GRUPPO CONSIGLIARE MOVIMENTO 5 STELLE

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1 GRUPPO CONSIGLIARE MOVIMENTO 5 STELLE Mori, 27 giugno 2016 MOZIONE: VERIFICA DELLA FIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Premesso: Che sono in atto azioni di discredito più o meno palesi nei confronti dell attuale Presidente del consiglio comunale di Mori Renzo Colpo da parte dei consiglieri di minoranza del Patt come si può evincere sia da dichiarazioni rilasciate alla stampa, sia da commenti pubblici postati direttamente dagli stessi sui social network di cui segnaliamo riportiamo qualche esempio.

2 (Immagini estratte da facebook >19 giugno 2016<) Premesso e valutato inoltre anche quanto segue: Che dopo questo edificante scambio di battute su Facebook i consiglieri Moiola e Depretto del Patt moriano hanno pensato bene di chiedere a mezzo stampa ai componenti della maggioranza del Consiglio Comunale di Mori di convergere sulla revoca della fiducia al Presidente del Consiglio comunale Renzo Colpo, anche se la stessa maggioranza potrebbe raggiungere lo scopo in totale autonomia. Che la mossa tattica dei rappresentanti del Patt sarebbe la seguente: annusato il malumore della maggioranza nei confronti di Colpo causato dall'esposto in Procura, presentato dal Presidente del consiglio per un'ipotesi di reato in merito alla correttezza delle procedure di immediata contromisura in relazione al pericolo di crollo del noto diedro di roccia sopra Via Teatro i due consiglieri del Patt, avrebbero cercato una convergenza con la maggioranza per revocare la fiducia all Presidente, tornando a risollevare la nota questione delle assunzioni alla Apsp di Mori. Che nel proporre questa nuova alleanza, i due consiglieri hanno finto di non ricordarsi, che la bagarre sulle assunzioni fu inizialmente da loro stessi scatenata facendo ambiguamente trapelare una ipotesi di reato di voto di scambio tra il sindaco Barozzi e il M5S (la nota polemica innescata dall on.ottobre) e che ora, invece, sempre gli stessi consiglieri hanno chiesto a Barozzi di dimenticare il ruolo di co accusato, sulla questione A.P.S.P. e di associarsi alla campagna di sospetto nei confronti di Colpo. Non c'è che dire: le capacità acrobatiche dei consiglieri del Patt sono sempre notevoli.

3 Ma qui, la questione non si è limitata a un gioco politico tutto interno al Consiglio Comunale. La vicenda ha assunto ormai toni di assoluta gravità, visto il persistere delle dichiarazioni calunniose che riemergono ogni qualvolta, artatamente, i consiglieri del Patt riportano alla cronaca le indagini sulla Apsp. Vista sotto l'aspetto di una sana lotta politica senza esclusione di colpi, questa sembrerebbe una vicenda che ha una sua logica. Ma se analizziamo i fatti mettendo tutte le pedine al loro posto, questa vicenda appare grottesca per vari aspetti. Per prima cosa occorre rilevare che la APSP di Mori è un Ente di diritto pubblico il cui consiglio di amministrazione è nominato dalla giunta provinciale ogni 5 anni e conseguentemente anche il suo direttore. Infatti, i 5 consiglieri in carica attualmente sono stati nominati nel 2013 dalla giunta Dellai (che notoriamente era composta anche da esponenti del Patt) e su proposta della giunta comunale di Mori, al tempo targata PD. Appare, quindi, di tutta evidenza come la gestione della A.P.S.P. sia attualmente sotto la piena responsabilità di persone nominate da una maggioranza provinciale che fino ad oggi è rimasta immutata. Risulta pure evidente, che anche le regole di gestione, così violentemente attaccate da Moiola e Depretto, sono state istituite e mantenute negli anni da un gruppo dirigente in cui il Patt è molto ben rappresentato. Pensiamo ad esempio al ruolo di vicepresidente, tenuto per molti anni, dall'attuale presidente della sezione di Mori del Patt, Beniamino Ciaghi. Gli esposti denuncia dei consiglieri Moiola e Depretto, pur essendo impostati su una questione di trasparenza nella gestione della Apsp, peraltro questione a loro conoscenza da anni, avevano, evidentemente, un secondo reale scopo: quello di gettare l'ombra del sospetto su Renzo Colpo, la cui unica colpa, oltre a quella di aver partecipato alla competizione elettorale con il Movimento 5 Stelle, è quella di avere una figlia laureata infermiera. Contrariamente alle loro speranze, Moiola e Depretto hanno però fallito nello scopo di attaccare il M5S: nessuna sospetto nei confronti di Colpo ha avuto un concreto sviluppo nelle indagini. Tuttavia, non si deve dimenticare che con queste iniziative giudiziarie, sono state poste sotto accusa le regole, le modalità di gestione e la mancanza di trasparenza di un Ente pubblico. In effetti, ad oggi, le indagini in corso riguardano la regolarità delle modalità di assunzione e lo svolgimento del concorso per infermieri, tenuto nei mesi scorsi. Ad oggi, l'unica parte sotto indagine sembrerebbe quindi essere la gestione operativa dell'ente. Arriviamo quindi alla logica conclusione. Ormai è abitudine diffusa fra i partiti tradizionali, presentare facce nuove che hanno il vezzo di smentire tutto quello che i loro predecessori hanno fatto, nella speranza di riacquistare una nuova verginità, basandosi in sostanza sulla loro innocente età. Assodato il fatto che questi nuovi candidati non hanno nessuna responsabilità diretta sulle azioni e su quanto costruito dai loro predecessori, ne assumono comunque in pieno l'eredità, in quanto continuano a utilizzare e ad essere supportati dalle stesse strutture e logiche di potere delle quali sono parte integrante e nelle quali evidentemente si riconoscono. Questo schema di nuova moda politica è plasticamente rappresentato a Mori dalla breve storia politica dei consiglieri Moiola e Depretto, che si sono presentati come facce nuove alle recenti elezioni comunali e ora chiedono trasparenza su Enti governati da uomini nominati dal loro stesso partito.

4 Ora, è naturale chiedersi: se le regole dell'ente di assistenza non vanno bene, perché i consiglieri del Patt di Mori non ne chiedono conto al loro attuale presidente di sezione Beniamino Ciaghi, che ben le conosceva avendo avuto un ruolo rilevante nelle passate gestioni dell'a.p.s.p. di Mori? Se la gestione dell'ente non è trasparente e piena di falle, perché i consiglieri del Patt di Mori non chiedono al governatore Ugo Rossi, uomo di punta del Patt, di intervenire direttamente sul presidente dott. Gazzi e il direttore dott. La Grutta anche con la richiesta estrema di dimissioni? Non lo fanno perché, evidentemente, lo scopo che loro hanno non è quello ufficialmente dichiarato, lo scopo vero è quello di attaccare un rappresentante dell'opposizione (quella vera, non quella di cartone come quella che loro rappresentano) che non è mai stato coinvolto in nessuna indagine, adombrando continuamente sospetti infamanti e pensando così di tenerlo continuamente sotto scacco. Considerato: che lo Statuto del Comune di Mori, all art. 23, prevede che il Presidente del Consiglio Comunale sia eletto con votazione che esprima la fiducia dei ⅔ di consiglieri in prima votazione e della maggioranza dei consiglieri in seconda votazione; che l attuale presidente pro tempore Renzo Colpo è stato eletto alla prima votazione con voto favorevole di oltre i ⅔ dei consiglieri; che il Sindaco ha recentemente messo in discussione la fiducia della maggioranza nel Presidente del consiglio comunale in merito alle recenti iniziative giuridiche riguardanti la messa in sicurezza della parete rocciosa di Montalbano; che i consiglieri del Patt Moiola e Depretto, in relazione alle indagini in atto sulle procedure di assunzione e selezione del personale presso l Apsp di Mori, hanno richiesto a mezzo stampa la convergenza della maggioranza per una revoca del mandato al Presidente pro tempore del consiglio comunale Renzo Colpo; Considerato: che appare quindi necessaria una verifica del permanere o meno delle condizioni di fiducia che hanno determinato l elezione a Presidente pro tempore del consiglio comunale del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Renzo Colpo; Preso atto: che le indagini della magistratura attivate in seguito a due esposti denuncia dei consiglieri Moiola e Depretto non hanno mai nemmeno minimamente sfiorato la persona di Renzo Colpo; che nonostante l'evidenza dei fatti persistono le affermazioni calunniose e di discredito dei Consiglieri Moiola e Depretto in merito alle assunzioni alla A.P.S.P. di Mori;

5 tutto ciò premesso e considerato i consiglieri comunali sono chiamati ad esprimersi: 1. nel confermare la fiducia a suo tempo espressa con la votazione che ha portato all elezione del consigliere del Movimento 5 Stelle Renzo Colpo alla carica di Presidente del Consiglio Comunale; 2. nel condannare apertamente tutte le dichiarazioni calunniose proferite in pubblico, sulla stampa e sui social network, sia esplicitamente che velatamente, nel corso di questa consigliatura, dai consiglieri Cristiano Moiola e Paola Depretto, nei confronti del Presidente pro tempore del Consiglio comunale Renzo Colpo. Si chiede la votazione dei due punti separatamente. Nicola Bertolini Consigliere comunale Movimento 5 stelle Mori

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