PERIODICO DELL ASSOCIAZIONE CACCIATORI TRENTINI

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1 IL CACCIATORE TRENTINO N SETTEMBRE Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento ASSOCIAZIONE CACCIATORI TRENTINI PERIODICO DELL ASSOCIAZIONE CACCIATORI TRENTINI

2 RICERCA SCIENTIFICA Piergiovanni Partel* - Luca Rotelli** Progetto Gallo cedrone Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino Modalità di cattura di galli cedroni nell ambito del progetto Differenze stagionali nella selezione dell habitat e nell uso dello spazio nel gallo cedrone (Tetrao urogallus) nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. fonti di disturbo e dello status delle sue popolazioni. Successivamente ai positivi contatti avuti con la professoressa Storch si provvedeva ad informare il Servizio Foreste e Fauna e il Servizio Conservazione della natura e Valorizzazione ambientale della P.A.T. della possibilità di effettuazione della ricerca. Gli stessi Servizi manifestavano la piena condivisione dell iniziativa. Nel corso del 2008, l Ente Parco, tra i finanziamenti delle attività di ricerca, inseriva nel programma annuale di gestione un Nel corso del 2007 l Ente Parco Paneveggio-Pale di San Martino, tenuto conto delle indicazioni presenti nel Piano Faunistico del Parco in merito alla necessità di effettuare studi di approfondimento sui tetraonidi e in considerazione della carenza di informazioni su queste specie, valutava l opportunità di intraprendere uno studio sul gallo cedrone. Al fine di verificare la fattibilità di tale progetto provvedeva a contattare l Università di Friburgo (D) nella persona della professoressa Ilse Storch, tra i massimi esperti di galliformi a livello mondiale. La pretesa di individuare tale professionalità derivava, oltre che dall esigenza di garantire un elevato standard qualitativo in termini scientifici, soprattutto dalla necessità di ottenere garanzie in termini di rispetto e tutela del benessere animale. Tale problematica, particolarmente curata in tutti i progetti di ricerca promossi dal Parco in cui si operano manipolazioni di animali selvatici, è oltremodo sentita per questa specie in considerazione della sua sensibilità alle Pesatura 4

3 budget per l avvio di uno studio propedeutico all attività di cattura di detta specie. In tal senso nel corso dello stesso anno stipulava una convenzione con l Università di Friburgo, al fine di addivenire alla stesura di un progetto di ricerca che rispondesse per quanto possibile alle esigenze dei vari partners, garantendo nel contempo l indispensabile supporto tecnico e scientifico per la predisposizione delle autorizzazioni alle catture e per l acquisto del materiale necessario alla loro realizzazione. L Università di Friburgo sulla scorta di detto incarico presentava quindi un progetto di ricerca avente tra gli obiettivi la definizione del modello di selezione del micro-habitat, con lo scopo di permettere l individuazione di un profilo ottimale dell ambiente e di cartografare gli habitat potenziali, la quantificazione delle esigenze spaziali della specie, attraverso la determinazione della grandezza degli home range e l analisi del trend della popolazione in relazione agli attuali e futuri cambiamenti ambientali previsti (alterazione dell habitat, evoluzione del clima, ecc.). Il fine ultimo del progetto è quello di comprendere come la dinamica di popolazione del gallo cedrone sia influenzata dai modelli di utilizzazione delle risorse, in relazione tanto alla qualità quanto alla struttura dell habitat, oltre che in relazione al contesto ambientale (confronto tra aree naturali ed area ad elevata presenza umana), con lo scopo di identificare le principali minacce alle quali la specie è soggetta, così da proporre misure mirate di conservazione. Sulla scorta di detto programma di ricerca l Ente Parco provvedeva a formalizzare apposita richiesta di rilascio di permesso ai sensi dell articolo 35 della L.P. 24/1991 e successive modifiche per la cattura a scopo scientifico di esemplari di gallo cedrone al Comitato faunistico provinciale e ad avviare le fasi operative del progetto. Nel mese di maggio 2009 il Comitato faunistico provinciale autorizzava l Ente Parco ad effettuare catture di gallo cedrone per il periodo Misurazione delle timoniere METODO DI CATTURA La metodologia utilizzata per le catture è stata quella delle reti sulle arene di canto, già sperimentata con successo in altri todo consiste nel fissare a piante o ad appositi paletti reti di metri di lunghezza e di circa 2,5 metri d altezza, con maglie da 120 e 150 mm, ad un altezza di circa un metro da terra, sui luoghi utilizzati in primavera come arene di canto, in modo da interrompere i percorsi che i maschi compiono per difendere i confini dei loro territori. La rete in più rispetto all altezza da terra viene utilizzata per dar vita ad una sacca che rimane sospesa sulla corda portante, mentre il resto della rete viene fatto cadere a terra e disteso sul terreno. Nel momento in cui i galli cedroni muovendosi di pedina incontrano la rete, la parte sospesa sulla corda cade loro addosso, rimanendovi impigliati. Le reti sono state piazzate e messe in funzione il giorno pre- accorgimento di attivare le reti solo poche ore prima dell inizio dell attività dei galli è necessario per evitare che individui che visitano l arena con largo anticipo possano cadere nelle reti, rimanendovi per periodi troppo lunghi. Dal momento del loro innesco le reti sono state continuamente monitorate da parte del personale preposto alle catture, pronto ad intervenire all interno di capanni montati a debita distanza dal punto di canto, in modo da evitare qualsiasi disturbo, ma contestualmente garantendo la massima celerità nella liberazione degli uccelli caduti nelle re- alcun esemplare, i capanni sono stati abbandonati dal personale solamente dopo che l attività di parata si era completamente 5

4 Sistemazione del radiocollare cate le catture, invece, gli individui sono stati liberati dalle reti nel giro di pochi minuti, quindi subito riposti in robusti sacchi di cotone. Il trattamento, dal momento della caduta nelle reti alla liberazione, è durato circa minuti. I galli catturati sono stati pesati, misurati, radiocollarati e prontamente liberati. Tra le misure biometriche raccolte, vi sono la lunghezza dell ala, della prima remigante primaria, della timoniera più esterna e di quella più interna, lo spessore e la lunghezza del becco. Per evitare il protrarsi della manipolazione, le misure biometriche sono state rilevate solo su un lato del corpo. Infine, prima di essere liberati, i galli cedroni sono stati muniti di radiocollare, dotato di sensore di attività, del peso di 19 grammi, che rappresenta lo 0,5-1,5% del peso di un gallo cedrone al momento della cattura. I radiocollari utilizzati hanno una durata prevista di 36 mesi. RISULTATI DELLE CATTURE Nel corso del 2009, successivamente al rilascio dell autorizzazione venivano immediatamente avviate le operazioni di cattura di galli cedroni sulle arene di canto presenti nell area di studio. Dopo aver ottenuto l autorizzazione il 7 maggio, l 8 è iniziata la campagna di catture che si è protratta fino al 25 maggio, per un totale di 13 tentativi di cattura (per tentativo di cattura si intende un uscita su un arena di canto in cui sono in funzione le reti; in alcuni casi i tentativi di cattura sono stati anche 2 per giornata in quanto si è operato contemporaneamente su distinte arene di canto). A seguito dei ritardi nell ottenimento della necessaria autorizzazione, le catture sono iniziate a stagione avanzata, quando l attività di parata sulla maggior parte delle arene di canto era già in fase calante. Tuttavia, a seguito delle notevoli restrizioni numeriche imposte dall autorizzazione stessa per l anno 2009, che permetteva unicamente la cattura di 5 individui, di cui 3 maschi e 2 femmine, l obiettivo è stato quasi raggiunto. Sono infatti stati catturati tre maschi sui tre concessi ed una femmina su due. Nonostante il prolungarsi della stagione invernale, che poteva far supporre un posticipo dell attività riproduttiva sui luoghi di canto, quando si è cominciato a catturare, l attività su molte delle arene presenti nell area del Parco era già notevolmente ridotta, permettendo di procedere alle catture solamente su tre di loro: quella di Laste in sinistra orografica della Valle del Cismon, quella di Tognola in destra orografica della Valle del Cismon e quella di Val Bona a Paneveggio, in sinistra orografica della Valle del Travignolo. Anche su due di queste, comunque, l attività era ormai molto debole. Sono state montate da un minimo di 120 metri ad un massimo di 225 metri per giornata di cattura, in media 168 metri. In media per la cattura di un individuo sono stati necessari 3,25 tentativi. Non è stata catturata nessuna altra specie. Nella primavera 2010 l attività di cattura si è svolta tra il 24 aprile ed il 27 maggio. Durante il periodo considerato sono stati catturati due maschi adulti e due femmine, di cui una adulta ed una subadulta. Sono state montate da un minimo di 120 metri ad un massimo di 300 metri per giornata di cattura, in media 154 metri. In media per la cattura di un individuo sono stati necessari 7 tentativi. Differentemente da quanto accaduto nel 2009, quando non erano state catturate altre specie, sono caduti nelle reti anche un maschio di capriolo e due lepri bianche. In tutti i casi i soggetti catturati sono stati immediatamente liberati. Nella primavera 2010 si è provveduto nuovamente all attività di cattura sull arena di Tognola, dove erano già presenti alcuni soggetti radiocollarati. A causa dell estrema territorialità di questi individui, è stato possibile procedere alla cattura di nuovi esemplari in modo mirato, posi- 6

5 zionando le reti in quelle porzioni dell arena non interessate dalla presenza dei galli già marcati. Nella primavera 2011 l attività di cattura si è svolta tra il 17 aprile ed il 26 maggio. Durante il periodo considerato sono stati catturati dodici maschi adulti. Sono state montate da un minimo di 45 metri ad un massimo di 360 metri per giornata di cattura, in media 215 metri. Oltre alla cattura dei dodici nuovi maschi di gallo cedrone, sono stati ricatturati il maschio M004, già marcato nella primavera 2010 ed il maschio M012. Inoltre sono stati anche catturati quattro maschi di capriolo, in tre differenti episodi e tre maschi ed una femmina di camoscio, anch essi in tre circostanze diverse, tutti liberati nel giro di pochi minuti dalla loro caduta nelle reti. Va anche ricordato, a titolo di curiosità, la cattura di due motociclisti con moto da trial la sera del 17 aprile, al di fuori di qualsiasi itinerario marcato: mentre scendevano lungo il pendio su cui si trova l arena di canto di Laste, sono finiti entrambi nelle reti, danneggiandole in modo irreparabile, ma fortunatamente senza alcuna conseguenza per loro. Grazie alla primavera particolarmente favorevole da un punto di vista meteorologico, che ha consentito di poter visitare le arene di canto per tutto il periodo riproduttivo è stato possibile visitare tre arene su cui fino ad ora non si erano mai effettuati tentativi di cattura. In totale le catture sono state quindi effettuate su cinque diverse arene, per un totale di 47 tentativi di cattura. Su quattro delle cinque arene visitate sono stati catturati degli individui. Il primo maschio è stato catturato il 21 aprile, mentre l ultimo il 26 maggio. In media per la cattura di un individuo sono stati necessari 3,92 tentativi di cattura. Dei dodici nuovi maschi marcati, due sono stati catturati sull arena di Laste, due su quella di Pian del Termen, quattro sull arena del Revers del Bedolè e quattro su quella di Fossernica. CONCLUSIONI Complessivamente nel triennio sono stati catturati 20 diversi galli cedroni su 5 diverse arene di canto. Inoltre sono state eseguite 2 ricatture. Tabella delle località di cattura e numero di galli cedroni catturati per arena di canto Arena di canto Maschi Femmine catturati catturate Ricatture Laste Tognola 4 2 Pian del Termen 2 Revers del Bedolè 4 Fossernica 4 1 Il rapporto tra i sessi alla cattura è risultato fortemente sbilanciato a favore dei maschi (1 maschio per 0,2 femmine ) portando alla marcatura di 17 maschi e 3 femmine. Relativamente all età dei galli cedroni catturati, tutti i maschi erano adulti, quindi individui di almeno due anni, mentre delle tre femmine due erano adulte e una subadulta. Lo sforzo di cattura è variato di anno in anno da 3,25 a 7 tentativi per capo, con una media sul triennio di 4,4 tentativi. Relativamente all impatto delle catture sulla specie gallo cedrone, l esperienza sin qui acquisita permette di confermare quanto già rilevato da Ilse Storch sulle Alpi bavaresi, nell ambito di un analogo progetto di ricerca, in cui un numero elevato di individui sono stati catturati nel corso della primavera sulle arene di canto. In particolare si è potuto accertare come l operazione di cattura e le successive fasi di manipolazione e marcatura vengano ben sopportati da questa specie. A conferma di questo si evidenzia come durante il triennio tutti gli individui catturati non abbiano subito alcun tipo di trauma. Anche il piumaggio non ha subito alcun danno e tutti i soggetti hanno preso il volo regolarmente al momento della liberazione. Durante l intero perio- do delle catture non si è verificato alcun incidente con nessuno dei galli cedroni catturati. Si è potuto accertare inoltre che tutti i maschi rilasciati sono ritornati sull arena nei giorni successivi alla loro cattura, dove sono stati osservati in diverse occasioni, sia durante l attività di parata con altri galli, sia intenti ad alimentarsi. Esemplificativa appare la ricattura, nel corso della primavera del 2011, di un maschio dopo solo 2 giorni dalla prima cattura, dimostrando come tale attività abbia un impatto estremamente limitato sul comportamento degli individui. I soggetti maschi catturati nel corso del 2009 e del 2010 nel corso delle primavere successive hanno frequentato le arene di canto per tutto il periodo riproduttivo, visitando esattamente le stesse zone dove erano stati catturati negli anni precedenti. 7

6 Tabella delle catture primaverili. Tentativi di cattura, numero di galli cedroni catturati, sforzo di cattura (espresso come tentativi necessari alla cattura di un individuo) e lunghezza media giornaliera delle reti utilizzate (espressa in metri) nelle primavere e 2011 sulle arene di canto del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Anno di cattura *Tentativi Sforzo di cattura Lunghezza media Galli catturati di cattura (Tentativi/indiv.) giornaliera delle reti , , , Totale , * Per tentativo di cattura si intende una uscita su una arena di canto in cui sono in funzione le reti; in alcuni casi i tentativi di cattura sono stati anche 2 per giornata in quanto si è operato contemporaneamente su distinte arene di canto. Anche i dati riguardanti la componente femminile supportano la scarsa influenza delle catture sul comportamento della specie, in quanto le due femmine adulte catturate hanno deposto regolarmente sia nell anno in cui sono state catturate, sia nelle primavere successive, mentre la femmina di un anno, catturata nel corso della primavera 2010 ha deposto soltanto nella primavera successiva, in sintonia con quanto riportato in letteratura in merito al fatto che le femmine di gallo cedrone generalmente depongono soltanto dal secondo anno di vita. In definitiva il lavoro svolto sino ad ora evidenzia come il metodo di cattura di galli cedroni con reti sulle arene di canto abbia una buona efficienza in termini di soggetti catturati, comporti scarse ripercussioni sul comportamento dei soggetti marcati e presenti un grado elevato di sicurezza per gli animali che finiscono nelle reti. Allo stesso tempo emerge come tale metodologia sia selettiva nei confronti dei maschi e che il successo delle catture dipende molto dai livelli di attività dei maschi sulle arene di canto che variano estremamente di anno in anno e di giorno in giorno a causa di fattori non ancora del tutto noti. *Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino **Università di Friburgo (D) La liberazione 8

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