TIRANTE TIPO TPE 02SP Ancoraggio TTR-E

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1 Istruzioni operative per installazione e manutenzione TIRANTE TIPO TPE 02SP Ancoraggio TTR-E Con riferimento al D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), al Decreto n del Linea Guida per il rilascio della certificazione di idoneità tecnica all impiego di tiranti per uso geotecnico di tipo attivo e EN Tiranti installabili da 2 a 8 trefoli, trefolo T15, T15S e T15C testato a fatica due milioni di cicli. Pagina 1 di 44

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3 INDICE Istruzioni operative di montaggio tiranti permanenti TPE-02SP TPE Tirante tipo TPE-02SPA Schema tirante Sequenza operazioni per la messa in opera Metodo statement Tirante tipo TPE-02SPB Schema tirante Sequenza operazioni per la messa in opera: Metodo statement Metodo Statement Montaggio protezione sotto piastra Iniezione esterna ed interna tirante TPE-02SP TPE A Iniezione esterna ed interna tirante TPE-02SPB... TPE Pressioni massime applicabili Inserimento Cap Corto Inserimento serimento Cap Corto e riempimento di miscela cementizia Inserimento Cap lungo Sigillatura CAP Sacco otturatore Tubetti iniezione Tipologie di iniezione primaria Iniezione Ii primaria e I.R.S Iniezione Ie primaria con tubo esterno Celle di carico Celle di carico DE-SS con cap corto Celle di carico DE-SS con cap lungo Celle di carico DI con cap corto Celle di carico DI con cap lungo Esposizione dei componenti per assemblaggio tiranti agli U.V Aspetti relativi alla durabilità Manutenzioni Revisione B aggiornato al 16/12/2013 /2013 Pagina 3 di 44

4 1.0 Istruzioni operative di montaggio tiranti permanenti TPE-02SP Il prodotto è garantito se sono seguite scrupolosamente le relative istruzioni operative di installazione e manutenzione, prestando attenzione durante tutte le fasi di installazione al fine di evitare ogni possibile danneggiamento dei componenti e compromettere quindi le principali caratteristiche del tirante. Riepilogo dei componenti e degli accessori richiamati nelle istruzioni operative: TIRANTE PERMANENTE TPE-02SP A TPE-02SP B Disegno tirante X X Istruzione operative installazione X X Metodo statement X X Sacco X X Tubetti iniezione X X Iniezione I.R. con tubetto 16x20 X X Iniezione I.R.S. con tubetto 27x34 X X Ancoraggio permanente con cap e protezioni elementari X X Ancoraggio permanente con cap iniettato con miscela cementizia X X Celle DI X X Celle DE X X Indicazioni per l installatore: Le presenti note sono fornite per una corretta gestione e messa in opera del prodotto. Arrivo materiali in cantiere: a) Verificare la completezza dei DDT e la corretta documentazione allegata. b) Verificare la presenza degli spezzoni di trefolo necessari per l esecuzione dei test di collaudo (se richiesti in ordine). c) Prima dello scarico verifica visiva dei materiali (devono essere privi di danni causati dal trasporto), e qualora si riscontrassero danneggiamenti eseguire delle fotografie inviandole successivamente a TTM ( info@ttmsrl.it) e attendere l azione correttiva suggerita. d) Scaricare i rotoli di tiranti con fune di canapa a tre punti di sollevamento e non usare ganci, catene o mezzi aggressivi, che possono danneggiare il prodotto. Sollevato il fascio, deporlo a terra avendo cura di appoggiarlo su tre traversi in prossimità delle corde, in modo tale da garantire un facile sgancio/rimozione delle stesse. e) Verificare le cartellinature dei tiranti e i dati su esse riportati, che dovranno trovare riscontro sul DDT. Attività di cantiere e di messa in opera: a) Svolgere i tiranti per permettere agli stessi il recupero della memoria dei componenti (raddrizzamento naturale). b) Verificare se i tiranti presentano danneggiamenti, dovuti alla movimentazione di cantiere, e qualora si riscontrassero eseguire delle fotografie, inviarle a TTM via a info@ttmsrl.it e attendere l azione correttiva suggerita. c) Eventuali danneggiamenti alle nastrature devono essere riparati utilizzando nastro fornito da TTM, d) Nella movimentazione di tiranti dotati di valvole esterne deve essere prestata particolare attenzione alle valvole manchette che, se danneggiate, faranno perdere al tirante la proprietà I.R. o I.R.S. I tubi con valvole manchette danneggiati non possono essere riparati ma solo sostituiti, per cui va prestata molta attenzione alla movimentazione. Qualora si riscontrassero problemi di valvole danneggiate, eseguire delle fotografie, inviarle a TTM via a info@ttmsrl.it e attendere l azione correttiva suggerita. e) Verificare la corretta posizione del tubetto di iniezione primaria (per tiranti con puntale passante) e tagliare lo stesso a 6 cm dal puntale. Il taglio del tubetto dovrà essere eseguito a 45 per agevolare la fuoriuscita dell iniezione primaria (iniezione esterna). f) Verificare l esatta profondità di perforazione e inserire il tirante nel foro prestando attenzione affinché il tubetto dell iniezione primaria (iniezione esterna) non abbia impedimenti alla fuoriuscita della miscela d iniezione. g) Per l esecuzione delle iniezioni attenersi a quanto riportato in seguito nel presente documento. Pagina 4 di 44

5 h) Togliere le viple eccedenti prestando particolare attenzione a non danneggiare le armature provocando incisioni sul trefolo e inserire bussole e morsetti; eseguire la tesatura secondo le indicazioni di progetto. i) Eseguita la tesatura, applicare le protezioni alla corrosione sulla testa d ancoraggio, così come indicato in seguito nel presente documento. j) Tagliare le fruste in eccesso, (secondo il tipo di applicazione, cap corto o lungo): il taglio deve essere eseguito con disco abrasivo o taglio al plasma; non sono accettati tagli ossiacetilenici che modificano le caratteristiche meccaniche del trefolo e dei componenti soggetti a surriscaldamento (bussole e morsetti se surriscaldati perdono le loro caratteristiche compromettendo l efficacia dell ancoraggio). k) Sui cap corti è possibile eseguire due tipologie di chiusura del tirante: a) chiusura delle singole bussole con calottine elementari, ricoprendo di grasso ogni singolo ancoraggio prima del loro inserimento, e successiva chiusura delle calottine con un pezzo di vipla ripiegata; posizionamento della guarnizione sulla piastra nell apposita sede e inserimento del cap a chiusura della testata. Si suggerisce di porre tra bordo del cap e superficie d appoggio un giro di silicone per sigillare le superfici. L ancoraggio così protetto può essere ispezionato in futuro. b) riempimento del cap con miscela di cemento/malta espansiva (si suggerisce una densità poco superiore alla miscela d iniezione, per una sua più semplice gestione); l iniezione deve essere eseguita attraverso i due fori posti sul cap, dotati a richiesta di valvole d iniezione e sfiato, o per riempimento con miscela densa fino alla fuoriuscita di prodotto. In questo caso è suggerito eseguire il tamponamento dell ancoraggio in cassetta, non essendo possibile compiere in seguito nessuna ispezione dell ancoraggio. l) Su cap lunghi è possibile eseguire una sola tipologia di chiusura della testata TTR-E. La chiusura delle singole bussole avviene utilizzando le calottine elementari, ricoprendo di grasso ogni singolo ancoraggio e il trefolo sporgente dalle stesse; le viple di protezione andranno inserite sui trefoli, piegate alle estremità e nastrate per ottenere la sigillatura della protezione elementare. Dopo il posizionamento della guarnizione sulla piastra nell apposita sede e l inserimento del cap a chiusura della testata, si suggerisce di porre tra bordo del cap e superficie d appoggio un giro di silicone in modo da sigillare le due superfici. L ancoraggio così protetto può essere ispezionato in futuro. Attività di cantiere di verifica e controllo nel tempo: a) Per eseguire le attività di manutenzione e controllo recuperare le informazioni necessarie dalla documentazione rilasciata da TTM relativa al dispositivo installato. Le attività di manutenzione possono essere svolte solo su ancoraggi TTR-E installati con cap e protezioni sotto piastra. b) Le verifiche sull ancoraggio sono eseguibili su entrambe le tipologie di cap non iniettati di miscela cementizia. c) Verificare l integrità del cap di protezione e in caso di eventuale cristallizzazione sostituire il componente. d) Verificare la presenza del grasso sotto piastra, e eventualmente con una pompa manuale eseguire il rabbocco. e) Verificare il trefolo e i componenti impiegati per la protezione degli ancoraggio elementari; verificare la presenza di grasso sui trefoli, sulle bussole e sui morsetti (nel caso ripristinare con pennellatura le superfici ingrassate), e nel caso fossero presenti superfici ossidate, rimuovere l ossido con spazzolatura. Sostituire le calottine e le viple eventualmente danneggiate. f) Su tiranti installati con cap lungo è possibile eseguire una ritesatura del cavo per determinare lo stato tensionale ed eventualmente ripristinare il valore di tesatura iniziale. Per questa attività si consiglia l impiego di attrezzature TTM calibrate. g) In caso di rottura di trefoli è previsto l impiego di manicotti di giunzione; in questo caso si tratta di attività invasiva, che prevede la rimozione dell intero ancoraggio, per cui in caso di problematiche di questo tipo, eseguire delle fotografie ed inviarle a info@ttmsrl.it TTM eseguirà una valutazione indicando con disegni ed elaborati grafici la natura dell intervento e le problematiche che lo stesso comporta, e la soluzione proposta da dovrà essere approvata dal direttore lavori. h) I distanziatori esterni andranno sempre applicati in corrispondenza delle nastrature, dei manicotti e dei tamponi. L invio a TTM di fotografie e segnalazioni di problematiche riscontrate deve essere accompagnato dalle seguenti informazioni: - Cliente/Cantiere. - Progetto. - Numero del DDT e anno di emissione. Pagina 5 di 44

6 2.0 Tirante tipo TPE-02SPA 2.1 Schema tirante Lunghezza fondazione Lunghezza libera Il tirante TPE-02SPA è realizzato con due tubetti per eseguire l iniezione primaria e interna. È dotato di tamponi elementari eseguiti su singolo trefolo. Sull esterno del tirante è installato un tubo valvolato 27/34 mm, tale da permettere l iniezione ripetuta e selettiva I.R.S. Pagina 6 di 44

7 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per installazione tiranti permanenti tipo TPE-02SPA D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Il tirante permanente TPE-02SPA è dotato di un tubo 27/34 mm valvolato I.R.S. e due tubetti 16x20 mm per eseguire le iniezioni, i tubetti sono identificati per la loro funzione dai colori. 2.2 Sequenza operazioni per la messa in opera - Verificare che il DDT sia completo di tutta la relativa documentazione, diversamente richiederne copia. - Verificare sul DDT la rintracciabilità dei materiali (numero di lotto per i componenti oggetto di rintracciabilità). - Identificare il tirante tramite l apposito cartellino fissato su ogni rotolo, - Movimentare e stoccare. - Il taglio delle reggiature metalliche e lo srotolamento del tirante sono operazioni consigliate che devono essere eseguite all arrivo dei prodotti in cantiere, poiché garantiscono una più corretta conservazione e recupero della memoria di forma dei componenti, - Esecuzione dei fori di perforazione. - Prima dell inserimento del tirante nel foro di perforazione occorre fissare i distanziatori esterni, applicandoli in prossimità del puntale e dei manicotti di giunzione (se presenti), applicare la protezione sotto piastra (senza flangia) e ripristinare le eventuali nastrature danneggiate. - L iniezione primaria esterna della fondazione deve avvenire per gravità utilizzando il tubetto blu 16x20 mm; nel caso si utilizzasse un pompa a pressione questa non deve mai superare i 2 bar. - Inserire la piastra tipo TTR-E, verificando sempre la compatibilità della stessa con i diametri di perforazione. - L iniezione interna della fondazione deve avvenire per gravità utilizzando il tubetto grigio 16x20 mm, fino alla sommità superiore in prossimità della protezione sotto piastra; nel caso si utilizzasse un pompa a pressione questa non deve mai superare i 2 bar. - Togliere la piastra e procedere con le iniezioni selettive tramite tubo valvolato T001 27x34; Le attività di iniezione di tipo I.R.S. vanno eseguite iniettando valvola per valvola utilizzando il doppio pistoncino (pacher), (pressione max. applicabile 46 bar a 40 C - pressione di scoppio 70 bar a 40 C). - Lavare il tubo abbondantemente con acqua corrente dopo ogni re iniezione per garantire il suo corretto riutilizzo e inserire la flangia. - Verificare che i trefoli siano privi di incrostazioni di cemento o ossidazioni, diversamente procedere alla loro pulizia. - Riempire di grasso la protezione sotto piastra. - Inserire le bussole. - Procedere al collaudo verificando la tenuta della fondazione. - Inserire i morsetti sui trefoli, verificando che non siano ossidati, diversamente rimuovere l ossidazione cospargendo il dorso dei morsetti di grasso. I morsetti sono forniti in barattoli di plastica che ne garantiscono un adeguata protezione all ossidazione se il contenitore rimane chiuso correttamente. - Procedere alla tesatura graduale verificando la tenuta della fondazione - Se non avvengono cedimenti della fondazione procedere alla tesatura al valore richiesto, diversamente sospendere la messa in tensione delle armature. - Ultimata la tesatura procedere all iniezione del cap di protezione con grasso o miscela cementizia. - Se è richiesto il sacco otturatore sono presenti ulteriori 4 tubetti: due tubetti verdi sfiato sacco e sfiato fondazione, uno bianco per iniezione del sacco e uno rosso per iniezione esterna parte libera. La prima operazione da eseguire consiste nel riempimento del sacco per confinare il cemento nella zona di fondazione. - Nel caso in cui l inclinazione del tirante sia > 0 (inclinazione verso l alto) le funzioni dei tubetti nella fondazione si invertono. Note: - E parte integrante dell istruzione operativa il metodo statement che integra le fasi con disegni in dettaglio, - L istruzione operativa può subire delle modifiche da fornitura a fornitura secondo i dispositivi richiesti a completamento del tirante, Pagina 7 di 44

8 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per installazione tiranti permanenti tipo TPE-02SP A D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Metodo statement Il presente metodo statement è indicativo e subirà le necessarie modifiche in riferimento alle diverse richieste del cliente. Srotolamento inserimento protezione sottopiastra e fissaggio distanziatori esterni Perforazione Inserimento tirante Iniezione primaria (tubetto blu 16x20 mm) Pagina 8 di 44

9 Inserimento della piastra TTR-E sui trefoli, per mantenerli in posizione durante l iniezione interna. Iniezione interna Rimozione piastra, inserimento e posizionamento doppio pistoncino Iniezione tubo valvolato 27/34 valvola per valvola Pagina 9 di 44

10 Lavaggio tubo valvolato Inserimento flangia Inserimento piastra, bussole e collaudo Inserimento grasso nella sotto piastra e morsetti Pagina 10 di 44

11 Tesatura con martinetti serie TTM. Il fissaggio della piastra d ancoraggio deve essere perpendicolare all asse del tirante installato al fine di evitare possibili sovrasollecitazioni dei trefoli e cattivo funzionamento del tirante Taglio trefoli e inserimento protezione bussole Fissaggio Cap Pagina 11 di 44

12 3.0 Tirante tipo TPE-02SPB 3.1 Schema tirante Lunghezza fondazione Lunghezza libera Il tirante TPE-02SP-B è dotato di guaina corrugata su tutta la lunghezza e le tre tipologie di iniezione sono eseguite utilizzando i rispettivi tubetti. Sull esterno del tirante è installato un tubo valvolato 27/34 mm, tale da permettere l iniezione ripetuta e selettiva I.R.S. Pagina 12 di 44

13 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per installazione tiranti permanenti tipo TPE-02SPB D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Il tirante permanente TPE-02SPB è dotato di un tubo 27/34 mm valvolato I.R.S. esterno, e di una serie di tubetti 16x20 mm per eseguire le iniezioni interne; i tubetti sono identificati per la loro funzione dai colori. 3.2 Sequenza operazioni per la messa in opera: - Verificare che il DDT sia completo di tutta la relativa documentazione, diversamente richiederne copia. - Verificare sul DDT la rintracciabilità dei materiali (numero di lotto per i componenti oggetto di rintracciabilità). - Identificare il tirante tramite l apposito cartellino fissato su ogni rotolo, - Movimentare e stoccare. - Il taglio delle reggiature metalliche e lo srotolamento del tirante sono operazioni consigliate che devono essere eseguite all arrivo dei prodotti in cantiere, poiché garantiscono una più corretta conservazione e recupero della memoria di forma dei componenti, - Esecuzione dei fori di perforazione. - Prima dell inserimento del tirante nel foro di perforazione occorre fissare i distanziatori esterni, applicandoli in prossimità del tampone, del puntale e dei manicotti di giunzione (se presenti), applicare la protezione sotto piastra (senza flangia) e ripristinare le eventuali nastrature danneggiate. - L iniezione primaria esterna della fondazione deve avvenire per gravità utilizzando il tubetto blu 16x20 mm; nel caso si utilizzasse un pompa a pressione questa non deve mai superare i 2 bar. - L iniezione interna della fondazione deve avvenire per gravità utilizzando il tubetto grigio 16x20 mm, fino allo sfiato del tubetto verde 16x20 mm; nel caso si utilizzasse un pompa a pressione questa non deve mai superare i 2 bar. - Inserire la piastra tipo TTR-E, verificando sempre la compatibilità della stessa con i diametri di perforazione. - Iniezione della parte libera tramite tubetto rosso 16x20 mm. - Togliere la piastra e procedere con le iniezioni selettive tramite tubo valvolato T001 27x34; Le attività di iniezione di tipo I.R.S. vanno eseguite iniettando valvola per valvola utilizzando il doppio pistoncino (pacher), (pressione max. applicabile 46 bar a 40 C - pressione di scoppio 70 bar a 40 C). - Lavare il tubo abbondantemente con acqua corrente dopo ogni re iniezione per garantire il suo corretto riutilizzo e inserire la flangia. - Verificare che i trefoli siano privi di incrostazioni di cemento o ossidazioni, diversamente procedere alla loro pulizia. - Riempire di grasso la protezione sotto piastra. - Inserire le bussole. - Procedere al collaudo verificando la tenuta della fondazione. - Inserire i morsetti sui trefoli, verificando che non siano ossidati, diversamente rimuovere l ossidazione cospargendo il dorso dei morsetti di grasso. I morsetti sono forniti in barattoli di plastica che ne garantiscono un adeguata protezione all ossidazione se il contenitore rimane chiuso correttamente. - Procedere alla tesatura graduale verificando la tenuta della fondazione - Se non avvengono cedimenti della fondazione procedere alla tesatura al valore richiesto, diversamente sospendere la messa in tensione delle armature. - Ultimata la tesatura procedere all iniezione del cap di protezione con grasso o miscela cementizia. - Se è richiesto il sacco otturatore sono presenti ulteriori 4 tubetti: due tubetti verdi sfiato sacco e sfiato fondazione, uno bianco per iniezione del sacco e uno rosso per iniezione esterna parte libera La prima operazione da eseguire consiste nel riempimento del sacco per confinare il cemento nella zona di fondazione. - Nel caso in cui l inclinazione del tirante sia > 0 (inclinazione verso l alto) le funzioni dei tubetti nella fondazione si invertono. Note: - É parte integrante dell istruzione operativa il metodo statement che integra le fasi descrittive con disegni di dettaglio. - L istruzione operativa può subire delle modifiche in funzione delle varianti che possono avere i dispositivi richiesti a completamento del tirante. Pagina 13 di 44

14 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per installazione tiranti permanenti tipo TPE-02SP B D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Metodo statement Il presente metodo statement è indicativo e subirà le necessarie modifiche in riferimento alle diverse richieste del cliente. Srotolamento inserimento protezione sottopiastra e fissaggio distanziatori esterni Perforazione Inserimento tirante Iniezione primaria (tubetto blu 16x20 mm.) Pagina 14 di 44

15 Iniezione interna bulbo (tubetto grigio 16x20 mm.) e sfiato (tubetto verde 16x20 mm.) Inserimento della piastra TTR-E sui trefoli, per mantenerli in posizione durante l iniezione parte libera. Iniezione parte libera Rimozione piastra, inserimento e posizionamento doppio pistoncino Pagina 15 di 44

16 Iniezione tubo valvolato 27/34 valvola per valvola Lavaggio tubo valvolato Inserimento flangia Inserimento piastra bussole e collaudo Pagina 16 di 44

17 Inserimento grasso nella sottopiastra e morsetti Tesatura con martinetti serie TTM. Il fissaggio della piastra d ancoraggio deve essere perpendicolare all asse del tirante installato al fine di evitare possibili sovrasollecitazioni dei trefoli e cattivo funzionamento del tirante Taglio trefoli e inserimento protezione bussole Fissaggio Cap Pagina 17 di 44

18 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per montaggio protezione sotto piastra D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Metodo Statement 4.1 Montaggio protezione sotto piastra Tirante permanenti tipo TPE-02SP A TPE-02SP B Protezione sotto piastra su ancoraggi TTR-E Protezione sotto piastra X X A Posizionamento e inserimento flangia superiore(cospargere silicone sul filetto maschio) B Inserimento protezione sotto piastra Protezione sotto piastra Prima dell inserimento del tirante nel foro di perforazione devono essere definite le dimensioni A e B, che sono variabili in funzione della tipologia del dispositivo adottato. Prima dell avvitamento cospargere con silicone le parti filettate e completare la sigillatura con nastro adesivo. Pagina 18 di 44

19 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per iniezione esterna ed interna tirante D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Monitorare costantemente la pressione di iniezione e la quantità di miscela iniettata, al fine di evitare malfunzionamenti che potrebbero pregiudicare la corretta messa in opera del tirante. 4.2 Iniezione esterna ed interna tirante TPE-02SP A Il presente metodo statement risulta indicativo e subirà le modifiche relative ad ogni installazione richiesta dal cliente. TAPPARE 1) Eseguire l iniezione esterna tramite tubetto blu passante all interno del tirante 2) Tagliare il tubo valvolato e inserire un tappo su di esso, in seguito rottura del tubo blu. 3) Inserimento della piastra TTR-E sui trefoli, per mantenerli in posizione durante l iniezione interna. 4) Rimuovere la piastra e il tappo sul tubo valvolato, in seguito procedere alle iniezioni I.R.S. Al termine lavare il tubo. Pagina 19 di 44

20 5) Inserimento flangia e riempimento grasso nella sotto piastra. 6) Inserimento della piastra e tesatura delle stessa. 7) Ingrassaggio delle bussole, fissaggio dei copri bussola e chiusura totale con cap. 8) Qualora non si volesse procedere alla protezione delle bussole con le calottine, i cap saranno forniti dotati di fori e raccordi che permettono l iniezione di miscela cementizia Pagina 20 di 44

21 4.3 Iniezione esterna ed interna tirante TPE-02SPB Il presente metodo statement risulta indicativo e subirà le modifiche relative ad ogni installazione richiesta dal cliente, secondo le variabili riportate nel presente fascicolo. TAPPARE 1) Eseguire l iniezione esterna tramite tubetto blu passante all interno del tirante 2) Tagliare il tubo valvolato e inserire un tappo su di esso, in seguito rottura del tubo blu. 3) Iniezione interna bulbo tramite tubo grigio e sfiato tubo verde. 4) Inserimento della piastra TTR-E sui trefoli, per mantenerli in posizione durante l iniezione interna. 5) Rimuovere la piastra e il tappo sul tubo valvolato, in seguito procedere alle iniezioni I.R.S. Al termine lavare il tubo. Pagina 21 di 44

22 6) Inserimento flangia e riempimento grasso nella sotto piastra. 7) Inserimento della piastra e tesatura delle stessa. 8) Ingrassaggio delle bussole, fissaggio dei copri bussola e chiusura totale con cap. 9) Qualora non si volesse procedere alla protezione delle bussole con le calottine, i cap saranno forniti dotati di fori e raccordi che permettono l iniezione di miscela cementizia. Il progettista e la Direzione Lavori devono tener conto che, in certe condizioni di terreno, una frazione della pre-sollecitazione applicata dai trefoli può trasferirsi dal tratto di fondazione alla struttura ancorata, attraverso la colonna costituita dalla miscela di iniezione indurita (sia interna che esterna alla guaina) realizzata nella parte libera del tirante. Questo deve essere evitato. Se necessario si potranno mettere in atto interventi come la sostituzione della miscela di iniezione dietro la struttura con materiale sigillante deformabile, l applicazione di un sacco otturatore, l eliminazione tramite lavaggio della miscela di iniezione a diretto contatto della struttura ancorata. Pagina 22 di 44

23 4.4 Pressioni massime applicabili Valori massimi di pressione applicabili per le diverse inclinazioni del tirante in riferimento alla due tipologie di iniezione (I a e I b ). Iniezione interna e esterna simultanea (I b ) (Inclinazione perforazione sulla normale a 0 come da schema 1) Iniezione interna e esterna simultanea (I b ) B11 Pres (m) (bar) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) Lunghezza tirante, al variare dell inclinazione di perforazione (misura in metri) 6 0,60 34,56 26,68 23,18 19,42 17,54 15,36 14,20 12,78 12,00 11,65 11,32 11,02 10,73 10,46 7 0,70 40,32 31,12 27,05 22,65 20,47 17,92 16,56 14,91 14,00 13,59 13,21 12,85 12,52 12,21 8 0,80 46,08 35,57 30,91 25,89 23,39 20,48 18,93 17,04 16,00 15,53 15,10 14,69 14,31 13,95 9 0,90 51,84 40,02 34,78 29,13 26,32 23,04 21,30 19,17 18,00 17,48 16,98 16,53 16,10 15, ,00 57,60 44,46 38,64 32,36 29,24 25,60 23,66 21,30 20,00 19,42 18,87 18,36 17,89 17, ,10 63,36 48,91 42,50 35,60 32,16 28,15 26,03 23,43 22,00 21,36 20,76 20,20 19,67 19, ,20 69,12 53,36 46,37 38,83 35,09 30,71 28,40 25,56 24,00 23,30 22,65 22,03 21,46 20, ,30 74,88 57,80 50,23 42,07 38,01 33,27 30,76 27,69 26,00 25,24 24,53 23,87 23,25 22, ,40 80,65 62,25 54,10 45,31 40,94 35,83 33,13 29,83 28,00 27,18 26,42 25,71 25,04 24, ,50 86,41 66,70 57,96 48,54 43,86 38,39 35,49 31,96 30,00 29,13 28,31 27,54 26,83 26, ,60 92,17 71,14 61,82 51,78 46,78 40,95 37,86 34,09 32,00 31,07 30,19 29,38 28,62 27, ,70 97,93 75,59 65,69 55,02 49,71 43,51 40,23 36,22 34,00 33,01 32,08 31,22 30,41 29, ,80 103,69 80,04 69,55 58,25 52,63 46,07 42,59 38,35 36,00 34,95 33,97 33,05 32,19 31, ,90 109,45 84,48 73,42 61,49 55,56 48,63 44,96 40,48 38,00 36,89 35,86 34,89 33,98 33, ,00 115,21 88,93 77,28 64,72 58,48 51,19 47,33 42,61 40,00 38,83 37,74 36,72 35,77 34, ,10 120,97 93,37 81,14 67,96 61,40 53,75 49,69 44,74 42,00 40,78 39,63 38,56 37,56 36, ,20 126,73 97,82 85,01 71,20 64,33 56,31 52,06 46,87 44,00 42,72 41,52 40,40 39,35 38, ,30 132,49 102,2 88,87 74,43 67,25 58,87 54,42 49,00 46,00 44,66 43,40 42,23 41,14 40, ,40 138,25 106,7 92,74 77,67 70,18 61,43 56,79 51,13 48,00 46,60 45,29 44,07 42,93 41, ,50 144,01 111,1 96,60 80,91 73,10 63,99 59,16 53,26 50,00 48,54 47,18 45,91 44,71 43, ,60 149,77 115,6 100,4 84,14 76,02 66,55 61,52 55,39 52,00 50,49 49,07 47,74 46,50 45,34 Per inclinazioni > di 35 consultare l ufficio tecnico TTM per verifica delle caratteristiche applicative del tirante. Pagina 23 di 44

24 Iniezione esterna e successiva iniezione interna (I a ) Iniezione esterna e successiva iniezione interna (I a ) (Inclinazione perforazione sulla normale a 0 come da schema 1) B11 Press (m) (bar) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) (gradi) Lunghezza tirante, al variare dell inclinazione di perforazione (misura in metri) 10 2,00 57,60 44,46 38,64 32,36 29,24 25,60 23,66 21,30 20,00 19,42 18,87 18,36 17,89 17, ,20 63,36 48,91 42,50 35,60 32,16 28,15 26,03 23,43 22,00 21,36 20,76 20,20 19,67 19, ,40 69,12 53,36 46,37 38,83 35,09 30,71 28,40 25,56 24,00 23,30 22,65 22,03 21,46 20, ,60 74,88 57,80 50,23 42,07 38,01 33,27 30,76 27,69 26,00 25,24 24,53 23,87 23,25 22,67 13,3 2,66 76,61 59,14 51,39 43,04 38,89 34,04 31,47 28,33 26,60 25,83 25,10 24,42 23,79 23, ,80 80,65 62,25 54,10 45,31 40,94 35,83 33,13 29,83 28,00 27,18 26,42 25,71 25,04 24, ,00 86,41 66,70 57,96 48,54 43,86 38,39 35,49 31,96 30,00 29,13 28,31 27,54 26,83 26, ,20 92,17 71,14 61,82 51,78 46,78 40,95 37,86 34,09 32,00 31,07 30,19 29,38 28,62 27, ,40 97,93 75,59 65,69 55,02 49,71 43,51 40,23 36,22 34,00 33,01 32,08 31,22 30,41 29,64 17,8 3,56 102,53 79,15 68,78 57,61 52,05 45,56 42,12 37,92 35,60 34,56 33,59 32,68 31,84 31, ,60 103,69 80,04 69,55 58,25 52,63 46,07 42,59 38,35 36,00 34,95 33,97 33,05 32,19 31, ,80 109,45 84,48 73,42 61,49 55,56 48,63 44,96 40,48 38,00 36,89 35,86 34,89 33,98 33,13 Per inclinazioni > di 35 consultare l ufficio tecnico TTM per verifica delle caratteristiche applicative del tirante Pagina 24 di 44

25 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per inserimento cap corto D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Inserimento Cap Corto 1) Eseguire il taglio dei trefoli e cospargere bussole e morsetti di grasso; inserire le protezioni elementari, recuperando il tubetto 16,5x19 mm dalle fruste di tesatura, e procedere quindi alla chiusura/protezione dei trefoli sporgenti. 2) Inserire la barra filettata e la guarnizione ricoprendo i filetti con grasso. 3) Inserire il controdado che servirà da contrasto e fermo per il cap. 4) Inserire il cap e fare in modo che la parte più larga appoggi correttamente sulla guarnizione 5) Avvitare il tappo di chiusura sul perno filettato, verificando la corretta posizione della guarnizione nella sua sede e sigillatura del cap con silicone. Pagina 25 di 44

26 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per inserimento cap corto e riempimento di miscela cementizia D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Inserimento Cap Corto e riempimento di miscela cementizia 1) Eseguire il taglio dei trefoli; inserire l OR e la barra filettata e cospargere di grasso la sua sede e il filetto della barra. 2) Inserire il controdado per ottenere il successivo fermo del cap. 3) Posizionare il cap appoggiando la parte più larga sulla guarnizione 4) Avvitare tappo di chiusura sul perno filettato, verificando la corretta battuta sulla ghiera di contrasto e la corretta posizione della guarnizione nella sua sede si sigillatura del cap con silicone. 5) Iniezione miscela cementizia e sfiato. Gli accessori saranno forniti a richiesta. 6) Il cap di protezione iniettato non permette interventi ispettivi. Pagina 26 di 44

27 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Metodo Statement per inserimento cap lungo D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Inserimento Cap lungo 1) Tagliare i trefoli mantenendo una misura sufficiente per la successiva operazione di tesatura. Cospargere le bussole e morsetti di grasso e inserire le protezioni elementari recuperando il tubetto 16,5x19 mm dal baffo di tesatura. 2) Inserire la barra filetta e cospargere di grasso bussole, morsetti e trefolo. 3) Inserire il controdado per ottenere il successivo fermo del cap. 4) Posizionare il cap e appoggiare la parte più larga sulla guarnizione. 5) Avvitare tappo di chiusura sul perno filettato, verificare la corretta battuta sulla ghiera di contrasto e la corretta posizione della guarnizione nella sua sede. 6) Sigillatura del cap con silicone. Pagina 27 di 44

28 4.8 Sigillatura CAP Si richiede impiego di silicone su tutte le giunzioni, dove è presente un unione di due parti (non è previsto l impiego di nastro adesivo per garantire la sigillatura). La superficie del giunto deve essere pulita, senza residui di polveri o grassi; vanno rimosse tutte le incrostazioni prima dell applicazione del prodotto. Sigillatura tra cap e piastra di ripartizione Sigillatura tra cap lungo e piastra di ripartizione Il giunti di silicone consigliati in presenza di un accoppiamento sono: - con fessura <2,5 mm è di 6x6 mm, - con fessura > di 2,5 e < 4 8x8 mm, - con fessura > di 4 e < 6 10x10 mm, - con fessura > di 6 e < 8 12x12 mm, - altre applicazioni ridurre il giunto ad una delle precedenti applicazioni. Sigillatura tra i due cap corto e lungo Pagina 28 di 44

29 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per sacco otturatore D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Sacco otturatore Il sacco opportunamente gonfiato permette di ostruire il foro di perforazione dalla fuoriuscita del cemento d iniezione o di acqua di falda dalla fondazione del tirante. Sono presenti tre tubetti: due verdi di sfiato sacco e sfiato fondazione e uno bianco per iniezione del sacco. La prima operazione da eseguire consiste nel riempimento del sacco per confinare il cemento nella zona di fondazione. L iniezione deve essere eseguita a bassa pressione poiché il geo tessuto non sopporta pressioni, e terminerà alla prima fuoriuscita di materiale dal tubetto. Sacco otturatore versione S1, con tubetti di iniezione e sfiato. Al sacco non è applicabile una pressione, l iniezione deve essere eseguita a bassa pressione con riempimento volumetrico. Tubetto d iniezione 16x20 mm bianco e tubetto 10x14 mm verde per fiato. Il tampone è dotato di uno sfiato a valle del sacco per controllare il riempimento dell iniezione della parte esterna di fondazione. Sacco otturatore versione S2 esterno alla guaina, con tubetti di iniezione e sfiato. Al sacco non è applicabile una pressione, l iniezione deve essere eseguita a bassa pressione con riempimento volumetrico. Tubetto d iniezione 16x20 mm bianco e tubetto 10x14 mm verde per sfiato. Il tampone è dotato di uno sfiato a valle del sacco per controllare il riempimento dell iniezione della parte esterna della fondazione. Pagina 29 di 44

30 L installazione del sacco otturatore crea una separazione tra le due parti del tirante. L iniezione esterna della parte libera prima del sacco dovrà essere eseguita con una procedura particolare in relazione all inclinazione del tirante. Per tiranti installati da + 5 a + 90 il sacco dovrà essere installato immediatamente a valle della protezione sotto piastra: la parte esterna di quest ultima è iniettabile, se richiesto, inserendo tubi di iniezione e sfiato nella struttura ed eseguendo un iniezione volumetrica con sfiato successiva alla tesatura del tirante. Per tiranti installati da - 5 a - 90 il sacco può essere installato tra parte libera e fondazione oppure a valle della protezione sotto piastra: la parte esterna di quest ultima è iniettabile, se richiesto, inserendo un tubo esterno dall ancoraggio fino al sacco iniettando la parte libera esterna con un iniezione a gravità, prima della tesatura dell ancoraggio. Per tiranti installati da - 5 a + 5 occorre valutare ogni caso specifico in funzione delle caratteristiche del tirate, il sacco può essere installato come sopra descritto. Nei casi dove richiesta l iniezione esterna su tutta la lunghezza del tirante (prima del sacco) TTM fornirà istruzioni operative specifiche. Le iniezioni fra -10 e 10 dovrebbero essere evitate. Se ciò non fosse possibile, bisognerà eseguire prove preliminari per verificare che il tirante sia completamente iniettato nella parte di fondazione. I tiranti TPE-02SPA (privi di tampone unico) possono essere installati: - Nella fascia di inclinazioni comprese tra -5 e -90 non essendo dotati di tampone interno alla guaina solo con configurazione S2. - Nella fascia di inclinazioni comprese tra +5 a +90 il sacco non può fornire il confinamento dell iniezione interna. I tiranti TPE-02SPB (con tampone unico) possono essere installati: - Nella fascia di inclinazioni comprese tra -5 a -90 come normale applicazione impiegando entrambe le soluzioni di sacco, S1 e S2. - Nella fascia +5 a +90 deve essere sempre installato con sacco otturatore nella sola soluzione S1. - Nella fascia da -5 a + 5 il sacco può essere installato come sopra descritto nelle due configurazioni. Pagina 30 di 44

31 Tiranti permanenti installati da +5 a +90 (applicazioni speciali) E necessario installare un sacco otturatore a circa un metro dalla testa d ancoraggio (subito dopo la protezione sotto piastra) tale da garantire il confinamento della colonna di miscela che, per effetto dell inclinazione del tirante, non sarebbe possibile mantenere in posizione. In questi casi se è richiesta l iniezione completa della parte libera o esterna alla protezione sotto piastra, dovranno essere installati opportuni tubetti di iniezione e sfiato per l utilizzo dei quali TTM fornirà istruzione operativa. Tiranti permanenti installati da -5 a -90 (applicazioni ordinarie) Il sacco otturatore può essere installato tra parte libera e fondazione o dopo la protezione sotto piastra; il confinamento con sacco otturatore in questa fascia di inclinazioni trova applicazione solo nei casi dove sia presente: - Acqua di falda in pressione, che provochi il di lavaggio della fondazione. - In presenza di stratificazione del terreno dove sia richiesto un confinamento specifico dell iniezione della fondazione. Pagina 31 di 44

32 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per tubetti iniezione D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Tubetti iniezione I tubetti impiegati sono di 5 colori che identificano le loro differenti applicazioni. Tubetti d iniezione Colore Massima pressione di lavoro* Pressione di scoppio* Descrizione impiego Blu 16x20 mm 10 bar 15 bar Impiegato per iniezione primaria esterna (iniezione fondazione parte esterna). Grigio 16x20 mm 10 bar 15 bar Impiegato per iniezione interna fondazione parte interna. Bianco 16x20 mm 10 bar 15 bar Impiegato per iniezione sacco otturatore. Rosso 16x20 mm 10 bar 15 bar Impiegato per iniezione parte libera. Verde 16x20 mm 10 bar 15 bar Impiegato per sfiato fondazione, usato come tubo per sfiati. Verde 11,5x14 mm 10 bar 15 bar Impiegato per sfiato in genere quando si debba ricorrere ad una riduzione degli ingombri. Verde 13x16 mm 10 bar 15 bar Impiegato per sfiato in genere quando si debba ricorrere ad una riduzione degli ingombri. Nero 16,5x19,5 mm - - Impiegato senza esigenze di pressione, per proteggere singolarmente i trefoli ingrassati nella parte libera del tirante, Blu** 13x20 mm 40 bar 60 bar Iniezione esterna ad alta pressione *Temperatura massima alla pressione di esercizio: 40 C ** Il tubetto 13x20 fornito a corredo e su richiesta deve essere protetto dall esposizione ai raggi UV e utilizzato solo al momento dell installazione. Pagina 32 di 44

33 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per tipologie d iniezione su tirati TPE 02SP D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Tipologie di iniezione primaria 7.1 Iniezione Ii primaria e I.R.S. Eseguire la prima iniezione utilizzando il tubetto 16x20 mm senza fornire pressione (iniezione per caduta); il tubetto può essere installato all interno del puntale. L iniezione primaria è eseguita dal fondo fino al boccaforo. Il tubo valvolato esterno 27x34 mm è impiegato per l esecuzione di iniezioni ripetute e selettive. Utilizzare il doppio pistoncino (packer) disponendolo con riferimento alla posizione delle valvole manchette; applicare una pressione non superiore a 46 bar. Ultimata l iniezione, il tubo deve essere lavato fino al completo ricircolo di acqua senza lasciare tracce di miscela cementizia. L operazione di I.R.S. può essere ripetuta più volte. Tubo valvolato 27x34 mm Segnatura tubo valvolato Inserimento doppio pistoncino con suo posizionamento sulla valvola Iniezione valvola per valvola partendo dal fondo con iniezioni volumetriche Lavaggio tubo Pagina 33 di 44

34 Le iniezioni I.R.S. dovranno essere eseguite esclusivamente utilizzando il doppio pistoncino XG Puntale doppio pistoncino flessibile tipo XG completo di guarnizioni PO27 Valvola di non ritorno su punta doppio pistoncino XG Guarnizioni PO27 Guarnizioni PO28 XG XG Le guarnizioni PO27 sono suggerite per miscele realizzate con cemento 325 o per impieghi a basse temperature. - Le guarnizioni PO28 sono suggerite con cemento 425 additivato e per impieghi ad alte temperature di utilizzo. - Tramite il filetto ½ gas, collegare il pacher al tubo 10x21. - Prima del suo impiego si consiglia di ricoprire esternamente il pacher di grasso, in modo tale da agevolare il suo inserimento nel tubo 27x34. - Utilizzare il doppio pistoncino (pacher) disponendolo in riferimento alla posizione delle valvole manchette, applicando una pressione max. pari a 46 bar. - Ultimata l iniezione, il tubo deve essere lavato fino al completo ricircolo di acqua senza lasciare tracce di miscela cementizia. L operazione di I.R.S. può essere ripetuta più volte. 7.2 Iniezione Ie primaria con tubo esterno Eseguire la prima iniezione utilizzando il tubetto 16x20 mm senza fornire pressione (iniezione per caduta); l iniezione primaria è eseguita dal fondo fino al boccaforo. Il tubetto all esterno del tirante. Pagina 34 di 44

35 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Istruzione operativa per applicazioni di celle di carico installate su tiranti permanenti tipo TPE 02SP D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Celle di carico 8.1 Celle di carico DE-S con cap corto Tirante permanente tipo TPE-02SP A TPE-02SP B Celle di carico Celle DE-S X X Celle DI X X 1E) la cella idraulica DE-S va installata su un piano indeformabile, la sua precisione dipende dalla rigidità del piano d appoggio ed è realizzata per monitorare carichi ortogonali. Disporre la cella di carico avendo cura di far combaciare il dentino interno con la piastra d ancoraggio e il dentino più esterno con la piastra di ripartizione; un diverso impiego non permette di rilevare correttamente il carico applicato. 2E) L ancoraggio deve essere sigillato come in figura. L impiego di cap corti non permette la ritesatura dell ancoraggio nel tempo. Pagina 35 di 44

36 8.2 Celle di carico DE-S con cap lungo 1F) la cella idraulica DE-S va installata su un piano indeformabile, la sua precisione dipende dalla rigidità del piano d appoggio ed è realizzata per monitorare carichi ortogonali. Posizionare la cella di carico avendo cura di far combaciare il dentino interno con la piastra d ancoraggio e il dentino più esterno con la piastra di ripartizione; un diverso impiego non permette di rilevare correttamente il carico applicato. 2E) L ancoraggio sarà sigillato come in figura. L impiego di cap lunghi permette la ritesatura dell ancoraggio nel tempo. Pagina 36 di 44

37 8.3 Celle di carico DI con cap corto 1F) la cella idraulica DI va installata su un piano indeformabile, la sua precisione dipende dalla rigidità del piano d appoggio ed è realizzata per monitorare carichi ortogonali. La cella di carico è fornita con una piastra di ripartizione che deve appoggiare sulla piastra TTR-E. La cella, deve gravare sulla piastra di ripartizione con una superficie regolare, priva di deformazioni e difetti, un suo diverso impiego non permetterebbe di rilevare correttamente il carico applicato. 2F) L ancoraggio sarà sigillato come in figura. L impiego di cap corti non permette la ritesatura dell ancoraggio nel tempo. Pagina 37 di 44

38 8.4 Celle di carico DI con cap lungo 1H) la cella idraulica DI va installata su un piano indeformabile, la sua precisione dipende dalla rigidità del piano d appoggio ed è realizzata per monitorare carichi ortogonali. La cella di carico è fornita con una piastra di ripartizione che deve appoggiare sulla piastra TTR-E. La cella, deve gravare sulla piastra di ripartizione con una superficie regolare, priva di deformazioni e difetti, un suo diverso impiego non permetterebbe di rilevare correttamente il carico applicato. 2H) L ancoraggio sarà sigillato come in figura. L impiego di cap lunghi permette la ritesatura dell ancoraggio nel tempo. Pagina 38 di 44

39 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Esposizione dei componenti per assemblaggio tiranti agli U.V. D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Esposizione dei componenti per assemblaggio tiranti agli U.V. Al fine di preservare i materiali da eccessive esposizioni ai raggi UV gli stessi devono essere conservati negli imballi originali fino alla loro installazione. 9.1 Aspetti relativi alla durabilità Nella scelta del tipo di tirante il progettista e il direttore dei lavori devono tener conto delle sollecitazioni prevedibili, delle caratteristiche del sottosuolo e dell aggressività ambientale, che devono essere valutate con prove specifiche. Essi devono scegliere con cura il grado di protezione del tirante da adottare, tra le varie soluzioni proposte, tenendo conto delle effettive condizioni di aggressività del sito e della vita dell opera in cui detti tiranti sono inseriti, oltre che ai tempi di costruzioni previsti dal progetto. Al riguardo, devono tener conto che le norme ISO/TS evidenziano che la resistenza chimica delle materie plastiche tipo HDPE, PVC e PP può risultare critica (punto della ISO 13434) nel caso di: - ambienti molto acidi o molto basici (dove il ph>9-10) - discariche o terreni inquinati - ambienti aerobici acidi - ambienti dove siano posti in opera materiali di riciclo - ambienti in cui per tempi lunghi si possono avere temperature superiori a 25 C o inferiori a 0 C - presenza di solventi o detergenti (tensioattivi). Nelle situazioni sopra elencate, la durabilità delle materie plastiche componenti i tiranti deve perciò essere valutata con prove specifiche. Inoltre, in generale, si deve tener conto che lungo lo sviluppo di un tirante sono presenti giunzioni tra le varie parti delle protezioni anticorrosione, che inevitabilmente rappresentano zone di potenziale vulnerabilità del sistema di protezione e pertanto, se non si presta la necessaria attenzione, le predette giunzioni possono essere danneggiate in fase di movimentazione e in fase di posa in opera dei tiranti e, quindi, compromettere la tenuta del sistema di protezione. Le indicazioni riportate nel presente Fascicolo tecnico non possono essere interpretate come una garanzia fornita, ma debbono essere considerate solo come un mezzo per scegliere il prodotto più appropriato in relazione alla ragionevole vita utile prevista dell opera in cui il tirante viene inserito. Peraltro, come già detto, tali indicazioni si riferiscono al prodotto integro, impiegato, installato e mantenuto correttamente, secondo le istruzioni operative per il montaggio e la manutenzione. I tiranti prodotti offrono una resistenza agli U.V. prima della messa in opera pari a 6 mesi, si ritiene che questo tempo sia più che sufficiente per garantire una corretta installazione del dispositivo. Per tempi superiori si richiede una copertura dei tiranti con un telo protettivo atto a proteggere il materiale dall insolazione diretta (EC). Con un appropriata protezione (ad esempio un telo) il periodo di stoccaggio in cantiere può essere aumentato fino a 9 mesi, mentre lo stoccaggio in un ambiente protetto porta il periodo a 2 anni. La protezione dei tiranti deve essere intesa sia dall insolazione, che degrada i componenti plastici, sia dall ossidazione dei componenti d acciaio di cui è composto il tirante. Gli accessori distanziatori esterni e protezione sotto piastra sono da installare in cantiere. Sono forniti in scatole di cartone atte a proteggere gli stessi da U.V. e vanno prelevati solo all atto dell installazione. Pagina 39 di 44

40 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Manutenzione e controllo di cap su ancoraggi TTR-E su tiranti permanenti tipo TPE-02SP D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Tirante permanente tipo Ancoraggio permanente con cap e protezioni elementari Ancoraggio permanente con cap iniettato con miscela cementizia 10.0 Manutenzioni TPE 02SP X X Ancoraggio permanente con cap e protezioni elementari per tiranti TPE02SP Nell installazione dell ancoraggio TTR-E con cap e protezioni elementari occorre cospargere gli ancoraggi con grasso, eseguire l inserimento del copri bussola (blu in figura ) e di una protezione per il trefolo sporgente, tramite tubetto 16,5 x19 mm, richiudendo il tutto utilizzando un cap corto o lungo. L applicazione con trefoli lunghi permette la ritesatura dell ancoraggio se si rendesse necessaria nel tempo o la stessa fosse prescritta a fasi durante l installazione. Verifiche ispettive nel tempo: sono richieste verifiche ispettive nel tempo in deroga al limite applicativo di due anni di vita del tirante. Manutenzioni: qualora si riscontrassero rotture alle protezioni elementari, queste andranno sostituite. Tirante permanente tipo TPE-02SP A TPE-02SP B Protezione sotto piastra su ancoraggi TTR-E Protezione sotto piastra X X L installazione delle protezioni sotto piastra sugli ancoraggi TTR-E è prescritta in abbinamento con il cap lungo o corto completo di protezioni elementari. I componenti sono considerati elementi atti a prolungare l applicazione del tirante permanente così come previsto dalla EN paragrafo L applicazione con trefoli lunghi permette la ritesatura dell ancoraggio se si rendesse necessaria nel tempo o se la stessa fosse prescritta a fasi durante l installazione; l applicazione con trefoli corti non permette la ritesatura del tirante. L insieme dei dispositivi cap, protezioni elementari e protezione sotto piastra, permette l incapsulamento dell ancoraggio e della relativa zona sotto piastra. Verifiche ispettive nel tempo: sono richieste in deroga al limite applicativo di due anni di vita del tirante. Manutenzioni: occorre verificare ed eventualmente sostituire le protezioni elementari danneggiate; la manutenzione su tiranti dotati di cap e protezioni elementari richiede la verifica del riempimento di grasso ed eventuale rabbocco. Per i cap iniettati con miscela cementizia non è possibile verificare lo stato del riempimento senza operare la demolizione; qualora fosse richiesto tale intervento il riempimento andrà ripristinato con una nuova iniezione. Protezione sotto piastra per tiranti TPE 02SP Pagina 40 di 44

41 Ancoraggio permanente con cap iniettato con miscela cementizia per tiranti TPE02SP Nell installazione dell ancoraggio TTR-E con cap iniettato di miscela cementizia, il cap deve essere considerato come una protezione permanente per la testata. Manutenzioni: qualora si riscontrassero rotture alle protezioni elementari, queste andranno sostituite. Manutenzione sigillature cap Si richiede impiego di silicone su tutte le giunzioni, dove è presente un unione di due parti (non è previsto l impiego di nastro adesivo per garantire la sigillatura). La superficie del giunto deve essere pulita, senza residui di polveri o grassi; vanno rimosse tutte le incrostazioni prima dell applicazione del prodotto. Sigillatura tra cap e piastra di ripartizione Sigillatura tra cap lungo e piastra di ripartizione Il giunti di silicone consigliati in presenza di un accoppiamento sono: - con fessura <2,5 mm è di 6x6 mm, - con fessura > di 2,5 e < 4 8x8 mm, - con fessura > di 4 e < 6 10x10 mm, - con fessura > di 6 e < 8 12x12 mm, - altre applicazioni ridurre il giunto ad una delle precedenti applicazioni. Sigillatura tra i due cap corto e lungo Tabella indicativa dei metri lineari realizzabili con una cartuccia da 310 ml, considerando lo spessore e la profondità del giunto. Profondità del giunto ( mm ) Soggetto a modifiche Spessore giunto ( mm ) 6 mm 8 mm 10 mm 12 mm 6 mm 8,3 m 6,2 m 5,0 m. 4,2 m 8 mm 4,7 m 3,7 m 3,1 m 10 mm 3,0 m 2,5 m 12 mm 2,1 m Ulteriori dati sono disponibili a richiesta Pagina 41 di 44

42 TTM tension technology s.r.l. Engineering geotechnical applications Manutenzione su applicazioni celle di carico con ancoraggi TTR-E nell installazione tiranti permanente tipo TPE02SP D.M. del 14 gennaio 2008 (NTC 2008 nuove norme tecniche), Decreto n del , Linea Guida Tiranti, EN Celle DI tipo Idraulico Celle DE tipo elettrico Tirante permanente tipo TPE02SP X X Celle di carico su tiranti permanente TPE02SP ritesabili con cap lungo Celle di carico su tiranti permanente TPE02SP non ritesabili con cap corto Le celle di carico installate con l ancoraggio TTR-E consentono il controllo nel tempo della reazione del tirante (carico applicato); è sempre suggerito l impiego di cap lunghi, tali da permettere la ritesatura nel tempo del tirante, poiché nelle applicazioni con cap corto la cella risulta passiva e non più ritesabile. Verifiche ispettive nel tempo: occorre verificare periodicamente il valore riportato, frequenza delle letture e tempo di monitoraggio sono di competenza del Direttore lavori. Manutenzioni: non occorre manutenere gli strumenti di misura, che sono studiati per durare > 70 anni. Questi dispositivi possono comunque essere soggetti a danni accidentali o vandalici che nel peggiore dei casi richiedono la loro sostituzione. L operazione è eseguibile solo con manicottaggio del cavo, attività complessa di cui si rimanda al fascicolo tecnico del tirante TPE 02SP, pertanto viene suggerito di proteggere il posizionamento dello strumento in cassetta tale da garantire una riparo naturale allo strumento. I casi più comuni di danneggiamento delle celle sono: - Rottura del cavo sulle celle elettriche, - Immersione completa della cella elettrica in acqua, - Rottura del manometro di lettura sulle celle idrauliche, - Deformazione delle celle per cedimento della base d appoggio. Pagina 42 di 44

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