Attitudine di un oggetto a trasformare parte dell'energia di una radiazione luminosa, su di esso incidente, in altre forme di energia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Attitudine di un oggetto a trasformare parte dell'energia di una radiazione luminosa, su di esso incidente, in altre forme di energia"

Transcript

1 che del contesto in cui dovrà essere realizzato l'intervento. La progettazione edilizia deve infatti essere informata a principi di ottimizzazione nell uso delle risorse materiali ed economiche e di agevole controllo delle prestazioni dell intervento nel tempo. Le scelte delle soluzioni tecniche e tecnologiche dovranno quindi sempre rispondere alla necessità di soddisfare effettive esigenze di qualità espresse dalle parti interessate secondo l obiettivo di conseguire un livello ottimale delle prestazioni in funzione dei costi. Al fine di garantire il soddisfacimento delle diverse esigenze, i singoli elementi tecnici del sistema tecnologico dovranno possedere specifici requisiti in grado di far fronte alle sollecitazioni esercitate dalle condizioni ambientali, dalle scelte progettuali e dalle attività degli utenti. Così, ad esempio, l'esigenza di garantire un adeguato benessere termoigrometrico degli ambienti, insieme ad un uso efficiente dell'energia impiegata, comportano per gli elementi tecnici costituenti l'involucro il requisito di possedere una adeguata capacità di resistenza al passaggio del calore (isolamento termico) al fine di ridurre le dispersioni estive e invernali. Compito del progettista è quello di individuare specifiche soluzioni tecniche dotate dei requisiti tecnologici necessari per garantire che le diverse unità tecnologiche, i sistemi ambientali e l organismo edilizio nel suo complesso siano in grado di soddisfare le aspettative di qualità attese con riferimento a quel determinato contesto ambientale. TABELLA Requisiti di qualità degli elementi tecnici (UNI ) REQUISITI Affidabilità Anigroscopicità Asetticità Assenza dell'emissione di odori sgradevoli Assenza dell'emissione di sostanze nocive Assorbimento acustico Assorbimento luminoso Attitudine all'integrazione impiantistica Attrezzabilità Comodità d'uso e manovra DESCRIZIONE Capacità di mantenere sensibilmente invariata nel tempo la propria qualità in condizioni d'uso determinate Attitudine a non subire mutamenti di aspetto e/o morfologia, di dimensione e comportamento in seguito ad assorbimento di acqua o di vapor d'acqua Attitudine ad impedire l'impianto e lo sviluppo dei germi patogeni Attitudine a non produrre né riemettere odori giudicabili come sgradevoli Attitudine a non produrre né riemettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive Attitudine di un oggetto a trasformare parte dell'energia di una radiazione sonora su di esso incidente, in altre forme di energia Attitudine di un oggetto a trasformare parte dell'energia di una radiazione luminosa, su di esso incidente, in altre forme di energia Possibilità di completare funzionalmente oggetti edilizi non impiantistici con oggetti edilizi impiantistici accostati, fissati o incorporati Attitudine a consentire l'installazione di attrezzature ed arredi Attitudine a presentare opportune caratteristiche di funzionalità, di facilità d'uso, di manovrabilità. 16

2 Comprensibilità delle manovre Controllo del contenuto energetico intrinseco Controllo del fattore solare Controllo del flusso luminoso Controllo del rumore prodotto Controllo dell'aggressività dei fluidi Controllo della combustione Controllo della condensazione interstiziale Controllo della condensazione superficiale Controllo dell'inerzia termica Controllo della portata Controllo della pressione di erogazione Controllo della scabrosità Controllo della temperatura dei fluidi Controllo della temperatura di uscita dei fumi Controllo delle dispersioni - fluidi, gas, elettricità Controllo delle dispersioni di calore per rinnovo d'aria Controllo delle dispersioni di calore per trasmissione Controllo delle tolleranze Degradazione biologica dei liquami Efficienza Facilità di intervento Idrorepellenza Impermeabilità ai fluidi aeriformi Impermeabilità ai liquidi Integrazione Isolamento acustico Attitudine a presentare manovre e comandi facilmente comprensibili sia direttamente sia attraverso istruzioni. Contenimento entro determinati livelli della quantità di energia accumulata in un oggetto con riferimento sia alla sua natura sia al suo ciclo produttivo. Attitudine a consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso superfici (trasparenti o opache) in funzione delle condizioni climatiche. Attitudine a consentire l'ingresso di energia luminosa. Attitudine a non produrre eccessivo rumore. Limitazione del contenuto di sostanze incrostanti, corrosive, irritanti e tossiche nei fluidi. Realizzazione e mantenimento di condizioni tali da produrre processi di combustione a massimo rendimento di trasformazione e minima produzione di scorie e sostanze inquinanti. Attitudine ad evitare la formazione di acqua di condensa all'interno degli elementi. Attitudine a evitare la formazione di condensa sulla superficie degli elementi. Attitudine ad attenuare entro opportuni valori l'ampiezza di oscillazione della temperatura e a ritardarne di un'opportuna entità l'effetto. Attitudine a garantire valori (minimi) di portata dei fluidi circolanti. Attitudine ad assicurare un'opportuna pressione di erogazione ai fluidi. Attitudine a presentare superficie di irregolarità e ruvidezza adeguate. Possibilità di mantenere la temperatura dei diversi fluidi utilizzati entro opportuni livelli. Attitudine ad espellere fumi a temperature adeguate. Idoneità ad impedire fughe. Contenimento entro determinati livelli delle perdite di calore per riscaldamento dell'aria esterna di ricambio. Contenimento entro determinati livelli delle perdite di calore per conduzione, convezione e irraggiamento. Contenimento entro opportuni livelli degli scostamenti massimi ammissibili tra valore nominale e valore effettivo di una grandezza. Possibilità di riduzione del carico inquinante dei liquami effluenti da un organismo edilizio prima dell'ingresso nel sistema fognante. Capacità costante di rendimento nel funzionamento. Possibilità di operare ispezioni, manutenzione e ripristini in modo agevole. Attitudine a non essere penetrato da fluidi liquidi. Attitudine a non essere permeato da fluidi gassosi. Attitudine a non essere permeato da fluidi liquidi. Attitudine alla connessione funzionale e dimensionale. Attitudine a fornire un'adeguata resistenza al passaggio dei rumori. 17

3 Standard edilizi Gli spazi dell organismo edilizio devono rispondere alle esigenze connesse allo svolgimento delle attività previste mediante un idonea distribuzione e un adeguato dimensionamento, tenuto conto sia delle possibili sovrapposizioni e/o contemporaneità delle attività abitative o lavorative previste, sia della dotazione di attrezzature, garantendo agli utenti le necessarie condizioni di igiene e di benessere. Gli standard fissati dalle norme igienico sanitarie riguardano in particolare i seguenti parametri: altezze e superfici minime degli ambienti, volumi minimi ammissibili per i singoli locali, dimensioni minime delle superfici finestrate, numero di utenti ammissibili, dotazione minima dei servizi, delle attrezzature e degli impianti. Altezze minime L altezza degli spazi è una caratteristica dimensionale correlata alla esigenza di adeguate cubature d aria (volume utile). Ai sensi del DM 5 Luglio 1975 l altezza minima utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in 2,70 m, riducibili a 2,40 m per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli. Generalmente i regolamenti prevedono che non possano essere considerati quali ripostigli o simili i locali, muniti di finestra apribile, che abbiano una superficie superiore a 4 m 2. Nei comuni montani al di sopra dei m s.l.m. può essere consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della particolare tipologia edilizia, una riduzione dell altezza minima degli ambienti abitabili a 2,55 m. Tali altezze minime possono essere derogate, entro i limiti già esistenti e documentati, per i locali di abitazione di edifici situati in ambito di comunità montane, sottoposti ad interventi di recupero edilizio e di miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie, quando l edificio presenti caratteristiche tipologiche specifiche del luogo meritevoli di conservazione. La richiesta di deroga deve essere accompagnata da un progetto di ristrutturazione con soluzioni alternative atte a garantire, comunque, in relazione al numero degli occupanti, idonee condizioni igienico-sanitarie dell alloggio, ottenibili prevedendo una maggiore superficie dell alloggio e dei vani abitabili, ovvero la possibilità di una adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d aria trasversali e dall impiego di mezzi di ventilazione naturale ausiliaria. Il DM 26 Giugno 2015, recante i requisiti minimi sull efficienza energetica degli edifici, prevede la possibilità di derogare fino a un massimo di 10 centimetri alle altezze minime dei locali di abitazione, previste dal DM 5 Luglio 1975, nel caso di installazione di impianti termici dotati di pannelli radianti a pavimento o a soffitto e nel caso di interventi di isolamento dall interno di edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti o a riqualificazioni energetiche. Nei regolamenti locali sono di norma riportate anche le altezze 30

4 minime del punto più basso in caso di soffitti non orizzontali (in genere 2,10 m per locali adibiti ad abitazione, 1,80 m per gli spazi di servizio). Per quanto riguarda i soppalchi, la loro realizzazione è subordinata all altezza del locale e alla possibilità di realizzare una finestratura indipendente pari ad 1/8 della superficie soppalcata. In ogni caso, se la superficie da soppalcare è pari alla metà della superficie del locale, l altezza netta fra pavimento finito e soffitto finito, sia per la parte sottostante che per la parte soprastante del soppalco, deve essere almeno di 2,30 m. Tale valore si riduce a 2,10 m se la superficie da soppalcare è pari ad 1/3 della superficie del locale. In ogni caso i soppalchi non devono interessare le pareti finestrate. Superfici e volumi minimi Ai sensi del DM 5 Luglio 1975 per ogni alloggio deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a 14 m 2 per abitante, per i primi 4 abitanti, e 10 m 2 per ciascuno dei successivi. Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di 9 m 2, se per una persona, e di 14 m 2, se per due persone. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno 14 m 2. Inoltre, ferma restando l altezza minima interna di 2,70 m o 2,55 m per i comuni situati al di sopra dei m sul livello del mare, l alloggio monostanza, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a 28 m 2 se per una persona, e non inferiore a 38 m 2, se per due persone. Nel caso di soffitti non orizzontali i regolamenti locali richiedono di non computare nella superficie del locale o nel volume utile le parti dello spazio aventi altezza minima inferiore a 1,80 m. Tali parti, pur potendo non essere chiuse con opere murarie o arredi fissi (soprattutto se interessate da superfici ventilanti o illuminanti), devono essere opportunamente evidenziate negli elaborati di progetto, al fine di verificare la compatibilità della superficie e della forma dello spazio Edilizia residenziale: altezze minime dei locali 31

5 2. Modelli funzionali 2.1. Sistema tecnologico e modelli funzionali Un organismo edilizio è costituito da un insieme strutturato di elementi spaziali e di elementi tecnici, caratterizzati dalle loro funzioni e relazioni reciproche e costituenti il sistema edilizio dell'organismo stesso. Gli elementi spaziali, o unità spaziali, rappresentano le porzioni di spazio fruibile destinate allo svolgimento delle attività ivi previste. Il loro insieme costituisce il sistema ambientale dell'organismo edilizio. Gli elementi tecnici rappresentano i componenti hardware aventi funzione di conformare gli spazi e di garantirne le necessarie prestazioni in termini di funzionalità, benessere, efficienza e competitività. Il loro insieme strutturato costituisce il sistema tecnologico dell'organismo edilizio. Dal punto di vista funzionale il sistema tecnologico di un organismo edilizio viene normalmente articolato in 8 diverse Classi di unità tecnologiche costituenti ciascuna un raggruppamento di funzioni, compatibili tecnologicamente, necessarie per l ottenimento delle prestazioni ambientali richieste (UNI 8290). In particolare, le classi di unità tecnologiche previste sono: le strutture, aventi funzione di sostenere i carichi del sistema edilizio e di collegare staticamente le sue parti; le chiusure, aventi funzione di separare e di conformare gli spazi interni del sistema edilizio rispetto all esterno; le partizioni interne, aventi funzione di dividere e conformare gli spazi interni del sistema edilizio stesso; le partizioni esterne, aventi funzione di dividere e conformare gli spazi esterni connessi con il sistema edilizio; gli impianti di fornitura di servizi, aventi funzione di consentire l utilizzazione di flussi energetici, informativi e materiali richiesti dagli utenti e di consentire il conseguente allontanamento degli eventuali prodotti di scarto; gli impianti di sicurezza, aventi funzione di tutelare gli utenti e/o il sistema edilizio a fronte di situazioni di pericolo; 57

6 le attrezzature interne, aventi funzione di consentire o facilitare l esercizio di attività degli utenti negli spazi interni del sistema edilizio; le attrezzatura esterne, aventi funzione dì consentire o facilitare l esercizio di attività degli utenti negli spazi esterni connessi con il sistema edilizio. Ognuna delle suddette classi è a sua volta articolata in unità tecnologiche ciascuna comprendente diverse classi di elementi tecnici. Così, a esempio, la classe di unità tecnologica delle chiusure comprende al suo interno le 4 unità tecnologiche chiusura verticale, chiusura orizzontale inferiore, chiusura orizzontale su spazi esterni e chiusura superiore. L'unità tecnologica chiusure verticali si compone a sua volta delle classi di elementi tecnici pareti perimetrali verticali ed infissi esterni verticali. Di seguito si riportano per le classi di unità tecnologica relative al sistema costruttivo dell'organismo edilizio (strutture, chiusure, partizioni interne ed esterne), le corrispondenti unità tecnologiche e le classi di elementi tecnici di cui si compongono. TABELLA Classe di unità tecnologica: strutture (UNI ) Unità tecnologiche Struttura di fondazione Insieme degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di trasmettere i carichi del sistema edilizio stesso al terreno. Struttura di elevazione Insieme degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di sostenere i carichi verticali e/o orizzontali, trasmettendoli alle strutture di fondazione. Struttura di contenimento Insieme degli elementi tecnici funzionalmente connessi con il sistema edilizio aventi funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno. Classi di elementi tecnici Strutture di fondazione dirette Strutture di fondazione indirette Strutture di elevazione verticali Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate Strutture di elevazione spaziali Strutture di contenimento verticali Strutture di contenimento orizzontali TABELLA Classe di unità tecnologica: chiusure (UNI ) Unità tecnologiche Chiusura verticale Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso rispetto all esterno. Classi di elementi tecnici Pareti perimetrali verticali Infissi esterni verticali Chiusura orizzontale inferiore Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dal terreno sottostante o dalle strutture di fondazione. Chiusura orizzontale su spazi esterni Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso da spazi esterni sottostanti. Chiusura superiore Insieme degli elementi tecnici orizzontali o sub- orizzontali del sistema edilizio aventi funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Solai a terra Infissi orizzontali Solai su spazi aperti Coperture Infissi esterni orizzontali 58

7 3. Progettazione edilizia 3.1. I livelli della progettazione Per le peculiarità del settore edilizio, l'attività di progettazione assume specifica rilevanza ai fini della gestione e della garanzia della qualità dell'intervento e svolge un particolare ruolo di tramite nell'assicurare, attraverso un sistema di informazioni ed istruzioni, la conformità tra le esigenze esplicite ed implicite del committente e le prestazioni del futuro prodotto mediante il soddisfacimento di appositi requisiti. La progettazione si articola di norma, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in preliminare, definitiva ed esecutiva, in modo da assicurare la qualità dell'opera e la rispondenza alle relative finalità, la conformità alle norme ambientali e urbanistiche e il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo nazionale e comunitario. La ripartizione su tre livelli ha come obiettivi da un lato quello di consentire una elaborazione delle scelte progettuali in modo progressivo, dalle più importanti e generali alle più specifiche e particolari, garantendo attenzione a tutti gli aspetti dell intervento, dall altro quello di controllare più agevolmente le scelte progettuali, riferendole di volta in volta ai differenti livelli esigenziali. Per i lavori pubblici, regolamentati dal Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e dal DPR 5 Ottobre 2010, n. 207, la progettazione si articola, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici (Dlgs 50/2016, art. 23), "in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ed è intesa ad assicurare: a) il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività; b) la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell opera; c) la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza; d) un limitato consumo del suolo; e) il rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti; 111

8 f) il risparmio e l'efficientamento energetico, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere; g) la compatibilità con le preesistenze archeologiche; h) la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l edilizia e le infrastrutture; i) la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell'opera; l) accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche". TABELLA 3.1 Progettazione edilizia - Elaborati Progetto preliminare Progetto definitivo Progetto esecutivo Relazione illustrativa e relazione tecnica Studio di prefattibilità ambientale Studi necessari per un adeguata conoscenza del contesto in cui è inserita l opera (indagini storiche, archeologiche, ambientali, topografiche, geologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche) Relazione generale, relazioni tecniche e relazioni specialistiche Rilievi planoaltimetrici e studio dettagliato di inserimento urbanistico Studio di impatto ambientale ovvero studio di fattibilità ambientale Relazione generale e relazioni specialistiche Planimetria generale e elaborati grafici Elaborati grafici Elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, degli impianti e di ripristino e miglioramento ambientale Prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza Calcolo sommario della spesa Quadro economico di progetto Piano particellare preliminare delle aree o rilievo di massima degli immobili. Calcoli delle strutture e degli impianti Aggiornamento del documento contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi Computo metrico estimativo Quadro economico con indicazione dei costi della sicurezza Censimento e progetto di risoluzione delle interferenze Piano particellare di esproprio Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti Piano di sicurezza e di coordinamento e quadro di incidenza della manodopera Elenco dei prezzi unitari e eventuali analisi Computo metrico estimativo e quadro economico Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Cronoprogramma Piano particellare di esproprio Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici Schema di contratto e capitolato speciale di appalto 112

9 Da un punto di vista dei contenuti i tre livelli della progettazione si differenziano per le indagini, i rilievi e gli studi che debbono essere condotti, per le scelte progettuali da effettuare, per il livello di dettaglio dei calcoli da eseguire, per il tipo ed il numero di elaborati da produrre. Per quanto concerne in particolare gli elaborati grafici, questi riflettono le finalità e il grado di approfondimento propri di ciascun livello progettuale e si differenziano in particolare sia per i contenuti rappresentati che per quanto riguarda la scala di rappresentazione. La scala di rappresentazione, che definisce il rapporto fra la dimensione dell'oggetto riprodotto e la sua dimensione reale, è infatti strettamente legata all'oggetto da rappresentare, alla complessità dell'oggetto e alle informazioni da fornire (vedi tabella 3.2). TABELLA Scale di rappresentazione edilizia Rapporto Equivalenza Particolari Edilizia Planimetrica Urbanistica 1:1 1 m = 100 cm X 1:2 1 m = 50 cm X 1:5 1 m = 20 cm X 1:10 1 m = 10 cm X 1:20 1 m = 5 cm X 1:50 1 m = 2 cm X 1:100 1 m = 1 cm X 1: m = 5 cm X X 1: m = 2 cm X X 1: m = 1 cm X X 1: m = 0,5 cm X 1: m = 2 cm X 1: m = 1 cm X Di seguito si riporta un esempio di rappresentazione in pianta di un edificio in scala 1:100, tipica della progettazione preliminare e definitiva (scala minima), e una rappresentazione della stessa pianta in una scala di maggior dettaglio (1:50) tipica, invece, del livello minimo della progettazione esecutiva. Nella pianta in scala 1:50 sono ben visibili il tipo e la partizione degli infissi, il modello funzionale delle pareti sia perimetrali che interne, la struttura portante (pilastri) e sono compiutamente definite le dimensioni di tutti gli elementi costruttivi. 113

10 1 2 Rappresentazione in pianta di un edificio 1. Scala 1:100 (progettazione preliminare e definitiva) 2. Scala 1:50 (progettazione esecutiva) Di seguito si riportano un esempio di rappresentazione in pianta delle rampe di scale di un edificio in corrispondenza di ogni piano e della relativa sezione verticale (A-A ) in scala 1:100, tipiche della progettazione preliminare e definitiva (scala minima). Le rappresentazioni in pianta riportano il verso di percorrenza della rampa a salire e, per il piano terra, la proiezione della rampa superiore. Della sezione verticale A-A vengono inoltre forniti una rappresentazione in scala 1:50 relativamente alla porzione evidenziata e un dettaglio in scala 1:20 dei particolari costruttivi (progettazione esecutiva). 114

11 1 2 Rappresentazione delle scale di un edificio 1. Piante in scala 1: Sezione in scala 1:

12 1. Pianta dei fili fissi scala 1: Prospetto edificio fuori scala 3. Sezione edificio fuori scala

13 TIPOLOGIA: Parete perimetrale verticale SCHEMA GRAFICO (1:10) CODICE IDENTIFICATIVO: M1 DESCRIZIONE 1. Intonaco premiscelato in calce e cemento; finitura superficiale esterna in vernice fotocatalitica tipo Italcementi TxActive o eq.; 2. Blocco in laterizio alveolare EI 120 tipo Wienerberger Porotherm 20-33/19 o eq. posto in opera con malta cementizia termica, dim. 20 x 33 x 19 cm, densità media = 650 kg/m3, conduttività termica equivalente λeq = W/mK, peso 8,1 kg, foratura 60%; 3. Pannello semirigido tipo Rockwool 226 o eq. in lana di roccia non rivestito a media densità, spessore 70 mm, λ = W/mK, ρ nominale = 60 Kg/m3; 4. Lastra in gessofibra s = 15 mm su struttura di supporto in profilati di acciaio zincati s = 75 mm. Requisiti prestazionali Massa superficiale = 234 kg/m2 U = 0.30 W/m2K Rw = 58 db TIPOLOGIA: Infissi esterni verticali SCHEMA GRAFICO (1:50) CODICE IDENTIFICATIVO: F1 DESCRIZIONE Finestra con telaio in alluminio a taglio termico a giunto aperto, ante apribili a battente e anta-ribalta. Vetrocamera con rivestimento basso emissivo sulla 3 parete e riempimento in argon 6 (12) 44.1A Quantità: 1 pz Area: 3.47 m2 Requisiti prestazionali TL = 76%, g = 61% Ug = 1,3 W/m2K Rw = 38 db Pianta degli abaci murature e infissi Nella pagina precedente sono rappresentati: la pianta di un edificio in scala 1:100 con l indicazione del posizionamento dei pilastri e dei relativi fili fissi di indirizzo per la definizione compiuta del progetto delle strutture da elaborare in sede della successiva progettazione esecutiva; un esempio fuori scala di rappresentazione in prospetto e in sezione del medesimo edificio tipici della progettazione definitiva. Sopra si riportano due esempi di abaco delle murature e di abaco degli infissi che corredano il progetto definitivo, in cui sono riportati, 122

14 per ciascun elemento tecnico, gli schemi grafici rispettivamente in scala 1:10 e 1:50, la descrizione degli strati funzionali e dei relativi requisiti prestazionali, nonché le prestazioni che l elemento tecnico nel suo insieme deve garantire Progetto esecutivo Il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare, il relativo costo previsto, il cronoprogramma coerente con quello del progetto definitivo, e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Il progetto esecutivo deve essere, altresì, corredato da apposito piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti in relazione al ciclo di vita dell'opera stessa. Le scelte progettuali del livello esecutivo ingegnerizzano le scelte tecnologiche della progettazione definitiva e sono volte a raggiungere i requisiti prestazionali ivi definiti. Sono quindi scelte essenzialmente di natura tecnica e costruttiva, concernenti i materiali e i prodotti da costruzione, le modalità realizzative e i particolari costruttivi. In questa fase sono definite le soluzioni costruttive attraverso la scelta di uno specifico prodotto, o materiale, da utilizzare per la realizzazione della soluzione tecnica del progetto definitivo, nonché le effettive modalità di posa in opera e di esecuzione dei particolari costruttivi secondo la regola dell'arte. Le strutture e gli impianti sono dimensionati e progettati in modo rigoroso. Gli elaborati grafici debbono essere redatti in modo tale da consentire all'esecutore una sicura interpretazione ed esecuzione dei lavori in ogni loro elemento. Come detto, il progetto esecutivo costituisce l'ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e, pertanto, deve definire compiutamente ed in ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico l intervento da realizzare. Tali elaborati comprendono tutti i disegni che sviluppano, nelle scale ammesse o prescritte, gli elaborati grafici del progetto definitivo e quelli eventualmente necessari all esecuzione delle opere o dei lavori sulla base degli esiti degli studi e delle indagini eseguiti in sede di progettazione esecutiva. Per quanto concerne l'organismo edilizio, gli elaborati grafici esecutivi comprendono i disegni di tutti i particolari costruttivi e quelli necessari a illustrare le modalità esecutive di dettaglio, a definire le caratteristiche dimensionali, prestazionali e di assemblaggio dei componenti prefabbricati, nonché a descrivere le fasi costruttive assunte per le strutture. Di seguito si riportano due esempi tipici di elaborati grafici di dettaglio della progettazione esecutiva di un edificio: sezione costruttiva di dettaglio 1:20 (rappresentata qui fuori scala) e particolare costruttivo in scala 1:

15 179

16 6. Particolari costruttivi 6.1. La progettazione dei particolari costruttivi Gli elaborati relativi ai particolari costruttivi costituiscono un elemento caratteristico della progettazione esecutiva ed hanno l'obiettivo di fornire, in una scala di rappresentazione adeguata (1:5-1:10-1:20), tutte le informazioni di dettaglio per eseguire con la massima qualità l'opera nei suoi punti più critici. I particolari costruttivi si riferiscono generalmente ai nodi di intersezione degli elementi tecnici dell'edificio quali angoli, innesti solaioparete, attacco a terra, soglie e balconi, o serramenti, dalla cui corretta realizzazione dipende la qualità tecnica finale dell'opera e le relative prestazioni anche in termini di durabilità. I nodi di un sistema costruttivo costituiscono, infatti, i punti di maggior criticità dell'edificio poiché possono essere sede di eventuali disfunzioni e conseguenti riduzioni delle prestazioni attese in quanto interfaccia tra elementi tecnici diversi sia dal punto di vista geometrico che della natura dei materiali impiegati. Di seguito si riportano i particolari costruttivi relativi ai seguenti nodi: nodo in corrispondenza della copertura (piana e inclinata) con la parete perimetrale verticale (NCS); nodo in corrispondenza del solaio a terra o contro terra con la parete perimetrale verticale (NCI); nodo in corrispondenza della parete perimetrale verticale con l infisso esterno (NPPV); nodo in corrispondenza del solaio interpiano con la parete perimetrale verticale o con la partizione interna verticale (NSI). Tali nodi rappresentano le situazioni più tipiche da affrontare nell'ambito della progettazione esecutiva, cui bisogna prestare maggiore attenzione in fase realizzativa al fine di garantire la migliore qualità di esecuzione. Per ciascuna tipologia di nodo sono esemplificati i particolari costruttivi di differenti soluzioni tecniche, facenti riferimento a diversi modelli funzionali, rappresentati in scala 1:10 per mostrare in dettaglio tutti gli strati funzionali coinvolti e i relativi accorgimenti da adotta- 221

17 re in fase di esecuzione. I particolari costruttivi riportati sono rappresentativi dello stato dell'arte delle soluzioni oggi più efficaci per il soddisfacimento dei requisiti di qualità previsti dalla normativa vigente anche in termini di durabilità. Key plan dei nodi costruttivi Per quanto riguarda la dimensione dei singoli strati, come per il precedente capitolo 5, nei grafici sono stati riportati spessori indicativi congruenti sia con le tipologie di materiali e prodotti impiegati, sia con i livelli prestazionali minimi attesi. L'effettivo dimensionamento della soluzione tecnica dovrà tener conto dei vincoli architettonici e strutturali, e dei requisiti specifici da soddisfare. Particolare attenzione nei dettagli costruttivi riportati viene data alla riduzione dei ponti termici e del rumore, alla tenuta all'acqua e all'allontanamento delle acque meteoriche, alla protezione dal radon e dall'umidità, nonché al controllo dei fenomeni di condensazione superficiale e interstiziale. Dalla combinazione delle soluzioni tecniche riportate nel capitolo 5, anch'esse in scala 1:10, con i particolari costruttivi di seguito riportati è possibile disporre di un'ampia casistica di situazioni, rappresentativa dei diversi modelli funzionali e delle diverse esigenze progettuali. 222

Tecnica dei lavori stradali. Cenni sulla redazione del progetto stradale

Tecnica dei lavori stradali. Cenni sulla redazione del progetto stradale TLS Ingegneria Edile AA 2012/2013 Tecnica dei lavori stradali Cenni sulla redazione del progetto stradale Prof. Ing. Vittorio Ranieri v.ranieri@poliba.it LA DISCIPLINA ITALIANA SUI LAVORI PUBBLICI LEGGE

Dettagli

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PRELIMINARE Deve consentire l individuazione a scala territoriale della più opportuna soluzione viaria in grado di

Dettagli

9 IL PROGETTO DEFINITIVO

9 IL PROGETTO DEFINITIVO 9 IL PROGETTO DEFINITIVO D Lgs 163 / 2006 Codice dei contratti pubblici (ex Merloni) DPR 207 / 2010 regolamento attuazione (ex DPR 554/1999) 9 DPR 207/2010 Art. 24 Documenti componenti il progetto definitivo

Dettagli

Definizione di esigenza

Definizione di esigenza Definizione di esigenza Possiamo definire il concetto di esigenza come un bisogno fondamentale di un individuo legato all adempimento di una determinata attività Definizione di requisito Ciò che di necessità

Dettagli

AGGIORNATO AL: 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE

AGGIORNATO AL: 20/12/1999 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE ALLEGATO A / 1 FAMIGLIA 7 PAG.: 1/1 FRUIBILITÀ DI SPAZI ED ATTREZZATURE PROPOSIZIONE ESIGENZIALE ( SECONDO LA DIRETTIVA 89/106 CEE) L opera deve essere concepita e realizzata in modo tale da garantire:

Dettagli

PROCESSO EDILIZIO E NORMATIVA TECNICA

PROCESSO EDILIZIO E NORMATIVA TECNICA Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi di Ferrara Corso di PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof. Ing. Maurizio Biolcati Rinaldi PROCESSO EDILIZIO E TECNICA Sintesi degli argomenti trattati

Dettagli

Disponibilità di spazi minimi

Disponibilità di spazi minimi Disponibilità di spazi minimi PAG.: 1/4 ESIGENZE DA SODDISFARE Gli spazi per attività principale e secondaria dell organismo edilizio devono rispondere alle esigenze connesse allo svolgimento delle attività

Dettagli

IL PROGETTO ESECUTIVO

IL PROGETTO ESECUTIVO UNIVERSITA DEGLI STUDI Mediterranea DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Corso di laurea in Costruzione e Gestione dell Architettura A.A. 2009/2010 Lezione n.b1 Progettazione Esecutiva IL PROGETTO

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE Articolazione del Processo Edilizio Processo Decisionale Insieme strutturato delle fasi processuali che precedono la realizzazione

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO

IL PROCESSO EDILIZIO IL PROCESSO EDILIZIO RELATIVO A UNA OPERA DI ARCHITETTURA È INSIEME DI FASI E ATTIVITÀ IDEATIVE, OPERATIVE, ORGANIZZATIVE E GESTIONALI CONNESSE DA RELAZIONI LOGICHE E SUCCESSIONI TEMPORALI CHE FANNO CAPO

Dettagli

I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE

I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FORMAZIONE ALL ATTIVITA PROFESSIONALE DI INGEGNERE I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE ITER PROCEDURALE COMMITTENTE CONFERIMENTO INCARICO

Dettagli

TECNOLOGIA dell ARCHITETTURA CLASSI ESIGENZIALI, REQUISITI AMBIENTALI E REQUISITI TECNOLOGICI

TECNOLOGIA dell ARCHITETTURA CLASSI ESIGENZIALI, REQUISITI AMBIENTALI E REQUISITI TECNOLOGICI Professori Bocchi - Cunico - Mazzarella - Cianchetti LABORATORIO INTEGRATO PAESAGGIO 3 anno accademico 2011-12 TECNOLOGIA dell ARCHITETTURA CLASSI ESIGENZIALI, E CLASSE ESIGENZIALE SICUREZZA Insieme delle

Dettagli

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella LA NORMATIVA PRESTAZIONALE CORSO DI COSTRUZIONI EDILI 1 NORMATIVA PRESTAZIONALE NORMATIVA TECNICA disciplina ATTIVITA DEL COSTRUIRE QUALITA DEI COMPONENTI E MANUFATTI ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI COSTRUITI

Dettagli

L ESECUTIVO ARCHITETTONICO. la rappresentazione grafica 1.0. a cura di

L ESECUTIVO ARCHITETTONICO. la rappresentazione grafica 1.0. a cura di L ESECUTIVO ARCHITETTONICO. la rappresentazione grafica 1.0 a cura di CONTENUTI 1. Introduzione 2. Definizione di Progetto Esecutivo 3. I contenuti dellʼesecutivo architettonico 4. Caratteri dellʼesecutivo

Dettagli

EDIFICIO COME SISTEMA

EDIFICIO COME SISTEMA Progettazione Dei Sistemi Costruttivi A (8CFU) Prof. Alberto De Capua, coll. Arch. Valeria Ciulla TdA 1 L EDIFICIO COME SISTEMA Il sistema edilizio La Normativa di qualità Il sistema tecnologico Le modalità

Dettagli

I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE

I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FORMAZIONE ALL ATTIVITA PROFESSIONALE DI INGEGNERE I LAVORI PUBBLICI: DALL INCARICO ALLA REALIZZAZIONE ITER PROCEDURALE COMMITTENTE CONFERIMENTO INCARICO

Dettagli

Progettazione dei sistemi costruttivi (8CFU)

Progettazione dei sistemi costruttivi (8CFU) Progettazione dei sistemi costruttivi (8CFU) Attilio Nesi L edificio come sistema Il sistema edilizio Normativa di qualità Il sistema tecnologico Le modalità di classificazione La classificazione UNI 8290

Dettagli

Disponibilità di spazi minimi

Disponibilità di spazi minimi 20/12/1999 PAG.: 1/4 Disponibilità di spazi minimi ESIGENZE DA SODDISFARE Gli spazi per attività principale e secondaria dell organismo edilizio devono rispondere alle esigenze connesse allo svolgimento

Dettagli

solid Isolanti termoacustici in lana di roccia Catalogo edilizia 2009

solid Isolanti termoacustici in lana di roccia Catalogo edilizia 2009 solid Isolanti termoacustici in lana di roccia Catalogo edilizia 2009 1.1 Pareti perimetrali Isolamento a Cappotto Solai su locali non riscaldati (Piano piloti) Il cappotto, ovvero l isolamento termico

Dettagli

IL PROCESSO PROGETTUALE

IL PROCESSO PROGETTUALE UNIVERSITA DEGLI STUDI Mediterranea DI REGGIO CALABRIA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Costruzione e Gestione dell Architettura A.A. 2010/2011 LABORATORIO DI PROVA FINALE Corso di Tecnologia

Dettagli

ENERGETICA. Realizzazione delle pratiche per l ottenimento degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico.

ENERGETICA. Realizzazione delle pratiche per l ottenimento degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico. ENERGETICA Diagnosi energetica degli edifici: analisi dell efficienza energetica dell edificio allo stato attuale, valutazione dei consumi, individuazione delle principali criticità, studio dei possibili

Dettagli

La facciata ventilata è poi caratterizzata da un sistema costruttivo cosiddetto a secco ossia meccanico e di assoluta affidabilità.

La facciata ventilata è poi caratterizzata da un sistema costruttivo cosiddetto a secco ossia meccanico e di assoluta affidabilità. FACCIATE VENTILATE Cos è una facciata ventilata La Facciata ventilata risulta essere una soluzione di rivestimento e protezione delle pareti esterne che abbina due caratteristiche fondamentali e normalmente

Dettagli

Planimetrie con posizionamento e tipologia per prese forza motrice e corpi illuminanti ( normale e di sicurezza ).

Planimetrie con posizionamento e tipologia per prese forza motrice e corpi illuminanti ( normale e di sicurezza ). Coordinatore alla sicurezza in fase di progettazione C.1.4 Prese forza motrice e corpi illuminanti Planimetrie con posizionamento e tipologia per prese forza motrice e corpi illuminanti ( normale e di

Dettagli

Riallineamento (da svolgere in 2 settimane) - I FASE: Nodi costruttivi. Aspetti funzionali e tecnico/ costruttivi

Riallineamento (da svolgere in 2 settimane) - I FASE: Nodi costruttivi. Aspetti funzionali e tecnico/ costruttivi Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Corso di Laurea: Architettura UE 2011-2012 Corso di progettazione dei sistemi costruttivi Docenti: F. Bagnato, F. Giglio, A. Nesi, C. Trombetta Riallineamento

Dettagli

Aster via Molina PINO TORINESE (TO)

Aster via Molina PINO TORINESE (TO) 23/mar/2015 17:26 Aster via Molina 13 10025 - PINO TORINESE (TO) Validazione 143 - Esempio B.1 CASTELLO D'ARGILE Aster 10023 - PINO TORINESE (TO) 1 / 1 Calcolo eseguito con Onorario on Line di Asteringegneria

Dettagli

Chiusure Verticali opache

Chiusure Verticali opache D.A.D.I. L. Vanvitelli Corso di Laurea Magistrale in Architettura Laboratorio di Costruzione dell Architettura I A a.a. 2015/16 Prof. Sergio Rinaldi sergio.rinaldi@unina2.it 15_04_2016 5 Chiusure Verticali

Dettagli

I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012

I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DELL AQUILA Commissione Sicurezza I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012 GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 ORE 9.00 SALA CONVEGNI ANCE L AQUILA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA

Dettagli

VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO - MANUALE D USO - INDICE

VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO - MANUALE D USO - INDICE VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO INDICE ARTICOLO 1: Premesse ARTICOLO 2: Soggetti accreditati alla verifica riesame e validazione ARTICOLO 3: Normativa di riferimento ARTICOLO 4: Verifica riesame e

Dettagli

COMUNE DI Bosa Provincia Oristano

COMUNE DI Bosa Provincia Oristano Ubicazione Opera COMUNE DI Bosa Provincia Oristano Opera: Opere di difesa idraulica della città di Bosa. Drenaggio urbano sponda destra Fiume Temo. Procedura aperta per affidamento del servizio di progettazione,

Dettagli

borghi ed edifici rurali

borghi ed edifici rurali borghi ed edifici rurali un patrimonio da salvare mercoledì 18 maggio 2011 Pianoro Conservazione della tradizione, antisismica ed efficienza energetica: un connubio possibile i n g. M i r k o C i o n i

Dettagli

a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010)

a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010) SETTEMBRE 2015 a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010) b) relazione descrittiva del progetto e tecnica delle opere architettoniche (art.li 25 e 26 RELAZIONE TECNICA GENERALE DPR207/2010)

Dettagli

ALLEGATO E (Allegato I, comma 19)

ALLEGATO E (Allegato I, comma 19) ALLEGATO E (Allegato I, comma 19) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL'ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO

Dettagli

Studio di fattibilità

Studio di fattibilità COMUNE DI FALERNA Piazza Municipio 1-88042 Falerna (Prov. di Catanzaro) AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, L ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI

Dettagli

NUOVI CRITERI PROGETTUALI DELL INVOLUCRO EDILIZIO

NUOVI CRITERI PROGETTUALI DELL INVOLUCRO EDILIZIO D.LGS 192/05 e D.LGS 311/06 Novità legislative e certificazione energetica: implicazioni sulla progettazione e sui costi di costruzione NUOVI CRITERI PROGETTUALI DELL INVOLUCRO EDILIZIO 1 ARGOMENTI Sistema

Dettagli

CONSIGLI UTILI PER LA PROGETTAZIONE IN EDILIZIA

CONSIGLI UTILI PER LA PROGETTAZIONE IN EDILIZIA CONSIGLI UTILI PER LA PROGETTAZIONE IN EDILIZIA Nell esame di abilitazione di cui alla Legge 75/1985 è previsto nella prima prova scritto-grafica un progetto di un edificio. Il tema usualmente richiede

Dettagli

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PROGETTAZIONE E GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE E DELLA NORMATIVA TECNICA Aggiornato al D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59, al D.M. 26 giugno 2009, al D. Leg.vo

Dettagli

VERBALE DI VALIDAZIONE (art. 26 comma 8 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.)

VERBALE DI VALIDAZIONE (art. 26 comma 8 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.) VERBALE DI VALIDAZIONE (art. 26 comma 8 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.) Oggetto: RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DEL PIANO SEMINTERRATO DEI LOCALI DELL'ASPAL SITI IN VIA IS MIRRIONIS 195 A CAGLIARI, PER

Dettagli

I nodi critici dell Organismo Edilizio. Il rapporto edificio/terreno Il rapporto edificio/ambiente

I nodi critici dell Organismo Edilizio. Il rapporto edificio/terreno Il rapporto edificio/ambiente Corso di Laurea in Architettura Quinquennale a ciclo unico Anno Accademico 2008-09 MATERIALI PER L ARCHITETTURA I nodi critici dell Organismo Edilizio Il rapporto edificio/terreno Il rapporto edificio/ambiente

Dettagli

4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici

4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici Concorso DI PROGETTAZIONE IN DUE GRADI procedura aperta per la realizzazione di una scuola primaria nel Comune di Riccione 4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici PREMESSA Con il presente documento

Dettagli

TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI corso A - prof. Antonio Laurìa

TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI corso A - prof. Antonio Laurìa TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI corso A - prof. Antonio Laurìa Docenti interni: prof. Antonio Laurìa arch. Fabio Valli Revisioni esercitazione: Da concordare con l architetto Valli

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: DISEGNO e PROG. CAD CLASSI: QUINTE I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche ITER

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE

TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE A d v a n c e d B u i l d i n g S y s t e m SISTEMA EMMEDUE Sistema costruttivo antisismico isotermoacustico TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE ALLA TECNOLOGIA EMMEDUE Rev. 00 del 18/04/2000

Dettagli

NORME PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO PER USI TERMICI NEGLI EDIFICI

NORME PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO PER USI TERMICI NEGLI EDIFICI Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO) NORME PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO PER USI TERMICI NEGLI EDIFICI Legge 9 gennaio 1991,

Dettagli

I LIVELLI DELLA PROGETTAZIONE. Nuovo regolamento degli appalti - DPR 5 ottobre 2010, n. 207, in vigore dall 8 giugno 2011

I LIVELLI DELLA PROGETTAZIONE. Nuovo regolamento degli appalti - DPR 5 ottobre 2010, n. 207, in vigore dall 8 giugno 2011 I LIVELLI DELLA PROGETTAZIONE Nuovo regolamento degli appalti - DPR 5 ottobre 2010, n. 207, in vigore dall 8 giugno 2011 Legge quadro n. 109 del 11.02.1994 Legge Merloni e succ. D.P.R. n. 554 del 21.11.1999

Dettagli

DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE SCUOLA MEDIA VIA MILLIO 42

DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE SCUOLA MEDIA VIA MILLIO 42 VICE DIREZIONE GENERALE SERVIZI TECNICI COORDINAMENTO EDILIZIA SCOLASTICA SETTORE EDILIZIA SCOLASTICA NUOVE OPERE DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE SCUOLA MEDIA VIA MILLIO 42 Allegato 4: Linee guida all elaborazione

Dettagli

ELENCO DOCUMENTI DI APPALTO

ELENCO DOCUMENTI DI APPALTO ELENCO DI APPALTO CODIFICA Tipologia Descrizione elaborato Emissione C0126001 Architettonico Relazione generale C0127001 Architettonico Relazione specialistica - indagini geologiche e geotecniche REV0

Dettagli

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO IIS E. Forcellini Negrelli Feltre Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA

COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA PROGETTO: AMPLIAMENTO MEUCCI via dello Sport, 3 - Carpi (MO) OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE COMMITTENTE: PROVINCIA DI MODENA IMPRESA COSTRUTTRICE:

Dettagli

COPERTURE A VERDE. le guide pratiche del Master CasaClima. collana diretta da Cristina Benedetti

COPERTURE A VERDE. le guide pratiche del Master CasaClima. collana diretta da Cristina Benedetti COPERTURE A VERDE le guide pratiche del Master CasaClima 4 collana diretta da Cristina Benedetti collana diretta da: docente del modulo: a cura degli studenti del Master CasaClima: progetto grafico a cura

Dettagli

ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente

ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente NEARLY ZERO ENERGY BUILDINGS e la Tecnologia dell Architettura in chiave sostenibile Ing. Giuseppina Alcamo Centro ABITA Dipartimento

Dettagli

TAMPONAMENTO U=0,18 SISTEMI PER MURATURE AD ALTO ISOLAMENTO TERMICO

TAMPONAMENTO U=0,18 SISTEMI PER MURATURE AD ALTO ISOLAMENTO TERMICO U=0,18 SISTEMI PER MURATURE AD ALTO ISOLAMENTO TERMICO LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO PER EDIFICI INTELAIATI Gli elementi della famiglia da tamponamento Bioclima Zero19T Spessore 36 cm. Bioclima Zero27T Spessore

Dettagli

I.T.I.S. A. PACINOTTI

I.T.I.S. A. PACINOTTI I.T.I.S. A. PACINOTTI PROJECT WORK L ECOSOSTENIBILITA NASCE NELLA SCUOLA Taranto 17/05/2012 Ranieri Francesco Litta Gianluigi Rondinone Francesco Attestato di Certificazione Energetica GRUPPO 1 Il presente

Dettagli

Calcolo sommario spesa, quadro economico di progetto (art. 17, comma 1, lettere g), h), d.p.r. 207/2010) [QbI.02=0.01] 1'085.25

Calcolo sommario spesa, quadro economico di progetto (art. 17, comma 1, lettere g), h), d.p.r. 207/2010) [QbI.02=0.01] 1'085.25 ALLEGATO A OGGETTO: INCARICO: Determinazione del corrispettivo a base gara per l'affidamento dei contratti pubblici di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria (D.M. n. 143/2013). PROGETTAZIONE

Dettagli

Indice. Introduzione VII. Indice

Indice. Introduzione VII. Indice VII Introduzione 1 4 6 8 10 Capitolo 1 - L edificio come sistema 1.1 Esigenze, requisiti, prestazioni 1.2 Sistema ambientale e sistema tecnologico 1.3 La scomposizione dell edificio in subsistemi 1.4 Tecniche

Dettagli

COMUNE DI MONOPOLI PROVINCIA DI BARI

COMUNE DI MONOPOLI PROVINCIA DI BARI COMUNE DI MONOPOLI PROVINCIA DI BARI PROGETTO: REALIZZAZIONE DI EDIFICIO PER EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE CON SPAZI ASSOCIATIVI IN VIA MELVIN JONES OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE COMMITTENTE: Comune di

Dettagli

Seminario di approfondimento sui costi

Seminario di approfondimento sui costi Seminario di approfondimento sui costi -prima parte- La stima analitica del costo di costruzione Il Computo Metrico Estimativo Venezia, 15 Maggio 2014 1 Procedimenti di stima del costo di costruzione La

Dettagli

Convegno LEGGE REGIONALE N.7/2017 «RECUPERO DEI VANI E LOCALI SEMINTERRATI ESISTENTI»

Convegno LEGGE REGIONALE N.7/2017 «RECUPERO DEI VANI E LOCALI SEMINTERRATI ESISTENTI» Convegno LEGGE REGIONALE N.7/2017 «RECUPERO DEI VANI E LOCALI SEMINTERRATI ESISTENTI» CONSIDERAZIONI STRATEGICHE E PROSPETTIVE APPLICATIVE Como 31 Maggio 2017 CASO N.1 RECUPERO AD USO COMMERCIALE DI BOX

Dettagli

COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA

COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA PROGETTO DI MIGLIORAMENTO SISMICO, MESSA A NORMA E BONIFICA DELL'AMIANTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA "MADRE TERESA DI CALCUTTA" IN CORSO GARIBALDI D.M. 23.01.2015

Dettagli

VERIFICA DI PROGETTO AI FINI DELLA VALIDAZIONE

VERIFICA DI PROGETTO AI FINI DELLA VALIDAZIONE VERIFICA DI PROGETTO AI FINI DELLA VALIDAZIONE CORSO ON-LINE CON LA DIREZIONE SCIENTIFICA DI SOCIETÀ ITALIANA CERTIFICAZIONI ISPEZIONI VALIDAZIONI 1 LA VERIFICA DI PROGETTO Ai sensi di quanto disposto

Dettagli

L ISOLANTE GIUSTO PER OGNI NECESSITA : IL COMPORTAMENTO AL FUOCO DEI CASSERI A RIMANERE ECOSISM

L ISOLANTE GIUSTO PER OGNI NECESSITA : IL COMPORTAMENTO AL FUOCO DEI CASSERI A RIMANERE ECOSISM 1 L ISOLANTE GIUSTO PER OGNI NECESSITA : IL COMPORTAMENTO AL FUOCO DEI CASSERI A RIMANERE ECOSISM Autore: Ing. Fabio Loriggiola Nel panorama nazionale delle tecnologie costruttive, il sistema a cassero

Dettagli

I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente.

I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente. Isolamento termico dei componenti L isolamento termico di un componente di tamponamento esterno è individuato dalla resistenza termica complessiva: trasmittanza (U espressa in W/m 2 K) L isolamento termico

Dettagli

AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.)

AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.) PRATICA EDILIZIA INT. / AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.) l sottoscritt iscritt all Albo della Provincia di con studio

Dettagli

Gli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici

Gli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici Gli adempimenti della nuova disciplina regionale in materia di efficienza energetica degli edifici D.d.u.o. 6480/2015 maggio 2016 - Documento ad uso del Sistema associativo lombardo - Si riportano nel

Dettagli

Assessorato Opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Struttura opere edili

Assessorato Opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Struttura opere edili Assessorato Opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Struttura opere edili * * * * * Oggetto: Progetto definitivo dei lavori di realizzazione di una nuova scuola prefabbricata

Dettagli

Comune di Barletta. Medaglie d'oro al Merito Civile ed al Valor Militare Città della Disfida

Comune di Barletta. Medaglie d'oro al Merito Civile ed al Valor Militare Città della Disfida Comune di Barletta Medaglie d'oro al Merito Civile ed al Valor Militare Città della Disfida Progetto Esecutivo per la realizzazione di n 24 Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Elenco elaborati N.

Dettagli

I materiali per l isolamento termico

I materiali per l isolamento termico I materiali per l isolamento termico Per isolante si intende un materiale caratterizzato da una ridotta capacità di conduzione del calore, convenzionalmente con coefficiente di conducibilità termica, l,

Dettagli

RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA

RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA RELAZIONE AMBIENTALE ED ENERGETICA 1. Obiettivi di progettazione sostenibile. Il progetto del nuovo fabbricato residenziale, in località Cervia, Centro Storico, verrà sviluppato in alcune sue parti secondo

Dettagli

PROGETTO DI UN EDIFICIO PLURIFAMILIARE IN LEGNO A VIGARANO MAINARDA (FE).

PROGETTO DI UN EDIFICIO PLURIFAMILIARE IN LEGNO A VIGARANO MAINARDA (FE). PROGETTO DI UN EDIFICIO PLURIFAMILIARE IN LEGNO A VIGARANO MAINARDA (FE). Progetto architettonico: arch. Mario Loffredo e arch. Caterina Villani Progetto strutturale: ing. Vincenzo Loffredo Progetto energetico:

Dettagli

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA - Facoltà di Architettura di Matera Classe LM/4, conforme alla DIRETTIVA EUROPEA 85/384 e al D.M. 22 ottobre 2004, n.270 a.a. 2011/2012 II ANNO Semestrale TECNOLOGIA

Dettagli

doppiapelle doppiapelle

doppiapelle doppiapelle 1 la soluzione ERACLIT integrata universale per la protezione termica (Dlgs 311/2006), acustica (DPCM 5 dicembre 1997) ed antincendio (DM 16 febbraio 2007 e 9 marzo 2007) 2 la soluzione ERACLIT integrata

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO Istituto Tecnico Statale per Geometri E. Forcellini Feltre PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso A e B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE Programma:

Dettagli

Comune di Chiaravalle

Comune di Chiaravalle Comune di Chiaravalle ( Provincia di Ancona ) 4 Settore Area ll.pp. e servizi tecnici All. n 6 Oggetto: Realizzazione nuovo plesso scolastico in via Paganini da adibire a scuola primaria per l'istituto

Dettagli

COMUNE DI ROMA Provincia RM EX ENTE CONSUMO, COMPARTO N.7

COMUNE DI ROMA Provincia RM EX ENTE CONSUMO, COMPARTO N.7 Ubicazione Opera COMUNE DI ROMA Provincia RM EX ENTE CONSUMO, COMPARTO N.7 Opera PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DELLA PROGETTAZIONE E DELL'ESECUZIONE DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DI

Dettagli

4.2 Il vetro Caratteristiche tecnico-prestazionali Possibilità di impiego: tecnologie solari passive... 53

4.2 Il vetro Caratteristiche tecnico-prestazionali Possibilità di impiego: tecnologie solari passive... 53 Indice Introduzione... 13 PARTE PRIMA ABITARE I SOTTOTETTI a cura di Paola Frontoni 1. IL SOTTOTETTO 1.1 Definizione... 29 1.2 Tipi di sottotetto... 30 1.3 Quali sottotetti possono essere recuperati...

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE PRIMA

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE PRIMA IL PROGETTO TERMOTECNICO PARTE PRIMA 1 Un nuovo modo di progettare La legge 10/91 all art.28, prescrive che per la Progettazione e messa in opera ed in esercizio di edifici e di impianti, (nuovi o ristrutturati),

Dettagli

COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30

COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30 Ubicazione Opera COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30 Opera Lavori per la realizzazione della nuova base HEMS a Pieve di Cadore per l elisoccorso aziendale. Ente Appaltante Azienda

Dettagli

CALCOLO DEGLI ONORARI PROFESSIONALI PER GARA D'APPALTO INTEGRATO SULLA BASE DEL DEFINITIVO - PALAZZO DI VIA MADDALENA

CALCOLO DEGLI ONORARI PROFESSIONALI PER GARA D'APPALTO INTEGRATO SULLA BASE DEL DEFINITIVO - PALAZZO DI VIA MADDALENA CALCOLO DEGLI ONORARI PROFESSIONALI PER GARA D'APPALTO INTEGRATO SULLA BASE DEL DEFINITIVO - PALAZZO DI VIA MADDALENA Calcolo compenso professionale (D.M. 140 del 20 luglio 2012)per le professioni dell'area

Dettagli

11 CHIUSURE VERTICALI

11 CHIUSURE VERTICALI Materiali per l architettura B (6CFU) Prof. Alberto De Capua, coll. Arch. Valeria Ciulla 11 CHIUSURE VERTICALI OPACHE TRASPARENTI Accademia di scienze della California Renzo Piano Università degli studi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA GIROLAMO LORENZI

SCUOLA PRIMARIA GIROLAMO LORENZI SCUOLA PRIMARIA GIROLAMO LORENZI Cappotto di lana Riduzione dei consumi Tetto Illuminazione Pellicola vetri Adeguamento antisismico Impianti Insonorizzazione Umidità Circolazione dell aria QUALITÀ DELLA

Dettagli

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010 Determinazione dei valori termici di progetto del blocco in laterizio porizzato ZS portante ad incastro 30 x 25 x 19 e di una parete in muratura da esso costituita ai sensi della Norma UNI EN 1745/2005

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CHIETI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CHIETI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CHIETI SETTORE N.5 EDILIZIA, DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE, SICUREZZA SUL LAVORO E SERVIZI TECNICI TERRITORIALI LAVORI DI: EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA SEDE DEL

Dettagli

AUTOCERTIFICAZIONE IGIENICO-SANITARIA (ai sensi dell art.96 L.R. 11/2010)

AUTOCERTIFICAZIONE IGIENICO-SANITARIA (ai sensi dell art.96 L.R. 11/2010) ALLEGATO 1 autocertificazione da allegare alle istanze di concessione/autorizzazione edilizia AUTOCERTIFICAZIONE IGIENICO-SANITARIA (ai sensi dell art.96 L.R. 11/2010) l SOTTOSCRITTO ING./ARCH./GEOM...

Dettagli

COSMOS B LA SOLUZIONE FACILE PER PLAFONI. rev

COSMOS B LA SOLUZIONE FACILE PER PLAFONI. rev LA SOLUZIONE FACILE PER PLAFONI L isolamento in lana di roccia all intradosso di primi solai che separano ambienti riscaldati da ambienti che non lo sono o dallo spazio esterno (es. primi solai, piani

Dettagli

Comune di GRAVINA in PUGLIA (BARI)

Comune di GRAVINA in PUGLIA (BARI) Comune di GRAVINA in PUGLIA (BARI) OPIFICIO ARTIGIANALE PRODUZIONE DI MANUFATTI PREFABBRICATI IN C.A. SP 137 Per Corato N.C.T. Foglio 85, P.lle 141-368 committenza PAN SYSTEM SRL SS 97 per Spinazzola Km

Dettagli

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio.

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio. Sede e Amm.ne: Generalità. La direttiva 2002/91/CE, adottata dalla Comunità Europea sul rendimento energetico nell edilizia, è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005

Dettagli

DOCUMENTO PRELIMINARE ALL AVVIO DELLA PROGETTAZIONE E STUDIO DI FATTIBILITA (artt. 11 e 15 del Regolamento Generale LL.PP. DPR n.

DOCUMENTO PRELIMINARE ALL AVVIO DELLA PROGETTAZIONE E STUDIO DI FATTIBILITA (artt. 11 e 15 del Regolamento Generale LL.PP. DPR n. LAVORI DI RESTAURO E CONSOLIDAMENTO TORRE CIVICA DOCUMENTO PRELIMINARE ALL AVVIO DELLA PROGETTAZIONE E STUDIO DI FATTIBILITA (artt. 11 e 15 del Regolamento Generale LL.PP. DPR n. 554/99) IMPORTO DELL OPERA:

Dettagli

Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO)

Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO) Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA

Dettagli

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Ing. Andrea Dessi SOMMARIO

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Ing. Andrea Dessi SOMMARIO SOMMARIO SOMMARIO Sommario 1 Norme di attuazione 2 Art. - I Finalità 2 Art. - II Strumento d attuazione del piano urbanistico comunale 2 Art. - III Disposizioni generali 2 Art. - IV Norme di edificabilità

Dettagli

, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa è composta:

, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa è composta: Caratteristiche termiche delle strutture edilizie Simone Secchi Calcolo della trasmittanza termica Metodo di calcolo riportato nella norma UNI EN ISO 6946. La trasmittanza termica di una partizione è data

Dettagli

1.30 = complessità elevata

1.30 = complessità elevata CALCOLO DEGLI ONORARI PER APPALTO INTEGRATO PIAZZA DELLE AQUILE Calcolo compenso professionale (D.M. 140 del 20 luglio 2012)per le professioni dell'area tecnica (architetti, ingegneri, geologi, geometri,...)

Dettagli

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE ALLEGATO B

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE ALLEGATO B Lavori di realizzazione di uno studentato diffuso in località San Lorenzo a Sassari, mediante l'uso di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale durante l'intero ciclo di vita dell'opera, in conformità

Dettagli

L'art. 33 del D.P.R. 207/2010 riporta l'elenco dei documenti componenti il progetto esecutivo:

L'art. 33 del D.P.R. 207/2010 riporta l'elenco dei documenti componenti il progetto esecutivo: L'art. 33 del D.P.R. 207/2010 riporta l'elenco dei documenti componenti il esecutivo: a) relazione generale; b) relazioni specialistiche; c) elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture,

Dettagli

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio.

Generalità. contenimento del fabbisogno energetico; - riduzione delle emissioni di CO 2 per tutta la durata di vita dell edificio. Sede e Amm.ne: Generalità. La direttiva 2002/91/CE, adottata dalla Comunità Europea sul rendimento energetico nell edilizia, è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005

Dettagli

IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI.

IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI. IL MEGASTORE BENETTON A VERONA. IL SISTEMA NPS NEGLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO DELLE STRUTTURE ESISTENTI. Nel recupero e adeguamento sismico dell edificio del 500, scelto a sede

Dettagli

FAC SIMILE VERIFICA DI RISPONDENZA DEL PROGETTO DEFINITIVO E DEGLI ELABORATI DI MIGLIORIA

FAC SIMILE VERIFICA DI RISPONDENZA DEL PROGETTO DEFINITIVO E DEGLI ELABORATI DI MIGLIORIA Allegato N Verifica di rispondenza del Progetto definitivo OGGETTO: MASTERCAMPUS SCIENZE E TECNOLOGIE. APPALTO INTEGRATO PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA, ESECUTIVA E PER LA REALIZZAZIONE DEL PADIGLIONE

Dettagli

elaborati di massima che offrono gli elementi principali per le fasi preliminari;

elaborati di massima che offrono gli elementi principali per le fasi preliminari; Rappresentare un edificio è un operazione complessa, in particolare quando si tratta di fornire informazioni molto diverse e dettagliate di un oggetto ancora inesistente. Per questo gli elaborati grafici

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA E CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L'ACQUISIZIONE DEI SERVIZI

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA E CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L'ACQUISIZIONE DEI SERVIZI Opera e ubicazione Realizzazione di un centro servizi, informazioni turistiche, visite, per il parco di Tepilora COMUNE DI TORPE Provincia NU Zona Campo Sportivo Servizi tecnici PROGETTAZIONE DI FATTIBILITÀ

Dettagli

B - CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L'ACQUISIZIONE DEI SERVIZI C - PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI RELATIVI AI SERVIZI

B - CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L'ACQUISIZIONE DEI SERVIZI C - PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI RELATIVI AI SERVIZI PROCEDURA APERTA - AI SENSI DELL ART. 60 DEL D.LGS. N. 50/2016 - PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA, COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE NONCHÉ DEI

Dettagli

Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE

Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino 1/41 Italia Domanda di energia primaria Italia: domanda di energia primaria

Dettagli