OpenTour: un utilizzo di mappe aperte per progetti interdisciplinari

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1 PAS: Percorso Abilitante Speciale Anno Accademico 2013/2014 Classe di Concorso: A042 Informatica Laboratorio: Tecnologia dell'educazione per l'insegnamento e l'apprendimento Docente: dott.ssa Luisanna Fiorini OpenTour: un utilizzo di mappe aperte per progetti interdisciplinari Creta Marianna Ferrante Alessandro Iaccarino Gennaro Matr: Matr: Matr: 12097

2 1) Descrizione e Scopo del Progetto Il progetto OpenTour è nato sviluppando l idea del progetto Matematica in città. Si tratta di un sito che mette in relazione diversi luoghi presenti nella città di Bolzano con elementi di matematica, in un tentativo di mostrare alle persone che la Matematica non è solo una scienza teorica, ma ha applicazioni anche sorprendenti nella vita di ogni giorno. L idea di OpenTour è, sulla scorta di una idea di questo tipo, di utilizzare le mappe online per integrare diverse discipline progettando e realizzando percorsi didattici in città. Progettazione di OpenTour Per poter realizzare OpenTour c è necessità di uno strumento online che offra la possibilità di costruire layer personalizzati su cui appoggiare le proprie mappe. Si è quindi pensato di realizzare il progetto in due versioni. La prima versione utilizza OpenStreetMap ([OSM]), che è una mappa aperta che prevede la mappatura condivisa da più utenti. La seconda versione è basata su Google Maps ([GM]), uno strumento proprietario che concede gratuitamente sia la pubblicazione di contributi sia svariati utilizzi del materiale pubblicato. Lo scopo, in questa decisione, è di mettere in evidenza le differenze tra le due possibilità. 2) Implementazione di OpenTour utilizzando OpenStreetMap Di base, OpenStreetMap permette solo la mappatura condivisa da parte di più utenti. È quindi impossibile, almeno direttamente, creare nuovi layer e mappe personalizzate che permettano la raccolta di dati per utilizzi personali. Si è detto almeno direttamente perché, in effetti, gli utilizzatori di OpenStreetMap hanno la possibilità di appoggiarsi a svariati altri servizi, rilasciati sotto varie licenze, per poter creare ciò che si desidera. Ad esempio, per poter creare un nuovo layer su cui costruire la propria mappa, si può utilizzare OpenLayers ([OL], [OLM]). OpenLayers è una implementazione open source di una interfaccia "Slippy Map". Si tratta di una libreria JavaScript rilasciata sotto licenza BSD, ed è usata nella homepage di OpenStreetMap. Si possono utilizzare le sue numerose funzioni per implementare la propria mappa in un sito web.

3 OpenLayers, tra le altre cose, permette di inserire dei marcatori all'interno del layer e di usare un file.osm (l'estensione dei file delle mappe di OpenStreetMap) per caricare informazioni riguardo una parte della mappa. Permette, inoltre, di utilizzare un file.gpx (GPS Exchange Format) per caricare le informazioni relative ai percorsi. Ciò che dobbiamo fare, allora, è trovare un modo per generare in maniera (semi-)automatica i file.osm e, soprattutto,.gpx. Infatti, provando a creare a mano questi ultimi andiamo incontro ad inevitabili errori ed imprecisioni perché dovremmo rilevare e riportare manualmente nel file le coordinate dei punti che formano il percorso. Per generare un file.gpx ci sono vari strumenti. Uno di questi è OSRM ([OSRM]). Questo servizio si appoggia ad OpenStreetMap per calcolare e generare percorsi e permette di esportare i dati generati in formato.gpx. È stato verificato che OSRM presenta dei malfunzionamenti e a volte non riesce a calcolare correttamente i percorsi. Si è, quindi, deciso di utilizzare un'altro strumento della stessa famiglia di OSRM, chiamato OpenRouteService ([ORS], [ORSM]). OpenRouteService non è solo un servizio di routing, anche se in questo progetto è essenzialmente utilizzato come tale. Esso utilizza un'ampia gamma di servizi basati sui dati di OSM che possono essere utilizzati in altre applicazioni e scenari. Per generare, invece, i file.osm contenenti le informazioni sui punti di interesse, è possibile usare, oltre ad uno degli editor online di OpenStreetMap, svariati altri servizi, come JOSM ([JOSM], [JOSMM]). JOSM è l'acronimo di "Java OpenStreetMap Editor", un'applicazione desktop sviluppata originariamente da Immanuel Scholz ed attualmente mantenuta da Dirk Stöcker. La differenza di base tra gli editor online, come Potlach, e JOSM è che quest'ultimo è molto più stabile ed inoltre permette l'inserimento di immagini migliori. Commenti L'implementazione del progetto OpenTour è alquanto complessa richiedendo, oltre all'utilizzo di diversi strumenti, anche conoscenze abbastanza approfondite di programmazione HTML e JavaScript. Ne consegue che, per quanto riguarda la parte informatica, il progetto dovrebbe essere indirizzato a studenti di classi abbastanza avanzate e che abbiano già conoscenze di programmazione ad oggetti. Inoltre, per essere utilizzato in maniera interdisciplinare, richiede comunque il supporto di qualcuno che sia in grado di programmare in HTML e JavaScript. D'altro canto, l'utilizzo esclusivo di strumenti aperti, permette la condivisone, la pubblicazione e l'utilizzo libero di tutto il materiale creato.

4 3) Implementazione di OpenTour utilizzando Google Maps La seconda implementazione del progetto utilizza Google Maps o, meglio, l'editor di Google Map noto come Google Map Maker ([GMM]). Google Map Maker permette la creazione rapida e semplice di layer e di marcatori e consente anche la creazione di percorsi, dato che è possibile inserire marker e dati relativi alle varie posizioni scelte direttamente con l'editor visuale. Commenti Va da se che l'utilizzo di Google Maps e di Google Map Maker rende l'implementazione del progetto molto più semplice ed intuitiva. In questa realizzazione, il progetto può essere indirizzato ad allievi di classi con nessuna conoscenza di programmazione e, come conseguenza, può essere facilmente utilizzato dai docenti delle varie materie senza alcun supporto di esperti. Ci sono, comunque delle limitazioni da tenere presente. Per prima cosa, Google Map Maker, nella sua versione free (ne esiste anche una versione a pagamento), permette la creazione di un massimo di 3 layer, limitando fortemente il numero di discipline che possono partecipare contemporaneamente al progetto. Inoltre, secondo quanto descritto nella licenza d'uso di Google Maps, tutti i contenuti pubblicati diventano proprietà perpetua di Google il quale ha facoltà (non esclusiva) di riprodurre, adattare, modificare, tradurre, visualizzare pubblicamente, distribuire e creare opere de esse derivanti. 4) Licenze d'uso Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

5 Bibliografia [GM] [GMM] [JOSM] AA. VV., Google Maps,, AA. VV., Google Map Maker,, AA. VV., JOSM - An extensible editor for OSM,, [JOSMM] OpenStreetMap Wiki, JOSM - OpenStreetMap Wiki, 2014, [OL] AA. VV., OpenLayers 3, 2014, [OLM] OpneStreetMap Wiki, IT:OpenLayers --- OpenStreetmap Wiki, 2012, [ORS] AA. VV., OpenRouteService,, [ORSM] OpenStreetMap Wiki, OpenRouteService --- OpenStreetMap Wiki, 2014, [OSM] [OSRM] AA. VV., OpenStreetMap,, AA. VV., Project OSRM,,