Notiziario: Settembre 2013

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1 Sezione di Sesto San Giovanni via Giardini, 8 - tel caisesto@tiscali.it Notiziario: Settembre 2013 Ben tornati! Vacanze finite? Purtroppo! Cominciato la scuola? Purtroppo! Per fortuna riprende Alpinismo Giovanile! Avete qualche chiletto da smaltire? Noi vi aiuteremo a ritornare in forma! Ecco qui la novità di questo mese: viene inaugurato il primo torneo di Quanto non manca?, cioè dalla partenza all arrivo al rifugio Murelli CHI, oppure colui il quale o l escursionista CHE pronuncerà, o meglio, non pronuncerà MAI la fatidica domanda QUANTO MAN- CA?, avrà un premio di riconoscimento da parte degli accompagnatori. Per riprendere la stagione di Alpinismo Giovanile, partiamo con un week end percorrendo un tratto della via n 1 dei monti Lariani. Sabato pomeriggio raggiungeremo il Rifugio Murelli (m. 1200) posto in posizione panoramica sul sottostante lago di Como. Cena,pernottamento e colazione della domenica; poi riposati e freschi come una rosa andremo in cima al monte Bisbino (m. 1325), passando dal rifugio Bugone. Dopo il pranzo al sacco, discesa verso Cernobbio e ritorno a Sesto. Tranquilli, la gara vale solo per il primo giorno! Sperimentiamo un nuovo metodo di controllo delle domande, che alle volte vi scappano di mano, cioè di bocca, sparandole a raffica senza ascoltare le risposte. Non preoccupatevi, avrete comunque tutto lo spazio e il tempo per parlare e per raccontarci le vostre vacanze. Vi aspettiamo!

2 2 AUGURI DI BUON COMPLEANNO A: GRETA FERRE FABIO CANTATORE SETTIMANA IN TOSCANA

3 ALPINISMO GIOVANILE Corso di Base SETTEMBRE 2013 RIF. MURELLI - M. BISBINO (via dei monti Lariani n 1) PROGRAMMA: sabato ore 13:30 ore 13:50 ore 15:24 ore 16:00 ore 20:00 domenica ore 08:00 ore 16:24 ore 17:22 ore 18:09 ritrovo alla stazione F.S. di Sesto S.G. treno per Como S. Giovanni pullman per Urio inizio escursione, arrivo in rifugio giochi e relax cena rifugio Murelli colazione, rif. Bugone, monte Bisbino,pranzo pullman Cernobbio - Como FS partenza in treno da Como S. Giovanni previsto arrivo a Sesto FS costo della gita 50 euro (pranzo al sacco 2 giorno) Equipaggiamento: abbigliamento estivo (sempre con il metodo a cipolla + sacco lenzuolo ) Inviare a:sergio.rizzi1949@libero.it + copia: caisesto@tiscali.it oppure chiamare direttamente il n termine iscrizioni martedì 17 Settembre Per motivi organizzativi della gita, tale scadenza è tassativa. Ringraziamo per la collaborazione!

4 4 ALPINISMO GIOVANILE CORSO DI BASE 2 orsetti = gita senza diffi coltà, un pò d impegno in salita Partenza: Urio (200 m.s.l.m) Arrivo: rifugio Murelli (1250 m.s.l.m.) dislivello:1050 m Monte Bisbino: 1325 m.s.l.m. L escursione prende il via di fronte alla fermata del pullman, alla destra del cancello del cimiterio di Urio. La mulattiera sale rapidamente nel bosco con bella vista sul lago alla nostra sinistra. Il sentiero selciato sale sino al borgo sito in località monti di Carate, con le sue case in pietra, quasi tutte ben conservate. A quota 900 m circa, la parte più ripida del sentiero è terminata, iniziando un lungo traverso, che con poca pendenza, ci porterà a compiere un semicerchio, aggirando la vallata alla nostra sinistra. Tra i noccioli alterniamo vari tratti in leggera salita ed altri quasi in piano. Una aperura tra gli alberi alla sinistra consente di vedere, in lontananza, il rifugio Murelli e l agriturismo San Bernardo. Dopo circa 2,5-3 ore di cammino arriviamo al rifugio, dove il bel panorama sul sottostante lago è assicurato! Il giorno successivo il percorso dal rifugio Murelli al monte Bisbino è veramente semplice e con poca salita (dai 1250 m ai 1325 m) Scendendo verso Cernobbio ci sarà una pausa per consumare il nostro pranzo al sacco e goderci il bel panorama e un pò di relax. Dal centro di Cernobbio, il pullman della linea C10 ci porterà in pochi minuti alla stazione FS di Como S. Giovanni.

5 UN PO DI STORIA 5 MONTE BISBINO ( Con i suoi 1325 metri di altezza il Monte Bisbino appartiene al comprensorio delle Prealpi Luganesi e si trova sul confine italo-svizzero, tra la provincia di Como ed il Canton Ticino. Per entrambe le regioni, la montagna è sempre stata una presenza costante non solo nella vita quotidiana degli abitanti dei borghi adagiati sulle sue pendici, ma anche nella storia più o meno recente di tutta la regione, sia sul versante settentrionale che su quello meridionale. Basti ricordare che il percorso che conduce alla vetta partendo da Cernobbio faceva parte della Linea Cadorna, serie di fortificazioni edificata tra il 1911 ed il 1916 allo scopo di proteggere le aree industriali di Milano e Bergamo da un possibile attacco tedesco attraverso la Svizzera. Oppure, da parte ticinese, i fatti del Bisbino, in occasione della festa della Madonna del 1843, che videro tra i protagonisti il leggendario Mattirolo. Sulla vetta della montagna, oltre al Santuario della Beata Vergine (uno dei luoghi sacri dedicati al culto mariano maggiormente radicati nella tradizione regionale), si possono ancora scorgere i resti di trincee, di postazioni di artiglieria e di gallerie, ovvero le ultime testimonianze dell importanza che il Bisbino rivestiva all interno del sistema difensivo della Linea Cadorna. Dal 2010, poi, è stato aperto il Piccolo Museo Storico del Bisbino che, con una vista impagabile su tutto il Mendrisiotto, ripercorre alcune tappe della vita del monte, dalle attività rurali sino al contrabbando, un attività molto diffusa in tutto il Mendrisiotto soprattutto nel periodo bellico ma non solo. Storia, natura, tradizione, attività sportive (come la corsa in salita Vacallo-Bisbino, organizzata ogni anno verso la fine di maggio) e turismo si fondono in un perfetto connubio all ombra del Monte Bisbino, considerato da sempre una montagna che protegge la popolazione. STORIE DI GUARDIE E CONTRABBANDIERI Il 30 ottobre 1945, nei pressi del confine nella frazione vacallese di Roggiana, una sparatoria tra un gruppo di contrabbandieri e l appuntato Giovanni Pelli e la guardia Ovidio Maggi causò il ferimento del primo e la morte del secondo, suscitando la reazione indignata dell opinione pubblica. Con il moltiplicarsi degli scontri a fuoco a ridosso della frontiera meridionale, incessantemente attraversata da bande armate di spalloni, e la taglia di mille franchi posta sul capo dell assassino di Maggi, alcuni giornali d Oltralpe arrivarono addirittura al punto di paragonare il Canton Ticino al selvaggio West. segue a pagina 7

6 6 I RAGAZZI PUBBLICANO!...ragazzi attendiamo sempre qualche barzelletta,storia,poesia... non esitate!!

7 7...segue da pagina 5 Il contrabbando, che registrò un notevole aumento negli anni della Seconda Guerra Mondiale, era un attività comune lungo la fascia di confine. Almeno inizialmente i flussi delle merci (soprattutto generi alimentari e di prima necessità) erano diretti prevalentemente dalla Svizzera verso l Italia, mentre, a partire dal 1943, si assisté ad un inversione di tendenza, legata soprattutto all importazione illegale nel nostro paese del riso, pagato dai due ai cinque franchi al chilo o scambiato con il sale, che in Italia scarseggiava, e poi rivenduto a dieci in Svizzera interna. I sentieri del riso erano le vie percorse dai contrabbandieri, che spesso e volentieri godevano della protezione e della connivenza delle popolazione locale. Tuttavia la sparatoria che provocò la morte di Ovidio Maggi, ucciso da una raffica esplosa da un mitragliatore Beretta e ricordato da una targa commemorativa posta a Roggiana, fu il segnale di un avvenuto cambiamento nella pratica e nella percezione popolare del commercio di frodo: l epoca del contrabbando romantico volgeva al termine e lasciava spazio a potenti organizzazioni italo-svizzere che la Confederazione cercò di sbaragliare inviando ottocento soldati a dar man forte alle guardie di confine.