Famiglia, Scuola e Politiche Sociali. Settore Servizi Adulti in difficoltà PROPOSTA DI DELIBERAZONE DI GIUNTA COMUNALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Famiglia, Scuola e Politiche Sociali. Settore Servizi Adulti in difficoltà PROPOSTA DI DELIBERAZONE DI GIUNTA COMUNALE"

Transcript

1 DIREZIONE CENTRALE FAMIGLIA, SCUOLA E POLITICHE SOCIALI H50 SETTORE SERVIZI PER ADULTI IN DIFFICOLTA P.G. n /2009 PROPOSTA DI DELIBERAZONE DI GIUNTA COMUNALE O G G E T T O Istituzione di un Elenco speciale delle cooperative di tipo B ai sensi della legge n. 381/1991 presso la Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali e approvazione delle linee di indirizzo per l affidamento, alle cooperative sociali di tipo B di servizi e di forniture comunali, allo scopo di favorire l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Il presente provvedimento non comporta spesa Maurizio Azzollini Responsabile del Procedimento Dott. Giovanni Daverio Direttore del Settore Adulti in difficoltà Dott.ssa Carmela Madaffari Direttore Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Dott.ssa Mariolina Moioli Assessore alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche Sociali Dott. Nunzio Dragonetti Direttore Centrale Facility Management Dott.ssa Renata Boria Direttore Settore Acquisti

2 LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: Le linee generali di sviluppo relative alle azioni e ai progetti da realizzare ed il Piano Generale di sviluppo 2006/2011 esprimono una visione di governo della città orientata a dare risposte ai bisogni dei cittadini, con particolare riguardo alle fasce deboli e alle loro famiglie, a garantire la qualità della vita e a rendere Milano una città più vivibile e sicura anche attraverso la promozione e l attuazione di una serie di azioni finalizzate, anche in collaborazione con il privato sociale, a prevenire, recuperare e reinserire giovani in situazione di disagio sociale (es. alcolisti, tossicodipendenti, detenuti ; Lo stesso Piano stabilisce gli obiettivi e le azioni da realizzare contro le nuove povertà in un ottica di sviluppo umano, benessere e coesione sociale sviluppando progetti finalizzati al recupero delle situazioni di devianza, con particolare attenzione agli interventi di reinserimento sociale e lavorativo, d intesa con i soggetti istituzionali e non che operano sul territorio e al punto 2.4 prevede l integrazione delle persone svantaggiate, sul mercato del lavoro, come i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente, i lavoratori poco qualificati, le persone con disabilità, gli immigrati e le minoranze etniche ; Con Deliberazione del Consiglio Comunale n 23 del è stato approvato il Piano di Zona degli interventi e dei Servizi Sociali relativamente al periodo 2009/2011 che, in linea con i principi contenuti nel Piano Generale di Sviluppo garantisce la realizzazione di un solido e coeso tessuto sociale nel quale protezione e inclusione devono essere fattore di sviluppo umano e di benessere, ma anche fattore produttivo nei processi di crescita e di evoluzione; Il Piano di Zona prevede inoltre lo sviluppo dei rapporti con le aziende e gli ambiti di lavoro al fine di creare una rete diffusa e virtuosa che sappia aggredire il fenomeno della povertà incrementando le opportunità lavorative e in primo luogo le collaborazioni con le Aziende Municipalizzate. con la riforma del Titolo V della Costituzione il principio di sussidiarietà è stato elevato a principio costituzionale e, in questa prospettiva, l azione dell Amministrazione Comunale si deve sviluppare mediante un approccio integrato che richiede azioni complessive e preventive finalizzate alla presa in carico di specifiche tipologie di bisogno, attraverso interventi coordinati tra le diverse istituzioni coinvolte, con una forte attenzione a percorsi orientati a logiche sussidiarie. La Relazione Previsionale e Programmatica , riprendendo gli obiettivi del Piano Generale di Sviluppo, prevede, a contrasto della Povertà Adulta, il potenziamento degli interventi di orientamento e accompagnamento al lavoro delle fasce deboli che consentono alla persona di uscire da una condizione di assistito e di riacquisire autonomia personale e reddituale mediante lo svolgimento di una attività lavorativa. La Legge n 328 del 08/11/2000, artt. 4 e 6, ha confermato la titolarità del Comune riguardo alle spese di attivazione degli interventi e dei servizi sociali ed il Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali ha individuato come obiettivo 3 il potenziamento degli interventi a contrasto della povertà al fine di restituire alla persona la capacità di condurre una vita autonoma; Premesso altresì che: Con la Legge 8 novembre 1991, n. 381, così come modificata dalla Legge 22 giugno 2000 n. 193 il legislatore ha inteso promuovere, attraverso una serie di agevolazioni anche contributive, le coopertaive sociali, organizzazioni che intendono perseguire P.G /

3 l interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini prevedendo nell art. 5 la possibilità per gli enti pubblici, compresi quelli economici, e le società di capitali a partecipazione pubblica di stipulare convenzioni per la fornitura di beni e servizi, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione, con le cooperative sociali di tipo B; La Regione Lombardia, in attuazione del Titolo V della Costituzione, ha emanato la Legge Regionale n. 21 del Norme per la cooperazione in Lombardia con cui riconosce il ruolo della cooperazione nella promozione della partecipazione dei cittadini al processo produttivo, alla gestione dei servizi nonché nell inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Con Deliberazione di Giunta regionale n, VII/20126 del 23 dicembre 2004, in attuazione dell art. 11 della citata Legge regionale, sono stati approvati lo schema di convenzione tra Ente Pubblico e cooperativa sociale ai sensi dell art. 5 comma 1 della L. 381/1991 (sotto soglia), lo schema di bando e di capitolato speciale per gara per pubblico incanto (sopra soglia), con l inserimento lavorativo di persone svantaggiate ai sensi dell art. 5 comma 4 della Legge 381/1991, quale requisito di partecipazione alla gara medesima; Con Deliberazione della Giunta Comunale n del 20 luglio 2007 sono state approvate le Linee di indirizzo per l affidamento alle cooperative socili di tipo B e alle aziende, di servizi e forniture comunali, allo scopo di favorire l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati in particolare di detenuti ed ex detenuti. Considerato che L Amministrazione comunale intende non solo consolidare e sviluppare i livelli di protezione sociale, ma caratterizzare il proprio impegno per realizzare compiutamente quanto previsto dalla Legge 381/1991 e dal trattato di Lisbona, sviluppando in pieno il principio della sussidiarietà, mediante l accelerazione dei processi di integrazione delle persone fragili e disagiate; Il sistema delle cooperative sociali è parte importante della rete convenzionata con il Comune e con esso concorre ad assicurare la risposta ai bisogni di assistenza ed integrazione sociale dei soggetti svantaggiati; Le Associazioni del movimento cooperativo hanno tra le proprie finalità la creazione di opportunità di lavoro mediante la creazione di cooperative di integrazione lavorativa che consentano l inserimento delle persone svantaggiate nel sistema produttivo della cooperazione; È stato avviato un tavolo di confronto con le principali Associazioni rappresentative del movimento cooperativo per la valutazione delle iniziative già intraprese in applicazione della normativa nazionale e regionale e per definire le ipotesi di sviluppo; Il tavolo ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti delle aziende partecipate del Comune di Milano. Considerato altresì che: Le Associazioni e il Comune di Milano concordano sul fatto che il livello più alto della politica di sostegno sociale, proprio per il citato principio della sussidiarietà, non si configuri tanto nella mera assistenza ma quanto nel contribuire alla fuoriuscita dalla stessa di quante più persone possibili, perché la realizzazione vera della persona non è nell assistenza ma nella sua autosufficienza economica e, conseguentemente, sociale; L Amministrazione comunale ha attivato tra i suoi servizi il Centro Mediazione Lavoro CELAV; il Centro offre ai cittadini informazioni, orientamento, percorsi di accompagnamento al lavoro. Per le aziende preseleziona i candidati da inserire e P.G /

4 organizza tirocini, consentendo ai datori di lavoro la possibilità di formare i tirocinanti e di valutare, in un congruo periodo di tempo, le competenze da loro acquisite al fine di poter decidere sulle eventuali assunzioni. Il Servizio, che dispone di un unità operativa dedicata esclusivamente agli invalidi, si propone inoltre come partner nelle convenzioni che le aziende stipulano con l Amministrazione provinciale per i programmi di inserimento mirato (Legge 68/99). Durante i tirocini, tutti gli oneri sono a carico del Comune di Milano e gli operatori del Centro assicurano supporto in ogni fase dell esperienza con azioni di tutoraggio. Appare opportuno favorire un forte sviluppo dei progetti di integrazione al lavoro e all impresa della maggior parte possibile di persone che per motivi diversi vengono prese in carico con progetti socio-assistenziali ed educativi da parte dei servizi dell Amministrazione comunale; Si ritiene necessario, per le finalità di cui sopra, riconoscere le nuove figure di disagio sociale, già previste dall art. 2, lettera f) del Regolamento (CE) della Commissione Europea del ed ancora non codificate dall ordinamento giuridico nazionale. Valutato che: La normativa prevista dall art. 5 della legge 381/1991 dà la possibilità di procedere alla stipulazione di convenzioni con cooperative di tipo B per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, il cui importo stimato al netto dell IVA sia inferiore alla soglia comunitaria, anche in deroga alla disciplina dei contratti della Pubblica Amministrazione, purché tali convenzioni siano finalizzate a creare opportunità di lavoro per le categorie di soggetti svantaggiati ex art. 4 della Legge 381/1991; Con la delibera della Giunta comunale n.1786 del 20 luglio 2007 si erano individuate le seguenti modalità di attuazione della Legge 381/1991 e delle conseguenti Leggi Regionali: Per quanto riguarda affidamenti di servizi e/o forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria alternativamente stipula di convenzioni, con un sistema di rotazione, con cooperative sociali di tipo B per la fornitura di beni e/o servizi, diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, in deroga alla disciplina dei contratti della Pubblica Amministrazione alla disciplina dei contratti della Pubblica Amministrazione purché finalizzati all inserimento lavorativo dei soggetti deboli; svolgimento di procedure negoziate con gare ufficiose, previa pubblicazione sul sito del Comune e all Albo pretorio di un avviso di gara rivolto esclusivamente a cooperative sociali di tipo B finalizzato alla stipulazione di una Convenzione ex art. 5 comma 1 della Legge 381/1991, in analogia alla disciplina della procedura negoziata di cui all art. 56 del D.Lgs 163/2006 (codice Appalti); lo schema di convenzione farà riferimento allo schema approvato dalla Regione Lombardia con Deliberazione di G.R. n. VII/20126 del ; Per quanto riguarda gli affidamenti di servizi e/o forniture di importo pari o superiore alla soglia comunitaria Previsione nei Bandi/disciplinari delle gare di un punteggio tecnico premiale per chi preveda un progetto di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati su base incrementale rispetto alla soglia minimima del 30% ; per tali affidamenti si dovrà fare riferimento a quanto previsto dall art. 5 comma 4 della Legge 381/1991 e a quanto previsto dallo schema di convenzione approvato con la D.G.R. n /2004; P.G /

5 Nelle convenzioni da stipulare, come previsto dallo schema di convenzione approvato dalla Regione Lombardia con la D.G.R. sopracitata, viene inserito l impegno, per la cooperativa, di assumere anche persone svantaggiate segnalate dal Centro Mediazione Lavoro (CeLav) in numero variabile in base all importo dei servizi e/o delle forniture, così da affiancare, laddove necessario, all inserimento lavorativo una presa in carico socio/educativa a garanzia del candidato lavoratore ma anche della cooperativa. Valutato altresì che: per le finalità di cui sopra appare necessario istituire presso la Direzione Centrale Famiglia Scuola e Politiche Sociali un Elenco Speciale delle cooperative di tipo B di cui di cui alla legge n. 381/1991 al fine di individuare i soggetti con cui procedere alla stipula delle convenzioni ai sensi dell art. 5 comma 1 della Legge succitata; potranno chiedere l iscrizione all albo: le cooperative sociali costituite ai sensi della Legge 381/1991 art. 1 lett. b) e che siano iscritte all Albo Regionale della Regione Lombardia delle cooperative sociali sezione B ; i Consorzi di cooperative sociali costituiti ai sensi dell art. 8 della Legge 381/91, iscritti all Albo regionale delle cooperative sociali sezione C, che abbiano tra le proprie associate le cooperative sociali che hanno i requisiti di cui al punto precedente; le cooperative sociali e i loro consorzi possono essere iscritti all Elenco Speciale comunale qualora presentino i seguenti requisiti: Sede operativa, risultante dalla certificazione CCIAA, ubicata nel territorio della Regione Lombardia; Elenco nominativo dei lavoratori svantaggiati sulla base dell art. 4 della llegge 381/1991; Regolarità contributiva e dell applicazione dei livelli retributivi di cui al CCNL di riferimento; Attestazione di revisione cooperativa ovvero, in caso di cooperativa costituita da meno di 2 anni, documentazione comprovante la domanda di revisione cooperativa; Assunzione di impegno a predisporre il bilancio sociale entro l esercizio sociale successivo all iscrizione all Elenco Speciale comunale. Il bilancio sociale deve evidenziare tassativamente gli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati realizzati, la metodologia utilizzata ed i risultati conseguiti con particolare riferimento all attività svolta per il Comune di Milano; bilancio consuntivo degli ultimi tre anni ovvero i bilanci dalla costituzione nel caso in cui questa sia avvenuta prima dei tre anni; Reti di collaborazione attivate sul territorio; Assunzione di impegno all inserimento lavorativo di persone caratterizzate da fragilità e svantaggio sociale ai sensi della Legge 381/91, residenti nel territorio del Comune di Milano. Stabilito altresì che: si intende dare mandato alla Direzione Centrale Famiglia e alla Direzione Centrale Facility Management di definire con successivi atti dirigenziali le modalità operative e i criteri per la predisposizione del bando e la formazione dell elenco; per dare concretezza agli intendimenti di cui sopra, appare inoltre necessario determinare annualmente l elenco di beni e servizi da destinare, in tutto o in parte, alle convenzioni con cooperative sociali presenti nel su menzionato Elenco Speciale, in P.G /

6 modo da raggiungere una percentuale significativa dell importo complessivo degli affidamenti a terzi delle forniture di beni e/o servizi effettuate dal Comune; appare congruo determinare indicativamente nella misura del 5% (cinque percento) annuo la quota di beni e servizi da destinare alle cooperative di cui sopra precisando che dal monte appalti generale vanno detratti quelli attinenti a servizi pubblici locali e quelli che per legge non possono essere affidati a cooperative sociali di tipo B; la durata dell elenco speciale e dell applicazione delle modalità sopra riportate sarà di due anni, al termine dei quali verranno valutati i risultati; si intende coinvolgere gradualmente nell applicazione di queste linee di indirizzo anche le aziende partecipate del Comune di Milano proponendo l adozione delle stesse modalità applicative previste dalla presente deliberazione; Dato atto che: per la realizzazione delle linee di indirizzo della presente delibera la Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali si avvale del proprio servizio Centro Mediazione Lavoro (CeLav) che costituirà il punto di riferimento per le cooperative Sociali e per le aziende, per tutti i programmi/progetti di inserimento lavorativo secondo le modalità previste da quanto sopra esposto Visti: Gli artt.48 e 49 del D.Lgs. 267/2000; La Legge 8 novembre 1991 n 381; La Legge 22 Giugno 2000 n 193; La Legge 14 Febbraio 2003 n 30; Il D.Lgs 10 settembre 2003, n 276 art. 14 La Legge regionale 4 Agosto 2003 n 13; La Legge regionale n. 21 del Normen per la cooperazione in Lombardia ; La Deliberazione della Giunta regionale n. VII/20126 del 243 dicembre 2004; La Deliberazione della Giunta comunale n del 20 luglio 2007; Il Piano di Zona degli interventi e dei Servizi Sociali relativamente al periodo 2009/2011; il parere di regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 49 del Dlgs. 18/08/00 n 267, allegato al presente provvedimento quale parte integrante; il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale, allegato al presente provvedimento quale parte integrante; Ritenuta la propria competenza in forza del combinato disposto di cui agli artt. 48, 49 e 107 del D.Lgs 267/2000; DELIBERA 1. di approvare le linee di indirizzo contenute nella premessa del presente provvedimento finalizzato a favorire l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati che riprendono in parte quanto già approvato con la delibera della G.C. n del 20 luglio 2007; 2. di istituire presso la Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, d intesa con la Direzione Centrale Facility Management, un Elenco Speciale delle Cooperative Sociali di tipo B di cui alla Legge 381/1991 secondo le modalità contenute in premessa, al fine di individuare i soggetti con cui l Amministrazione comunale potra P.G /

7 procedere alla stipula di convenzioni in deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Aministrazione; 3. di determinare annualmente l elenco di beni e servizi da destinare, in tutto o in parte, alle convenzioni con cooperative sociali presenti nell Elenco Speciale, sino a raggiungere tendenzialmente una percentuale congrua indicativamente del 5% (cinque percento) dell importo complessivo degli affidamenti a terzi delle forniture di beni e/o servizi effettuate dal Comune di Milano, precisando che dal monte appalti generale vanno detratti quelli attinenti a servizi pubblici locali e quelli che per legge non possono essere affidati a cooperative sociali di tipo B; 4. di stabilire la durata dell elenco speciale e l applicazione delle modalità individuate per il biennio 2010/2011, al termine del quale si procederà alla valutazione dei risultati; 5. di proporre l adozione delle medesime modalità previste in premessa e l utilizzo dell Elenco Speciale istituito presso la Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali anche alle aziende partecipate del Comune di Milano; 6. di dare atto che il Direttore del Settore Servizi per Adulti in Difficoltà, d intesa con il Direttore Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali e il Direttore Centrale Facility Management, per quanto di competenza, adotterà tutti gli atti conseguenti e necessari al rispetto degli indirizzi operativi esposti in premessa ed in particolare alla predisposizione del bando per la formazione dell Elenco Speciale; P.G /

8 DIREZIONE CENTRALE FAMIGLIA, SCUOLA E POLITICHE SOCIALI H50 SETTORE SERVIZI PER ADULTI IN DIFFICOLTA P.G. FOGLIO PARERI RELATIVO ALLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AVENTE IL SEGUENTE OGGETTO: Istituzione di un Elenco speciale delle cooperative di tipo B ai sensi della legge n. 381/1991 presso la Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali e approvazione delle linee di indirizzo per l affidamento, alle cooperative sociali di tipo B di servizi e di forniture comunali, allo scopo di favorire l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Il presente provvedimento non comporta spesa P.G. n DEL PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Ai sensi dell'art. 49 del T.U. n. 267/2000 FAVOREVOLE se ne propone l'immediata eseguibilità N.B. provvedimento ritenuto senza riflessi contabili Milano, IL DIRETTORE DEL SETTORE ADULTI IN DIFFICOLTA Dott. Giovanni Daverio D.C. Finanza, Patrimonio e Bilancio Settore Servizio Ufficio PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE N DEL Ai sensi dell'art. 49 del T.U. n. 267/2000 Favorevole Non dovuto (in quanto la proposta non comporta impegno di spesa o diminuzione d'entrata) Contrario per i seguenti motivi Milano, Il Responsabile di Ragioneria PARERE DI LEGITTIMITA' Nota sindacale prot.n /97 del 30/06/97 FAVOREVOLE Milano, Il Segretario Generale P.G /

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

C o m u n e d i T r i b i a n o PROVINCIA DI MILANO SERVIZI TIPO A"

C o m u n e d i T r i b i a n o PROVINCIA DI MILANO SERVIZI TIPO A AVVISO PUBBLICO AVVISO INFORMATIVO COOPERATIVE DI TIPO A E DI TIPO B AI SENSI DELLA LEGGE N. 381/1991 AL FINE D INDIVIDUARE I SOGGETTI CON CUI L AMMINISTRAZIONE COMUNALE POTRA PROCEDERE ALLA STIPULA DELLE

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU SETTORE LAVORO Servizio Inserimento Mirato Disabili CONVENZIONE N del AI SENSI DELL ART. 11 LEGGE 12.03.99 N 68 tra LA PROVINCIA DI CAGLIARI Servizio per l inserimento

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DISABILI

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DISABILI 79 REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DISABILI ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 84 REG./29 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 12/04/2006 LINEE PROGRAMMATICHE

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. DETERMINAZIONE

CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. DETERMINAZIONE CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI C.I. di S. COPIA BEINASCO - BRUINO - ORBASSANO PIOSSASCO - RIVALTA - VOLVERA DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 72 =====================================================

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;

Sociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano; 23048 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA 4 luglio 2013, n. 650 D.G.R. n. 494 del 17 aprile 2007 e Del. G. R. n. 1176 del 24 maggio 2011 - Azione

Dettagli

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI Determinazione nr. 754 Trieste 25/03/2015 Proposta nr. 273 del 24/03/2015 Oggetto: L.R. 41/96 art. 21 Programma provinciale di sperimentazione

Dettagli

Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO

Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: PROGETTO DI COMUNICAZIONE FINALIZZATO ALLA PROMOZIONE TURISTICA DELLA CITTA' DI CAGLIARI E DEGLI EVENTI

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA

CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA CONVENZIONE DI TIROCINIO FORMATIVO REGIONALE (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) TRA L'Università degli Studi di Macerata, di seguito denominato «soggetto promotore», con sede in Macerata, Piaggia

Dettagli

OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI.

OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI. OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI. L A G I U N T A Richiamate la Determinazione dirigenziale n. 22 di PG. 87771/09 del 28/10/2009 con la quale è stata

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B INTERESSATE A PROCEDURE DI CONVENZIONAMENTO DIRETTO.

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B INTERESSATE A PROCEDURE DI CONVENZIONAMENTO DIRETTO. AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B INTERESSATE A PROCEDURE DI CONVENZIONAMENTO DIRETTO. PREMESSO CHE: La Regione Toscana con la Legge n 24/1997 ha introdotto importanti

Dettagli

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego Allegato 2 (Da presentare in triplice copia) PROT. DEL CONVENZIONE DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA PER L AVVIAMENTO DI DISABILI CHE PRESENTANO PARTICOLARI CARATTERISTICHE E DIFFICOLTA DI INSERIMENTO NEL CICLO

Dettagli

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Preso atto del buon livello delle prestazioni rese, dei bilanci presentati dall Associazione e dei relativi impegni finanziari;

Preso atto del buon livello delle prestazioni rese, dei bilanci presentati dall Associazione e dei relativi impegni finanziari; n. 19 del 26.03.2015 LA GIUNTA COMUNALE Acquisiti i pareri in ordine alla regolarità tecnica, contabile e l'attestazione di copertura finanziaria della spesa, espressi dai responsabili dei servizi, ai

Dettagli

OGGETTO APPROVAZIONE PROPOSTA DI FORMAZIONE MANAGERIALE PREDISPOSTA DALLA SDA BOCCONI PER IL PERSONALE DEL COMUNE DI PULA.

OGGETTO APPROVAZIONE PROPOSTA DI FORMAZIONE MANAGERIALE PREDISPOSTA DALLA SDA BOCCONI PER IL PERSONALE DEL COMUNE DI PULA. PROVINCIA DI CAGLIARI VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 1 0 4 Del 19 Luglio 2012 OGGETTO APPROVAZIONE PROPOSTA DI FORMAZIONE MANAGERIALE PREDISPOSTA DALLA SDA BOCCONI PER IL PERSONALE DEL

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

Terzo settore e inserimento lavorativo. Carlo De Angelis ottobre 2009

Terzo settore e inserimento lavorativo. Carlo De Angelis ottobre 2009 Terzo settore e inserimento lavorativo Carlo De Angelis ottobre 2009 Obiettivi generali Per affermare il Welfare dei Diritti è necessario superare le forme assistenziali e sviluppare le attività di promozione

Dettagli

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO

Dettagli

COMUNE DI TURRIACO Provincia di Gorizia Piazza Libertà, 34 34070- C.F. 00122480312

COMUNE DI TURRIACO Provincia di Gorizia Piazza Libertà, 34 34070- C.F. 00122480312 COMUNE DI TURRIACO Provincia di Gorizia Piazza Libertà, 34 34070- C.F. 00122480312 Servizio Tecnico U.O. Lavori Pubblici e Patrimonio DETERMINAZIONE n 30/TEC 20 febbraio 2013 Oggetto: Determinazione a

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Direttore U.O.C. Bilancio Previsto nel bilancio di previsione 2013 Previsto nel CE del mese Non comporta costi Direttore UOC Bilancio

Direttore U.O.C. Bilancio Previsto nel bilancio di previsione 2013 Previsto nel CE del mese Non comporta costi Direttore UOC Bilancio DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 88 del 02/05/2013 Oggetto: Procedura aperta per la gestione del servizio di assistenza per pazienti psichiatrici presso le strutture residenziali a bassa intensità

Dettagli

COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRAZIONE GENERALE E SERVIZI ALLA PERSONA

COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRAZIONE GENERALE E SERVIZI ALLA PERSONA COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRAZIONE GENERALE E SERVIZI ALLA PERSONA N. 251 del Reg. Gen.le OGGETTO: N. 120 AMMINISTRAZIONE AFFIDAMENTO

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

DECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO. n. 24 del 18/04/2013

DECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO. n. 24 del 18/04/2013 AGENZIA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DELL UMBRIA DECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO n. 24 del 18/04/2013 della Legge 390/91 Programma a.a. 2012-2013. L AMMINISTRATORE UNICO VISTO il documento

Dettagli

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 571-2013 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI

Dettagli

CONVENZIONE PER PROGRAMMA DI INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI Art. 11, Legge 12 marzo 1999 n. 68 TRA

CONVENZIONE PER PROGRAMMA DI INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI Art. 11, Legge 12 marzo 1999 n. 68 TRA CONVENZIONE PER PROGRAMMA DI INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI Art. 11, Legge 12 marzo 1999 n. 68 TRA La Provincia di Savona, con sede e domicilio fiscale in Savona, via Sormano 12, C.F.: 00311260095,

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU SETTORE LAVORO Servizio Inserimento Mirato Disabili CONVENZIONE N del AI SENSI DELL ART. 11 LEGGE 12.03.99 N 68 tra LA PROVINCIA DI CAGLIARI Servizio per l inserimento

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI PROVINCIA DI LIVORNO DIPARTIMENTO DELLE CULTURE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO Unità di Servizio LAVORO Via G. Galilei, 40 57100 LIVORNO Tel. 0586/257527-554 Fax 0586/449623 Modello di convenzione programmatica

Dettagli

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro Allegato A AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale Premessa La Provincia di PISA adotta il presente

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 676 06/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,

Dettagli

COMUNE DI DECIMOMANNU

COMUNE DI DECIMOMANNU COMUNE DI DECIMOMANNU SETTORE : Settore I Responsabile: Porceddu Sabrina DETERMINAZIONE N. 182 in data 06/03/2015 OGGETTO: LEGGE 162/98 - LIQUIDAZIONE RIMBORSI SPESE MESE DI GENNAIO 2015 IN FAVORE DI N.

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE

PROTOCOLLO D INTESA PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE PROTOCOLLO D INTESA PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE Comune di Pistoia Assessorato alle Politiche Sociali Piazza S. Lorenzo n.3, PT le organizzazioni sindacali CGIL Via Puccini

Dettagli

Ritenuto necessario provvedere in merito;

Ritenuto necessario provvedere in merito; PROGRAMMA TRIENNALE LL.PP. 2010/2012. AGGIORNAMENTO SCHEMA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso: 1. che la direttiva dell Unione Europea

Dettagli

COMUNE DI MOSCUFO. Provincia di Pescara DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. ATTO N. 109 del 27/10/2014

COMUNE DI MOSCUFO. Provincia di Pescara DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO. ATTO N. 109 del 27/10/2014 COMUNE DI MOSCUFO Provincia di Pescara ORIGINALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ATTO N. 109 del 27/10/2014 Reg. Gen 420 Oggetto: Affidamento mediante cottimo fiduciario del servizio

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

Servizio Gestione e Sviluppo Risorse Umane Interaziendale

Servizio Gestione e Sviluppo Risorse Umane Interaziendale Servizio Gestione e Sviluppo Risorse Umane Interaziendale OGGETTO: Attivazione di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione del Progetto Pianificazione e attuazione di

Dettagli

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze DETERMINAZIONE N 45 Anno 2006 del: 27/12/2006 OGGETTO: Attività straordinarie riguardanti un progetto di adeguamento delle codifiche sia per quanto

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.

Dettagli

COMUNE DI VERBANIA. PROVINCIA DEL V.C.O. 28900 VERBANIA Tel. 0323/5421 Fax 0323/557197 ****** POLITICHE SOCIALI

COMUNE DI VERBANIA. PROVINCIA DEL V.C.O. 28900 VERBANIA Tel. 0323/5421 Fax 0323/557197 ****** POLITICHE SOCIALI COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O. 28900 VERBANIA Tel. 0323/5421 Fax 0323/557197 ****** POLITICHE SOCIALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 147 / 2015 OGGETTO: SERVIZIO CIVILE NAZIONALE PROGETTAZIONE

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31-01-2005 (punto N. 11 ) Delibera N.109 del 31-01-2005

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31-01-2005 (punto N. 11 ) Delibera N.109 del 31-01-2005 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31-01-2005 (punto N. 11 ) Delibera N.109 del 31-01-2005 Proponente PAOLO BENESPERI DIREZIONE GENERALE POLITICHE FORMATIVE, BENI E

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 623 DEL 22/08/2013

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 623 DEL 22/08/2013 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 623 DEL 22/08/2013 OGGETTO: Avvisi di pubblica selezione, per

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Disposizione Dirigenziale

Disposizione Dirigenziale Area Sistema Produttivo, Lavoro e Welfare Lavoro Disposizione Dirigenziale Raccolta Generale n.4873/2012 del 11/06/2012 Prot. n.100468/2012 del 11/06/2012 Fasc.15.4 / 2010 / 13 Oggetto: Piano Emergo 2011

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili

PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili Data di Pubblicazione: 29/12/2014 Data Scadenza : 20/02/2015 PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO Servizio 1 - Collocamento Provinciale Disabili AVVISO PUBBLICO ATTIVITÀ RIVOLTE AL SOSTEGNO

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA DEL LAVORO Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE GENERALE N. 1027 DI DATA 25 Settembre 2015 O G G E T T O: 9. INTERVENTO DI "SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DI UN'IDEA IMPRENDITORIALE"

Dettagli

COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39. Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00. Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO

COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39. Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00. Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO COMUNE DI MEDE GIUNTA COMUNALE VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 39 Seduta del 7 MARZO 2011 ore 15.00 Presidente: GIORGIO GUARDAMAGNA SINDACO Presenti gli Assessori comunali: MORENO BOLZONI ALBERTO GROSSI GUIDO

Dettagli

Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11

Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11 Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11 Aggiudicazione definitiva ed efficace della procedura di gara aperta, rif. GOP 40/09 CIG 03740281AB, indetta per l affidamento dell appalto di servizi avente ad

Dettagli

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

Comune di Cattolica Provincia di Rimini Comune di Cattolica Provincia di Rimini DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Settore 2 Area P.O. N. 234 DEL 06/04/2016 SERVIZIO DI CUSTODIA, PULIZIA E MANUTENZIONE DEI BAGNI PUBBLICI DI PIAZZA

Dettagli

Deliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014.

Deliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014. Deliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014. SETTORE IV ISTRUZIONE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/2012-1703 DEL 28/12/2012 Comune di Parma Centro di Responsabilità: Centro di Costo: 65000 - SETTORE WELFARE E FAMIGLIA F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 741 DEL 27-12-2012

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 741 DEL 27-12-2012 Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 741 DEL 27-12-2012 OGGETTO: GESTIONE DEI SERVIZI INERENTI LA TUTELA DEI MINORI E IL DISAGIO FAMILIARE NEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE DI SEREGNO PERIODO

Dettagli

Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale dell Aquila in Via Sant Agostino n. 7

Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale dell Aquila in Via Sant Agostino n. 7 PROT. /I/2/C/ DATA Provincia dell Aquila SETTORE POLITICHE DEL LAVORO E AFFARI SOCIALI CONVENZIONE AI SENSI DELL ART. 11, COMMA 2 e 4, Legge 68/99. Il giorno presso la sede dell Amministrazione Provinciale

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare. Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI

Dettagli

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2

Dettagli

ATTO DI GIUNTA PROVINCIALE N. 194 DEL 30/04/2010 DIPARTIMENTO II - GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO

ATTO DI GIUNTA PROVINCIALE N. 194 DEL 30/04/2010 DIPARTIMENTO II - GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO ATTO DI GIUNTA PROVINCIALE N. 194 DEL 30/04/2010 DIPARTIMENTO II - GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO Alla Giunta OGGETTO: F.P. Avviso Pubblico per la presentazione

Dettagli

COMUNE DI BAREGGIO. Numero DETERMINAZIONE DI IMPEGNO DI SPESA PER CONTRIBUTO ANNO 2015 AD ASSOCIAZIONE AICIT DI MAGENTA

COMUNE DI BAREGGIO. Numero DETERMINAZIONE DI IMPEGNO DI SPESA PER CONTRIBUTO ANNO 2015 AD ASSOCIAZIONE AICIT DI MAGENTA COMUNE DI BAREGGIO Determinazione Numero Data Data esecutività SETTORE FAMIGLIA E SOLIDARIETA' SOCIALE 93 08/09/2015 09/09/2015 Oggetto: DETERMINAZIONE DI IMPEGNO DI SPESA PER CONTRIBUTO ANNO 2015 AD ASSOCIAZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE

VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE COPIA Determinazione n. 147 del 11/03/2013 N. registro di area 17 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 11/03/2013 da Laura Dordi Responsabile del Settore ECONOMICO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli