Opuscolo tecnico. Zone d incontro. upi Ufficio prevenzione infortuni
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1 Opuscolo tecnico Zone d incontro upi Ufficio prevenzione infortuni
2 All inter di una zona d incontro, la superficie di fruizione viene condivisa dai pedoni e dai veicoli. Pertanto, questo tipo di zona è adatta sia alle strade a funzione di servizio sia a quelle a funzione di traffico, poiché persegue l obiettivo di aumentare la sicurezza, la qualità abitativa e di fruizione.
3 Zone d incontro: regime del traffico interessante per i comuni Numerosi comuni svizzeri introduco le cosiddette zone d incontro, allo scopo di aumentare la qualità di fruizione e l attrattiva di una determinata tratta stradale all inter della località, nché di dare la precedenza ai pedoni rispetto ai veicoli nella circolazione stradale. Zone d incontro nel modello upi 50 / 30 km/h La funzionalità assegnata a un determinato spazio stradale dipende da criteri urbanistici e di gerarchia di rete, ma anche dai criteri rilevanti per le esigenze degli utenti della strada. Generalmente, l upi consiglia d introdurre il modello upi 50 / 30 km/h nell abitato poiché permette di creare una zona d incontro nelle aree idonee. Le zone d incontro si trova preferibilmente su strade a funzione di servizio (quartiere residenziale) o strade secondarie a funzione di traffico (posizione centrale): i presupposti legali rimango invariati. Nell attuazione delle misure di costruzione, invece, occorre tenere conto del carattere differente dei due tipi di strada. Confine comunale Strada principale 50 km/h Strade secondarie a funzione di traffico 50 km/h Rete stradale a funzione di servizio 30 km/h Zona d'incontro 20 km/h Zona pedonale
4 Pianificazione: quando è opportu creare una zona d incontro? Processo decisionale Lo schema procedurale illustra gli aspetti in materia di diritto, esigenze di utilizzo / processo partecipativo e tecnica del traffico, che devo essere chiariti per la pianificazione e realizzazione di una zona d incontro. Nell ambito dei chiarimenti tecnici va rivolta una particolare attenzione all aspetto della sicurezza stradale. Ci so i presupposti per la creazione di una zona d incontro? Accertamenti legali Luogo strada extraurbana strada urbana strada principale è possibile trasformare la strada principale in strada secondaria? Esigenze di utilizzo, processo partecipativo Posizione centrale: intenso traffico pedonale con attraversamento libero / lineare? Quartiere residenziale: attività su entrambi i lati della strada? Sussiste una grande esigenza di spazi fruibili? Mancanza di spazio per il gioco e lo sport? L introduzione di una zona d incontro genera potenzialmente un intenso traffico pedonale? Questo rispecchia la volontà politica? n è possibile alcuna zona d incontro Accertamenti relativi alla tecnica del traffico La riconfigurazione in una zona d incontro comporta nuovi deficit di sicurezza? È possibile eliminarli adottando le necessarie misure? la zona d incontro può essere creata
5 Spiegazione sui singoli punti dello schema procedurale «Ci so i presupposti per la creazione di una zona d incontro?» trasporto pubblico, il passaggio dall area pedonale alla carreggiata deve essere chiaramente distinguibile alla vista e al tatto. Accertamenti legali La velocità massima segnalata è di 20 km/h. In questa zona d incontro, nell attraversamento della carreggiata sia i pedoni, sia gli utenti di mezzi simili a veicolo han la precedenza sui veicoli (esclusi i tram), ma n devo ostacolarli. Le zone d incontro n devo avere passaggi pedonali. Si applica la precedenza da destra. Il parcheggio è autorizzato soltanto negli spazi segnalati o demarcati. L ingresso in una zona d incontro deve essere segnalato con porte ben visibili. Esigenze di utilizzo, processo partecipativo Una volta chiarite le esigenze di utilizzo è possibile avviare il processo partecipativo. Per l introduzione di una zona d incontro, generalmente si consiglia di adottare sempre una procedura partecipativa. Il team di progetto per l introduzione di una zona d incontro in posizione centrale dovrebbe essere composto da rappresentanti provenienti dai seguenti ambiti: pianificazione del territorio, politica, abitanti, commercio, gruppi d interesse e tecnica del traffico. L introduzione di zone d incontro richiede un intensa attività di pubbliche relazioni, affinché il nuovo regime del traffico venga inteso e vissuto all insegna del riguardo e della coesistenza. La popolazione deve essere coinvolta nel progetto il prima possibile. Accertamenti relativi alla tecnica del traffico Nel caso ideale, l estensione di una zona d incontro viene determinata dalla situazione locale e dal contesto urbanistico. Il regime del traffico deve risultare incisivo, ben leggibile e ricoscibile. Pertanto, la zona d incontro deve distinguersi visivamente in modo netto dallo spazio stradale confinante (velocità massima: «limite generale 50» o «zona con limite di velocità massimo di 30 km/h»). Le strade o le tratte stradali con un impatto simile sullo spazio dovrebbero sottostare allo stesso regime di traffico. In una zona d incontro, i pedoni e i veicoli condivido la superficie di soggior. È dunque necessario tenere in debita considerazione le esigenze delle persone a mobilità ridotta. In caso di volume di traffico elevato o linee del Affinché i conducenti possa fermarsi per tempo davanti a un pedone che attraversa la strada, nella zona d incontro va sempre rispettata una distanza di visibilità per l arresto di alme 15 m. La visibilità può essere ostacolata dai veicoli parcheggiati, oltre che dagli elementi di arredamento, motivo per cui occorre tenerne conto nella scelta del collocamento dei parcheggi, delle fermate degli autobus e delle misure complementari. Se si progetta di creare una zona d incontro in una tratta in cui circola veicoli ferroviari, è necessario considerare che il pedone n ha mai la precedenza su questi ultimi, e quindi sussiste il rischio di fraintendimenti. Procedimento di attuazione Per un attuazione efficiente della zona d incontro è fondamentale coinvolgere le persone giuste. Si consiglia la procedura in 5 fasi di seguito descritta. Pianificazione: occorre comprovare le esigenze di utilizzo, quali la precedenza dei pedoni, una velocità di marcia ridotta e l esigenza di attraversamento libero. Attività di pubbliche relazioni: l opinione pubblica va costantemente informata, in modo da ottenere un ampia approvazione. Perizia: una perizia allestita da u studio d ingegneria o di pianificazione deve fungere da base decisionale per il rilascio del permesso da parte dell assemblea comunale e del cantone. Realizzazione: si procede alla segnalazione della zona d incontro e realizzazione delle misure decise. Verifica successiva: a un an dalla realizzazione, viene valutato il successo della zona d incontro sulla base di criteri definiti. L opuscolo tecnico dell upi «Zone 30 all ora» approfondisce i singoli punti indicati. Le stesse delucidazioni posso essere utilizzate per analogia nella realizzazione di una zona d incontro.
6 Pianificazione / realizzazione: in quali casi funziona la zona d incontro? Perizia Per istituire una zona d incontro, secondo l ordinanza concernente le zone con limite di velocità massimo di 30 km/h e le zone d incontro, viene richiesto un breve rapporto o una perizia. Nella tabella seguente so descritti i contenuti e l accertamento degli interventi necessari per l istituzione di una zona d incontro. Contenuto della perizia Aspetti da osservare per le zone d incontro a) Descrizione degli obiettivi perseguiti con la disposizione della zona Posizione centrale Aumentare la qualità abitativa e di fruizione; ridurre le emissioni acustiche e cive; far percorrere il traffico a bassa velo cità costante; realizzare opportunità di attraversamento libero con diritto di precedenza del traffico pedonale (particolare tutela di determinati gruppi di utenti); aumentare la sicurezza stradale, in particolare per il traffico lento Quartiere residenziale Aumentare la qualità abitativa e di fruizione; ridurre le emissioni acustiche e cive; creare spazi per le attività di gioco/sport e sociali; tutelare determinati gruppi di utenti; aumentare la sicurezza stradale, in particolare per il traffico lento b) Pia ricapitolativo indicante la gerarchia delle strade Pia, ad esempio in scala 1 : 1000 o 1 : 5000 c) Deficit di sicurezza esistenti e prevedibili nché proposte per eliminarli Dossi, parcheggi, edifici, fermate degli autobus, elementi di arredamento, rapporti di precedenza Parcheggi, siepi, recinti, edifici, elementi di arredamento, rapporti di precedenza d) Indicazioni riguardanti il livello di velocità esistente (V50 e V85) V85 prima dell introduzione della zona d incontro sotto i 25 km/h: n è necessario alcun provvedimento supplementare. So richieste misure di arredamento, quanto più la V85 supera i 25 km/h. e) Qualità attuale e desiderata per lo spazio abitativo, vitale ed ecomico La quota del traffico lento aumenta. Il centro con i negozi è più frequentato quando lo spazio stradale è attrattivo. La quota del traffico lento aumenta. Possibile riduzione del TGM. f) Possibili effetti delle misure sulla restante rete stradale della località Il traffico di transito n dovrebbe spostarsi sulla rete stradale subordinata. Deviazione parziale del traffico di transito sulla rete stradale superiore. g) Elencare e descrivere le misure Fissare le necessarie misure di costruzione e funzionali nel pia (ad esempio in scala 1 : 500).
7 Verifica Al più tardi dopo un an occorre verificare l efficacia delle misure realizzate. Se gli obiettivi perseguiti n so stati raggiunti, van adottate misure supplementari. Nel caso in cui la verifica successiva evidenzi in particolare il superamento della V85 di 25 km/h, è necessario adottare anche ulteriori misure. L analisi relativa all efficacia deve considerare anche i fattori sociali e psicologici (tra cui il rafforzamento dell interazione sociale, il miglioramento delle possibilità di movimento e della vitalità; l aumento della qualità dell ambiente circostante).
8 Per la tua sicurezza. Il tuo upi L upi è il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni al servizio della popolazione. Svolge ricerche negli ambiti della circolazione stradale, dello sport, della casa e del tempo libero e ne divulga i risultati attraverso consulenze, formazioni e campagne destinate tanto agli ambienti specializzati quanto al vasto pubblico. Il sito offre maggiori informazioni. Ulteriori informazioni L upi consiglia anche le seguenti pubblicazioni: Zone 30 all ora (opuscolo tecnico) Prozessevaluation des bfu-modells Tempo 50 / 30 (rapporto) Strassenraumgestaltung (documentazione tecnica) Gemeinschaftsstrassen (documentazione tecnica) Zone 30 all ora (opuscolo divulgativo) Le pubblicazioni dell upi posso essere richieste gratuitamente o scaricate in formato PDF: Bibliografia: Legge sulla circolazione stradale del 19 dicembre 1958 (LCStr), RS Legge federale sull eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (legge sui disabili, LDis) del 13 dicembre 2002, RS Ordinanza sulla segnaletica stradale (OSStr) del 5 settembre 1979, RS Ordinanza del DATEC del 28 settembre 2001 concernente le zone con limite di velocità massimo di 30 km/h e le zone d incontro, RS Ordinanza concernente le strade di grande transito del 18 dicembre 1991, RS VSS SN Conception de l espace routier, bases; VSS SN Conception de l espace routier, éléments d aménagement VSS SN , Conception de l espace routier, éléments de modération du trafic VSS SN , Conception de l espace routier, aménagement de surfaces routières colorées VSS SN , Traversées à l usage des piétons et des deux-roues légers, bases VSS SN a, Stationnement; disposition et géométrie des installations de stationnement VSS SN , Marques particulières; domaines d application, formes et dimensions Mandato di ricerca SVI 2006/002, Begegnungszonen: Empfehlungen für die Planung und Umsetzung Mandato di ricerca VSS 2008/201, Espace de rue sans obstacles Exigences des personnes avec handicap Ufficio federale delle strade USTRA, Verkehrsberuhigung innerorts, Arbeitshilfe für Planung und Umsetzung. Berna 2003 Eberling, P, Scaramuzza, G. Betrieb von Kten mit Rechtsvortritt (ricerca pilota upi). upi, Berna 1999 Schweizer, T, Fasciati, J. Unfallgeschehen in Begegnungszonen. In: Strasse und Verkehr, n. 9/2008 upi 2013, riproduzione gradita con indicazione della fonte; stampato su carta certificata FSC upi Ufficio prevenzione infortuni, casella postale 8236, CH-3001 Berna Tel , fax , info@upi.ch,
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