PARCHEGGIO PUBBLICO INTERRATO IN CORSO GALILEO FERRARIS TRA VIA BERTOLOTTI E CORSO MATTEOTTI E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE

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2 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 1 di 16 REGIONE PIEMONTE CITTA DI TORINO Concessione per la progettazione, costruzione e gestione PARCHEGGIO PUBBLICO INTERRATO IN CORSO GALILEO FERRARIS TRA VIA BERTOLOTTI E CORSO MATTEOTTI E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE Concedente: CITTA' DI TORINO Concessionario: Società di progetto "PARCHEGGIO GALILEO FERRARIS S.r.l." VARIANTE IN CORSO D'OPERA N.1 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA E DI CALCOLO ESECUTIVO IMPIANTI FLUIDO MECCANICI 142 V.D.IF 01 Indice: pag. 1. Oggetto 2. Descrizione generale impianti di protezione ed estinzione incendi 3 3. Descrizione generale impianti idro sanitari 5 4. Descrizione generale impianti di condizionamento ed estrazione aria wc 7 5. Calcolo impianto sprinkler Impianto sprinkler UNI EN 12845/05 scheda riassuntiva Calcolo idraulico integrale impianto sprinkler Controllo Calcolo impianto idranti Impianto idranti UNI scheda riassuntiva Calcolo idraulico integrale impianto idranti Controllo Calcolo impianto idro sanitario e prese acque di lavaggio Calcoli impianti di raccolta e smaltimento acque meteoriche e di lavaggio 15 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: DOTT. ING. LETIZIA MARIA CLAPS DIRETTORE LAVORI: DOTT. ING. FERRUCCIO DELLAGIACOMA

3 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 2 di Oggetto: La Città di Torino ha affidato in concessione di progettazione, costruzione e gestione alla società di progetto Parcheggio Galileo Ferraris s.r.l. la realizzazione e gestione del parcheggio pubblico interrato sito nel sottosuolo di Corso Galileo Ferraris a Torino, compreso tra Corso Matteotti e Via Montecuccoli. Durante i lavori di costruzione, a seguito dei ritrovamenti archeologici durante la primavera 2015 nell'area di intervento e le richieste di salvaguardia dei resti da parte delle Soprintendenze Archeologia e Beni Culturali del Piemonte e del MIBACT, risulta necessario predisporre un progetto di variante in corso d'opera del parcheggio, che prevede l'accorciamento del progetto di ca. 75 m sul lato nord, la realizzazione di un vano archeologico nella parte nord, il mantenimento in essere delle due parti laterali del Rivellino all'interno del parcheggio e la realizzazione di una zona espositiva e di accesso alle gallerie di contromina nella parte sud del parcheggio. Anche per quanto relativo agli impianti fluido meccanici è necessaria una revisione del progetto che è relativo al parcheggio interrato, compresi ascensori, vani scale e accessi dal piano strada pedonalizzato. Per le zone archeologiche non sono previsti specifici impianti fluidomeccanici, se non l'impianto di estrazione aria del vano archeologico. 2. Descrizione degli impianti di protezione ed estinzione degli incendi In rispondenza a quanto previsto dal D.M sulla sicurezza antincendi e a quanto previsto nel progetto sulla Sicurezza Antincendi, approvato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Torino sono previsti: impianto antincendio idranti a muro; impianto automatico antincendio sprinkler; estintori. 2.1 impianto idranti: l impianto idranti sarà eseguito secondo norma UNI 10779/2007 ed è costituito da una rete di tubazioni, in acciaio zincato UNI EN con raccorderia GRUVLOK con anello verticale a soffitto tra il 2 e 3 pian o interrato e con montanti verticali di alimentazione che corrono lungo le gabbie delle scale e lungo i pilastri. Da ciascuna montante DN 50 sono derivate con stacchi verticali n. 2 bocche d incendio UNI 45 disposte entro apposita custodia. In osservanza alla norma UNI 10779/2007 l impianto è dimensionato per il funzionamento contemporaneo di nr. 3 idranti dell autorimessa i quali devono garantire una portata non inferiore a 120 l/min a una pressione di 2 bar. L impianto è alimentato dalla rete cittadina con apposito allacciamento DN 100 (tipo singolo) in osservanza alla norma UNI e alle prescrizioni del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Torino con Parere di Conformità Prot. nr /PV; inoltre a livello stradale è previsto un attacco per autopompa DN 70 a servizio dei VV.F. Un pressostato ed un flussostato segnalano all impianto di supervisione l attivazione dell impianto dovuta all apertura di uno o più idranti.

4 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 3 di impianto sprinkler: l impianto sprinkler deve garantire l intervento automatico individuale di ugelli erogatori pendenti DN 15 distribuiti a tutti i piani dell autorimessa. L intervento avviene automaticamente per rottura del bulbo di arresto quando la temperatura raggiunge i 68 C. L attivazione viene segnalata da un flussosta to e un pressostato omologati alla stazione di allarme dell impianto di supervisione, come richiesto dalla norma UNI EN 12845/2005. La rete principale è realizzata ad anello con sviluppo verticale tra tutti i piani. L alimentazione dell impianto è garantita dalla rete cittadina con apposito allacciamento di tipo singolo superiore in osservanza alla norma UNI EN 12845/2005 e alle prescrizioni del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Torino con Parere di Conformità Prot. nr /PV. Le tubazioni sono in acciaio zincato UNI EN serie media e UNI EN con raccordi GRUVLOK. L impianto sarà eseguito secondo norme UNI EN 12845/05 in classe OH2 con erogatori ogni 12 mq e area operativa di 144 mq. A livello stradale è previsto un attacco per autopompa DN 70 ad uso dei VV.F alimentazione degli impianti idrico-antincendio: Il fabbisogno idrico degli impianti antincendio è coperto totalmente dalla rete cittadina come risulta da calcoli allegati e da dichiarazioni della Smat Acquedotto: - impianto idranti: come richiesto dalla UNI nr. 3 x 120 = 360 l/min, prevalenza allo stacco dell acquedotto 29 m.c.a. - impianto sprinkler: come richiesto dalle Norme UNI EN e calcoli allegati è di n.12 erogatori x 60 l/min = 720 l/min, prevalenza allo stacco dell acquedotto 28 m.c.a. 2.4 estintori: verranno installati un totale di nr. 35 estintori fissi portatili su pareti o pilastri ben visibili e segnalati ai piani di parcheggio. Gli estintori fissi e portatili saranno di tipo omologato per fuochi delle classi A, B e C con capacità estinguente non inferiore ai 34 A B e C (6Kg). Nel locale gruppo elettrogeno va installato nr. 1 estintore fisso portatile del tipo sopra indicato. Nel locale cassa verrà installato nr. 1 estintore portatile a CO2 da 5 Kg omologato per i fuochi classe 89 B, C. 3. Descrizione impianti idro sanitari Gli impianti idro sanitari previsti sono i seguenti: 3.1 impianto acque per lavaggio pavimenti; 3.2 impianto smaltimento acque meteoriche e di lavaggio dei pavimenti; 3.3 impianto sanitario.

5 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 4 di impianto prese acqua per lavaggio pavimenti: L impianto di lavaggio pavimenti consiste nella realizzazione di nr. 2 prese d acqua con apposito attacco su ogni piano in modo da poter alimentare la macchina spazzatrice e di lavaggio dei pavimenti, per un totale di nr. 8 prese acqua. La rete di distribuzione con tubazioni in acciaio zincato UNI EN serie media è posta al 2 piano interrato con montanti agli altri piani. L impianto è alimentato direttamente dall acquedotto cittadino (alimentazione sanitaria). 3.2 impianto raccolta e smaltimento acque meteoriche, di lavaggio dei pavimenti e provenienti dagli impianti idrico-antincendi in caso di emergenza a) raccolta acque meteoriche Le acque meteoriche provenienti dalla parte scoperta della rampa veicolare di accesso e uscita vengono raccolte nel tratto terminale della rampa da canaletta dotata di griglia in ghisa di tipo carrabile. Dalla canaletta le acque vengono convogliate con tubazioni verticali in polietilene DN 125, poste all interno delle intercapedini di aerazione, fino al 4 piano interrato. Le acque meteoriche che penetrano attraverso i grigliati delle aerazioni naturali a piano piazza cadono in parte direttamente sul fondo delle intercapedini di aerazione al 4 piano interrato ed in parte vengono raccolte dagli shunt di separazione delle aerazioni ai piani, che saranno dotati di canaletta di fondo e tubazioni in polietilene DN 65 di scarico fino al 4 piano interrato. Massima attenzione andrà posta nella progettazione delle pendenze della pavimentazione della piazza in modo non confluiscano nelle aperture di aerazione e nelle rampe le acque piovane della superficie della piazza stessa e delle vie (vedasi progetto sistemazioni esterne). b) raccolta acque di lavaggio dei pavimenti, acque meteoriche e di smaltimento acque impianti idrico-antincendi in caso d emergenza I solai di piano e la soletta di base del parcheggio presentano tutti pendenza trasversale del 1,5% e longitudinale del 1,3 1,6%. Ai piani superiori le acque di lavaggio vengono raccolte da imbocchi in ghisa diametro 110 mm ca. Gli imbocchi saranno predisposti in fase di getto dei solai e sigillati sui bordi dal pavimento in resine epossidiche. Dagli imbocchi le acque vengono convogliate attraverso la rete di canalizzazione con tubazioni in polietilene DN 110 al 4 piano int errato e poi con tubazioni orizzontali in polipropilene PP a 3 strati DN alle vasche di raccolta poste tra gli assi (12-13) Le vasche di raccolta sono costituite da una vasca di sedimentazione con capacità utile di ca. 2,0 mc, una vasca contenente il disoleatore tipo da 6 l/s ed una per l allontanamento delle acque alla fognatura mediante due pompe a funzionamento automatico alternato o simultaneo.

6 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 5 di 16 La tubazione di mandata in alto dalle pompe è in acciaio zincato DN 100 e confluisce direttamente al collettore fognario cittadino previa valvola di non ritorno impianto idro-sanitario: l impianto sanitario comprende la rete di alimentazione dei servizi per il pubblico e per il personale, le reti di scarico dei servizi fino all allaccio in fognatura. L impianto comprende inoltre gli apparecchi sanitari, che sono delle serie sospesa per permettere un più agevole mantenimento della pulizia negli ambienti con frequenti facili lavaggi dei pavimenti. Il servizio pubblico privato è provvisto di acqua calda sanitaria prodotta localmente con boiler elettrico. Inoltre è previsto al 1 piano interrato nel vano di arrivo degli impianti idrici un lavatoio per le operazioni di pulizia dotato, anche questo, di un scaldabagno elettrico di 15 lt. La rete di scarico in tubi di ghisa con giunti elastici che raccoglie gli scarichi del 1 piano interrato, corre a soffitto del 2 piano interrato e viene allacciata al collet tore della fognatura esistente lungo il lato est a livello del 3 piano interrato. 4. Descrizione impianti di condizionamento locale cassa ed estrazione aria wc 4.1 Impianto condizionamento locale cassa I locali cassa / ufficio, controllo, spogliatoio e servizi posti al 1 piano interrato presentano una superficie totale di 79,1 mq, altezza di 2,7 m e volume di circa 214 mc. Come previsto dal Regolamento di Igiene Municipale della Città di Torino art. 114, saranno dotati di un impianto di condizionamento integrale d aria. Le caratteristiche minime richieste sono: - portata d aria esterna filtrata di minimo 45 mc/h per persona presente pari a 2 persone x 45 mc/h = 90 mc/h; - impianto in grado di garantire temperature nei locali non superiori a 21 C nella stagione invernale e 24 C nelle altre stagioni con umidità relativa compresa fra 40 e 60% e comunque con una differenza di temperatura aria esterna ed interna, nel periodo estivo, massima di 7 C; - presa aria esterna su spazio a cielo libero posta in zona lontana da qualsiasi fonte di inquinamento. L impianto scelto per garantire il massimo comfort all interno del locale è del tipo trial split a pompa di calore con produzione di aria calda e fredda. Viste le ridotte dimensioni dei locali da condizionare, il macchinario presenta caratteristiche superiori a quelle minime richieste soprattutto per quanto relativo alla produzione di aria calda, in modo da ovviare agli inconvenienti tipici di funzionamento di queste macchine con basse temperature esterne. L impianto è costituito da: - unità esterna motocondensante a pompa di calore con tecnologia inverter (posta in area parcheggio adiacente al locale cassa) con le seguenti caratteristiche: riscaldamento = 1,8 9,0 kw;

7 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 6 di 16 raffreddamento = 1,4 8,1 kw; - n.3 unità interne di tipo a cassetta in controsoffitto 60x60 complete di telecomando con le seguenti caratteristiche: riscaldamento = max 3,6 kw; raffreddamento = max 2,6 kw; portata aria = mc/h 700; pompa scarico condensa; filtro aria rigenerabile antimuffa. I termostati ambiente e il sistema inverter regolano la potenza termica effettivamente impegnata; - presa aria esterna mediante canalizzazione con portata di 150 mc/h, > di 90 mc/h richiesti per regolamento, addossata al vano scala immetterà l aria direttamente nelle unità interne a cassetta (50 mc/h per singola cassetta). La bocchetta di presa è posta su spazio a cielo libero ad un altezza dal suolo di 3,70 m circa (pari all altezza massima del vano per l ascensore) o maggiore secondo quanto verrà previsto nel progetto di sistemazione esterna. Nel wc privato è previsto un estrattore aria con portata totale di 100 mc/h ad espulsione diretta all esterno in modo da creare una sottopressione nei wc ed evitare il ricircolo di aria viziata. Le porte interne fino al locale wc di cassa verranno installate con una luce di circa 2 cm da terra o munite di apposite griglie di transito per consentire il passaggio dell aria di ripresa da un locale all altro. Analoga tipologia sarà adottata nei locali wc pubblici. 4.1 Impianto estrazione aria wc I locali wc e servizi igienici pubblici e privati presentano altezza netta di 2,7 m, superficie rispettivamente di 8,9 mq e 6,8 mq e volume totale rispettivamente di 24,0 e 18,4 mc. I locali sono dotati di due gruppi di estrazione d aria canalizzata con bocchette di ripresa nel controsoffitto, con portata rispettivamente di: wc pubblici: 150 mc/h > 24 mc x 5 ricambi orari = 120 mc/h; wc privati: 100 mc/h > 18,4 mc x 5 ricambi orari = 92 mc/h maggiori quindi dei 5 volumi/ora dei singoli locali, con impianto a funzionamento continuo. Il servizio igienico dei dipendenti sarà riscaldato con radiatore elettrico di potenzialità adeguata. Si precisa che il funzionamento dell impianto di ventilazione meccanica è trattato negli impianti elettrici e speciali.

8 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 7 di CALCOLO IMPIANTO SPRINKLER 5.1 IMPIANTO SPRINKLER UNI EN 12845/05 SCHEDA RIASSUNTIVA Elaborati di progetto: V.D.IF.01 Relazione tecnica e specialistica di calcolo Impianti fluidomeccanici V.D.IF.02 Impianti fluido meccanici: piante primo, secondo, terzo e quarto interrato Schemi idraulici acque nere, sprinkler ed idranti V.D.IF.03 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli impianti fluido meccanici - Classe e tipo: OH2 a umido (autorimessa) - Estensione: completa su 4 piani escluse rampe - Caratteristiche dei locali: solai piani in c.a., senza travi ribassate, REI 90 pareti separanti REI min Area protetta: 7479 mq. < mq. - Stazione di controllo: nr. 1 valvola DN 100 rif. S1 con pressostato e flussostato - Allarmi: tramite supervisione attraverso pannelli di allarme distribuiti ai piani e monitor di segnalazione nel locale cassa presidiato - Alimentazione: di tipo singolo superiore con pressione di alimentazione, nella condizione più sfavorevole, di 28,00 m.c.a. con portata di 12 l/sec. - Attacco autopompa VV.F.: UNI 70 - Altezza dell erogatore più alto rispetto alla stazione di controllo: 0,5 m. - Erogatori: DN 15 pendente, K 80, Standard A, 68 C rosso, corpo ottone, mod.tyco TY B - Pressostato: TYCO PS 10 - Flussostato: TYCO VSR-F - Nr. Erogatori: 1 piano int. nr nr. 173, 3 nr. 185 e 4 nr. 189 Totale nr. 693 Scorta nr Valvole intercettazione e scarico: KSB BOAX-N - Tubazioni: acciaio zincato UNI EN serie media e UNI EN Giunti e prese a staffa: tipo Gruvlok - Sostegni tubazioni: come da prospetti 40 e 41 - UNI Protezione erogatori e tubazioni: altezza dei locali 2,42 m, spazio per impianti 25 cm. Verrà impedito l accesso ai locali ad autoveicoli con altezza maggiore di 2,15 m; - norme di riferimento: in conformità UNI EN Note: (1) il vano della stazione di controllo è ubicato al 1 interrato in apposito vano REI 120 accessibile dal vano scala A da filtro a prova di fumo. (2) i solai presentano pendenze trasversali e longitudinali di 1,5%. Sono previste valvole di scarico DN80 su tutti i collettori principali e DN 15 su parte dei rami secondari. Lo sfiato dell aria e lo scarico generale dell impianto è pertanto assicurato. (3) l autorimessa è completamente interrata e anche se i locali sono privi di riscaldamento, non sono mai state riscontrate in impianti analoghi per dimensione e ubicazione temperature tali da provocare gelo dell acqua nelle tubazioni.

9 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 8 di CALCOLO IDRAULICO INTEGRALE IMPIANTO SPRINKLER Dati di progetto: 1. normativa: il progetto e l installazione dell impianto sono in conformità alla UNI EN 12845/05; 2. tipo e classe impianto: OH2 a umido: 3. alimentazione: da acquedotto di tipo singolo superiore; 4. dislivello sprinkler più alto tra stazione di controllo: essendo la stazione di controllo al 1 piano interrato la differenza di quota è negativ a, ma ai fini del calcolo, a favore della sicurezza, non viene considerata = 0,0 m. 5. maglia erogatori: in generale 3,2 x 3,75 m (min. 3,2 x 2.85 m) 6. area protetta per sprinkler: in generale 3,2 x 3,75 = 12 mq 7. portata min. erogatore: Q = K P = 80 0,35 = 47,3 l/min < 5,0 x 12 = 60 l/min 8. densità di scarico di progetto: 5,0 mm/min > 4 x 47,3/(12 x 4) = 3,94 mm/min dei quattro erogatori dell area operativa; 9. area operativa: 144 mq = 12 erogatori x 12 mq 10. portata impianto sull area operativa: 144 x 5,0 = 720 l/min 11. pressione di esercizio di calcolo: P = (60/80) 2 = 0,56 bar > 0,35 bar 12. struttura dell impianto: l impianto è costituito da una distribuzione principale di 4 dorsali, una per piano, intercollegate verticalmente tra di loro dando formazione di anelli verticali. Le diramazioni sono a spina da ciascun anello con max 3 punti sprinkler per ramo; 13. area operativa più sfavorevole: l impianto è alimentato dalla rete cittadina con caratteristica di alimentazione singola superiore a pressione costante quindi l area operativa più sfavorevole è un generico punto dell anello del 1 piano interrato. 14. calcolo: vedasi allegati elaborati di calcolo e tavole. Negli allegati 01 e 02 della relazione sono riportati lo schema della rete di distribuzione e il calcolo dell area più sfavorevole. Le perdite distribuite e concentrate sugli anelli di tipo verticali sono state calcolate a favore della sicurezza non considerando l altezza negativa rispetto al punto di consegna dell alimentazione. L impianto risulta equilibrato a tutti i piani essendo di tipo circuito chiuso ed alimentato a pressione costante dalla rete cittadina. 5.3 CONTROLLO Stazione di controllo S1: e ubicata nel locale idrico al 1 interrato, ove a vviene l allaccio alla rete cittadina, essendo l impianto alimentato dall acquedotto. La stazione di controllo è costituita da valvola di ritegno, valvola di intercettazione, valvola di scarico DN 80, pressostato, flussostato, manometro, valvola di prova DN15 il tutto secondo norma ed a monte di questa è installato un disconnettore idraulico. La valvola di intercettazione è dotata di nr. 2 fine corsa elettrici per segnalare all impianto di supervisione la posizione di completa apertura della valvola.

10 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 9 di 16 Tutte le altre valvole di intercettazione e regolazione verranno bloccate con fascetta e/o lucchetto nella posizione di servizio. Allarmi e dispositivi di allarme La segnalazione di allarme rilevata dal flussostato e dal pressostato, posizionati immediatamente a valle del punto di presa, viene inviata all impianto di supervisione generale degli impianti posto nel locale cassa. L impianto di supervisione segnala sul monitor di supervisione le anomalie di allarme al personale di controllo e, in caso di intervento anche di un solo erogatore, aziona automaticamente le sirene di allarme distribuite in vicinanza delle uscite pedonali ad ogni piano del parcheggio e mette in rosso il semaforo posto all ingresso veicolare dell autorimessa. Alimentazione elettrica del sistema di allarme L alimentazione elettrica delle segnalazioni è autonoma ed indipendente in quanto asservita da una rete a 24 V cc alimentata con batterie a tampone che garantiscono una autonomia di almeno 24 ore. A sua volta il sistema di mantenimento della carica (alimentatore) è alimentato dalla rete elettrica ed, in emergenza, dal gruppo elettrogeno. La distribuzione avviene attraverso cavi resistenti all incendio FG CALCOLO IMPIANTO IDRANTI 6.1 IMPIANTO IDRANTI UNI SCHEDA RIASSUNTIVA - Elaborati di progetto: come per impianto sprinkler - Classe impianto: 2 UNI Estensione: 4 piani con anello di distribuzione verticale tra il 2 e 3 piano interrato - Alimentazione: di tipo singolo superiore con pressione di alimentazione, nella condizione più sfavorevole, di 29,00 m.c.a. con portata di 6 l/sec. - Attacco autopompa VV.F.: UNI 70 - Altezza idrante più sfavorevole rispetto al punto di allaccio : negativa -1,4 m - Idranti: DN 45 certificati UNI EN 671/2 Ce - Nr. Idranti: nr. 4 idranti al 1, 2 e 3 piano, nr. 5 al 4 piano = Tot. nr Pressione di esercizio e portata: 2 bar 120 l/min. - Contemporaneità: distribuzione 3 idranti rami 2 idranti - Valvole, pressostati, flussostati, tubazioni, giunti e sostegni: come per impianto Sprinkler - norme di riferimento: UNI 10779/07 EN UNI e D.M CALCOLO IDRAULICO INTEGRALE IMPIANTO IDRANTI Dati di progetto Pressione di esercizio 2 bar Portata singolo idrante 120 l/min Idranti installati UNI 45: nr. 19

11 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 10 di 16 Idranti considerati nel calcolo con funzionamento in contemporanea a favore della sicurezza secondo UNI 10779: - per compartimenti con superficie inferiore di mq: (il compartimento maggiore è di 1988 mq < di mq): nr. 3 idranti Per ogni montante: nr. 2 idranti Portata totale richiesta: Q = 3 x 120 = 360 l/min. Altezza dell idrante più sfavorevole: negativa - 1,4 m Calcolo: vedasi allegati elaborati di calcolo e tavole. Negli allegati 03 e 04 della relazione sono riportati lo schema della rete di distribuzione e il calcolo del gruppo di due idranti più sfavorevole. 6.3 CONTROLLO Allarmi A valle del punto di presa è installato un pressostato e un flussostato per segnalare all impianto di supervisione generale degli impianti l attivazione dell impianto. Il personale di controllo potrà perciò verificare se l apertura di uno o più idranti è dovuta a necessità di emergenza incendio o ad atto vandalico. In caso di incendio verranno attivate le procedure come descritte nell impianto sprinkler. 7. CALCOLO IMPIANTO IDROSANITARIO E PRESE ACQUE DI LAVAGGIO: Portata apparecchi sanitari: wc a cassetta: Q = 0,10 x 3 = 0,30 l/s lavabi: Q = 0,10 x 5 = 0,50 l/s doccia: Q = 0,15 x 1 = 0,15 l/s Portata totale acque nere Q = 0,95 l/s Pressione di esercizio: 1,5 2,0 bar ca. mediante riduttore di pressione dopo diramazione ai wc. Portata presa acque di lavaggio: 2,00 l/s a 2,0 bar Portata totale: 2,50 l/s a 2,0 bar La portata richiesta dell acquedotto è di 2,50 l/s a min 2,0 bar. 8. CALCOLI DEGLI IMPIANTI DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE E DI LAVAGGIO Per piovosità di ordine minore sono stati previsti alla base dei pozzi d aerazione, ove possibile, dei pozzi perdenti Ø 150cm cosicché oltre ad abbassare i costi di gestione si può non sovraccaricare i collettori cittadini. In caso di più forti precipitazioni è stato previsto: a) Tubazioni di raccolta acque meteoriche e di lavaggio Portata max: Piovosità max = 60 mm in 30 minuti = 0,33 l/s

12 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 11 di 16 superficie: rampe: 4,5x23,0+4,0x23,0+4,5x18 = 276,5 mq aerazioni: 361,0 mq Q = 0,033 x 638 = 21,1 l/s impianti antincendio vedi sopra: Q = = 1080 l/min= 18 l/s L impianto va dimensionato per una portata di 21,1 l/s Per tubi in PP, scabrezza Kb=1,5 mm, pendenza 0,7 % previsto ø200 la portata secondo Colebrook/Prandtl è di 28 l/s >21,1 l/s ad una velocità di 0,9 m/s; riempimento 70%; b) Disoleatore: Non richiesto dalla normativa italiana in quanto non sono presenti impianti di lavaggio autoveicoli Parere M.I. nr. P523/4108 del Lo si prevede al fine di salvaguardia ambientale. Secondo ÖNORM B5101 il dimensionamento è: Ng = 0,5 l/s per ogni 100 posti auto Ng = 0,5 x 304/100 = 1,52 l/s - Adottato N6 per 6,0 l/s c) Tubazione smaltimento acque di lavaggio DN 100: Q = 83 mc/h = 1380 l/min l = 5,0 m nr. 6 curve nr. 1 valvola non ritorno nr. 1 saracinesca nr. 1 raccordo a T Lunghezza equiv. = 15,00 m Perdita circuito Pc = 2,5 m Pressione statica Ph = 5,0 m Prevalenza totale Pt = 7,5 m d) Dimensionamento pompe sollevamento Sono previste 2 pompe che funzioneranno per questione di manutenzione alternativamente e dimensionate in modo che in caso di rottura una sola pompa possa portare il massimo richiesto. Il guasto viene sempre immediatamente segnalato all impianto si supervisione cosiché verrà subito provveduto alla sua riparazione. Le pompe funzioneranno anche in caso di interruzione di energia grazie alla presenza del generatore elettrico dimensionato anche per il funzionamento contemporaneo delle 2 pompe. Portata necessaria 21.1 l/s = 76,0 mc/h Prevalenza: 7,5 m Adottate nr. 2 pompe per una portata totale di 160,0 mc/h > 76,0 con una prevalenza di 9,3 m Scelta elettropompa tipo KSB Amarex N 220/044 VLG210 con Q = 80 mc/h > 76,0 mc/h H = 9,6 m > 7,5

13 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 12 di 16 Potenza assorbita 3,7 KW Giri/minuto 1450 Torino, Il direttore lavori Allegati 142 V.D.IF 01 Relazione tecnica specialistica e di calcolo degli impianti fluidomeccanici 142 V.D.IF 02 Impianti fluidomeccanici - pianta piano 1, 2, 3 e 4 interrato: Schemi idraulici acque nere e di lavaggio, sprinkler ed idranti, Impianto di condizionamento ed estrazione aria WC 142 V.D.IF 03 Disciplinare tecnico prestazionale

14 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 13 di 16 Allegato 01

15 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 14 di 16 Allegato 02

16 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 15 di 16 Allegato 03

17 142 V.D. IF. 01. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI FLUIDOMECCANICI PAG. 16 di 16 Allegato 04

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