ESTETICA 2 Storia dell ESTETICA 1^ parte

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1 ESTETICA 2 Storia dell ESTETICA 1^ parte A cura del Prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia

2 Estetica e Filosofia L estetica, come disciplina filosofica specifica, non è un fatto moderno, gli elementi sulla cui base essa si costituisce, provengono dalla tradizione più antica del pensiero filosofico europeo.

3 Storia dell Estetica 1 (Grecia) Fin dagli albori della filosofia, in Grecia, il problema estetico è tra i primi che si presentarono alla riflessione per la necessità di intendere come ad un mondo di poesia possa affiancarsi o anteporsi un mondo di idee e come l essere possa persistere nella sua assorbente sovranità.

4 Storia dell Estetica- Grecia 2 I greci furono tra i primi che sentirono la necessità di riflettere sulla bellezza. Nel pensiero di questo straordinario popolo la bellezza è un punto nodale; le opere di poeti come Omero ed Esiodo e i frammenti dei presocratici ne sono testimonianze. Da questi si rileva che la bellezza comporta alcuni caratteri che rimangono determinati per tutta la tradizione successiva, come ad esempio la luminosità e lo splendore del sensibile. Infatti in Omero sono belle le armi degli eroi perché sono ornate e splendenti, è bella la luce del sole e della luna, è bello l uomo dall occhio splendente, è bello il dolore di Achille e il canto di Patroclo, canto di giovinezza eroica e cavalleresca.

5 Storia dell Estetica 3 (Roma) Se l Elegia, nel mondo greco, aveva avuto origine guerresca, narrativo - mitologica, a Roma acquista un carattere sempre più amoroso a partire da Catullo. Questi vestì di forma concreta i suoi carmi elegiaci: il contenuto sgorga dall anima del poeta e reca il sigillo dell esperienza vissuta.

6 Storia dell Estetica 4 Una delle espressioni più alte della cultura elegiaca romana è rappresentata da Orazio, la cui fama risale (nel bene e nel male) alle tendenze estetiche che di volta in volta si sono affermate. Le Odi di Orazio contengono uno dei motivi più caratteristici della sua poesia: quella del Carpe diem.

7 Estetica e Cristianesimo 1 I filosofi cristiani riprendono la concezione mimetica dell arte, modificandola in un punto fondamentale: oggetto della imitazione non è più la natura oppure le idee, ma Dio stesso. L arte umana dovrà risultare imitazione dell atto con cui Dio crea la natura.

8 Estetica e Cristianesimo 2 L originalità dei filosofi cristiani è rivolta ad una modificazione profonda che non riguarda soltanto la maggior elevatezza della realtà imitata, ma soprattutto la natura stessa dell imitazione, perché questa diviene imitazione dell attività creatrice di Dio, un attività che i greci non avevano mai conosciuto.

9 Estetica e Cristianesimo 3 Nessuna cosa sarebbe bella se non venisse da Dio : è il motto ricorrente nelle Confessioni di sant Agostino. Per i cristiani Dio è il nuovo genio dell estetica. I pensatori cristiani definiscono la bellezza come una relazione: pulchrum est quid visum placet.

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11 Estetica e Cristianesimo 5 Il risultato è che: unità, armonia, proporzione, integrità, congruenza, convenienza della forma bella, tutti concetti estetici che i cristiani avevano ereditato dalla classicità greca, acquistano un nuovo timbro. Per essi tutte queste sono note della bellezza in quanto appartengono all atto espressivo e manifestativo dello spirito assoluto che contiene il mondo nella sua potenza creatrice e perciò lo rende bello.

12 Rinascimento 1 Il termine "Rinascita" da cui viene il termine Rinascimento, viene coniato da Giorgio Vasari, diviene il laboratorio delle arti figurative, infatti le indagini intorno alla natura portano sugli altari della cultura i capolavori di pittura, scultura e architettura, nati dalla nuova sensibilità.

13 Rinascimento 2 Il grande problema è la condotta umana, l atteggiamento rispetto a Dio e la disciplina della vita religiosa. (Chiesa nel rinascimento di Domenico Veneziano)

14 Rinascimento 3 La vita come esperienza di ogni giorno diventa ricerca e conoscenza scientifica perché non è fondata sull autorità delle antiche scritture, ma nell interiorità della coscienza, nella tensione dell anima che lotta per la propria salvezza.

15 Rinascimento 4 Lo sviluppo delle idee estetiche, quindi, rivela più chiaramente di ogni altro campo della vita intellettuale rinascimentale, lo svolgersi della ricerca letteraria per la bellezza e per l eleganza finalizzata ad una codificazione sempre più profonda ed analitica delle norme a riguardo dell arte.

16 Rinascimento 5 All avviamento speculativo dell Umanesimo e agli sviluppi della filosofia del Rinascimento (basti ricordare Tedesco, Bruno e Campanella), nel Seicento si riscontra una diversa concezione della condotta umana e della politica che determina il Barocco.

17 Il Seicento In questo periodo la questione religiosa investe anche il sociale: infatti la disputa è tra la fede individuale dei protestanti e la fede collettiva o universale sostenuta dalla Chiesa. La cultura diventa una via di salvezza, quindi, si permette che essa penetri in tutti gli strati della società; necessita che ogni attività umana, anche la più semplice, abbia un origine culturale e un fine religioso.

18 Barocco 1 La parola Barocco è un termine memoriale con cui, nelle scuole di filosofia, si soleva indicare una delle figure del sillogismo, ma nel Seicento ebbe valore dispregiativo, soprattutto tra gli antiaristotelici che videro nel sillogismo il tipo del falso ed astratto ragionare proprio dei peripatetici. Poi passò, anche nel Seicento, nel campo delle arti, specialmente in quelle figurative, ad indicare la ribellione alle norme rinascimentali.

19 Barocco 2 Il Barocco diventa uno stile e si può notare il valore della bellezza nell ambiente della vita sociale e politica. (Caravaggio- Fanciullo con canestra di frutta)

20 Barocco 3 Su queste fondamenta, si può intendere, nel suo aspetto positivo e negativo, la poetica della meraviglia secondo cui il poeta deve rappresentare la meraviglia e destarla nel lettore. Infatti meraviglia significa insieme degli aspetti della realtà e i modi di rappresentarli.

21 Barocco 4 L arte, dunque, è rappresentazione, ma lo scopo non è quello di conoscere meglio l oggetto che si rappresenta, bensì di impressionare, commuovere, persuadere. Sempre nel Seicento si distingue, per il suo pensiero, Giambattista Vico che dà una svolta decisiva alla storia dell estetica. Da lui l arte non è più concepita secondo la maniera mimetica, ma in modo fondamentale ed originario di esprimersi dell essere umano in una determinata fase del suo sviluppo.

22 Settecento Il Settecento è il tempo della libertà, preparata dal vasto movimento culturale dell Illuminismo. Il pensiero illuministico pone come suo fondamento primo la ragione. La scienza è la forma esplicativa di tale movimento e ad essa è connessa la tecnica, la produzione industriale, la struttura della società. Tra nuove tendenze culturali, laicizzazione della società e grandi rivoluzioni politiche, il Settecento segna la nascita dello stato moderno e dell'uguaglianza dei diritti degli uomini.

23 Il Neoclassico Questo periodo non è una ripresa, alle fonti della storia del classico: è invece la consapevolezza dell impraticabilità dell arte classica come storia e la presa di coscienza, nel presente, che si manifesta come malinconia. L antico è scienza, archeologia; oppure è l ideale, filosofia. L arte si situa sulla via della filosofia e come tale può essere estetica, secondo il Canova, o etica, secondo il David.

24 Novecento Il Novecento a sua volta va in cerca di modi e forme che si distacchino il più possibile dal consueto, dal convenzionale, dal regolare, dall accademismo e persino dal pregiudizio del Bello per tentare di esprimere l inesprimibile di cose e di sensazioni in una forma, che personalmente definirei, di realismo magico. (La danse -Matisse)

25 Grazie per l attenzione L estetica è filosofia completa e l esperienza su cui riflette è l intera esperienza umana, di cui l arte è una specificazione.