Oggetto: Risposta ad interrogazione nr del 06/04/2011
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1 ; 28 luglio2011 Ai Sindaci in indirizzo Oggetto: Risposta ad interrogazione nr del 06/04/2011 Mercoledì mattina il Sottosegretario Saglia ha risposto alla mia interrogazione presentata il 6 aprile scorso sul tema dei disservizi postali nel meratese e, in particolare, a riguardo degli episodi di tensione che si erano registi all'interno di uffici postali dove i cittadini denunciavano il mancato ricevimento della corrispondenza e i lunghi tempi di attesa per effettuare le ordinarie operazioni di sportello. (a Robbiate per esempio, dove a fronte anche di una disponibilità da tempo espressa dall'amministrazione comunale per un trasferimento dell'ufficio postale in altra sede più consona, Poste Italiane non ha ad oggi dato alcuna risposta) La risposta avuta come si può evincere dall allegato, ancora una volta non è assolutamente esaustiva, è generica e in alcuni aspetti, come la situazione del servizio di Robbiate, non corrisponde al vero. Come non corrisponde alla realtà la risposta sulla puntualità di consegna della posta, le tempistiche sono leggermente migliorate, ma i disagi permangono e per questo la sottoscritta ha con forza chiesto che il governo in quanto azionista di maggioranza di POSTE ITALIANE (alla luce di quanto prevede lo schema di decreto legislativo n. 313 di recepimento della direttiva 2008/6/CE, che modifica la direttiva 96/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali, il quale dispone che «è assicurata la fornitura del servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese, di qualità determinata, da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane, a prezzi accessibili all'utenza» e che «il servizio universale è affidato a Poste Italiane S.p.a. per un periodo di cinque anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, rinnovabili per ulteriori cinque anni per non più di due volte), svolga fino in fondo il suo ruolo di controllo e indirizzo. Il rinnovo del contratto è subordinato al miglioramento di efficienza di Poste Italiane S.p.a., che il Ministero dello sviluppo economico verifica al termine di ogni periodo di affidamento sulla base di indicatori di efficienza (come il rispetto sul contratto di programma) definiti e quantificati con apposito provvedimento. La situazione è pesante ma l Amministratore delegato Dottor. Sarni si vanta dei profitti, profitti realizzati a scapito del servizio universale rivolto ai cittadini come previsto dal contratto di programma e dalle direttive Europee.. I sindaci interessati a tale disservizio, attraverso la rappresentanza del governo locale, la prefettura, hanno il diritto, dovere di esigere quanto in calce è contenuto nella risposta all interrogazione riportata. Cordiali saluti On. Lucia Codurelli
2 Codurelli: Disservizi postali nel territorio della provincia di e generali criticità nell'espletamento del servizio universale, anche alla luce delle modifiche introdotte nel contratto di programma TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA Il territorio del comune di Merate, insieme ad altre località limitrofe, é servito dall'omonimo Centro Primario di Distribuzione, che si articola in 37 zone di recapito. A tal riguardo, Poste Italiane ha evidenziato che, a seguito della generale riorganizzazione del servizio di recapito, è stata inaugurata la nuova sede del citato Centro Primario e che, al fine di consentire una più efficiente gestione delle attività e delle risorse, è stato previsto l'accorpamento delle zone di recapito nei seguenti Comuni: Calco, Rovagnate, Montevecchia, Robbiate, Paderno d'adda, Osnago, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Lomagna, Cernusco Bombardone. Al riguardo, la società Poste Italiane precisa che il rallentamento nello svolgimento del servizio nelle predette aree è stato causato dall'implementazione del nuovo modello organizzativo e dalla connessa ridefinizione delle zone di competenza dei portalettere, che ha comportato la necessità di procedere ad un aggiornamento della formazione del personale, al fine di permettere una conoscenza approfondita della nuova ripartizione della logistica. Poste Italiane evidenzia, inoltre, che le fasi iniziali della nuova organizzazione sono state rese particolarmente difficoltose dalla concomitanza di lunghi periodi di malattia che hanno riguardato tre addetti al recapito. La situazione è stata, comunque, prontamente fronteggiata con l'immediato ricorso all'impiego di personale a tempo determinato e l'applicazione di opportune iniziative di carattere gestionale che hanno favorito un progressivo smaltimento delle giacenze, permettendo un graduale ritorno al regolare svolgimento del servizio. Con riferimento all'ufficio di Robbiate, esplicitamente citato nell'atto in esame, l'azienda fa presente che, da appositi accertamenti sul territorio, non sono emersi elementi di particolare criticità nello svolgimento del servizio ed i tempi di attesa risultano essere rispondenti agli standard di qualità previsti. Per ciò che concerne gli aspetti del Contratto di Programma 2009/2011 di interesse dell'onorevole Interrogante, Poste Italiane precisa quanto segue. Il recapito del servizio universale a giorni alterni rappresenta una mera eventualità, peraltro in linea con la normativa europea di settore, la cui effettiva attuazione è soggetta, tra l'altro, al rispetto dei rigorosi parametri relativi alla densità abitativa e alle caratteristiche orografiche del territorio, indicate dall'art 7 del Contratto di Programma. A tal proposito, si evidenzia che il Ministero dello Sviluppo Economico, in sede di contrattazione, ha ritenuto essenziale la necessità di armonizzare le iniziative, le innovazioni, le razionalizzazioni contenute nel Contratto di Programma con i principi comunitari trasposti nell'ordinamento nazionale con il decreto legislativo n.58/11 che ha recepito la direttiva comunitaria 2008 /6/CE. In tale sede è stato, inoltre, previsto sia il sostanziale mantenimento della rete territoriale costituita da circa uffici territoriali che costituiscono un punto di riferimento per la coesione sociale e in particolar modo per i comuni più piccoli e/o montani, sia che il Fornitore del Servizio Universale sia sottoposto ad una verifica per ogni periodo di affidamento di cinque anni, in osservanza degli indicatori di efficienza definiti e quantificati con apposito provvedimento e improntati al miglioramento del servizio. In merito ai paventati esuberi di personale, a cui l'on.le Interrogante fa riferimento, Poste Italiane evidenzia che l'accordo del luglio 2010, in cui sono previsti specifici programmi di riqualificazione per gli addetti al recapito, ha strutturato un complessivo piano di gestione delle eccedenze, valorizzando le potenzialità offerte dalle sinergie fra i diversi asset aziendali, prevedendo, altresì, il ricorso a soluzioni che privilegiano la volontarietà, al fine di venir incontro alle aspettative delle risorse interessate. Le azioni gestionali di ricollocazione delle eccedenze, attraverso la riqualificazione professionale, sono state condivise con tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL anche a livello territoriale, con specifici incontri sindacali svoltisi nelle singole Regioni, nel corso delle quali é stato puntualmente analizzato ogni aspetto della riorganizzazione e sono stati individuati i processi di valorizzazione e di inserimento delle risorse nell'ambito della Funzione Mercato Privati. Si segnala, inoltre, che altri interventi gestionali messi in atto da Poste Italiane prevedono un incentivo economico per agevolare le uscite volontarie dall'azienda, la favorevole valutazione delle richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da full- time a part-time, nonché il ricorso al Fondo di Solidarietà per il sostegno al reddito, dell'occupazione della riconversione e riqualificazione
3 professionale del personale di Poste Italiane SpA, istituito con decreto del Ministero del Lavoro n.178/2005. Il Ministero dello sviluppo economico, comunque, non mancherà nell'ambito delle proprie competenze, di effettuare monitoraggi e sopralluoghi nelle zone segnalate nel interrogazione in esame, al fine di verificare il corretto svolgimento del servizio universale. INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/ CODURELLI. - Al Ministro dello sviluppo economico. Per sapere - premesso che: il 28 febbraio 2011 è stato reso operativo il nuovo Centro logistico e di distribuzione postale di Merate che avrebbe come obiettivi principali quello di garantire una maggiore efficienza operativa a vantaggio dell'utente finale grazie alla riorganizzazione e industrializzazione dei processi logistici e di recapito e ad uno smistamento della corrispondenza con maggiore velocità; sono oltre i nuclei di famiglie servite dal Centro primario di recapito di Merate, a cui si aggiungono circa attività commerciali, in un territorio che comprende i comuni di Merate, Airuno, Brivio, Calco, Imbersago, Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d'adda, Robbiate, Perego, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Verderio superiore e Verderio inferiore; in una risposta ad una precedente interrogazione della firmataria del presente atto ( del 10 febbraio 2010) sui disservizi postali del territorio, il Governo rispondeva che «al fine di rendere più agevole l'organizzazione operativa è in fase di allestimento, a Merate, una nuova struttura che consentirà, già durante l'anno in corso, di accorpare tutti i portalettere del Centro Principale di Distribuzione in un'unica base logistica», e di conseguenza i problemi sarebbero stati superati; dopo più di anno dalla suddetta risposta purtroppo la situazione è la seguente: reclami per la mancata o ritardata consegna della corrispondenza (bollette arrivate già scadute, documenti, abbonamenti e corrispondenza importanti arrivati con grave ritardo, con ciò che ne consegue) da cittadini, esercizi commerciali e aziende. Inoltre, si registrano episodi di tensione preoccupanti all'interno di uffici postali (in particolare, a Robbiate, dove a fronte anche di una disponibilità da tempo espressa dall'amministrazione comunale per un trasferimento dell'ufficio postale in altra sede più consona. Poste Italiane non ha ad oggi dato alcuna risposta) che denunciano il mancato ricevimento della corrispondenza e i lunghi tempi di attesa per effettuare le ordinarie operazioni di sportello; tutto questo alla luce di quanto prevede lo schema di decreto legislativo n. 313 di recepimento della direttiva 2008/6/CE, che modifica la direttiva 96/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali, il quale dispone che «è assicurata la fornitura del servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese, di qualità determinata, da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane, a prezzi accessibili all'utenza» e che «il servizio universale è affidato a Poste Italiane S.p.a. per un periodo di cinque anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, rinnovabili per ulteriori cinque anni per non più di due volte. Il rinnovo del contratto è subordinato al miglioramento di efficienza di Poste Italiane S.p.a., che il Ministero dello sviluppo economico verifica al termine di ogni periodo di affidamento sulla base di indicatori di efficienza definiti e quantificati con apposito provvedimento»; mentre il Ministro dello sviluppo economico e Poste Italiane s.p.a. hanno
4 firmato il 12 novembre 2010 il nuovo contratto di programma 2009/2011 che attiene proprio alla gestione del servizio universale, ossia del diritto di ogni cittadino ad un'offerta di servizi postali a prezzi accessibili su tutto il territorio nazionale; il contratto di programma, siglato, attualmente in attesa di approvazione da parte del CIPE, contiene molti elementi di particolare criticità; il contratto di programma 2009/2011, siglato peraltro in ritardo rispetto alla scadenza del triennio precedente, sembrerebbe prevedere la possibilità di recapitare la posta e i giornali «a giorni alterni in presenza di particolari situazioni di natura geografica e infrastrutturale» in quei territori «con una popolazione inferiore a 200 abitanti per chilometro quadrato», fino ad «un massimo di un ottavo della popolazione nazionale. Tale ultimo parametro può essere soggetto ad un margine di tolleranza fino ad un massimo del 5 per cento»; secondo prime stime il nuovo regime postale a giorni alterni riguarda potenzialmente circa 10 milioni di utenti e investirebbe quasi 5 mila comuni; il medesimo contratto, inoltre, dovrebbe produrre effetti sulla rete degli uffici postali poiché consente di ridefinire l'offerta dei servizi secondo parametri più economici per l'azienda; sulla base delle notizie fino ad ora apparse sugli organi di informazione, questa gestione potrebbe determinare oltre nuovi esuberi, che si aggiungerebbero ai recentemente gestiti attraverso l'accordo sindacale del 27 luglio 2010 siglato con tutte le organizzazioni sindacali del settore; il contratto di programma, se non modificato, determinerebbe un impatto negativo su circa 10 milioni di utenti, trattati in maniera diversa in base alle caratteristiche del territorio in cui vivono; nelle aree meglio servite, dove la posta continuerà ad essere consegnata ogni giorno, si trovano gli abitanti dei grandi centri e delle aree più popolate del Paese; nella zona retrocessa sono inseriti i piccoli comuni e i luoghi con minore densità abitativa; il Governo così facendo consentirebbe a Poste Italiane di portare sempre più avanti il proprio ruolo avviato da tempo: non più società con la posta al centro della propria ragione sociale, ma ente sempre più concentrato su credito e assicurazioni, settori che assicurano notevoli profitti ma che hanno poco a che fare con il ruolo originario delle poste che dovrebbe essere prioritariamente quello di assicurare un servizio capillare di comunicazione per tutto il Paese, anche alla luce del fatto che lo Stato al fine di assicurare la fornitura, ancora oggi, su tutto il territorio nazionale delle prestazioni comprese nel servizio universale, versa ingenti contributi a Poste italiane spa -: quali iniziative intenda assumere al fine di garantire un corretto espletamento, del servizio pubblico, rispetto alla situazione richiamata in premessa, alla luce degli impegni assunti in sede di risposta all'atto di sindacato ispettivo n e delle indicazioni comunitarie in materia, delle finalità e dei contenuti presenti nel «servizio postale universale»; se il Governo sia consapevole delle ulteriori gravi conseguenze che potrà causate il suddetto accordo di programma, che prevede la riorganizzazione di Poste italiane nei confronti della popolazione, che usufruisce di un servizio comunque ridotto e che risiede prevalentemente in piccoli centri e territori marginali già pesantemente colpiti da decurtazioni e tagli operati dal Governo ad altri servizi essenziali, qualora non lenisse modificato attraverso i passaggi istituzionali dovuti. ( )
5 Lucia CODURELLI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, della quale tuttavia si dichiara insoddisfatta, giudicandola sbrigativa e connotata da una scarsa conoscenza dei reali problemi del territorio. Nell'esprimere, quindi, un forte rammarico per le modalità con le quali il Governo, in qualità di organo di vigilanza della società Poste italiane, affronta i gravi disservizi che si registrano sul territorio in ordine al recapito postale, ricorda che in una precedente interrogazione il Governo stesso aveva risposto che le questioni denunciate sarebbero state prontamente risolte, cosa che invece non è avvenuta. Fa presente che, mentre dalla risposta sembra non emergere alcun profilo di criticità nella consegna della corrispondenza a Robbiate, continuano lì a permanere ritardi grossi problemi sul servizio nel suo complesso tanto che, all'interno del comune, lo stesso sindaco è accusato dalle opposizioni di essere responsabile dei malfunzionamenti nel servizio postale. Nel sottolineare che i territori oggetto dell'interrogazione sono ad alta densità abitativa e industriale, giudica assai gravi i ritardi continui e ripetuti che si registrano nella consegna della corrispondenza, che mettono in difficoltà cittadini e imprese. Tali ritardi, pur essendo stati in parte, solo in parte superati, rispetto al momento della presentazione dell'interrogazione in oggetto, sostanzialmente la qualità del servizio è molto inferiore alla soglia minima prevista dal contratto di programma. Auspica, in conclusione, che il Governo metta in atto ogni utile iniziativa volta a far rispettare gli accordi sottoscritti nel contratto di programma con Poste italiane e vigili affinché sia prestato un servizio efficiente e di qualità.
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