La green economy in Italia: vision e proposte degli Stati Generali

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1 La green economy in Italia: vision e proposte degli Stati Generali Raimondo Orsini Fondazione per lo sviluppo sostenibile Copyright Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - Via dei Laghi, Roma - info@fondazionesvilupposostenibile.org

2 2 A classroom in 1967

3 3 A classroom in 1969

4 Copyright Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - Via dei Laghi, Roma - info@fondazionesvilupposostenibile.org

5 Copyright Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - Via dei Laghi, Roma - info@fondazionesvilupposostenibile.org

6 Ecology and economical crisis: a cost or opportunity? 75% 67% ottobre 2010 marzo % 23% 8% 10% un'opportunità un limite (non sa, non indica) Fonte: Banca dati sondaggi IPSOS 6

7 For the future of the country would you bet more on green economy or on traditional economy? 70% 60% 58% 50% 40% 34% 30% 20% 10% 0% sulla green economy che sul medio periodo produrrà importanti benefici anche in termini economici sui settori tradizionali, perché i costi per ridurre l'impatto ambientale sarebbero eccessivi in un periodo di crisi Base casi: Fonte: Banca dati sondaggi Ipsos aprile

8 La sfida della Green Economy 8

9 La sfida della Green Economy 9

10 La sfida della Green Economy 10

11 La sfida della Green Economy 11

12 I prezzi dei prodotti energetici sono cresciuti di quasi cinque volte dal 1995 al 2011 FONTE: WORLD BANK COMMODITY PRICE 2005=100

13 Fattura energetica dell Italia (in valori attualizzati 2011) 1990: 21,8 MLD di euro (1,7% del Pil) 2011: 61,9 MLD di euro (3,9% del Pil) Fonte: UPI Databook 2012

14 Investimenti mondiali nelle rinnovabili (miliardi di $) Fonte: Frankfurt School, Bloomberg New Energy Finance

15 Previsioni nell andamento dei consumi globali di materiali Scenario business as usual (Fonte SERI)

16 I prezzi dei minerali e metalli sono cresciuti di quasi tre volte dal 1995 al 2011 FONTE: WORLD BANK COMMODITY PRICE 2005=100

17 La sfida della Green Economy 1. Stimolo agli investimenti Quota del green stimulus sul totale delle misure varate nel 2008 (Fonte HSBC 2009) 17

18 Un primo Rapporto per capire cos è la green economy con un analisi dei suoi settori strategici in Italia Il Rapporto è il risultato della collaborazione di un gruppo di ricercatori dell ENEA e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile che ha svolto anche la funzione di supporto,tecnico e organizzativo, degli Stati generali, sulla base di un accordo con il Ministero dell ambiente e in collaborazione con Ecomondo Rimini Fiera.

19 La sfida della Green Economy 19

20 Settore e contesto internazionale dei finanziamenti Pubblici e dei Venture Capital alla green economy Energy Environment Valori assoluti (USD Milioni) della spesa pubblica per la ricerca in ambito energetico ed ambientale (anno 2010) 5 0 CHE (2008) ISR RUS (2009) USA (2009) ISL (2009) NLD HUN GBR (2009) AUT BEL (2009) GRC (2008) LUX PRT SVK IRL (2009) OECD (2008) POL (2008) SWE (2009) SVN (2009) CZE NOR EU27 (2008) ITA DEU DNK EST (2009) FRA (2008) ESP (2009) FIN MEX (2006) CAN (2008) AUS KOR JPN NZL (2008) Fonte: OCSE Europa* milioni *Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, UK Fonte: elaborazione propria su dati Financing Eco-innovation Oxford research 2011

21 Gli Stati generali della green economy italiana hanno attivato un ampia partecipazione

22 Sul sito internet degli stati generali della green economy potrete trovare: - tutte le informazioni sull iniziativa; - i materiali preparatori e le 70 proposte: - le modalità per partecipare al processo di consultazione; - le news, i comunicati e la rassegna stampa; - le videointerviste al Ministro dell Ambiente.

23 I settori strategici: A classroom i gruppi in 1967di lavoro 1. Ecoinnovazione 2. Ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali.e del riciclo dei rifiuti 3. Efficienza e del risparmio energetico 4. Fonti energetiche rinnovabili 5. Servizi ambientali 6. Mobilità sostenibile 7. Filiere agricole di qualità ecologica 8. Finanza e credito sostenibile per la green economy 9. Acque 10. Regioni ed enti locali per la Green Economy 23

24 Il processo di consultazione Attraverso le Assemblee Nazionali e le richieste di osservazioni via mail a indirizzari mirati, le bozze dei documenti, preparati dai Gruppi di lavoro, sono state condivise e discusse da circa esperti, quali rappresentanti del mondo delle imprese, delle forze politiche e della società civile. L appuntamento di Rimini è, infatti, l evento conclusivo di un processo di consultazione senza precedenti. I documenti elaborati dai gruppi di lavoro e integrati dai contributi emersi dalle Assemblee Nazionali confluiranno nel documento programmatico finale che verrà presentato con il Ministro dell Ambiente ed il Ministro dello Sviluppo Economico agli Stati generali della green economy a Rimini.

25

26 per discutere Sono state istruite con i gruppi di lavoro e un ampia partecipazione, discusse e approvate dal Consiglio nazionale della Green Economy. Queste 70 proposte costituiscono una piattaforma comune e condivisa da diversi settori economici, per affrontare le crisi con lo sviluppo di una green economy in Italia.

27 Proposte dagli Stati generali per promuovere lo sviluppo di una green economy Migliorare e rafforzare la comunicazione agli investitori e ai mercati sui vantaggi della green economy: dell aumento della produttività e dell efficienza nell uso delle risorse, dello sviluppo dell ecoinnovazione, dell aumento della domanda di nuovi prodotti e servizi verdi, delle opportunità di lavoro, del miglioramento dell ambiente e della riduzione dei rischi climatici e ecologici. Valorizzare il potenziale green delle imprese italiane facendone conoscere le buone pratiche, sia nei settori tradizionali, attraverso l'innovazione di prodotto, sia in quelli emergenti legati alle tecnologie green e ai servizi low carbon. Rafforzare un uso mirato degli strumenti economici finalizzati alla promozione delle iniziative e delle filiere produttive a minor impatto ambientale, alla diffusione dell ecoinnovazione, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di gas serra. Eliminare gli incentivi alle attività economiche che hanno impatti negativi sull ambiente. Adottare misure di fiscalità ecologica, spostando parte del carico fiscale dal lavoro e dagli investimenti, sul consumo di risorse, premiando in termini di minore prelievo fiscale il minor consumo di risorse, il riciclo e i minori impatti ambientali.

28 Proposte dagli Stati generali Promuovere un migliore utilizzo dei fondi europei e un rafforzamento delle iniziative europee (ad es. estendere i project bond alle attività di green economy) e un maggior ricorso ai fondi della Banca europea degli investimenti aumentando il numero dei progetti finanziati dalle risorse comunitarie). Migliorare e rafforzare, agendo sulla regolazione e sulla leva fiscale, le iniziative degli istituti di credito per la green economy, come linee di credito dedicate per le imprese e i cittadini, fondi comuni tematici, green bank, ESCO. Fornire funding a basso costo agli istituti di credito, in modo che rendano meno onerosi i finanziamenti per investimenti green. Come avvenuto nel 2012 per facilitare lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, il Governo potrebbe favorire il funding a basso costo. Accrescere il contributo delle assicurazioni per il sostegno ad un'adeguata gestione del rischio ambientale, anche alla luce dell'intensificazione delle crisi ambientali e degli effetti dei cambiamenti climatici. Incentivare investimenti e impiego di risorse finanziarie, pubbliche e private, in modo mirato nella direzione dei cambiamenti verso produzioni e consumi sostenibili, supportando in particolare con maggiore impegno la formazione e la ricerca per l ecoinnovazione.

29 Proposte dagli Stati generali Accrescere la domanda sia pubblica (public procurement) che privata di beni e di servizi ad alto valore ambientale, valorizzando il ruolo degli investitori responsabili e dell'azionariato attivo, così da rafforzare il posizionamento degli operatori della green economy. Definire indicatori chiave di impatto ambientale come parte integrante dei bilanci aziendali al fine di promuovere l'utilizzo di tali informazioni da parte dei mercati finanziari, sia nella valutazione delle opportunità di investimento, sia nella concessione del credito. Creare un idoneo Fondo di garanzia nazionale con una dotazione finanziaria per fornire garanzie al sistema bancario, in modo che possa finanziare progetti e interventi della green economy. Supportare, anche attraverso il sostegno a progetti pilota, la progettazione e la sperimentazione di strumenti finanziari innovativi, come i project bond, i social impact bond o altri meccanismi basati sul principio dell incentivare in base al risultato. Promuovere un quadro normativo coerente, stabile, efficace, in grado di facilitare lo sviluppo dell ecoinnovazione e di favorire processi di semplificazione, evitando inutili lungaggini e complicazioni burocratiche, con particolare attenzione alle aziende dotate di certificazioni ambientali.

30 Grazie per l attenzione! 30

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