Gli Oscilloscopi Digitali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli Oscilloscopi Digitali"

Transcript

1 Connettività con altri strumenti e sistemi; Efficienza nell elaborazione e nella gestione dei dati.

2 Gli oscilloscopi digitali effettuano un campionamento ed una quantizzazione dei segnali da analizzare. I campioni così ottenuti vengono conservati in una memoria digitale dalla quale vengono, in seguito, prelevati per la visualizzazione (persistenza equivalente infinita) Le varie attività all interno dell oscilloscopio sono gestite da un microprocessore. Ciò conferisce una notevole flessibilità al sistema di misura

3 Il campionamento è di due tipi: in tempo reale (real-time sampling) in tempo equivalente (equivalent-time sampling) ripetitivo (repetitive equivalent-time) casuale (random interleaved sampling). La risoluzione del digitalizzatore è normalmente limitata a 8 bit. Un oscilloscopio digitale: dà una traccia formata da punti discreti (eventualmente interpolati); permette l elaborazione numerica del segnale; luminosità e stabilità della traccia non dipendono dalla frequenza o dalla velocità locale del segnale.

4 Gli oscilloscopi digitali si dividono in due classi distinte, tecnologicamente molto diverse tra loro: I DSO (Digital Storage Oscilloscopes) sono la versione tradizionale e meno costosa degli oscilloscopi digitali; I DPO (Digital Phosphor Oscilloscopes) invece, sono una versione elaborata dei DSO che riproducono numericamente la modalità di visualizzazione degli oscilloscopi analogici (asse z delle intensità) mantenendo i vantaggi dell acquisizione e dell elaborazione digitale che è propria degli oscilloscopi digitali. A questi, negli ultimi anni, sono stati affiancati gli MSO (Mixed Signal Oscilloscopes, ossia Oscilloscopi a Segnali Misti). In aggiunta ai normali canali di ingresso analogici, dispongono anche di un certo numero (spesso piuttosto limitato, non oltre i 16) di canali digitali.

5 Schema a blocchi Trigger Condizionamento segnale A/D Memoria P I/O Display Nell oscilloscopio digitale il blocco di acquisizione condiziona il funzionamento dell intero sistema!!

6 Il blocco di condizionamento E preposto al condizionamento del segnale analogico. E costituito da attenuatori ed amplificatori programmabili che consentono ai sistemi ad essi collegati di lavorare con segnali di ampiezza ottimale. Può essere comandato dall esterno o dal microprocessore. Infatti gli oscilloscopi digitali presentano l utile proprietà di autoscaling che determina e imposta autonomamente il valore del guadagno che permette lo sfruttamento ottimale dello schermo. La sua banda passante limita le prestazioni in frequenza dell intero sistema di misura.

7 Il Display In questo tipo di oscilloscopi il Tubo a Raggi Catodici (CRT) può essere meno sofisticato rispetto a quelli adottati negli oscilloscopi analogici. I dati possono essere prelevati dalla memoria con la velocità ad esso più consona. Due soluzioni: Vector scan Raster scan Vector Scan Vengono utilizzati tubi elettrostatici come negli oscilloscopi analogici, è necessaria una conversione digitale/analogica.

8 Raster Scan Un pennello elettronico rinfresca periodicamente un certo numero di righe uniformemente distribuite. L immagine è composta da un insieme di punti (pixel) che vengono attivati dal pennello elettronico. 386 righe x 576 colonne 256 righe x 500 colonne per la forma d onda restante parte Informazioni ausiliarie i due tipi di informazione vengono salvati in banchi di memoria differenti per facilitare la gestione del monitor L utilizzazione di un tubo raster è intrinsecamente discreta (256 livelli). La capacità di risoluzione dell occhio umano ed i rumori rendono di fatto paragonabili i due tipi di display. Es. l operatore medio risolve 3 posizioni diverse su una traccia di 1 mm. Per uno schermo di 8-10 cm si hanno posizioni differenti che sono paragonabili ai 256 livelli del tubo raster

9 Il blocco di conversione ADC Gli oscilloscopi disponibili sul mercato utilizzano ADC con risoluzione variabile tra 8 a 12 bit (ciò comporta una risoluzione in tensione pari a 2 -n, ovvero 0.4% per un ADC a 8 bit). La risoluzione decresce in genere con la frequenza di campionamento. Importanza e limiti introdotti (risoluzione e banda) Tipologie di convertitori (SPOT), SAR e FLASH I due parametri di maggior interesse sono: frequenza di campionamento, numero di bit utilizzati per la codifica dei dati campionati.

10 Modalità di utilizzo dell ADC I segnali devono essere campionati in modo da mettere in memoria campioni distanziati di un quanto temporale pari allo sweep_time (finestra temporale visualizzata) diviso il numero di punti su una riga dello schermo (500).

11 Modalità di utilizzo dell ADC Campionamento real-time E la modalità concettualmente più semplice. Consiste nel campionare, a partire da un evento di sincronizzazione (trigger), il segnale da analizzare e memorizzarlo per la successiva visualizzazione. L oscilloscopio è in grado di acquisire in un unica scansione un numero di punti idoneo a ricostruire fedelmente il segnale di ingresso. Questo è possibile per segnali di contenuto armonico (molto) minore di 1/2 della frequenza massima di campionamento dell oscilloscopio ed è l unico metodo utilizzabile nel caso di segnali impulsivi non ripetitivi.

12 Modalità di utilizzo dell ADC Campionamento real-time Le bande passanti degli oscilloscopi con campionamento in tempo reale sono dell ordine del centinaio di megahertz. Alcuni oscilloscopi digitali usano un campionamento in tempo reale per velocità di sweep basse e passano automaticamente al modo di campionamento in tempo equivalente per velocità di sweep elevate. Sono necessarie memorie veloci : costi elevati e capacità ridotte; Possono essere osservati brevi tratti di segnale (memorie piccole); Adatto ad evidenziare una porzione di un segnale già noto e fenomeni transitori (come ad esempio i jitter)

13 Sottocampionamento sincrono Una cadenza di campionamento non elevatissima può risultare estremamente penalizzante per la banda del segnale misurabile e, quando l'oscilloscopio numerico deve essere posto in competizione con quelli analogici nella analisi di segnali periodici si cerca di operare in modo da eliminare (o ridurre) questa limitazione. La tecnica adottata consiste nello sfruttare la periodicità del segnale in modo da poter acquisire la corretta forma d'onda del segnale anche se il periodo di campionamento, ciò l'intervallo che separa due campioni acquisiti in sequenza, è maggiore del periodo del segnale incognito.

14 Campionamento ripetitivo casuale A B C D E F G H I L M N Eventi di trigger T1, T2 Ts DTA DTL Il convertitore campiona il segnale: 1)periodicamente con tempo di campionamento=tc 2)senza alcun legame con il trigger.

15 Riordino temporale dei campioni!!!! Per determinare il legame temporale fra i campioni ed il trigger, si misura l intervallo di tempo tra ogni evento di trigger ed il campione successivo. Si ordinano i campioni temporalmente: tutti i campioni acquisiti dopo un evento di trigger devono essere posizionati nella giusta collocazione temporale. A tale scopo basta misurare il tempo che intercorre tra l evento di trigger ed il primo campione, posizionare il primo campione e tutti gli altri si posizionano automaticamente perché si trovano ad un quanto di campionamento dal primo campione.

16 Campionamento ripetitivo casuale con tempo di campionamento=tc A B C D E F G H I L M N Eventi di trigger T1, T2 Ts DTA DTL Il quanto temporale rispetto all evento di trigger per il campione A è: TA=DTA per il campione L è: TL=DTL La risoluzione con cui si riesce a ricostruire la forma d onda dipende solo dalla risoluzione con cui riesco a misurare DT!!!!

17 Campionamento Ripetitivo Casuale Statisticamente è difficile che i campioni prelevati siano utili, cioè siano posizionati nei quanti temporali desiderati!!! Quindi questo tipo di campionamento è lento!! Va bene quando la frequenza del segnale non è troppo alta e quindi lo sweep time è grande. Perché altrimenti per ogni finestra si prendono pochi campioni (se visualizzo 1ns ed ho una frequenza di campionamento di 2GHz prendo solo 2 campioni a finestra) ed in più la maggior parte li devo scartare, quindi il tempo di attesa per la ricostruzione del segnale è molto lungo. Vantaggio:E possibile conoscere l andamento del segnale prima dell evento di trigger.

18 Campionamento ripetitivo casuale I campioni vengono presentati sullo schermo senza alcuna interpolazione!!!! Per capire perché vediamo come si costruisce via via l immagine della forma d onda.

19 Campionamento ripetitivo casuale

20 Campionamento ripetitivo casuale Il convertitore campiona il segnale: 1)periodicamente con tempo di campionamento=tc 2)senza alcun legame con il trigger.

21 Campionamento ripetitivo casuale Il convertitore campiona il segnale: 1)periodicamente con tempo di campionamento=tc 2)senza alcun legame con il trigger.

22 Campionamento ripetitivo casuale

23 Esempio sull utilità del CRC Es. oscilloscopio con: Fc=40MHz (Tc=25ns) e risol. nella misura di intervalli di tempo pari a 10ps. Si supponga di disporre di un tubo raster con 500 punti e di espandere l asse dei tempi a 2ns/div. Se si hanno 10div: periodo totale=20ns (CFR con T C )!!!!!!! Il CRC può risolvere il pb a scapito di un elaborazione più lunga: ad es. memorizzando tutti i campioni che distano dall evento di trigger di multipli di 20ns/500 = 40ps (intervallo misurabile in quanto compatibile con la risol. del sistema di misura).

24 Campionamento sequenziale Per risolvere il problema della lentezza del CRC può essere usato un altro metodo che assicura un campione utile per ogni evento di trigger!!!

25 Campionamento sequenziale Eventi di trigger Ts K K K Viene prelevato un solo campione per ogni evento di trigger!! Al prossimo evento di trigger il dato viene prelevato con un ritardo K rispetto al precedente. Detto TS il periodo del segnale da analizzare, l intervallo di tempo tra due campioni successivi vale: Tc= Ts+K Il segnale deve essere periodico

26 Campionamento sequenziale Eventi di trigger Ts Ts K Si può prelevare un campione ogni M periodi: quindi la velocità di funzionamento del ADC è indipendente dalla frequenza del segnale. In questo caso, l intervallo di tempo tra due campioni successivi vale: Tc=M Ts+K e può essere regolato agendo su M.

27 Campionamento sequenziale Tc=MTs+K Eventi di trigger Ts K K K La cadenza di campionamento reale è di 1/T c campioni al secondo, ma per quanto riguarda la visualizzazione del segnale è come se si fosse realizzata una cadenza di 1/K campioni al secondo. La banda del segnale che può essere campionato non è più legata alla cadenza di campionamento, ma solo al valore minimo che può essere imposto al "ritardo" K. In questo modo si supera il limite di banda determinato dalla relativa lentezza del convertitore A/D.

28 Trigger Nell oscilloscopio analogico il trigger viene determinato fissando livello e pendenza del segnale da visualizzare V x Slope + level Trigger Gate Time Base Holdoff

29 Nell oscilloscopio digitale il comando di trigger può essere ricavato da situazioni più complesse livello del segnale su un altro canale intervallo di tempo prefissato da una transizione n transizioni

30 La gestione del trigger In maggior dettaglio si distinguono le seguenti logiche di gestione del trigger: 1) Pattern trigger. In questo caso su ciascun canale viene impostato uno stato (pattern). Il segnale di trigger viene generato quando tale pattern si presenta o scompare. Se ad esempio di dispone di un oscilloscopio a quattro canali e si è impostato il trigger entering HLHL.

31 La gestione del trigger Maggiori potenzialità si hanno nei sistemi di triggering che permettono di aggiungere un time qualifier sui canali. Il time qualifier permette di stabilire per quanto tempo uno stato deve essere presente su un canale perché venga generato il segnale di trigger. In particolare il segnale di trigger può essere generato se: il pattern è presente per più di un intervallo di tempo massimo il pattern è presente per meno di un intervallo di tempo minimo. il pattern è presente per più di un intervallo di tempo minimo e meno di un intervallo massimo.

32 La gestione del trigger Un esempio in cui il trigger viene generato se il pattern XXHX è presente per più di 40 ns o il pattern XXLX è presente per meno di 20 ns (glitch trigger)

33 La gestione del trigger 2) State trigger. Si parla di state trigger quando uno dei canali viene utilizzato come clock e gli altri per controllare la presenza del pattern di attivazione. Il canale utilizzato come clock funzionerà con una logica di tipo edge. clock

34 La gestione del trigger Quando la complessità del trigger eccede le capacità del sistema di gestione del sistema interno all oscilloscopio è possibile ricorrere ad un analizzatore di stati logici che si occuperà della gestione della condizione di trigger. L uscita dell analizzatore verrà inviata all ingresso external del blocco di triggering dell oscilloscopio.

35 Pretrigger L'oscilloscopio numerico si presta all implementazione di un'altra funzione, chiamata "pretrigger", che diventa utile quando si osservano fenomeni aperiodici. Nel normale uso dell'oscilloscopio la registrazione e visualizzazione del segnale hanno come punto di inizio l'istante in cui si verifica l'evento selezionato dall'amplificatore del generatore di trigger. Questo impedisce di poter osservare ciò che è avvenuto immediatamente prima dell'evento atteso, mentre potrebbe essere proprio da questa osservazione che si comprende perché il fenomeno è stato innescato. L'oscilloscopio numerico può operare anche in modo diverso da quanto descritto in precedenza e questo diverso modo operativo permette di registrare l'andamento del segnale negli istanti immediatamente precedenti al trigger. All'inizio della analisi l'operatore "arma" lo strumento e, sotto il controllo della ULC, il S-H ed il convertitore AD iniziano a campionare e convertire il segnale. Ogni campione viene memorizzato in una cella della RAM fino a riempirla completamente. A questo punto la fase di registrazione non termina, come accade nell'uso convenzionale, ma prosegue e ciascun nuovo campione viene memorizzato nella cella in cui è depositato, volta per volta, il campione più "vecchio". La RAM viene usata quindi come registro FIFO (first-in, first-out) ed è sempre caricata con i più recenti dati. Nell'istante in cui l'amplificatore di sincronismo rileva l'evento prestabilito la ULC può arrestare la fase di campionamento, conversione AD e aggiornamento della RAM oppure può ancora permettere il campionamento, la conversione e la memorizzazione di un numero di campioni minori della capacità della RAM (per esempio pari alla metà della memoria RAM disponibile). Nel primo caso la rilettura della RAM porta a visualizzare sullo schermo l'andamento del segnale nei soli istanti che precedono l'evento di trigger con una profondità di memoria che si estende per un intervallo temporale pari al prodotto del periodo di campionamento per la capacità della RAM. Nel secondo caso si può visualizzare l'andamento del segnale in un intervallo temporale che comprende al suo interno l'evento di trigger e che si estende sempre per un tempo pari al prodotto del periodo di campionamento per la capacità della RAM.

36 La memoria I campioni acquisiti devono essere conservati immediatamente in una memoria. Velocità della memoria. La memoria deve essere in grado di accettare i campioni alla frequenza di campionamento. Es. un oscilloscopio a 8 bit e 2 GS/s deve essere in grado di immagazzinare i dati a byte/s. Profondità di memoria e frequenza di campionamento.

37 La memoria La memoria è organizzata come un vettore circolare (array circolare): le locazioni di memoria vengono scritte con continuità fino ad esaurimento della memoria e ulteriori campioni andranno a riscrivere i campioni più vecchi. Se il banco di memoria ha capacità N, esso conterrà in ogni istante la registrazione del segnale corrispondente a NT s, se T s è il periodo di campionamento. L oscilloscopio dell esempio precedente, se disponesse di campioni di memoria, permetterebbe di catturare 16 s di segnale.

38 La memoria La gestione della memoria può essere effettuata secondo le seguenti modalità: LEFT: I dati vengono memorizzati in maniera sequenziale a partire dall evento di trigger e fino all esaurimento della memoria.

39 La memoria RIGHT: I dati vengono memorizzati con logica FIFO e l evento di trigger definisce la fine della memorizzazione.

40 La memoria CENTER: la prima metà della memoria è gestita FIFO e la seconda metà in modo sequenziale.

41 Modalità di utilizzo della memoria La gestione della memoria può essere effettuata secondo le seguenti modalità: LEFT: I dati vengono memorizzati in maniera sequenziale a partire dall evento di trigger e fino all esaurimento della memoria. RIGHT: I dati vengono memorizzati con logica FIFO e l evento di trigger definisce la fine della memorizzazione CENTER: la prima metà della memoira è gestita FIFO e la seconda metà in modo seuqneziale. Left Center Right

Necessità di attivare la scansione orizzontale con un certo ritardo (delay) rispetto all evento di trigger.

Necessità di attivare la scansione orizzontale con un certo ritardo (delay) rispetto all evento di trigger. Base dei tempi ritardata Necessità di attivare la scansione orizzontale con un certo ritardo (delay) rispetto all evento di trigger. base dei tempi ordinaria (non ritardata) Oscilloscopio p.9/38 Base dei

Dettagli

Oscilloscopio digitale

Oscilloscopio digitale Oscilloscopio digitale - 1 Oscilloscopio digitale 1 - Schema a blocchi e specifiche L oscilloscopio digitale (Digitizing Oscilloscope) è uno strumento, assai diffuso e versatile, che converte in forma

Dettagli

CAPITOLO L oscilloscopio numerico (cenni)

CAPITOLO L oscilloscopio numerico (cenni) CAPITOLO 15 15.1 L oscilloscopio numerico (cenni) Lo strumento che permette di visualizzare un segnale nel dominio del tempo viene genericamente denominato oscilloscopio. Quando l andamento temporale è

Dettagli

Oscilloscopio Analogico: - rappresentazione di ;

Oscilloscopio Analogico: - rappresentazione di ; Oscilloscopio Oscilloscopio Analogico: rappresentazione di ; il segnale è inviato alle p.d.v.; lavora alla velocità del segnale; evento di trigger riferimento temporale; segnali periodici o ripetitivi).

Dettagli

Oscilloscopio (Analogico)

Oscilloscopio (Analogico) Oscilloscopio (Analogico) visualizzazione di una tensione in funzione di un altra tensione; visualizzazione di una tensione in funzione del tempo: il segnale è inviato alle p.d.v.; viene generato segnale

Dettagli

Parte I (L oscilloscopio digitale) L oscilloscopio analogico

Parte I (L oscilloscopio digitale) L oscilloscopio analogico L oscilloscopio analogico L oscilloscopio consente di osservare l andamento di una grandezza (Y) che varia in funzione di un altra (X). Possono essere visualizzate grandezze periodiche (anche non sinusoidali).

Dettagli

Analizzatore di spettro. Generalità sull analisi spettrale. Analizzatori a scansione. Analizzatori a doppia conversione. Analizzatore di spettro

Analizzatore di spettro. Generalità sull analisi spettrale. Analizzatori a scansione. Analizzatori a doppia conversione. Analizzatore di spettro Analizzatore di spettro Analizzatore di spettro Analizzatori a scansione Analizzatori a doppia conversione 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Metodologici come eseguire l analisi spettrale

Dettagli

OSCILLOSCOPIO DIGITALE

OSCILLOSCOPIO DIGITALE Introduzione OSCILLOSCOPIO DIGITALE L'oscilloscopio fa parte della classe degli strumenti nati per la rilevazione dell'andamento di un segnale elettrico nel tempo. Il suo uso non è limitato alle sole grandezze

Dettagli

Analisi del segnale. Analisi dei segnali: Nel dominio del tempo (d.t.), con l oscilloscopio Nel dominio della frequenza

Analisi del segnale. Analisi dei segnali: Nel dominio del tempo (d.t.), con l oscilloscopio Nel dominio della frequenza Analisi del segnale Analisi dei segnali: Nel dominio del tempo (d.t.), con l oscilloscopio Nel dominio della frequenza Strumenti: - per evidenziare aspetti difficilmente visibili nel d.t. presenza di armoniche,

Dettagli

OSCILLOSCOPI DIGITALI

OSCILLOSCOPI DIGITALI OSCILLOSCOPI DIGITALI 1 Introduzione Principio di funzionamento: campionamento e conversione del segnale (campioni numerici), memorizzazione della sequenza, elaborazione e visualizzazione Innovazione tecnologica:

Dettagli

Contatori Elettronici frequenzimetri

Contatori Elettronici frequenzimetri Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Contatori Elettronici frequenzimetri Ing. Andrea Zanobini Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni

Dettagli

OSCILLOSCOPIO DIGITALE

OSCILLOSCOPIO DIGITALE Introduzione OSCILLOSCOPIO DIGITALE L'oscilloscopio fa parte della classe degli strumenti nati per la rilevazione dell'andamento di un segnale elettrico nel tempo. Il suo uso non è limitato alle sole grandezze

Dettagli

analizzatori di stati logici 1/5

analizzatori di stati logici 1/5 analizzatori di stati logici 1/5 Analizzatori di stati logici Un analizzatore di stati logici (a.s.l.) e un sistema la cui funzione principale e quella di visualizzare l andamento temporale di segnali

Dettagli

L oscilloscopio consente di visualizzare forme d onda

L oscilloscopio consente di visualizzare forme d onda Oscilloscopi L oscilloscopio consente di visualizzare forme d onda Più in generale è un dispositivo che visualizza una qualunque funzione di 2 variabili. Per fare ciò esse devono essere (o essere trasformate

Dettagli

DAQ. Triggering dei segnali

DAQ. Triggering dei segnali DAQ Triggering dei segnali Il trigger è un segnale che serve a provocare una data azione (p.es. acquisizione segnale, generazione segnale in uscita, ecc.). Il trigger è utile (necessario) se si vuole far

Dettagli

Analizzatore di spettro a scansione con generatore di tracking. Strumenti per l analisi del segnale p.11/24

Analizzatore di spettro a scansione con generatore di tracking. Strumenti per l analisi del segnale p.11/24 Analizzatore di spettro a scansione con generatore di tracking ) di un quadripolo lineare. Rilievo della risposta in frequenza ( A * ) ( +. $#%! / * +, ' & $#% A "! Strumenti per l analisi del segnale

Dettagli

Uso dell oscilloscopio 1

Uso dell oscilloscopio 1 1/5 1 1 Introduzione Gli obiettivi di questa esercitazione sono sia quello di imparare l uso dei comandi principali dell oscilloscopio sia quello di imparare a valutare le incertezze di misura di questo

Dettagli

L oscilloscopio: introduzione

L oscilloscopio: introduzione L oscilloscopio: introduzione Ampiezza y Tubo a raggi catodici canale Y canale X segnale base tempi asse tempi t ingresso L oscilloscopio è uno strumento che visualizza su uno schermo l andamento di una

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 051 2093024 email: crossi@deis.unibo.it Introduzione Il teorema di Shannon, o

Dettagli

11/04/00. L oscilloscopio (raccolta di lucidi)

11/04/00. L oscilloscopio (raccolta di lucidi) 11/04/00 L oscilloscopio (raccolta di lucidi) L oscilloscopio visualizza la tensione (variabile) ai capi di un bipolo (che può essere un elemento di un circuito, un sensore, ecc.). In quanto misuratore

Dettagli

Esame di INFORMATICA Lezione 4

Esame di INFORMATICA Lezione 4 Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Il sottosistema di memorizzazione (memoria) contiene dati + istruzioni, inseriti inizialmente tramite

Dettagli

Capitolo IX. Convertitori di dati

Capitolo IX. Convertitori di dati Capitolo IX Convertitori di dati 9.1 Introduzione I convertitori di dati sono circuiti analogici integrati di grande importanza. L elaborazione digitale dei segnali è alternativa a quella analogica e presenta

Dettagli

SEGNALE ANALOGICO. Un segnale analogico ha un ampiezza che varia in maniera continua nel tempo

SEGNALE ANALOGICO. Un segnale analogico ha un ampiezza che varia in maniera continua nel tempo ACQUISIZIONE SEGNALE ANALOGICO 6 5 4 3 2 t Un segnale analogico ha un ampiezza che varia in maniera continua nel tempo CONVERTITORE A/D Dispositivo che realizza la conversione tra i valori analogici del

Dettagli

Tensioni e corrente variabili

Tensioni e corrente variabili Tensioni e corrente variabili Spesso, nella pratica, le tensioni e le correnti all interno di un circuito risultano variabili rispetto al tempo. Se questa variabilità porta informazione, si parla spesso

Dettagli

Sistemi Virtuali di Acquisizione Dati Prof. Alessandro Pesatori

Sistemi Virtuali di Acquisizione Dati Prof. Alessandro Pesatori Introduzione Principio di funzionamento: campionamento e conversione del segnale (campioni numerici), memorizzazione della sequenza, elaborazione e visualizzazione Innovazione tecnologica: convertitori

Dettagli

Oscilloscopi numerici Indice

Oscilloscopi numerici Indice 1 Indice unità 5 Struttura dello strumento Modalità di campionamento Modalità di trigger Presentazione Problemi di ricostruzione del segnale Prestazioni 2 Oscilloscopi numerici 3 Indice Generalità sul

Dettagli

Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico. Laura Vallone

Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico. Laura Vallone Strumentazione per la misura a banda stretta del campo elettromagnetico Laura Vallone Strumentazione a banda stretta Un misuratore di campo EM a banda stretta si compone di varie parti: o Sistema di ricezione

Dettagli

Acquisizione Dati. Introduzione

Acquisizione Dati. Introduzione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Corso di Sperimentazione sulle Macchine Acquisizione Dati Introduzione Introduzione In campo scientifico

Dettagli

L oscilloscopio. Samuele Straulino.

L oscilloscopio. Samuele Straulino. L oscilloscopio Samuele Straulino straulino@fi.infn.it http://hep.fi.infn.it/ol/samuele/dida.php Cos è un oscilloscopio Si tratta sostanzialmente di un voltmetro capace di visualizzare in funzione del

Dettagli

Conversione Analogico/Digitale

Conversione Analogico/Digitale Conversione Analogico/Digitale Le grandezze fisiche che vogliamo misurare variano con continuità in un dato intervallo ed in funzione del tempo: sono descrivibili come una funzione continua di variabile

Dettagli

L Oscilloscopio e misure relative

L Oscilloscopio e misure relative Facoltà di INGEGNERIA II - Taranto Corso di Misure e Strumentazione Elettronica mod. I- L Oscilloscopio e misure relative 1 L oscilloscopio è attualmente uno dei più versatili e utili strumenti di misura

Dettagli

CAPITOLO 6 L oscilloscopio numerico Pagina 104

CAPITOLO 6 L oscilloscopio numerico Pagina 104 CAPITOLO 6 L oscilloscopio numerico Pagina 104 CAPITOLO 6 L OSCILLOSCOPIO NUMERICO L attuale disponibilità di microprocessori in grado di gestire e di elaborare dati numerici con prestazioni sempre più

Dettagli

Uso dell oscilloscopio. Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale

Uso dell oscilloscopio. Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale Uso dell oscilloscopio Generalita Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale Generalita Possiamo considerare l oscilloscopio semplicemente come un voltmetro in grado

Dettagli

OSCILLOSCOPIO. Questi strumenti di misura elettronici si possono dividere in due gruppi principali: Analogici e Digitali.

OSCILLOSCOPIO. Questi strumenti di misura elettronici si possono dividere in due gruppi principali: Analogici e Digitali. OSCILLOSCOPIO L oscilloscopio visualizza l'andamento di un segnale elettrico nel tempo: dato un certo segnale di tensione in ingresso, consente misure qualitative e quantitative di: differenza di potenziale

Dettagli

Rappresentazione digitale del suono

Rappresentazione digitale del suono Rappresentazione digitale del suono Perché rappresentazione del suono Trasmettere a distanza nel tempo e nello spazio un suono Registrazione e riproduzione per tutti Elaborazione del segnale audio per

Dettagli

Acquisizione digitale dei segnali

Acquisizione digitale dei segnali Acquisizione digitale dei segnali Rodolfo Taccani Dipartimento di ingegneria ed architettura Presentazione elaborata dalle lezione del prof. Cigada - POLIMI Contenuti Conversione analogico/digitale (A/D)

Dettagli

QUANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione

QUANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione UANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA Fondamenti Segnali e Trasmissione Campionamento e quantizzazione di un segnale analogico Si consideri il segnale x(t) campionato con passo T c. Campioni del

Dettagli

Le misure di tempo e frequenza

Le misure di tempo e frequenza Le misure di tempo e frequenza Le misure di tempo e frequenza costituiscono un importante branca delle misure elettriche ed elettroniche ed in generale delle misure di grandezze fisiche. E possibile raggiungere

Dettagli

Segnali Numerici. Segnali Continui

Segnali Numerici. Segnali Continui Segnali Continui La descrizione dell andamento nel tempo di un fenomeno fisico è data da una funzione continua nel tempo (X) e nelle ampiezze (Y) Il segnale analogico è una serie continua di valori x e

Dettagli

E una qualsiasi grandezza fisica che varia nel tempo. Ad esempio una tensione.

E una qualsiasi grandezza fisica che varia nel tempo. Ad esempio una tensione. Segnale E una qualsiasi grandezza fisica che varia nel tempo. Ad esempio una tensione. Un altro modo di classificazione per i segnali consente di suddividerli in: segnali periodici, cioè che si ripetono

Dettagli

Conversione A/D e D/A

Conversione A/D e D/A Conversione A/D e D/A Per convertire un segnale analogico (continuo nel tempo e nelle ampiezze) in uno digitale occorrono due operazioni di discretizzazione: Campionamento: discretizzazione nel dominio

Dettagli

convertitore D/A convertitore A/D

convertitore D/A convertitore A/D n bit linee digitali N =2 n livelli range o dinamica tensione analogica d'ingresso IN IN convertitore D/A convertitore A/D OUT 1 filo linea analogica la tensione v out è quantizzata OUT n bit o N livelli

Dettagli

T10 CONVERTITORI A/D E D/A

T10 CONVERTITORI A/D E D/A T10 CONVERTITORI A/D E D/A T10.1 Esplicitare i seguenti acronimi riguardanti i convertitori A/D e D/A: ADC.. DAC.. LSB.. SAR... S&H.. T10.2 Quanto vale l intervallo di quantizzazione in un ADC a 8 bit

Dettagli

Page. Mis F FF ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Misure di tempo e frequenza. Ingegneria dell Informazione

Page. Mis F FF ELETTRONICA APPLICATA E MISURE. Misure di tempo e frequenza. Ingegneria dell Informazione Ingegneria dell Informazione Misure di tempo e ELETTRONICA APPLICATA E MISURE F2 Misure tempo e Tempo e Frequenza: sono le grandezze fisiche che oggi si misurano con minore incertezza a parita di incertezza

Dettagli

ESERCIZI - SERIE N. 4

ESERCIZI - SERIE N. 4 ESERCIZI - SERIE N. 4 EMISSIONE DI SEGNALI ANALOGICI Problema: convertire il risultato da formato binario, ottenuto dall'algoritmo di controllo ed elaborato dall'unità di governo realizzata con tecnologia

Dettagli

LSS ADC DAC. Piero Vicini A.A

LSS ADC DAC. Piero Vicini A.A LSS 2016-17 ADC DAC Piero Vicini A.A. 2016-2017 Conversione Digitale-Analogica La conversione digitale-analogica (DAC, Digital to Analog Conversion) permette di costruire una tensione V (o una corrente

Dettagli

Convertitori Analogico-Digitali o ADC. Generalità

Convertitori Analogico-Digitali o ADC. Generalità Convertitori Analogico-Digitali o ADC ipi di convertitori Flash Ad approssimazioni successive Subranging Integratori a singola/doppia rampa, multislope Sigma delta Caratterizzazione degli ADC 1 Generalità

Dettagli

6. ACQUISIZIONE DIGITALE DEI SEGNALI

6. ACQUISIZIONE DIGITALE DEI SEGNALI 6. ACQUISIZIONE DIGITALE DEI SEGNALI La realtà fisica macroscopica è analogica Attualmente sono sempre più utilizzati sistemi digitali per il calcolo numerico, per l acquisizione, l elaborazione e la trasmissione

Dettagli

Oscilloscopio L oscilloscopio a raggi catodici è certamente uno strumento importante del laboratorio elettronico.

Oscilloscopio L oscilloscopio a raggi catodici è certamente uno strumento importante del laboratorio elettronico. Oscilloscopio L oscilloscopio a raggi catodici è certamente uno strumento importante del laboratorio elettronico. La sua caratteristica essenziale è quella di visualizzare l andamento nel tempo dei segnali

Dettagli

Le memorie Cache n-associative

Le memorie Cache n-associative Le memorie Cache n-associative Prof. Alberto Borghese Dipartimento di Scienze dell Informazione alberto.borghese@unimi.it Università degli Studi di Milano Riferimento Patterson: 5.2, 5.3 1/30 Sommario

Dettagli

Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Prova Scritta

Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Prova Scritta Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Per una corretta elaborazione di un segnale, è necessario conoscerne lo spettro di frequenza, cioè almeno il modulo delle componenti sinusoidali in

Dettagli

Breve introduzione all' oscilloscopio digitale

Breve introduzione all' oscilloscopio digitale Breve introduzione all' oscilloscopio digitale Laboratorio per l' Ottica II Corso di Laurea in Ottica e Optometria Università di Firenze Vinci a.a. 2011-2012 Indice Principi generali 3 0.1. Misura di tensioni

Dettagli

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento. ITEC - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Sessione ordinaria 206 ARTICOLAZIONE ELETTRONICA Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE ) 2) Schema a blocchi e progetto

Dettagli

Parte II (Il multimetro digitale)

Parte II (Il multimetro digitale) Il multimetro digitale è uno strumento ad indicazione numerica per la misura in corrente continua delle grandezze elettriche. Lo strumento è essenzialmente un misuratore digitale di tensione continua:

Dettagli

QUANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA

QUANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA QUANTIZZAZIONE E CONVERSIONE IN FORMA NUMERICA 1 Fondamenti di segnali Fondamenti e trasmissione TLC Campionamento e quantizzazione di un segnale analogico Si consideri il segnale x(t) campionato con passo

Dettagli

Conversione Analogico/Digitale

Conversione Analogico/Digitale Conversione Analogico/Digitale 1 Fondamenti di Segnali e Trasmissione Conversione analogico/digitale (A/D) Per rappresentare numericamente un segnale continuo nel tempo e nelle ampiezze è necessario: Campionare

Dettagli

Le immagini digitali

Le immagini digitali Le immagini digitali immagini raster immagini vettoriali Immagini raster Dette pittoriche o pixel oriented dividono l immagine in una griglia uniforme. Ciascuna cella della griglia ha uguale dimensione.

Dettagli

FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003

FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003 Ù FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003 Esercizio 1 1) Si consideri il circuito riportato in figura. Si supponga che l amplificatore operazionale sia ideale (A, Z in, Z out =0).Si determini

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n F - 2: Convertitori D/A

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n F - 2: Convertitori D/A ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte F: Conversione A/D e D/A Lezione n. 25 - F - 2: Convertitori D/A Conversione A/D La conversione da Analogico a Digitale comporta due tipi

Dettagli

1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni

1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni 1.3d: La Codifica Digitale dei Suoni 2 Bibliografia Curtin, 10.4 (vecchie edizioni) Curtin, 9.4 (nuova edizione) CR pag. 18-20 Questi lucidi 3 Il Suono Se pizzichiamo la corda di una chitarra ci accorgiamo

Dettagli

Analizzatori di Spettro

Analizzatori di Spettro Analizzatori di Spettro Analizzatore di spettro L'analizzatore di spettro è uno strumento che fornisce una rappresentazione del segnale in ingresso nel dominio della frequenza, diversamente da un oscilloscopio

Dettagli

Unità C: Conversione A/D e D/A. Cosa c è nell unità C

Unità C: Conversione A/D e D/A. Cosa c è nell unità C Elettronica per l informatica 1 Cosa c è nell unità C Unità C: Conversione A/D e D/A C.1 Catena di conversione A/D C.2 Convertitori D/A C.3 Convertitori A/D C.4 Condizionamento del segnale C.5 Convertitori

Dettagli

Oscilloscopio e forme d onda delle grandezze alternate CIRCUITO. v Tempo v

Oscilloscopio e forme d onda delle grandezze alternate CIRCUITO. v Tempo v Oscilloscopio e forme d onda delle grandezze alternate Segnale IN OUT Studio della risposta CIRCUITO v Tempo v Frequenza t f Studio forme d onde Studio dello spettro Strumento OSCILLOSCOPIO Strumento ANALIZZATORE

Dettagli

Memorie a semiconduttore

Memorie a semiconduttore Memoria centrale a semiconduttore (Cap. 5 Stallings) Architettura degli elaboratori -1 Pagina 209 Memorie a semiconduttore RAM Accesso casuale Read/Write Volatile Memorizzazione temporanea Statica o dinamica

Dettagli

Campionamento e quantizzazione

Campionamento e quantizzazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Campionamento e quantizzazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Conversione analogico-digitale L elaborazione

Dettagli

SVOLGIMENTO DEL TEMA DI ELETTRONICA PER L INDIRIZZO DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI ( 23 GIUGNO 2011) (Autore Prof.ssa Maria Rosa Malizia)

SVOLGIMENTO DEL TEMA DI ELETTRONICA PER L INDIRIZZO DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI ( 23 GIUGNO 2011) (Autore Prof.ssa Maria Rosa Malizia) SVOLGIMENTO DEL TEMA DI ELETTONICA PE L INDIIZZO DI ELETTONICA E TELECOMUNICAZIONI ( 23 GIUGNO 2011) (Autore Prof.ssa Maria osa Malizia) Punto 1: Disegnare lo schema a blocchi del sistema di acquisizione

Dettagli

Dispositivi di output

Dispositivi di output Dispositivi di output I dispositivi di output sono generalmente i monitor o display (CRT, LCD ) Inizialmente (primi anni '60) i display sono dispositivi di tipo vettoriale (lineare), in grado di tracciare

Dettagli

Test su (dispositivi a) semiconduttori

Test su (dispositivi a) semiconduttori Test su (dispositivi a) semiconduttori misure di tensione/corrente; sistemi specializzati per sensibilità o modalità operative. Test: parametrici funzionali misura di specifici parametri misura di vari

Dettagli

CdL Specialistica in Ingegneria delle TLC Corso di Misure sui Sistemi di TLC. Le principali architetture dei Convetitori Analogico/Digitale

CdL Specialistica in Ingegneria delle TLC Corso di Misure sui Sistemi di TLC. Le principali architetture dei Convetitori Analogico/Digitale CdL Specialistica in Ingegneria delle TLC Corso di Misure sui Sistemi di TLC Le principali architetture dei Convetitori Analogico/Digitale 1 Principali architetture di convertitori A/D ADC a scala; ADC

Dettagli

Le immagini digitali. Introduzione

Le immagini digitali. Introduzione Le immagini digitali Introduzione 2 L informazione grafica grafica a caratteri grafica vettoriale grafica raster 3 Due grandi categorie Immagini reali: acquisite da una scena reale mediante telecamera,

Dettagli

Analizzatori di spettro

Analizzatori di spettro nalisi nel dominio della requenza nalizzatori di spettro - 1 nalizzatori di spettro 1 nalizzatore di spettro a supereterodina Da un punto di vista concettuale uno strumento atto ad eettuare l analisi spettrale

Dettagli

Manuale Oscilloscopio

Manuale Oscilloscopio 6) Speeder One VIALE STAZIONE 5-36054 MONTEBELLO VIC. - VI - ITALY Phone (+39) 0444 440441 - Fax (+39) 04444 440418 www.axorindustries.com - INFO@AXORINDUSTRIES.COM Manuale Oscilloscopio ver.1 rev. 11/'07

Dettagli

Conversione analogico-digitale

Conversione analogico-digitale Conversione analogico-digitale Vantaggi dell'elaborazione digitale: -Minore sensibilità ai disturbi- bassa incertezza con costi relativamente contenuti-maggiore versatilità-compatibilità intrinseca con

Dettagli

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi L OSCILLOSCOPIO Ing. Stefano Severi L oscilloscopio è in grado di visualizzare solo l andamento di tensioni periodiche PANNELLO FRONTALE DI UN OSCILLOSCOPIO una sezione di trigger schermo menù buttons

Dettagli

Sezione di Analog/Digital

Sezione di Analog/Digital Corso di BASCOM AVR - (33) Corso Teorico/Pratico di programmazione in BASCOM AVR. Autore: DAMINO Salvatore. Sezione di Analog/Digital Converter. Schema a Blocchi della Sezione di A/D Converter. Una delle

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

L Oscilloscopio. (raccolta di lucidi)

L Oscilloscopio. (raccolta di lucidi) L Oscilloscopio (raccolta di lucidi) Introduzione L oscilloscopio è lo strumento di misura fondamentale per l analisi dei segnali nel dominio del tempo. Questo dispositivo, che può essere sia analogico

Dettagli

I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche

I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche Università di Ferrara Dipartimento di Economia e Management Insegnamento di Informatica Ottobre 20, 2015 Argomenti 1 2 3 4 L immagine viene suddivisa

Dettagli

Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali.

Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali. Sistema di acquisizione e distribuzione dati Per sistema di acquisizione dati, si deve intendere qualsiasi sistema in grado di rilevare e memorizzare grandezze analogiche e/o digitali. Consiste nell inviare

Dettagli

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Tecnologie per le Memorie Anno Accademico Francesco Tortorella Gerarchia di memoria: vista complessiva Gerarchia di memoria: tecnologie Accesso casuale (random):

Dettagli

Modulo: Elementi di Informatica

Modulo: Elementi di Informatica ARCHITETTURA DI VON NEUMANN Facoltà di Medicina Veterinaria Corso di laurea in Tutela e benessere animale Corso Integrato: Fisica medica e statistica Modulo: Elementi di Informatica A.A. 2009/10 Lezione

Dettagli

1.3c: La Codifica Digitale dei Suoni

1.3c: La Codifica Digitale dei Suoni Prof. Alberto Postiglione Dipartimento di Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno 1.3c: La Codifica Digitale dei Suoni Informatica Generale (Corso di

Dettagli

Analizzatori di Spettro

Analizzatori di Spettro Analizzatori di Spettro Analizzatore di spettro L'analizzatore di spettro è uno strumento che fornisce una rappresentazione del segnale in ingresso nel dominio della frequenza, diversamente da un oscilloscopio

Dettagli

Analizzatori di Spettro

Analizzatori di Spettro Analizzatori di Spettro Analizzatore di spettro L'analizzatore di spettro è uno strumento che fornisce una rappresentazione del segnale in ingresso nel dominio della frequenza, diversamente da un oscilloscopio

Dettagli

Frequenza: Hertz e Ordini 1

Frequenza: Hertz e Ordini 1 Frequenza: Hertz e Ordini qi segnali vanno preparati ai ini delle elaborazioni successive. q Siamo nella ase di conversione del segnale analogico in un segnale digitale. q Il processo di digitalizzazione

Dettagli

Teoria e pratica I formati sonori

Teoria e pratica I formati sonori ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI SUONI Teoria e pratica I formati sonori L. De Panfilis - G. Manuppella La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso

Dettagli

Caratteristiche di un PC

Caratteristiche di un PC Caratteristiche di un PC 1 Principali porte presenti sui personal computer PC Una porta è il tramite con la quale i dispositivi (periferiche o Device ) vengono collegati e interagiscono con il personal

Dettagli

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2008 Seconda prova scritta M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: ELETTRONICA (Testo valevole

Dettagli

misure di tensione/corrente; sistemi specializzati per sensibilità o modalità operative. misura di specifici parametri

misure di tensione/corrente; sistemi specializzati per sensibilità o modalità operative. misura di specifici parametri Test su (dispositivi a) semiconduttori misure di tensione/corrente; sistemi specializzati per sensibilità o modalità operative. Test: parametrici funzionali misura di specifici parametri misura di vari

Dettagli

I Contatori Elettronici. Sistemi Virtuali di Acquisizione Dati Prof. Alessandro Pesatori

I Contatori Elettronici. Sistemi Virtuali di Acquisizione Dati Prof. Alessandro Pesatori I Contatori Elettronici 1 I Contatori Elettronici Misure di frequenza Misure di periodo Misure di rapporto di frequenza Misure di intervallo di temporale Misure totali tra due segnali 2 I Contatori Elettronici

Dettagli

Test su (dispositivi a) semiconduttori

Test su (dispositivi a) semiconduttori Test su (dispositivi a) semiconduttori misure di tensione/corrente; sistemi specializzati per sensibilità o modalità operative. Test: parametrici funzionali misura di specifici parametri misura di vari

Dettagli

Analogico vs digitale

Analogico vs digitale Analogico vs digitale Informazione classificatoria e più che classificatoria Informazione classificatoria: è questo, ma avrebbe potuto essere quest altro altro. Informazione più che classificatoria: riconoscere

Dettagli

Modello MR8875 MR8880/ /20 MR / /50 Modalità di funzionamento

Modello MR8875 MR8880/ /20 MR / /50 Modalità di funzionamento Modello MR8875 MR8880/20 8870/20 MR8847 8860/50 8861/50 Modalità di funzionamento MEM HIGHSPEED SI SI SI SI SI SI REC REALTIME SI SI - SI SI SI Calcolo RMS - SI - SI* SI SI Diagramma X-Y - - - SI SI SI

Dettagli

Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte

Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte Rappresentazione digitale delle informazioni Il sistema binario: bit e Byte Codifica del testo Il Byte come U.d.M. dell'informazione Multipli del Byte Ordini di grandezza Codifica delle immagini Codifica

Dettagli

26/08/2010. Segnale analogico. Convertitore AD. Segnale digitale. Sensore. Computer

26/08/2010. Segnale analogico. Convertitore AD. Segnale digitale. Sensore. Computer CAP 6: ACQUISIZIONE ED ANALISI DIGITALE DEI SEGNALI Che tutte le operazioni di analisi del segnale descritte nei precedenti capitoli si effettuano, quasi sempre, impiegando sistemi digitali di elaborazione

Dettagli

L Oscilloscopio. (raccolta di lucidi)

L Oscilloscopio. (raccolta di lucidi) L Oscilloscopio (raccolta di lucidi) Introduzione L oscilloscopio è lo strumento di misura fondamentale per l analisi dei segnali nel dominio del tempo. Questo dispositivo, che può essere sia analogico

Dettagli

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1 I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore

Dettagli

Sezione di Analog/Digital

Sezione di Analog/Digital Corso di BASCOM 8051 - (Capitolo 3 3 ) Corso Teorico/Pratico di programmazione in BASCOM 8051. Autore: DAMINO Salvatore. Sezione di Analog/Digital Converter. Una delle risorse più interessanti dei Mini

Dettagli

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi È dato un segnale analogico avente banda 2 khz e dinamica compresa tra -2 V e 2V. Tale segnale deve essere convertito in segnale digitale da un

Dettagli

La misura di un campo di velocità con la tecnica della Particle Image Velocimetry

La misura di un campo di velocità con la tecnica della Particle Image Velocimetry 1 Misura sperimentale di un campo fluidodinamico La misura di un campo di velocità con la tecnica della Particle Image Velocimetry (PIV) prevede che il flusso da misurare sia inseminato con delle particelle

Dettagli