PROCEDURA OPERATIVA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO AREA IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA SICUREZZA NUTRIZIONALE
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1 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 0/5 PROCEDURA OPERATIVA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO AREA IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA SICUREZZA NUTRIZIONALE I N D I C E 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RESPONSABILITA RIFERIMENTI NORMATIVI APERTURA DI ATTIVITA COMMERCIO E VENDITA DI FITOSANITARI E VIGILANZA SUL COMMERCIO E VENDITA DI FITOSANITARI E REQUISITI STRUTTURALI DEI LOCALI VIGILANZA IN AZIENDE CHE UTILIZZANO PRODOTTI FITOSANITARI VIGILANZA SUI TRATTAMENTI SPERIMENTALI CON PRODOTTI FITOSANITARI DOCUMENTAZIONE CORRELATA... 5 FUNZIONE E NOME FIRMA R E D A T T O A P P R O V A T O Responsabile Area Tecnica AIASN Elio Azzolari Direttore AIASN Dott.ssa Lucia Antonioli * * E M E S S O Responsabile Area Qualità Enrico Gotti VERSIONE DATA MOTIVO * PO.AIASN /02/2008 Revisione generale per adeguamento alla L. R. 8/2007 (ex POSIAN07-0) PO.AIASN /08/2013 Revisione generale per adeguamento alla L. R. 8/2007 (ex POSIAN07-1) PO.AIASN /06/2015 Aggiornamento * Firma autografa sostituita a tutti gli effetti da indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi del D.Lgs. 39/1993 art. 3 c. 2.
2 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 1/5 1. SCOPO La presente Procedura Operativa (PO) fornisce indicazioni operative e tecnico scientifiche in materia di vigilanza sui prodotti fitosanitari nelle varie fasi della produzione, vendita e impiego di tali prodotti al fine di prevenire eventuali situazioni di rischio derivanti dal mancato rispetto delle corrette modalità di commercio, stoccaggio e di impiego. Negli ultimi anni, in ambito comunitario e nazionale, si è infatti assistito ad un importante evoluzione normativa nel settore dei prodotti fitosanitari volta a salvaguardare il fondamentale bene della salute, attraverso una presenza istituzionale in grado di garantire il rispetto delle corrette condizioni di vendita dei prodotti in questione e l adozione di buone pratiche finalizzate al contrasto di un utilizzo non corretto dei prodotti fitosanitari, tenendo conto anche degli effetti di tali trattamenti sull ambiente. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Procedura Operativa vuole orientare i Servizi del DPM coinvolti verso interventi di prevenzione integrati tenendo conto delle priorità di rischio, avvalendosi degli strumenti oggi a disposizione. Si applica alle varie fasi della produzione, vendita e impiego dei prodotti fitosanitari, per le quali l ASL ha competenze di vigilanza e controllo ufficiale. Fermo il divieto di detenzione in locali adibiti al deposito di generi alimentari, la notifica (ex autorizzazione di cui all art. 21 del D.P.R. n.290/01) non è dovuta: ai depositi di smistamento delle aziende autorizzate a produrre prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari, ai sensi dell'articolo 4, salvo che presso di essi non si effettuino vendite di prodotti fitosanitari e di coadiuvanti di prodotti fitosanitari direttamente agli utilizzatori (art. 21 punto 6). Agli esercizi che vendono prodotti di cui alla lettera a) comma 2 dell art. 2 del D.P.R. n.290/2001 (prodotti volti a proteggere piante ornamentali, i fiori da balcone,, da appartamento, e da giardino domestico con attività acaricida, battericida, fungicida, insetticida, molluschicida, vermicida, repellente, viricida, fitoregolatore od altra) art RESPONSABILITA La responsabilità della elaborazione della presente procedura e della verifica della sua applicazione è del Responsabile dell Area Tecnica AIASN. I tecnici coordinatori sovrintendono alle attività dei tecnici incaricati delle singole pratiche. 4. RIFERIMENTI NORMATIVI La gestione integrata delle attività di vigilanza nell intero settore trova i suoi fondamenti legislativi nei seguenti testi: Legge 30 aprile 1962 n. 283 L. R. 1/2007 e 33/2009 D. Lgs 17 marzo 1995 n. 194 che recepisce la Direttiva 91/414/CEE ; D.P.R. 23 aprile 2001 n. 290 per le parti non abrogate e/o modificate; D.P.R. 28 febbraio 2012 n. 55 Reg. recante modifiche al DPR 290/2001, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti. Regolamento (CE) 21 ottobre 2009 n relativo all immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari. D. Lgs. 14 agosto 2012, n Attuazione della direttiva 2009/128/CE. Decreto 22/ adozione del piano di azione nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Delibera Giunta Regionale n. X3233 del 6 marzo approvazione delle linee guida per l applicazione in Lombardia del piano di azione nazionale (PAN) per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
3 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 2/5 D. Lgs 17/04/2014 n Disciplina sanzionatoria alle violazioni del reg. CE n. 1107/2009 e del reg. (CE) n. 547/2011. Decreto n del 01/08/2012 della R. L. ; indirizzi operativi per il controllo ufficiale sul commercio e l impiego di prodotti fitosanitari. Decreto n del 01/08/2012 della R. L.; indicazioni operative alle ASL per la vigilanza sulla sperimentazione dei prodotti fitosanitari. 5. APERTURA DI ATTIVITA DEDITA AL COMMERCIO E VENDITA DI FITOSANITARI E ART. 21 D.P.R. 290/2001. La persona titolare di un'impresa commerciale o la società che intende aprire una attività di commercio e vendita di prodotti fitosanitari e di coadiuvanti di prodotti fitosanitari presenta la SCIA allo sportello unico delle imprese o all ufficio comunale preposto. Il richiedente prepone a ciascun deposito o locale di vendita un institore o un procuratore o una persona maggiorenne, per la gestione di esso, salva la facoltà del titolare dell'impresa, se si tratta di persona fisica, di assumere personalmente la gestione di un locale. In ogni caso, tali soggetti devono essere in possesso del certificato di abilitazione alla vendita. Istruttoria L istruttoria tecnica è condotta sulla base della legislazione di riferimento. E svolta dal Personale Tecnico dell U.S.P. e del Servizio PSALL secondo i criteri di cui alla IOAIASN 02. Il primo sopralluogo indicativamente è da effettuarsi entro 30 gg. dal ricevimento della SCIA. L inizio attività senza presentazione della SCIA comporta l applicazione della sanzione amministrativa di cui all art. 17 legge 283/1962; sono fatte salve altre valutazioni che possono comportare la sospensione dell attività fino a presentazione della SCIA. 6. VIGILANZA SUL COMMERCIO E VENDITA DI FITOSANITARI E Criteri generali In sede di commercio, i controlli condotti dai Tecnici della prevenzione degli USP hanno come obiettivo primario la conoscenza e la riduzione dei rischi derivanti dalla detenzione di prodotti fitosanitari e la verifica degli adempimenti relativi alle operazioni di vendita. Per lo svolgimento delle attività di vigilanza si applicano i criteri riportati nella PO.GIA02 e IO.ASN04. Criteri specifici di vigilanza del settore fitosanitari a) Anagrafe per una corretta programmazione della vigilanza occorre implementare l aggiornamento dell anagrafe in AVELCO anche tramite IMPreS@ così da condividere tra operatori dei diversi Servizi delle ASL e di altri Enti afferenti al Sistema regionale della Prevenzione, sia l anagrafe delle strutture soggette all attività di vigilanza (Stabilimenti produzione, venditori, aziende agricole ) che i controlli effettuati dagli stessi operatori. b) Ispezione L ispezione presso le Imprese autorizzate alla vendita sono condotte di norma dal Tecnico della Prevenzione e sono documentate attraverso il verbale M.SIAN10 verbale di ispezione. Le attività ispettive previste sono le seguenti: c) Attività ispettive previste in vigilanza Si deve verificare: La sussistenza dei requisiti strutturali previsti dalla normativa specifica; Il possesso da parte dell addetto alla vendita del certificato di abilitazione con validità in corso; La registrazione dei prodotti venduti con il riferimento al numero o codice dell'abilitazione dell acquirente (utilizzatore professionale);
4 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 3/5 La trasmissione annuale (entro il secondo mese successivo alla fine di ciascun anno solare) dei dati di vendita tramite sistema telematico fitoweb; La presenza dei sistemi di contenimento di eventuali sversamenti; Il mantenimento dei dispositivi di protezione individuale in stato di efficienza. In vigilanza si dovrà prestare attenzione alla eventuale presenza ed utilizzo di prodotti fitosanitari non preventivamente autorizzati dal Ministero della Salute italiano. L utilizzo di tali prodotti costituisce un pericolo in quanto: possono non essere compatibili con le colture o il clima del nostro Paese possono riportare in etichetta raccomandazioni non applicabili in Italia possono essere contraffatti o rubati. d) Verifica della conformità imballaggio ed etichettatura (Accordo Governo regioni e PP. AA. 8 aprile 2009 art. 2) controllare la conformità e l integrità dell imballaggio; controllare le etichette che devono recare le seguenti indicazioni: - denominazione o nome commerciale del preparato; - nome e indirizzo completi, compreso il numero di telefono, del responsabile dell'immissione sul mercato; - il nome chimico delle sostanze presenti nel preparato che hanno dato luogo alla classificazione ed alla scelta delle corrispondenti frasi di rischio, simboli ed indicazioni di pericolo; - quantitativo nominale espresso in massa o in volume del contenuto; - usi e avvertenze; L etichetta deve essere conforme alla scheda di sicurezza. e) Azioni conseguenti l attività di vigilanza Le possibili azioni conseguenti all attività di vigilanza sono: campionamento prescrizioni sequestri. f) Attività di vigilanza: le sanzioni conseguenti Riferimenti normativi per gli aspetti sanzionatori sono: D. Lgs 17/04/2014 n. 69 Disciplina sanzionatoria alle violazioni del reg. CE n. 1107/2009 relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari nonché del reg. (CE) n. 547/2011 che attua il regolamento (CE) n. 1107/2009 per quanto concerne le prescrizioni in materia di etichettatura dei prodotti fitosanitari. Art. 24 del D. Lgs 14 agosto 2012 n. 150 Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi. 7. REQUISITI STRUTTURALI DEI LOCALI Oltre al rispetto di norme e requisiti autocertificati dal Titolare con la SCIA, lo stesso vorrà prendere in considerazione anche i seguenti aspetti che diventano riferimento anche per gli incaricati dalla vigilanza: Requisiti strutturali dei locali e caratteristiche degli impianti Per locali si intende anche un gruppo di locali, tra loro comunicanti, destinati al commercio, alla vendita ed al deposito di prodotti fitosanitari e coadiuvanti. I locali per il commercio e vendita di prodotti fitosanitari ed i loro coadiuvanti devono trovare collocazione in aree idonee del P.G.T. Comunale;
5 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 4/5 Non possono essere adibiti a deposito di smistamento, deposito e vendita locali sotterranei o seminterrati. I depositi devono avere un'altezza netta, misurata dal punto del pavimento all'altezza media della copertura dei soffitti e delle volte, non inferiore a m Le pareti devono essere rifinite con intonaco e tinteggiate. I pavimenti devono essere di tipo impermeabile e privi di fessurazioni, devono essere privi di pozzetti collegati a fognatura, vi deve essere la disponibilità di materiale assorbente o apparecchiatura aspirante; L'aerazione dei locali deve avvenire mediante finestrature che garantiscano un sufficiente ricambio naturale dell'aria (rapporto aerante = 1/10). Se l'aerazione naturale è insufficiente, per ottenere il ricambio d'aria necessario, occorre installare un sistema di ventilazione atta a garantire 4-6 ricambi orari durante il lavoro. Deve essere previsto bagno ed antibagno ad uso esclusivo del personale addetto, con lavandini a comando non manuale. Deve esservi installata una doccia di emergenza o una vaschetta lava-occhi. Caratteristiche degli impianti L'impianto elettrico deve essere, in tutti i suoi componenti, conforme a quanto stabilito dalla normativa in vigore. E vietato l'uso di stufe elettriche e di bruciatori a gas nel locale deposito dove sono tenuti i fitosanitari. Le temperature dei locali devono essere tali da non compromettere la sicurezza dei prodotti immagazzinati. Stoccaggio dei prodotti Nei locali di deposito e vendita dei prodotti fitosanitari, non è ammesso lo stoccaggio e la vendita di generi alimentari e lo stoccaggio dei mangimi. I prodotti fitosanitari ed i loro coadiuvanti se classificati molto tossici, tossici o nocivi, (T+. T. Xn.) devono essere tenuti separati dai prodotti non classificati. Tale separazione può essere conseguita anche con divisorie di robusta rete metallica, provvisti di porta munita di serratura o lucchetto. Nei piccoli depositi e locali di vendita, la separazione può essere realizzata anche mediante armadi o scaffalature chiuse a chiave. Le confezioni di prodotti fitosanitari non devono essere tenute a contatto diretto di pareti e di pavimenti. Nei locali esclusi dall'obbligo del C.P.I. o del N.O.P., è raccomandata l installazione almeno di un estintore portatile da 6 kg, a polvere polivalente di tipo ABC posto in zona facilmente accessibile, che dovrà essere sottoposto a controllo ed a certificazione di idoneità. Ogni esercizio è tenuto ad avere un registro di carico e scarico dei fitosanitari regolarmente vidimato dall ASL. Dispositivi di protezione individuale I mezzi di protezione individuale devono essere conservati in apposito armadietto a doppio scomparto, ove riporre anche gli eventuali abiti da lavoro, separatamente dagli abiti civili. Magazzini di deposito medio/grandi (all ingrosso) Deve essere presente una dotazione individuale di occhiali, guanti e stivali resistenti a prodotti chimici, adeguate tute monouso, maschera a facciale intero, con filtro combinato per polveri e vapori organici, da utilizzare prevalentemente in caso di sversamenti, eventi accidentali o situazioni di emergenza. I lavoratori dovranno inoltre avere a disposizione mascherine con filtri antipolvere adeguati da utilizzare in occasione di operazioni di travaso, infustamento o movimentazione di prodotti sfusi.
6 PROCEDURA OPERATIVA PO.AIASN 07-3 Pag. 5/5 Deve essere disponibile una adeguata dotazione di materiale assorbente/detergente. Nei locali deve essere presente una cassetta di pronto soccorso installata in zona quanto più possibile vicina. Il personale deve essere informato sui nominativi degli addetti al primo soccorso appositamente formati a cura del Datore di lavoro, nonché sulle modalità di chiamata/attivazione dei numeri di emergenza. Il personale deve altresì essere informato sulla collocazione delle schede di sicurezza dei prodotti e sulle modalità di rapida consultazione. In prossimità dell'apparecchio telefonico devono essere tenuti affissi bene in vista i numeri telefonici dei centri antiveleno, della guardia medica e del presidio ospedaliero più prossimo, dei servizi di prevenzione dell Azienda Sanitaria Locale competente per territorio, dei vigili del fuoco. 8. VIGILANZA IN AZIENDE CHE UTILIZZANO PRODOTTI FITOSANITARI. Gli obiettivi principali sono rappresentati dalla corretta gestione del rischio professionale da prodotti fitosanitari, nonché da una corretta gestione delle conseguenze sull uomo, sull ambiente e sulle matrici alimentari. Attività ispettive previste: Oggetto dell attività di vigilanza sono: il possesso dell autorizzazione all acquisto e all impiego, da parte dell utilizzatore professionale; la presenza e l idoneità dei mezzi di protezione individuale e il loro utilizzo secondo le indicazioni prescritte; il rispetto delle indicazioni e precauzioni d uso riportate in etichetta e nelle schede di sicurezza; che le attrezzature per l'applicazione dei prodotti fitosanitari siano state sottoposte ai controlli funzionali periodici di cui all'articolo 12 del D. Lgs 150/2012 le modalità di stoccaggio dei prodotti fitosanitari; le modalità di manipolazione, diluizione e miscela dei prodotti fitosanitari prima dell'applicazione; la manipolazione degli imballaggi e delle rimanenze di prodotti fitosanitari; lo smaltimento dopo l'applicazione delle miscele rimanenti nei serbatoi; la pulizia dopo l'applicazione delle attrezzature impiegate; il recupero o smaltimento delle rimanenze dei prodotti fitosanitari e dei relativi imballaggi. la tenuta del registro dei trattamenti ovvero un modulo aziendale che riporti cronologicamente l'elenco dei trattamenti eseguiti sulle diverse colture, oppure, in alternativa, una serie di moduli distinti, relativi ciascuno ad una singola coltura la formazione, l informazione e l addestramento del personale esposto. 9. VIGILANZA SUI TRATTAMENTI SPERIMENTALI CON PRODOTTI FITOSANITARI. L argomento è trattato nella specifica istruzione operativa: IO.AIASN DOCUMENTAZIONE CORRELATA IO.AIASN 07 Vigilanza sui trattamenti sperimentali di prodotti fitosanitari in agricoltura. M.AIASN 30 Verbale ispezione trattamenti sperimentali fitosanitari. M.AIASN 31 Verbale distruzione P.A. trattati con fito sperimentali.
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