COMUNE DI CORNA IMAGNA

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1 COMUNE DI CORNA IMAGNA (Provincia di Bergamo) RELAZIONE TECNICA individuazione del Reticolo Idrico Minore D.G.R. 25 gennaio 2002 n 7/7868 D.G.R. 01 agosto 2003 n 7/13950 Berbenno, febbraio 2011 Dott. Guido Vitali - agronomo n. 95 Albo della provincia di Bergamo

2 PREMESSA In attuazione dell art. 3, comma 114, della L.R. n. 1 del 2000, che trasferisce ai Comuni le funzioni relative all adozione dei provvedimenti di polizia Idraulica concernenti il Reticolo Idrico Minore, la Regione Lombardia ha emanato la D.G.R. n del 25 gennaio 2002 e la D.G.R. n del 01 agosto 2003, contenenti i criteri di applicazione delle disposizioni di Polizia Idraulica previste dal R.D. n. 523 del 1904 (Testo Unico in materia di polizia idraulica) che con tutte le successive integrazioni e circolari contiene l insieme delle norme riguardanti le attività proibite e quelle consentite, previa autorizzazione o nulla osta idraulico, all interno di ben definite fasce di rispetto sul reticolo idrico minore. Nella D.G.R. n è pubblicato l elenco dei corsi d acqua appartenenti al Reticolo Idrico Principale (all. A sostituito dall all. A della D.G.R. n ), di competenza della regione Lombardia e l elenco dei canali di bonifica gestiti dai Consorzi di Bonifica (all. D). La Delibera esplicita i criteri (all. B sostituito dall all. B della D.G.R. n ) per l esercizio da parte dei Comuni dell attività di Polizia Idraulica relativa al reticolo idrico minore, costituito da quei corsi d acqua (fontanili, torrenti, vallette rii, ecc.) che non rientrano negli elenchi dei corsi d acqua regionali e consortili. La D.G.R. n (all. B), precisa, in particolare, quali corsi d acqua debbano essere inseriti nel reticolo idrico minore e le modalità per individuare le relative fasce di rispetto. La D.G.R. n , inoltre, trasferisce interamente le competenze di polizia idraulica ai Consorzi di bonifica nell ambito del proprio reticolo idrico (consortile), oltre a rettificare alcuni punti precedentemente deliberati e a fornire una nuova tabella per la determinazione dei canoni di polizia idraulica (all. C), suddivisi per singole categorie. La Delibera n stabilisce per i Comuni l obbligo di presentare alle Sedi Territoriali della Regione Lombardia, un elaborato tecnico costituito da una parte cartografica, con l indicazione del reticolo idraulico e delle relative fasce di rispetto e da una parte normativa, con l indicazione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione all interno delle fasce di rispetto. 2

3 Su tale studio è tenuto ad esprimere un parere tecnico vincolante, il dirigente della Struttura Sviluppo del Territorio della Sede territoriale. Successivamente il Comune provvede al recepimento nello strumento urbanistico. La gestione dei corsi d acqua, unitamente al coordinamento delle innumerevoli attività ad essi connesse, quindi, rappresenta oggi per l Amministrazione Comunale un momento di fondamentale importanza per gli effetti prodotti in termini di gestione del territorio e tutela paesaggistico-ambientale. La capacità di intervenire con efficienza e precisione sulla rete idrografica risiede evidentemente nell ente pubblico che meglio conosce, per storia e geografia la distribuzione e l evoluzione dei corpi idrici superficiali. È infatti nell ottica di snellire gli adempimenti burocratici e per gestire al meglio il territorio che la Regione Lombardia ha emanato le delibere in argomento. Su incarico dell Amministrazione Comunale di Corna Imagna il sottoscritto Dott. Agr. Guido Vitali iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Bergamo al n. 95, ha predisposto la presente documentazione tecnica, prevista dalla D.G.R. n. 7/7868 del 25 gennaio 2002 e della successiva D.G.R. n. 7/13950 del 01 gennaio 2003, per l individuazione del reticolo idrico minore e lo svolgimento dell attività di polizia idraulica. 1 - Individuazione del Reticolo Idrico Principale Nella D.G.R. n dove è stato pubblicato l elenco dei corsi d acqua appartenenti al Reticolo Idrico Principale (all. A sostituito dall all. A della D.G.R. n ), di competenza della regione Lombardia e l elenco dei canali di bonifica gestiti dai Consorzi di Bonifica (all. D), per il comune di Corna Imagna vengono individuati: 3

4 Num. progr. DENOMINAZIONE COMUNI ATTRAVERSATI Foce o sbocco BG013 Torrente Imagna ALMENNO SAN SALVATORE, BEDULITA, BERBENNO, BRUMANO, CAPIZZONE, CORNA IMAGNA, CORNA IMAGNA, ROTA D IMAGNA, SANT OMOBONO IMAGNA, STROZZA, UBIALE CLANEZZO BG022 Torrente Valle Rosagato o Rio Botta o Rio Botta Brembo Tratto classificato come principale dallo sbocco alla biforcazione a N.E. di Brumano CORNA IMAGNA, CORNA IMAGNA Imagna dallo sbocco a localita` Calcinone BG023 Valle Gandino CORNA IMAGNA, S.OMOBONO T Imagna dallo sbocco alla località Roncobisolo Numero Iscrizione elenchi acque e I corsi d acqua citati (rappresentati in cartografia a scala 1: nella Tav.01) individuati dalla Regione Lombardia, rispondono ad una serie di requisiti dei quali la lista seguente rappresenta una sintesi: il Reticolo Principale viene costituito dai soli corsi d acqua che sottendono bacini idrografici significativi; i corsi d acqua inferiori a 2 Km sono da considerarsi principali purché siano caratterizzati da rilevanti problematiche idrauliche o idrogeologiche; i corsi d acqua che scorrono all interno di uno stesso comune o che fungono da confine tra comuni limitrofi devono essere considerati appartenenti al reticolo principale solo se interessati da interventi idraulici o di versante particolarmente significativi; il punto di inizio di un corso d acqua principale deve sempre essere individuabile attraverso elementi territoriali visibili; i punti che delimitano il reticolo principale devono essere visibili in loco e rappresentati sulla CTR in scala 1:10.000; i corsi d acqua significativi che rappresentano i principali immissari ed emissari dei maggiori laghi lombardi devono essere definiti per quanto riguarda il punto di immissione e quello di emissione. 2 - Individuazione del Reticolo Idrico Minore Per poter definire il reticolo idrico di competenza comunale e le relative fasce di rispetto in vista dell applicazione dei canoni di polizia idraulica (secondo 4

5 l allegato C della D.G.R. 1 agosto 2003 n 7/13950), è stata consultata la documentazione esistente, in particolare gli studi di analisi territoriale relativi al PGT vigente e la cartografia catastale, e sono stati svolti numerosi sopralluoghi per verificare le condizioni degli alvei soprattutto là dove la presenza di tratti intubati o le interferenze con l urbanizzato ne rendevano problematica la definizione. Ad eccezione del torrente Imagna, e dei suoi affluenti di sinistra torrenti Gandino e Rosagat, tutti i corsi d acqua presenti sul territorio comunale di Corna Imagna appartengono al Reticolo Idrico Minore, di competenza comunale. Gli elaborati allegati cartografici, in scala 1:3.500, sono i seguenti: Tav. 01: Identificazione e codifica dei corpi idrici appartenenti al reticolo minore. La carta identifica: il reticolo principale (torrenti Imagna, Gandino e Rosagat) individuati con DGR sui quali compete alla Regione l esercizio delle attività di polizia idraulica, Il reticolo minore è individuato in base alla definizione del regolamento di attuazione della L. 36/94: tutte le acque superficiali (art. 1 comma 1 del regolamento) ad esclusione di tutte le acque piovane non convogliate in un corso d acqua (art. 1 comma 2 del regolamento). I corsi d acqua sono stati inseriti tenuto conto dei seguenti criteri: siano indicati come demaniali nelle carte catastali o in base a normativa vigente; siano stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici; siano rappresentati come corsi d acqua nelle cartografie ufficiali (IGM, CTR Carte Tecniche Comunali). Per la definizione di corso d acqua si fa riferimento alla delibera del Comitato Interministeriale Ambiente del 4 febbraio 1977 pubblicata sulla G.U. 21 febbraio 1977 n. 48, che comprende in tale denominazione sia i corsi d acqua naturali, fatto però esclusione dei canali appositamente costruiti per lo smaltimento dei 5

6 liquami e di acque reflue industriali, pertanto non sono stati compresi nel reticolo minore i collettori artificiali di acque meteoriche. La codifica dei corsi d acqua, utilizzata nella tavola 01 e ripresa nella 02, tiene conto dell esigenza di identificare con esattezza ciascun alveo. I codici identificativi degli alvei, con i dati caratteristici (come le coordinate dei punti di inizio e fine), sono contenuti in un allegato che è parte integrante del Regolamento di Polizia Idraulica. Il codice identificativo è formato da una lettera seguita da una serie di caratteri numerici. La lettera indica l'ordine gerarchico dell'asta torrentizia. P: asta principale, S: diramazione secondaria, T: diramazione di terz'ordine. La lettera X è associata a quei tratti torrentizi che, pur inclusi nella numerazione progressiva generale, hanno la maggior lunghezza compresa nel territorio di altri comuni, e così anche la foce, non essendo perciò interamente cartografati e non potendo così ricevere alcuna caratterizzazione di ordine gerarchico. La serie numerica, costituita da una o più coppie di caratteri numerici, è il risultato della numerazione progressiva di ogni asta torrentizia. Le aste di pari grado sono numerate procedendo da valle a monte lungo l asta di recapito, pertanto: - le aste torrentizie principali P sono contrassegnate da una sola coppia di caratteri, che corrisponde alla numerazione progressiva prima lungo il torrente Gandino e poi lungo il torrente Rosagat. - le aste secondarie S sono contrassegnate da due coppie (numerazione lungo l asta principale), - le aste di terz ordine T da tre (numerazione lungo l asta secondaria). Poiché la lettera ha funzione descrittiva, la serie numerica basta, da sola, ad identificare univocamente il corso d acqua. In mappa sono identificati con apposito segno grafico quei corsi d acqua, o tratti, che sono presenti nella cartografia catastale. La ricognizione delle risultanze catastali permette così di evidenziare quella parte del reticolo idrico che già in precedenza era soggetta al regime della demanialità e che con il presente regolamento viene confermato. 6

7 Il metodo seguito per l identificazione del reticolo minore ha infatti avuto come atto principale il confronto, per sovrapposizione, delle tracce dei corsi d acqua riportati in catasto con quelle riportate nelle carte topografiche frutto di rilevamento aereo. La pura e semplice sovrapposizione è notoriamente impossibile, data la difformità geometrica delle carte catastali, rilevate in altri tempi con metodi non paragonabili agli attuali, ma il confronto ragionato ha permesso di riconoscere che la cartografia moderna riprende i tracciati catastali che sono sostanzialmente precisi. Le tracce dimesse o modificate rispetto a quanto definito nelle mappe catastali dovranno divenire oggetto di valutazione con l Agenzia del Territorio per la necessaria sdemanializzazione. Tav. 02: Definizione delle fasce di rispetto. La tavola definisce i corsi d acqua già identificati nella tav. 1 e definisce le fasce di rispetto, a 10 metri. 3 - Caratteristiche dei corsi d acqua. Il Comune di Corna Imagna è situato nella bassa Valle Imagna, a circa 28 chilometri da Bergamo. Il territorio comunale interessa il versante Est, in sinistra orografica, fino al crinale che segna il confine morfologico con la valle Brembilla, a quote vicine ai metri sul livello del mare. Il territorio è inciso principalmente da due valli laterali di sinistra dell Imagna: una è la val Gandino, che percorre il margine orientale del territorio comunale, l altra è la val Rosagat, che percorre per oltre tre chilometri tutto il margine occidentale del territorio comunale, segnando il confine con Locatello. Nell allegato 1 al regolamento ( Elenco dei corsi d acqua appartenenti al reticolo minore ) vengono descritti gli elementi caratteristici dei corsi d acqua facenti parte del reticolo idrico minore di Corna Imagna. 7

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