RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO ANTINCENDIO in data

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1 BASE MILITARE ITALIANA DI SUPPORTO CAMP SITE MANAGEMENT Località Nagad Djibouti RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO ANTINCENDIO in data ANNESSO AL PROGETTO ESECUTIVO INERENTE: Lavori di realizzazione di un Ge. Pat. e magazzini ESERCIZIO FINANZIARIO 2017 AREA SMD CAPITOLO CODICE ESIGENZA Importo per l esecuzione delle lavorazioni ,95 Importo per l attuazione dei piani di sicurezza (non soggetto a ribasso) ,96 IMPORTO COMPLESSIVO DELL APPALTO ,91

2 1. Premessa La presente relazione ha lo scopo di evidenziare i criteri seguiti nella stesura del progetto per un impianto antincendio di un magazzino per lo stoccaggio dei materiali a servizio della Base Italiana Militare di Supporto. I locali in oggetto sono composti da scaffalature di deposito per stoccaggio di materiale di varia entità e caratteristiche, principalmente composto da generi di consumo per il personale della Base. Come descritto nella Relazione Generale, l attività svolta all interno del magazzino si svolge principalmente in due zone: zona lavorazione : attività di packaging e depackaging, che occupa una superficie di circa 25 mq, e che non risulta soggetta a rischio minimo di incendio per il tipo di attività svolta e perché la zona al di fuori dell orario di lavoro risulta sgombra da materiali. zona per stoccaggio e deposito, che si divide in una zona di deposito acqua imbottigliata, con rischio basso di incendio e una con il materiale disposto su pallet, con un carico di incendio più elevato. Tale zona ha una superficie di circa 85 mq. A protezione delle suddette zone del magazzino, è stato progettato il seguente impianto di estinzione incendi: Impianto Sprinkler ad Umido a copertura dei locali piano rialzato. Stazione di pompaggio con locale separato che alimenta l impianto sprinkler. L'impianto progettato è del tipo ad umido, con le tubazioni a valle della stazione di controllo, permanentemente piene di acqua in pressione. Tipo di attività Deposito di materiale vario tipo Superficie considerata 84 mq Altezza pavimento/soffitto 5 m. Pendenza 0 Tipo Impianto Sprinkler a umido Tipo uggelli Upright / Pendent ordinari

3 2. Normative di riferimento UNI EN (Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione). UNI 9489 (Impianti fissi di estinzione automatica a pioggia) UNI 9490 (Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazione idriche per impianti automatici antincendio) UNI EN (Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo) UNI 9491 (Apparecchiature per estinzione incendi Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia, Erogatori Sprinkler). 3. Classificazione del rischio e dati progetto Per l impianto in progetto è stata elaborata la seguente classificazione, in accordo con i parametri stabiliti nella normativa UNI EN 12845: Classificazione di rischio LH Metodo di Dimensionamento: Calcolo Idraulico Integrale Area operativa 84 mq Densità di scarica di progetto(*) 2.25 lt/min.mq. Portata minima di progetto 394 lt/min. Area specifica protetta(**) 21 mq N. Erogatori operativi 5 Portata specifica lt/min. Fattore Ke nominale 80 Diametro nominale orifizio erogatori 15 mm. Pressione min. scarica erogatori: 0,7 bar Distanza max.tra 2 erogatori consecutivi: 4,6 ml (disp. Regolare) Durata scarica 30 min. (*) Densità media di scarica dei 4 erogatori installati in posizione idraulicamente più sfavorevole; (**) Area compresa tra un gruppo di 4 erogatori adiacenti, posti ai vertici di un rettangolo, quadrato o parallelogramma.

4 4. Locale di pompaggio antincendio e riserva idrica La centrale di pompaggio è ubicata in apposito locale adiacente alla riserva idrica, quindi si configura le stazioni di pompaggio antincendio (sprinkler) del tipo sottobattente. Locale di pompaggio con dimensione in pianta pari 2,50x2,00 ml ed altezza interna pari a 2,40 ml e accesso al locale direttamente dall esterno mediante porta REI 120 L alimentazione idrica del sistema antincendio (sprinkler ) è garantita da un serbatoio di accumulo ad uso esclusivo, realizzato in adiacenza al locale di pompaggio per un volume complessivo di acqua stoccata pari a 12 mc. La vasca di riserva idrica è dotata di tutti i dispositivi per un corretto funzionamento, quali: tubazione di adduzione acqua; tubazione di scarico troppo pieno ; tubazione di sfiato aria con diametro non minore di quella di reintegro e comunque non minore a DN 100; scarico di fondo munito di valvola normalmente bloccata chiusa; Detta riserva idrica sarà in grado di garantire il funzionamento dell impianto antincendio previsto per un tempo non inferiore a 30 minuti, come richiesto da specifica normativa. 5. Sistema di riempimento riserva idrica Il riempimento della riserva idrica ad uso esclusivo antincendio è garantito dall alimentazione tramite rete interna della Base. 6. Stazioni di pompaggio. E presente una stazione di pompaggio al servizio della rete sprinkler rispondente alle norme UNI EN Data la classe di rischio dell attività da proteggere, la stazione di pompaggio è costituita da un gruppo di pompe principali (di potenza) con funzionamento indipendente l una dall altra ed in grado di fornire le medesime prestazioni in termini di portata e di prevalenza, e da una pompa pilota (o di compensazione) per le piccole portate. Le pompe principali di potenza sono azionate, una da motore elettrico (elettropompa) e l altra da motore diesel (motopompa), collegate in parallelo al collettore di mandata mediante tutti i dispositivi idraulici di funzionamento e di controllo come previsto dalla specifica normativa.

5 Il serbatoio di servizio per il gasolio della motopompa (capacità tale da garantire 6 ore di funzionamento) è completo di pompa di carico manuale e tutti i collegamenti elettrici a valle dei quadri, i gas di scarico degli elementi di combustione del motore diesel sono convogliati all esterno del locale mediante condotta munita di adeguato silenziatore. Funzionamento delle stazioni di pompaggio: all abbassamento della pressione di rete della linea antincendio alla rottura di una o più bulbi agendo sui pressostati, si interviene avviando automaticamente il gruppo di pompaggio secondo la sequenza: elettropompa pilota, elettropompa principale e, se necessario, la motopompa. La pompa pilota ha la funzione di ripristinare la pressurizzazione dell impianto antincendio, compensando con il proprio funzionamento automatico le perdite di acqua dovute ad eventuali trafilamenti, ed evitando così l ingiustificato avviamento delle pompe principali. Come richiesto da specifica normativa antincendio, la pompa principale potrà essere arrestata solo manualmente tramite gli appositi pulsanti di arresto marcia ubicato sul quadro elettrico dedicato, mentre la pompa di compenso sarà arrestata automaticamente tramite pressostato. 7. Condotti idrici ed apparecchi di alimentazione rete sprinkler I condotti idrici dal locale pompe a locali sprinkler sono composti da: Tubazione in acciaio nero, liscio, Valvole di Intercettazione. Le valvole sono conformi alla UNI 6884 e, se a saracinesca, alla UNI Le valvole avranno PN compatibile con le caratteristiche degli impianti. Le valvole sono costituite in modo che sia possibile individuare con immediatezza le posizioni ed i movimenti in apertura o chiusura. Valvole di Non Ritorno. Le valvole di non ritorno verticali, sono: esclusivamente del tipo a pressione differenziale; costruite in ghisa (o bronzo o acciaio), con sedi di tenuta in metallo (o in metallo e gomma); munite di pannello di ispezione facilmente amovibile tale che attraverso di esso sia possibile accedere direttamente a tutti gli organi interni. 8. Rete sprinkler ad umido - Erogatori L alimentazione della rete sprinkler è garantita da collettore generale di mandata installato sotto terra dal locale di stazioni di controllo/allarme alla stazione sprinkler/allarme ad umido.

6 A protezione della stazione sprinkler sono installati erogatori sprinkler del tipo, caratteristiche e quantità seguenti: Deflettore Pendent Bulbo Standard Response Portata scarica l/min. Pressione 0.7 bar Coefficiente di efflusso Ke 57 Temperatura di attivazione 68 C. Temperatura di esercizio 60 C. Attacco ½ ( ) Orifizio ½ - 15 mm. 9. Rete sprinkler ad umido - Erogatori La portata di scarica minima delle testine è determinata mediante la seguente formula: Q = K x sqrt(p) dove: Q = portata il litri/minuto K = coefficiente di efflusso funzione del diametro dell'erogatore Fattore K : EN , paragrafo = diametro orifizio :15(20) mm. Fattore K : 57 (115) UNI 9489 : diametro orifizio :15(20) mm. Fattore K : 253 (364) P = pressione minima all'erogatore espressa in bar (secondo UNI9489: MPa Mega Pascal) 10. Stazione di controllo L'impianto sprinkler è governato da n 1 stazione di controllo, per la quale è prevista la seguente distribuzione di valvole: una valvola d ' intercettazione; una valvola di controllo e allarme; una campana idraulica di allarme; una valvola principale di scarico;

7 le apparecchiature di prova; due manometri. La valvola di intercettazione è installata sul collettore di alimentazione, in posizione aperta/chiusa sempre riconoscibile; immediatamente a valle di questa e a monte del condotto è posta la valvola di controllo e allarme, alla quale sono collegati la campana idraulica, la valvola principale di scarico, i due manometri, la condotta di scarico e prova, sulla quale sono poste le apparecchiature di prova. Tutte le apparecchiature sono posizionate in luogo accessibile e protetto. La valvola di controllo e allarme separa l'impianto dal collettore di alimentazione; essa funzionerà solo per effetto della differenza di pressione tra monte dell'otturatore indipendentemente da qualsiasi azione meccanica e si richiuderà automaticamente con la cessazione del flusso. La campana idraulica di allarme, adeguatamente protetta, è azionata direttamente dall'acqua proveniente dalla valvola di controllo e di allarme e il suo segnale sarà distintamente udibile da tutti i locali dell'attività in oggetto. I due manometri della stazione di controllo sono posizionati in modo da indicare rispettivamente la pressione nell'impianto immediatamente a monte e a valle dell'otturatore della valvola di controllo e di allarme. Immediatamente a valle dell'otturatore della valvola di controllo e allarme è derivata una condotta di scarico corredata della valvola di scarico e della apparecchiatura di prova per la verifica della portata di alimentazione della stazione di controllo. La valvola di non ritorno è esclusivamente del tipo a pressione differenziale e munita di portello di ispezione facilmente amovibile in modo da poter accedere facilmente a tutti gli organi interni: sarà indicata pressione nominale. diametro nominale e senso del flusso. 11. Tubazioni La distanza da ogni sprinkler rivolto verso l'alto (upright) al sostegno non è inferiore a 0,15 m. Le tubazioni verticali prevedono dei sostegni supplementari nel caso in cui ci siano tubazioni più lunghe di 2 metri o più lunghe di 1 m e che alimentano 1 singolo sprinkler. La forma della rete antincendio sprinkler è realizzata nella maggioranza a pettine formata da un collettore laterale. Il collettore principale di diametro 1 1/2 e 3/4 le diramazioni. Percorsi, lunghezze, diametri, ecc. è indicato sulla tavola di progetto dedicata. Tubazioni di alimentazione idrica antincendio installate ad intradosso copertura in acciaio nero, liscio, a norma UNI 8863 ed UNI 6363.

8 La rete sprinkler, in conformità a quanto previsto della normativa è installata con adeguate pendenze al fine di permettere il completo svuotamento dell impianto. Gli staffaggi della totalità della rete sprinkler ad umido sono tali da assicurare la stabilità dell impianto anche nelle condizioni più severe di esercizio e rispettano tutte le prescrizioni indicate sulla norma UNI EN Giunzioni conformi alle specifiche normative di riferimento, con pressioni nominali almeno pari a quelle tubazioni previste. 12. Criteri di dimensionamento II dimensionamento dell'impianto è stato eseguito in conformità con quando stabilito dalle norme con i livelli di prestazione determinati in funzione delle classi di rischio dei vari locali costituenti l'attività nel fabbricato da proteggere, come già descritte precedentemente, Il calcolo della rete idrica è stato eseguito sulla base dei dati geometrici (lunghezze dei tratti della rete, dislivelli geodetici, diametri nominali delle tubazioni) e di quelli idraulici (portata e pressione minima degli erogatori nonché numero minimo di questi contemporaneamente in funzione) derivanti dalla classe di incendio della particolare attività di progetto. La procedura di calcolo impiegata ha portato alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata, perdite distribuite e concentrate), della prevalenza e della portata delle aree operative idraulicamente favorite e sfavorite e quindi all'individuazione dell'alimentazione idonea al funzionamento dell'impianto. Inoltre, è stata eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall'acqua in tutti i tratti della rete; in particolare è stato verificato che essa non superi in nessun tratto il valore massimo di m/sec. 13. Calcolo delle perdite di carico distribuite Le perdite di tipo distribuito sono state valutate secondo la seguente formula di Hazen - Williams: 6,05 x 10 5 p = x L x Q 1.85 C 1.85 x d 4.87 dove: 6,05 x 10 5 = coefficiente di Hazen - Williams

9 p = perdita di carico distribuita unitaria Q = portata nel tratto L = lunghezza equivalente tubazioni e raccordi d = diametro interno della condotta C = coefficiente di scabrezza [bar] [l/min] [m] [mm] 14. Calcolo delle perdite di carico concentrate Le perdite concentrate dovute ai pezzi speciali inseriti in ciascun tratto della rete sono state valutate col metodo della lunghezza equivalente, associando quindi a ciascun pezzo speciale, in funzione del diametro del pezzo stesso, un tratto di tubo dello stesso diametro sul quale successivamente saranno calcolate le perdite concentrate come se fossero delle perdite distribuite. 15. Procedura di calcolo Mediante un precalcolo, con tutti i terminali in funzione, sono stati determinati i terminali idraulicamente più favoriti e sfavoriti, individuando in questo modo le aree favorite e sfavorite. Per la determinazione di tale area si sono seguite le direttive della EN paragrafo A questo punto, per ognuno delle due aree determinate, è stata eseguita la seguente procedura di calcolo. È stata impostata la prevalenza residua minima da assicurare al terminale di erogazione idraulicamente più sfavorito, nell'ipotesi che tutti i terminali della rete eroghino simultaneamente una portata minima che verrà meglio specificata nel paragrafo seguente. Per ogni tratto, in funzione della portata presente in esso, è stata calcolata la perdita di pressione mediante la già citata formula di Hazen - Williams per le perdite distribuite, e al metodo della lunghezza equivalente per le perdite concentrate. La perdita determinata è poi stata sommata a quella già calcolata per i tratti precedenti: procedendo in questo modo fino all'alimentazione si è giunti alle caratteristiche minime di portata e prevalenza sia per l'area operativa posta m posizione idraulicamente più favorevole sia per quella posta in posizione idraulicamente più sfavorevole. Dopo aver determinato le caratteristiche di portata e prevalenza delle due aree operative, sono state determinate le curve dell'impianto mediante la seguente formula: h h Q P = ( P ) x ( ) Q 0

10 dove: Q : portata in litri/minuto P : pressione di calcolo alla portata Q in MPa. Q : portata di calcolo in litri/minuto h : altezza in metri del più alto erogatore nell area operativa considerata. L'alimentazione sarà in grado di garantire le condizioni di portata e prevalenza limiti date dell'area favorita e da quella sfavorita. La pompa deve avere la propria curva caratteristica, tale che le prevalenze in corrispondenza delle portate delle due aree operative, siano uguali o superiori alle prevalenze minime dell'impianto anche quando l'alimentazione nella vasca di alimentazione si trova al minimo livello (UNI ). IL PROGETTISTA Cap. ing. Alessio CHIANESE (Originale firmato agli atti di questo Ufficio)

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