Rotulo di San Teobaldo, rotolo membranaceo del XIV secolo

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2 Rotulo di San Teobaldo, rotolo membranaceo del XIV secolo

3 Nell Archivio del Capitolo della Cattedrale si conserva un prezioso Rotulo in pergamena, compilato a partire dal XIV secolo, nel quale sono narrate le vicende biografiche di Teobaldo, santo albese di adozione poiché nativo di Vicoforte e compatrono della città assieme a S. Lorenzo.

4 Scultore lombardo-piemontese, 1429 Epigrafe di Alerino Rambaudi con S. Teobaldo e S. Lorenzo

5 Un epigrafe figurata in caratteri gotici, murata sulla parete destra della cappella a lui dedicata ricorda che, nel 1429, il vescovo Alerino Rambaudi riportò alla luce, per ispirazione divina, le spoglie del santo protettore ancor oggi conservate in un prezioso reliquiario. Il miracoloso ritrovamento avvenne il 31 gennaio accompagnato dal suono delle campane, che da allora, fino a qualche decennio, fa apriva la festa del santo, detta Festa delle ricordanze.

6 Scultore lombardo-piemontese, 1429 Epigrafe di Alerino Rambaudi con S. Teobaldo e S. Lorenzo (particolare)

7 Teobaldo compare raffigurato nella lapide con San Lorenzo secondo la tradizionale iconografia che lo vede umilmente vestito di un saio stretto in vita da una cintola, con la conchiglia del pellegrino sul petto, in atto di sorreggere con la mano sinistra un modellino di chiesa, per ricordare il suo ruolo di santo protettore della cattedrale e della città, e di stringere nella destra un coltello, strumento della sua attività di ciabattino. Questo fu infatti il mestiere che Teobaldo apprese quando giunse ad Alba da Vicoforte in cerca di lavoro e che aveva praticato sino al momento della decisione di partire in pellegrinaggio verso Santiago di Compostela. Di ritorno da quel viaggio volle dedicarsi completamente al servizio di sacrestano della cattedrale e all assistenza dei poveri.

8 Maestranze piemontesi e lombarde, XII-XV secolo Portale della facciata (particolare) Scalinata d ingresso, fine XII inizio XIII secolo

9 Teobaldo varcati gli splendidi portali d ingresso dai capitelli fogliacei e figurati di scuola monferrina, al termine delle faticose giornate dedicate ad umili lavori ed all assistenza ai bisognosi, riposava sulla monumentale scala di ingresso dal profilo poligonale, portata recentemente alla luce dagli scavi archeologici.

10 Michele Antonio Milocco, 1761 Il miracolo di San Teobaldo

11 Un giorno la moglie dell uomo che lo aveva per lungo tempo accolto nella sua bottega di calzolaio, quale apprendista, volle affidargli un sacco di grano da portare al mulino per la macinatura. Teobaldo sulla strada del ritorno non riuscì a trattenersi dal distribuire tutta quanta la farina ai poveri che incontrava lungo il cammino. Temendo un rimprovero, poiché aveva donato ciò che non era suo, lasciò il sacco pieno sabbia davanti alla casa della donna e fuggì. Miracolosamente la donna lo trovò pieno di farina, come se nulla fosse accaduto e solo molto più tardi capì quanto era avvenuto.

12 Campanili, XI secolo e XII-XIII secolo

13 Dopo la sua morte, avvenuta nel 1150, la fama della sua santità si diffuse ed accorsero numerosissimi pellegrini. Le loro offerte furono così cospicue che fu possibile realizzare con esse quattro grandi opere: l unione dell attigua chiesa di S. Silvestro alla cattedrale, il campanile, le volte, una sorta di porticato-loggiato che cingeva il sacro edificio su tre lati e l Ospedale a lui intitolato. Il campanile è quello attualmente conservato all interno della torre campanaria romanica che possiamo ancora ammirare.

14 Cappella di San Teobaldo,

15 Il suo corpo venne sepolto, secondo il suo desiderio, nella nuda terra in un luogo nascosto tra la cattedrale e la chiesa di S. Silvestro, laddove venne ritrovato dal vescovo albese. Qui gli venne dedicata una cappella, ricostruita dal vescovo Paolo Brizio a metà del 600, e scolpita la cinquecentesca Arca, che ne conserva al suo interno le spoglie mortali.

16 Antonio Carlone e collaboratori, ca Arca di San Teobaldo

17 Il prezioso altare, opera di Antonio Carlone e di collaboratori ( ), fu voluto dal vescovo Andrea Novelli, nell ambito del cantiere di ricostruzione della cattedrale e dalla Corporazione dei Calzolai. L urna con le reliquie dei Santi Tutelari è contenuta nella parte centrale del monumento, più tarda. Nelle nicchie superiori trovano posto le statue della Vergine, in centro, di San Teobaldo e San Lorenzo, ai lati. Alla base una raffinata Pietà e l Annunciazione.

18 Orafo piemontese, ca Busto reliquiario di San Teobaldo (scomparso)

19 Il rilancio del culto del santo ciabattino, avvenuto durante l episcopato di Alerino Rambaudi, portò alla realizzazione di molte opere d arte, non ultimo un prezioso busto reliquiario d argento, purtroppo scomparso, all interno del quale fu richiuso il capo del santo. Fino agli anni 60 del Novecento, il capo di san Teobaldo veniva esposto alla venerazione dei fedeli.

20 Ambito piemontese, XVII secolo San Teobaldo che invoca la Trinità a protezione della città Michele Antonio Milocco, 1761 Santi tutelari di Alba che intervengono per proteggere la città assediata

21 Altre importanti testimonianze pittoriche più tarde che ritraggono il santo sono visibili nella cappella: la volta con la sua Gloria e due dipinti su tela del pittore torinese Antonio Milocco ed il seicentesco San Teobaldo che invoca la Trinità a protezione della città.

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