN :2010 La Norma prevede (figura A.6) un altezza massima da terra della pedana: h 450 mm, ma al contempo non indica una misura minima. Una pedana che si dovesse trovare anche a solo 1 mm da terra durante il percorso del mezzo è conforme al dettato normativo. Schema pedana posteriore Pedana 50 mm Supporto Livello terreno 150 mm 250 mm Quando la pedana si trova a 450 mm il supporto dista 250 mm da terra 22

23 La pedana così realizzata è conforme alla Norma UNI EN :2010, ma presenta un rischio palese di urto con eventuali ostacoli sul terreno. Supporto Binario Tale possibilità di urto aumenta quando il mezzo si muove su un terreno non piano o comunque ogni qualvolta che entra in funzione il sistema autolivellante della vasca, ossia l impianto oleodinamico che regola gli ammortizzatori in base al peso proprio del mezzo e al quantitativo di rifiuti presenti nel compattatore. 23

24 Norma UNI EN :2010 Paragrafo 5 prospetto 1 Elenco dei rischi e pericoli presenti (basato sulla norma EN 414:1992) Allegato I DPR 459/96 Punto 1.4 area di rischio presa in considerazione sono proprio le pedane posteriori. I pericoli ipotizzati sono due: 1. urto del veicolo contro corpi solidi durante la retromarcia 2. tamponamento Niente viene invece detto sul pericolo di urto della pedana contro un ostacolo, anche di modeste dimensioni, collocato sopra il terreno. Evenienza questa del tutto prevedibile. 1. Requisiti Essenziali di Sicurezza Principi d'integrazione della sicurezza c) In sede di progettazione e di costruzione della macchina, nonché all'atto della redazione delle istruzioni per l'uso, il fabbricante deve considerare non soltanto l'uso normale della macchina, ma anche l'uso della macchina ragionevolmente prevedibile. 24

25 La pedana continua ad essere un luogo intrinsecamente poco sicuro L operatore staziona - durante il movimento del mezzo - in un luogo non sufficientemente riparato ed esposto oltre al rischio di urti con corpi solidi e/o di tamponamento anche al rischio di caduta dalla pedana. Durante il percorso del mezzo, l operatore ha l obbligo di ancorarsi alla maniglia, ma non sono affatto rari i casi di infortuni, esaminati dal Servizio PSAL della ASL di Milano, per caduta dalla pedana, dovuti alla velocità o a movimenti bruschi del mezzo durante la marcia Norma UNI EN :2010 Prende in considerazione il rischio di caduta dalla pedana ma non da soluzioni per prevenirlo 25

26 RISCHI SISTEMI DI SOLLEVAMENTO DEI CONTENITORI PER RIFIUTI Norma UNI EN :2000 Nella Norma punto 3 del prospetto 1 viene preso in considerazione il rischio di fuoriuscita di rifiuto o caduta di contenitori Contenitore non fissato saldamente al dispositivo di sollevamento (alza - voltacontenitori) Pericoli considerati dalla Norma Contenitore non correttamente posizionato sul dispositivo di sollevamento Meccanismo non funzionante correttamente a causa di danneggiamento Rottura del cavo di sollevamento per difetto di progettazione del dispositivo di avvolgimento 26

27 La Norma UNI EN :2010 non parla della eventualità di uso di contenitori non compatibili con le caratteristiche dimensionali del dispositivo di sollevamento. Incompatibilità Contenitore/pettine incastro Nel manuale di uso e istruzioni spesso non sono riportate le caratteristiche dei contenitori compatibili in contrasto con quanto previsto dall allegato I DPR 459/96 punto

28 RISCHI CADUTA DEI CONTENITORI Norma UNI EN :2100 I mezzi sono dotati di un dispositivo di sicurezza che, durante la fase di salita del contenitore, verifica che il contenitore sia stato afferrato adeguatamente dal sistema di aggancio, interrompendone in caso contrario il movimento. SONAR Non previsto dalla Norma Su alcune tipologie di mezzi viene installato un ulteriore dispositivo di sicurezza denominato sonar. Sensore statico di prossimità ad ultrasuoni: è in grado di interrompere la corsa del contenitore quando l operatore si trova nel raggio di azione di circa un metro del cono emesso dal sonar 28

29 RISCHI SISTEMI DI COMPATTAMENTO Norma UNI EN :2010 Per i mezzi dotati di vasca di compattamento la Norma - punto 1 del prospetto 1 indica Rischi dovuti a Urto Intrappolamento Pericoli di caduta nel vano di carico durante il funzionamento mano o braccio dell operatore impigliati nei rifiuti 29

30 RISCHI STABILITÀ DEI MEZZI Il ribaltamento per lo scarico della vasca compattatrice può avvenire anche senza la preventiva discesa degli stabilizzatori, in quanto il comando di ribaltamento è indipendente dalla posizione degli stabilizzatori. Norma UNI EN :2010 Non considera questo rischio In contrasto con Norma EN Norma UNI EN UNI EN e Allegato I D.lgs. 17/2010- Punto

31 Questa fase ora avviene con un unico selettore che aziona gli stabilizzatori e il ribaltamento della vasca; all attivazione del selettore prima avviene la discesa degli stabilizzatori e al termine inizia il ribaltamento della vasca. PRIMA DOPO 31

32 La conformità alle Norme di armonizzate non può essere sostitutiva del più generale obbligo del datore di lavoro di valutazione dei rischi. Quest ultima si estrinseca anche nella verifica di rispondenza dei mezzi ai diversi rischi connessi alle operazioni materialmente svolte con l ausilio degli stessi e alla conformità ai RES. Il datore di lavoro utilizzatore non può pertanto limitarsi ad accettare la presunzione di rispondenza ai RES previsti dall Allegato I del D.Lgs. 17/2010 stabilita dalla conformità ma deve controllarne l effettiva rispondenza Le norme hanno dei limiti che potrebbero essere evidenziati proprio da una corretta e specifica valutazione dei rischi connessi all utilizzo dei mezzi, intesa come processo dinamico, che tenga conto anche delle segnalazioni e degli eventi che si verificano 32

33 È sicuramente importante che nella scelta dei mezzi da destinare alla raccolta dei rifiuti vengano impiegate attrezzature marcate CE e che le stesse vengano costruite e realizzate secondo Norme armonizzate. Tuttavia questo non costituisce, come condizione a sé stante, un requisito sufficiente a garantire adeguate condizioni di sicurezza per chi opera con quei mezzi. 33

34 Grazie per l attenzione

La sicurezza delle macchine utensili

La sicurezza delle macchine utensili La sicurezza delle macchine utensili Casistica di infortuni derivanti dall uso di macchine utensili Nicola Delussu Coordinamento Tecnico Regioni Gruppo macchine e impianti D.lgs. 81/2008 Art. 70 - Requisiti

Dettagli

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax LE DIRETTIVE L esistenza di sistemi legislativi e normativi diversi, costituiva un ostacolo alla libera circolazione dei prodotti in Europa. Quindi si e reso necessario armonizzare le legislazioni degli

Dettagli

Parte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione

Parte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione Parte 1 Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione 1 XXXXXXXXXX Nella nostra azienda sono presenti le seguenti attrezzature: XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX

Dettagli

A maggior chiarimento e specificazione dei quesiti posti e ai quali si è già dato risposta, si conferma quanto segue.

A maggior chiarimento e specificazione dei quesiti posti e ai quali si è già dato risposta, si conferma quanto segue. A maggior chiarimento e specificazione dei quesiti posti e ai quali si è già dato risposta, si conferma quanto segue. LOTTO 1 RICHIESTA CHIARIMENTI / OSSERVAZIONI: 1) Con riferimento al Disciplinare Tecnico

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE (art.10 D.L.vo 494/96) Ing. Alessandro Selbmann Lo scopo è quello del sollevamento o del sollevamento-trasporto : GRU PARANCHI DPR 547/55: OMOLOGAZIONE

Dettagli

Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Luogo di sbarco

Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Luogo di sbarco Caratteristiche percorso scala fissa Caratteristiche percorso scala fissa L 0,60 corrimano Gradini a sviluppo rettilineo H 0,90 1,00 D 1,00 Scala a chiocciola 89 90 Caratteristiche percorso scala fissa

Dettagli

Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta

Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta La formazione specifica per i conduttori dei carri raccogli frutta - Attività di vigilanza Servizio Sicurezza Impianti e Macchine UOPSAL APSS

Dettagli

I carri raccogli frutta sul campo Esperienze di vigilanza

I carri raccogli frutta sul campo Esperienze di vigilanza Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta Conduzione ed adeguamento dei trattori agricoli I carri raccogli frutta sul campo Esperienze di vigilanza Servizio Sicurezza Impianti e Macchine

Dettagli

Standard minimi di prevenzione

Standard minimi di prevenzione PROVINCIA DI SONDRIO Servizio Cave in collaborazione con ASL di Sondrio - Servizio P.S.A.L. Standard minimi di prevenzione relativi agli adempimenti di sicurezza e salute nelle attività estrattive di cava

Dettagli

La sorveglianza del mercato sulle non conformità della marcatura CE dei carri raccogli frutta Criticità

La sorveglianza del mercato sulle non conformità della marcatura CE dei carri raccogli frutta Criticità La sorveglianza del mercato sulle non conformità della marcatura CE dei carri raccogli frutta Criticità Totale 12 segnalazioni di macchine agricole raccoglifrutta TC 144 - Motivo Segnalazione Motivo N

Dettagli

Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati

Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Nelle macchine con utensili di taglio e di carico o porta di carico è garantita la protezione contro il pericolo di impigliamento

Dettagli

Il cantiere stradale Gestione dei processi produttivi in sicurezza - Gli schemi. Francesco Botte

Il cantiere stradale Gestione dei processi produttivi in sicurezza - Gli schemi. Francesco Botte Il cantiere stradale Gestione dei processi produttivi in sicurezza - Gli schemi Francesco Botte alfdb@tin.it IL CANTIERE STRADALE I cantieri stradali A C B B C A 1 IL CANTIERE STRADALE BOTTE FRANCESCO

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

Formazione del personale

Formazione del personale Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DEFINIZIONI Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le attrezzature di lavoro in collaborazione

Dettagli

CONVEGNO SICUREZZA E ROBOT COLLABORATIVI

CONVEGNO SICUREZZA E ROBOT COLLABORATIVI Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici CONVEGNO SICUREZZA E ROBOT COLLABORATIVI Impatto sulla salute e sicurezza degli operatori Luigi Monica

Dettagli

La banca dati infortuni per il settore agricolo e le novità introdotte dalla nuova direttiva macchine

La banca dati infortuni per il settore agricolo e le novità introdotte dalla nuova direttiva macchine Dipartimento Tecnologie di Sicurezza La banca dati infortuni per il settore agricolo e le novità introdotte dalla nuova direttiva macchine Vincenzo Laurendi La banca dati infortuni per il settore agricolo

Dettagli

LE DIRETTIVE COMUNITARIE DI CARATTERE COSTRUTTIVO IN RELAZIONE AL RISCHIO DI RIBALTAMENTO: NORMATIVA ESISTENTE E SVILUPPI PREVEDIBILI

LE DIRETTIVE COMUNITARIE DI CARATTERE COSTRUTTIVO IN RELAZIONE AL RISCHIO DI RIBALTAMENTO: NORMATIVA ESISTENTE E SVILUPPI PREVEDIBILI LE DIRETTIVE COMUNITARIE DI CARATTERE COSTRUTTIVO IN RELAZIONE AL RISCHIO DI RIBALTAMENTO: NORMATIVA ESISTENTE E SVILUPPI PREVEDIBILI Bologna, 19 novembre 2002 Fabio Ricci 1 Direttiva quadro 74/150/CEE

Dettagli

Workshop Le macchine della filiera per lo smaltimento dei rifiuti

Workshop Le macchine della filiera per lo smaltimento dei rifiuti Rimini, 10 novembre 2016 Ing. Sara Anastasi Workshop Le macchine della filiera per lo smaltimento dei rifiuti Accertamento tecnico e dei caricatori per rottami Accertamento tecnico e : l innovazione tecnologica

Dettagli

Introduzione alla macchina

Introduzione alla macchina Introduzione alla macchina Reparto: TAGLIO E TRANCIATURA Macchina: FUSTELLATRICE A CARRELLO Pressa dotata di piatto battente che viene manovrato sopra un piano di taglio. Su questo piano viene appoggiato

Dettagli

CONDUZIONE ED ADEGUAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI

CONDUZIONE ED ADEGUAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI Dott. Ing. Roberto Longo Unità Operativa Territoriale di Certificazione Verifica Ricerca di Catanzaro Gli obblighi di adeguamento dei trattori agricoli e forestali Alle Anpassungserfordernisse von land-

Dettagli

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO a) Lavori di manutenzione ordinaria: -a1. PULIZIA DEGLI ELEMENTI TECNICI Informazioni necessarie da determinarsi affinché siano tutelate la sicurezza e la salute durante l esecuzione della sopraddetta

Dettagli

Determinazione Dirigenziale

Determinazione Dirigenziale CORPO DI POLIZIA LOCALE ROMA CAPITALE V GRUPPO CASILINO Coordinamento di Sezioni2 Sezione Polizia Stradale Reparto Interno Esterno UITSS Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO VG/567/2016 del 24/10/2016

Dettagli

I requisiti di sicurezza degli impianti elettrici e le Norme tecniche CEI.

I requisiti di sicurezza degli impianti elettrici e le Norme tecniche CEI. I requisiti di sicurezza degli impianti elettrici e le Norme tecniche CEI. P.I. Luigi Muzzini Membro CT 64 CEI SICUREZZA ACCETTABILE Il livello di sicurezza accettabile evolve con le condizioni sociali

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................

Dettagli

FRESE. A Ponte A Bandiera. Tipologia:

FRESE. A Ponte A Bandiera. Tipologia: FRESE Tipologia: A Ponte A Bandiera Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento

Dettagli

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali CADUTE DALL ALTO Protezioni Collettive ed Individuali D.LGS. 81/08 capo II Ex D.LGS. 626/94 Art. 107 LAVORO IN QUOTA Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta

Dettagli

LA SICUREZZA DEI CANTIERI STRADALI BASI NORMATIVE SECONDO IL CODICE DELLA STRADA

LA SICUREZZA DEI CANTIERI STRADALI BASI NORMATIVE SECONDO IL CODICE DELLA STRADA LA SICUREZZA DEI CANTIERI STRADALI BASI NORMATIVE SECONDO IL CODICE DELLA STRADA 1 Duplice aspetto Sicurezza degli utenti della strada Sicurezza degli operatori del cantiere 2 Sicurezza degli utenti della

Dettagli

I.S.P.E.S.L. PROGETTO SI.PRE. REGIONI

I.S.P.E.S.L. PROGETTO SI.PRE. REGIONI I.S.P.E.S.L. PROGETTO SI.PRE. REGIONI 1. COMPARTO: AUTOTRASPORTI 2. FASE DI LAVORAZIONE: 4.3 OPERAZIONI DI AGGANCIO E SGANCIO DEI SEMIRIMORCHI E RIMORCHI 3. CODICE ISTAT: 60.24.0 TRASPORTO DI MERCI SU

Dettagli

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016

ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016 CONFRONTO TRA LE ATTIVITA DI PREVENZIONE SVOLTE DAL SERVIZIO PSAL: Attività verifiche Impianti di Sollevamento ATS Città Metropolitana di Milano SC PSAL Ubaldo Minniti 13 aprile 2016 ATTIVITA ASCENSORI

Dettagli

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE ATTREZZATURA DRAG LINE SEGNALETICA DI RIFERIMENTO RISCHI PRINCIPALI Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina;

Dettagli

Uso sicuro delle macchine alimentari

Uso sicuro delle macchine alimentari Uso sicuro delle macchine alimentari la manutenzione e l'aggiornamento dei requisiti di sicurezza Convegno INAIL BOLOGNA 19 ottobre 2016 Ing. Abdul Ghani Ahmad Ministero del Lavoro Le opinioni espresse

Dettagli

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Il corretto montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi Il PiMUS 1 I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC.

Dettagli

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine

2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine 2.2.5.2 DISPOSITIVI DI COMANDO A DUE MANI UNI EN 574/98 Descrizione Il comando a due mani è un dispositivo di sicurezza che garantisce, se correttamente

Dettagli

L.R. 61/85 art. 79bis Misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in

L.R. 61/85 art. 79bis Misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in L.R. 61/85 art. 79bis Misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza IL CAMBIAMENTO L.R. 61/85 art.

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA Ecomondo 2016 - Rimini, 10 novembre 2016 Angelica Schneider Graziosi INAIL Contarp Centrale I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA Perché parlare di SGSL per

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Nuovo Codice della Prevenzione Incendi GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio» richiedono una corretta gestione

Dettagli

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Apparecchi di sollevamento Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura della Direzione Tecnico Scientifica Direttore dott. Eduardo Patroni e per il Servizio

Dettagli

IL CODICE CIVILE 11/06/2012 L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. NEI CANTIERI EDILI: BUONE PRATICHE E CRITICITA

IL CODICE CIVILE 11/06/2012 L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. NEI CANTIERI EDILI: BUONE PRATICHE E CRITICITA LA SICUREZZA SUL LAVORO DOPO LA SENTENZA THYSSEN PERUGIA 8 GIUGNO 2012 L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. NEI CANTIERI EDILI: BUONE PRATICHE E CRITICITA IL TITOLO III: ATTREZZATURE DI LAVORO E D.P.I.

Dettagli

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti)

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) La società CIFAP FORMAZIONE SRL Organismo di Formazione accreditato presso la Regione Abruzzo con DL 35/94 del 08/04/2013, in collaborazione

Dettagli

GENESIS CONSULTING Part. IVA

GENESIS CONSULTING  Part. IVA CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO Accordo Stato-Regioni n 53 del 22/02/2012 Durata Carrelli industriali semoventi Carrelli semoventi a braccio telescopico Carrelli/sollevatori/elevatori

Dettagli

Introduzione alla macchina

Introduzione alla macchina Introduzione alla macchina Reparto: TAGLIO E TRANCIATURA Macchina: MACCHINA DA TAGLIO A LAMA OSCILLANTE Questa macchina da taglio a controllo numerico, integrata in un sistema CAD, è utilizzata per tagliare

Dettagli

Valutazione del rischio, criticità e responsabilità. Dr. Daniele Tovoli Direttore Sistemi per la Sicurezza - AUSL di Bologna

Valutazione del rischio, criticità e responsabilità. Dr. Daniele Tovoli Direttore Sistemi per la Sicurezza - AUSL di Bologna Valutazione del rischio, criticità e responsabilità Dr. Daniele Tovoli Direttore Sistemi per la Sicurezza - AUSL di Bologna Oggi il traffico stradale non è intrinsecamente sicuro Il sistema non è stato

Dettagli

Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione

Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione FORMAZIONE INFORMAZIONE Art.li 8 43 D.lgs. 81/2008 Relatore: Simone Morozzi RSPP www.studiodibiosicurezza.it ILLUMINAZIONE

Dettagli

Verifica ed analisi dei rischi per porte basculanti

Verifica ed analisi dei rischi per porte basculanti Verifica ed analisi dei rischi per porte basculanti Rev 3.00 In conformità alla Direttiva Macchine 98/37/CE e alle parti applicabili delle norme EN 13241-1; EN 12453; EN 12445; EN 12635. 01/09/2007 Nota:

Dettagli

MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia

MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia Prima dell uso Il personale addetto all uso della scala deve essere stato: valutato idoneo alla mansione

Dettagli

L evoluzione normativa per i veicoli raccolta rifiuti

L evoluzione normativa per i veicoli raccolta rifiuti L evoluzione normativa per i veicoli raccolta rifiuti Rimini, 10 novembre 2016 Ing. Agostino Chiara Chief Engineer, FARID Industrie S.p.A. Esperto CEN/TC183/WG2 La serie di norme EN1501 «Veicoli raccolta

Dettagli

ORDINANZA N 296 DEL Oggetto: SENSO UNICO DI CIRCOLAZIONE IN VIALE SABOTINO PER LAVORI STRADALI - DITTA COPRIMA - IL DIRIGENTE

ORDINANZA N 296 DEL Oggetto: SENSO UNICO DI CIRCOLAZIONE IN VIALE SABOTINO PER LAVORI STRADALI - DITTA COPRIMA - IL DIRIGENTE ORDINANZA N 296 DEL 17-08-2017 Oggetto: SENSO UNICO DI CIRCOLAZIONE IN VIALE SABOTINO PER LAVORI STRADALI - DITTA COPRIMA - IL DIRIGENTE Premesso che viale Sabotino, nel tratto compreso tra via Carducci

Dettagli

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: il rischio di esplosione e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori 1 Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Dettagli

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 Data:23/12/2009 Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di

Dettagli

COMUNE DI BAGNOLO MELLA

COMUNE DI BAGNOLO MELLA APPALTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA DELLE STRADE DALLA NEVE, EVENTUALE SGOMBERO DELLA STESSA E SPARGIMENTO SALE O SALACCI DA DISGELO PER LE STAGIONI INVERNALI 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

Dettagli

5 - PERCORSO FORMATIVO TEORICO PRATICO PER LAVORATORI ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO (CARRELLI ELEVATORI)

5 - PERCORSO FORMATIVO TEORICO PRATICO PER LAVORATORI ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO (CARRELLI ELEVATORI) 5 - PERCORSO FORMATIVO TEORICO PRATICO PER LAVORATORI ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO (CARRELLI ELEVATORI) Analisi della situazione Destinatari lavoratori, datori di

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

CORSO PER ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI INDUSTRIALI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO SCHEDA DI ADESIONE

CORSO PER ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI INDUSTRIALI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO SCHEDA DI ADESIONE CORSO PER ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI ELEVATORI INDUSTRIALI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO così come previsto dall Accordo della Conferenza Permanente Stato-Regioni 22.02.2012. SCHEDA DI ADESIONE

Dettagli

Gestione, Formazione e ispezione delle imbragature anticaduta

Gestione, Formazione e ispezione delle imbragature anticaduta SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 Gestione, Formazione e ispezione delle imbragature anticaduta Ezio Cantamessa Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel Pianificazione Corso

Dettagli

DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza. Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA.

DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza. Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA. Da Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di elaborare un

Dettagli

MACCHINE PER LA RACCOLTA

MACCHINE PER LA RACCOLTA Disciplinare di Sicurezza 14a.01 MACCHINE PER LA RACCOLTA Falciatrici ad asse verticale portate e Revisione: del: 3.0 07/10/2011 Rev.: 3.0 Pagina 2 di 5 Controllo del documento Stato delle revisioni Rev.

Dettagli

MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE

MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Disciplinare di Sicurezza 05f.01 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Impolveratrici portate e trainate Revisione: del: 3.0 29/09/2016 Data:29/09/2016 Documento: 05f.01 Disciplinare Impolveratrici

Dettagli

GUIDA UNAC N. 2 PER L INSTALLAZIONE DEI CANCELLI A BATTENTE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN EN 12445

GUIDA UNAC N. 2 PER L INSTALLAZIONE DEI CANCELLI A BATTENTE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN EN 12445 Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 2 PER L INSTALLAZIONE DEI CANCELLI A BATTENTE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione

Dettagli

Comunicazione aggiornamento normativa EN e EN 81-50

Comunicazione aggiornamento normativa EN e EN 81-50 Comunicazione aggiornamento normativa EN 81-20 e EN 81-50 Il 7 agosto 2014 sono state pubblicate due nuove norme europee, che stabiliscono i requisiti di progettazione necessari per essere conformi con

Dettagli

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti)

Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) Corso per Addetti alla Conduzione di Carrelli Elevatori (Muletti) La società CIFAP FORMAZIONE SRL Organismo di Formazione accreditato presso la Regione Abruzzo con DL 35/94 del 08/04/2013, in collaborazione

Dettagli

D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI

D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI OPUSCOLO INFORMATIVO DEI LAVORATORI (ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI a cura del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE

Dettagli

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi

Rischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi Risschi io da attmossfferre esspl lossi ive ((ATTEX)) Premessa Nonostante i continui miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi decenni,

Dettagli

Le norme di Legge. Parco trattori al 2003 (dati UNACOMA) (*) valori stimati

Le norme di Legge. Parco trattori al 2003 (dati UNACOMA) (*) valori stimati L installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali Linee guida ISPESL aggiornamento dicembre 2008 Parco trattori (dati UNACOMA valori stimati dal 1960

Dettagli

Installatore: Zone di rischio della serranda motorizzata e del portone a scorrimento verticale (figura 1)

Installatore: Zone di rischio della serranda motorizzata e del portone a scorrimento verticale (figura 1) Installatore: GUIDA TAU PER LA MOTORIZZAZIONE DELLE SERRANDE E DEI PORTONI A SCORRIMENTO VERTICALE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1, EN 12453,

Dettagli

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI SCHEDA TECNICA N 11 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEGLI ARTI INFERIORI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE V I A A L B E R T O N I, 1 5-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1. 1 3 7 -

Dettagli

MACCHINE PER LA RACCOLTA

MACCHINE PER LA RACCOLTA Disciplinare di Sicurezza 11.01 MACCHINE PER LA RACCOLTA Mietitrebbiatrici da grano e da mais Revisione: del: 3.0 22/01/2013 Data: 22/01/13 Documento: 11.01 Disciplinare Mietitrebbiatrici da grano e da

Dettagli

COMUNE DI CASALGRANDE

COMUNE DI CASALGRANDE Tabella 5 - Pericoli, misure di prevenzione e protezione per eliminare o, ove cio' non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenza e valutazione dei rischi da interferenza Attivita' Pericoli

Dettagli

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN EN 12445

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN EN 12445 Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione

Dettagli

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre trainate

Disciplinare di Sicurezza MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE. Irroratrici a barre trainate Disciplinare di Sicurezza 05.02 MACCHINE PER LA PROTEZIONE DELLE COLTURE Irroratrici a barre trainate Revisione: del: 4.2 25/05/2016 Data: 25/05/2016 Documento: 05.02 Disciplinare Irroratrici a barre trainate

Dettagli

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità

Dettagli

MACCHINE PER LA RACCOLTA

MACCHINE PER LA RACCOLTA Disciplinare di Sicurezza 14c.01 MACCHINE PER LA RACCOLTA Ranghinatori rotativi Revisione: del: 3.1 29/09/2016 Data: 29/09/2016 Documento: 14c.01 Disciplinare Ranghinatori rotativi Rev.: 3.1 Pagina 2 di

Dettagli

VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ

VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ L'attività di vigilanza sulla corretta gestione delle attrezzature di sollevamento: verifiche, controlli,

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 6 PER L INSTALLAZIONE DELLE SERRANDE MOTORIZZATE E DEI PORTONI A SCORRIMENTO VERTICALE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME

Dettagli

PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA

PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA PREMESSA Il presente volume ha lo scopo di fornire i criteri teorici e pratici di esecuzione e le misure di sicurezza per lo svolgimento dei lavori temporanei in quota per

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZE ART. 18 E 26 e All. XVII D.Lgs 81/08 e s.m.i. e

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZE ART. 18 E 26 e All. XVII D.Lgs 81/08 e s.m.i. e Per i rischi specifici presenti nei luoghi di lavoro dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale, fare riferimento al paragrafo 0.9 Attività analizzata: Manutenzioni

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI COMUNE DI FOLIGNO AREA CULTURA TURISMO SPORT E SERVIZI COLLETTIVI ----------- DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08) Oggetto : SERVIZI TURISTICI DI FRONT

Dettagli

Il condominio un cantiere sempre aperto un cantiere sicuro

Il condominio un cantiere sempre aperto un cantiere sicuro Il condominio un cantiere sempre aperto un cantiere sicuro Prof. Oliviero Tronconi BEST Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell Ambiente Costruito Laboratorio Gesti.Tec Il livello o grado di sicurezza

Dettagli

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag. SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 2 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici

Dettagli

Parma QUARTA GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI

Parma QUARTA GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI Parma QUARTA GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI DECRETO INTERMINISTERIALE 04 MARZO 2013 in vigore dal 19 aprile 2013, pubblicato sulla G.U. n 67 del 20.03.2013 SICUREZZA SUL LAVORO E SICUREZZA

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N.3 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE BASCULANTI DA GARAGE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente

Dettagli

Il datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione

Il datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione INAIL ASSOLOMBARDA Sorveglianza del mercato, verifica periodica e formazione sugli apparecchi di sollevamento: sinergie per la sicurezza Il datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 4 PER LA MOTORIZZAZIONE DELLE PORTE SEZIONALI DA GARAGE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1,

Dettagli

Determinazione Dirigenziale

Determinazione Dirigenziale CORPO DI POLIZIA LOCALE ROMA CAPITALE V GRUPPO CASILINO Coordinamento di Sezioni2 Sezione Polizia Stradale Reparto Interno Esterno UITSS Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO VG/566/2016 del 24/10/2016

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto UWC Via Dei Serragli. 1. Premessa Descrizione generica della tecnologia di intervento... 2

Relazione Tecnica Progetto UWC Via Dei Serragli. 1. Premessa Descrizione generica della tecnologia di intervento... 2 Indice 1. Premessa... 2 2. Descrizione generica della tecnologia di intervento... 2 3. DESCRIZIONE DEI SINGOLI INTERVENTI... 3 A. Postazione n.1 (Via Dei Serragli angolo Via S. Maria)... 3 B. Postazione

Dettagli

Verifica ed analisi dei rischi per cancelli a battente

Verifica ed analisi dei rischi per cancelli a battente Verifica ed analisi dei rischi per cancelli a battente Rev 3.00 In conformità alla Direttiva Macchine 98/37/CE e alle parti applicabili delle norme EN 13241-1; EN 12453; EN 12445; EN 12635. 01/09/2007

Dettagli

ALLEGATO X Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all'articolo 89 comma 1, lettera a)

ALLEGATO X Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all'articolo 89 comma 1, lettera a) ALLEGATO X Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all'articolo 89 comma 1, lettera a) 1.I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione

Dettagli

DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008

DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Servizio di Prevenzione e Protezione Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore

Dettagli

Parapetto a bordo scavo

Parapetto a bordo scavo INTEGRAZIONE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO La realizzazione della fondazione comporta un maggiore scavo rispetto alla previsione originaria di progetto di 80 cm. Si ritiene utile integrare il piano

Dettagli

MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI

MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI Disciplinare di Sicurezza 21.02 MACCHINE PER GLI ALLEVAMENTI Carri desilatori-miscelatori semoventi Revisione: del: 3.1 01/04/2008 Data: 01/04/08 Documento: 21.02 Disciplinare Carri desilatori-miscelatori

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08)

LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08) LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08) DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n.81 Integrato DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009 n.106 pubblicato

Dettagli

Modulo A Norme di comportamento

Modulo A Norme di comportamento MIUR - Il patentino a scuola Il programma dei corsi Moduli di formazione per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori Modulo A: Norme di comportamento Modulo B: Segnaletica

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ARTI INFERIORI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ARTI INFERIORI SCHEDA TECNICA N 6 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ARTI INFERIORI Pagina 2 di 6 I - DESCRIZIONE Che cosa sono I Dispositivi di Protezione Individuale degli arti inferiori sono dispositivi realizzati per proteggere

Dettagli

Workshop «stato dell arte e normativa: due strumenti per migliorare la sicurezza uomo/macchina»

Workshop «stato dell arte e normativa: due strumenti per migliorare la sicurezza uomo/macchina» Modena, 15 Dicembre 2016 Ing. Luciano Di Donato (Inail) Workshop «stato dell arte e normativa: due strumenti per migliorare la sicurezza uomo/macchina» Il defeating di un dispositivo di interblocco «Sicurezza

Dettagli

ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SULLE MACCHINE AGRICOLE IN FIERA

ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SULLE MACCHINE AGRICOLE IN FIERA ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SULLE MACCHINE AGRICOLE IN FIERA Dott. Giancarlo Borzacchi Tarquinia 27 Aprile 2012 Obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009-2011 1. Garantire

Dettagli

ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 181 / 2016

ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 181 / 2016 AREA 2 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO - SETTORE MOBILITA' PROPOSTA N. 743 ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 181 / 2016 OGGETTO: ORDINANZA STRADALE PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE SULLE VIE

Dettagli

CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/ Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA

CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/ Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/2009 23.49.00 Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA 1. Distanza libera di caduta 2. Tirante d aria 3. Distanza di Arresto Descrizione: Nella corretta progettazione

Dettagli

DOCUMENTAZIONE SULLA SICUREZZA ED AGIBILITA DEGLI AMBIENTI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI. DA ALLEGARE ALLA DOMANDA PER IL RILASCIO DELL

DOCUMENTAZIONE SULLA SICUREZZA ED AGIBILITA DEGLI AMBIENTI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI. DA ALLEGARE ALLA DOMANDA PER IL RILASCIO DELL DOCUMENTAZIONE SULLA SICUREZZA ED AGIBILITA DEGLI AMBIENTI E LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI. DA ALLEGARE ALLA DOMANDA PER IL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO. 1 ALL.1 Relazione descrittiva delle

Dettagli

Convegno. SAIE 2011 La Sicurezza delle Macchine in Edilizia. La Sicurezza delle Macchine in Edilizia

Convegno. SAIE 2011 La Sicurezza delle Macchine in Edilizia. La Sicurezza delle Macchine in Edilizia Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Ex ISPESL Convegno La Sicurezza delle Macchine in Edilizia Dati sugli accertamenti tecnici per la sorveglianza del mercato delle macchine impiegate in edilizia SAIE

Dettagli