REGOLAMENTO ASSOCIATIVO. (approvato dal Consiglio Generale il 23 novembre 2007; modificato dal Consiglio Generale l 11 dicembre 2012)
|
|
- Rossana Pisani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO ASSOCIATIVO (approvato dal Consiglio Generale il 23 novembre 2007; modificato dal Consiglio Generale l 11 dicembre 2012) FINALITA DEL REGOLAMENTO Il Regolamento associativo ha la finalità di dettare le regole operative di dettaglio, laddove necessario, alle disposizioni statutarie per consentire la massima trasparenza e certezza alla vita interna dell Associazione, nonchè una corretta gestione dell Associazione da parte degli organi direttivi in modo da offrire la massima garanzia agli associati. TITOLO I Rapporto associativo Art. 1 Domande di adesione Possono aderire all Associazione le imprese che hanno i requisiti previsti dall art. 3 dello statuto. L azienda che intende aderire all Associazione deve presentare domanda di ammissione redatta su apposito modulo corredata dai seguenti documenti - certificato di iscrizione alla Camera di Commercio di Bari di data non anteriore a sei mesi; - copia del Modello 1031 Denunzia retribuzioni INAIL; - dichiarazione attestante l ammontare del fatturato; - scheda anagrafica. Ai sensi dell art. 4 dello statuto la domanda deve contenere la dichiarazione esplicita di accettare tutte le norme dello statuto sociale, del Codice Etico e della Carta dei Valori nonchè del Regolamento associativo e di impegnarsi al pagamento dei contributi dovuti. Ai sensi dell art. 6 dello Statuto, l iscrizione impegna l azienda per almeno due anni solari successivi e consecutivi dalla data di ammissione. Il primo anno associativo scade il 31 dicembre dell anno successivo a quello di ammissione. Successivamente l adesione ha cadenza annuale. Art. 2 Cessazione del rapporto associativo L art. 10 dello Statuto regolamenta le situazioni che producono la perdita della qualità di socio. Con riferimento al punto b) del richiamato art.10, per perdita dei requisiti in base ai quali è avvenuta l ammissione è da intendersi altresì l ammissione alla procedura di concordato preventivo e di liquidazione coatta fallimentare Con la risoluzione del rapporto associativo il socio perde automaticamente tutti i diritti sociali e gli incarichi di rappresentanza esterna nonché la titolarità delle cariche sociali all interno dell Associazione e del sistema confindustriale. Con riguardo agli incarichi di rappresentanza esterna, nei quali l associato sia stato nominato da un ente terzo su designazione dell Associazione, la perdita della qualità di socio produce anche effetto di dimissioni volontarie dell associato dal suddetto incarico di rappresentanza esterna. A questo fine il Comitato di Presidenza è autorizzato a comunicare la perdita della qualità di socio all ente in cui lo stesso riveste il detto incarico di rappresentanza esterna. Art. 3 - Procedura di dimissione
2 I soci che intendono dimettersi dall Associazione devono presentare apposita istanza sottoscritta dal titolare o legale rappresentante dell azienda, contenente la chiara volontà di interrompere il rapporto associativo. In applicazione dell art. 6 dello statuto le dimissioni hanno efficacia alla scadenza del medesimo anno associativo nel quale l istanza viene presentata soltanto se ricevuta dall Associazione prima del termine di tre mesi dalla scadenza dell anno. Se l istanza è ricevuta dall Associazione oltre tale termine le dimissioni acquistano efficacia alla scadenza dell anno associativo successivo. Art. 4 Contributi associativi Con l adesione all Associazione, le aziende associate si impegnano a corrispondere il contributo associativo nella misura e secondo i criteri e le modalità stabilite dalla delibera contributiva approvata dall Assemblea Generale su proposta del Consiglio Generale.. Art. 5 Diritti sociali Ai sensi dell art. 7,c. 4 dello statuto, gli associati hanno diritto di ricevere tutte le prestazioni istituzionali, di rappresentanza e di servizio poste in essere dall Associazione e quelle derivanti dall appartenenza al sistema confindustriale. Le prestazioni di servizio distinte in gratuite e a pagamento - sono definite dalla Carta dei Servizi dell Associazione. Art. 6 Regolarità contributiva e Attribuzione dei voti I diritti sociali spettano agli associati in regola con il versamento dei contributi. Si considerano in regola con il versamento dei contributi le aziende che al 31 dicembre hanno provveduto a corrispondere l ammontare del contributo dovuto nell anno. Nel caso di omissione superiore ad un anno nel versamento dei contributi, il Comitato di Presidenza, dopo invito formale alle aziende interessate a voler regolarizzare la loro posizione, può deliberare la sospensione temporanea dalla fruizione dei servizi associativi e/o la sospensione dalle eventuali cariche associative ricoperte dai rappresentanti delle aziende in questione. Ai fini dell attribuzione dei voti in Assemblea si considerano in regola le aziende che abbiano provveduto a regolarizzare la loro posizione contributiva entro il giorno precedente a quello dell Assemblea. Sono considerate morose e pertanto soggette, ai sensi dell art. 10 ultimo comma, alla perdita della qualità di socio le aziende che per due anni consecutivi omettano di versare i contributi dovuti nel biennio. Art. 6 bis Utilizzo del logo confederale I soci hanno la facoltà di chiedere all Associazione l autorizzazione all utilizzo del logo confederale. L uso del logo confederale, da apporre sulla carta intestata dell azienda associata ovvero su altri supporti, su siti intenet, è consentito esclusivamente per esplicitare l appartenenza al sistema confederale. L utilizzo del logo confederale non è consentito per fini commerciali e/o di business, sia direttamente che indirettamente. L utilizzo del logo confederale deve avvenire con le seguenti modalità: - soci effettivi: logo Aquila affiancato al nome dell Associazione e con l indicazione aderente a o associato a : - soci aggregati: nome dell Associazione senza il logo Aquila, abbinato alla dizione socio aggregato L Associazione può revocare l autorizzazione all utilizzo del logo confederale in caso di accertata inosservanza delle disposizioni di cui sopra.
3 Titolo II Inquadramento nel sistema confindustriale Art. 7 Completo inquadramento L Associazione persegue l obiettivo del completo inquadramento delle imprese aderenti attraverso la stipula di convenzioni di inquadramento, in conformità alle indicazioni del Regolamento di attuazione dello Statuto Confederale approvato con Delibera di Giunta di Confindustria del 24 marzo 2011 ed eventuali modifiche successive.. Art. 8 Imprese multilocalizzate Sono considerate imprese multilocalizzate quelle che hanno sede e/o unità locali a carattere non temporaneo sul territorio di altre Associazioni territoriali. Il contributo associativo delle imprese multilocalizzate viene calcolato in conformità alla Regolamento di attuazione dello Statuto Confederale.. Titolo III Rappresentanza Art. 9 Modalità della rappresentanza Presidente La rappresentanza dell Associazione nei rapporti con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e i mass media spetta al Presidente dell Associazione. Tutti i soggetti ai quali sono attribuite specifiche deleghe per espresso disposto statutario o da parte del Presidente nonché i rappresentanti esterni sono tenuti a coordinarsi con il Presidente e possono comunicare all esterno solo attraverso l Associazione. Art. 10 Rappresentanti esterni Per perseguire i suoi scopi l Associazione promuove e provvede alla designazione o nomina di propri rappresentanti presso enti, amministrazioni, istituzioni, commissioni ed organizzazioni in genere in cui tale rappresentanza sia richiesta, utile o opportuna. Ai sensi dell art. 19 dello statuto i rappresentanti esterni sono nominati e/o designati dal Comitato di Presidenza. Spetta sempre al Comitato di presidenza la revoca delle nomine o designazioni. I rappresentanti designati, nella consapevolezza della natura di servizio dell incarico, si impegnano al rispetto della normativa statutaria e regolamentare dell Associazione; ad uniformarsi alle norme comportamentali previste dal Codice Etico e dalla Carta dei valori di Confindustria; ad esprimere la posizione dell Associazione in modo coordinato con essa, riconoscendo in tale modalità di esercizio del mandato l elemento determinante dello stesso. In particolare i rappresentanti esterni devono impegnarsi con apposita dichiarazione scritta, all atto dell accettazione della nomina o della designazione, secondo quanto dettato dal Paragrafo 3 del Codice Etico, a: - svolgere il loro mandato nell interesse dell ente designato e degli imprenditori associati nel rispetto delle linee di indirizzo fornite dal Comitato di Presidenza; - informare costantemente il Comitato di Presidenza sullo svolgimento del loro mandato, che provvederà a riferire e ad aggiornare periodicamente il Consiglio Generale; - assumere gli incarichi non con intenti remunerativi; - rimettere il loro mandato ogni qualvolta si presentino cause di incompatibilità o impossibilità di una partecipazione continuativa o comunque su richiesta motivata del Comitato di Presidenza. In questo caso, qualora il rappresentante non provveda a rimettere il mandato, il Comitato di Presidenza dispone, ai sensi dell art. 24, c. 14, la
4 decadenza dalla carica. E ammesso ricorso ai Proboviri nel termine di trenta giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento. Titolo IV Funzionamento degli organi e delle strutture collegiali Art. 11 Disposizioni sulle cariche sociali Possono accedere alle cariche di componenti di un organo associativo previsto dallo Statuto i rappresentanti di imprese associate, come individuati dall art. 6 ultimo comma dello statuto, che siano in regola con il versamento dei contributi associativi e che abbiano una responsabilità aziendale di grado rilevante. A metà durata del mandato di tutte le cariche associative, il Comitato di Presidenza dispone la verifica della regolarità contributiva ed ai titolari di cariche associative le cui aziende non risultino in regola con il versamento dei contributi successivamente all elezione è applicata la sanzione della sospensione dalla carica coperta, ai sensi dell art. 6, c. 3 del presente Regolamento. Le cariche associative sono gratuite. Ai fini del rinnovo delle cariche associative, si intendono rivestite per l intera durata del mandato le cariche che siano ricoperte per un periodo superiore alla metà del mandato stesso. Per i candidati a ricoprire cariche direttive nell ambio degli organi elencati nell art. 11 dello Statuto è richiesto il parere obbligatorio, ma non vincolante, del Collegio dei Probiviri. Tale parere deve essere basato su: - profilo personale e professionale di assoluta integrità sotto l aspetto legale e morale - posizione di responsabilità aziendale di grado rilevante (non richiesta per i candidati al Collegio dei revisori e al Collegio dei Probiviri) - regolarità dell inquadramento (solo per i candidati a componenti del Comitato di Presidenza) - assenza di cariche politiche - partecipazione fattiva alla vita associativa e rispetto di tutti gli obblighi statutari (non richiesta per i candidati al Collegio dei revisori e al Collegio dei Probiviri). Deve essere fatta menzione dei contenuti del parere dei Probiviri: nella relazione della Commissione per la designazione del Presidente, nella proposta al Consiglio generale dei Vice Presidenti, prima del voto per le altre cariche. Art. 11 bis Svolgimento delle riunioni e sistemi di votazione E ammessa una sola delega per ciascun socio in Assemblea; la pluralità di deleghe in Assemblea è ammessa solo all interno di uno stesso gruppo societario. Negli organi direttivi, la partecipazione non è mai delegabile. E ammessa la possibilità di collegamenti in videoconferenza o di altri strumenti similari, previo accertamento dell identità dei soggetti, per la partecipazione agli organi direttivi e di controllo. Nelle riunioni, il sistema di votazione è discrezionalmente adottato dal Presidente tra: alzata di mano, appello nominale, scrutinio segreto. Lo scrutinio segreto è inderogabile nei casi di nomine e/o deliberazioni su persone. Lo scrutinio segreto può essere richiesto anche in casi diversi purché sia richiesto da ¼ dei voti assembleari o dei componenti degli organi direttivi Nella modalità per alzata di mano, il computo dei voti deve essere effettuato con la seguente sequenza: favorevoli, contrari ed astenuti. Nella modalità per appello nominale, va effettuata la chiamata in ordine alfabetico ed il voto va espresso a voce.
5 Nella modalità a scrutinio segreto, si procede al computo delle schede valide, nulle e bianche. A garanzia delle segretezza, si deve procedere al frazionamento dei voti disponibili in più schede: Le schede bianche sono equiparate alle astensioni. Nelle votazioni a scrutinio segreto, in caso di parità si procede alla ripetizione per lamento altre due volte. Si considera rigettata la deliberazione in caso di parità alla quarta votazione. Nelle votazioni su persone, si procede al ballottaggio in caso di parità di preferenze nelle votazioni su persone si procede al ballottaggio. Nelle votazioni palesi, in caso di parità, il voto del Presidente ha valore doppio. Nei verbali delle riunioni vanno riportate le seguenti indicazioni: a) nelle votazioni palesi: numero totale dei votanti, astenuti, voti favorevoli e contrari; b) nelle votazioni a scrutinio segreto: numero totale dei presenti, voti espressi (distinti in schede nulle e schede valide)astenuti (distinti in schede bianche e numero di coloro che non hanno partecipato alla votazione), voti favorevoli, voti contrari, preferenze riportate. Art. 12 Commissione di Designazione La Commissione di Designazione prevista dall art. 14 dello statuto ha il compito di indicare al Consiglio Generale il nominativo del candidato o dei candidati alla Presidenza dell Associazione. Nella procedura di elezione della Commissione, i componenti del Consiglio Generale possono esprimere un numero di preferenze non superiore ai 2/3 del numero dei componenti della Commissione. Nello svolgimento del suo incarico la Commissione è assistita, con compiti di Segretario, dal Presidente dei Giovani Imprenditori. Nello svolgimento dell incarico la Commissione è tenuta a sentire una larga rappresentanza degli imprenditori associati in regola con i contributi associativi; hanno diritto di essere sentiti i Presidenti di Sezione e gli imprenditori che hanno rivestito in precedenza cariche sociali. La Commissione è tenuta a predisporre un calendario di audizioni che deve essere comunicato a tutti gli associati, con eventuale proroga solo se non si perviene a disporre di elementi sufficienti e significativi. Le audizioni, di regola, sono possibili solo presso la sede associativa. Sono amesse videoconferenze, audioconferenze e strumenti similari. Gli associati possono esprimere il loro orientamento anche per iscritto. Le preferenze date per iscritto, debitamente motivate,devono essere espresse su carta intestata dell azienda con relativo timbro e firmate in modo leggibile dal responsabile dell azienda quale risulta dai quadri associativi e devono pervenire alla Commissione esclusivamente tramite mezzo postale in busta chiusa intestata, indirizzata alla Commissione di Designazione presso la sede dell Associazione. Non è ammessa la modalità di invio a mezzo fax. E possibile indicare più nominativi in ordine di preferenza.. La Commissione deve portare a termine il proprio incarico entro 60 giorni dalla nomina. E tenuta a predisporre una relazione finale di cui deve essere data lettura al Consiglio Generale. Nell espletamento del proprio incarico, la Commissione dispone di discrezionalità piena dnell individuazione delle proposte da sottoporre al voto del Consiglio Generale. La Commissione è tenuta a sottoporre al Consiglio Generale le candidature appoggiate per iscritto da almeno il 15% dei voti assembleari. Spetta al Consiglio Generale, ai sensi dell art. 16, n. 14), designare il candidato unico alla Presidenza da sottoporre all approvazione dell Assemblea generale. Art. 13 Designazione ed elezione del Presidente
6 La designazione del Presidente è deliberata dal Consiglio Generale a maggioranza, senza tener conto degli astenuti. Qualora nella prima votazione non si raggiungesse la maggioranza, si dovranno ripetere le consultazioni in caso ci sia un unico candidato. In presenza di due o più candidati, si dovrà ripetere la votazione nella stessa riunione entro il termine fissato dal Presidente per la chiusura dei lavori, con possibilità di convocare in via d urgenza un altra riunione. In caso di parità di voto, si procede al ballottaggio nella stessa riunione o, se necessario, per tre volte in altre riunioni con le regole di cui sopra. L elezione del Presidente dell Associazione da parte dell Assemblea avviene inderogabilmente mediante scrutinio segreto, su un unico candidato. Nel caso in cui il candidato alla Presidenza non ottenga la maggioranza dei voti espressi dall Assemblea, la procedura di designazione viene ripetuta. Art. 14 Comitato Piccola Industria Per le modalità e validità delle riunioni del Comitato si fa riferimento all art. 17 dello Statuto. Il Comitato provvede a darsi un proprio Regolamento. L approvazione del regolamento ed eventuali modifiche e/o modificazioni, spetta al Consiglio Generale dell Associazione. Art. 15 Gruppo Giovani Imprenditori L attività e l organizzazione del Gruppo Giovani Imprenditori sono regolate da apposito Regolamento approvato, ai sensi dell art. 31, c.3 dello Statuto, dal Consiglio Generale dell Associazione. Titolo V - Organi di tutela e controllo Art. 16 Tesoriere I compiti del Tesoriere, stabiliti dal Consiglio Generale, consistono, nel controllo periodico, possibilmente con cadenze mensili, dell operato dell Ufficio Amministrazione verificando, attraverso i giustificativi di uscita, la esattezza e la regolarità contabile-amministrativa e fiscale delle spese per la gestione ordinaria, accertando inoltre che tutte le spese di carattere straordinario siano state preventivamente deliberate dagli Organi Sociali (Comitato di Presidenza, Consiglio Generale) o ratificate per quelle aventi carattere di urgenza. Il Tesoriere controlla periodicamente la rispondenza dei depositi presso gli Istituti di Credito mediante verifica degli estratti conti con le scritture contabili o con la verifica reale presso gli stessi Istituti accompagnato dal responsabile dell Ufficio Amministrazione. Il Tesoriere è tenuto a riferire al Presidente le eventuali anomalie e suggerire azioni o comportamenti al fine di rendere sempre più rispondente ai principi contabili la gestione amministrativa. In occasione dell annuale Assemblea ordinaria degli associati il Tesoriere dà lettura delle voci del bilancio presentato per l approvazione. Art. 16 bis Probiviri Per l esame dei ricorsi, i Probiviri sono assistiti,da una Segreteria tecnica, costituito da personale dell Associazione per ogni attività necessaria relativa a: - comunicazione del ricorso alla controparte (entro 10 giorni successivi alla ricezione) - richiesta nomina Proboviro di fiducia e relativo sostituto (entro 10 giorni successivi alla comunicazione del ricorso) - informazione ai Probiviri della nomina ricevuta - richiesta della nomina del Presidente del Collegio, con successiva comunicazione
7 - fissazione della riunione per la formale costituzione del Collegio arbitrale ed apertura della fase istruttoria (entro 10 giorni successivi alla comunicazione della nomina del Presidente del Collegio) Nel ricorso, il ricorrente dovrà provvedere a nominare il Proboviro di propria fiducia e del sostituto. Qualora vi siano più ricorrenti che propongono un ricorso unico, si deve procedere a nominare un solo Proboviro di fiducia ed il sostituto. Il rifiuto o l immotivato ritardo nella nomina del proprio Proboviro di fiducia costituisce grave inadempienza agli obblighi associativi. Il rifiuto dell incarico a Proboviro è ammesso solo per gravi motivi personali o nei casi previsti dal Codice di procedura civile. Sono sospesi tutti i termini dal 1 al 31 agosto e dal 24 dicembre al 6 gennaio. Titolo VI Sanzioni Art. 17 Sanzioni nei confronti di soci. Il Comitato di Presidenza dell Associazione può comminare le seguenti sanzioni, previste dall art. 38 dello Statuto, nei confronti di soci che si rendano inadempienti agli obblighi previsti dallo Statuto: - sospensione dal diritto a partecipare all Assemblea dell Associazione; - censura del Presidente dell Associazione, comunicata per iscritto e motivata; - sospensione da ogni servizio e da ogni attività sociale, per un periodo non superiore a sei mesi; - decadenza dei rappresentanti dell impresa che ricoprono cariche direttive nell Associazione; - sospensione dall elettorato attivo e/o passivo. Contro la delibera del Comitato di Presidenza di irrogazione del provvedimento disciplinare è ammesso ricorso, in primo grado, al Consiglio Generale ai sensi dell art. 16,c.1,n.7 dello Statuto e in secondo grado ai Probiviri dell Associazione nei termini di 30 giorni decorrenti dalla notifica del provvedimento. Il provvedimento di espulsione - per gravi e ripetute inosservanze degli obblighi assunti verso l Associazione in forza dei patti sociali, del Codice Etico o delle deliberazioni degli Organi Direttivi dell Associazione o per manifesta indegnità - viene deliberato, ai sensi dell art. 10, c. 2 dello Statuto, dal Consiglio Generale dell Associazione, sentito il Presidente della Sezione cui appartiene l azienda. Contro la decisione del Consiglio Generale è ammesso ricorso ai Probiviri dell Associazione entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento. Contro la decisione dei Probiviri dell Associazione è ammessa, entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento, ai sensi dell art. 38, c.3, la possibilità di appello ai Probiviri di Confindustria da parte di chi sia rimasto soccombente. Titolo VI Direttore e personale Art. 18 Direttore Il Direttore dell Associazione - coadiuva il Presidente nella gestione dell Associazione e propone quelle soluzioni e quei provvedimenti che ritenga utili al migliore conseguimento degli scopi associativi; - cura l attuazione delle deliberazioni degli organi direttivi; - partecipa di diritto a tutte le riunioni degli organi statutari e ne assume la segreteria;
8 - provvede ai collegamenti, ai corrispondenti livelli, con le diverse componenti del sistema confederale; - compie gli atti di competenza ordinaria dei servizi associativi e ogni altra funzione gli sia delegata dagli organi direttivi dell Associazione; - propone, d intesa con il Presidente, le assunzioni e i passaggi di livello del personale; - propone al Presidente i provvedimenti disciplinari nei confronti del personale, oltre il richiamo scritto; - è munito delle necessarie attribuzioni per organizzare e sovrintendere alla struttura interna e ai servizi dell Associazione, del cui andamento è responsabile. Art Personale L inquadramento del personale dipendente dell Associazione è regolato dal C.C.L. per il personale dipendente dell Associazione Industriali della Provincia di Bari in vigore dal 1 ottobre 1979, che disciplina anche gli aspetti economici e normativi. Spetta al Comitato di Presidenza, su proposta del Direttore, fissare l inquadramento del personale. Titolo VII - Gestione e patrimonio Art Bilancio L esercizio finanziario decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Il Consiglio Generale predispone, entro il 30 giugno, il bilancio consuntivo e, entro il 30 ottobre dell anno precedente, il bilancio preventivo da sottoporre alla approvazione dell Assemblea Generale insieme alle relazioni del Consiglio Generale e dei Revisori contabili. Il bilancio consuntivo è sottoposto a certificazione di primaria società abilitata e la relativa relazione è presentata all Assemblea Generale convocata per l approvazione del bilancio Art. 21 Amministrazione La gestione contabile amministrativa sarà tenuta secondo i principi della prudenza, correttezza, chiarezza e veridicità, in modo da poter procedere, in un qualunque momento, alla ricostruzione dei saldi delle voci di bilancio nel rispetto generale dei corretti principi contabili stabiliti dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e ragionieri. Le disposizioni di pagamento devono essere autorizzate dal Direttore, dal Presidente o da chi ne fa le veci. Il patrimonio dell Associazione risulta dalle registrazioni trascritte nell apposito libro. I resoconti e le deliberazioni prese nelle riunioni degli Organi direttivi dell Associazione devono essere riportati in apposito Libro verbali. Le aziende associate sono registrate in apposito Registro imprese. Titolo VIII Norme generali Art. 22 Effetti del Regolamento Il Regolamento è parte integrante dello Statuto dell Associazione ed è pertanto vincolante per gli associati. Eventuali modifiche sono deliberate, a norma dell art. 16, n. 17), dal Consiglio Generale. Art. 23 Norma di rinvio Per quanto non espressamente disciplinato si fa rinvio al regolamento confederale ed alla direttiva sui principi organizzativi e sui meccanismi di funzionamento del sistema confederale approvata dalla Giunta confederale il 24 marzo
9 Appendice Regolamento Delegazioni Regolamento Gruppo Giovani Imprenditori Regolamento Comitato Piccola Industria
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliSTATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA"
STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA" DENOMINAZIONE - SEDE - AFFILIAZIONE - AZIONE -SCOPI Art. 1 Il 01 Gennaio 1977 si costituisce l Associazione Fotografica "Furio Del Furia" con sede
DettagliREGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA
Pagina 1 di 6 Allegato A al Regolamento Associazione CSV Basilicata REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEI DELEGATI DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO IN SENO ALL'ASSEMBLEA Art. 1 Campo di applicazione del Regolamento
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI
DettagliART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE
STATUTO ANDISU ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE E costituita l Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario (A.N.DI.S.U.). Di essa possono far parte tutti gli organismi
DettagliAssociazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE
Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE Roma, 22 giugno 2012 INDICE Art. 1) Art. 2) Art. 3) Art. 4 ) Art. 5) Art. 6) Art. 7) Art. 8) Art. 9) Art. 10) Art.
DettagliRegolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007
Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che
Dettaglistatuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004
statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.
DettagliSCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione
DettagliS T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.
S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione
DettagliREGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA
REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo CentroMarca Banca [qui di seguito per brevità la Banca ] ha deliberato il seguente
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliSTATUTO. Associazione Il Larice Club
STATUTO Associazione Il Larice Club Art. 1 - L associazione non riconosciuta denominata Associazione IL LARICE CLUB con sede in Carezzate (VA), Via al Lago n.449, è retta dal seguente statuto. La denominazione
DettagliSTATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli
STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA
Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire
(Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliSTATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE
Associazione Amici di BAMBI ONLUS via Pieve, 1 33080 Porcia (PN) C.F. 91036160934 STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE 1. E costituita l Associazione di volontariato (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4
DettagliREGOLAMENTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE APAM
REGOLAMENTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE APAM 1. Premesse 1.1 Il presente documento, regolamento interno di A.P.A.M., ha la finalità di coordinare le operazioni preparatorie ed elettorali relative alle
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO Art. 1 - Istituzione della Consulta Ai sensi dell art. 80 dello Statuto Comunale e deliberazione del C.C. n 55 del 13/11/2008
DettagliSTATUTO CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA
STATUTO CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA art. 1 COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE E costituita un Associazione denominata: CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA, (in seguito denominata Consorzio ) Il Consorzio partecipa
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo
Dettagli1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di
STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,
DettagliCOMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO
COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità
DettagliREGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.
COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,
Dettaglidi Basilicata 1. (CONVOCAZIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE) 2. (ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO)
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE PROVINCIALE DI POTENZA E DI MATERA, DEI SEGRETARI E DEI COMITATI DIRETTIVI DI CIRCOLO 1 La Direzione Regionale del Partito Democratico
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI
C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA
DettagliREGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 21 DEL 02/08/07) INDICE ARTICOLO 1 - FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FINALITA ARTICOLO
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE. CAPO I Istituzione e insediamento
STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE Istituzione e insediamento Art. 1 Istituzione La Consulta per le politiche giovanili è istituita dal Comune di Floridia con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE CIRCOLO RICREATIVO DELLA COOPERAZIONE TRENTINA. Articolo 1
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CIRCOLO RICREATIVO DELLA COOPERAZIONE TRENTINA Articolo 1 Si costituisce il Circolo Dipendenti della Federazione Trentina della Cooperazione con sede sociale presso la Federazione
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliREGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C.
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C. Art. 1 Indizione delle elezioni 1. Il Consiglio Direttivo convoca l Assemblea degli
DettagliREGOLAMENTO PER LE ADESIONI A FORZA ITALIA ANNO 2014
REGOLAMENTO PER LE ADESIONI A FORZA ITALIA ANNO 2014 Art. 1 E istituito nell ambito della struttura nazionale, di cui all articolo 11 dello Statuto di Forza Italia, il Settore Adesioni. Art. 2 Il Settore
DettagliSTATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus
STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO Approvato il 08.01.1997 Prima modifica: 23.06.1998 Seconda modifica: 23.06.2001 Terza modifica: 01.05.2005 Associazione Cantare Suonando - Onlus Articolo
DettagliCOMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO
COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliCOMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
Città di Racconigi ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI COMUNE DI RACCONIGI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 25.10.2011 1 Art. 1 - Istituzione È
DettagliS T A T U T O. Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE
S T A T U T O Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE 1) In attuazione dell articolo 46 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto degli Enti pubblici non economici stipulato il 6 luglio 1995,
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliStatuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione
ALLEGATO 2 (SCHEMA TIPO) Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione Art. 1 Costituzione e Sede E costituita ai sensi dell art. 36 e seguenti del C.C., l Organizzazione di Volontariato denominata,
DettagliParte I. Votazione delle delibere dell Assemblea Paritetica (Art. 15 dello Statuto)
REGOLAMENTO ELETTORALE PER LE VOTAZIONI DELLE DELIBERE DELL ASSEMBLEA PARITETICA, PER LE ELEZIONI, LA NOMINA E LA REVOCA DEI COMPONENTI L ASSEMBLEA DEI DELEGATI, IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ED IL COLLEGIO
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI
ALL. A) PROVINCIA DELL OGLIASTRA ASSESSORATO Lavoro Politiche Giovanili e Femminili e Formazione Professionale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI
DettagliITALMOBILIARE SOCIETA PER AZIONI
ITALMOBILIARE SOCIETA PER AZIONI COMUNICATO STAMPA Convocazione di Assemblea Gli aventi diritto al voto nell Assemblea degli azionisti ordinari di Italmobiliare S.p.A. sono convocati in Assemblea ordinaria
DettagliCOMUNE DI ESCALAPLANO
COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro
DettagliSTATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>>
STATUTO Associazione di promozione sociale ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA COMUNICAZIONE E DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DEGLI OPERATORI ECONOMICI DI CUI ALL ART. 125 DEL D. LGS. 163/2006
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE D.A.L.FI. Art. 1. Costituzione
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE D.A.L.FI. Art. 1 Costituzione 1.1 E costituita un Associazione denominata D.A.L.FI. Dopolavoro Amici Lavoratori FInanziari di seguito detta Associazione. L Associazione ha sede
DettagliRegolamento dell Albo Comunale delle Associazioni
COMUNE DI OLIVETO CITRA Provincia di Salerno Regolamento dell Albo Comunale delle Associazioni Approvato con deliberazione C.C. n. 14 del 26.04.2013 In vigore dal 26.04.2013 1 TITOLO I TITOLO I - ISTITUZIONE
DettagliSTATUTO UNIONE APPENNINO E VERDE TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE- OGGETTO
STATUTO UNIONE APPENNINO E VERDE TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE- OGGETTO Art. 1 Denominazione E costituita, anche ai sensi dell art. 13 della L.R. 7/98, una associazione, senza scopo di lucro, denominata
DettagliCAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni
CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del
DettagliART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8
STATUTO 1 ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita l associazione denominata Amicizia 2. L associazione ha sede in via C. Marchesi 7/D nel comune di Silea (TV). ART. 2 (Statuto) 1. L associazione
DettagliStatuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato
Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato NATURA E SCOPI DELL ASSOCIAZIONE Art. 1 FINALITA Presso il Liceo Scientifico Statale Galileo Ferrars di Varese è costituita l Associazione
DettagliStatuto SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO ED ECONOMIA
Statuto SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO ED ECONOMIA Art. 1 Denominazione - Oggetto e scopi E costituita la associazione denominata Società Italiana di Diritto ed Economia - SIDE (Italian Society of Law and
DettagliDEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale
DEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale 1 Articolo 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale
Dettaglila Direzione Regionale del PD Puglia riunita a Bari il 4 OTTOBRE 2013, ai sensi dell articolo 4,5,7,8 dello Statuto regionale, approva il seguente
Visti: l articolo 15 dello Statuto nazionale del Partito Democratico; l articolo 4, 5, 7, 8 dello Statuto regionale del PD Puglia; il regolamento Elettorale dei circoli, delle Unioni cittadine e provinciali.
DettagliL.R. 5/2012, artt. 11 e 33 B.U.R. 1/7/2015, n. 26. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 giugno 2015, n. 0117/Pres.
L.R. 5/2012, artt. 11 e 33 B.U.R. 1/7/2015, n. 26 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 16 giugno 2015, n. 0117/Pres. Regolamento concernente le modalità di iscrizione, cancellazione, aggiornamento e tenuta
DettagliArt. 1 ORGANIZZAZIONE
REGOLAMENTO DI SEZIONE CROCE AZZURRA TICINIA ONLUS Art. 1 ORGANIZZAZIONE L'Associazione CROCE AZZURRA TICINIA ONLUS per il perseguimento degli scopi e finalità di cui all'art. 3 dello statuto, è strutturata
DettagliSTATUTO del Circolo IL CAMPANILE DI GIOTTO
STATUTO del Circolo IL CAMPANILE DI GIOTTO 17 Gennaio 2006 Articolo n 1 E costituito, con sede sociale a Firenze in Via Bernardino Ramazzini 15 rosso, il Circolo culturale, ricreativo e sportivo IL Campanile
DettagliSTATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO
ISTITUZIONE E FINI Art. 1 STATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO E costituito il Coordinamento delle Associazioni e dei Gruppi Comunali
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL
DettagliCOMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...
DettagliASSOCIAZIONE DAR VOCE
ASSOCIAZIONE DAR VOCE Regolamento attuativo dello statuto Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento contiene le disposizioni attuative di alcune previsioni dello Statuto della Associazione
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO «AMICI DEL TESORO» TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 (Denominazione e sede)
Associazione AMICI DEL TESORO Via Fossa Fresca n 9 Cap 37050 S.Giovanni Lupatoto - Verona Tel e Fax 045-8732283 Nr Iscrizione Registro Volontariato VR0705 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO «AMICI
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -
DettagliL Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via
DettagliStatuto associazione Salvaiciclisti-Bologna
Statuto associazione Salvaiciclisti-Bologna Articolo 1 Denominazione, Sede e Durata E costituita, nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana, ai sensi degli artt. 36 e segg. del Codice
DettagliSTATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA
STATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA Art.1 Costituzione e Sede Ad opera delle organizzazioni di volontariato operanti nel settore della pubblica assistenza
Dettagli(Approvato con atto del 12 ottobre 2001 e modificato dall Assemblea dei soci in data 1 ottobre 2010 e 14 dicembre 2015)
ASSOCIAZIONE CULTURALE AMICI DEL MACHIAVELLI STATUTO SOCIALE (Approvato con atto del 12 ottobre 2001 e modificato dall Assemblea dei soci in data 1 ottobre 2010 e 14 dicembre 2015) Articolo 1. Finalità
DettagliComune di Palagianello Provincia di Taranto
Comune di Palagianello Provincia di Taranto REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.) RELATIVAMENTE ALLE AREE EDIFICABILI ai sensi dell articolo 13 della legge
DettagliREGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO
UNIONE COMUNI ALTO APPENNINO REGGIANO (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO Approvato dal Consiglio dell'unione in data 22/03/2003 con atto deliberativo n.13 INDICE
DettagliSTATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis
COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 21 DEL 06.03.2008) (MODIFICATO CON DELIBERA C.C. NR. 8 DEL 10.03.2009). I N D I C E CAPO I NORME
DettagliCOMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine
COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI PASIAN DI PRATO (Approvato con delibera C.C. n. 90 del 29.11.2003, modificato con
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato
DettagliRegolamento della Sezione Informatica 28 aprile 2003. Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO
Associazione Nazionale Impiantistica Industriale SEZIONE DI INFORMATICA REGOLAMENTO N.B. La presente stesura aggiorna la precedente edizione del 15 aprile 1996 rendendola omogenea al nuovo statuto Animp
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE Approvato con atto del C.C. n. 73 del 5.11.2014. Pubblicato all albo comunale, ai sensi dell art.
Dettagli(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002)
R E G O L A M E N T O P E R I L F U N Z I O N A M E N T O D E L L A L B O A U T O T R A S P O R T A T O R I D I C O S E P E R C O N T O T E R Z I D E L L A P R O V I N C I A D I F R O S I N O N E (Approvato
DettagliREGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI
REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore
DettagliFONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura
DettagliAssociazione Culturale Enrico De Stefani
Associazione Culturale Enrico De Stefani ARTICOLO I E costituita con sede provvisoria in Via Archelao di Mileto, 30 00124 Roma L Associazione culturale Enrico De Stefani con durata indeterminata, la quale
Dettagli$662&,$=,21(()$ (WLFD)LQDQ]DH$PELHQWH 67$7872
$662&,$=,21(()$ (WLFD)LQDQ]DH$PELHQWH 67$7872 Costituzione e sede I signori comparenti convengono di costituire tra loro un associazione culturale di volontariato ONLUS sotto la denominazione E.F.A. (Etica,
DettagliCOMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI
COMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 - Costituzione, sede e durata Il Comune di Iglesias attiva, ai sensi dell art. 11, dello Statuto, la Consulta
DettagliSTATUTO FeBAF Articolo 1 (Natura, soci e sede) Articolo 2 (Scopo) Articolo 3 (Competenze)
STATUTO FeBAF Articolo 1 (Natura, soci e sede) É costituita una Federazione tra l Associazione bancaria italiana (ABI), l Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA) e le Associazioni rappresentative
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la
DettagliASSONIDI Associazione Nazionale Asili Nido privati e Scuole dell Infanzia
ASSONIDI Associazione Nazionale Asili Nido privati e Scuole dell Infanzia STATUTO ART.1 DENOMINAZIONE E AMBITI DI RAPPRESENTANZA 1. L Associazione Nazionale Asili Nido privati e Scuole dell Infanzia -
DettagliMODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO
Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA
DettagliFONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO
Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto
DettagliREGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE FIDAS VERONA
REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE FIDAS VERONA PARAGRAFO 1 L associazione Fidas Verona è formata dall aggregazione delle associazioni di donatori volontari di sangue aderenti alla Fidas e operanti
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE
ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO Art.1- DENOMINAZIONE E costituita, a tempo indeterminato, l associazione denominata ASSOCIAZIONE ONLUS TRAME AFRICANE (di seguito, l associazione od ONLUS ) avente le caratteristiche
DettagliRELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLE PROPOSTE CONCERNENTI LE MATERIE POSTE ALL ORDINE DEL GIORNO
ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Prima convocazione 28 aprile 2008 Seconda convocazione 7 maggio 2008 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLE PROPOSTE CONCERNENTI LE MATERIE POSTE ALL ORDINE DEL GIORNO
DettagliCamera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza
Allegato alla Determinazione del Commissario Straordinario n. 2/C del 02.07.2010 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza Regolamento sui procedimenti amministrativi ai sensi degli
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI Carbonia Iglesias REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2
DettagliCOMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione
Dettagli