DICHIARAZIONE AMBIENTALE TERMOVALORIZZATORE. ACSM AGAM SpA - via Scalabrini n COMO

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1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE TERMOVALORIZZATORE ACSM AGAM SpA - via Scalabrini n COMO PERIODO DI VALIDITÀ 2013/2015 AGGIORNAMENTO DATI

2 Contatti Segreteria Impianto: Referente EMAS: Elisabetta Fasola - Monitoraggio e controllo emissioni Per ulteriori informazioni: Il presente documento è disponibile sul nostro sito internet e può essere fornito in forma cartacea su richiesta.

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5 Introduzione Questo documento presenta l aggiornamento della Dichiarazione Ambientale redatta da Acsm Agam in conformità al Regolamento Europeo 1221/09 EMAS, per i dati dell anno Nelle pagine seguenti troverete le informazioni aggiornate al in merito alle prestazioni ambientali del termovalorizzatore e alle attività di prevenzione, controllo e contenimento messe in atto per ridurre al minimo gli impatti sull ambiente. Le indicazioni relative all organizzazione, alla struttura aziendale ed al sistema di gestione ambientale, che non sono mutate, non sono state riportate nel presente testo ed è possibile ritrovarle nelle Dichiarazioni ambientali convalidate con i dati aggiornati al 2012 e al Nel 2014 è stato confermato il costante impegno al mantenimento di elevate prestazioni ambientali, pur in presenza di una lieve flessione delle produzioni anche conseguenza di fattori indipendenti dall Organizzazione. L Amministratore Delegato Enrico Grigesi Il Direttore Produzione Andrea Bighelli Il Responsabile Termovalorizzatore Donatella Celsi 3

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7 Indice METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI 06 NORMATIVA AMBIENTALE APPLICABILE 07 INDICATORI CHIAVE 07 GESTIONE RISORSE ENERGETICHE 08 UTILIZZO MATERIE PRIME 12 UTILIZZO RISORSE IDRICHE 15 EMISSIONI IN ATMOSFERA 16 SCARICHI IDRICI IN FOGNATURA 20 SCARICHI IDRICI IN ROGGIA DESIO 22 GESTIONE RIFIUTI PRODOTTI 24 GESTIONE RUMORE 27 USO DEL SUOLO - BIODIVERSITÀ 28 INQUINAMENTO LUMINOSO 29 5 GESTIONE EMERGENZE AMBIENTALI 30 COMUNICAZIONE 31 PROGRAMMA AMBIENTALE 33 TEMOVALORIZZATORE: DATI DI SINTESI 34 GLOSSARIO 38 DICHIARAZIONE DI VALIDITÀ 39

8 La nostra METODOLOGIA per la valutazione degli aspetti ambientali 6 La valutazione eseguita per determinare la significatività di ogni aspetto ambientale ha comportato l associazione a ciascun aspetto di indici di Gravità e Probabilità. Se si manifesta un Impatto, tanto maggiori possono essere le sue conseguenze, tanto maggiore è il valore assegnato all indice di gravità. Assumendo come possibile un impatto, è fondamentale la Probabilità di accadimento: tanto maggiori sono le possibilità che un impatto si verifichi, tanto maggiore è il valore assegnato all indice di Probabilità. Il Livello di Significatività (LS) è la risultante dei valori attribuiti agli indici di Gravità e di Probabilità e individua la misura della capacità di un aspetto di determinare un impatto sull ambiente. L5 L4 L3 LIVELLO Irrilevante Non significativo Tollerabile Non significativo Guardia / significativo La valutazione è stata predisposta individuando gli aspetti ed i conseguenti impatti ambientali dell organizzazione a partire dall analisi delle attività, prodotti e servizi che la caratterizzano considerando le condizioni di normale funzionamento, le situazioni di anomalia, compresi i transitori di avviamento e arresto impianto, oltre che le situazioni di emergenza. Nel caso in cui un Aspetto Ambientale possa determinare un Impatto Significativo, lo stesso richiede la programmazione di interventi finalizzati al contenimento e, qualora tecnicamente ed economicamente perseguibili, l adozione di programmi di miglioramento dedicati. L azienda ha deciso di considerare Significativi tutti quegli Aspetti che determinano Impatti Ambientali con livello di Significatività pari o superiore ad L3. Misure di gestione / intervento Non necessitano misure di intervento Mantenimento impatto Attuazione di una precisa sorveglianza e/o riduzione dell impatto LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L2 Pericolo/ Significativo Riduzione dell impatto L1 Grave /significativo Programmazione immediata di interventi di adeguamento. La valutazione si applica almeno una volta l anno e ogni volta in cui si venga a conoscenza di un evento o condizione che possa avere mutato quanto valutato nella precedente Analisi Ambientale o possa aver introdotto un nuovo aspetto precedentemente non considerato. Nei successivi paragrafi sono riportati gli aspetti che dalla valutazione sono risultati significativi. Oltre agli aspetti ambientali direttamente connessi alla nostra attività, ci sono alcuni aspetti chiamati indiretti perché derivanti da prestazioni e lavori effettuati da fornitori o comunque non completamente sotto il controllo di Acsm-Agam; tali elementi nel seguito di questa Dichiarazione non saranno trattati perché risultati non significativi.

9 NORMATIVA Ambientale Applicabile L Organizzazione controlla e gestisce tutte le prescrizioni legali e autorizzative ambientali applicabili, prerequisito indispensabile richiesto dal Regolamento EMAS, con opportuni strumenti e modalità all interno del sistema di Gestione Qualità e Ambiente adottato. L aggiornamento normativo e il controllo delle prescrizioni applicabili è costante e continuo come definito INDICATORI chiave anche nel documento di Politica Ambientale del termovalorizzatore. La normativa ambientale (Leggi, Decreti, Delibere, Regolamenti a livello europeo, nazionale e regionale) applicabile alla realtà dell Organizzazione è trattata nell ambito della descrizione degli aspetti ambientali significativi di cui ai capitoli successivi. In ottemperanza al regolamento EMAS sono stati definiti gli indicatori chiave per misurare l effettiva prestazione ambientale dell organizzazione. Ciascun indicatore chiave si compone di: - un dato A che indica il consumo/impatto totale annuo in un campo definito; - un dato B che indica la produzione totale annua dell organizzazione; - una dato R che rappresenta il rapporto A/B. Il dato A, specifico per ogni aspetto ambientale, è dettagliato nel seguito del presente documento. Il dato B è il totale dei MWh prodotti dalla termovalorizzazione, cioè l energia termica utile ed è stato calcolato con la formula seguente: ENERGIA TERMICA UTILE = MWht + (MWhe / 0,226) dove 0,226 è il dato di rendimento ricavato dall Allegato IV al DM 04/08/2011 per una turbina realizzata nel 2000 che utilizzi vapore prodotto dalla combustione di rifiuti. Per tutti gli indicatori presentati nella Dichiarazione Ambientale, è stato impiegato questo parametro per esprimere il dato di produzione dell attività da utilizzare come denominatore (dato B). Vista la particolarità della termovalorizzazione, oltre al dato di produzione valutato in termini di energia termica utile, gli indicatori sono stati calcolati anche sulla base dei rifiuti in ingresso espressi in tonnellate. Alla luce di questo per la costruzione degli indicatori, sono sempre stati utilizzati come riferimento i dati dei MWh termici utili (dato B) e i rifiuti in ingresso. 7 Anno Energia termica utile (MWht) Rifiuti in ingresso (t) La diminuzione nel 2014 dell energia termica utile è dovuta a due fattori: - la riduzione dell energia elettrica prodotta a seguito di un problema tecnico verificatosi nel mese di febbraio che ha ridotto la produzione di energia nei primi mesi dell anno; - la riduzione dell energia termica esportata a causa della stagione invernale particolarmente mite. Nell anno 2014 si è inoltre registrata una diminuzione del quantitativo di rifiuti smaltiti legata alla riduzione della frazione di rifiuti urbani in ingresso. Si è riusciti a saturare la capacità dell impianto con un incremento della frazione di rifiuti speciali (passata dal 17% sul totale del 2013 al 24% del 2014) che presentano un potere calorifico maggiore rispetto agli urbani, ma introducono anche una maggiore complessità gestionale. Energia prodotta e Rifiuti in ingresso sono i fattori sui quali viene basata la misura delle prestazioni dell organizzazione. La flessione rilevata nell anno 2014 e l incremento della frazione di rifiuti speciali si riflette nell andamento degli indicatori riportati nel presente documento. Pur con tali premesse i valori riscontrati si sono mantenuti sostanzialmente allineati alle prestazioni degli anni precedenti, attestando l impegno e l attenzione che l organizzazione pone nel governo dei propri impatti ambientali.

10 Gestione risorse ENERGETICHE LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L3 Con l attività di termovalorizzazione rifiuti viene prodotta energia termica ed energia elettrica utilizzate sia per l attività dell impianto sia per la rete di teleriscaldamento cittadino e per l immissione nella rete elettrica nazionale. Le fonti di energia utilizzate sono: - energia elettrica autoprodotta, principalmente per il funzionamento degli impianti di servizio al termovalorizzatore (pompe, ventilatori, sistema di abbattimento emissioni in atmosfera e trattamento acque) e in parte minore anche per l illuminazione e le utenze degli uffici; - metano per l alimentazione dei bruciatori utilizzati nei transitori di avviamento ed arresto e solo raramente a supporto della combustione dei rifiuti, che normalmente si autosostiene. Fino ai primi mesi del 2012 il metano era utilizzato anche per l alimentazione gruppi frigoriferi oggi sostituiti. Una parte del metano (circa il 15%) è utilizzata per alimentare i servizi (quali riscaldamento ambienti e acqua sanitaria); - gasolio utilizzato per l alimentazione del gruppo elettrogeno di emergenza e per la pompa antincendio. Produzione di energia termica ed elettrica Il calore liberato dalla combustione dei rifiuti viene utilizzato per la produzione di vapore in caldaia e acqua calda impiegate per: - la produzione di energia elettrica mediante apposita turbina, - usi interni all impianto (vapore tecnologico, riscaldamento uffici), - teleriscaldamento di alcuni quartieri della città di Como. Di seguito i dati di produzione di energia dell ultimo triennio. *A Dicembre 2012 è stato effettuato un intervento impiantistico che ha consentito di utilizzare l energia elettrica necessaria al funzionamento del termovalorizzatore senza prelevarla dalla rete, ma come auto consumo dell energia elettrica prodotta dal turbo alternatore. Quindi dal 2013 il valore riportato corrisponde al totale dell energia prodotta. Nel 2014 si è avuta una riduzione dell energia elettrica prodotta a causa di un guasto al trasformatore della turbina e una riduzione dell energia termica esportata a causa della stagione invernale particolarmente mite. Anno Energia elettrica ceduta alla rete (MWhe) Energia termica ceduta al teleriscaldamento (MWht) (*) (*) Produzioni di energia ELETTRICA Produzioni di energia TERMICA MWh elettrici MWh termici Figura 1 Produzioni di energia elettrica e termica per il triennio

11 Energia utilizzata I risultati, sintetizzati nella tabella seguente, evidenziano i consumi di energia dell impianto a partire dal Dal 2013, il consistente calo del consumo di gasolio rispetto agli anni precedenti, è dovuto al funzionamento del gruppo elettrogeno limitatamente alle verifiche di funzionalità senza necessità di interventi prolungati per fronteggiare interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Anno Consumo energia elettrica (MWhe/a) Consumo metano (m 3 ) Consumo gasolio (litri) Dato A per l indicatore sull energia utilizzata Di seguito si riportano inoltre i consumi espressi in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) utilizzando i fattori di conversione di cui alla DGR 18623/04 (energia elettrica: 1 MWh e = 0,23 TEP; metano 1000 mc = 0,81 TEP; gasolio: 1 ton = 1,08 TEP). Anno TEP Energia elettrica TEP metano TEP Gasolio TEP totali , , , I consumi di energia elettrica sono circa il 93% del totale, mentre il consumo di gasolio è trascurabile. Si evidenzia che i consumi totali sono in calo, grazie agli interventi di contenimento intrapresi negli ultimi anni Consumi ENERGETICI LEGENDA: TEP ENERGIA ELETTRICA METANO Figura 2 Consumi di energia in TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) per il triennio

12 Indicatori Anno Consumo elettrica (MWhe) / energia termica utile (MWht) Consumo metano (m 3 ) / energia termica utile (MWht) Consumo gasolio (l) / energia termica utile (MWht) ,06 2,33 0, ,06 1,34 0, ,06 1,18 0,004 Anno Consumo elettrico(mwhe) / rifiuti ingresso (t) Dato R: indicatore per l energia utilizzata Consumo metano (m 3 ) / rifiuti ingresso (t) Consumo gasolio (l) / rifiuti ingresso (t) ,13 5,14 0, ,13 3,19 0, ,14 2,71 0,009 Si nota negli anni una positiva diminuzione dell indicatore relativo al consumo di metano, imputabile alla sostituzione dei gruppi frigo nel 2012 e all ottimizzazione nel 2014 dell utilizzo dello scambiatore di calore per il riscaldamento della palazzina uffici invece della caldaia tradizionale. Nella tabella seguente si riportano i valori di efficienza energetica calcolata per il termovalorizzatore negli ultimi 3 anni (seguendo le indicazioni della Direttiva 2008/98/CE). Tale parametro rappresenta l effettiva capacità dell impianto di trasformare il contenuto energetico del rifiuto in energia utilizzabile. Anno Efficienza energetica KC Efficienza energetica DM 7 agosto ,634 1,378 0, ,675 1,380 0, ,636 1,382 0, La leggera flessione del coefficiente di efficienza energetica è imputabile, come già detto per l energia termica utile prodotta, a due fattori: - la riduzione dell energia elettrica prodotta a seguito di un problema tecnico verificatosi nel mese di febbraio che ha ridotto la produzione di energia nei primi mesi dell anno; - la riduzione dell energia termica esportata a causa della stagione invernale particolarmente mite.

13 Normativa ambientale applicabile - Nomina Energy Manager (Legge 10/91). L attuale Energy manager è stato nominato nel DGR 3019 del 15 febbraio 2012 Allegato B paragrafo 2 Recupero energetico: obiettivi di recupero. Il parametro è monitorato con cadenza mensile ed indica che gli obiettivi di recupero sono raggiunti. - Regolamento di esercizio in parallelo e Norma CEI Gli impianti delle cabine sono stati realizzati nel completo rispetto della normativa vigente. - DPR 74/ DM 7 agosto 2013 che ha introdotto il fattore di correzione climatico KC, definito sulla base dei dati trentennali di temperatura minima e massima giornaliera, nel calcolo del coefficiente di efficienza energetica. - D.Lgs. n. 102 del 04/07/14 sull efficienza energetica. Miglioramento Ambientale L aspetto risulta significativo e sono in corso le attività per i seguenti obiettivi. AZIONE DI MIGLIORAMENTO N Effettuazione di audit energetico in ottemperanza alle BAT sull efficienza energetica. L audit (diagnosi energetica) è stato condotto nella seconda metà del 2014 ed ha fotografato l attuale modalità di gestione dell energia. Dai risultati dell audit sono emerse alcune azioni di miglioramento di seguito dettagliate. Azione di miglioramento n Attività di individuazione ed eliminazione perdite sul circuito aria compressa Azione di miglioramento n Installazione o sostituzione di cuffie isolanti sulle valvole delle tubazioni ad alta temperatura e sulla turbina per ridurre la dispersione di calore. OBIETTIVO 22 Ammodernamento impianto di illuminazione esterna con ottenimento risparmio energetico. Descrizione dell obiettivo Progressiva sostituzione dei corpi illuminanti e relativi supporti al fine di ridurre l impatto luminoso verso l esterno con contemporanea riduzione dei consumi con utilizzo della tecnologia LED. In quanto tempo Entro dicembre 2015 Indicatori e modalità di controllo L indicatore utilizzato per monitorare il raggiungimento dell obiettivo è la potenza installata relativa agli impianti di illuminazione. Attualmente la potenza installata è pari a W. Si prevede di ridurre l indicatore del 40% rispetto alla situazione attuale, arrivando quindi a W. Stato di avanzamento Sono iniziati i lavori di ammodernamento e si prevede la chiusura anticipata rispetto ai tempi previsti. 11 OBIETTIVO 20 Aumentare il quantitativo di energia elettrica generata, a parità di condizioni operative. Descrizione dell obiettivo Il miglioramento sarà realizzato mediante la sostituzione dell attuale turbina con una di nuova concezione maggiormente performante. Stato di avanzamento L obiettivo è stato temporaneamente accantonato a seguito delle valutazioni derivanti dall attuale situazione di mercato dell energia elettrica.

14 UTILIZZO materie prime LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 Rifiuti in ingresso I quantitativi di rifiuti in ingresso all impianto sono dettagliati nella seguente tabella: Anno Indicatori Rifiuti in ingresso (t) Dato A per l indicatore sui rifiuti in ingresso Anno Rifiuti in ingresso (t) / energia termica utile (MWht) , , ,433 Dato R: indicatore sui rifiuti in ingresso Trattasi prevalentemente di rifiuti urbani e solo in minor parte speciali (nel 2014 circa il 24%). I rifiuti pericolosi sono una frazione irrilevante sul totale (nel 2014 sono stati solo 0,2 tonnellate). Di seguito si riporta l indicatore che fornisce immediato riscontro della capacità di ricavare energia dal rifiuto combusto. Si denota che l indicatore è allineato al valore degli ultimi anni (per produrre un MWh di energia utile è utilizzato lo stesso quantitativo di rifiuti). Il leggero incremento rispetto all anno 2013 è legato al guasto al trasformatore della turbina che ha ridotto la produzione elettrica nei primi mesi dell anno. 12

15 Normativa ambientale applicabile - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte II, titolo III-bis - L autorizzazione integrata ambientale. - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte IV, relativa alla gestione dei rifiuti. L organizzazione ha ottenuto l Autorizzazione Integrata Ambientale (decreto n del 19/12/13) per la ricezione e la termovalorizzazione dei rifiuti e si è dotata di sistemi di gestione e di strumenti informatici atti a garantire l efficacia dei processi di gestione e controllo dei rifiuti in ottemperanza alla normativa. Dall ottobre 2013 l organizzazione ha iniziato, secondo normativa, la gestione dei rifiuti pericolosi mediante l applicativo SISTRI. Prodotti Chimici Per il funzionamento dell impianto sono utilizzate materie prime per i trattamenti delle acque in ingresso, dei fumi e delle acque di scarico, oltre a oli e altre sostanze chimiche per il funzionamento delle apparecchiature. Il consumo dei principali reagenti, a partire dal 2012, è riportato nella tabella seguente. Sostanza * non più utilizzato da maggio 2013 ** in uso da settembre 2012 Utilizzo Consumi (t/a) Ossido di magnesio in olio (*) Combustione rifiuti (L2) 11,2 0,8 0 Soluzione ammoniaca (25%) 114,3 123,8 97,5 Calce magnesiaca (**) 94,9 246,5 132 Depurazione fumi Carboni attivi 46,0 38,5 38 Bicarbonato di sodio 1.173, , ,4 Soluzione acido solforico (70%) Depurazione acque 53,1 37,4 33,7 Flocculante metalli 8,63 8,2 11,8 Oli lubrificanti Manutenzione 0,9 2,16 1,62 Dato A per l indicatore sul consumo di materie prime 13 Indicatori Si riportano di seguito gli indicatori per le sostanze con un consumo superiore a 5 t/anno. kg di prodotto / energia termica utile (MWht) Prodotto Soluzione ammoniacale (25%) 0,615 0,623 0,523 Carboni attivi 0,247 0,194 0,204 Bicarbonato di sodio 6,317 5,095 7,058 Flocculante metalli 0,046 0,041 0,063 Soluzione di acido solforico (70%) 0,286 0,188 0,181 Calce magnesiaca (*) 0,51 1,241 0,708 Dato R: indicatore sul consumo di materie prime * in uso da settembre 2012

16 Prodotto Kg di prodotto / rifiuti in ingresso (t) Soluzione ammoniacale (25%) 1,358 1,488 1,208 Carboni attivi 0,546 0,463 0,471 * in uso da settembre 2012 Bicarbonato di sodio 13,946 12,167 16,296 Flocculante metalli 0,102 0,099 0,146 Soluzione di acido solforico (70%) 0,631 0,450 0,418 Calce magnesiaca (*) 1,13 2,964 1,635 Si rileva: - un aumento del consumo specifico di bicarbonato di sodio e carboni attivi, legato principalmente all aumento della quota di rifiuti speciali smaltiti rispetto agli urbani e in secondo luogo alla riduzione nell uso di calce; - una riduzione del consumo di calce magnesiaca, utilizzata per l abbattimento degli inquinanti acidi, dovuto ad una limitazione del suo utilizzo alle situazioni che effettivamente lo richiedono. Tale nuova modalità di gestione permette, a parità di livelli emissivi, di evitare eccessivi sporcamenti degli scambiatori e relativi fermi impianto; - una riduzione del consumo specifico di ammoniaca ottenuto grazie alla sostituzione del catalizzatore DeNOx (vedere obiettivo 21). Miglioramento Ambientale L aspetto risulta non significativo, nel 2014 è stata in ogni caso attuata una azione di miglioramento relativa alla sostituzione dell olio minerale dei trasformatori con olio vegetale al 100 % biodegradabile (Azione di miglioramento n ). 14

17 Utilizzo risorse IDRICHE LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 L impianto utilizza acqua industriale e acqua potabile per usi sanitari. Il consumo di quest ultima non è significativo ai fini del presente documento. L acqua ad uso industriale è impiegata nel circuito termico, per l alimentazione delle torri evaporative e per il lavaggio delle superfici e delle attrezzature in occasione delle manutenzioni straordinarie. Complessivamente il consumo di acqua industriale a partire dal 2012 è stato di: mc Consumo acqua per uso industriale (mc) Consumo acqua Dato A per l indicatore sull utilizzo di risorsa idrica Figura 3: Consumi acqua industriale per il triennio La consistente riduzione nel 2013 dei consumi è riconducibile all ottimizzazione nella gestione dei ricircoli e dello spurgo torri evaporative. 15 Indicatori Anno Consumo (m 3 )/ energia termica utile (MWht) Consumo (m 3 ) / rifiuti in ingresso (t) ,99 2, ,66 1, ,66 1,53 Dato R: indicatore per l utilizzo di risorsa idrica L indicatore dal 2013 al 2014 è stabile.

18 EMISSIONI in atmosfera LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L3 16 Le emissioni in atmosfera generate dalla combustione dei rifiuti sono, per quantità e tipologia, preponderanti rispetto a quelle generate dagli altri processi (es. movimentazione dei rifiuti, riscaldamento civile, movimentazione prodotti chimici, manutenzione). CONDIZIONI DI VALUTAZIONE DELL ASPETTO Vista la complessità dell aspetto e del conseguente impatto sono state sviluppate valutazioni, oltre che per le condizioni normali, anche per quelle anomale / straordinarie e di emergenza. I risultati di tale valutazione hanno indicato un livello L3 in situazioni di emergenza ed invece un livello di significatività leggermente inferiore per le condizioni normali e anomale / straordinarie, laddove la gestione dell organizzazione permette un contenimento dell impatto. Nella tabella seguente sono riassunte le caratteristiche principali del flusso gassoso dal 2012 ad oggi. Il volume fumi e le concentrazioni dei parametri misurati in continuo sono in linea con le prestazioni degli anni precedenti. La variabilità dei valori dei parametri misurati in discontinuo è legata alle condizioni di esercizio durante il campionamento ed analisi (le analisi sono quadrimestrali) e non a sostanziali variazioni delle prestazioni dell impianto; infatti i valori riscontrati per tali inquinanti sono ampiamente al di sotto dei limiti di legge. MISURA IN CONTINUO Parametro u.m. Valori limite portata secca e 11% O 2 Nmc/h // ore funzionamento ore // ossigeno % // 10,9 11,0 10,7 umidità % // 14,9 13,6 13,6 Biossido di Carbonio (CO 2 ) % // 7,5 7,2 7,6 Biossido di Zolfo (SO 2 ) mg/nmc 50 0,3 0,4 0,6 Ossidi di Azoto (NOX) mg/nmc ,3 *** 91,7 *** 92,7 Ossido di carbonio (CO) mg/nmc 50 5,6 4,5 4,7 Acido Cloridrico (HCl) mg/nmc 10 2,0 2,6 2,3 Carbonio Organico Totale (COT) mg/nmc 10 0,7 0,8 1,1 Polveri totali mg/nmc 10 0,1 0,09 0,13 Ammoniaca (NH 3 ) mg/nmc 10 0,5 0,55 0,75 MISURA IN DISCONTINUO Acido Fluoridrico (HF) * mg/nmc 4 0,1 0,1 1,15 Cadmio (Cd) + Tallio (Tl) * mg/nmc 0,05 0,0006 0,0006 0,002 Altri metalli (1) * mg/nmc 0,5 0,0445 0,0075 0,0478 Zinco (Zn) * mg/nmc 0,5 0,0284 0,0082 0,036 Mercurio (Hg) * mg/nmc 0,05 0,0079 0,0037 0,0077 Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ** Diossine e Furani (PCDD/PCDF) ** mg/nmc 0,01 0, , , ng I-TEQ/Nmc 0,1 0,0065 0,0027 0,0039 (1) Antimonio, Arsenico, Piombo, Cromo, Cobalto, Rame, Manganese, Nichel, Stagno, Vanadio * campionamenti discontinui, valori e limiti espressi su base oraria ** campionamenti discontinui, valori e limiti espressi su base di 8 ore *** Dati anni 2012 e 2013 incrementati di 8 mg/nmc per paragone con anno 2014 in cui i calcoli sono stati effettuati in considerazione della norma UNI Tutti gli altri campionamenti sono continui, valori e limiti sono espressi su base 24 ore.

19 Le verifiche analitiche hanno permesso di evidenziare il completo rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs 133/05 e dal decreto AIA. Per i parametri misurati in continuo (e le cui emissioni sono preponderanti quantitativamente) viene riportato un grafico in cui si evidenzia, in percentuale, il posizionamento della media giornaliera ben al di sotto del limite di legge. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Media giornaliera rispetto al limite di legge SO2 NOx CO HCI COT Polveri NH3 Figura 4 Percentuale media giornaliera rispetto al limite (dati 2014) Considerando le concentrazioni medie, la portata fumi media e le ore di funzionamento annue di almeno una linea di incenerimento, è possibile calcolare i flussi di massa riportati nella tabella seguente. Parametro Unitá di misura Flusso di Massa SO2 t/anno 0,2 0,2 0,3 NOx t/anno 53,4 * 51,5 * 52,7 CO t/anno 3,0 2,5 2,7 HCl t/anno 1,1 1,5 1,3 COT t/anno 0,4 0,4 0,6 Polveri totali t/anno 0,1 0,1 0,1 NH3 t/anno 0,3 0,3 0,4 CO2 t/anno HF t/anno 0,05 0,06 0,65 Cd + Tl kg/anno 0,3 0,3 1,1 Hg kg/anno 4,3 2,1 4,4 Altri metalli kg/anno 24,2 4,2 27,2 Zn kg/anno 15,4 4,6 20,5 IPA g/anno 9,7 9,3 13,1 PCDD/PCDF g/anno 0,004 0,002 0, Dato A: per l indicatore sulle emissioni in atmosfera * Dati anni 2012 e 2013 ricalcolati per paragone con anno 2014 in cui i calcoli sono stati effettuati in considerazione della norma UNI 14181

20 Emissioni di gas serra Per quanto riguarda i gas ad effetto serra, oltre al monitoraggio continuo di anidride carbonica, viene effettuata un analisi annuale della concentrazione di metano e protossido di azoto. Di seguito i dati relativi alle emissioni di gas ad effetto serra. Parametro Flusso di massa (t/anno) t CO2 equivalente/anno CO CH4 0,3 0,3 0,3 6,9 7,0 7,0 N2O 0,7 0,8 0,8 212,6 233,7 230,3 TOTALE Dato A per l indicatore sulle emissioni gas serra NOTA: ciascun gas a effetto serra è associato a un potenziale di riscaldamento globale (GWP) che gli permette di essere equiparato alla CO2. Questo parametro, considerato per un orizzonte temporale di 100 anni, è pari a: - 1 per l anidride carbonica; - 25 per il metano; per il protossido di azoto. I dati sono ricavati IPCC Fourth Assessment Report Dalla tabella di cui sopra si evince che il contributo principale è dato dall anidride carbonica (99,7%). Le tonnellate di anidride carbonica (CO 2 ) assegnate dall Unione Europea a tutte le aziende italiane soggette ad Emission Trading (sistema amministrativo utilizzato per controllare le emissioni di gas serra a livello internazionale) per l anno 2014 sono pari a 308 milioni, di cui la quota parte generata dal termovalorizzatore è di solo lo 0,03%. ton CO2 Equivalente emessa Figura 5 - CO2 equivalente emessa triennio Indicatori Di seguito si riportano gli indicatori calcolati per tutti i parametri monitorati in continuo. Le variazioni registrate negli indicatori di cui alle tabelle seguenti risentono, a parità di inquinanti emessi, della minor produzione di energia termica utile come già evidenziato al paragrafo Indicatori chiave e al minor quantitativo di rifiuti smaltiti. Parametro Unità di misura Flusso di massa / Energia termica utile (MWht) 2012* 2013* 2014 SO2 g/mwht 0,9 1,1 1,8 NOX g/mwht 287,6 * 259,5 * 282,8 CO g/mwht 16,4 12,7 14,3 HCl g/mwht 5,9 7,4 7,0 COT g/mwht 2,0 2,3 3,4 Polveri g/mwht 0,3 0,3 0,4 NH3 g/mwht 1,5 1,6 2,3 Dato R: indicatore per le emissioni in atmosfera

21 Parametro Unità di misura Flusso di massa / rifiuti in ingresso (t) 2012* 2013* 2014 SO2 g/t rifiuti 1,9 2,7 4,2 NOX g/t rifiuti 635,0 * 619,6 * 653,0 CO g/t rifiuti 36,2 30,4 33,1 HCl g/t rifiuti 12,9 17,6 16,2 COT g/t rifiuti 4,5 5,4 7,7 Polveri g/t rifiuti 0,6 0,6 0,9 NH3 g/t rifiuti 3,2 3,7 5,3 * Dati anni 2012 e 2013 ricalcolati per paragone con anno 2014 in cui i calcoli sono stati effettuati in considerazione della norma UNI Di seguito si riporta l indicatore relativo all emissione di gas ad effetto serra. Parametro t CO2 equivalente / energia termica utile (MWht) t CO2 equivalente 0,50 0,46 0,51 Parametro t CO2 equivalente /rifiuti in ingresso (t) t CO2 equivalente 1,11 1,11 1,18 Dato R: indicatore per le emissioni di gas serra. Normativa ambientale applicabile - D. Lgs 133/2005 Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti. - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte II, titolo III-bis - L autorizzazione integrata ambientale. - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte V, relativa alla gestione delle misure in continuo e taratura degli strumenti. L organizzazione ha ottenuto l Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto del 19/12/2013 e s.m.i. nella quale sono indicate tutte le prescrizioni gestionali ed impiantistiche sulle emissioni in atmosfera. Sono attuati tutti i controlli previsti anche mediante il sistema di monitoraggio in continuo e analisi discontinue. Tutti i dati sono trasmessi agli enti di controllo. Miglioramento Ambientale L aspetto ambientale risulta significativo in condizioni di emergenza. L organizzazione mantiene un elevato controllo nella gestione e nel monitoraggio delle emissioni. 19 OBIETTIVO 21 Incremento efficienza abbattimento NOx nei fumi (mediante sostituzione catalizzatore reattore DeNOx Linea 1 e Linea 2) Descrizione dell Obiettivo L abbattimento degli NOx è effettuato mediante l utilizzo di catalizzatori attivati tramite iniezione di soluzione ammoniacale. Il catalizzatore, riduce la sua performance nel tempo ed una sua sostituzione anticipata garantisce un miglioramento dell abbattimento ed un risparmio di soluzione ammoniacale. Stato di avanzamento L obiettivo è stato concluso nei tempi previsti ed ha permesso di migliorare l efficienza di abbattimento seppur in quantità inferiore rispetto al preventivato. Azione di miglioramento Realizzazione del back-up del sistema di raccolta e trasmissione dati di monitoraggio emissioni in continuo all autorità di controllo (ARPA).

22 Scarichi idrici in FOGNATURA LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 Le acque industriali (vedere paragrafo Utilizzo risorsa idrica) e le acque di prima pioggia sono pre-trattate nell impianto chimico-fisico prima dello scarico in pubblica fognatura (S1) che recapita le acque in un impianto di depurazione consortile. Nel medesimo recapito (S1) sono convogliate anche le acque civili. CONDIZIONI DI VALUTAZIONE DELL ASPETTO Vista la tipologia dell aspetto e del conseguente impatto è stata sviluppata una specifica valutazione di significatività anche per le condizioni di anomalia che potrebbero essere causate da un malfunzionamento dell impianto di trattamento. Per tale valutazione è emerso un livello di significatività pari a L4. Di seguito si riportano i volumi di acque reflue scaricati in fognatura. mc Scarichi in fognatura Anno VOLUMI SCARICATI (mc) S Figura 6 - Volumi scaricati in fognatura triennio I volumi scaricati sono in aumento rispetto al 2013 anche in conseguenza della stagione eccezionalmente piovosa. 20 Sullo scarico S1 sono effettuate 2 analisi all anno per la verifica degli inquinanti indicati nell Autorizzazione integrata Ambientale (4 analisi/anno limitatamente ai metalli pesanti). La variabilità dei valori riportati nelle tabelle seguenti è dovuta alla frequenza di campionamento e analisi (discontinua) e non a sostanziali variazioni delle prestazioni dell impianto. I valori rilevati si confermano ampiamente al di sotto dei limiti di legge. Per lo scarico S1, i composti legati all attività di termovalorizzazione e con un flusso di massa maggiore sono riportati nella tabella seguente. Parametro Unitá di misura SCARICO S1: FLUSSI DI MASSA Cloruri kg/anno Cromo totale g/anno Cromo VI g/anno Rame g/anno Solfati kg/anno Zinco g/anno Dato A per l indicatore sugli scarichi idrici in fognatura

23 Indicatori Di seguito gli indicatori selezionati per lo scarico idrico S1. Parametro Flusso di massa (g) / energia termica utile (MWht) Cloruri Cromo totale 0,03 0,01 0,04 Cromo VI 0,02 0,01 0,02 Rame 0,01 0,003 0,01 Solfati Zinco 0,03 0,01 0,005 Parametro Dato R: indicatore per gli scarichi idrici in fognatura Flusso di massa (g) / rifiuti in ingresso (t) Cloruri Cromo totale 0,08 0,03 0,09 Cromo VI 0,04 0,02 0,05 Rame 0,02 0,01 0,01 Solfati Zinco 0,06 0,02 0,01 21 Miglioramento Ambientale L aspetto risulta non significativo e non sono programmati per il 2015 Obiettivi di miglioramento. Azione di miglioramento Ritenendo in ogni caso importante misurare più precisamente il quantitativo di acque imputabili all impianto scaricate in S1, in cui confluiscono anche le acque di scarico di altri insediamenti, che sono stimate e non misurate, è stata definita l Azione di Miglioramento per il posizionamento di un misuratore di portata che conteggi i volumi in modo più puntuale.

24 Scarichi idrici in ROGGIA DESIO LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 Nel corpo idrico superficiale denominato Roggia Desio, facente parte del reticolo idrico minore, sono recapitati: - lo spurgo delle torri evaporative (scarico S4), - le acque meteoriche di seconda pioggia (scarichi S2 e S3). CONDIZIONI DI VALUTAZIONE DELL ASPETTO Vista la tipologia dell aspetto e del conseguente impatto è stata sviluppata una specifica valutazione di significatività anche per le condizioni di emergenza che potrebbero essere causate dallo sversamento di sostanze chimiche sui piazzali e quindi accidentalmente affluire alla Roggia. Per tale valutazione è emerso un livello di significatività pari a L4. Nella seguente tabella si riportano i dati di scarico al punto S4. Anno VOLUMI SCARICATI (mc) S Scarichi in roggia NOTA: Gli scarichi S2 e S3 non sono dotati di contatori volumetrici per la determinazione della portata scaricata in quanto vi confluisce solo acqua di pioggia. I volumi scaricati in S4 sono in diminuzione in seguito all ottimizzazione nella gestione automatica dello spurgo e alle temperature estive particolarmente basse con conseguente minor utilizzo delle torri evaporative mc Figura 7 Volumi scaricati in Roggia Desio triennio Sugli scarichi S2, S3 e S4 viene effettuata 1 analisi completa all anno di tutti i parametri previsti dal D.Lgs. 152/06. Per lo scarico S4, i composti legati all attività e con un flusso di massa maggiore sono riportati nella tabella seguente. La variabilità dei valori riportati nelle tabelle seguenti è dovuta alla frequenza di campionamento e analisi (discontinua) e non a sostanziali variazioni delle prestazioni dell impianto. I valori rilevati si confermano ampiamente al di sotto dei limiti di legge.

25 Per lo scarico S4, i composti legati all attività delle torri evaporative e con un flusso di massa maggiore sono riportati nelle tabelle seguenti. Indicatori Parametro Parametro Flusso di massa (g) / energia termica utile (MWht) Cloruri 2,5 2,5 3,1 Solfati 9,7 10,7 9,3 Parametro Unità di misura Dato R: indicatore per gli scarichi idrici in corpo idrico superficiale SCARICO S4 Cloruri kg/anno Solfati (come SO4) kg/anno Dato A per l indicatore scarichi idrici in corpo idrico superficiale Flusso di massa (g) / rifiuti in ingresso (t) Cloruri 5,5 6,0 7,2 Solfati 21,4 25,5 21,5 Normativa ambientale applicabile - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte II, titolo III-bis - L autorizzazione integrata ambientale - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte III, relativa ai limiti allo scarico - Regolamento regionale n. 4/2006. L organizzazione ha ottenuto l Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto del 19/12/2013 e s.m.i. nella quale sono indicate le prescrizioni gestionali ed impiantistiche sugli scarichi idrici. Sono attuati tutti controlli previsti mediante analisi sugli scarichi. Tutti i dati sono trasmessi agli enti di controllo. 23 Miglioramento Ambientale L aspetto risulta non significativo e non sono programmati Obiettivi di miglioramento. AZIONE DI MIGLIORAMENTO È stata portata a termine l azione di miglioramento relativa alle modalità di gestione delle vasche acqua di prima pioggia in caso di sversamenti, definendo una istruzione operativa ed effettuando le specifiche prove pratiche di simulazione dell emergenza.

26 Gestione RIFIUTI prodotti LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 24 Le principali tipologie di rifiuti prodotti sono: - Ceneri (pesanti e leggere) derivanti dalla combustione dei rifiuti e ferro recuperato dalla loro deferrizzazione; - Polveri PES (da filtro elettrostatico) e Polveri PSR (Prodotti sodici di reazione da filtro a maniche) derivanti dagli impianti di abbattimento fumi; - Fanghi derivanti dall impianto di trattamento acque reflue; - Oli esausti e rottami derivanti dalle attività di manutenzione. Occasionalmente possono essere prodotti rifiuti differenti da quelli citati, ma in quantitativi non rilevanti. Nella seguente tabella sono riportati i principali rifiuti prodotti negli ultimi 3 anni. RIFIUTO (codice CER) QUANTITÁ (t) Ceneri pesanti e scorie (CER e CER *) ,9 Polveri (CER *) ,48 Fanghi (CER ) ,52 Oli esausti (CER * e CER *) 1 1,25 0,78 Rottami ferrosi (CER ) ,02 Materiali ferrosi (CER190102) (1) -- 5,10 460,94 TOTALE NOTA: I rifiuti evidenziati con * sono classificati come pericolosi. (1) Il deferrizzatore scorie è in funzione da dicembre tonnellate prodotte Totale scorie (CER e *) Polveri (CER *) LEGENDA: Figura 8 - Principali rifiuti prodotti triennio Fanghi (CER )

27 Buona parte dei rifiuti prodotti dalla normale attività dell impianto viene inviata ad impianti di recupero (anche al di fuori dell Italia). 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Indicatori Anno Rifiuti prodotti t Dato A LEGENDA: Rifiuti inviati a recupero Rifiuti inviati a smaltimento Rifiuti prodotti (t) / energia termica utile (MWht) Dato R Figura 9 - Destino dei rifiuti prodotti triennio Rifiuti prodotti (t) / rifiuti in ingresso (t) scorie ,092 0,203 polveri ,012 0,026 fanghi 115 0,001 0,001 scorie ,085 0,204 polveri ,011 0,026 fanghi 135 0,001 0,002 scorie ,086 0,199 polveri ,011 0,026 fanghi 140 0,001 0, L indicatore relativo alle scorie è in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti, a causa della deferrizzazione del rifiuto a regime della primavera Di tutti i rifiuti prodotti, solo una parte risulta classificata come pericolosa; i quantitativi relativi ai rifiuti pericolosi sono indicati nella tabella seguente. Anno Rifiuti pericolosi (t) Dato A Rifiuti pericolosi (t) / energia termica utile (MWht) Dato R Rifiuti pericolosi (t) / rifiuti in ingresso (t) ,040 0, ,011 0, ,011 0,026 L andamento del 2013, con una decisa diminuzione della produzione di rifiuti pericolosi, è stato influenzato da modifiche normative sulla classificazione delle scorie (H14), non da modifiche effettive della composizione del rifiuto.

28 Normativa ambientale applicabile - D. Lgs 133/2005 Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti. - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte II, titolo III-bis - L autorizzazione integrata ambientale. - D. Lgs 152/2006 e s.m.i., Parte IV, relativa alla gestione dei rifiuti - Regolamento UE n. 1357/2014 del 17/12/ Decisione 955/2014 Ue del 18 dicembre Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto della Regione Lombardia n del 19/12/ Decreto 27/09/2010 definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. L organizzazione gestisce i rifiuti prodotti in ottemperanza alla normativa vigente, garantendone la tracciabilità ed affidandoli a soggetti autorizzati. Miglioramento Ambientale OBIETTIVO 19 Deferrizzazione scorie. Descrizione dell Obiettivo Realizzazione di un impianto di separazione dei materiali ferrosi dalle scorie di combustione dei rifiuti, tale attività permetterà di avere un maggiore controllo del processo di recupero materiali ferrosi e ridurre la percorrenza su strada della quota di rifiuto recuperato. Stato avanzamento L impianto è stato realizzato ed opera ora a regime. Obiettivo concluso. Azione di Miglioramento Per ottimizzare gli spazi e avere un unico locale di deposito temporaneo è stata definita una riorganizzazione degli spazi di deposito per i rifiuti prodotti in modo non continuativo e in piccoli quantitativi. 26

29 Gestione RUMORE LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 Le attività svolte in impianto, per tipologia e collocamento (prevalentemente in esterno o in aree non compartimentate) generano emissioni di rumore, in ogni caso compatibili con la classe acustica prevista dalla zonizzazione del Comune di Como. Il Comune, nel piano di zonizzazione adottato, pone infatti l area in cui è inserito il Termovalorizzatore in classe VI. In merito alla classificazione acustica dell intorno, si deve far riferimento anche al comune di Casnate con Bernate, in quanto il termovalorizzatore si trova nel territorio di Como, ma sul confine con tale comune. Sono state indagate le emissioni sonore ai recettori più prossimi: - per il comune di Como il ricettore residenziale più prossimo è inserto in classe V. - per il comune di Casnate i due ricettori residenziali più prossimi all impianto sono inserti in classe III. Periodicamente viene effettuato il monitoraggio acustico relativo all attività dell impianto lungo i punti di confine e presso i 3 ricettori residenziali più prossimi. I risultati dell ultima campagna di monitoraggio (2013) hanno messo in evidenza il rispetto dei valori limite di immissione, emissione e del criterio differenziale. La prossima campagna di monitoraggio acustico è prevista in occasione di eventuali modifiche impiantistiche. Normativa ambientale applicabile - Legge Quadro sull inquinamento acustico 447/95 - DPCM 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. - Legge Regionale n. 13 del 10/08/2001. Norme in materia di inquinamento acustico. Miglioramento Ambientale Attività di miglioramento E stato verificato il mantenimento nel tempo delle prestazioni acustiche delle apparecchiature dell impianto già oggetto di interventi di mitigazione, mediante misurazioni in prossimità delle sorgenti. L attività di controllo ha confermato la stabilità dei livelli sonori emessi. 27 Attività di miglioramento La campagna di cui sopra ha evidenziato alcuni interventi ulteriormente migliorativi che saranno condotti nel A tal proposito è stata aperta una nuova azione di miglioramento per insonorizzare alcune apparecchiature.

30 Uso del suolo - BIODIVERSITÀ LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L4 L utilizzo di suolo può interferire con gli habitat delle specie animali e lo sviluppo della vegetazione. Il termovalorizzatore di Acsm Agam occupa superfici estremamente ridotte, in relazione ad altri impianti della medesima tipologia, (il sito su cui insiste l impianto di termovalorizzazione copre complessivamente m 2 ), inoltre si trova inserito in un contesto prevalentemente industriale. Tali condizioni limitano l impatto sulla biodiversità. Di interesse potrebbe essere anche una valutazione sull influenza che l attività del termovalorizzatore potrebbe avere sulla vicina area di rilevanza naturale Palude di Albate (Oasi naturale del Bassone). Nell ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per la ristrutturazione ed il potenziamento della Linea 1, nel corso del 2007, il Termovalorizzatore è stato sottoposto ad uno studio di incidenza, che ha valutato come i nostri impatti ambientali avrebbero potuto interferire con l area protetta. Da tale studio è emerso che l impatto dell impianto sull habitat, sulla vegetazione e sulla fauna è trascurabile. Indicatore In ottemperanza a quanto richiesto dal regolamento EMAS si riporta l indicatore m 2 di superficie edificata rispetto ai kg di rifiuti in ingresso ed all energia termica utile prodotta. La superficie coperta e impermeabilizzata è pari a m 2 e risulta invariata nel triennio (Dato A per l indicatore sulla biodiversità). Anno superficie edificata (m 2 ) / energia termica utile MWht superficie edificata (m 2 ) / rifiuti ingresso (t) ,054 0, ,050 0, ,054 0,124 Dato R indicatore per la biodiversità La lieve variazione dell indicatore è da ascrivere unicamente al minor quantitativo di rifiuti in ingresso ed energia termica utile e non ad una maggiore occupazione di suolo. Normativa ambientale applicabile - Direttiva 79/409/CEE - Concernente la conservazione degli uccelli selvatici. - Direttiva 92/43/CEE - Relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatiche.

31 INQUINAMENTO LUMINOSO LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ L3 Sono presenti fonti luminose, alcune delle quali non internalizzate. Tale condizione, necessaria al fine di garantire la completa sorveglianza delle aree esterne dell impianto durante il periodo notturno, comporta in ogni caso un impatto verso l esterno. CONDIZIONI DI VALUTAZIONE DELL ASPETTO La valutazione è effettuata in condizioni normali. Normativa ambientale applicabile Legge Regionale 27 Marzo N. 17. Miglioramento Ambientale OBIETTIVO 22 Come già descritto a pagina

32 Gestione EMERGENZE ambientali Per tutelare l ambiente anche in occasione di situazioni di emergenza, l organizzazione ha implementato una apposita istruzione operativa. Le emergenze ambientali identificate sono: - sversamenti di prodotti chimici, - dispersione di materiali polverulenti e fanghi, - guasti impianto che possono avere ripercussioni sugli aspetti ambientali, - rinvenimento nei rifiuti in ingresso di materiale radioattivo ad alta intensità di dose, - sversamento di oli dagli automezzi di trasporto rifiuti, - incendio. Periodicamente sono effettuate simulazioni per preparare il personale aziendale a rispondere correttamente alle emergenze che possono verificarsi. Negli ultimi anni si sono verificate le emergenze evidenziate nella tabella seguente. Anno Numero emergenze Tipologia Perdita di olio dalla centralina oleodinamica durante la manutenzione Spargimento olio durante guasto benna di caricamento rifiuti fossa 2 Spargimento olio circuito idraulico di un automezzo di scarico rifiuti per cause indipendenti dall attività dell impianto 30 In tutti i casi verificatisi l attivazione delle procedure di emergenza ha permesso il contenimento dell evento e la limitazione dei danni alle matrici ambientali. Non è stato necessario richiedere l intervento di terzi per la gestione dell emergenza.

33 COMUNICAZIONE L azienda ha strutturato specifici canali di comunicazione per gestire le comunicazioni al proprio interno e verso l esterno. In particolare gli strumenti di comunicazione e conoscenza rivolti a tutti i cittadini e ai soggetti interessati sono: - il sito web ( fonte di documentazione sull autorizzazione integrata ambientale, sulle emissioni in atmosfera dell impianto e sui rapporti ambientali in corso di aggiornamento; - i comunicati stampa curati dal Responsabile per le Relazioni Esterne; - le visite dell impianto di termovalorizzazione da parte di scuole e associazioni. - la diffusione della dichiarazione ambientale; - gli strumenti di monitoraggio della soddisfazione cliente. Nel corso degli ultimi anni hanno visitato l impianto studenti e professionisti, come riportato nella seguente tabella. Reclami delle parti interessate Numero visitatori Nell anno 2014 è stata ricevuta un unica segnalazione telefonica di rumore anomalo, di cui si è prontamente identificata la causa che è stata rimossa. 31

34 32

35 PROGRAMMA ambientale Aspetto ambientale LS Tipo Data inizio Obiettivo Indicatore Data fine prev. Stato a Febbraio 2015 Costi previsti ( ) Responsabili esecuzione e controllo EMISSIONI IN ATMOSFERA GESTIONE RISORSE ENERGETICHE GESTIONE RISORSE ENERGETICHE GESTIONE RISORSE ENERGETICHE L4 L3 L3 L3 D D D D SETT GENN DIC GENN GENN n. 21 Incremento efficienza abbattimento NOx nei fumi (mediante sostituzione catalizzatore reattore DeNOx Linea 1 e Linea 2) Azione di miglioramento : Realizzazione del back-up del sistema di raccolta e trasmissione dati di monitoraggio emissioni in continuo all autorità di controllo (ARPA). consumo di ammoniaca n. 20 Aumentare il quantitativo produzione di di energia elettrica energia elettrica generata, a parità di (kwhe) indicizzata condizioni operative. al vapore in Incrementare l indicatore ingresso alla rispetto alla situazione turbina (t/h) attuale di almeno il 5% Azione di miglioramento : Implementazione di una attività di individuazione e eliminazione perdite sul circuito aria compressa Azione di miglioramento : Installazione o sostituzione di cuffie isolanti sulle valvole delle tubazioni ad alta temperatura e sulla turbina per ridurre la dispersione di calore. / / / LUG 2014 DIC DIC DIC DIC Intervento realizzato nei tempi previsti. Efficacia parzialmente raggiunta IN CORSO Temporaneamente accantonato a seguito delle valutazioni derivanti dall attuale situazione di mercato. IN CORSO Responsabile esercizio, Processo e controllo, monitoraggio emissioni, ufficio acquisti, Responsabile termovalorizzatore Monitoraggio emissioni, Responsabile termovalorizzatore Da valutare IN CORSO Responsabile esercizio e manutenzione, Responsabile termovalorizzatore Responsabile esercizio e manutenzione, Responsabile termovalorizzatore GESTIONE RIFIUTI PRODOTTI L4 D DIC n. 19 Deferrizzazione scorie. Si prevede di raggiungere un valore pari al 5% nel se condo semestre Quantitativo di materiale ferroso inviato a recupero indicizzato sulla produzione totale di scorie GIU Intervento realizzato. Efficacia parzialmente raggiuta vedere paragrafo rifiuti Ingegneria nuove realizzazioni, processo e controllo, monitoraggio emissioni, ufficio acquisti, responsabile termovalorizzatore 33 GESTIONE RISORSE ENERETICHE E L3 INQUINAMENTO LUMINOSO D GEN n. 22 Ammodernamento impianto illuminazione esterna Potenza installata DIC In corso Responsabile manutenzione elettrica, responsabile termovalorizzatore GESTIONE RUMORE L4 D NOV Azione di miglioramento n. 7/13 Monitoraggio acustico delle sorgenti più significative -- SETT Azione conclusa Monitoraggio emissioni, responsabile termovalorizzatore LS: livello di significatività Tipo: D= Diretto; I= Indiretto

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