COMUNE DI CAMPI BISENZIO PROVINCIA DI FIRENZE SETTORE VII ASSETTO DEL TERRITORIO - Servizio Edilizia Privata -
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- Gianleone Mariotti
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1 COMUNE DI CAMPI BISENZIO PROVINCIA DI FIRENZE SETTORE VII ASSETTO DEL TERRITORIO - Servizio Edilizia Privata - EDILIZIA SOSTENIBILE REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ED I PREMI EDIFICATORI RELAZIONE INTRODUTTIVA Dicembre 2005
2 PREMESSA L esigenza da parte dell Amministrazione comunale di stabilire il sistema di valutazione delle opere previste dal Piano Strutturale per acquisire la Certificazione Ambientale (art.15 RU) e gli Incentivi, ha fatto nascere la necessità di studiare una metodologia, che, al di là del comune obiettivo della compatibilità ambientale, risparmio energetico e della qualità architettonica, si fondi su un sistema di valutazione degli edifici integrato ed elastico, ma che appaia il più possibile analitico/scientifico. Questo deve consentire di evitare la possibilità di eludere i principi, nonché i controlli sulla efficacia delle soluzioni e garantire che gli eventuali premi edificatori non diventino un fatto discrezionale. Il sistema normativo prestazionale, basato, cioè, sul principio di corrispondenza requisi/prestazioni degli immobili, che ha dato luogo in varie regioni italiane ai Regolamenti edilizi di nuova generazione, è apparso lo strumento più efficace di valutazione e gestione delle trasformazioni edilizie del territorio. L esigenza di avviare al più presto l attuazione del nuovo Piano comunale ha portato l Amministrazione alla scelta di rimandare ad un successivo momento la definizione ed applicazione di un organico regolamento edilizio prestazionale. Di fatto questo tipo di regolamento, da tempo impostato nelle sue parti strutturali all interno del gruppo tecnico per l edilizia dei Comuni (CO MET prima ed INTER COM poi), è stato già in gran parte elaborato da parte del gruppo di lavoro incaricato da questo Comune ed è basato sul sistema di valutazione di requisiti e prestazioni degli edifici, attraverso schede tecniche di progettazione e verifica. In questa fase è stato necessario restringere il vasto campo di applicazione previsto nello stesso REC esclusivamente a quelle tematiche individuate sia dal Piano Strutturale che dal Regolamento Urbanistico, da cui è scaturito un apposito Regolamento per la Certificazione Ambientale e gli Incentivi attingendo, da una parte alle schede allegate alla bozza del REC e dall altra alle schede regionali allegate al Manuale per l Edilizia Sostenibile contenente le linee guida per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici in Toscana approvate dalla Regione Toscana successivamente alla elaborazione della bozza di REC. In particolare dalle schede approvate dalla Regione Toscana è stato tratto il sistema di pesatura dei requisiti e relativi punteggi, in quanto si ritiene che rappresenti un agile strumento applicativo per le finalità di cui sopra. Si ritiene importante sottolineare che una efficace applicazione di questo sistema deve passare, necessariamente attraverso una politica ed una prassi urbanistica che consenta la realizzazione di insediamenti complessi, fondati sul principio della sostenibilità ambientale e della qualità architettonica, dove sia possibile mettere a punto una serie di tecnologie, impianti centralizzati, sistemi costruttivi, criteri di localizzazione, che nel tessuto parcellizzato sono di difficile applicazione sia per problemi di localizzazione e di spazio che per scarsa convenienza economica (sistemi di cogenerazione di energia, raccolta differenziata rifiuti, sfruttamento energie alternative ecologiche, recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, sistemi di smaltimento reflui innovativi ecc..). Gli argomenti sviluppati per la formazione del Regolamento sulla Certificazione Ambientale potranno essere di utile riferimento e supporto anche per le verifiche relative al bilancio ambientale BAL e per le azioni relative al Progetto Agenda 21 locale.
3 IL CRITERIO PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA Nel configurare la Certificazione Ambientale prevista dal Piano Strutturale è stato necessario assumere strumenti operativi progettuali e di verifica legati ad una visione ecologica ed ecosistemica del territorio comunale ed individuare, di conseguenza, il livello di qualità atteso dalla pianificazione urbanistica comunale. Prendendo in considerazione come livello di qualità di partenza quello previsto dalla normativa vigente, il livello di qualità aggiuntivo si ritiene che debba necessariamente essere differenziato in base alle condizioni generali del sito in cui si inserisce un nuovo fabbricato: - per le nuove costruzioni in zone di completamento, penalizzate da un intorno costruito non rispondente a criteri di sostenibilità e, in molti casi, con difficoltà di corretto posizionamento ai fini energetici, si richiede un livello meno alto; - per le costruzioni in zone di espansione, dove il livello di qualità può essere notevolmente maggiore. In sistema di valutazione adottato nel Manuale regionale, trae ispirazione da un metodo conosciuto come GBC GREEN BUILDING CHALLENGE, costituito da un network a cui aderiscono 25 paesi di tutto il mondo. Il GBC è, infatti, un metodo di valutazione che può essere adattato alle condizioni locali in cui viene applicato (clima, condizioni economiche e culturali, priorità ambientali, ecc.) pur mantenendo la medesima terminologia e la stessa struttura di base. Partendo dal fatto che molte realtà scientifiche hanno già aderito al network GBC si è ritenuto di poterlo assumere come modello ispiratore per l elaborazione di un sistema di carattere nazionale. Le linee guida in analogia con il GBC propongono un sistema di punteggi all interno di una scala di valori che va da -2 a +5 e dove lo zero rappresenta il valore del punteggio o lo standard di paragone (benchmark) riferibile a quella che deve considerarsi come la pratica costruttiva corrente, nel rispetto delle leggi o dei regolamenti vigenti. In particolare, la scala di valutazione utilizzata ai fini della creazione dello strumento di valutazione nazionale è stata così strutturata: Rappresenta una prestazione fortemente inferiore allo standard industriale ed alla pratica accettata; Corrisponde anche al punteggio attributo ad un requisito nel caso in cui non sia stato verificato; Rappresenta una prestazione inferiore allo standard industriale e/o alla pratica accettata; Rappresenta la prestazione minima accettabile definita da leggi o regolamenti vigenti nella regione, o nel caso in cui non vi siano specifici regolamenti di riferimento; Rappresenta la pratica comune utilizzata nel territorio; Rappresenta un lieve miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune; Rappresenta un moderato miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune; 3 Rappresenta un significativo miglioramento della prestazione rispetto ai
4 regolamenti vigenti ed alla pratica comune. E da considerarsi come la pratica corrente migliore. 4 Rappresenta un moderato incremento della pratica corrente migliore; 5 Rappresenta una prestazione considerevolmente avanzata rispetto alla pratica corrente, di carattere sperimentale e dotata di prerogative di carattere scientifico. Analizzando la tabella si possono fare alcune considerazioni di base:: innanzitutto gli edifici nuovi non dovranno presentare mai punteggi negativi; punteggi negativi potranno, invece, essere considerati accettabili solo in occasione di interventi su edifici oggetto di ristrutturazione. Per l attribuzione del punteggio, nel caso in cui non sia possibile esprimere una prestazione attraverso una metodologia numerica, si dovrà ricorrere ad una descrizione qualitativa quanto più possibile oggettiva e definita. Il peso del requisito costituisce una delle basi di calcolo adottate dal sistema GBC. Ogni Amministrazione che intenda applicare il metodo è a questo valore che deve porre particolare attenzione in quanto rappresenta proprio il peso del requisito che riflette la realtà locale e l importanza che ad esso viene attribuita. Ad esempio, le realtà territoriali del Nord del Paese tenderanno a dare un peso elevato al risparmio energetico connesso con il comfort termico, mentre le regioni del Sud avranno la tendenza a considerare con un peso elevato il consumo della risorsa acqua. In questa prima fase di sperimentazione presso il Comune di Campi Bisenzio, con a disposizione uno stralcio del REC, il sistema dei punteggi è applicato solo ad alcuni requisiti ritenuti rappresentativi per conseguire La Certificazione Ambientale istituita dal Piano Strutturale. I pesi di ogni singolo requisito sono stati valutati secondo criteri che tengono conto della pianificazione territoriale, dello stato dell ambiente e del territorio comunale, nonché nella volontà di imprimere un netto miglioramento della pratica comune edilizia verso la sostenibilità. I voti delle singole aree di valutazione costituiscono l elemento pregnante del protocollo in quanto definiscono il livello di compatibilità ambientale dell opera esaminata. Il passo successivo è rappresentato dall attribuzione, per ogni singola area oggetto di valutazione, di una soglia minima necessaria per poter definire le caratteristiche ideali di un progetto con caratteristiche di biocompatibilità. In questo sistema il ruolo dell Amministrazione Comunale è quello di stabilire il livello di qualità attraverso la attribuzione del peso ad ogni singolo requisito per adattarlo alla propria realtà locale, avendo a disposizione in ogni caso una serie di parametri standard comuni (normative nazionali, regionali). Il progettista privato dovrà verificare l edificio in corso di progettazione, comprendere se alcuni requisiti sono particolarmente di basso livello o scarsamente soddisfatti ed intervenire su di essi in modo da innalzare il livello qualitativo dell edificio dal punto di vista della sua compatibilità con l ambiente e di conseguenza fornire risposte più coerenti rispetto alla sostenibilità complessiva dell opera.
5 LE AREE DI VALUTAZIONE ED I PACCHETTI DI REQUISITI Dall analisi delle esigenze del Piano comunale e dal loro confronto con le aree tematiche distinte nel progetto di REC e quelle individuate dalla Regione, sono state definite tre aree tematiche, differenziate per campo di applicazione e attività connesse.! Qualità edilizia: qualità percettiva esterna qualità ambiente interno! Risparmio energetico: Contenimento consumi energetici uso di fonti rinnovabili di energia! Sostenibilità ambientale: uso sostenibile delle risorse qualità dell ambiente esterno Dalle aree tematiche sopra individuate vengono specificati gli obiettivi di qualità ecosistemica e bioecologica sintetizzati in gruppi di requisiti il cui soddisfacimento permette di raggiungere anche ambiti non obbligatori per legge. Ad ogni requisito si applica quanto contenuto nelle schede tecniche, nelle quali sono individuate, per ogni requisito: l esigenza e la prestazione attesa dell edificio, gli elementi di dettaglio per una progettazione mirata al raggiungimento degli obiettivi di qualità, la definizione delle strategie e metodologie progettuali e le fasi di verifica, le formule applicabili, i riferimenti normativi ed, infine, gli ambiti di applicazione dei requisiti stessi. Le tre aree tematiche sono comuni a tutti i tipi di attività, mentre sono stati individuati pacchetti di requisiti differenziati sia per attività che per tipo di intervento. Al fine di ottimizzare l applicazione delle schede tecniche le attività sono state raggruppate in due grandi famiglie aventi esigenze simili: 1) attività residenziali direzionali turistico/ricettive 2) attività produttive commerciali Le richieste di prestazione sono state differenziate anche per tipo di intervento: 1) nuova costruzione 2) ristrutturazione Si comprende a questo punto, che essendo il pacchetto di requisiti scelti per rappresentare la Certificazione Ambientale, un campione applicabile alla quasi totalità dei casi (residenziale e non residenziale) è obbligatorio per accedere agli incentivi il soddisfacimento di tutti i requisiti in esso contenuti e il raggiungimento delle seguenti soglie: Ristrutturazione edilizia! 1 lieve miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune Costruzioni in zone di completamento ed in zone di espansione! 2 moderato miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune;
6 La Certificazione Ambientale ottenuta con il raggiungimento delle soglie minime è obbligatoria per le zone di espansione, mentre da diritto ad un premio volumetrico nelle zone di completamento e nella ristrutturazione del patrimonio esistente in tutte le zone, esclusi i Centri Storici. Per ottenere la certificazione Ambientale o usufruire delle agevolazioni i soggetti proponenti dovranno indicare nella tabella sistema di pesatura delle schede dei requisiti il punteggio raggiunto nella proposta progettuale. Naturalmente il raggiungimento di un livello di prestazione più elevato di quello stabilito dalle norme vigenti dovrà essere opportunamente documentato con elaborati grafici e sistemi di calcolo individuati nelle schede relative al requisito in esame. IL SISTEMA PESI/PUNTEGGI Il sistema pesi/punteggi definito per il Comune di Campi Bisenzio, partendo dalle aree di valutazione del Piano Strutturale e strutturato secondo il metodo GBC prima descritto, è costituito da pacchetti di requisiti, distinti per ciascuna area di valutazione. Il sistema essendo stato differenziato per tipo di attività (residenziali e produttive) e per tipo d intervento (nuova costruzione e ristrutturazione), è costituito da quattro pacchetti di requisiti, che consentono di avere un livello di qualità integrato, dove le tre aree individuate cooperano tra di loro interfacciandosi ed equilibrandosi l una con l altra a seconda delle circostanze ambientali o urbanistiche in cui ricade l intervento. Ad esempio i requisiti acustici intervengono nella valutazione del comfort interno area di valutazione A Qualità Edilizia - e nella qualità dell ambiente esterno - area di valutazione C Compatibilità Ambientale. Ne deriva che la verifica obbligatoria dei requisiti acustici passivi degli edifici residenziali si integra, da una parte con le valutazioni riguardanti il livello di rumore nell ambiente esterno, dall altra con gli altri parametri relativi al comfort interno; la soluzione tecnologica per far fronte alle esigenze di comfort acustico, si deve, quindi, confrontare anche con le altre esigenze, come, ad esempio, quelle di tipo termico ed igrotermico. Il risultato e una progettazione maggiormente attenta di quella che si è avuta in passato, una progettazione che si potrebbe definire mirata a risolvere più aspetti spesso con un unica azione (ad es. studio di sistemi per pareti e strutture finalizzati all isolamento sia acustico che termico). ELABORATI DI PROGETTAZIONE Al fine di garantire l efficacia dei risultati di qualità che danno diritto ai premi edificatori o che attuano le previsioni del Piano Strutturale, le schede prevedono la verifica dell attività edilizia che va dalla progettazione alla realizzazione ed al collaudo delle opera. In analogia con la bozza di Regolamento Edilizio la verifica dei risultati e legata all Abitabilità e la garanzia che i requisiti siano soddisfatti, che le prestazioni corrispondano a quelle prefissate, sta nel Fascicolo del Fabbricato che contiene anche il libretto di manutenzione. La mancata rispondenza, in fase di collaudo e verifica delle costruzioni, alle prestazioni fissate nel progetto porta ad uno stato di illegittimità urbanistico edilizia delle opere realizzate. Gli elaborati obbligatori sono: Analisi del sito Repertorio dei dati sulla qualità: Tabella pesi/punteggi e Schede di progettazione Fascicolo del Fabbricato: Certificazioni, Collaudi, Programma di manutenzione, Certificazione energetica
7 UTILIZZO DELLE SCHEDE DI PROGETTAZIONE Il punteggio viene assegnato in base alle indicazioni e al metodo di verifica riportati nella Scheda tecnica di progettazione. Le informazioni riportate su ogni scheda sono: - requisito: l esigenza, ovvero l obiettivo di qualità ambientale che si intende perseguire; - prestazione: l indicatore di prestazione., il parametro utilizzato per valutare il livello di performance dell edificio rispetto al criterio di valutazione; che può essere di tipo quantitativo o qualitativo. - unità di misura: presente solo nel caso di indicatore di prestazione quantitativo; - metodo di verifica, che definisce la procedura per determinare il livello di prestazione dell edificio rispetto al criterio di valutazione; vengono riportati i possibili metodi di verifica sia in fase progettuale che post operam. - scala di prestazione: è il quadro contenente i parametri ed i livelli di qualità presunti; in questa parte della scheda il professionista definisce il punteggio ottenuto dall edificio in base al livello dell indicatore di prestazione determinato applicando il metodo di verifica; - riferimenti legislativi: sono i dispositivi legislativi di riferimento a carattere cogente o rientranti nella prassi progettuale; - riferimenti normativi: sono le normative tecniche di riferimento per la progettazione e corretta esecuzione delle opere, utilizzate per determinare le scale di prestazione e le metodologie di verifica - documentazione richiesta: sono le informazioni, in forma di elaborati, calcoli, schemi, da riportare, nell apposito spazio riservato al professionista, per giustificare l attribuzione del punteggio. L applicazione del Regolamento per la Certificazione Ambientale e del relativo sistema di valutazione non costituisce certamente garanzia totale per la realizzazione di un edificio di buona qualità dal punto di vista della bioedilizia e della eco-sostenibilità, materie evidentemente che comportano una sensibilità progettuale propria del professionista, la quale non può essere incasellata in una scheda o in una tabella applicativa. Il metodo intende, quindi, proporre soprattutto una serie di riflessioni e di suggerimenti che devono essere presi in considerazione da chi si accinge a progettare, senza volere per questo esplicitare in modo esaustivo ogni possibile tecnica architettonica o ingegneristica, la cui buona applicazione rappresenta evidentemente il bagaglio fondamentale di ogni buon professionista. L obiettivo dell Amministrazione comunale è oggi -quello di modificare nel tempo l approccio nel progettare e costruire edifici, per migliorare la qualità del vivere nel nostro territorio. Campi Bisenzio, 10 marzo 2006 Arch. Maria Loredana Sabatini
8 Fig. 1 A A1 ELENCO DEI REQUISITI E RELATIVE SCHEDE LA QUALITA EDILIZIA Qualità percettiva esterna PER TUTTI I TIPI DI INTERVENTO A1.1 Comfort visivo percettivo A1.1.1 Sensorialità 1.1 A1.1.2 Impatto estetico ambientale 1.2 A2 Qualità ambiente interno A2.1 Comfort visivo A2.1.1 Illuminazione naturale 4.1 A2.2 Comfort acustico A2.2.1 Isolamento acustico di facciata 4.2 A2.2.2 Isolamento acustico delle partizioni interne 4.3 A2.2.3 Isolamento acustico da calpestio e agenti atmosferici 4.4 A2.2.4 Isolamento acustico da sistemi tecnici 4.5 A2.3 Comfort termico A2.3.1 Inerzia termica 4.6 A2.3.2 Temperatura dell aria e delle pareti interne 4.7 A2.4 Qualità dell aria A2.4.1 Controllo dell umidità delle pareti 4.8 A2.4.2 Ventilazione e ricambi d aria 4.12 A2.5 Campi elettromagnetici A2.5.1 Controllo campi magnetici a bassa frequenza 4.13 A2.6 Qualità dei materiali A2.6.1 Sicurezza nell uso dei materiali da costruzione B RISPARMIO ENERGETICO B1 Contenimento consumi energetici B1.1 Contenimento delle B1.1.1 Isolamento termico 2.1 dispersioni termiche B1.2 Contenimento consumi di B1.2.1 Dispositivi per la riduzione dei consumi energia elettrica B1.2.2 Raffrescamento passivo B2 Uso di fonti rinnovabili di energia B2.1 Energia solare B2.1.1 Sistemi solari passivi 2.2 B2.1.2 Solare termico 2.3 C SOSTENIBILITA AMBIENTALE C1 Uso sostenibile delle risorse C1.1 Raccolta differenziata rifiuti C1.1.1 Vano e/o area raccolta differenziata rifiuti imputrescibili e/o materiali secchi C1.1.2 Compostaggio domestico C1.2 Riduzione consumi idrici e C1.2.1 Riuso acque provenienti dal ciclo produttivo 3.1 ritardo nella immissione C1.2.2 Riuso acque meteoriche e bianche delle acque nei corpi C1.2.3 Riduzione consumo acqua potabile ricettori 2.5 C1.3 Uso compatibile dei C1.3.1 Uso di materiali ecocompatibili e riciclabili materiali da costruzione C1.3.2 Riutilizzo dei materiali e strutture esistenti 2.8 C2 Miglioramento dell ambiente esterno C2.1 Controllo dello C2.1.1 Raccolta e depurazione acque di prima pioggia smaltimento acque C2.2 Miglioramento del clima C2.2.1 Miglioramento del clima acustico 1.6 acustico C2.3 Miglioramento della qualità dell aria C2.3.1 Miglioramento della qualità dell aria Schede Regionali Sched e REC
9 Fig.2 SISTEMA DI PESATURA DELLE SCHEDE DEI REQUISITI NUOVE COSTRUZIONI ATTIVITA : RESIDENZIALI DIREZIONALI - TURISTICO/RICETTIVE Elaborato Contenuto Cogenza 1 ANALISI DEL SITO Elaborato propedeutico alla progettazione composto da una scheda 2 FASCICOLO DEL FABBRICATO 3 PROGETTO DI MANUTENZIONE riepilogativa dei dati. Relazione descrittiva e elaborati grafici sugli elementi significativi di valutazione dell intorno Compilazione dell apposito libretto contenente: dati di progetto, schemi grafici e calcolo degli impianti, certificazioni sui materiali, certificazioni sui requisiti delle opere, calcolo del rendimento energetico atteso e rilevato, dati sulla manutenzione del fabbricato, manuale d uso del fabbricato (scheda regionale 6.2) Relazione tecnica di progetto e cronoprogramma delle fasi di manutenzione del fabbricato - Schede regionali 6.1 e 6.3 OBBLIGATORIO per tutte le nuove costruzioni OBBLIGATORIO per le ristrutturazioni complessive di immobili ATTRIBUZIONE DEI PESI E DEI REQUISITI AREE DI VALUTAZIONE VOTO PESO % VOTO PESATO VOTO PESO % VOTO PESAT A QUALITA EDILIZIA A1 Qualità percettiva esterna A1.1 Comfort visivo A1.1.1 Sensorialità 50 percettivo A1.1.2 Impatto estetico ambientale A2 Qualità ambiente interno A2.1 Comfort visivo A2.1.1 Illuminazione naturale 20 A2.2 Comfort acustico A2.2.1 Isolamento acustico di facciata 5 A2.2.2 Isolamento acustico delle partizioni 5 interne A2.2.3 Isolamento acustico calpestio e agenti atm.ci 5 A2.2.4 Isolamento acustico da sistemi tecnici 5 A2.3 Comfort termico A2.3.1 Inerzia termica 10 A2.3.2 Temperatura dell aria e delle pareti 5 interne A2.4 Qualità dell aria A2.4.1 Controllo dell umidità delle pareti 5 A2.4.2 Ventilazione e ricambi d aria 20 A2.5 Campi A2.5.1 Controllo campi magnetici a bassa 10 elettromagnetici frequenza A2.6 Qualità dei materiali A2.6.1 Sicurezza nell uso dei materiali da costruzione B RISPARMIO ENERGETICO B1 Contenimento consumi energetici B1.1 Contenimento dispersioni termiche B1.2 Riduzione consumi energia elettrica B2 B1.1 Isolamento termico 50 B1.2.1 Dispositivi per la riduzione dei consumi 30 B1.2.2 Raffrescamento passivo 20 Uso di fonti rinnovabili di energia B2.1 Energia solare B2.1.1 Sistemi solari passivi 70 B2.1.2 Solare termico
10 C SOSTENIBILITA AMBIENTALE C1 Uso sostenibile delle risorse C1.1 Raccolta differenziata rifiuti C1.2 Riduzione consumi idrici e ritardo nella immissione delle acque nei corpi ricettori C1.3 Uso compatibile dei materiali da costruzione C1.1.1 C1.1.2 C1.2.2 C1.2.3 C1.3.1 Area raccolta differenziata rifiuti imputrescibili e/o materiali secchi Compostaggio domestico Riuso acque meteoriche e bianche Riduzione consumo acqua potabile Uso di materiali ecocompatibili e riciclabili C2 Miglioramento dell ambiente esterno C2.2 Miglioramento del clima acustico C2.2.1 Miglioramento del clima acustico C2.3 Miglioramento della qualità dell aria C2.3.1 Miglioramento della qualità dell aria PUNTEGGIO COMPLESSIVO 2 NOTE! I VOTI DEI REQUISITI SI RILEVANO SULLE SCHEDE! PER LE NUOVE COSTRUZIONI IN ZONA DI ESPANSIONE E OBBLIGATORIO IL RISPETTO DELLA SOGLIA MINIMA 2! PER LE COSTRUZIONI IN ZONA DI COMPLETAMENTO PER ACCEDERE AGLI INCENTIVI E NECESSARIO IL RAGGIUNGIMENTO DELLA SOGLIA MINIMA 2! IL VALORE DELLA SOGLIA MINIMA IN NESSUN CASO DEVE ESSERE < 1 MODALITA DI CALCOLO DEL PUNTEGGIO PESATO! VOTO DEL REQUISITO X PESO = VOTO PESATO DEL REQUISITO! SOMMA DEI VOTI PESATI DEL REQUISITO = VOTO DELL AREA DI VALUTAZIONE! VOTO DELL AREA DI VALUTAZIONE X PESO DELL AREA STESSA= VOTO PESATO DELL AREA DI VALUTAZIONE (NON INFERIORE A 1 zone b di completamento)! SOMMA DEI VOTI PESATI DELL AREA DI VALUTAZIONE = VOTO FINALE DELL INTERVENTO E DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SOSTENIBILITA DELL OPERA VALUTATA.
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