di Giuliano Vitali Novembre 2017

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "di Giuliano Vitali Novembre 2017"

Transcript

1 di Giuliano Vitali Novembre 2017

2 L'inizio della navigazione interna in Lombardia (antica Insubria) si perde nei tempi. Uno storico asserisce che il canale di scolo e di irrigazione che va da Milano al Lambro con il nome di Vecchiabbia, ora Vettabbia, servì alla navigazione come vi avrebbe servito il fiume Lambro da Melegnano, ove riceve la Vettabbia, allo sbocco in Po dove sarebbe esistito il porto. Certo è che Milano soffrì della mancanza di vie d'acqua naturali che, specie in quei tempi, costituivano le condizioni prioritarie per lo sviluppo economico delle città. Lo storico francese Fernand Braudel scrisse che Milano aveva il difetto capitale di essere città in mezzo alle terre.

3 E quindi comprensibile l'anelito per la costruzione di vied'acqua artificiali, seppure fra mille difficoltà, che pervase le generazioni che si sono succedute negli ultimi 10 secoli sino al XX secolo. Le prime notizie sicure, come si dirà nel seguito, risalgono al XII e XIII secolo quando i lombardi derivarono dai fiumi Ticino e Adda i due più grandi canali del territorio, il primo ad occidente, detto in origine il Ticinello (o Tesinello) e condotto verso Pavia, destinato ad essere il genitore del Naviglio Grande, il secondo ad oriente, detto la Muzza e diretto verso la città di Lodi.

4

5 Inoltre esistono le vestigia, sulla sponda lombarda del Ticino presso Tornavento, di un grande canale, di cui purtroppo sono tutt'ora ignoti l'origine, lo scopo e gli esecutori. Lo chiamarono canale del Pan Perduto perché tanta immane mole di lavoro venne abbandonata incompiuta. Occorre dire subito che i canali normalmente erano dapprima destinati all'irrigazione o alla difesa e solo successivamente venivano strutturati per la navigazione.

6 La situazione dei corsi d'acqua tra il Ticino e l'adda attorno all'anno mille, prima che si iniziassero le grandi costruzioni dei canali navigabili, era come segue; per vicende successive l'andamento delle acque si modificò come tuttora si vede. Il Seveso, nasceva dai Colli comensi e, attraversata l'originaria sede della città di Milano, percorreva quell'alveo che ora si chiama Vettabbia e sfociava nel Lambro presso Melegnano, passando per Civesio, paese al quale forse lasciò il nome (Civesium: nome latino del Seveso).

7 Il Lura, nasceva dai colli Comensi, si avvicinava alla città a ponente scorrendo in un alveo incassato, detto posteriormente Lambretto o Lambro Meridionale e, dopo aver toccato la base dei Colli di San Colombano, pare sboccasse direttamente in Po. L'ultimo suo tronco sarebbe stato, presso Villanterio, deviato verso Sant'Angelo Lodigiano e quindi imesso nel fiume Lambro. Il tratto abbandonato si può ancora identificare in sito, in un colatore che ha conservato il nome di Nirone o Nerone, che lambe il colle di San Colombano dal lato opposto a quello bagnato dal fiume Lambro.

8

9 Il Lambro, detto anche Lambro Settentrionale per distinguerlo dal Lambro Meridionale, oppure anche Lambro Superiore (sopra Milano) e Lambro Inferiore (sotto Milano), nasceva dai Piani d'erba sotto il Ghisallo, bagnava Barni, Asso, Canzo, Erba, passava fra i laghi prealpini di Alserio e Pusiano, attraversava quindi il Parco di Monza, scorreva infine nella parte orientale del milanese e si gettava direttamente nel Po. L'Olona, nasceva dalle Prealpi sopra Varese e, approssimandosi a Milano, correva da Pogliano a Binasco tenendosi 7 km da Milano per proseguire verso la sua foce in Po, presso San Zenone Po.

10 Il Lura superiore, in antico venne immesso nell Olona appena sopra Rho, e l'olona stesso, deviato presso Lucernate per dirigerlo con un alveo artificiale a sboccare nel letto del Lura. Nei pressi di San Siro l'olona, cambiando nome in Vetra o Vepra o Vetere venne immesso fin nella fossa circuente le antiche mura della città romana a scopo sia difensivo che per alimentare con acque fresche la città e le terme cittadine. Oggi l'olona si trova canalizzata da piazza Tripoli a Piazza delle Milizie fino a San Cristoforo. Passa quindi sotto il Naviglio Grande confondendosi con parte delle acque scaricate da questo canale dando luogo al colatore Lambro Meridionale.

11

12 Dal punto di vista idrografico oggi Milano è una realtà complessa, sia perché i corsi d'acqua sono numerosi, sia perché la situazione attuale è il risultato di continue modifiche apportate nei secoli alla situazione naturale. I diversi collegamenti realizzati fra corsi d'acqua originariamente indipendenti, la deviazione e la soppressione dei loro antichi alvei e la sovrapposizione di nuovi canali artificiali sono testimoniati anche dal fatto che i principali corsi d'acqua che attraversano Milano, con la sola eccezione del Lambro, non conservavano, a valle della città, la stessa denominazione con la quale vi giungono da monte, benché risulti chiara l'attuale continuità idraulica dei loro corsi.

13 Da F. Reggiani, avventure di fiumi e canali milanesi e lombardi: <Come certo nessuno ignora, già la Mediolanum romana era un groviglio di fiumi, modesti ma fitti, creati da limpidi e stupendi fontanili. I fiumi più consistenti scendevano da nord, ovviamente come accade tuttora, ma talvolta in modo diverso. Le abitazioni che vi sorsero attorno, e costituenti conglomerati più o meno grossi, contribuirono a modificare i loro corsi con la costruzione di bracci e di canali particolari. Primitive e lontane opere di bonifica vennero poi cancellate dal lavoro di successive generazioni>. Si può quindi ritenere che l'attuale andamento di alcuni fiumi minori sia dovuto ad un'antica manipolazione.

14 Questo fossato circondava l'antica città romana. Non si hanno notizie esatte sul tracciato delle mura e del fossato; si ha solo notizia del amliamento del lato nord-est voluto dall'imperatore Massimiano, III secolo d. C., che si sviluppa lungo le attuali via Monte di Pietà, via Montenapoleone, via Durini, fino a piazza Fontana. Il fossato veniva alimentato dai corsi d'acqua a nord della città in particolare dal Nirone e dal Seveso. Da F. Reggiani: <si parla quindi di una derivazione del Seveso staccatasi con il nome di Sevesetto nei suburbi della presente Porta Nuova diretta verso via Cusani ad alimentare la fossa di Massimiano con due rami: il Grande Seveso per via Cusani, via dell'orso, via Monte di Pietà, via Montenapoleone, piazza San Babila, via Durini, via Larga, via Maddalena, via Cornaggia, via Stampa, largo Carrobbio; il Piccolo Seveso o Nirone per via Cusani, via San Giovanni sul Muro, corso Magenta, via Cappuccio, via Circo, largo Carrobbio>.

15

16

17 Attorno alla seconda metà del XII secolo, il preesistente quadro politico della penisola subì una profonda trasformazione in seguito all'elezione regale in Germania nel 1152 di Federico I di Hohenstaufen, detto Barbarossa, principe di Svevia ( ). Nel Sacro Romano Impero di allora i principi germanici eleggevano il loro re che successivamente veniva incoronato imperatore. Il Sacro Romano Impero si estendeva a tutta l'italia settentrionale, con l'esclusione di Venezia, e centrale fino ai confini dello Stato della Chiesa da un lato (Lazio) e del Regno Normanno di Sicilia dall'altro (dall'abruzzo in poi).

18 Il nuovo imperatore, dopo aver rafforzato le basi della propria autorità in Germania, cercò di ristabilire concretamente l'autorità imperiale in Italia dove l eterogenea realtà dei nascenti comuni aveva di fatto eroso l'autorità dell'impero e usurpato molte delle sue prerogative. In questo contesto i cittadini Lodigiani nella Dieta di Costanza (1153) invocarono giustizia contro Milano che aveva distrutto la loro città nel 1110, attuale Lodi Vecchio (Laus Pompeia). Al suo arrivo nella penisola il Barbarossa cercò di ottenere l'appoggio dei piccoli comuni dell'italia settentrionale, la cui esistenza era minacciata dall espansionismo dei più grandi, fra il quali primeggiava Milano.

19 Nel 1154 convocò una 1 Dieta di Roncaglia, presso Piacenza, in cui sostenne le ragioni dei Comuni minori contro il maggiori e impose alle città podestà di nomina imperiale; incendiò Asti e distrusse Tortona. A questa prima spedizione ne seguì una seconda che portò Federico a uno scontro diretto con i comuni del nord della penisola. I contrasti sorsero in merito alle decisioni prese nella 2 Dieta di Roncaglia (1158) dove Barbarossa rivendicò all'impero l'esercizio esclusivo del potere pubblico, definendo i diritti spettanti al sovrano (iura regalia) e vietando le leghe tra i comuni, i patti giurati e le guerre private.

20 Di fronte alla resistenza dei comuni padani che consideravano tali privilegi un diritto ormai acquisito, Federico passò all'uso della forza: distrusse diverse città, tra cui Crema che aveva cacciato il podestà imperiale, creò desolazione in tutto il territorio lombardo ed espugnò Milano nel 1162 abbattendone le mura. Milano fu praticamente distrutta e gli abitanti dispersi nelle campagne a vivere in poveri il tuguri. Dopo che per 5 anni ebbero sofferto i più gravi disagi, apparve un giorno tra loro un frate del convento di Pontida seguito da squadre d armati dalle vicine città. Veniva a ricondurli entro le mura di a rialzarle. Nove anni dopo, la potenza e la perseveranza di Federico furono finalmente domate sul campo di Legnano (29 maggio 1176) seguì la famosa pace di Costanza (1183) ove i comuni ottennero riconoscimento politico e giuridico.

21 Nell'ambito della lotta contro il Barbarossa, Milano vide fiorire i primi canali. Nel 1155 i milanesi, temendo a ragione l'arrivo del Barbarossa, per rafforzare il sistema di difesa della città romana, costruirono in tutta fretta un fossato di difesa della città, successivamente chiamato cerchia dei Navigli e anche Fossa Interna. Il progettista fu Guglielmo da Guintellino, ingegnere militare. A lui è dedicata una via che si diparte da via Lodovico il Moro, zona Naviglio Grande. Il tracciato del fossato formava un giro più ampio delle mura romane per difendere le insigni basiliche di Sant'Ambrogio, San Lorenzo, San Nazaro e Santo Stefano, e i borghi eretti fuori di esse (superficie racchiusa 98 ettari); ricalca le attuali via Carducci, De Amicis, Molino delle Armi, Santa Sofia, Sforza, Visconti di Modrone, San Damiano, Senato, Fatebenefratelli e Pontaccio.

22 Costruito con il metodo usato dai romani per la difesa delle città galliche, con pali e travi per legare il terreno di riporto, il terrapieno aveva ponti, castelli e porte in legno, corrispondenti, a breve distanza a quelli in pietra delle mura romane. La larghezza del fossato era di 18 metri, la profondità di 6/8 metri. Nell'arte della guerra di allora, i primi ostacoli che gli assedianti dovevano superare per conquistare le città erano i fossati, e le difficoltà per superarli aumentavano se i valli erano pieni d'acqua. Durante gli assedi infatti si tagliavano le vie d'acqua alle città per bloccare i rifornimenti idrici delle reti difensive dei fossati. Ma Barbarossa neppure tentò di prosciugare il fossato perché questo era soprattutto di acque sorgive. Tuttavia dopo la resa a Barbarossa il 7 settembre del 1158, questi fece distruggere il fossato, che venne subito rifatto, ma nuovamente distrutto nel 1162.

23 Nel 1167 (Lega Lombarda 1167) s incomincia la ricostruzione di Milano e insieme quello dei terraggi e del fossato e nel 1171 l'allargamento e l'approfondimento del fossato e l'erezione di porte di pietra di torri, fra le quali quella dell Imperatore, presso la chiusa della Vettabbia. Nella fossa interna venivano immessi, a quei tempi, tutti gli scarichi fognari della città di Milano; quindi il canale Vettabbia, che ha origine dalla fossa interna, era ricco di sostanze organiche che portava nell'area a sud Milano. Qui i frati delle basiliche di Chiaravalle, Viboldone, Morimondo, Mirasole, sfruttavano mirabilmente le acque putride creando le marcite per la produzione di erba per gli animali (fino a 7 tagli all'anno, come dice Bonvesin de la Riva).

24 Alla fine del XII secolo il volto di Milano era cambiato La città aveva: 1. una nuova linea di fortificazione; 2. un più ampio perimetro urbano; 3. una sorta di fiume artificiale, un anello d'acqua che per molti secoli assumerà sempre più un ruolo di primo piano nella conformazione della città. L'assetto dato dal fossato e dai corsi d'acqua affluenti e defluenti comportarono anche un radicale adeguamento delle strade. Il nuovo assetto infrastrutturale prese da un lato forma radiale e dall'altro doppia struttura concentrica in corrispondenza dei fossati romano e medievale.

25

26

27

28

29 La portata d'acqua del fossato, pur con l apporto del Seveso, della Vetra (Olona) e del Nerone, non era sufficiente a soddisfare le crescenti esigenze di un'agricoltura sempre più integrata con l'allevamento, ed i maggiori bisogni d'acqua per l'incremento di molini e popolazione. Per fornire abbondanti acque nelle zone a sud della città, i monaci cistercensi di Chiaravalle a partire dalla prima metà del secolo XII, riattivarono l irrigazione, recuperando gli antichi acquedotti, come nel caso del cavo Vettabbia e rettificarono il Ticinello, un fossato di frontiera che i milanesi nel 1157 avevano derivato dal Ticino per difendersi da Pavia. Il Ticinello aveva l incile (incile: derivazione di un canale da un'altra corrente) a ca' della camera (casa della Regia camera) poco sotto Tornavento (Turris navetum, cioè una antesignana torre di controllo del tempo) a 23 km da Sesto Calende seguendo il corso del Ticino.

30 1233, dal Ticinello, all'altezza di Castelletto di Abbiategrasso, venne diramato un canale fino alle terre di Gaggiano e di Trezzano chiamando quel ramo Naviglio di Gaggiano. 1257, la diramazione di Gaggiano venne prolungata sino a Milano e al termine, di fronte alla chiesa di San Eustorgio, venne ricavato un laghetto, chiamato Laghetto vecchio di Sant'Eustorgio, che rappresentava allora il porto di Milano. Il nuovo canale, compreso il tratto del Ticinello dall'origine fino a Castelletto di Abbiategrasso, prese il nome di Naviglio Grande, artefatto di stupenda perizia tecnico idraulica e riconosciuto come il più illustre canale navigabile del mondo.

31 Il Naviglio Grande divenne subito una via d'acqua importantissima, dapprima per uso irriguo e successivamente per la navigazione. Di fronte a Porta Ticinese, a fianco della Vettabbia, si trovava il canale in uscita dalla porta e, discosto dalla cerchia, il Naviglio Grande; in quella zona, in relazione alle funzioni commerciali ed in conseguenza dell'evoluzione mercantile, si stava formando la più rilevante espansione di Milano, con 5 pusterle intorno al laghetto di Sant'Eustorgio.

32

33

34 Ottone Visconti ( ) arcivescovo guerriero Matteo I ( ) nipote di Ottone Galeazzo I ( ) figlio di Matteo I Azzone ( ) figlio di Galeazzo I Luchino ( ) zio di Azzone Giovanni ( ) zio di Azzone e fratello di Luchino Galeazzo II ( ) nipote di Giovanni Matteo II ( ) nipote di Giovanni Bernabò ( ) nipote di Giovanni Gian Galeazzo ( ) figlio di Galeazzo II Giovanni Maria ( ) figlio di Gian Galeazzo Filippo Maria ( ) figlio di Gian Galeazzo Alla morte di Filippo Maria nacque al grido «viva S. Ambrogio e la libertà» quell effimera Repubblica Ambrosiana, altrimenti appellata «aurea», che durò 3 anni, prima dell avvento degli Sforza.

35 La leggenda, costruita su misura dai Visconti, narra che un antenato dei Visconti, Ottone, alla seconda crociata del 1100, uccise un gigante saraceno di nome Voluce che per insegna nel cimiero aveva un drago in atto di divorare un uomo. Tornato a Milano, Ottone fece adottare il drago (detto poi banalmente Biscione) come insegna araldica della sua famiglia. Tale insegna fu poi mantenuta dagli Sforza e dalla città di Milano.

36 Nella seconda metà del 300, Galeazzo II ordinò la costruzione di un nuovo castello nella parte occidentale di Milano, in posizione dominante e isolata, a cavallo della cerchia dei Navigli per modo di ritrovarsi in comunicazione da una parte con la città e dall'altra con la campagna. Nel luogo dove si trovava la Porta Giovia, un breve tratto del fossato venne colmato per lasciar spazio al quadrilatero difensivo. Tagliando quel breve tratto del Naviglio, per far posto al Castrum portae jovis, si interrompeva per sempre la circolarità e la continuità della cerchia. Galeazzo II fece costruire anche il castello di Pavia, ove stabilì la sua dimora, e ordinò nel 1359 un nuovo canale che, estraendo le acque dal Ticinello, le conducesse a Pavia per irrigare il grandioso parco del suo castello. Il canale, che seguiva lateralmente la strada maestra di Binasco, venne aperto nel 1365, prese il nome di Naviglietto o Navigliaccio, e non doveva essere navigabile, in quanto a quell epoca le conche non erano ancora inventate.

37

38 Gian Galeazzo, il 15 marzo del 1386 pose la prima pietra del Duomo di Milano (stile gotico: in quel momento il potere e la stabilità venivano dalla Germania). Gian Galeazzo voleva costruire una cattedrale ancora migliore di quelle già esistenti nell Europa Centrale, tutte in stile gotico, espressione del potere monarchico e dell unità nazionale. A tal fine utilizzò un materiale più prezioso dei tradizionali mattoni, cioè il marmo ricavato delle cave di marmo Candoglia, di proprietà dei Visconti. Il trasporto del prezioso marmo bianco-roseo usato per l'esterno del Duomo, ma anche del serizzo usato per i pilastri della cattedrale, comportava ingenti spese per la Fabbrica del Duomo, alla quale spettavano: la sistemazione e l'esercizio delle Cave, il trasporto dei blocchi di pietra fino a Milano e la manutenzione del Naviglio Grande attraverso il quale il materiale da costruzione giungeva in città.

39

40 Proprio per non gravare la Fabbrica del Duomo di tali spese, con lo stesso atto di donazione delle cave, Gian Galeazzo esentava la Fabbrica dal pagamento di qualsiasi dazio di trasporto: le barche cariche del materiale per il Duomo erano contrassegnate dalla sigla A.U.F. cioè ad usum fabricae che, riconoscibile nell'espressione diallettale a ufo, divenne per i milanesi sinonimo di gratis. Per tutte le altre barche in ingresso in città si doveva pagare un dazio detto dazio della catena. Il materiale sbarcato dai barconi nel laghetto di S. Eustorgio veniva poi faticosamente trasportato su carri fino al piede del Duomo.

41 Morto il 3 settembre del 1402 Gian Galeazzo, duca di Milano e signore di Bologna, protettore della Fabbrica del Duomo e fondatore nel 1396 della Certosa di Pavia, Filippo Maria Visconti continuò l'opera di miglioramento delle vie d'acqua. Il primo collegamento stabile fra Naviglio Grande e la cerchia interna avvenne nel quando, in prossimità del laghetto di Sant'Eustorgio venne ricavato da un corso d'acqua preesistente, forse il Nirone, il Naviglio del Vallone, lungo poche centinaia di metri, e la prima conca di navigazione (conca = chiusa = sostegno d'acqua). La conca prese il nome di Conca di Viarenna di Nostra Signora del Duomo e risultò la prima al mondo.

42 Quella di Viarenna fu la vera prima e propria conca in senso moderno se fu definita anche magna cataracta o magna claustra o incastrum magnum. L'opera si deve a Aristotele Fioravanti da Bologna e a Filippino degli Organi da Modena (ad A. Fioravanti è dedicata una via, zona Paolo Sarpi; idem a Filippino degli Organi, zona viale Umbria). A perenne ricordo di tale opera oggi rimane, in via Conca del Naviglio, un tratto scoperto di circa 50 metri sede dell'antica conca, tra una porta e l'altra. Sul tratto scoperto di cui sopra si affaccia un imponente prospetto a forma di piccolo tempio classico, ornato da una lapide sistemata con il Biscione Visconteo, nella quale si legge, in latino, come Ludovico il Moro nel 1497 concedesse il diritto di passaggio, ovviamente gratis, all'imbarcazione con i carichi per la Fabbrica del Duomo, che da allora fino al 1879 incassò pure tutte le tasse sulle altre merci in transito. Perciò sulla lapide appare anche il bassorilievo della Madonna Salutifera, sigillo della Veneranda Fabbrica, in atto di allargare il mantello sulla facciata della primitiva cattedrale di Santa Maria Maggiore.

43

44 Ecco il testo della lapide in oggetto: cataractam sub salutiferae virginis titulo in clivio extructam ut per inaequale solum ad urbis comoditatem ultro citoque naves concarent fisco obnosiam etvectigalem Lodovicus mediolanensis dux Fabricae mediolanensis ecclesiae dono dedit anno quo Beatrix Estensis eius coniux decessit A quel punto il materiale, serizzo, marmi, sabbia, etc., per la costruzione del Duomo poteva arrivare via d'acqua fino al laghetto di Santo Stefano in Brolo, presso il futuro Ospedale Maggiore, quindi sollevato dalle barche per mezzo di un falchio, ora nel castello caricato su carri e portato al Duomo. Alcune stradicciole del quartiere, via e vicolo del laghetto, ricordano l'antica origine.

45

46 Francesco I ( ) Galeazzo Maria ( ) figlio di Francesco I Gian Galeazzo Maria ( ) figlio di Galeazzo Maria Ludovico Maria il Moro ( ) figlio di Francesco I Ercole Massimiliano ( ) figlio di Ludovico il Moro Francesco II ( ) figlio di Ludovico il Moro

47 Il nuovo signore di Milano Francesco Sforza, che si gloriava del titolo di padre della guerra e della pace pater bellis auctor pacis, volse ogni opera onde far dimenticare la violenta origine della sua ascesa, sia all'interno che all'esterno del suo dominio. A tal fine il 12 aprile 1456 pose la prima pietra dell'ospedale Maggiore, ora Università degli Studi, ordinò, il 1 luglio 1457, la costruzione di un nuovo canale, il Naviglio della Martesana. Il nome deriva da Martesio, governatore romano di quelle terre castrum martis. Diresse i lavori l'ingegnere Bertola da Novate (via Bertola da Novate: zona cimitero Maggiore). L'opera venne iniziata subito e compiuta rapidamente in 6 anni Non arrivava nella fossa di Milano ma in prossimità della città si scaricava nel Seveso e col Seveso nel Redefossi. La Martesana era lunga 33 chilometri dall incile di Trezzo sull'adda alla Darsena ricavata allora presso la Cassina de Pomm di Milano. Il canale era largo da 9 a 18 metri e la profondità variava da 1 a 3 metri. Come per gli altri canali all'inizio fu impiegato solo per scopo irriguo, solo più tardi si completò con la navigazione.

48

49

50 Francesco Sforza provvide a rendere stabilmente navigabile il Naviglio di Bereguardo, già presente al tempo dei Visconti, per cui nell'anno 1470 le barche potevano liberamente transitarvi. Francesco Sforza morì l'8 marzo 1465 succedendogli il figlio Galeazzo Maria Sforza, che continuava l'opera paterna per i canali lombardi; rendeva navigabile il Naviglio Martesana. Mancava però il tratto di congiungimento con la fossa interna. Milano dunque dal 1439 al 1475 aveva costruito 90 chilometri di canali navigabili con 25 conche, quando nessun'altra città poteva contare simili meraviglie.

51 Fu Lodovico il Moro che nel 1496 ordinò l esecuzione dell'ultimo tratto di congiungimento della Martesana con la fossa interna, completando l'opera del primo Sforza, Francesco, ed unendo finalmente le acque dell'adda a quelle del Ticino, il Lario al Verbano, Milano e i suoi laghi col Po e col mare. Questo fu reso possibile collegando la Conca di Gorla ( ), demolita successivamente, e la Conca dell'incoronata in San Marco (1497), vicino al ponte delle gabelle, quella stessa che, insieme alla Conca di Viarenna, oggi in via Conca del Naviglio, permise di navigare dall Adda al Ticino senza trasbordi intermedi. Nell'ambito di questo opera il Seveso confluì nella Martesana nell'attuale via Carissimi e insieme proseguirono lungo l'attuale via Melchiorre Gioia in direzione del bacino di San Marco.

52

53

54

55 Alla corte di Ludovico e di Beatrice accorse il fiore degli artisti, poeti, musici, letterati e uomini di ingegno da tutta Europa: Leonardo da Vinci ( ), a Milano dal 1482, vi primeggiava savio gentil che tutto seppe. Sembrerebbe che il duca a lui affidasse, ma non è certo, l'opera di congiungimento dei Navigli, applicandovi, per vincere il dislivello fra le due acque, quelle conche che già erano stati inventate, esistendo in libero esercizio quella di Viarenna di Nostra Signora del Duomo fino dal 1439 (quindi prima della stessa nascita di Leonardo). Secondo Toni Celona, i lavori furono diretti dall'ingegnere ducale Bartolomeo della Valle. E quindi leggenda quella che attribuisce al genio di Leonardo il progetto e la costruzione della Martesana e dello stesso Naviglio di Paderno. Semmai Leonardo migliorò il sistema delle chiuse.

56

57

58 1500. Inizia la dominazione francese. Già da tempo erano stati condotti studi per rendere navigabile l'adda da Lecco a Trezzo di modo che, con l'entrata in servizio del Naviglio della Martesana, si potesse andare in barca dal lago di Como a Milano. L'ostacolo da superare, enorme per quei tempi, era il tratto di 3 km vicino a Paderno d'adda dov'è il fiume scorre vorticoso tra i massi. Questo costringeva le barche in salita e in discesa a fermarsi e a trasbordare il carico a dorso di muli con grande perdita di tempo e maggiori costi di trasporto. Finalmente nel 1517, l'ennesima commissione di esperti giudicava essere possibile rendere navigabile il letto dell'adda, sostituendovi, per una parte, un canale in località Tre Corna tra Paderno e Porto d'adda.

59 I lavori furono iniziati ma presto sospesi a causa delle complicazioni politiche sopravvenute dalla conflagrazione guerresca del 1521 tra Francesco I di Francia e Carlo V di Spagna, la quale ebbe a teatro il milanese Inizia la dominazione spagnola. 1549, sotto il governo di Ferrante Gonzaga, e per ordine di Carlo V, vennero iniziati, a spese della città, i bastioni, qualcuno dei quali tutt'ora esistenti ( , superficie racchiusa 824 ettari): in tale occasione le acque del Olona, che giungevano alla Fossa Interna per il canale della Vetra, vennero condotte lungo il piede dei Bastioni a formare la Darsena presso l'incontro del Naviglio Grande con quello di Viarenna.

60

61

62

63

64

65 1591. La costruzione del Naviglio di Paderno iniziò a questa data. Direttore dell'opera l'ingegnere Giuseppe Meda, insigne esperto di opere idrauliche, che ne fu anche l'ideatore. I lavori, per motivi diversi, dovettero essere sospesi e nell'anno 1598 moriva Giuseppe Meda. Il progetto del canale dovette essere abbandonato Devesi al governatore di Milano, l aragonese Pedro Enriquez de Acevedo, conte di Fuentes, fervente, borioso ed ambizioso sostenitore del canale di Pavia, il richiamo del progetto Meda per la navigazione da Milano a Pavia. Nel 1603 fu provveduto alla sistemazione della Darsena di Porta Ticinese, costruendosi anche sul ponte di pietra, detto puoi del Trofeo, quel monumento, ordinato dallo stesso Conte Fuentes a sua gloria, laddove iniziava il Naviglio di Pavia (il monumento barocco, opera dello scultore Giacomo da Novi, venne poi distrutto nel 1872; i due bassorilievi che lo ornavano e la lapide che in latino inneggiava al conte spagnolo come al sagace costruttore di un'opera in realtà non ancora completata, si trovano ora ai musei del Castello Sforzesco).

66 Il canale fu eseguito però solo fin contro al Lambro Meridionale, compresovi il sostegno tuttora esistente, al quale il popolo attribuì significativamente il nome di Conca Fallata, essendosi qui nel 1605 sospesi i lavori dal governo sia per mancanza di fondi, sia per le opposizioni sollevate da alcuni interessati. 1610, venuto però a morire in questa data il conte di Fuentes, Ivan Fernandez de Velasco, Connestabile di Castiglia, successogli nel governo di Milano, con suo decreto 28 agosto 1611, ordinava l'abbandono definitivo dei lavori, e, dopo un'ulteriore inutile tentativo di riprendere il progetto e completare i lavori, nel 1637 del canale di Pavia non restò che un semplice cavo d acque irrigue. Da G. Codara: <il periodo che si chiuse con l'abbandono dei Canali di Paderno e di Pavia resterà caratterizzato nella storia delle vie d'acqua milanesi come periodo di certi tergiversazioni, di lunghe discussioni, di incertezze, di denigrazioni, anziché di realizzazione, caratteristiche tutte del dominio spagnolo, di un governo straniero, addormentatore di ogni energia e taglieggiatore fino all'esaurimento delle ricchezze del Popolo Milanese>.

67 Segue ancora un lungo periodo di guerre per la successione al dominio spagnolo, che ha suo principale campo sempre il milanese, periodo che terminerà col Trattato di Utrecht (1713) e coll assegnazione di Milano e del suo territorio all'austria. Sotto Maria Teresa ( , regnante dal 1745) iniziava la restaurazione delle condizioni economiche e sociali con le opere della pace: ricomincia la storia dei canali navigabili, riordinandosi quelli esistenti e riprendendo i progetti della navigazione sull'adda e del congiungimento con Pavia.

68 Si può dire che la nuova storia cominci con il cancelliere austriaco Kaunitz ( ) e dal suo rappresentante in Lombardia conte Firmian che ordinò la ripresa degli studi sui progetti noti, tanto per rendere il navigabile l'adda col canale di Paderno, quanto per costruire il canale di Pavia (conte Firmian, Trento , governatore di Milano ). I progetti finali furono sottoposti, dal Kaunitz e dal Firmian, all'approvazione di Maria Teresa, e la gloriosa imperatrice, con decreto 4 febbraio 1773, deliberò di por mano alle opere, autorizzando le spese a carico dello Stato.

69 I lavori per il Naviglio di Pavia iniziarono ma furono nuovamente sospesi anche per l'opposizione della città di Pavia, mentre furono invece ripresi quelli per il Canale di Paderno e rapidamente portati a conclusione. L 11 ottobre 1777, con solenne festa di popolo e di autorità, il nuovo meraviglioso canale fu aperto alla navigazione. L'arciduca Ferdinando governatore e il conte Firmian imbarcatisi sul lago di Brivio, scesero per acqua felicemente a Vaprio. L'opera fu collaudata ufficialmente il 6 ottobre Per l'occasione fu coniata una medaglia coll'iscrizione: <Mediolanum Lario iunctum Euripo navibus aperto MDCCLXXVII>.

70

71

72 Caduta la dominazione austriaca nel milanese, sopravvenuta la rivoluzione francese, e poi il nuovo regime dell'impero di Napoleone, apertasi la superba strada Napoleonica del Sempione, era logico che si ripensasse alla via d'acqua tra Milano e il Po. Napoleone, con suo decreto 20 giugno 1805, ordinava la costruzione del Canale navigabile per Pavia. Approvato il progetto nel giugno 1807, il vicerè d'italia ordinò l'esecuzione delle opere. I lavori furono iniziati e il primo tronco fino a Rozzano fu inaugurato il 28 agosto del 1809, ma sospesi nel periodo di passaggio dal dominio francese a quello austriaco del 1815 (Waterloo, 18 giugno 1815, Congresso di Vienna ottobre giugno 1815, restaurazione) finché le opere furono riprese e si raggiunse la città di Pavia sul finire del 1816 (direttore dei lavori Carlo Parea, a lui è dedicata una via in zona Ponte Lambro). Lo sbocco del Naviglio Pavese nel Ticino, dal letto situato più in alto, fu brillantemente risolto con la costruzione di sei grandiosa conche di marmo a scalinata che in 2 km superano 23 metri di dislivello. Ogni opera accessoria fu compiuta in breve, sìcche il 16 agosto 1819 l'opera completa fu inaugurata dall'arciduca Ranieri, vicerè del Lombardo-Veneto.

73

74

75 A questo punto Milano poteva disporre di una rete di canali navigabili di 150 km. Questo è il momento del massimo splendore della navigazione interna, ma non bisogna trascurare che era stata sviluppata anche una seconda rete di canali minori per gli usi energetici e i bisogni della popolazione. Nel 1868, nella sola zona compresa entro la cerchia dei Bastioni, esistevano ben 123 canali che scorrevano parte in alvei coperti, in parte in alvei a cielo aperto, per uno sviluppo complessivo di 153 km.

76

77

78 Lunghezza (Km) Conche Fossa interna dal Tombone di San Marco sino alla Darsena (comprende ilnaviglio del Vallone) 5,253 4 Naviglio Vercellino o di San Gerolamo dal Castello al Ponte degli Olocati 1, Naviglio Morto via Pontaccio, via Tivoli 0, Naviglio Grande 49, Naviglio di Bereguardo 18, (1 doppia) Naviglio Martesana 38,721 1 Naviglio di Paderno 3,525 7 Naviglio Pavese 33, (2 doppie) Darsena , A questo bilancio vanno aggiunti i tratti navigabili dei fiumi: Sesto Calende Tornavento: 23,202 Km Pavia Po: 22,338 Km Lecco Trezzo d Adda (con l esclusione del Naviglio di Paderno) 36,436 Km Per un totale dioltre 232 Km

79 caduta 7 m Altri dati Fossa interna Naviglio Grande caduta 33,424 m (29 m da Tornavento ad Abbiategrasso) pendenza da Abbiategrasso a Gaggiano (7,810 Km) 0,37 0/00 pendenza da Gaggiano a Milano (12,440 Km) 0,12 0/00 larghezza: tratto superiore 22/50 m, inferiore 12/24 m profondità: da 1 m a 3,80 m briglie di selciato sul fondo nel tratto superiore per correggere la grande pendenza del fondo (da Magenta ad Abbiategrasso: 96 briglie) caduta 23,80 m pendenza 0,07/0,50 0/00 larghezza 10 m ponti 16 Naviglio di Bereguardo

80 Altri dati Naviglio Martesana caduta 19 m pendenza 0,26/0,66 0/00 larghezza 9/12 m ponti 62 Naviglio di Paderno caduta 27,50 m (26,40 in sostegni, 1, 10 in pendenza naturale) lunghezza 3,525 Kmdivisa in 3 tratte: 1 tratta: 717 m dall incile al primo sostegno. Serve anche come canale derivatore per la centrale Bertini dell Edison (portata della centrale 30 mc/sec) larghezza 13 m 2 tratta: 1888 m dal punto suddetto all antico termine del Naviglio, larghezza 9/11 m 3 tratta: 920 m dal punto suddetto all odierno termine del naviglio, larghezza 8/20 m ponti 12 Naviglio Pavese caduta 56,73 m pendenza 0,10/0,28 0/00 larghezza 10,50/11,50 m ponti 51

81

82 Porte e Pusterle Sostre o sciostre Falchio Scarichi Barconi Barchett Discesa della corrente Risalita della corrente Navigli per l irrigazione Dazi e gabelle Codice della navigazione Il redefossi Tram road

83

84

85

86

87

88 Con l'unità d'italia l'importanza della rete dei Navigli decrebbe considerevolmente. A nulla valsero i progetti degli Ingegneri Villoresi e Meraviglia che nel 1863 progettarono la costruzione di ben 7 canali navigabili che avrebbero dovuto congiungere le nascenti industrie della fascia pedemontana tra il Lago Maggiore, Milano e il Lago di Como; l'unico progetto che ebbe seguito fu il canale Villoresi ( ) ma solo per scopo irriguo. Il Villoresi inizia dal Ticino e, dopo aver irrorato le campagne della Brianza, si scarica nel fiume Adda o, in alternativa, nel Naviglio Martesana presso Groppello.

89

90

91 Dai primi trasporti su rotaia (1840) alla loro ascesa soprattutto dopo il 1880, si arrivò inesorabilmente al decadimento della navigazione lungo i Navigli; il servizio risentiva troppo del rallentamento del passaggio attraverso le conche e delle difficoltà di una navigazione che avrebbe avuto, invece, bisogno di un potenziamento tecnologico. nota sulle ferrovie in Italia 1839 Napoli Portici, 1840 Milano Monza, stazione di Milano vicino ai bastioni di Porta Nuova e alla Martesana, lunghezza 13 km, tragitto 19 minuti, 2 locomotive: Lombardia, Milano, corse giornaliere: 4 ascendenti 4 discendenti. Massimo sviluppo tra il 1860 e il 1886: 500 km/anno

92 nota sulle tramvie in Lombardia 1862 Inizia il servizio degli Omnibus entro Milano, 1876 Inizia il trasporto pubblico extraurbano (ippovia Milano Monza su rotaia). In breve la trazione animale viene soppiantata dalla locomotiva a vapore (156 «gamb de legn»).

93

94

95 Ma il successivo sviluppo tecnologico è già vicino. In via Santa Redegonda, a lato del Duomo, 8 marzo 1883, nasce la prima centrale elettrica in Italia e la seconda nel mondo dopo New York. Dopo la prima pioneristica illuminazione di piazza del Duomo, Galleria e piazza della Scala, l'impiego dell'energia elettrica viene rapidamente esteso alla trazione veicolare. Si assiste quindi alla trasformazione delle tranvie extraurbane da trazione a vapore a trazione elettrica. I vecchi gamb de legn vanno in pensione, tranne alcuni che rimarranno in strada ancora per diversi anni. L'ultimo, il vero gamb de legn Milano - Mortara, cessa il servizio nel 1957.

96 Pertanto nel 1886 fu decretata la copertura dei Navigli la cui esecuzione prosegui però lentamente. Ancor prima del decreto venne interrato il laghetto di S. Stefano (1857, interramento d'autorità voluto da Francesco Giuseppe, nel gennaio 1857, colpito dal maleodore durante una visita all'ospedale Maggiore), poi furono coperti il Naviglio Morto (via Pontaccio e via Tivoli) e quello di S. Gerolamo (via Carducci, via De Amicis fino a via Cesare Correnti) tra il 1894 e il 1895.

97 La copertura della Fossa Interna venne realizzata tra il 1929 e il La decisione venne presa per ragioni igieniche e viabilistiche, mentre l'interramento dell'alveo coperto, eseguito fra il 1968 e il 1969, fu suggerito dal grave deterioramento delle strutture che comprometteva la stabilità stessa della copertura. La mattina del 15 marzo del 1929, 2 giorni prima dell asciutta primaverile, l'ultimo barcone percorse la fossa: è quello che portava i grandi rotoli di carta dalle Cartiere Burgo di Corsico alla sede del Corriere della Sera sul laghetto di San Marco. Per quanto riguarda la Martesana, negli anni 60 era stato coperto il tratto compreso tra via Paoli e via Tonale. Nel 1969 fu interrata la parte successiva fino alla Cassina de Pomm.

98

99

100 Non mancarono azioni per salvare qualche ricordo. Si ricordano le 4 sirenette dell'omonimo ponte di viavisconti di Modrone, primo ponte metallico di Milano costruito nel 1842, che ora allietano il ponte delle Sirenette al Parco Sempione (le sirenette, ottenute in fusione di ghisa negli stabilimenti di Dongo della società Falck, erano chiamate affettuosamente dai milanesi le sorelle Ghisini ), come la Conca di Viarenna di Nostra Signora del Duomo, di cui si è già parlato, in via Conca del Naviglio, come il ponte delle Gabelle e la Conca dell'incoronata di via San Marco.

101

102

103

104 Il resto è storia dei nostri giorni: i canali, ad eccezione del Naviglio Grande, furono declassati dalla seconda categoria dei canali navigabili, la Martesana nel 1958, i Navigli di Pavia e di Bereguardo nel 1978, e usati solo per scopi irrigui, in alcuni casi per scopi energetici, in altri, ma solo sporadicamente per muovere macine. Il 31 marzo del 1979, il giorno prima dell asciutta primaverile, l'ultimo barcone sigla 6L-6043 percorre il Naviglio Grande per portare un carico di sabbia da Castelletto di Cuggiono alla Darsena.

105 L'epilogo della storia vede paradossalmente decadere le vie navigabili interne solo dopo alcuni decenni dal loro completo utilizzo. La storia della grande navigazione è finita. Degli antichi Navigli rimangono solo le storiche vestigia, non tutte, un ambiente di grande suggestione e bellezza, non ovunque, un inestimabile documento, anche di storia e di archeologia idraulico - industriale, un segno e un disegno indelebili del territorio e del paesaggio lombardo.

La Milano dei Navigli

La Milano dei Navigli FOTOGRAFIA 30 La Milano dei Navigli Francesco Ogliari foto di Angelo Cremonesi 31 FOTOGRAFIA Il fascino dei navigli potrebbe anche chiamarsi in gran parte nostalgia dei navigli. Ma non è un ricordo di

Dettagli

I Navigli di Leonardo: un po di storia...

I Navigli di Leonardo: un po di storia... I Navigli di Leonardo: un po di storia... Prima dei Navigli Milano medio lanum sorge al centro della Pianura Padana, al vertice di tutte le principali vie di comunicazione del nord Italia. Nel passato,

Dettagli

VIAGGIO VIRTUALE IN GIRO TRA I CASTELLI

VIAGGIO VIRTUALE IN GIRO TRA I CASTELLI VIAGGIO VIRTUALE IN GIRO TRA I CASTELLI Forte di Bard Il Forte sorge in una posizioni strategica poiché si erge su un promontorio roccioso che domina una stretta gola attraversata dalla Dora Baltea. Da

Dettagli

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio 13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio La zona di Castelseprio era abitata già in età pree protostorica, infatti

Dettagli

L Italia degli stati regionali

L Italia degli stati regionali L Italia degli stati regionali Nel XIII secolo in Italia si consolidarono i comuni, soprattutto nell Italia centro-settentrionale, mentre nel centro c era lo Stato della Chiesa e nel sud il Regno di Napoli.

Dettagli

La nascita del Sistema

La nascita del Sistema La nascita del Sistema 1156 : Guglielmo da Guintellino comincia i lavori di un fossato per scopi di difesa militare intorno alle mura Romane in previsione dell invasione del Barbarossa (che in totale scenderà

Dettagli

I primi strumenti e il fuoco

I primi strumenti e il fuoco Di Alessia Caprio I primi strumenti e il fuoco Nellapreistoria, le tappe della storia della tecnologia hanno coinciso con quelle dell evoluzione del genere umano e sono state al servizio delle attività

Dettagli

Milano città-porto di navigazione interna tra il lago Maggiore ed il mare Adriatico Sala del Consiglio della Città metropolitana - 25 marzo 2015

Milano città-porto di navigazione interna tra il lago Maggiore ed il mare Adriatico Sala del Consiglio della Città metropolitana - 25 marzo 2015 Milano città-porto di navigazione interna tra il lago Maggiore ed il mare Adriatico Sala del Consiglio della Città metropolitana - 25 marzo 2015 Arch. Laura Burzilleri Direttore Generale La riapertura

Dettagli

Percorso Ciclabile di Interesse Regionale

Percorso Ciclabile di Interesse Regionale SCHEDA DESCRITTIVA PCIR 09 Navigli Allegato 2 Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 09 Navigli Lunghezza: 66 Km Territori provinciali attraversati: Milano Collegamenti con: altri percorsi ciclabili

Dettagli

2. IL SISTEMA DEI CANALI GESTITI DAL CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI

2. IL SISTEMA DEI CANALI GESTITI DAL CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI 2. IL SISTEMA DEI CANALI GESTITI DAL CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI Il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, un tempo chiamato Consorzio di Bonifica Eugenio Villoresi, è nato nel 1918

Dettagli

Una Via d'acqua per Expo 2015 Un canale per l'agricoltura

Una Via d'acqua per Expo 2015 Un canale per l'agricoltura VII CONFERENZA ORGANIZZATIVA NAZIONALE ANBI 1 Una Via d'acqua per Expo 2015 Un canale per l'agricoltura 14-15-16 MARZO 2012 - NAPOLI Una via d acqua per Expo 2015 Un nuovo canale per l agricoltura La

Dettagli

Oggi si riconosce in molte case della piccola frazione del comune di Cerreto lo stile tradizionale di costruzione di quell'epoca.

Oggi si riconosce in molte case della piccola frazione del comune di Cerreto lo stile tradizionale di costruzione di quell'epoca. Rocchetta Rocchetta si trova ad un'altitudine di circa 800 metri, vicino al fiume Tissino che sfocia nel fiume Nera e sulla strada tra Borgo Cerreto e Monteleone di Spoleto leggermente fuori mano. Il nome

Dettagli

Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la

Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la Urbino Il palazzo ducale di Urbino è un caso esemplare di manufatto edilizio i cui lavori di trasformazione sono stati capaci di cambiare radicalmente la forma della città cui appartiene e perfino il suo

Dettagli

LA MATRICE ANTICA DELL AREA

LA MATRICE ANTICA DELL AREA LA MATRICE ANTICA DELL AREA acque 1 2 3 4 Fonte : Cesare Saibene, La casa rurale nella pianura Lombarda, Firenze, 1955 1 Zona collinare e delle cerchie moreniche 2 Alta pianura asciutta 3 Zona dei fontanili

Dettagli

CIAO MI PRESENTO: IO SONO UN FIUME, SONO UN CORSO D ACQUA DOLCE. NASCO IN MONTAGNA E SCENDO GIU FINO AL MARE.

CIAO MI PRESENTO: IO SONO UN FIUME, SONO UN CORSO D ACQUA DOLCE. NASCO IN MONTAGNA E SCENDO GIU FINO AL MARE. CIAO MI PRESENTO: IO SONO UN FIUME, SONO UN CORSO D ACQUA DOLCE. NASCO IN MONTAGNA E SCENDO GIU FINO AL MARE. I FIUMI COME ME NASCONO DALL ACQUA DEI GHIACCIAI CHE SI SCIOGLIE MA ANCHE DALLA PIOGGIA. APPENA

Dettagli

Linea tranviaria 4. Divisione Infrastrutture e Mobilità

Linea tranviaria 4. Divisione Infrastrutture e Mobilità Linea tranviaria 4 Attraverso la città con linea 4 Mirafiori sud e Falchera si avvicinano al centro. E questo il tema dominante dell evoluzione della linea tranviaria 4, che con i lavori di prolungamento

Dettagli

La prima Guerra Mondiale USA. ( ) L Europa divisa in due blocchi All inizio del secolo scorso (1900) l Europa era divisa in due parti:

La prima Guerra Mondiale USA. ( ) L Europa divisa in due blocchi All inizio del secolo scorso (1900) l Europa era divisa in due parti: La prima Guerra Mondiale ( 1914-1918) L Europa divisa in due blocchi All inizio del secolo scorso (1900) l Europa era divisa in due parti: 1 blocco Triplice Alleanza Dichiarò guerra Formata da Impero AustroUngarico,

Dettagli

Pista VENTO LungoPo Argine

Pista VENTO LungoPo Argine Inquadramento cartografico Pista VENTO LungoPo Argine Descrizione/introduzione Itinerario parallelo al fiume Po che attraversa da ovest a sud-est tutto il territorio comunale e facente parte della dorsale

Dettagli

RELAZIONE SULLE FOGNATURE

RELAZIONE SULLE FOGNATURE RELAZIONE SULLE FOGNATURE La lottizzazione in oggetto, sita a Milano Marittima, si sviluppa in un area posta al termine di Via del Giorgione, racchiusa fra l abitato esistente posto sul confine est del

Dettagli

Nikolaj Konstantinovic Roerich

Nikolaj Konstantinovic Roerich Nikolaj Konstantinovic Roerich Costumista Scrittore Disegnatore Antropologo Archeologo Giurista Pittore Umanista Filosofo Esploratore La vita Roerich nasce a San Pietroburgo nel 1874. Trascorre lunghi

Dettagli

«San Cristoforo Linate»

«San Cristoforo Linate» «San Cristoforo Linate» Presentazione cantieri: Deposito San Cristoforo MN Ronchetto ST San Cristoforo 27 novembre 2015 S. CRISTOFORO S. AMBROGIO S. BABILA DATEO FORLANINI FS LINATE 2 Il tracciato M2 M1

Dettagli

MODELLO (riproduzione parziale)

MODELLO (riproduzione parziale) ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO GIOVANNI GIORGI LUCCA A.S. 2010- XXXI CONCORSO ARTIGIANATO E SCUOLA LUCCA ASSETTO IDRAULICO DELLA PIANA DI LUCCA con particolare riferimento all area

Dettagli

Caratteristiche tecniche dei Navigli Lombardi

Caratteristiche tecniche dei Navigli Lombardi Caratteristiche tecniche dei Navigli Lombardi Scriveva a metà dell ottocento l economista lombardo Carlo Cattaneo: «Sino dalla fine del secolo XII il nostro paese fece la prima prova d'una navigazione

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SETTORE MARITTIMO

SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SETTORE MARITTIMO SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SETTORE MARITTIMO MODULO : UNO UNITA : TRE SCAFI IN ACCIAIO La necessità di costruire navi sempre più grandi e con una certa rapidità, ha portato ad abbandonare il legno

Dettagli

La Rivoluzione Americana

La Rivoluzione Americana La Rivoluzione Americana Al partire dal XVII secolo le coste orientali dell America settentrionale furono popolate da coloni inglesi che lasciavano la loro madrepatria per differenti motivazioni: disoccupazione

Dettagli

lessico di base in piccoli testi il rilievo

lessico di base in piccoli testi il rilievo il rilievo Montagna /monte Catena montuosa Massiccio Vetta / cima Territorio Rilievo Colle / collina Pianura Sul livello del mare Forma / formare Comprendere Sul territorio vivono gli esseri viventi: uomini,

Dettagli

STORIA DEL BILIARDINO

STORIA DEL BILIARDINO STORIA DEL BILIARDINO (a) Ricostruire il percorso storico del biliardino o calciobalilla è tutt'altro che semplice, le fonti sono molte e contrastano fra di loro. Secondo le fonti più accreditate, il biliardino

Dettagli

La Reggia di Caserta è composta dal Palazzo Reale, un edificio dotato di ben 1200 stanze, e dallo sterminato Parco, la cui lunghezza raggiunge i tre

La Reggia di Caserta è composta dal Palazzo Reale, un edificio dotato di ben 1200 stanze, e dallo sterminato Parco, la cui lunghezza raggiunge i tre La Reggia di Caserta è composta dal Palazzo Reale, un edificio dotato di ben 1200 stanze, e dallo sterminato Parco, la cui lunghezza raggiunge i tre chilometri. La loro costruzione fu diretta dall architetto

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE LAVORI DI COSTRUZIONE S.P. In Località Saletti di ATESSA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SULLE INTERFERENZE Premessa Le interferenze con servizi esistenti nel caso in oggetto sono rappresentate oltre dai

Dettagli

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA DESCRIZIONE DELL AREA DI CANTIERE Il cantiere confina con le seguenti vie:

Dettagli

Edicole sacre e Capitelli

Edicole sacre e Capitelli Edicole sacre e Capitelli Le Edicole sacre, i cosiddetti Chiesolini ed i Capitelli che si trovano nelle diverse corti e strade di Felonica, sono piccole architetture, a forma di cappella o tempio, contenenti

Dettagli

Chiostro dell Abbazia di Sassovivo

Chiostro dell Abbazia di Sassovivo Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligni in fulginate) è la terza città dell'umbria, si trova al centro della Valle Umbra ed è attraversata dal fiume Topino. Il Comune di Foligno è un

Dettagli

Attività e iniziative del WWF per il fiume Lambro

Attività e iniziative del WWF per il fiume Lambro Comitato Tecnico Contratto di Fiume Lambro Settentrionale Attività e iniziative del WWF per il fiume Lambro Milano - 20 Novembre 2012 Indice 1. Sintesi delle attività del WWF per il Lambro 2. Esempi di

Dettagli

MAXARTIS A MILANO 8/9 ottobre 2011 ISTRUZIONI PER L USO

MAXARTIS A MILANO 8/9 ottobre 2011 ISTRUZIONI PER L USO MAXARTIS A MILANO 8/9 ottobre 2011 ISTRUZIONI PER L USO Carissimi Amici: finalmente Milano. Una città un po difficile e non certo a buon mercato, tuttavia affascinante, da scoprire come uno scrigno prezioso.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA OPERE DI COMPLETAMENTO

RELAZIONE TECNICA OPERE DI COMPLETAMENTO RELAZIONE TECNICA OPERE DI COMPLETAMENTO Via Oristano (terzo intervento) -deviazione delle acque miste confluenza nella linea principale della lottizzazione COMPLETAMENTO ED ADEGUAMENTO DELLE OPERE DI

Dettagli

www.naviglilombardi.it

www.naviglilombardi.it R egione Lombardia, nel corso degli ultimi anni, ha avviato un profondo cambiamento nella propria attività istituzionale, abbandonando progressivamente il ruolo di gestore tecnico amministrativo delle

Dettagli

classe IV sezione D E. C., V. C., G. S., F. S.

classe IV sezione D E. C., V. C., G. S., F. S. classe IV sezione D E. C., V. C., G. S., F. S. I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto, che furono dai Greci neglette, cioè nell aprire le strade, nel costruire acquedotti e nel disporre nel

Dettagli

Complesso immobiliare Ex RSA Comune Castiglion Fiorentino (Arezzo)

Complesso immobiliare Ex RSA Comune Castiglion Fiorentino (Arezzo) Complesso immobiliare Ex RSA Comune Castiglion Fiorentino (Arezzo) Mappa della Toscana con localizzazione di Castiglion Fiorentino (Arezzo) PRINCIPALI DISTANZE: Roma 220 km Milano 375 km Firenze 79 km

Dettagli

Casa di Campagna in vendita - Campagna CASA DI CAMPAGNA CA-104 DETTAGLI ALTRE CARATTERISTICHE RIFERIMENTO: CA-104

Casa di Campagna in vendita - Campagna CASA DI CAMPAGNA CA-104 DETTAGLI ALTRE CARATTERISTICHE RIFERIMENTO: CA-104 CASA DI CAMPAGNA CA-104 Casa di Campagna in vendita - Campagna RIFERIMENTO: CA-104 DETTAGLI ALTRE CARATTERISTICHE Camere: 5 Posti letto: 10 Bagni: 3 Camere staff: No Bagni staff: No Superficie coperta:

Dettagli

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO Via Emilia Est n.575, 41122 Modena (MO) - Tel./Fax 059/364477 - Cell. 335/5241284 Mail: studio.panini@gmail.com - Pec: giuliano.panini@pec.eppi.it - www.studiopanini.it

Dettagli

Come raggiungere la Chiesa di San Cristoforo

Come raggiungere la Chiesa di San Cristoforo Come raggiungere la Chiesa di San Cristoforo La Chiesa di San Cristoforo è situata nella zona Sud-Ovest di Milano in Via San Cristoforo 3, all angolo con l Alzaia Naviglio Grande. È raggiungibile dalla

Dettagli

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 6,75 km interamente ricadenti nel Comune di San Benedetto del

Dettagli

Moneta o medaglia: questo è il dilemma!

Moneta o medaglia: questo è il dilemma! Moneta o medaglia: questo è il dilemma! A fianco della coniazione di monete, vi è quella delle medaglia; ma non sempre sono distinguibili. Esse differiscono per il loro scopo primario: la prima per assolvere

Dettagli

Planivolumetrico Parco Possibile

Planivolumetrico Parco Possibile Area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine Planivolumetrico Parco Possibile 5 dicembre 2007 Superfici lorde di pavimento calcolate su tutti i piani (slp) Intervento Città della Moda mq slp 110.500 mq slp

Dettagli

2. ANALISI A SCALA LOCALE

2. ANALISI A SCALA LOCALE POL I T ECNI CO DIMI L ANO F ACOL T ÀDIARCHI T ET T URAES OCI ET À I S OL AT O DARS ENA_ci t t àd acqua T ES IDIL AUREADI : Anabel l ac.vi vasa. Davi dgi r ónf. Rel at or e: Pr of.pi erf eder i cocal i

Dettagli

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo la nostra proposta didattica del mese Unità di apprendimento semplificata con glossario, schemi ed esercizi che facilitano l apprendimento A cura di Emma Mapelli Carlo Magno, il Sacro romano impero e il

Dettagli

Apertura al traffico Variante di Arcisate Bisuschio Strada Statale 344 di Porto Ceresio

Apertura al traffico Variante di Arcisate Bisuschio Strada Statale 344 di Porto Ceresio L Italia si fa strada Apertura al traffico Variante di Arcisate Bisuschio Strada Statale 344 di Porto Ceresio Intervento del Presidente di Anas S.p.A. Ing. Gianni Vittorio Armani Varese, 15 ottobre 2015

Dettagli

VERGINATE LAGO DI COMO

VERGINATE LAGO DI COMO ! BY AYT YACHTING&TOURS VERGINATE LAGO DI COMO Antico borgo medievale sul lago di Como AYT YACHTING&TOURS Sede legale Via Cureglia 7/a CH- 6949 Comano-Lugano Info&booking Tel. +39 02.95039052 Cell. +39.335.8033397

Dettagli

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna.

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna. I fiumi e i laghi Il fiume I fiumi sono corsi d acqua di grandi dimensioni e perenni, cioè non sono mai completamente asciutti. I ruscelli sono corsi d acqua di piccole dimensioni. I torrenti sono corsi

Dettagli

Esso si chiama così perché l incrocio delle due strade principali che si trovano di fianco, formano una T. Federico II Gonzaga, signore di Mantova,

Esso si chiama così perché l incrocio delle due strade principali che si trovano di fianco, formano una T. Federico II Gonzaga, signore di Mantova, Esso si chiama così perché l incrocio delle due strade principali che si trovano di fianco, formano una T. Federico II Gonzaga, signore di Mantova, incaricò Giulio Romano, un allievo di Raffaello, di costruire

Dettagli

LE SISTEMAZIONI SUPERFICIALI

LE SISTEMAZIONI SUPERFICIALI LE SISTEMAZIONI SUPERFICIALI L opera è stata suddivisa in quattro lotti funzionali con progetti esecutivi approvati dalla Giunta Comunale nel mese di febbraio 2014. Nel mese di novembre 2014, dopo la conversione

Dettagli

Pensioni e Scuola. Intervento del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, a TG2 Insieme - 16/12/2013

Pensioni e Scuola. Intervento del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, a TG2 Insieme - 16/12/2013 Pensioni e Scuola. Intervento del Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, a TG2 Insieme - 16/12/2013 Si è tenuto nella mattina del 16 dicembre 2013, l intervento del prof. Marco Paolo Nigi a TG2 Insieme

Dettagli

Svincolo Unione dei Comuni RELAZIONE TECNICA

Svincolo Unione dei Comuni RELAZIONE TECNICA COMUNE DI POPPI AZIONI REGIONALI PER LA SICUREZZA STRADALE S.R.70 DELLA CONSUMA Sindaco del Comune di Poppi Carlo Toni Responsabile del procedimento Geom. Fiorini Roberto Progettista: Arch. Massimiliano

Dettagli

Via Bricherasio APPARTAMENTO - CROCETTA - TORINO

Via Bricherasio APPARTAMENTO - CROCETTA - TORINO IL QUARTIERE E L ISOLA PEDONALE Il quartiere Crocetta è storicamente una delle zone residenziali di maggiore prestigio. Cominciò a svilupparsi a partire dal XVII secolo intorno all omonima chiesa della

Dettagli

Progetto n. 3 di AmicoAlbero: gli argini dell Osellino

Progetto n. 3 di AmicoAlbero: gli argini dell Osellino Progetto n. 3 di AmicoAlbero: gli argini dell Osellino Descrizione progetto L idea del progetto di riqualifica degli argini del canale Osellino è venuta ad AmicoAlbero cercando spazi per l impianto di

Dettagli

AMBITO DELL'INTERVENTO

AMBITO DELL'INTERVENTO RELAZIONE TECNICA PREMESSA La presente relazione vuole evidenziare alcuni interventi a favore della sicurezza stradale da adottarsi nell ambito urbano dell abitato della Frazione di Santa Croce del Comune

Dettagli

1 Campionato Italiano di KUBB

1 Campionato Italiano di KUBB 1 Campionato Italiano di KUBB Settembre 2006 Regolamento ufficiale Squadre: Il primo campionato italiano coinvolgerà un massimo di 16 squadre. Incontri: Il torneo si svolgerà con incontri ad eliminazione

Dettagli

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. paesaggio alpino = verde paesaggio appenninico = rosso paesaggio padano = giallo paesaggio

Dettagli

SAENTIS Avaria all albero 1959

SAENTIS Avaria all albero 1959 SAENTIS Avaria all albero 1959 Durante il viaggio di ritono dal Westafrica, diretta in Italia, nel marzo del 1959, la SAENTIS dovette scaricare una partita di noci di palma ed arachidi presso la azienda

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DEI TRASPORTI FUNEBRI

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DEI TRASPORTI FUNEBRI REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DEI TRASPORTI FUNEBRI APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE 11 NOVEMBRE 1967, N 133 ABROGATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.31 DEL 2.10.98 ESECUTIVA 6.11.98 N.B.

Dettagli

Ampliamento SP 33 - Ponte di Novacella

Ampliamento SP 33 - Ponte di Novacella Eisackstr. 1 01 Le nostre prestazioni Progettazione Statica Direzione Lavori e contabilità Sicurezza Provincia Autonoma di Bolzano Dipartimento ai Lavori Pubblici Ripartizione Infrastrutture Periodo d

Dettagli

Val di Noto. Caltagirone. Escursione nell'età Barocca

Val di Noto. Caltagirone. Escursione nell'età Barocca Val di Noto Escursione nell'età Barocca Val di Noto, nella parte sud della Sicilia, comprende otto capolavori in stile barocco: Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide,

Dettagli

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ DELLA TERRA. E ALIMENTATO DA FIUMI CHIAMATI IMMISSARI, DA SORGENTI, DA GHIACCIAI

Dettagli

L OFFICINA DI FABBRO DEI FRATELLI STRIULI 1908

L OFFICINA DI FABBRO DEI FRATELLI STRIULI 1908 L OFFICINA DI FABBRO DEI FRATELLI STRIULI 1908 Archivio Foto CLUB 54 Foto di A. Mestre Famiglia Striuli in posa di fronte all officina: a. d.1908. Officina di fabbro dei fratelli Luigi, Giordano ed Ernesto

Dettagli

La Citta di Lodi nelle Esposizioni Universali

La Citta di Lodi nelle Esposizioni Universali La Citta di Lodi nelle Esposizioni Universali La Citta di Lodi fu sede tematica nelle Esposizioni Universali del 1870, 1883 e del 1901. Nell ultima, i padiglioni delle varie mostre in programma, furono

Dettagli

Laboratorio. TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti

Laboratorio. TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti Laboratorio TURISMO ARCHEOLOGICO E LA CITTA CONTEMPORANEA Le case dei vivi e dei morti Le abitazioni dei Romani Due erano le tipologie abitative urbane dei Romani: la domus, la casa più ricca, di cui avete

Dettagli

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA MARZO 2013 AGNONE

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA MARZO 2013 AGNONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 23 24 MARZO 2013 AGNONE ANTICHE FONDERIE DEL RAME Indirizzo:, 86081, Agnone, IS Note indirizzo: Al semaforo di Piazza IV Novembre, seguire le indicazioni "Antiche Fonderie del

Dettagli

Modifiche del servizio dal giorno 9 SETTEMBRE 2013

Modifiche del servizio dal giorno 9 SETTEMBRE 2013 AU BT 065 / 2013 del 15/07/2013 (1-5) z205 Limbiate (T.2) -Varedo (FNM) -Nova M (T.166) -Muggiò -Monza (FS) z209 Cesano M. (FNM) -Bovisio M -Desio (T.166) -Nova M. -Muggiò -Monza (FS) z219 Paderno D (FNM)

Dettagli

Dove sono le ragioni del sì?

Dove sono le ragioni del sì? Antonio G. Calafati Dove sono le ragioni del sì? La Tav in Val di Susa nella società della conoscenza 1 PREMESSA ANTONIO G. CALAFATI Dove sono le ragioni del sì? La Tav in Val di Susa nella società della

Dettagli

CONSORZIO DI BONIFICA 3 MEDIO VALDARNO

CONSORZIO DI BONIFICA 3 MEDIO VALDARNO MODULO A: DOMANDA DI CONCESSIONE PRECARIA PER OPERE RICADENTI IN AREA DI RISPETTO CONSORZIALE Spett.le Via Giuseppe Verdi n. 16 50122 Firenze : Via Traversa della Vergine, 81 51100 PISTOIA (da compilare

Dettagli

DOV È LA RIPRESA ANNUNCIATA DAL MINISTRO DELL ECONOMIA?

DOV È LA RIPRESA ANNUNCIATA DAL MINISTRO DELL ECONOMIA? 226 DOV È LA RIPRESA ANNUNCIATA DAL MINISTRO DELL ECONOMIA? 4 luglio 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente INDICE 2 Le dichiarazioni

Dettagli

ELENCO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO IN RELAZIONE ALLA COMPETENZA TERRITORIALE DELLE TRE COMMISSIONI MEDICHE LOCALI DELLA ASL DI MILANO

ELENCO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO IN RELAZIONE ALLA COMPETENZA TERRITORIALE DELLE TRE COMMISSIONI MEDICHE LOCALI DELLA ASL DI MILANO ELENCO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO IN RELAZIONE ALLA COMPETENZA TERRITORIALE DELLE TRE COMMISSIONI MEDICHE LOCALI DELLA ASL DI MILANO Abbiategrasso III Commissione Medica Locale di via Montemartini,

Dettagli

ADEGUAMENTO SISTEMA VIARIO A SERVIZIO PLESSO SCOLASTICO COLLE SAPONE

ADEGUAMENTO SISTEMA VIARIO A SERVIZIO PLESSO SCOLASTICO COLLE SAPONE ADEGUAMENTO SISTEMA VIARIO A SERVIZIO PLESSO SCOLASTICO COLLE SAPONE Il Presidente della Regione Dott. Gianni Chiodi il 10 agosto 2009,dopo aver tenuto apposita riunione con tutti i soggetti interessati,

Dettagli

Arch. Francesco Longo Geom. Anselmo Antonaci Ing. Emanuele Surano

Arch. Francesco Longo Geom. Anselmo Antonaci Ing. Emanuele Surano Tav. R3 RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO TERMICO Pag. 1 / 4 Sommario 1. OGGETTO... 3 2. STATO DI FATTO... 3 3. STATO DI PROGETTO... 3 Tav. R3 RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO TERMICO Pag. 2 / 4 RELAZIONE

Dettagli

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI

I LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2009-10 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Servizio Idrologico Regionale Giacomo Renzo

Dettagli

PISL Comunità Montana Sebino Bresciano

PISL Comunità Montana Sebino Bresciano PISL Comunità Montana Sebino Bresciano NUMERO PROGETTO: 1 TITOLO DEL PROGETTO: Sistemazione idraulica dei torrenti Mesagolo e Vigolo" nei Comuni di Sulzano e Sale Marasino. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Dettagli

Certo chi si avventurava per le vie delle grandi città-stato

Certo chi si avventurava per le vie delle grandi città-stato I palazzi e i templi nelle città stato mesopotamiche Certo chi si avventurava per le vie delle grandi città-stato di Lagash o di Uruk non poteva godere di un grande spettacolo. La mancanza di pietra da

Dettagli

VENETO: VENEZIA e MURANO (Luglio 2014)

VENETO: VENEZIA e MURANO (Luglio 2014) VENETO: VENEZIA e MURANO (Luglio 2014) PAGINA DEL VENETO VENEZIA, gita di un giorno Veduta dal Ponte degli Scalzi Sono ritornato a Venezia per una breve tappa in città, con un velocissimo passaggio in

Dettagli

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO SEMINARI DI AVVIO ALLA PROFESSIONE PER GIOVANI INGEGNERI COMMISSIONE

Dettagli

A tutta la comunità parrocchiale. Ringraziando tutti per l attenzione, vi salutiamo fraternamente in Cristo.

A tutta la comunità parrocchiale. Ringraziando tutti per l attenzione, vi salutiamo fraternamente in Cristo. A tutta la comunità parrocchiale Oggetto: Lavori di ristrutturazione della casa parrocchiale Carissimi tutti della Parrocchia di San Paolo, è giusto e bello all interno di una famiglia di famiglie, com

Dettagli

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Convegno ISPRA CATAP sulla protezione delle dune costiere SOS DUNE Stato, problemi, interventi, gestione L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Gioacchino Lena e Gaetano Osso 1 Le dune lungo i

Dettagli

NAVETTA PONDERANO BATTISTINI

NAVETTA PONDERANO BATTISTINI Update documento: febbraio 2013 NAVETTA PONDERANO BATTISTINI Ipotesi di percorso e attestazione Capolinea Obiettivi di servizio. Descrizione dei 3 obiettivi del progetto La navetta raggiungerebbe un PRIMO

Dettagli

Autostrada Regionale VARESE-COMO COMO-LECCO. Studio di fattibilità: analisi tecnico-trasportistica

Autostrada Regionale VARESE-COMO COMO-LECCO. Studio di fattibilità: analisi tecnico-trasportistica Autostrada Regionale VARESE-COMO COMO-LECCO Studio di fattibilità: analisi tecnico-trasportistica Analisi trasportistica COLLEGAMENTO DIRETTO VARESE - COMO - LECCO: Bacino di domanda potenziale Distribuzione

Dettagli

GLI ARTICOLI E I NOMI

GLI ARTICOLI E I NOMI CAPITOLO 1 GLI ARTICOLI E I NOMI A. LEGGERE IL SEGUENTE BRANO E SOTTOLINEARE GLI ARTICOLI La mia città è molto piccola. Si trova in una valle, vicino ad un lago. C'è una grande strada che passa attraverso

Dettagli

LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE ED I PRIMI IMPERI COLONIALI

LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE ED I PRIMI IMPERI COLONIALI LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE ED I PRIMI IMPERI COLONIALI Cause delle scoperte geografiche e nuove vie marittime per l occidente 1. La caduta di Costantinopoli nelle mani dei Turchi che provoca difficoltà

Dettagli

PONTE VECCHIO DI MAGENTA ASL Milano 1 PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI

PONTE VECCHIO DI MAGENTA ASL Milano 1 PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI PONTE VECCHIO DI ASL MILANO MILANO VIALE MOLISE 66/B TEL. 02.85789083 - FAX 02.85789059 SESTO SAN GIOVANNI VIA CARLO MARX 155 TEL. 02.85784030 - FAX 02.85784039 BRESSO ASL di MILANO ASL di MILANO CINISELLO BALSAMO ASL

Dettagli

Sopra e sotto, due immagini delle fasi di costruzione del complesso

Sopra e sotto, due immagini delle fasi di costruzione del complesso I moderni giochi olimpici sono un grande spettacolo, con due attori principali: lo sport e la tecnologia. Le competizioni, infatti, si devono svolgere con mezzi di misurazione sempre più sofisticati e

Dettagli

NUOVA CONCA DI NAVIGAZIONE DI ISOLA SERAFINI E

NUOVA CONCA DI NAVIGAZIONE DI ISOLA SERAFINI E NUOVA CONCA DI NAVIGAZIONE DI ISOLA SERAFINI E PREVISIONE DI INTERVENTI PER LA NAVIGAZIONE DA MILANO AL MARE Ivano Galvani Milano 25-03-2015 IL BACINO IDROGRAFICO DEL NORD ITALIA 2 Il Po tra Piacenza

Dettagli

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...

Dettagli

Vezzani&Associati. Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007

Vezzani&Associati. Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007 Vezzani&Associati Studio Tributario e Societario C I R C O L A R E D I S T U D I O N. 5/2007 A: Da: C/a: Pagine: 5 Fax: Data: 28 Febbraio 2007 N O V I T À I N M A T E R I A D I T A S S A Z I O N E D I

Dettagli

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO Il Palazzo del Comune, anche chiamato Palazzo Pretorio, si trova in Piazza Campello (di fronte alla Chiesa Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio) e occupa l area

Dettagli

La nostra fiducia nel futuro si fonda su quella che da 185 anni i clienti accordano a noi

La nostra fiducia nel futuro si fonda su quella che da 185 anni i clienti accordano a noi La nostra fiducia nel futuro si fonda su quella che da 185 anni i clienti accordano a noi (Andreina Boero) 1831 1856 1907 1942 1958 1982 1991 Bartolomeo Boero avvia a Genova l attività nel mondo dei prodotti

Dettagli

Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni:

Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni: Teoria del metodo Cinematico Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni: - gocce di pioggia cadute contemporaneamente in punti diversi

Dettagli

25 FEBBRAIO Centro Studi PIM Villa Scheibler, Milano

25 FEBBRAIO Centro Studi PIM Villa Scheibler, Milano 25 FEBBRAIO 2016 Centro Studi PIM Villa Scheibler, Milano INDICE Mobilità Ciclabile in Città Metropolitana Bando Brezza Il progetto Brezza sull Acqua BREZZA METROPOLITANA Prospettive di collaborazione

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

TRUPIA GIUSEPPE STASSI EPIFANIA INDIVIDUAZIONE DEI SERVIZI A RIDOSSO DELLA ZONA 4 MILANO

TRUPIA GIUSEPPE STASSI EPIFANIA INDIVIDUAZIONE DEI SERVIZI A RIDOSSO DELLA ZONA 4 MILANO TRUPIA GIUSEPPE STASSI EPIFANIA Corso di Strumenti e Tecniche di Rappresentazione Prof. Marco Sedazzaro 3 Anno P.T.U.A. INDIVIDUAZIONE DEI SERVIZI A RIDOSSO DELLA ZONA 4 MILANO 1 Dopo una prima lettura

Dettagli

Sebastiano Lo Monaco: Vi racconto il mio Ulisse

Sebastiano Lo Monaco: Vi racconto il mio Ulisse Sebastiano Lo Monaco: Vi racconto il mio Ulisse di Elisa Guccione - 15, Gen, 2016 http://www.siciliajournal.it/sebastiano-lo-monaco/ di Elisa Guccione Foto Servizio Vincenzo Musumeci 1 / 5 CATANIA A poche

Dettagli

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA 7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni PIANO IRRIGUO NAZIONALE PSR 2007/2013 E PAC 2014/2020 CONSORZI DI BONIFICA Intervento del Consorzio della Bonifica Reatina 14,

Dettagli

La nostra Biblioteca. Le riviste giuridiche.

La nostra Biblioteca. Le riviste giuridiche. NOTA FLASH DEL 1 GENNAIO 2011 La nostra Biblioteca. Le riviste giuridiche. La lontana data di fondazione dello Studio (1910) e la attenzione con la quale è, da sempre, stata seguita ha consentito allo

Dettagli

LA LOMBARDIA. Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio

LA LOMBARDIA. Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio LA LOMBARDIA Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio Territorio La Lombardia è la regione italiana più popolata, con oltre 9 milioni di persone. Si trova nel Nord-Ovest

Dettagli