"Impianti a biomasse in Emilia-Romagna. Aspetti autorizzativi e di controllo 1-2 Ottobre 2013
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1 "Impianti a biomasse in Emilia-Romagna Aspetti autorizzativi e di controllo 1-2 Ottobre 2013
2 Tipologie di Materiali utilizzati negli impianti di Biogas Sottoprodotto: D.Lgs 152/2006 modficato dal D.Lgs e definito dall art 184 bis 1. prodotti o materie provenienti da attività agricola e di allevamento e da attività agroindustriale 2. Materiale e provenienti da attività agricola e di allevamento gestiti come sottoprodotti sin dalla loro formazione Sottoprodotto di origine animale: Reg. CE 1069/2009 e Reg. UE 142/2011 Materie prime secondarie: D.Lgs 152/2006 modificato dal D.Lgs e definito dall art 184 ter Rifiuti.Lgs 152/2006 modficato dal D.Lgs 205/2010 e definito dall art 183 comma I lett. a)
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4 Normativa Reg. CE 1069/2009 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale) Reg. UE 142/2011 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera
5 Categorie SOA Il reg suddivide i SOA in: Materiali di categoria 1 Materiali di categoria 2 Materiali di categoria 3
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9 Linee guida nazionali Approvazione Comitato interregionale sicurezza alimentare Trasmissione all Ufficio legislativo del Ministero della Salute Approvazione in Conferenza Stato - Regioni Regione Emilia-Romagna delibera di accettazione luglio agosto febbraio marzo 2013
10 Linee guida nazionali Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione Articolo 10 Modalità di smaltimento come rifiuti (a norma ambientale) dei materiali di categoria 1, 2 e 3. Articolo 11 Modalità di smaltimento (a norma sanitaria) dei materiali di categoria 1, 2 e 3. (in attesa di un interpretazione autentica da parte della Commissione Europea) Articolo 12 Trasformazione dei materiali di categoria 2 e 3 e prodotti derivati in impianti di compost e biogas
11 Linee Guida - Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione incenerimento e coincenerimento, autorizzati della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento rifiuti. discariche autorizzate conformemente al decreto legislativo 13 gennaio 2003 n. 36 attuazione direttiva 1999/31 relativa alle discariche di rifiuti; impianti di biogas e compostaggio
12 Linee Guida - Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione d) impianti di biogas e compostaggio: annessi all azienda agricola stallatico /effluenti di allevamento: prodotti dalla stessa azienda (stesso codice aziendale) e/o o da consorzi interaziendali che introducano stallatico come unico ed esclusivo sottoprodotto di origine animale in conformità al D.M. 7 aprile 2006 secondo modalità stabilite dalle Regioni e PA.
13 Linee Guida - Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione e) impianti di biogas e compostaggio non annessi ad allevamenti di animali qualora introducano esclusivamente: rifiuti di cucina e ristorazione di categoria 3 rifiuti di cucina e ristorazione di categoria 3 + stallatico contenuto del tubo digerente separato da quest ultimo, latte, prodotti a base di latte, prodotti derivati dal latte sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte, colostro, prodotti a base di colostro uova, prodotti a base di uova ex prodotti alimentari alimenti trasformati;
14 Linee Guida - Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione f) Impianti di biogas e compostaggio annessi alle aziende lattiero-casearie: nel caso in cui introducano sottoprodotti di origine animale derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte proveniente dal medesimo impianto.
15 Riassumendo: Impianti di compostaggio e biogas esclusi dal campo di applicazione Accordo 1 luglio 2004 Articolo 13 Stallatico, contenuto del tubo digerente separato da quest ultimo, latte, colostro Rifiuti di cucina e ristorazione di categoria 3 Nuove linee guida Articolo 3 annessi all azienda agricola stallatico /effluenti di allevamento annessi alle aziende lattierocasearie rifiuti di cucina e ristorazione di categoria 3 o miscele di tali rifiuti con stallatico, contenuto del tubo digerente separato da quest ultimo, latte, prodotti a base di latte, prodotti derivati dal latte sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte, colostro, prodotti a base di colostro, uova, prodotti a base di uova, ex prodotti alimentari alimenti trasformati;
16 Linee guida nazionali : compost e biogas Articolo 3 Impianti esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione ( rispetto alla norma sanitaria) Articolo 12 Trasformazione dei materiali di categoria 2 e 3 e prodotti derivati in impianti di compost e biogas
17 COMPOST E BIOGAS la direttiva 2008/98/CE: Articolo 2 : I sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati destinati ad essere trasformati in impianti di compostaggio e biogas sono RIFIUTI il Regolamento (CE) 1069/2009: Articolo 24: gli impianti di compostaggio e biogas devono essere riconosciuti ai sensi della norma sanitaria. Considerando 12. Nell'interesse della coerenza della legislazione dell'unione, i processi volti a trasformare sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati in biogas o in compost devono essere conformi alle norme sanitarie del presente regolamento, nonché alle misure di tutela ambientale di cui alla direttiva 2008/98/CE. Allegato V del Reg. (UE 142//2011)
18 Linee Guida - Articolo 12 Trasformazione dei materiali di categoria 2 e 3 e prodotti derivati in impianti di compost e biogas 1. Gli impianti di compost e biogas che trasformano materiali di categoria 2 e 3 e prodotti derivati, diversi da quelli di cui all articolo 3, paragrafo 1, lettera d), e) ed f) doppio regime autorizzativo (ambientale e sanitario) : riconoscimento ai sensi dell articolo 24, paragrafo 1, lettera g) regolamento (CE) 1069/2009, autorizzazione ai sensi della normativa ambientale.
19 Reg. CE 1069/2009 Art. 44 Procedura di riconoscimento Rilascio solo dopo ispezione in loco; Può essere concesso un riconoscimento condizionato, qualora risulti dall ispezione in loco che lo stabilimento o l impianto soddisfa tutte le prescrizioni relative all infrastruttura e alle attrezzature necessarie ad assicurare lo svolgimento delle procedure operative. Il riconoscimento provvisorio deve essere convertito entro tre mesi e dopo visita favorevole. Il riconoscimento provvisorio può essere prorogato per un periodo non superiore ai sei mesi.
20 Controlli ufficiali Al fine di rendere i controlli ufficiali omogenei in tutta la Regione si utilizzano strumenti di lavoro: 1. Procedura per il controllo ufficiale presso operatori di impianti di produzione di biogas 2. Check list controllo ufficiale presso Impianto di biogas 3. SCU Scheda Controllo ufficiale
21 Aree di Indagine 6.1 AUTORIZZAZIONE 6.2 CONDIZIONI STRUTTURALI E ATTREZZATURE EDILIZIE, STRUTTURALI E MANUTENTIVE CONDIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI MANUTENZIONE (PROGRAMMA) MANUTENZIONE (GESTIONE) 6.3 CONDIZIONI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE PULIZIA E SANIFICAZIONE (PROGRAMMA) PULIZIA E SANIFICAZIONE (GESTIONE) 6.4 (non applicabile)
22 6.5 IGIENE DEL PERSONALE E DELLE LAVORAZIONI IGIENE DEL PERSONALE E DELLE LAVORAZIONI(PROGRAMMA) IGIENE DEL PERSONALE E DELLE LAVORAZIONI (GESTIONE) 6.6 FORMAZIONE DEL PERSONALE AREE DI INDAGINE 6.7 INFESTANTI LOTTA AGLI INFESTANTI E AGLI ANIMALI INDESIDERATI (PROGRAMMA) LOTTA AGLI INFESTANTI E AGLI ANIMALI INDESIDERATI (GESTIONE) 6.8 RIFIUTI, ACQUE REFLUE E APPROVVIGIONAMENTO IDRICO RIFIUTI, ACQUE REFLUE E APPROVVIGIONAMENTO IDRICO (PROGRAMMA E GESTIONE) 6.9
23 AREE DI INDAGINE 6.9 RINTRACCIABILITA / RITIRO / RICHIAMO (non applicabile) 6.10 DEPOSITO E TRASPORTO Magazzinaggio e trasporto (programma e gestione) 6.13 PIANO AUTOCONTROLLO / HACCP Piano di autocontrollo / HACCP (programma) 6.14 PIANO DI AUTOCONTROLLO / HACCP IMPLEMENTAZIONE Verifica della documentazione (gestione) Verifica sul posto e rilevi strumentali (gestione)
24 CHECK LIST Le aree diverse aree di indagine sono valutabili in altrettanti capitoli della lista di controllo (CHECK LIST) appositamente redatta, attualmente in via di revisione da un gruppo di lavoro organizzato dalla Regione
25 SCU Le valutazioni raccolte nella lista di controllo (CHECK LIST) vengono riepilogate nella SCU, attualmente in via di revisione da un gruppo di lavoro organizzato dalla Regione
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