Muraglia Chung: faremo i conti con lui

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1 Anno XIII - n novembre 2017 Racchette Next Gen Le follie di Rublev I segreti dei nuovi astri dal box dell incordatore Pag.10 Muraglia Chung: faremo i conti con lui Alle Next Gen Atp Finals il coreano ha battuto tutti con il suo tennis a metà tra Djokovic e Nadal. Non molla una palla e prenota un grande futuro Pag.4 Vandeweghe Super Fed Cup agli Usa La statuaria Coco fa tre punti contro la Bielorussia Pag.18 È italiano lo scambio da Guinness dei primati A Grosseto in campo per 12 ore: colpi di racchetta Pag.22 Junior Next Gen Italia I vincitori del Master Volti e risultati della fase finale allo Sporting Milano 3 GLI ALTRI CONTENUTI Pag.12 Prima pagina: il futuro, chi lo ferma? Pag.3 Storie: l ultima di Agassi, la prima di Federer Pag.15 Numeri della settimana Pag.16 - Il tennis in TV Pag.18 In Italia: Serie A1, 5 a giornata Pag.20 - Notizie dalle regioni Pag.23 - Fit-Tpra: ecco il Master Pag.27 L arbitro è obbligato a controllare il segno? Pag.28

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3 3 prima pagina Il futuro: chi lo ferma? di Enzo Anderloni E adesso, come si fa a tornare indietro? Dopo il colpo d occhio di uno stadio che evoca la facciata del Teatro alla Scala in rosso fuoco, con un fantastico display segnapunti che sembra un tablet gigante per l altissima definizione, giochi di luce spettacolari, pannelli multimediali a bordocampo che forniscono statistiche ed esplodono al break-point, come faremo a tornare a guardare tennis in uno stadio normale? Dopo aver vissuto una settimana di match senza i giudici di linea, con i tennisti concentrati solo a giocare e l occhio di falco che si premurava di chiamarsi, in un certo senso, da solo, mostrandoci le traiettorie di quelle che autodefiniva close call, cioè le palle che toccavano terra molto vicino alla riga, come faremo a tornare indietro a tutti quei dubbi, alle vecchie manfrine e a certi improbabili overrule? Ci piaceranno ancora i set con i primi 4 game di studio prima di entrare davvero nel vivo, quando siamo stati nel vivo di ogni partita sin dal primo quindici? Non finirà per mancarci l adrenalina di quell unico punto decisivo che era allo stesso tempo match-point per Hyeon Chung e l occasione per il suo avversario di fare break e portare il set al tie-break riaprendo la partita? Al di là dei commenti di giocatori, tecnici, organizzatori e spettatori sulle singole novità regolamentari (e della loro prospettiva di essere adottate prima o dopo sul circuito Atp), quello che resta dopo le Next Gen Atp Finals di Milano è che la modalità di tennis vissuta lì, grazie anche a tutti gli ausili tecnologici, rappresenta un passo avanti inequivocabile. Un tennis più fresco, più pulito, più diretto, senza inutili scorie. Dire che l evoluzione dipenda solo dalla pressione delle tv che vogliono abbreviare i match si è rivelato un abbaglio gigante. I tre su cinque ai quattro game con punto decisivo sul 40 pari non sono affatto sbrigativi come qualcuno pensava: non a caso quando c è stato equilibrio le partite hanno superato di slancio le due ore. Ma davvero qualcuno sente l esigenza che una partita duri tanto di più? Se è bella ed emozionante una simile durata è oltre la media di tutti gli altri grandi spettacoli sportivi. Se è una barba, beh, forse è meglio che finisca alla svelta. L unico rilievo tecnico su cui è giusto ragionare è quello sollevato proprio dal finalista Andrey Rublev: i set più brevi tendono a ridurre il gap tra il favorito e l outsider, creano maggiore equilibrio, dunque favoriscono le sorprese obbligando i più forti a mettersi sempre in discussione. Ma non è proprio quando la partita c è che lo sport è coinvolgente, sia per chi lo pratica che per chi assiste? E soprattutto: come mai, nonostante tutta questa potenziale incertezza, Hyeon Chung, il più tosto e regolare di tutti, ha vinto tutte le sue partite? Lo slogan del torneo era: Il futuro è adesso. Il fantastico impianto delle Next Gen Atp Finals, realizzato in soli 9 giorni alla Fiera di Milano, lo ha fatto percepire davvero, sin dal fantasmagorico tunnel multimediale che ha fatto sentire ogni spettatore come un giocatore all ingresso in campo. Indietro sarà difficile tornare. DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, Roma amministrazione@sportcast.it REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Info: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a supertennis@federtennis.it

4 4 next gen atp finals Chung è già un gigante Il coreano si stramerita il primo trofeo a X dell evento milanese e i 390 mila dollari riservati al vincitore imbattuto. Rublev perde la testa in finale, Shapo esce nei gironi. Quinzi prende tanta fiducia. Tanta roba sotto la Madonnina Hyeon Chung ha vinto tutti i 5 match disputati a Milano dal 7 all 11 novembre. A sinistra, con il particolare trofeo in cristallo bianco e blu fatto disegnare dall Atp appositamente per la manifestazione. Qui, l ingresso in campo prima della finale con Rublev (sullo sfondo) da milano, GAbriele Riva FOTO COSTANTINI E GETTY IMAGES H a chiuso l ultimo diritto incrociato lasciando fermo Rublev e poi ha allargato le braccia girando su se stesso, come a prendersi l abbraccio di tutti i della Next Gen Arena. Solo lì Hyeon Chung si è tolto di dosso quella faccia da poker che l aveva mascherato in tutta la settimana milanese. Solo lì, ha accennato un sorriso timido ed educato, accovacciato sotto agli occhiali da vista che da quando ha 7 anni lo accompagnano anche nel campo da tennis. Un oculista gli disse che non avrebbe potuto fare il professionista, che il tennis sarebbe stato solo un passatempo. E invece lui, con papà Seok-Jin, ha continuato a giocare. E a crederci. Adesso,

5 5 next gen atp finals in un ora e 57 minuti: è questo il tabellino della finale tra Chung e Rublev. Il russo era avanti di un set e di un break nel 2 parziale oltre a essere già stato un Top 50 e ad aver abbattuto il muro dei Top 100 a 19 anni (due stagioni fa), è il primo campione Next Gen di sempre. Un successo che non gli consentirà di migliorare il best ranking - non c erano punti Atp in palio a Milano - ma che gli garantisce un assegnone da 390 mila dollari. Tanto spetta al vincitore imbattuto: sì, perché il sud coreano di Suwon (una mezz ora a nord di Seul) non ha perso nemmeno un match di round robin. E pensare che era inserito nel gruppo più tosto, quello con gli enfant terrible Andrey Rublev (che tra girone e finale ha battuto due volte) e Denis Shapovalov. Ma anche con quel Gianluigi Quinzi che, da under 18 nel 2013, gli levò la gioia di vincere Wimbledon Junior in finale all All England Club. Favorito in incognito Con la sua faccia sempre uguale, dopo un ace come dopo un brutto doppio fallo, dopo un passante spettacolare come dopo un diritto affossato nel gancio della rete, Chung è partito senza i riflettori puntati adosso. Tutti impegnati a illuminare le stelle già brillanti di Andrey Rublev, sulla scia di quei quarti di finale agli ultimi Us Open, e Denis Shapovalov, ricoperto dai lustrini del suo tennis scintillante e del suo rovescione da highlights. Lui li ha battuti tutte e tre, Shapo, Rublev e Quinzi, in quest ordine. E poi ha superato in cinque mini-set - con un avvio a razzo e una conclusione a pedali - il russo Daniil Medvedev in semifianle. Eppure, anche dopo quelle incertezze e dopo i due quinti set in due giorni (anche con Quinzi nell ultimo match del round ro- Regole promosse (quasi) all unanimità Sorpresa no-let: ai giocatori piace HYEON CHUNG - Direi l innovazione che più mi ha convinto tra quelle introdotte è quella dell inserimento dello shot-clock. Spesso mi capita di prendere warning perché perdo troppo tempo a pulire le lenti degli occhiali e non mi accorgo del tempo che passa. Ma con lo shot-clock non corro più questo rischio. L altra regola che mi convince maggiormente è quella del no-let, però devo confessare che non è semplice scegliere tra tutte. ANDREY RUBLEV - A me piacciono le regole che non cambiano radicalmente il gioco, come lo shot-clock oppure il fatto che non ci siano più i giudici di linea e che le chiamate sia più sicure con il sistema elettronico. Per il resto però non vorrei che si rischi di snaturare il tennis. Voglio dire che con i set al quattro e con il killer point chiunque ha molte più possibilità di battere chiunque, a scapito a volte del merito. Non penso che sia molto corretto. DANIIL MEDVEDEV - Le nuove regole mi sono davvero piaciute, è qualcosa di nuovo e di fresco. Specialmente alla fine della stagione, quando sei molto stanco, è veramente bello giocare così. La cosa più difficile secondo me è abituarsi alla gente che si può muovere durante gli scambi e prima dei servizi. Di solito non possono parlare, ma quando camminano fanno anche rumore... e di solito parlano anche. È stato difficile concentrarsi bene, ma come ho detto queste regole mi sono proprio piaciute. BORNA CORIC - Mi piace molto la regola del no let, penso che dovrebbe essere adottata in tutti i tornei. Anche perché spesso si fa confusione se la palla sfiora appena il nastro, ogni tanto gli arbitri chiamano il let, ogni tanto no. Vuol dire che non è necessario. Mi è piaciuta molto anche l introduzione degli shot-clock: è un po più dura recuperare ma penso che noi giocatori ci abitueremo in fretta. Spesso si spreca troppo tempo. Infastidito dai movimenti dei fan? No, non l ho notato quasi per nulla.

6 6 next gen atp finals posti a sedere nella Next Gen Arena allestita nel padiglione 1 del Polo Fieristico di Milano-Rho; sullo sfondo, il suggestivo allestimento ispirato al Teatro alla Scala di Milano bin si è fatto recuperare due parziali di vantaggio), la percezione di fronte alla ricostruzione in tinta rossa della Scala di Milano era che il favorito fosse lui. In incognito magari, sotto la copertura dell addestramento militare ricevuto in Corea e sotto un velo di anti-divismo. Proprio lui: nonostante Andrey Rublev, il suo n.37 Atp, la sua testa di serie n.1 e le sue mazzate di diritto che non ha lesinato nemmeno in allenamento, col coach spagnolo Nando Vicente. Lo stesso che in cuffia, nei momenti di difficoltà dopo i set persi (come alla fine del secondo della finale) gli diceva di star zitto: Quando non parli in campo sei il migliore, ma quando cominci ti perdi. E infatti Andrey s è perso, senza saper tornare, incastrato nel nervosismo che contro Chung gli ha fatto sciupare un set e un break di vantaggio, andato perso sui recuperi a gambe larghe di rovescio del coreano e su un rendimento troppo bizzoso della prima palla di servizio (solo il 27% in campo in quello sciagurato secondo set contro Chung). Attitudine positiva Non c entrano nulla le nuove regole. Pur senza controprova, Chung avrebbe vinto in finale anche ai 6, con i vantaggi e dovendo ripetere quei servizi - pochi, pochissimi - che hanno toccato un nastro talmente teso (come del resto tutti quelli del circuito Atp) da non poter smorzare irrimediabilmente che una palla su mille. Quando ero sotto nel punteggio - ha detto il coreano - ho cercato di stare calmo, aspettando un suo calo. Puntualmente arrivato. Pazienza, tattica e strategia, in puro stile orientale: Ho cercato anche di far correre Rublev, perché da fermo lui sa fare molto male. Mantenendo sempre la faccia da poker, nel bene e nel male. La cosa determinante è stata la mia attitudine positiva: ho provato a non far trasparire il mio disappunto quando le cose andavano male. Shapovalov e gli altri Il protagonista di una settimana milanese votata all innovazione e alla sperimentazione regolamentare è cer- Tanto pubblico in Fiera-Milano: oltre 22 mila gli spettatori paganti Sono stati gli spettatori paganti alle Next Gen Atp Finals di Milano, il torneo andato in scena da martedì 7 a sabato 11 novembre alla Fiera di Milano-Rho e riservato ai migliori 7 giocatori under 21 del circuito mondiale più una wild card italiana. Era la prima edizione del torneo, la grande novità di questo L Atp ha assegnato alla Federazione Italiana Tennis l organizzazione delle Next Gen Finals per un periodo di cinque anni vedendo in Milano una città di grnade respiro internazionale, al centro dell Europa e facilmente raggiungibile grazie ai suoi due aeroporti (Malpensa e Linate) e quindi di sicuro prestigio per una rassegna che ha visto in campo i migliori talenti del tennis giovanile mondiale.

7 7 next gen atp finals tamente lui, il vincitore. Chung è l ottavo giocatore della stagione a mettere in bacheca per la prima volta un titolo del circuito Atp (il terzo tra i Next Gen dopo Coric e Rublev), ma il campo senza corridoi allestito nel padiglione 1 del polo fieristico di Rho ha messo in mostra molto talento ancora. Nonostante la classifica conclusiva ufficiale delle Next Gen Atp Finals non sia d accordo, il primo dei non-finalisti è Denis Shapovalov. Negli annali resterà che il canadese è uscito di scena troppo presto (subito dopo lo spareggio Coaching show: spettacolo in tv Le chiacchierate tra giocatore e coach a fine set. Un altra prima assoluta delle Next Gen Atp Finals di Milano. Ieri ho preso un caffè a 6. Ah sì? Io questa mattina ne ho preso uno a 1 in un baretto bellissimo, strepitoso. Così Denis Shapovalov e il suo allenatore Martin Laurendeau tra un consiglio tecnico e l altro prima del 5 set contro Rublev nel round robin. Un modo per sdrammatizzare. Spettacolare sì, ma non tanto utile - ha detto Nando Vicente, coach del russo - se so di essere ascoltato non dirò mai quel che vorrei dire davvero al mio giocatore ; a Rublev in cuffia infatti spesso ha detto: Ricordati di quello che abbiamo detto prima del match. Il Presidente Binaghi sul futuro Next Gen: Adesso deve diventare anche un successo economico Davanti alle telecamere di SuperTennis il Presidente della FIT Angelo Binaghi ha parlato della prima edizione delle Next Gen Atp Finals, della location e di molto altro ancora. Abbiamo avuto modo di verificare in questa settimana che - ha detto Binaghi - ci sono una serie di regole e di novità che non sono sconvolgenti e che anzi sono praticabili e compatibili con la storia e le tradizioni decennali del nostro sport. Diciamo che sanno garantire una certa continuità. Senza dover quindi necessariamente attendere troppo tempo affinché vengano introdotte in maniera definitiva: Credo che l abolizione dei giudici di linea e l introduzione del timer per i 25 secondi tra un punto e l altro dovrebbe essere inserite in tempi brevi. Anche se qualche tradizionalista ha storto il naso: Il mondo del tennis è uno dei più conservatori del panorama sportivo mondiale ha detto il presidente FIT - e anche della società stessa. Il tennis ha mostrato negli anni di volersi mantenere immutabile. Il presidente Fit Angelo Binaghi (a destra) con Piero Valesio LE NUOVE REGOLE - Invece le migliorie e le innovazioni sono pensate per portare qualcosa di buono. Anche la regola dei set ai 4 game ha suscitato molto interesse. E va ricordato - ha sottolineato Binaghi - che questa regola fu introdotta proprio qui in Lombardia circa un decennio fa dal mio ex capitano nelle gare a squadre, Antonio Mariani. Fu una sua intuizione per abbreviare i tempi. Adesso anche tutti i giocatori italiani stanno per diventare sempre più Next Gen anche sotto questo profilo: Nel consiglio federale che si è svolto proprio ieri qui a Milano abbiamo abolito la decurtazione del 60% dei punti che fu introdotta per i tornei rodeo, proprio quelli con i set a 4. Ecco, d ora in poi saranno equiparati anche ai fini dei calcoli dei punti a tutti gli altri tornei federali. LA LOCATION - Tornando all evento milanese in senso più stretto Binaghi ha allargato lo sguardo sul futuro: L anno prossimo saremo ancora a Milano. Anzi, ci saremo ancora per quattro anni almeno. Non so però in quale parte della città. Di certo non ci ha ordinato il medico di venire o di restare qui in Fiera. Anche perché mi posso dire soddisfatto di come FIT e CONI abbiano saputo gestire una situazione emergenziale, quella di una città che è capitale industriale del Paese e che a oggi non ha un palazzetto degno di questo nome. A ogni modo ci confronteremo con i nostri partner, con l ATP e con il CONI e sceglieremo, come sempre, nell esclusivo interesse del tennis italiano quale sarà la strada migliore da seguire. Ripeto: sono però soddisfatto di come abbiamo trasformato questa situazione emergenziale in un evento di successo. Che adesso però deve diventare anche un successo economico. SCOMMESSA ANCORA DA VINCERE - Un obiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile. Perché se c è una cosa che fin qui non mi è piaciuta è il bilancio. Ho sentito in questi giorni Kermode, il presidente dell Atp, dire che quella del Next Gen è una scommessa già vinta. Sono felice per loro ma per quanto mi riguarda sarà una scommessa vinta solo quando raggiungeremo il pareggio di bilancio. Risultato che puntiamo a ottenere già l anno prossimo per poi fare profitto nelle seguenti tre edizioni. Senza dimenticare alcuni equilibri da registrare: È normale che quando si lavora in team possano essere commessi degli errori da parte di una delle parti in causa - ha detto Binaghi con particolare riferimento alla vicenda del sorteggio - ma è anche normale che in futuro si integreranno le competenze delle varie realtà al fine di raggiungere risultati migliori. CONTENTO PER QUINZI - Le note positive non sono finite, però. Tutti i nostri stakeholders hanno dimostrato di essere contenti di quanto visto qui. E qualche segnale incoraggiante arriva pure dal campo: Posso dire di essere molto contento per Quinzi, che è un patrimonio del tennis italiano. Qui ha avuto una grossa iniezione di fiducia, e con lui anche il suo team. Si allena con un coach intelligente e capace (Fabio Gorietti, ndr) e questo dimostra che in Italia c è la possibilità di integrare i programmi federali con l iniziativa privata di coach privati. Il che fa sperare per il futuro del ragazzo: Di lui dico quello che dissi quando vinse Wimbledon junior e quando sembrava che dovesse smettere di giocare: sarà un ottimo giocatore, e non bisogna mettergli sulle spalle obiettivi troppo grossi da raggiungere. Anche perché il trend dei risultati dei nostri giocatori negli ultimi anni nel circuito maschile, e mi riferisco ai Seppi, ai Fognini, dimostra che anche Quinzi potrà fare la sua parte senza fretta. AL PASSO COI GRANDI PAESI - Tornando agli eventi, secondo Binaghi, l Italia sta dimostrando di puntare alla continuità. Credo sia esagerato dire che siamo leader nel settore dell organizzazione degli eventi. La Francia per esempio organizza un torneo del Grand Slam e un Masters Ma da noi tra gli Internazionali BNL d Italia e le Next Gen Atp Finals s è venuto a creare un bel legame di continuità, garantito anche dall organizzazione degli incontri di Coppa Davis e di Fed Cup. Diciamo che ci teniamo al passo dei grandi leader internazionali in questo campo.

8 8 next gen atp finals Com era e com è diventato in 9 giorni il site Next Gen 200 metri di lunghezza per 80 di larghezza, un padiglione intero della Fiera di Milano-Rho su cui si sono appoggiati tre campi da tennis. E su cui dominava un quarto. Parola di Diego Nepi Molineris, direttore marketing e sviluppo del Coni: c è lui dietro al concept del site che ha accolto i migliori emergenti al mondo e oltre 22 mila spettatori paganti in 5 giorni di manifestazione. Una serie di fari rossi applicati a delle americane lungo il tetto del padiglione disegnavano la sagoma di un campo da tennis dalla quale con l architetto Fabio Lattanzi siamo partiti per la suddivisione degli spazi a terra. in corrispondenza della rete, lo stadio; in una meta campo, la fan zone; nell altra, l ospitalità, l area sponsor, la players lounge e il media center. Ma per far diventare il padiglione vuoto (foto a sinistra) il site delle Next Gen Atp Finals (a destra), è servito fare i numeri. E che numeri: mq di area allestitiva 9 giorni di lavorazione metri di americane 350 impianti illuminanti 200 impianti illuminanti motorizzati watt di impianto audio 600 mega di connettività 200 mq di schermi led metri di cavi per linee tv 100 operai specializzati 12 tir per trasporto ferro dello stadio mq di moquette mq di moduli allestitivi accessi wi-fi contemporanei 18 metri tunnel d ingresso immersivo 2 giant ball multimediali Il marchigiano Gianluigi Quinzi, qualificato grazie alla wild card vinta nelle qualificazioni allo Sporting Milano 3, e autore di tre buone prove in Fiera; a destra, Denis Shapovalov, fuori nei gironi dopo il k.o. nello spareggio contro il russo Andrey Rublev di giovedì perso con Rublev), che terzo si è classificato Daniil Medvedev e quarto Borna Coric (per altro senza giocare la finalina da 25 mila dollari di bonus a causa del forfait del croato). Ma il pubblico e il campo raccontano un altra storia: il biondino dal cappello girato e dal rovescio a una mano sbracciato più innovativo dell ultimo decennio ha tutta un altra presa. Non solo sulla racchetta, che utilizza per inventarsi magie ai colleghi Next Gen pressoché sconosciute, ma anche sui fan. In tribuna e sul divano, davanti ai teleschermi. Il vero assente nel weekend, complice un girone infernale e qualche palla storta, è stato lui. Gianluigi c è ancora Lo yankee Jared Donaldson si porta a casa la poco invidiabile coppa del più impalpabile, senza una vittoria né un sussulto. Karen Khachanov se ne va da Milano senza soddisfazioni e senza coach (la sua strada e quella di Galo Blanco si sono separate subito dopo l uscita di scena Next Gen). Per un rapporto che si rompe, uno che sembra consolidarsi a colpi di rendimento. Quello di Gianluigi Quinzi e Fabio Gorietti, allenatore che gli ha saputo dare tranquillità e competenza tecnica per cominciare ad aggiustare servizio e diritto. Ho giocato molto bene - ha detto Quinzi - in tutti e tre gli incontri. Volevo disputare questo

9 9 next gen atp finals Il presidente dell Atp Chris Kermode (a destra) intervistato da Dario Castaldo nello studio di Milano durante le Next Gen Atp Finals 2017 Qui il russo Daniil Medvedev, 3 classificato per 185 mila euro di montepremi dopo il forfait di Borna Coric (sotto) appena prima della finalina Kermode promuove Milano: Un successo giovane e fresco Nel cuore della Fan Zone del padiglione 1 della Fiera di Milano-Rho. Nel salotto televisivo milanese del tennis italiano griffato SuperTennis Tv. È da qui che parla Chris Kermode, il presidente dell Atp che da due anni sta lavorando al progetto Next Gen. È uno spettacolo bello, divertente, fresco e giovane - ha detto Kermode -. Lo abbiamo sempre detto, abbiamo ritagliato questa manifestazione su misura dei giocatori di nuova generazione ma soprattutto sugli appassionati di nuova generazione, quelli che si sono appena affacciati al mondo del tennis o che addirittura lo faranno domani. Ma molti si sono dimostrati scettici: È vero, alcuni mi hanno chiesto che cosa mi sono messo in testa... perché mai dovremmo voler cambiare uno sport bello come il tennis? Ma in realtà io non voglio cambiare il gioco in sé, nessuno ha questo obiettivo. Vogliamo però ridurre al massimo i tempi morti, perché gli appassionati di un tempo non sono più quelli di oggi: sono cresciuti in un mondo totalmente diverso e hanno visioni molto differenti. Per quanto mi riguarda, io sono di mentalità molto aperta verso questo genere di cambiamenti per il futuro. Le prime impressioni, dopo le gare a Milano? Mi pare di poter dire che le partite hanno dinamiche nuove, trasformate. Ma per avere dei feedback precisi dovremo aspettare un po, raccogliere le impressioni dei fan in tribuna, di quelli in tv, ma anche degli sponsor e dei giocatori, serve un po di tempo, precisa Kermode. Ma i giocatori mi sembrano ben disposti: non avrei mai immaginato, per esempio, che tanti di loro si esprimessero così tanto a favore della regola del no-let, e invece.... E poi piace molto lo shot-clock: Una delle novità che, insieme al warm-up breve, potrebbe essere portata per prima nel circuito maggiore. Ma quindi come dev essere, per il presidente dell Atp, il tennis e il tennista del futuro? Abbiamo bisogno di avere varietà di superfici e di personalità differenti per avere uno spettacolo sempre più coinvolgente. Prendete Federer e Nadal, la loro è una rivalità tanto seguita anche perché contrappongono due stili molto diversi. Ma ovviamente il processo deve essere graduale, un piccolo passo per volta: Nessuno all Atp ha fretta, stiamo testando, valutando. Poi capiremo e decideremo il da farsi. Ci sono da integrare gli interessi di appassionati, sponsor, tv e media digitali. Ci vorrà qualche anno per cominciare a vedere degli effetti concreti. Intanto Kermode svela di aver parlato anche con alcuni giocatori non Next Gen e promette che a Londra tasterà ancor di più il polso degli 8 Masters, anche se nessuno di loro è stato qui questa settimana, quindi sarà difficile che diano impressioni dettagliate e veritiere. C è una cosa però, secondo Kermode, su cui tutti (giocatori compresi) sono d accordo: È giusto provare a cambiare, rinnovarsi senza paura. E a Milano questa settimana le parole si sono trasformate nei primi fatti. torneo e dare il massimo per dire che Gianluigi c è ancora. Non ha vinto nemmeno un match, la wild card italiana, ma ha giocato un tennis capace di portarlo al quarto contro Shapovalov e al quinto contro Rublev e Chung. Ora però bisogna levarsi di dosso gli alti e bassi lungo i match, specialmente nei momenti decisvi. Questo fa la differenza, lo sa Quinzi. E lo sa anche Rublev. Una lezione che Chung ha già impararato a memoria. Da sinistra Carlo Mornati, Angelo Binaghi, Hyeon Chung, Andrey Rublev e Chris Kermode

10 10 next gen atp finals Follie Rublev: a Milano con tre telai diversi! Nel box degli incordatori abbiamo scoperto che il russo aveva solo tre racchette: e non dello stesso tipo. Tante scelte originali: dalle tensioni molto elevate dei russi, allo schema incordatura modificato del vincitore Chung di Mauro Simoncini Sono giovani, vincenti e di certo già professionisti in tutto e per tutto. Gli otto Under 21 presenti alle NextGen Atp Finals di Milano sono tutti giocatori top 100 (eccezion fatta per il nostro azzurro Quinzi), con scalpi illustri al loro attivo. E a vederli dal vivo si capisce che si tratta sicuramente dei futuri protagonisti del tennis mondiale: aitanti picchiatori, con fisici imponenti, da atleti del Terzo Millennio. L impostazione tattica di gioco è abbastanza uniforme: si spinge a tutto braccio da dietro, senza troppe vie di mezzo. Qualcuno con più rotazioni, qualcuno con qualche sortita a rete, altri sfruttando di più il servizio. L unico che si stacca decisamente per tipologia di gioco è il giovanissimo canadese Shapovalov (classe 1998), mancino creativo, con il suo rovescio a una mano che non ha precendenti. Una premessa necessaria per dire che anche a livello di materiali e attrezzatura le scelte di queste stelle nascenti non sono poi così differenti tra loro: ovali da 97, 98 o 100 pollici quadrati e profili abbastanza sottili (dai 20 ai millimetri). Poi ognuno ha la sua personalizzazione, piombi e pesi collocati qua e là, racchette su misura, prototipi o vecchi modelli paintjobbati (colorati e serigrafati in altro modo). Le racchette le abbiamo viste dal vivo, toccate con mano e chiacchierando con il team degli incordatori ATP di Tecnifibre scelti per le NextGen Finals di Milano (il francese Laurent Lardon e il nostro Marco Veri) abbiamo scoperto originalità e stranezze nelle scelte di questi giovani giocatori. Le follie di Rublev La storia più incredibile riguarda Andrey Rublev, che tutti hanno visto Due dei tre telai differenti usati dal russo Andrey Rublev durante i 5 giorni di Next Gen Atp Finals. Con solo 3 attrezzi ha costretto gli stringers agli straordinari... durante il torneo cambiare racchetta. Cambio plateale perché da una Wilson blu e azzurra è passato a una arancio e grigia e poi ancora a un altra rossa e nera. La maggior parte degli spettatori avrà ovviamente pensato: vabbè le hanno colorate diverse ma i telai sono identici, figurati... E invece no: si trattava di tre racchette diverse, in tutto! Peso e bilanciamento soprattutto. Durante un cambio campo dell ultima partita di girone del giovedì sera, molto avvincente contro Shapovalov, Rublev a colloquio in cuffia con coach

11 11 next gen atp finals Vicente ha chiesto: Che faccio con la racchetta? Vorrei provare a giocare con l altra. Ha provato (dalla blu e azzurra è passato alla grigio arancio) e il match è girato a suo favore. Davvero incredibile l approccio di Rublev con la racchetta: non solo ha fatto ruotare tre modelli differenti ma si è presentato a Milano solo con quelle tre racchette! È stato quindi un lavoraccio per gli stringer, che si sono visti costretti a incordare anche 3-4 volte al giorno quella blu (quella che sembrava la preferita di Rublev, almeno fino alla finale). Un telaio molto simile alla Ultra Tour di Gael Monfils ma che è arrivato alla fine troppo sollecitato perché strausato e massacrato dal russo, soprattutto a livello di grommet. Ecco spiegato il motivo dei continui cambi. Chung e il 16x19 Detto delle stranezze del finalista, veniamo al vincitore. Hyeon Chung, da buon coreano, si affida ai giapponesi di Yonex, usando una VCore Duel G 97 normale (al di là di peso e bilanciamento che sono customizzati). La vera particolarità è che questo telaio prevederebbe un pattern 16x20 come molti telai Yonex; Hyeon però, sin dal primo giorno ha messo le cose in chiaro: me la incordate così come ve la porto io: la vedete? È diventata 16x19. Ma come? Eh sì: nel foro previsto per condividere una verticale e l ultima orizzontale in alto, fate il nodo (vedi foto in alto a destra, ndr). Semplice. Per quanto concerne il tipo di corda, scelta classica delle nuove generazioni: si tratta di Luxilon Alu Power a 25 kg. Qui sopra, a sinistra, il telaio del russo Daniil Medvedev; a destra, quello del croato Borna Coric; più in alto, l indicazione della tensione delle racchette del vincitore coreano Hyeon Chung e, più a destra, un particolare del suo nodo. Sotto, il team degli official stringer Tecnifibre a Milano: da sinistra, Laurent Lardon e Marco Veri Tensioni alte A proposito di tensioni, questi ragazzoni non solo fanno viaggiare sempre forte la pallina, senza pause, con pochi cambi di ritmo, ma picchiano costantemente e con tensioni tutti medio-alte: a parte Daniil Medvedev, con il suo Tecnifibre Razor Code a 23 kg, Coric chiede 26 kg, Chung 25, Rublev 26, addirittura Khachanov 28/29. E se Coric usa il montaggio ibrido classico, con budello (di Luxilon) sulle orizzontali, gli altri montano monofilamenti full bed (sia per orizzontali sia per verticali), quindi piatti corde duri e rigidi. Telai mai visti Tra gli otto giocatori, di racchette se ne sono viste un po di tutti i colori. Solo il russo Medvedev e il coreano Chung utilizzano racchette molto simili a quelle in commercio poi puntigliosamente personalizzate: nel telaio del russo è ben visibile il piombo in testa sotto il passacorde. Coric e Rublev sono pieni di stranezze. La racchetta del croato, una Wilson pro Stock tutta nera, si presenta come un prototipo; anche a detta di Laurent Lardon (incordatore Atp che gira il circuito) forma, profilo e modello non si sono mai visti prima. Per intenderci, per i più ferrati in materia non si tratta né di telai H19 né di H22, ma di qualcosa di nuovo e diverso.

12 12 junior next gen italia Un circuito super che crescerà ancora Al master dello Sporting Milano 3 i titoli sono andati a Niccolò Ciavarella, qualificato da Roma, e a Giulia Martinelli, qualificata da Lugo di Romagna. Dell Edera: Nel 2018 allargheremo la base dei partecipanti I partecipanti al Master finale di Milano 3 di Gabriele Riva - foto Costantini e lode. È il giudizio a caldo di Michelangelo Dell Edera Dieci - direttore dell Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi - rispetto al nuovissimo Junior Next Gen Italia. Si tratta del circuito che ha coinvolto più di 300 ragazzini italiani nati tra il 2004 e il 2006 in 15 città d Italia lungo la marcia d avvicinamento all evento milanese delle Next Gen Atp Finals. Anche loro, i nostri under più promettenti, si sono sfidati prima in una fase d avvicinamento e di qualificazione lunga 3 tappe e 3 week-end, 29 tabelloni di singolare maschile e femminile giocati complessivamente, e un master finale. Quello disputato proprio in contemporanea con il torneo delle star emergenti Atp, dal 7 al 9 novembre scorso. Alla fine hanno vinto il romano Niccolò Ciavarella e l emi- liana Giulia Martinelli e lo hanno fatto sugli stessi campi, sulla stessa superficie, che hanno ospitato qualche giorno prima lo sprint per la wild card azzurra conquistata da Gianluigi Quinzi. E non è un dettaglio. C è un aspetto tecnico e un aspetto mentale molto importanti da sottolineare - rileva Dell Edera -: giocare su un campo così rapido ha fatto sì che i ragazzi attingessero a piene mani a tutte loro qualità di adattamento. Hanno faticato nei primi game, ma poi si sono adeguati benissimo, e questo è importante. Per l appunto, sia da un punto di vista tecnico ( Hanno utilizzato il servizio e la risposta non come colpi di inizio gioco, ma come colpi di fine gioco, quelli che portano il punto ) sia da un punto di vista mentale ( Tutti si sono dovuti concentrare il più possibile e il più a lungo possibile, perché giocare sul veloce con le nuove regole Next Gen non concede spazio a distrazioni ). Sì, anche i giovanissimi azzurri hanno sperimentato il nuovo format, con il noad, il no-let e i set al quattro. Ma hanno giocato partite al meglio dei tre set, sia perché stiamo parlando di ragazzi abbastanza piccoli, sia per motivi organizzativi che permettessero, al pomeriggio, di trasferirsi dallo Sporting Milano 3 a Milano-Rho per assistere ai match dei campioni. Pensare al lungo termine La durata media dei match si è aggirata comunque attorno ai minuti. E tutti si sono trovati bene - aggiunge Dell Edera - con quelle che tra una decina d anni potrebbero essere le regole del circuito maggiore. Meglio abituarsi fin da subito, quindi. Come è meglio abituarsi al fatto che bisogna pensare alla propria metà campo di gioco, senza preoccuparsi troppo di quella altrui. Bisogna pensare a fare, a costruire, a conquistare il punto. E bisogna sradicare la paura dell errore. Una gramigna non semplice da estirpare.

13 13 junior next gen italia Ricordo - dice Dell Edera - che un paio d anni fa conducemmo un test sui giocatori del Risultò che la loro prima palla di servizio raggiungeva prestazioni simili a quelle di vertice. Ma la seconda no: ballavano quasi 100 km/h, mentre la forbice non dovrebbe essere superiore a 30, 40. Saltò fuori che il motivo principale era la paura del doppio fallo. Se da Junior riduci le prestazioni perché hai un timore del genere, qualche 15 lo vinci lo stesso, ma se lo fai da Pro assolutamente no. Per questo dico che eliminando questa cultura il passaggio da Junior a Pro sarà meno traumatico. E più redditizio, verrebbe da dire. Bisogna pensare al medio-lungo termine, non al breve. Senza freno a mano Non si allontana molto da questi binari la decisione di riservare il circuito ai ragazzi nati in tre annate differente: Dobbiamo smettere di pensare al di che anno è?. Se uno è buono, è buono a prescindere dall età. Questo permetterebbe di cambiare velocità? Certamente permetterebbe di togliere il freno a mano, proprio come ho visto fare ai più piccoli nei confronti dei più grandi. Non hanno nulla da perdere e si lasciano andare pensando a fare le cose giuste, non quelle che possono portare punti e vittorie oggi. E forse è questo che sta alla base alla grande esplosione dei Next Gen anche a livello mondiale: Certamente, lo Shapovalov di turno dà tutto quello che ha senza timori. Parafrasando: pensa a vincere, non a non perdere. Ma è difficile ribaltare drasticamente un paradigma: Eppure a Milano 3 ho visto un bel clima, una bella atmosfera. Un occasione di crescita di confronto per i ragazzi e per i loro allenatori, con il giusto livello di competitività. E allora avanti, verso il Certamente ripeteremo l iniziativa, e lo faremo per i prossimi 4 anni. Con almeno una novità: una fase ulteriore, sempre su base regionale, che possa ampliare il campo dei partecipanti così da offrire a più ragazzi questa bella occasione. Qualcosa di territorialmente ben distribuito: Da questo punto di vista - chiude Dell Edera - abbiamo fatto passi da gigante. Abbiamo progetti di qualità e uomini di qualità, con un nostro rappresentate in tutte le regioni. Abbiamo 130 fiduciari provinciali che monitorano i ragazzi dagli 8 agli 11 anni: li consideriamo i nostri talent scout. E Junior Next Gen Italia è pensato per loro, i talentini azzurri. Qui le finaliste del master femminile (Giulia Martinelli a sinistra e Virginia Ferrara con il tecnico Giovanni Paolisso); in alto, i finalisti del master maschile (Niccolò Ciavarella a sinistra e Gregorio De Gasper) Dagli ottavi alle finali, con i set al 4 MASCHILE - Ottavi: N. Ciavarella b. P.A. Lavoratori , A. Sanna b. G. Nosei , E. Cherie Ligniere b. C. Persi , L. Ferri b. M. Giordano , F. Scotuzzi b. S.P. Stracquadaini , G. De Gasper b. G. Gandolfi , J. Bilardo b. M. Crocetti , D. Minighini b. A. Veneziani Quarti: N. Ciavarella b. A. Sanna , E. Cherie Ligniere b. L. Ferri , G. De Gasper b. F. Scotuzzi , D. Minighini b. J. Bilardo Semifinali: N. Ciavarella b. E. Cherie Ligniere , G. De Gasper b. D. Minighini Finale: N. Ciavarella b. G. De Gasper FEMMINILE - Ottavi: E. Carrara b. G. Gottardi , V. Ferrara b. V. Trevisan , E. Valletta b. F. Urgesi , M. Vivenzio b. E. Rizzetto , B. Sensi b. V. Grymalska , D. Valente b. G. Pedone , S. Bernardi b. M. Marcon , G. Martinelli b. R. Sechi Quarti: V. Ferrara b. E. Carrara , E. Valletta b. M. Vivenzio , B. Sensi b. D. Valente , G. Martinelli b. S. Bernardi Semifinali: V. Ferrara b. E. Valletta , G. Martinelli b. B. Sensi Finale: G. Martinelli b. V. Ferrara

14 14 fed cup All America basta Coco Dopo 17 anni gli Stati Uniti tornano a vincere. Battuta la sorpresissima Bielorussia di Sasnovich e Sabalenka. Vandeweghe porta a casa 3 punti su 3, Sloane Stephens non esce dalla crisi: esclusa dal doppio decisivo Qui sopra, la festa USA che dopo tre finali perse ritrova il successo in Fed Cup; a destra, in alto, la coppia yankee Shelby Rogers (al posto di Sloane Stephens) e Coco Vandeweghe; più sotto, le bielorusse Aliaksandra Sasnovich (sinistra) e Aryna Sabalenka di Andrea Nizzero - foto Getty Images In altri tempi la sfida tra la Bielorussia e gli Stati Uniti, in Europa dell Est, avrebbe chiamato paralleli impegnativi. La realtà di Minsk dello scorso weekend, fatta di un atmosfera incandescente dentro un palazzetto dal nome difficile (Chizhovka Arena), fortunatamente ha parlato solo di sport. Non che siano mancati i colpi di scena, tutt altro: le ottime partite di Aleksandra Sasnovich (classe 1994) e Aryna Sabalenka (classe 1998) hanno tenuto vive le speranze dei loro connazionali fino all ultimo punto dell ultimo incontro, contro la squadra più titolata di sempre. Le due ragazze su cui si poggiava la Bielorussia, autrici di una delle infinite sorprese tennistiche di questa imprevedibile stagione femminile, sono native della capitale e hanno trovato grande ispirazione nelle persone della Chizhovka Arena: la numero 79 (Sabalenka) e la numero 90 (Sasnovich) del ranking mondiale hanno portato al quinto e decisivo punto Sloane Stephens e Coco Vandeweghe, rispettivamente la campionessa degli Us Open e la Top 10 più recente della storia Wta. Il coraggio di Kathy Rinaldi E se gli schieramenti fossero rimasti questi, tra l altro, probabilmente avrebbero pure vinto: alla fine del quarto incontro Stephens, rimontata da Sasnovich dopo essere stata avanti 5-2 nel terzo set, era uscita dal campo psicologicamente malconcia. Kathy Rinaldi, l ex Top 10 che d ora in avanti potrà vantare di aver interrotto un digiuno che per il tennis Usa durava da 17 anni, ha fronteggiato la crisi nerissima di Sloane (siamo a 6 sconfitte di fila dalla finale di Flushing Meadows) sostituendola con Shelby Rogers nel doppio decisivo. Coco Vandeweghe ha fatto il resto, firmando tutti e tre i punti statunitensi. Non ci sono dubbi su chi sia la leader di questo nuovo gruppo vincente: Vandeweghe ha condotto la squadra in finale e a Minsk l ha condotta alla vittoria, quasi da sola. La 25enne californiana ha un corredo genetico da pelle d oca: figlia di una nuo- tatrice olimpica, nipote di una Miss America e di due giocatori NBA (nonno Ernie e zio Kiki, il più famoso). Il momento di gloria personale che le era mancato fino a domenica è arrivato da una competizione a squadre, dove le sue qualità di leader sono venute fuori con prepotenza. Vandeweghe superstar In questa stagione di Fed Cup, Coco ha vinto 8 partite (6 singolari, 2 doppi) senza perderne alcuna, spezzando la striscia negativa Usa di tre finali perse consecutivamente (di cui due con l Italia, nel 2009 e 2010). Di fronte alla scoperta di una nuova leader, gli Stati Uniti dovranno però fare i conti con lo smarrimento di una campionessa appena sbocciata: durante il suo quarto incontro a Minsk, sul 6 pari del terzo set, Sloane Stephens è andata in confusione perché si aspettava il tie-break, per poi perdere 8-6. Dai folgoranti Us Open vinti, la 24enne ha perso ogni incontro. Un cruccio che, nonostante la festa di domenica, affliggerà non poco la off-season del tennis femminile Usa.

15 15 terza pagina La prima di Federer L ultima di Agassi Houston, Andre ha un problema: si chiama Roger. La finale del Masters 2003 è uno di quegli incroci che segnano la storia del gioco. Il fuoriclasse Usa, 33 anni, sfida il 22enne svizzero. Che coglie il primo dei suoi 6 successi di Alessandro Mastroluca foto Getty Images Un nuovo inizio, un ultimo giro di giostra. Quando Roger Federer festeggia il primo titolo alle Atp Finals, alla sua prima finale, è il campione di Wimbledon, ma arriva da numero 3 del mondo e dopo una stagione indoor non troppo convincente. Mirka è solo la sua fidanzata quando scende in campo per la finale contro Andre Agassi, che ha presentato Steffi Graf nella cerimonia di induzione alla Hall of Fame e si gode dal 3 ottobre la nascita della seconda figlia, Jaz Elle. Rispetto al fratello, scrive in Open, c è una cosa che Jaz non intende fare - dormire. Aveva nove anni Federer quando Agassi giocava il torneo per la prima volta, nel I tempi, però, sono maturi per il vento del cambiamento, per il volo nell Olimpo dello svizzero che parte a due passi dallo Space Center della NASA. A Houston, è Agassi che ha un problema, un problema che si chiama Roger Federer, il campione che sa portare il tennis in luoghi che nessuno ha mai conosciuto e raggiunto. Giocano nel girone Nel primo match del girone, Agassi ha tolto allo svizzero l unico set di tutto il torneo. L ha sempre battuto nelle prime tre sfide, e il primo parziale segue il filone: Federer gioca molto dietro la riga, dove il kid di Las Vegas vorrebbe tenerlo. Ma non ci riuscirà. Lo svizzero prende il comando del gioco, annulla due match-point, il secondo con un dritto glaciale, e chiude alla prima opportunità con un devastante passante incrociato. Si affronteranno altre sette volte in 22 mesi, Federer non perderà più. Si ritrovano la domenica successiva, per giocarsi il titolo. Agassi, che sogna Andre Agassi nel 1999 vinse il suo unico titolo al Masters; sopra, la finale del 2003 con Federer di diventare il vincitore più anziano da quando si giocano le Finals, in semifinale ha rimontato un set a Schuettler, Federer ha dominato Roddick come in semifinale a Wimbledon. Sono state due partite simili - ammette sconsolato A-Rod - mi ha distrutto allora (he kicked my ass, il testo originale), mi ha distrutto oggi. Campione imbattuto Lo svizzero ha perso il servizio solo tre volte in tutto il torneo, due contro Agassi e una contro Nalbandian. Ma in finale non concede nemmeno una palla break, e lo statunitense riesce al massimo a portarsi in una sola occasione ai vantaggi. In 12 turni di battuta, serve 11 ace e quattro servizi vincenti anche se le sue prime non superano i 200 orari. Chiude con 39 vincenti, il triplo rispetto all americano, in 88 minuti di puro spettacolo. Nemmeno la pioggia, che interrompe il gioco per due ore e mezza, con lo svizzero in vantaggio di un set e di un break (sul 2-0 nel secondo), salva Agassi, battuto Federer, che dopo il tie-break perso contro Agassi ha infilato undici set di fila, diventa il quarto campione imbattuto alle Finals dopo Ivan Lendl (1986, 1987), Michael Stich (1993) e Lleyton Hewitt (2001). È stata una settimana fantastica - commenta Federer -, pensavo di essere nel girone più duro, con gli avversari più difficili ma ho finito per vincere tutte le partite. Ho vinto otto tornei, su tutte le superfici: sono felice di chiudere la stagione da numero 2. Pochi mesi dopo, con la vittoria su Roddick, si prenderà l Australian Open e inizierà la serie record di 302 settimane in vetta al ranking. Mi renderai migliore l anno prossimo - confessa Agassi durante la cerimonia di premiazione -. Guardarti giocare è un ispirazione.

16 i numeri della settimana Atp Finals tabù per Rafa di Giorgio Spalluto - foto Getty Images 6 le edizioni delle Atp Finals in cui Rafael Nadal (nella foto) è stato costretto a ritirarsi. In ben 5 occasioni (2005, 08, 12, 14, 16) ha dato forfait prima che il torneo iniziasse, mentre quest anno si è ritirato dopo aver perso il primo incontro con David Goffin. 15 le apparizioni alle Atp Finals di Roger Federer che supera in questa edizione il record di presenze detenuto da Andre Agassi. Federer è anche il tennista che ha vinto più volte il Masters (6), e colui che ha raggiunto in più occasioni la finale (10). 25 i tie-break disputati sui 59 set giocati in totale durante le Next Gen Atp Finals. Si è dunque assistito a un epilogo al tie-break, sul 3-3, nel 42,3% dei set. Si tratta di un incidenza nettamente superiore a quanto accaduto nei 6 tornei disputati sul veloce indoor a fine stagione, in cui mediamente si è giocato un tie-break nel 25% dei set. 8 i tennisti a essersi aggiudicati per la prima volta un titolo nel Hyeon Chung, vittorioso alle Next Gen Atp Finals, va ad aggiungersi a Peter Gojowczyk (vittorioso a Metz), Damir Dzumhur (San Pietroburgo), Andrey Rublev (Umag), Yuichi Sugita (Antalya), Borna Coric (Marrakech), Ryan Harrison (Memphis) e Gilles Muller (Sydney). 12 i tie-break vinti nel 2017 da Coco Vandeweghe su 14 disputati. La statunitense chiude la stagione con il miglior bilancio nei tie-break (86%), a pari merito con la russa Svetlana Kuznetsova. I primi 20 del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Rafael Nadal (ESP) Roger Federer (SUI) Alexander Zverev (GER) Dominic Thiem (AUT) Marin Cilic (CRO) Grigor Dimitrov (BUL) Stan Wawrinka (SUI) David Goffin (BEL) Jack Sock (USA) Pablo Carreno Busta (ESP) Juan Martin del Potro (ARG) Novak Djokovic (SRB) Sam Querrey (USA) Kevin Anderson (RSA) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) Andy Murray (GBR) John Isner (USA) Lucas Pouille (FRA) Tomas Berdych (CZE) Roberto Bautista Agut (ESP) 2015 Le prime 20 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Simona Halep (ROU) Garbine Muguruza (ESP) Caroline Wozniacki (DEN) Karolina Pliskova (CZE) Venus Williams (USA) Elina Svitolina (UKR) Jelena Ostapenko (LAT) Caroline Garcia (FRA) Johanna Konta (GBR) Coco Vandeweghe (USA) Kristina Mladenovic (FRA) Svetlana Kuznetsova (RUS) Sloane Stephens (USA) Julia Goerges (GER) Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) Anastasija Sevastova (LAT) Ashleigh Barty (AUS) Elena Vesnina (RUS) Madison Keys (USA) Magdalena Rybarikova (SVK) 2141 I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILAN Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Alexander Zverev (GER) Andrey Rublev (RUS) Karen Khachanov (RUS) Denis Shapovalov (CAN) Borna Coric (CRO) Jared Donaldson (USA) Hyeon Chung (KOR) Daniil Medvedev (RUS) I primi 20 italiani del ranking Atp Pos. Rank. Nome Punti 1 27 Fabio Fognini Paolo Lorenzi Thomas Fabbiano Andreas Seppi Marco Cecchinato Matteo Berrettini Stefano Travaglia Luca Vanni Alessandro Giannessi Simone Bolelli Salvatore Caruso Stefano Napolitano Lorenzo Sonego Andrea Arnaboldi Federico Gaio Lorenzo Giustino Matteo Donati Matteo Viola Alessandro Bega Riccardo Bellotti 140 Le prime 20 italiane del ranking Wta Pos. Rank. Nome Punti 1 80 Camila Giorgi Francesca Schiavone Roberta Vinci Jasmine Paolini Sara Errani Martina Trevisan Georgia Brescia Deborah Chiesa Jessica Pieri Giulia Gatto-Monticone Cristiana Ferrando Camilla Rosatello Martina Di Giuseppe Stefania Rubini Martina Caregaro Anastasia Grymalska Alice Matteucci Camilla Scala Gaia Sanesi Martina Colmegna 61 Pos. Nome (nazionalità) Punti 9 Frances Tiafoe (USA) Stefanos Tsitsipas (GRE) Taylor Fritz (USA) Alexander Bublik (KAZ) Ernesto Escobedo (USA) Quentin Halys (FRA) Matteo Berrettini (ITA) Casper Ruud (NOR) 393

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18 18 il tennis in tv Occhi sul padel SuperTennis ha fatto una scorpacciata di tennis in diretta, dividendosi tra le Next Gen Atp Finals di Milano e la finale di Fed Cup tra Bielorussia e Stati Uniti. Adesso è il tempo di tornare in studio per portare nelle case degli appassionati italiani, come sempre in chiaro e in modo del tutto gratuito, tutte le notizie e le curiosità relative alle Atp Finals di Londra, dove Roger Federer e Alexander Zverev - in ordine di classifica - guidano l assalto all ultimo grande titolo della stagione Saranno tre le fasce d aggiornamento quotidiano, tutte direttamente dal nuovo studio del canale della Fit (numero 64 del digitale terrestre, canale 224 della piattaforma Sky e 30 di TivùSat). Ma in questa seconda metà di no- La prima serata su SuperTennis: il mercoledì dei magazine Il mercoledì è la serata dei magazine su SuperTennis Tv. Il prossimo non fa eccezione e in prime time dalle in poi va in onda prima Tennis Magazine, il format esclusivo del canale della Federtennis che approfondisce tutti i temi caldi per chi va in campo, dalla preparazione fisica alla cura del dettaglio tecnico. Senza scordare, ovviamente, l universo dell attrezzatura specifica e in particolar modo delle racchette. Subito a seguire invece, a partire dalle 21.30, riflettori di nuovo accessi sul circuito Atp che ha mandato in scena la prima visione assoluta delle Next Gen Atp Finals la scorsa settimana e che si appresta a vivere le emozioni delle Finals londinesi. Un appuntamento da non perdere. vembre c è un altro grande protagonista degli schermi: il padel. Una disciplina in continua crescita in Italia. Bella da praticare e divertente da guardare in tv: tutte le mattine andranno in onda i match del World Padel Tour, che fa tappa in Spagna. Sarà uno spettacolo tra quattro pareti di vetro: guardare per credere. Tutti i giorni alle la fascia delle news Giovedì 16 00:00 - Circolando TC Rugg 00:30 - Coppa Davis, Serbia Russia Doppio 03:30 - WTA Zhuhai :00 - Fognini vs Pella, ATP Monaco di Baviera :00 - WPT Gran Canaria Finale Maschile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Wozniacki vs Williamas, Wta Finals Singapore 10:30 - Tennis Magazine 11:00 - Finale Fed Cup (replica) 12:45 - Supertennis Today 13:00 - Roddick vs Federer, Wimbledon :45 - La Voce delle 17:00 - Supertennis Today 17:15 - Next Gen Milano Finale (replica) 18:45 - Supertennis Today 19:00 - Svitolina vs Garcia, WTA Finals Singapore 20:45 - La Voce delle 21:00 - S. Williams vs Sharapova, Wimbledon :30 - Circolando TC Melfi 23:00 - Sock vs Fognini, ATP 250 Stoccolma 2017 Venerdì 17 01:30 - Tennis Magazine 02:00 - Wozniacki vs V. Williams, WTA Finals Singapore :30 - Federer vs Khachanov, ATP Halle :00 - Finale Fed Cup (replica) 07:00 - WPT Alicante SF1 Maschile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Gaudio vs Coria, Roland Garros :15 - Circolando TC Melfi 12:45 - Supertennis Today 13:00 - Halep vs Svipolina, WTA Roma :00 - Raonic vs Del Potro, ATP Delray Beach :45 - La Voce delle 17:00 - Supertennis Today 17:15 - Finale Fed Cup (replica) 18:45 - Supertennis Today 19:00 - Stosur vs Schiavone Roland Garros :45 - La Voce delle 21:00 - Darcis vs Lorenzi, Coppa Davis 2017 Sabato 18 00:30 - Circolando TC Melfi 01:00 - Hanfmann vs Fognini, ATP Gstaad :00 - Finale Fed Cup (replica) 05:00 - Federer vs Kyrgios, Laver Cup :00 - WPT Alicante SF2 Maschile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Wozniacki vs V. Williams, WTA Finals Singapore :30 - Circolando TC Melfi 11:00 - Soderling vs Federer, Roland Garros :45 - Supertennis Today 13:00 - Coppa Davis, Belgio vs Italia Doppio 16:45 - La Voce delle 17:00 - Supertennis Today 17:15 - Halep vs Garcia, WTA Pechino :45 - Supertennis Today 19:00 - Djokovic vs Murray, Usopen :45 - La Voce delle Domenica 19 00:00 - Finale Fed Cup (replica) 02:00 - Sock vs Fognini, ATP Stoccolma :45 - Halep vs Garcia, WTA Pechino :30 - Circolando TC Melfi 07:00 - WPT Alicante Finale Maschile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Goffin vs Lorenzi, Coppa Davis :00 - S. Williams vs Sharapova, Wimbledon :45 - Supertennis Today 13:00 - Djokovic vs Murray, Wimbledon :15 - Circolando TC Melfi 16:45 - La Voce delle 17:00 - Supertennis Today 17:15 - Muguruza vs Ostapenko, WTA Wuhan :45 - Supertennis Today 19:00 - Federer vs Nadal, ATP Roma :45 - La Voce delle Lunedì 20 00:00 - Coppa Davis 2017, Serbia vs Spagna Doppio 03:00 - Siegemund vs K. Pliskova, WTA Stoccarda :30 - Tennis Magazine 07:00 - Next Gen Milano 08:45 - La Voce delle 09:00 - Agassi vs Sampras, Usopen :00 - Sharapova vs Vinci, WTA Stoccarda :45 - Pouille vs Lajovic, Coppa Davis :45 - La Voce delle 17:00 - News 17:05 - Goffin vs Millman, Coppa Davis :15 - Circolando TC Melfi 20:45 - La Voce delle 21:00 - News 21:15 - Federer vs Del Potro, Usopen 2009 NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali Martedì 21 01:30 - Tsonga vs Djere, Coppa Davis :30 - Next Gen Milano 05:00 - Finale Fed Cup :00 - WPT Alicante SF1 Femminile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Schiavone vs Li, Rolamd Garros :00 - Dimitrov vs M. Zverev, ATP 500 Rotterdam :00 - Circolando TC Melfi 13:30 - Raonic vs Del Potro, ATP Delray Beach :15 - Next Gen Milano, Finale 16:45 - La Voce delle 17:00 - News 17:05 - Federer vs Murray, Wimbledon :45 - La Voce delle 21:00 - News 21:15 - Kyrgios vs Darcis Coppa Davis 2017 Mercoledì 22 00:30 - Circolando TC Melfi 01:00 - Shapovalov vs Edmund, ATP Queen s :00 - Kvitova vs Barty, WTA Birmingham :00 - Next Gen Milano 07:00 - WPT Alicante SF2 Femminile 08:45 - La Voce delle 09:00 - Coppa Davis 2017, Belgio vs Australia Doppio 10:45 - Finale Fed Cup :45 - Dimitrov vs Janovicz, ATP Sofia :45 - Kuerten vs Bruguera, Roland Garros :45 - La Voce delle 17:00 - News 17:05 - Magazine WTA 18:00 - Circolando TC Melfi 19:00 - Halep vs Mladenovic, Wta Madrid :45 - La Voce delle 21:00 - News 21:15 - Tennis Magazine 21:30 - Magazine ATP 22:00 - Coppa Davis 2017, Francia vs Serbia Doppio

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20 20 serie a1 Aniene: 6 punti in 24 ore Sabato la formazione romana ha battuto il Park Genova nel recupero del 4 turno. E il giorno dopo ha superato anche il Ct Palermo. Pronto riscatto per i liguri: 4-2 a Pistoia. Donne: Faenza in semi con un turno d anticipo Si è conclusa la quinta giornata del campionato di Serie A1 maschile a squadre di tennis, la penultima della fase a gironi. Sono i momenti più caldi dei gironi e tutti vanno a caccia di uno dei quattro posti utili per i play-off, le semifinali- Scudetto. Successo in trasferta per 5-1 del neo promosso Circolo Tennis Maglie, al comando nel Girone 1, sui campi del Tc Palermo Due, mentre con identico punteggio il Tennis Club Genova 1893, secondo in classifica, si è sbarazzato del Tennis Club Sinalunga. Nel Girone 2 doppia vittoria in 24 ore per la Canottieri Aniene che, dopo il fondamentale successo esterno nel posticipo di sabato a Genova, ha sconfitto anche il Circolo Tennis Palermo, superato per 5-1, mentre il Park Genova, campione in carica, si è riscattato immediatamente per la battuta d arresto con l Aniene imponendosi per 4-2 sui campi del Tennis Club Pistoia. Forte dei Marmi a tavoletta Nel Girone 3 il Tennis Club Italia Forte dei Marmi, finalista dell ultima edizione, ha battuto in casa per 5-1 il Due Ponti Roma, mentre i romagnoli del Circolo Tennis Massa Lombarda hanno liquidato per sempre in casa - il Tennis Club Schio (Vicenza). Infine nel Girone 4 il Parioli Roma ha difeso il primato in classifica vincendo per 4-2 in casa del Tennis Club Crema. I lombardi speravano nell aggancio in vetta alla formazione capitolina, ma ora devono difendersi dal rischio play-out. Tutto facile invece per il Tennis Club Prato, che si è imposto per 5-1 sull Ata Battisti Trento fanalino di coda. Faenza vince ancora Si sono concluse domenica anche le sfide della quinta giornata del campionato di Serie A1 femminile, la penultima della fase a gironi. Nel Girone 1 Matteo Berrettini, in forza alla Canottieri Aniene, in due giorni ha battuto in singolare sia Alessandro Giannessi (Park Genova) che Salvatore Caruso (Ct Palermo) Faenza, la neo-promossa che domina Girone 1 USD Tennis Beinasco - Tennis Club Genova L. Samsonova (G) b. R. Jani (B) , D. Ginocchio (G) b. F. Rossi (B) 7-6(1) 7-6(3), G. Gatto-Monticone (B) b. A. Brianti (G) , L. Samsonova/A. Brianti (G) b. F. Di Sarra/F. Rossi (B) (4). Tennis Club Parioli - Tennis Club Cagliari 4-0 N. Burnett (P) b. A. Floris (C) , G. Arn (P) b. F. Piu (C) , M. Di Giuseppe (P) b. A. Matteucci (C) , M. Di Giuseppe/N. Burnett (P) b. A. Floris/F. Piu (C) , Classifica: 11 (5) Tennis Club Parioli, 10 (5) Tennis Club Genova 1893, 7 (5) USD Tennis Beinasco, 0 (5) Tennis Club Cagliari. Girone 2 C.A. Faenza Tennis Gaudenzi - Tennis Club Prato 3-1 C. Scala (F) b. L. Stefanini (P) , A. Zucchini (F) b. G. Peoni (P) , A. Balducci (F) b. C. Dentoni (P) , C. Dentoni/L. Stefanini (P) b. C. Arcangeli/G. Pasini (F) Circolo della Stampa Sporting Torino - Club Tennis Ceriano 4-0 A.M. Procacci (S) b. G. Stuani (C) , F.J. Gardella (S) b. E. Leva (C) , M.A. Zmau (S) b. A. Schaefer (C) , F.J. Gardella/A.M. Procacci (S) b. A. Schaefer/E. Leva (C) (4). Classifica: 13 (5) C.A. Faenza Tennis Gaudenzi, 8 (5) Tennis Club Prato, 7 (5) Circolo della Stampa Sporting Torino, 0 (5) Club Tennis Ceriano.

21 serie a1 il Tennis Club Parioli ha consolidato il primato in classifica superando in casa per 4-0 il Tc Cagliari, ancora fermo a zero punti in classifica, mentre il Tennis Club Genova 1893, finalista nella passata edizione, si è assicurato il secondo posto in solitario andando a vincere in trasferta per 3-1 sui campi dell Usd Tennis Beinasco. Nel Girone 2 continua a stupire la matricola rivelazione Club Atletico Faenza che si è assicurata il passaggio alle semifinali con un turno d anticipo grazie al successo casalingo per 3-1 sulle campionesse in carica del Tc Prato, mentre della battuta d arresto delle toscane ha approfittato, per avvicinarsi alla seconda piazza, lo Stampa Sporting Torino, che ha sconfitto in casa per 4-0 le lombarde del Club Tennis Ceriano, ripescato dopo la retrocessione della passata edizione e - come Cagliari - ancora ferme al palo. La fase a gironi femminile è composta da sei giornate e dunque si chiuderà proprio domenica 19 novembre. Dopo la fase di playoff (semifinali) e playout, le finali si giocheranno l 8 e il 9 dicembre in sede unica (a Foligno). Gian Marco Moroni, romano, portacolori del Tc Parioli in vetta al girone 4 Recupero: vince l Aniene con i Next Gen I risultati del recupero della quarta giornata giocato sabato 11 novembre: il Park Tennis Club ha ceduto in casa al Circolo Canottieri Aniene con il risultato di 4-2. Ecco i parziali di tutti gli incontri: M. Berrettini (A) b. A. Giannessi (P) , A. Arnaboldi (P) b. F. Cipolla (A) , L. Caruana (A) b. G. Mager (P) , J. Berrettini (A) b. L. Prevosto (P) , M. Berrettini/F. Cipolla (A) b. A. Arnaboldi/G. Mager (P) , A. Basso/F. Moncagatto (P) b. J. Berrettini/L. Caruana (A) (4) 10/8. Camilla Scala è una delle artefici della sorpresa-faenza, club già qualificato con un turno d anticipo per le semifinali femminili 2017 Moroni e Zekic: il Parioli fa il vuoto Maglie stravince a Palermo Girone 1 Tennis Club Genova Tennis Club Sinalunga 5-1 F. Picco (G) b. G. Galuppo (S) , M. Siccardi (G) b. A. La Cognata (S) , M. Fucsovic (G) b. P. Licciardi (S) , C. Perinti (S) b. E. Eremin (G) 7-6(3) 6-1, F. Picco/M. Fucsovic (G) b. A. La Cognata/C. Perinti (S) , A. Motti/J.E. Accatino (G) b. G. Galuppo/D. Alvarez (S) /3. Tennis Club Palermo Due - Circolo Tennis Maglie 1-5 F. Garzelli (M) b. A. Cammarata (P) , G. Portaluri (M) b. A. Campo (P) , P.H. Torebko (M) b. M. Cecchinato (P) 7-6(6) 6-0, C. Taberner Segarra (P) b. E. Crepaldi (M) (5), E. Crepaldi/F. Garzelli (M) b. C. Taberner Segarra/A. Cammarata (P) , G. Portaluri/P.H. Torebko (M) b. M. Cecchinato/A. Campo (P) Classifica: 13 (5) Circolo Tennis Maglie, 10 (5) Tennis Club Genova 1893, 3 (5) Tennis Club Sinalunga, 3 (5) Tennis Club Palermo Due Girone 2 Circolo Canottieri Aniene - Circolo del Tennis Palermo 5-1 L. Caruana (A) b. C. Fortuna (P) , J. Berrettini (A) b. G.B. Morello (P) , M. Berrettini (A) b. S. Caruso (P) , F. Cipolla (A) b. O. Giacalone (P) 6-7(5) 7-6(1) 6-1, S. Caruso/O. Giacalone (P) b. J. Berrettini/L. Caruana (A) , M. Berrettini/F. Cipolla (A) b. C. Fortuna/A. Trapani (P) Tennis Club Pistoia - Park Tennis Club 2-4 G. Mager (G) b. L. Vatteroni (P) , A. Ceppellini (G) b. T. Brunetti (P) , Andrea Basso (G) b. A. Vavassori (P) , Adelchi Virgili (P) b. A. Arnaboldi (G) , G. Mager/A. Basso (G) b. T. Brunetti/L. Vatteroni (P) , A. Virgili/A. Vavassori (P) b. F. Nielsen/F. Moncagatto (G) (1) 10/8. Classifica: 12 (5) Circolo Canottieri Aniene, 12 (5) Park Tennis Club, 4 (5) Circolo del Tennis Palermo, 1 (5) Tennis Club Pistoia. Girone 3 Tennis Club Italia - Due Ponti 5-1 E. Graziani (I) b. F. Teodori (D) , M. Furlanetto (I) b. L. Abbruciati (D) , F. Volandri (I) b. P. Starace (D) , W. Trusendi (I) b. G. Di Meo (D) , P. Starace/G. Di Meo (D) b. J. Calvani/M. Mancini (I) , M. Furlanetto/E. Graziani (I) b. L. Abbruciati/F. Teodori (D) Circolo Tennis Massa Lombarda - Tennis Club Schio 6-0 S. Ramazzotti (M) b. L. De Rigo (S) , A. De Bernardis (M) b. G. Broccardo (S) (2), T. Fabbiano (M) b. M. Bosa (S) , S. Napolitano (M) b. P. Pettina (S) , A. De Bernardis/S. Ramazzotti (M) b. P. Pettina/L. De Rigo (S) , T. Fabbiano/S. Napolitano (M) b. M. Bosa/G. Broccardo (S) Classifica: 13 (5) Tennis Club Italia, 11 (5) Circolo Tennis Massa Lombarda, 2 (5) Due Ponti, 1 (5) Tennis Club Schio. Girone 4 Tennis Club Crema - Tennis Club Parioli 2-4 G.M. Moroni (P) b. F. Mora (C) , A. Coppini (C) b. F. Bessire (P) , M. Zekic (P) b. A. Golubev (C) , A. Ungur (C) b. M. Fago (P) , M. Zekic/M. Fago (P) b. A. Ungur/F. Mora (C) /7, G.M. Moroni/F. Bessire (P) b. A. Golubev/A. Coppini (C) /10. Tennis Club Prato - A.T.A. Battisti Trentino 5-1 F. Iannaccone (P) b. S. D Agostino (B) , M. Trevisan (P) b. D. Ferraroli (B) , J. Stefanini (P) b. M. Bernardi (B) , L. Sonego (P) b. M. Brugnerotto (B) , L. Sonego/D. Innocenti (P) b. M. Brugnerotto/M. Sterni (B) , S. D Agostino/M. Bernardi (B) b. M. Trevisan/F. Iannaccone (P) /9. Classifica: 13 (5) Tennis Club Parioli, 7 (5) Tennis Club Crema, 7 (5) Tennis Club Prato, 1 (5) A.T.A. Battisti Trentino. 21

22 22 guinness dei primati Record: colpi in 13 ore di tennis A Grosseto Daniele Pecci e Simone Frediani sono entrati nel Guinness World Record per lo scambio più lungo di sempre. In campo dalle 6 del mattino alle 7 di sera: Ci siamo preparati per 4 mesi. Peccato che ci è finita l acqua... di Gabriele Riva I numeri non sono la parte più incredibile della storia. Certo, fanno impressione: colpi, circa all ora e 65 al minuto, dalle 6 e 23 del mattino alle 7 di sera. E poi una trentina di testimoni convocati - con turni di un ora - per tenere il conto. Ma quel che sta dietro al nuovo primato del mondo per lo scambio più lungo di sempre, ufficializzato negli scorsi giorni dal Guinness World Record di Londra (Longest Tennis Rally), è ancora più impressionante. Intanto c è la passione dei grossetani Daniele Pecci, maestro di tennis da una vita, e di Simone Frediani, 33 anni, commercialista. Sono loro gli autori dell impresa, compiuta l 11 giugno scorso su un campo in erba sintetica della Polisportiva Gorarella. Ci avevamo già provato nel spiega Simone, un 4.1 in odore di promozione in Terza che gioca un paio di volte a settimana - ma dopo otto ore e circa 32 mila palleggi abbiamo sbagliato. Senza darsi per vinti: Ci abbiamo voluto riprovare: se avessimo fallito di nuovo, non avremmo ritentato. E invece è andata bene. Avevamo delle barrette per mangiare e gli zaini con le cannucce che usano i ciclisti per idratarci. Testa e concentrazione Simone svela i retroscena: Ci siamo preparati per tre o quattro mesi prima di provare ufficialmente; Daniele è sempre in campo e io lavoro tutta settimana, quindi abbiamo utilizzato i sabati e le domeniche. Tre o quattro ore per volta, cercando di perfezionare tecnica e concentrazione. Perché alla fine, come nel tennis vero, è la testa che fa la differenza tra trionfo e fallimento: Questo non è tennis vero e proprio, abbiamo palleggiato vicino alla rete Simone Frediani (a sinistra) e Daniele Pecci colpendo io sempre di diritto e Daniele sempre di rovescio. La difficoltà sta nel ripetere il gesto senza sbagliare mai e senza imperfezioni, per ore e ore e ore. Quelle che servono per mettere i propri nomi nel librone dei record. Superati due tedeschi, padre e figlio, che a loro volta avevano scippato il record a due gemelli americani. Siamo i primi a battere il record senza essere nemmeno parenti - ride Simone -, ma ancor più importante siamo gli unici ad averci provato e a esserci riusciti giocando outdoor, col sole, il caldo e il vento.... Chi ha sbagliato, dopo 757 minuti ininterrotti di tic-toc? Daniele, ma aveva finito l acqua da un po e abbiamo provato a giocare qualche palla alta per tentare di prendere una bottiglietta. Abbiamo perso il ritmo giusto. Un gesto naturale Ai tedeschi, Simone e Daniele hanno sfilato anche lo schema. Abbiamo visto un loro video su youtube, e così abbiamo deciso di riproporre il metodo. Simone sceglie il diritto, anche se in campo si sente più a suo agio con il fido rovescio bimane: Ma questa non era una partita, serviva un gesto naturale che mi facesse fare meno fatica possibile. Lo stesso vale per Daniele, che quella volée di rovescio in carriera l avrà ripetuta milioni di volte. E proprio dal Maestro Nazionale Pecci era arrivata l idea della sfida: So che puntava a questo obiettivo da una decina d anni - conferma Simone - ma non aveva mai trovato nessuno pronto a sostenerlo e a provarci insieme a lui. Frediani è suo allievo da quando aveva 7 anni (25 anni abbondanti) e poi non ama mollare: Sono un lottatore, per questo tra Federer e Nadal scelgo Rafa. Da ragazzino, negli Anni 90, Simone in camera aveva appeso il poster di Sampras ( Il mio idolo ): oggi invece può incorniciare l attestato arrivato da Londra. Adesso lui e il suo maestro sono da Guinness.

23 notizie delle regioni Piemonte via Giordano Bruno 191, Torino 1 web piemonte telefono 011/ crpiemonte@federtennis.it Piemonte terzo nel Memorial Morini Il 5-2 nella finalina sulla Toscana ha dato al Piemonte il 3 posto nel 15 Memorial Francesca Morini, manifestazione per squadre regionali giovanili Under 12 andata in scena nella tre-giorni toscana fra Tc Bisenzio, Tc Etruria, Ct Valbisenzio e Tc Prato. La rappresentativa piemontese (foto 1): Lorenzo Airaudo (3.4/Tc Saluzzo), Federico Garbero (3.4/Stampa Sp. Torino), Filippo Callerio (3.5/Stampa Sp.), Simone Rivoira (3.5/Tc Saluzzo), Rebecca Amerio (3.3/Indoor C. Torino), Rebecca Frant (3.3/Match Ball Bra) ed Emma Ottavia Ghiradato (3.4/Ace Volvera). Capitani: Marco Canevarolo e Simone La Pira. (Roberto Bertellino) Un maestro argentino al Robilant Padel Torino Portare sempre più persone al paddle, perchè è uno sport bello e facile, ideale anche per far gruppo e creare nuove amicizie. Questo l obiettivo principale di Adrian Matias Baez Clemente (foto 2), 36enne maestro argentino giunto a dispensare i propri consigli al Robilant Padel Torino, il nuovo centro nato in un punto strategico della città con quattro campi riscaldati, coperti, illuminati e con grandi cubature aperte sopra le teste dei giocatori per consentire ogni tipo di evoluzione. Baez è un professionista del World Padel Tour: ha vinto 10 tappe per la Federazione madrilena (1ª cat.), partecipando al Master dei Top-16 madrileni nel 2016, e ha in bacheca diversi trofei internazionali. (r.b.) Aosta, Canonico e Vincenzetti ok Doppio evento al Tc Aosta: il torneo di 3ª cat. di ottobre e il debutto del Circuito regionale giovanile Fjp 2017/2018 (nella foto, sopra: Canonico e Zeverini col Ga Petrignani; sotto, il podio Fjp con Chiucchiurlotto, Vincenzetti, Pramotton e Madaschi). Nel torneo di 3ª, monopolio locale e successo dell U18 Filippo Canonico (3.2) su Enrico Zeverini (3.4) per ; in semifinale: l U14 Noah Quendoz (3.4) e l U16 Henri Martinet; nella sezione intermedia Alfonso Tavano (4.2/Ct Courmayeur) su Water Porega (4.2/Ct S. Christophe). Nella tappa Green Fjp, vittoria di Simone Vincenzetti (Tc Aosta) nel derby su Simone Chiucchiurlotto; in semifinale l altro locale Sebastiano Madaschi ed Heloise Pramotton (Ct S. Christophe). (Fabio Bagatella) Sonego: il torinese punta Melbourne Cinque finali internazionali nell ultimo mese e la Top 200 a un passo. Il 22enne torinese Lorenzo Sonego (foto 3) non si ferma più: lo abbiamo incontrato al Green Park di Rivoli col suo storico coach Gipo Arbino. E ora?: Non penso alla classifica, ma a proseguire su questa strada. L ulteriore miglioramento nel ranking sarà logica conseguenza dei risultati che arriveranno. Intanto guardo con fiducia alla prima possibile partecipazione alle qualificazioni dello Slam in Australia, un sogno che si avvererebbe. Solo due mesi fa sembrava impossibile e poi ho colto questi ottimi risultati che mi hanno fatto compiere un balzo di quasi 250 posti. Dovrò giocarmi bene le carte negli ultimi Challenger dell anno. La tua prospettiva si appresta, dunque, a cambiare?: Bisogna rimanere sempre con i piedi per terra e continuare a lavorare, cercando di curare gli aspetti del gioco ancora da mettere a punto. Quali nello specifico?: La continuità e la concentrazione nei passaggi chiave dei match. Le partite vinte in questo periodo fortunato hanno detto proprio questo, al di là dei miglioramenti compiuti nel servizio e nella risposta. Un lottatore di talento, potremmo definirlo?: Assolutamente - specifica Arbino - e nel circuito stanno imparando a conoscerlo e temerlo proprio per questo. (r.b.)

24 24 notizie delle regioni Toscana via N. Bonaparte 80, Firenze web toscana telefono 055/ crtoscana@federtennis.it 15 Memorial Morini: Toscana ai piedi del podio Il 1 Memorial Francesca Morini aveva salutato la vittoria di Marche e Umbria che presentarono una rappresentativa in comune. La 15ª edizione della manifestazione per selezioni regionali Under 12, ultima in ordine cronologico, ha risalutato il trionfo delle Marche, ma stavolta con l ausilio di forze recepite solo dal proprio settore di base. Il team marchigiano, guidato dai maestri Giovanni Torresi e Marco Sposetti, ha messo in mostra elementi di ottima prospettiva e due di loro, Yaima Perez Wilson e Andrea Meduri, sono stati eletti, da apposita giuria formata dai tecnici federali presenti, migliori esponenti del torneo. In finale, le Marche hanno avuto ragione (4-3) della Liguria in un match molto lottato e deciso solamente dall ultimo doppio in campo, quello femminile, dove Barbarossa/ Perez Wilson hanno sconfitto sul filo di lana le liguri Manitto/Rossi. Quarta posizione per la Toscana, ko 2-5 contro il Piemonte nella finale per il 3 posto. A seguire: Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Alto Adige. La finalissima si è giocata sui campi coperti in terra rossa del Tc Bisenzio, club capofila di una manifestazione dal contenuto tecnico molto alto dove la rappresentativa delle Marche, capolista delle teste di serie, ha mantenuto fede al pronostico. Per il team toscano (nella foto 1 la rappresentativa toscana e, sotto, tutte le selezioni partecipanti), guidato in panca da Alessandro Dini e Claudia Romoli, le ambizioni di vittoria finale si sono presto attenuate con l assenza forzata dell infortunata Anna Paradisi (3.1/Ct Firenze) e dell indisposta Bianca Caselli (3.5/Ct Firenze). Il torneo si è chiuso con la consueta pregevole cerimonia di premiazione cui hanno partecipato, tra gli al tri, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ed il Presidente Cr Fit Toscana, Luigi Brunetti, che ha evidenziato l enorme importanza assunta nel tempo dalla manifestazione. Coordinatore Stefano Bonechi, direttore del Tc Bisenzio. (Enrico Roscitano) I master toscani Under 12 e 14 Master regionali under. Dopo aver trattato la categoria Under 10 nel mese scorso, ecco i verdetti U12 e U14, rispettivamente al Mantoflex Cecina e al Villa Lloyd Tc Livorno (nella foto 2 gli Under 12, sopra, e gli Under 14). U12: Alessandro Benedetti (3.5/Junior Livorno) b. Emanuele Fedeli (4.1/ Ct Lucca) , Gaia Montecchi (3.5/Match Ball Firenze) b. Ginevra De Federicis (3.5/Tc Livorno) U14: Andrea Lucchesi (3.3/Ct Lucca) b. Giorgio Porrino (3.3/Tc Livorno) , Alice Spagnoli (3.4/ Tc Livorno) b. Marta Poletti (3.3/Il Punto Marina di Massa) ; in semifinale: Mattia D Orazi (3.3/Ct Etruria Prato), Francesco Cartocci (3.3/Giotto Arezzo), Azzurra Papa (3.5/Junior Livorno) e Silvia Alysia Pomarolli (3.3/Mantoflex). (e.r.) Filippeschi: un toscano in cima al mondo La Toscana sul podio mondiale più alto dei veterani per merito di Marco Filippeschi. Numero uno Itf e tricolore 2017 di categoria, il grossetano è stato il punto di forza della squadra italiana (foto 3) che ha vinto, per il quarto anno consecutivo, la Fred Perry Cup, il Campionato mondiale O50 a squadre. In Florida, a Miami, gli azzurri hanno dominato: doppio 6-0 a Danimarca e Nuova Zelanda nel girone iniziale, doppio 3-0 ad Australia e Germania nei quarti e in semifinale e 2-1 in finale alla Francia con vittoria già decisa dai singolari. Nel team italiano anche i romagnoli Paolo Pambianco ed Enrico Casadei ed il laziale Massimiliano Pace. (e.r.)

25 notizie delle regioni Puglia via G. Amendola 172/C, Bari web it/puglia telefono 080/ crpuglia@federtennis.it New Country Bari: wheelchair e mental Doppio meeting alla New Contry Tennis Academy di Bari: il 1 raduno pilota interregionale di tennis in carrozzina e un incontro di mental coaching. Quattro gli atleti pugliesi al raduno wheelchair (foto 1) organizzato dal Cr Fit Puglia: Francesco Magistà e Nicola Sallustio (entrambi Pol. Giannoccaro Monopoli), Roberto Sodero e Paolo Stefanizzi (entrambi Ct Novoli). A fare gli onori di casa il responsabile del settore tennis in carrozzina Puglia, il tecnico nazionale Enrico Ranieri, coadiuvato dai maestri Gianluigi Angelini (Giannoccaro Monopoli), Giovanni Dell Edera (New Country) e Vito Greco (Ct Novoli). 1 Presente anche Michelangelo Dell Edera, direttore dell Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi. L incontro di mental coaching è stato invece guidato da Craig O Shannessy (nella foto 2, a sinistra, con Michelangelo Dell Edera), consulente australiano dell Atp e dell I.S.F. R. Lombardi, già relatore del 3 Simposio internazionale di Roma. Hanno partecipato i ragazzi convocati nel Ctp e nel Cpa di Bari, i tecnici federali Nicola Fantone ed Antonio Rubino e Michelangelo Dell Edera. (Roberto Longo) Ciao Giovanni Un grave lutto ha colpito il tennis pugliese: l improvvisa scomparsa di Giovanni Stasi (foto 3), storico dirigente del tennis salentino e anima del Ct Galatina, cittadina in provincia di Lecce nella quale era nato nel Presidente del club di casa da sempre, Stasi è stato per molti anni in prima fila nella conduzione del tennis pugliese e non solo: ha ricoperto l incarico di consigliere del Cr Fit Puglia dal 2001 al 2012 e ha rivestito anche la carica di vice presidente regionale. Tutto il tennis pugliese piange la scomparsa di uno stimato dirigente e di un grande amico. (r.l.) Basilicata via Racioppi, Potenza web basilicata telefono 0971/ crbasilicata@federtennis.it Matera: Elena e Sara Francese, le sorelle vincenti Doppio evento (70 iscritti in media) allo Sporting Club Matera: la 3ª e ultima tappa del Circuito nazionale giovanile Trofeo Egoitaliano (Foto 4). Ecco i risultati delle finali dei sette tabelloni under. U10: Paolo Laviola (Ct Pisticci) su Marco Bavaro (Ct Gravina), Elena Francese (Ct Melfi) su Carola Manfredonia (Sc Massafra). U12: Davide Contento (4.3/Ct Barletta) su Pietro Serio (4.2/Sc Massafra), Sara Francese (4.3/Ct Melfi) su Simona Cassano (4.3/Ct Barletta). U14: Saverio Riviello (4.2/Tc Potenza) su Luca Ciampo (4.2/Ct Gravina), Alessia Karol Terlizzi (3.5/Ct Andria) su Nilde Fraccalvieri (4.5/Ct Altamura). U16: Christian Toma (3.5/Tc Marina di Ginosa) su Simone Turrisi (4.1/Sc Martina Franca). Le finali del torneo maschile. 3ª: Alessandro Nannini (3.1/U18, Ct Taranto) su Alessandro Gallo (3.1/U18 Ct Bari). 4ª: U18 Francesco Di Caro (4.1/Ct Matera) su Bruno Lionetti (4.1/Ct Matera). (r.l.)

26 26 notizie delle regioni Sicilia via Sardegna 66, Palermo web sicilia telefono 091/ crsicilia@federtennis.it Palermo ritrova il circuito Wta Dopo sei anni, il circuito Wta tornerà a Palermo. L appuntamento è per il 2019 (22-28 luglio) con i Campionati Internazionali femminili di tennis al Country Time Club (Ctc) di Viale dell Olimpo. L annuncio è stato dato durante la conferenza stampa svoltasi a Villa Niscemi, sede del Comune di Palermo: presenti il sindaco Leoluca Orlando e Oliviero Palma in rappresentanza del Ctc. Orlando: La perdita del torneo fu il segno, nel 2013, di una Palermo in crisi. Il ritorno della manifestazione, al Ctc, è un segnale che conferma il cammino di evoluzione. Il Comune non darà contributi, ma predisporrà tutta una serie di servizi per migliorare la qualità dell offerta turistica della città durante il torneo. Facciamo un appello al mondo tennistico e a tutti i palermitani, affinché condividano questo percorso. (Aurora Pullara) I master under e over Tempo di Master regionali a Catania (foto 1). Le finali. U12: Simone Consolo (4.2/Ct Montekatira Catania) su Francesco Pallavanti (4.2/ Camastra Tc) e Sara Susanna Lupo (4.2/Tc Palermo 3) su Giuditta Beltrami (4.4/Tc Siracusa). U14: Luca Missuto (Nb T. Academy Marsala) su Raffaele Frasca (4.1/Virtus Tc Vittoria) e Rachele Conti (3.5/Green Modica) su Lorena Barone (4.1/Pol. Parthenico Partinico). O45: Alessandro De Vita (3.1/Match Ball Siracusa) su Giovanni Mancuso (3.5/Nuovo Ct Capo d Orlando). O50: Benedetto Brocato (3.1/Ctc Palermo) su Vittorio Augugliaro (3.1/Ct Comiso). O55: Vito Emmolo (3.5/Ct Concordia Alcamo) su Luigi Albano (3.4/Ct Palermo). O60: Gaetano Greco (4.1/ Tc Siracusa 2) su Salvatore Faraci (4.2/Sc Scordia). (a.p.) 1 Corso istruttori Fit di 1 grado a Solarino Il Resort Zaiera di Solarino ha ospitato il corso nazionale Fit per istruttori di 1 grado della Sicilia (foto 2). A salutare la sessantina di corsisti provenienti da tutte le province siciliane e dalle altre regioni d Italia (Calabria, Emilia Romagna, Lazio e Sardegna) c era il presidente del comitato regionale Fit Sicilia, Gabriele Palpacelli, con i consiglieri regionali Cavallaro, Giordano e Sammatrice. Palpacelli ha voluto sottolineare l importanza che ha la formazione degli istruttori nella costruzione dei futuri tennisti e ha anche messo in risalto come l organizzazione voluta dalla Fit stia cominciando a dare i risultati sperati, anche in Sicilia. (a.p.) Beach: il Ct Acate resta in Serie B 2 Niente da fare per il Ct Acate nella fase finale del Campionato nazionale a squadre di Serie B di Beach Tennis. A Imola, il team ragusano è uscito nella fase a gironi: 0-3 contro i romani del Beach Village B e 1-2 contro Beach Tennis Campania. Nella finale per il 5-6 posto, il team siciliano ha battuto 2-1 i sardi del Beach Tribù. La rosa siciliana? Simone Bonaccorsi, Enrico Cinosi, Christian Di Gaudio, Carmelo Di Mauro, Giusy Di Gaudio, Elena Di Raimondo e Daniela Errico. (a.p.)

27 27 circuito fit-tpra Che la festa abbia inizio! Venerdì e sabato a Brescia 8 titoli da assegnare e un grande party per festeggiare i 10 anni di vita del circuito. Tutto questo (e molto altro) alle Awt Finals. E per i match ci sarà anche il live score su Il Master finale del Fit-Tpra si disputerà sugli stessi campi degli Internazionali Città di Brescia. E già questa è una bella novità. Ma non l unica. Il nuovo sistema basato sul calendario tornei week-end con punteggi maggiorati, che segue le stesse tappe del circuito dei professionisti, introdotto quest anno nel circuito amatoriale italiano, ha creato grande competizione tra i fighters di tutta Italia con una classifica sempre più aperta e avvincente fino all atto finale. L 1 ottobre si sono chiusi i giochi e tirate le somme. Ogni giocatore ha potuto fare il bilancio della propria stagione tennistica e solo i migliori di ogni categoria hanno avuto accesso alle Finals. Ora è arrivato il momento di scoprire chi tra loro si aggiudicherà il titolo assoluto ed entrerà nella hall of fame Tpra. Il programma Così, sul veloce indoor, le AWT Finals che riuniscono i migliori della stagione Fit-Tpra cominciano venerdì 17 novembre, quando è previsto l arrivo degli amatori al palazzetto del Centro Sportivo San Filippo di Brescia (via Bazoli 6/10). I primi match di singolare inizieranno alle 11 del mattino, spalmati su quattro campi e, successivamente, con l arrivo dei giocatori del Challenger Atp che occuperanno il Centrale, gli incontri proseguiranno sui restanti campi così da completare tutte le semifinali dei singolari. Sabato 18 novembre invece sarà la volta delle semifinali del doppio misto e di tutte le finali. I migliori amatori giocheranno in un palazzetto da persone con raccattapalle e giudici di linea selezionati, fianco a fianco con i migliori otto degli Internazionali e riceveranno le stesse attenzioni dei Pro, con tanto di vitto, alloggio e servizio di transportation ufficiale dall hotel, lo stesso che ospiterà i giocatori professionisti del circuito Atp, fino al campo di gara. Si potrà usufruire inoltre di un campo di allenamento posto all interno del centro stesso e del servizio di incordatura del torneo. Come se non bastasse, per chi non potrà esserci, tutti i risultati del Master di Brescia si potranno seguire in tempo reale collegandosi alla pagina dedicata sul sito Una grande festa Non solo in senso figurato. Tutti i qualificati vivranno l esperienza di un torneo Atp Challenger di cui riceveranno il pass ufficiale unitamente alla Fight Card che certifica il loro ingresso nelle AWT Finals. E poi? Il sabato sera, per tutti i protagonisti del master, ci sarà il Players Party al quale potranno avere accesso anche amici, parenti e tutti i simpatizzanti del circuito amatoriale italiano. Una festa nella festa che caratterizzerà le Finals Oltre a decretare i migliori giocatori dell anno saranno celebrati infatti i primi 10 anni di storia del circuito, nato proprio a Brescia nel Qui i protagonisti del misto alle AWT Finals di Brescia; in alto, gli 8 dell Open maschile

28 28 l esperto risponde La domanda - L arbitro è sempre obbligato a verificare un segno su richiesta del giocatore? La risposta Per rispondere alla domanda posta, come di consueto, proviamo a pensare a un caso concreto. Diciamo che Giampaolo sta disputando una finale di un torneo open contro Simone. L incontro si gioca su un campo in terra rossa con la presenza di un arbitro. Su un colpo incrociato di Giampaolo, l arbitro chiama la palla out ma immediatamente si corregge, e dà la palla buona assegnando il punto in quanto considerato un colpo vincente. Simone, che si sente danneggiato dalla chiamata, convinto che la palla sia rimbalzata fuori, chiede la verifica del segno. Eccoci dunque alla domanda: l arbitro deve procedere alla verifica del segno o mantiene la sua decisione? Come sappiamo il gioco del tennis può disputarsi su diverse superfici: le principali conosciute sono le superfici veloci (mateco, erba, sintetico, ecc) dove non è possibile effettuare verifiche del segno, e campi in terra (rossa, verde, azzurra, ecc) dove al contrario è possibile andare a verificare il segno in quanto normalmente una traccia del rimbalzo resta. Molto spesso può succedere che una primissima percezione del rimbalzo della palla sia differente rispetto a ciò che effettivamente è, a causa dello spostamento di piccole manciate della terra di cui è composta la superficie. Ecco spiegato il motivo per cui spesso l arbitro attende a chiamare il punteggio in attesa di effettuare eventualmente una verifica del segno. Nel nostro caso evidentemente l arbitro avrà chiamato per istinto secondo la sua immediata percezione, per poi correggersi da solo rendendosi conto dell errore. Inoltre, in linea teorica, una correzione (di se stessi o di un giudice di linea) dovrebbe avvenire quando l errore è evidente, dando per scontato che sia semplice per tutti accorgersene. Ma non è detto che sia sempre così. Diciamolo subito: non è scritto da nessuna parte che ci sia un obbligo per l arbitro di mostrare il segno chiamato, anche perché spesso il controllo del segno non è necessario (o perché la palla è abbastanza dentro o fuori rispetto al campo, o perché un giocatore sporgendosi all altezza della rete riesce a distinguere bene in segno). Ma può anche succedere che l arbitro, nel frattempo, si sia perso il segno relativo al rimbalzo e quindi non sia più in grado di individuarlo. È anche vero, d altra parte, che una palla chiamata prima out, poi corretta in buona, per giunta aggiudicando il punto in quanto considerato vincente. beh, meriterebbe la verifica del segno a prescindere. Sempre a patto che, come detto prima, non se lo sia perso. Inviate via mail le vostre domande per l esperto I nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una al seguente indirizzo di posta elettronica supertennismagazine@federtennis.it con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana..

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