Il regolamento viario di Reggio Emilia: zone a traffico residenziale moderato
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- Gianfranco Giordano
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1 La città è il mio cortile Reggio Emilia, 22 Ottobre 2010 Il regolamento viario di Reggio Emilia: zone a traffico residenziale moderato Polinomia srl - via S. Gregorio MILANO
2 Un motivo semplice... 2
3 Il regolamento viario di Reggio Emilia Cosa è il Regolamento Viario Il Regolamento Viario ha lo scopo di definire le modalità di realizzazione e funzionamento delle strade e degli spazi pubblici. Una volta approvato il Regolamento rappresenta un riferimento cogente per l attività di tutti i settori (in particolare Urbanistica, LL.PP., P.L.), tale da agevolarne i compiti da una parte e garantirne una maggiore omogeneità di azione dall altra. E uno strumento attuativo della classificazione funzionale delle strade e della perimetrazione delle zone urbane. 3
4 La classificazione delle rete stradale Attribuisce ai diversi rami un differente grado di importanza rispetto alle esigenze poste dalle diverse componenti del traffico veicolare (di scambio, di attraversamento, interno), grado cui deve corrispondere un diverso obiettivo di funzionalità. Sulla base della classificazione devono essere ricercati gli equilibri possibili tra funzioni di traffico e funzioni urbane e di conseguenza indirizzati gli esiti progettuali delle proposte di riassetto dei nodi di traffico e di ristrutturazione degli assi stradali sui quali si ritiene necessario intervenire. 4
5 Le perimetrazioni / 1 Le perimetrazioni definiscono quali categorie di traffico escludere o privilegiare nelle diverse zone delimitate e che pertanto assumono importanti conseguenze sotto l'aspetto normativo. 1. il centro abitato, che individua le strade inserite in un contesto di tipo urbano con le relative conseguenze funzionali, comportamentali ed ambientali; 2. le zone di particolare rilevanza urbanistica (ZPRU), che individuano le aree maggiormente attrattive per le quali devono poter operare strumenti specifici di governo dell'accessibilità, con particolare riferimento ai dispositivi di controllo della sosta; 3. le zone a traffico limitato (ZTL), in cui l accesso e la circolazione veicolare sono limitati a fasce orarie prestabilite e/o a particolari categorie di veicoli. 4. le zone ed aree pedonali (AP), cioè le strade e le piazze interdette alla circolazione dei veicoli. 5
6 Le perimetrazioni / 2 5. le zone 30, cioè i comparti nei quali, per particolari motivi legati alla natura degli insediamenti, alla morfologia della rete, alla vulnerabilità ambientale e/o alla sicurezza, è possibile ed opportuno adottare un limite generalizzato di velocità inferiore a quello dei 50 km/h altrimenti previsto per le altre aree urbane; 6. le zone residenziali a traffico moderato (ZRTM), cioè i comparti ad esclusivo uso abitativo dove le esigenze (e le modalità) di circolazione di pedoni e ciclisti divengono prevalenti rispetto a quelle dei veicoli motorizzati e che a tal fine vanno specificatamente attrezzati. Esse adottano in particolare il limite di velocità di 30 km/h; 7. le zone industriali, cioè i comparti caratterizzati in via esclusiva da funzioni produttive e logistiche, dove la forte presenza di veicoli pesanti in circolazione, manovra e sosta determina condizioni particolari per la sicurezza della circolazione. 6
7 Regolamento e normative Il regolamento di Reggio non sostituisce la normativa, ma la integra e, ove necessario, la interpreta. 7
8 Regolamento e normative Il Regolamento di Viario è integrato dalle Linee Guida per la progettazione delle reti ciclabili allegate al BICIPLAN 8
9 La sicurezza degli utenti deboli 1. Obbligo di protezione degli attraversamenti pedonali per le strade a grande traffico 2. Trattamento delle strade senza protezioni pedonali 3. Barriere architettoniche 4. Obbligo di utilizzo delle piste e corsie ciclabili (cfr. c.9 art.182 CdS) 5. Corsie di accelerazione/ decelerazione 6. Svolte a destra continue e corsie di preselezione 7. Grandi rotatorie 8. Altezza dei cordoli 9. Strade pluricorsia 10. Trattamento e manutenzione delle banchine laterali 9
10 Dispositivi di moderazione del traffico Con dispositivo di moderazione del traffico si intende ogni elemento della carreggiata stradale, finalizzato alla limitazione della velocità di marcia dei veicoli, alla fluidificazione lenta del traffico ed all incentivazione di una condotta di guida tranquilla, attenta e rispettosa degli altri utenti della strada. I dispositivi tipicamente utilizzati sono: bande trasversali, costituite da strisce ad effetto ottico, acustico o vibratorio sfalsamenti verticali della carreggiata, comprendenti dossi, cuscini berlinesi, attraversamenti pedonali e platee rialzate, places traversantes; restringimenti della carreggiata, comprendenti golfi a protezione degli attraversamenti pedonali e sensi unici alternati forzati (pinch-point); fasce polifunzionali transitabili, sormontabili e semisormontabili parallele alle corsie di marcia; disassamenti trasversali della carreggiata, comprendenti chicanes ed altre deviazioni. Tali dispositivi sono poco o per nulla normati: il regolamento viario cerca di introdurre qualche regola fondamentale per il loro corretto utilizzo. 10
11 I Quartieri Moderati Se vi sono le tecniche per rendere sicure le strade che esistono, perché non si riescono a costruire quelle nuove in modo che siano già sicure? Un primo problema è la contabilità urbanistica; il regolamento prova ad affrontare tale questione, e scrive che: Qualora un nuovo insediamento venga progettato utilizzando criteri di moderazione intrinseca e di compatibilizzazione tra il traffico e le altre funzioni urbane si potranno adottare [..] specifici criteri di contabilizzazione delle quantità a standard prescritte dal RUE al fine di rendere possibile la realizzazione di spazi a destinazione d uso mista con particolare riferimento alle quantità da destinare alla circolazione veicolare ed alla sosta, al verde di quartiere, agli usi collettivi, alla pedonalità e ciclabilità. 11
12 I Quartieri Moderati Vi è poi un evidente problema di cultura tecnica. Il Regolamento inizia a dare qualche indicazione, ma dovrà essere sorretto dallo sviluppo di una manualistica dedicata, così come è per la progettazione delle ciclabili. In generale, le caratteristiche considerate per qualificare un quartiere come avente caratteristiche intrinseche di moderazione (QM) sono le seguenti: velocità massima fisicamente possibile pari a 30 km/h ; assenza di possibili itinerari, anche secondari, di attraversamento; chiara identificazione e specifico trattamento delle porte di accesso al quartiere; organizzazione prevalente dello spazio pubblico anche destinato alla circolazione e sosta per stanze e non per corridoi, con commistione delle suddette funzioni con le altre (circolazione e sosta pedonale, verde attrezzato ecc.) secondo una logica di compatibilizzazione e non di separazione; particolare qualità nella realizzazione dello spazio pubblico e sua stretta integrazione con quello privato. 12
13 Quartieri moderati - esempi Spazi polifunzionali nei quali la convivenza e resa possibile dalla moderazione dei comportamenti 13
14 Quartieri moderati - esempi Gli spazi per la circolazione e la sosta dei veicoli non determinano la forma dello spazio 14
15 Quartieri moderati - esempi La circolazione è integrata in spazi aperti e non in corridoi. I quartieri possono organizzarsi per stanze. 15
16 Quartieri moderati - esempi I (pochi) dispositivi di moderazione necessari sono integrati nel disegno dello spazio pubblico..e non forzati! 16
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