REPUBBLICA FEDERATIVA DEL BRASILE AMBASCIATA DEL BRASILE A ROMA

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1 REPUBBLICA FEDERATIVA DEL BRASILE AMBASCIATA DEL BRASILE A ROMA BANDO DI GARA 15/2012 Allegato II PROGETTO DI SOSTITUZIONE CON COTTO DI PARTE DELLA MOQUETTE DEL QUARTO PIANO DI PALAZZO PAMPHILJ PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL D.LGS. 9 APRILE 2008, n. 81 MODIF. DAL D.LGS. 106/09

2 Roma, Novembre

3 PROGETTO DI SOSTITUZIONE CON COTTO DI PARTE DELLA PAVIMENTAZIONE IN MOQUETTE DEL QUARTO PIANO DI PALAZZO PAMPHILJ L intervento riguarda le opere necessarie alla sostituzione di parte della pavimentazione in moquette del quarto piano di Palazzo Pamphilj con pavimentazione in cotto. L intervento riguarda le stanze ed i corridoi evidenziati negli elaborati grafici di progetto ed include la rimozione della pavimentazione in moquette esistente, il consolidamento del massetto sottostante e la fornitura in opera di una nuova pavimentazione in cotto pretrattato e di un nuovo zoccolino in cotto coordinato con il pavimento. L appalto prevede inoltre la fornitura in opera di pezzi speciali con toro della stessa marca e finitura della pavimentazione per la realizzazione della rampa di gradini verso la sala Aranha Il lavoro include inoltre tutte le necessarie opere di falegnameria sulle porte per adeguarle alla differente altezza della pavimentazione. L appalto comprende la movimentazione anche ripetuta per lo spostamento degli arredi mobili per liberare le stanze oggetto dei lavori e per la riprotezione anche temporanea del personale dell Ambasciata e tutte le opere necessarie alla protezione da danni e polveri dei soprastanti intonaci e pitture ed eventuali riprese. È inoltre inclusa nell appalto la rimozione dello zoccolino portacavi telefonici e di trasmissione dati per n. 6 postazioni di lavoro esistenti nella Sala Aranha, e la fornitura in opera di corrugati semirigidi diametro minimo mm. 20 che dovranno transitare nel massetto di allettamento della pavimentazione in cotto. Le scatole del tipo da incasso sono già state posate all interno della muratura ed i corrugati previsti nel presente appalto dovranno essere collegati a quelli fuoriuscenti dalle suddette scatole a muro ed a quelli provenienti dalla rete dati dell Ambasciata. L infilaggio dei cavi sarà realizzato da altra ditta prima della posa della pavimentazione. L appalto riguarda, nessuna esclusa, tutte le opere, le forniture, le lavorazioni e le attrezzature necessarie all esecuzione degli interventi previsti. 3

4 CONTENUTI Premesse ed oggetto dei lavori Individuazione rapporto uomini/giorni Individuazione dei soggetti Aspetti di carattere generale Descrizione dei lavori previsti e sequenza dei lavori Schede organizzazione del cantiere Schede attività di cantiere Schede opere provvisionali Schede macchine Schede utensili Schede macchine/attrezzature Schede dispositivi di protezione individuale Schede rischi specifici di riferimento Schede di valutazione per gruppi omogenei Programma lavori e sovrapposizione attività Analisi costi per la sicurezza Il presente Piano di sicurezza e Coordinamento è stato redatto tenendo conto di quanto contenuto nel Documento sulla valutazione dei rischi della Committente che si intende qui integralmente riportato. 4

5 1.0 PREMESSA Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, che nel seguito viene indicato come PSC, contiene,, come chiarito nell allegato XV del D. Lgs n. 81, sue modifiche e integrazioni, le misure generali e particolari relative alla sicurezza e salute dei lavoratori che dovranno essere utilizzate dall Appaltatore nell esecuzione dei lavori oggetto dell appalto a cui si riferisce. Il PSC riporta l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonché la stima dei relativi costi. Il piano contiene altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dall eventuale presenza simultanea o successiva delle varie imprese ovvero dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di provvedere, quando ciò risulti necessario, all utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. Le prescrizioni contenute nel presente PSC non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo di prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori, e non sollevano l appaltatore dagli obblighi imposti dalla normativa vigente. Il presente PSC potrà infatti essere integrato con le modifiche migliorative suggerite dall Appaltatore e dai suoi subappaltatori. L Appaltatore, oltre alla predisposizione del Piano di Sicurezza Operativo (PSO), ha anche l obbligo di presentare al Coordinatore della Sicurezza per l Esecuzione, ai fini della approvazione, le ulteriori scelte tecniche che hanno implicazione sulla salute e sicurezza del personale che si rendessero necessarie durante le singole fasi di lavorazione. Il PSC dovrà essere tenuto in cantiere e va messo a disposizione delle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo di cantiere. Il PSC dovrà essere illustrato e diffuso dall Appaltatore a tutti soggetti interessati e presenti in cantiere prima dell inizio delle attività lavorative, compreso il personale della Direzione Lavori. Il Coordinatore per la Progettazione dei Lavori ha svolto un azione di coordinamento nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nel progetto, sia selezionando soluzioni che comporteranno minori rischi durante l esecuzione delle opere, sia accertando che il progetto segua le norme di legge e di buona tecnica. La pianificazione dei lavori riportata nel programma dei lavori allegato al presente è stata determinata dal Coordinatore per la Progettazione dei lavori in condizioni di sicurezza, riducendo per quanto possibile le possibilità di lavorazioni pericolose e tra loro interferenti. Le opere avranno una durata globale prevista di trenta giornate lavorative. Il presente piano dovrà essere portato a conoscenza dei concorrenti alla gara di appalto e, una volta aggiudicato l appalto, di tutto il personale operante nel cantiere e della Committente a cura dei Responsabili dell Impresa, i quali dovranno sorvegliare sul rispetto assoluto di quanto contenuto. Precisazioni È responsabilità dell Appaltatore assicurarsi che i lavoratori che operano sotto la sua direzione o controllo, compresi il personale di altre ditte e i lavoratori autonomi che per qualsiasi motivo si trovino in cantiere, siano addestrati e informati sui temi della sicurezza del lavoro ed ha il compito di verificare i POS dei propri eventuali subappaltatori giudicandone la conformità con il proprio POS prima di trasmetterlo al Coordinatore. L Appaltatore deve informare i propri dipendenti dei rischi relativi a tutte le attività da espletare, di costruzione da eseguire e di quelle inerenti al luogo dove si realizzeranno le opere, nonché provvedere alla formazione del personale adibito a specifiche lavorazioni e attività che possano comportare rischi per l incolumità e la salute. In merito alle disposizioni del presente piano ed alle successive modifiche ed integrazioni il datore di lavoro delle singole imprese interessate ha l obbligo di consultare i rappresentanti per la sicurezza fornendo i necessari chiarimenti. 5

6 I rappresentanti per la sicurezza delle imprese ed i lavoratori autonomi parteciperanno a riunioni periodiche della sicurezza indette in orario di lavoro OGGETTO DEI LAVORI L edificio di Palazzo Pamphilj, che ospita l Ambasciata del Brasile a Roma si trova tra Piazza Navona e via dell Anima. L intervento riguarda le opere di rimozione della moquette di parte del 4 piano e la sua sostituzione con cotto oltre ad alcune opere minori quali piccoli interventi di falegnameria per la modifica di altezza delle porte e la posa di alcuni corrugati per il transito di cavi per trasmissione dati. Descrizione dell intervento previsto. Le opere previste sono le seguenti: 1. Protezione delle aree non oggetto di lavorazione; 2. Movimentazione degli arredi mobili presenti; 3. Smontaggio e trasporto a discarica di moquette e zoccolino in legno; 4. Verifica e consolidamento del piano di posa della nuova pavimentazione in parquet e cotto; 5. Fornitura in opera di pavimentazione in Cotto Sannini Levigato Flash 15x30 posato a collante con fughe a colore; 6. Fornitura in opera di zoccolino in cotto coordinato con la pavimentazione; 7. Accurata pulizia e sgombero; 8. Movimentazione arredi mobili. Modalità di intervento. Gli interventi previsti nel presente appalto riguardano porzioni di fabbricato utilizzato ad uffici. Sarà quindi necessario segregare le aree interessate dalle lavorazioni con barriere realizzate con teli di polietilene al fine di confinare polveri e rumori. Sarà inoltre posta in opera opportuna segnaletica indicante le aree interessate dai lavori e le deviazioni per raggiungere le altre aree operative della Committente. Le operazioni che producano maggiori rumori o molestie saranno svolte in orari da concordare con la Committente. Prima dell inizio dei lavori saranno concordate con la Direzione dei Lavori e con la Committente le modalità di intervento. L appalto comprende inoltre tutte le opere, lavori e forniture, di completamento e di finitura, descritte o non descritte nei documenti contrattuali ed, in ogni caso, necessarie a realizzare tutte le opere in conformità alle regole dell arte ed alle norme tecniche e di legge vigenti INDIVIDUAZIONE DI MASSIMA DEL RAPPORTO UOMINI/GIORNI È indispensabile poter stimare un valore che permetta di valutare la fascia, rispetto ai parametri del D.Lgs. n. 494/1996 e successivi aggiornamenti, dove inserire l opera in oggetto. La stima appresso riportata individua in 180 il valore uomini/giorni (U/G) relativo all opera in oggetto. Tale situazione, alla luce della Circolare 30 del rende obbligatoria la nomina del Coordinatore per l esecuzione e la predisposizione da parte sua del Piano di Sicurezza e Coordinamento (art. 100, D.Lgs. n. 81/2008). 6

7 La presenza media di personale in cantiere è di 6 persone, mentre la presenza massima prevista è di 8 persone. 7

8 1.3. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COMMITTENTE Ragione sociale AMBASCIATA DEL BARASILE A ROMA. Sede Piazza Navona 12 CAP Comune Roma Tel. Fax PROGETTISTA Studio Dott. Arch. Massimo PAPINI Sede Via P. S. Mancini, 2 CAP Comune Roma Tel. Fax DIRETTORE LAVORI Studio Dott. Arch. Massimo PAPINI Sede Via P. S. Mancini, 2 CAP Comune Roma Tel. Fax CALCOLATORE DEI C.A. Studio Sede CAP Comune Tel. Fax RESPONSABILE DEI LAVORI (NON NOMINATO) Studio Sede CAP Comune Tel. Fax COORDINATORE DELLA PROGETTAZIONE Studio Dott. Arch. Massimo PAPINI Sede Via P. S. Mancini, 2 CAP Comune Roma Tel Fax COORDINATORE DELL ESECUZIONE DEI LAVORI Studio Dott. Arch. Massimo PAPINI Sede Via P. S. Mancini, 2 CAP Comune Roma Tel Fax DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE (DA NOMINARE ALL'ATTO DELL'AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO Studio Sede Via CAP Comune Tel. Fax Ditta appaltatrice: Legale rappresentante: Direttore tecnico dell Impresa: Capo cantiere: Responsabile del servizio prevenzione e protezione dei rischi per l Impresa: Rappresentante dei lavoratori: Medico competente: 8

9 Ditte subappaltatrici: Legale rappresentante: Direttore tecnico dell Impresa: Capo cantiere: Responsabile del servizio prevenzione e protezione dei rischi per l Impresa: Rappresentante dei lavoratori: Medico competente: Legale rappresentante: Direttore tecnico dell Impresa: Capo cantiere: Responsabile del servizio prevenzione e protezione dei rischi per l Impresa: Rappresentante dei lavoratori: Medico competente: Legale rappresentante: Direttore tecnico dell Impresa: Capo cantiere: Responsabile del servizio prevenzione e protezione dei rischi per l Impresa: Rappresentante dei lavoratori: Medico competente: Attrezzatura prevista nel presente piano di sicurezza e coordinamento per le opere edili: Camion ribaltabile 35 q.li con gru per carico e scarico Impastatrice Sega a disco per metalli Saldatrice elettrica Battipiastrelle Tagliapiastrelle Attrezzatura minuta 1.4 DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA TENERE IN CANTIERE A) Documentazione generale Comunicazioni inizio lavori Enti preposti (copia) Iscrizione Camera di Commercio Imprese Appaltatrici (copia) Libri matricola del personale e registro delle presenze Registri infortuni (copia) Denuncia all INAIL. Verbali ispezione e verifica organi di vigilanza (copia) DURC B) Documentazione prevenzione e protezione Copia piano di sicurezza e coordinamento Copia dei Documenti di Valutazione dei rischi redatti dalle Ditte ai sensi del D.Lgs. 626/94 Copia piani di sicurezza operativi Nomine dei soggetti referenti per la sicurezza delle imprese Documenti attestanti la formazione e l informazione Copia dei tesserini di vaccinazione 9

10 Programma sanitario C) Documentazione attrezzature di lavoro Dichiarazione di conformità impianto elettrico di cantiere Dichiarazione di conformità quadro elettrico di cantiere a cura dell installatore Libretto impianti di sollevamento di portata superiore a kg.200 Verifiche trimestrali funi e catene Schede di sicurezza dei prodotti Valutazione del rischio rumore Istruzioni d uso e ricevuta della consegna dei DPI al personale 10

11 1.5. PROCEDURE DA SEGUIRE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI IN SICUREZZA - MODALITA DI ESECUZIONE DEI LAVORI E MISURE DI SICUREZZA Per quanto le opere incluse nel presente piano si tratta di posa di pavimentazione interna e opere di piccola falegnameria per l adattamento delle porte alla nuova altezza della pavimentazione. Pertanto, ad esclusione dei rischi propri dell attività di piastrellista che saranno oggetto di valutazione nell ambito delle valutazioni aziendali, la maggior parte dei rischi riguarda il rapporto tra le attività dell appaltatore e quelle della Committente, i sottoservizi e la movimentazione. Prima di procedere con le lavorazioni la ditta, essendo responsabile delle verifiche strutturali analizzerà la struttura delle aree interessate dall intervento e metterà in atto tutte le misure di distribuzione dei carichi di appoggio e quante altre necessarie ad evitare di sovraccaricare la struttura dell edificio. Per evitare danneggiamenti e macchie alla pavimentazione circostante ed alle pareti queste saranno preventivamente coperte con teli di polietilene pesante. Inoltre si avrà cura di segregare l area con transenne mobili e segnaletica di avvertimento e divieto per evitare il transito di persone non autorizzate, e con teli di plastica e stracci bagnati per evitare eccessiva fuoriuscita di polveri e rumore. L intervento sarà eseguito in lotti successivi, quindi per ogni singola area saranno movimentati gi arredi mobili per sgomberare l area e saranno disposti in area assegnata dall Ambasciata. Quindi si procederà con lo smontaggio della moquette esistente e degli zoccolini in legno da avviare in discarica. Saranno smontate le porte delle stanze interessate e saranno inviate in falegnameria per le modifiche delle altezze. Quindi si procederà con la revisione del piano di posa e con il consolidamento delle fessurazioni e dei danni e quindi con la posa della pavimentazione. L impianto elettrico del cantiere sarà derivato dal quadro elettrico del fabbricato. L impianto di adduzione idrica sarà derivato da quello del fabbricato. Per quanto riguarda spogliatoi e servizi igienici l Ambasciata metterà a disposizione un area dove allestire spogliatoi e servizi igienici. L area di cantiere dovrà contenere anche il contenitore per i materiali di risulta in attesa di trasporto a discarica autorizzata. Per i materiali di risulta dovrà essere tenuto in cantiere apposito registro e tutte le bollette di discarica che dovranno essere consegnate in copia alla D.L. prima dell emissione di qualsiasi certificato di pagamento. Il Direttore di cantiere dell impresa, in quanto responsabile della sicurezza del suo personale e di eventuali danni a cose e persone della Committente e di altri, unitamente al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza dovrà coordinare le attività della propria ditta e delle ditte subappaltatrici con quelle del personale della Committente o di altri soggetti dalla stessa incaricati. PRONTO SOCCORSO La posizione urbana del cantiere favorisce il collegamento con strutture di pronto soccorso ed ospedaliere. Vista la vicinanza con le strutture ospedaliere ed in particolare con l ospedale S. Spirito, sarà sufficiente che in cantiere siano presenti cassette di medicazione conformi almeno a quanto disposto dal D.M. 388/2003, ma si prega l impresa di integrare i contenuti minimi delle cassette di medicazione anche con medicinali e ritrovati adeguati ai rischi professionali con l ausilio del medico competente che indicherà anche quale sarà il luogo più opportuno da utilizzare per le piccole medicazioni. 11

12 Le cassette di medicazione saranno collocate almeno presso le seguenti zone: area di cantiere; SORVEGLIANZA SANITARIA E VISITE MEDICHE La sorveglianza sanitaria sarà effettuata dal medico competente incaricato dall impresa esecutrice ed avrà il compito di: accertare preventivamente l assenza di controindicazioni al lavoro e l idoneità alle mansioni specifiche di ogni singolo lavoratore; esprimere i giudizi di idoneità specifica al lavoro; istituire per ogni lavoratore esposto all «agente» una cartella sanitaria e di rischio da custodire presso il datore di lavoro, con la salvaguardia del segreto professionale; accertare periodicamente, nel corso delle lavorazioni, lo stato di salute di ogni singolo lavoratore, esprimere il giudizio sulla conferma di idoneità alla mansione specifica ed aggiornare le cartelle sanitarie; informare ogni lavoratore interessato dei risultati del controllo sanitario; partecipare alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori, esprimendo pareri di competenza sui risultati e sulle valutazioni. Nel rispetto di quanto è stabilito, tra l altro, dal DPR 303/56, dal DLgs 277/91 e dal DLgs 626/94. FORMAZIONE DEL PERSONALE Nel presente cantiere di lavoro e con l attuale contratto di appalto la durata presunta dei lavori è inferiore all anno, e pertanto l adempimento di quanto previsto dall art. 14 del DLgs 494/96 (consultazione dei rappresentanti per la sicurezza) costituisce assolvimento dell obbligo di riunione di cui all art. 11 del DLgs 626/94, salvo motivata richiesta dello stesso rappresentante per la sicurezza (così come recita l art. 17 del DLgs 494/96). Si rammenta inoltre all impresa esecutrice e per suo tramite ad eventuali subappaltatori e/o lavoratori autonomi autorizzati che resta comunque l obbligo dell assolvimento e della documentazione di quanto disposto dal DLgs 626/94 e successiva integrazione con DLgs 242/96 e successivi. SEGNALETICA DI SICUREZZA Trattandosi di cantieri che interessano luoghi di lavoro di altre attività, la ditta dovrà porre in opera tutte le misure di segregazione e segnalazione delle aree interessate dai lavori, ivi incluse opportune tabelle indicanti i percorsi necessari a raggiungere le aree limitrofe non interessate dalle attività di cantiere. Il cartello di cantiere e la segnaletica interna di sicurezza saranno posti sulla recinzione di cantiere. Adeguata segnaletica sarà esposta anche sui mezzi di trasporto, presso macchinari fissi e quadri elettrici. In caso di sosta prolungata di mezzi di trasporto (autogru) questi dovranno essere 12

13 opportunamente segnalati e dovranno essere protette tutte le parti suscettibili di creare danni a passanti. Tutte le misure di sicurezza dovranno essere riportate sul POS della ditta ed essere discusse con il Coordinatore per l esecuzione. EVACUAZIONE ANTINCENDIO Il pericolo d incendio in cantiere è costituito quasi esclusivamente da materiale di risulta, per cui nei punti strategici sarà sufficiente collocare: - estintori di tipo portatile a mano da 10 kg a polvere secca, tarati e controllati ogni sei mesi; 1.6. COORDINAMENTO TRA IMPRESA, SUBAPPALTATORI E LAVORATORI AUTONOMI Si rammenta all impresa che per l inosservanza delle Norme vigenti in generale e per i contenuti del Piano di sicurezza in particolare, lo stesso coordinatore potrà adottare i provvedimenti che riterrà più opportuni (tra quelli compresi nell art. 5 del DLgs 494/96). In particolare, a mezzo del Giornale dei lavori e con ordini di servizio, egli potrà comunicare all impresa principale (che sarà tenuta a rispettare ed a far rispettare dai subappaltatori, anche con provvedimenti disciplinari previsti nei contratti di lavoro): diffide al rispetto delle norme; richieste di allontanamento della ditta o del lavoratore recidivo; la sospensione delle fasi di lavoro interessate fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. L impresa esecutrice dovrà tenere conto del fatto che anche i fornitori esterni ed i visitatori costituiscono potenziali pericoli attivi e passivi, per cui sarà opportuno che ne disciplini le presenze in cantiere. Nell installazione del cantiere bisognerà porre particolare attenzione ai pericoli derivanti dalle operazioni di trasporto, carico e scarico dei manufatti ( al riguardo si richiamano gli artt. di cui al titolo V del DPR 547 e la prescrizione generica di non fare sostare nessun lavoratore nei pressi delle macchine operatrici e nel loro raggio d azione, né in corrispondenza del percorso compiuto dal carico durante le operazioni di sollevamento e trasporto. L impianto elettrico e di terra sarà realizzato nel rispetto della legge 46/90, con il certificato attestante la conformità alle norme CEI ed a quanto prescritto dalla legislazione vigente in materia. All avvio di ogni fase di lavoro dovranno essere ripetuti tutti i controlli sull impianto elettrico per verificare l avvenuto isolamento delle aree interessate dai lavori. Tutti gli impianti elettrici di cantiere dovranno essere realizzati in bassa tensione (220V) ad eccezione dell alimentazione di attrezzature di sollevamento che potranno essere alimentate con corrente trifase (380V). In luoghi umidi o bagnati è vietato l uso di utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50V verso terra; nelle stesse situazioni le lampade elettriche portatili dovranno essere alimentate con tensione non superiore a 25V verso terra. Ogni interferenza con eventuali impianti preesistenti dovrà essere tempestivamente segnalata alla D.L. che dovrà autorizzare ulteriori interventi Valutazione del rischio rumore e vibrazioni Sulla GU n. 124 del 30 maggio 2006 è stato pubblicato il decreto legislativo 10 aprile 2006, n. 195 dal titolo "Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)". La norma inserisce nel d.lgs. 626/1994 il nuovo titolo V-bis (Protezione da agenti fisici) che va a sostituire le disposizioni di cui al Capo IV del D. Lgs. 277/1991, che viene conseguentemente abrogato. Le innovazioni riguardano, in estrema sintesi: 13

14 > il campo di applicazione, > i valori limite ed i valori che fanno scattare l'azione, > la valutazione dei rischi, > la segnalazione dei luoghi di lavoro, > la sorveglianza sanitaria, > i dispositivi di protezione individuale, > l'informazione e la formazione dei lavoratori, > i metodi e gli strumenti di misura, > le sanzioni. Il decreto legislativo prevede dei valori limite di esposizione (87 db) e dei valori superiori ed inferiori di esposizione (85 e 80 db). L'art. 49-septies, comma 2, del decreto dispone che il datore di lavoro tenga conto dell'attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito indossati dai lavoratori ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione. La valutazione dei rischi dovrà essere più approfondita e dettagliata rispetto a quanto previsto dal 277/91. Il decreto prevede infatti che il datore di lavoro debba prendere in considerazione, oltre al livello, al tipo ed alla durata dell'esposizione, anche: - gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore; tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche e fra rumore e vibrazioni, per quanto possibile a livello tecnico; - tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento; - le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature di lavoro e l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative; - le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria; - la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione. La nuova normativa prevede che la valutazione e le misurazioni vengano programmate ed effettuate almeno ogni quattro anni. I dispositivi di protezione individuale dell'udito, a differenza di quanto previsto dall'art. 43 del "vecchio" d.lgs. 277/91, dovranno essere forniti dal datore di lavoro ai lavoratori quando vengono superati i valori inferiori che fanno scattare l'azione, cioè 80 db(a), mentre dovranno essere fatti indossare ai lavoratori nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o superiore ai valori superiori, cioè 85 db. - le disposizioni degli articoli 2 e 3 si applicano dal 14 dicembre 2006; - Il capo IV del d.lgs. 277/91 è stato abolito dalla data di entrata in vigore del decreto, cioè dal 14 giugno ESPOSIZIONE QUOTIDIANA AL RUMORE ED ALLE VIBRAZIONI DEI LAVORATORI ADDETTI Ai sensi di quando disposto dal D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-quater, comma 1, i valori limite di esposizione e i valori di azione, sono stabiliti anche in relazione alla pressione di picco. Infatti i limiti prevedono: a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX,8h= 87 db(a) e ppeak= 200 Pa (140 db(c) riferito a 20 (micro)pa); b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 85 db(a) e ppeak= 140 Pa (137 db(c) riferito a 20 (micro)pa); c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX,8h= 80 db(a) e ppeak= 112 Pa (135 db(c) riferito a 20 (micro)pa). A tal proposito, il D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-ter, comma 1, lettera a), definisce la pressione acustica di picco (ppeak) come: valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C». 14

15 In relazione al caso in esame, per quanto riguarda l analisi preventiva del valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C», in nessuna posizione sono stati riscontrati livelli superiori a 135 db(c) (ppeak). Pertanto in nessun caso è ipotizzabile che vengano superati i valori limite né di azione né di esposizione. TRATTANDOSI LA PRESENTE DI UNA VALUTAZIONE PREVENTIVA TALE INDICAZIONE DOVRA ESSERE VERIFICATA NEL CORSO DELLE ATTIVITA DEL CANTIERE CON MISURAZIONI DIRETTE utilizzando Fonometri Integratori e Calibratori di Livello Acustico tarati annualmente presso uno dei centri accreditati al SNT (Sistema Nazionale di Taratura) e conformi alle prescrizioni della norma IEC 651/79 gruppo 1 e della norma 804/85 (CEI EN 60651/82 E CEI EN 60804/99) gruppo 1. CONDIZIONI DI ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI E/O ATTREZZATURE Durante i rilievi fonometrici le attività svolte devono essere nelle normali condizioni di esercizio, caratteristiche delle normali condizioni dell attività nella lavorazione specifica. Nel presente documento le valutazioni hanno tenuto conto di quanto sopra. Il datore di lavoro ha fornito i tempi previsti di permanenza dei singoli operatori e/o gruppi omogenei. METODOLOGIA ADOTTATA PER LA VALUTAZIONE DELL' ESPOSIZIONE Per ogni singolo lavoratore e/o per gruppo omogeneo di lavoratori (operatori con mansioni uguali) é stata calcolata la esposizione quotidiana personale al rumore (Lex, 8h) utilizzando i metodi e le formule sopra illustrati. CLASSIFICAZIONE DEI LIVELLI DI ESPOSIZIONE CALCOLATI ED ADEMPIMENTI LIVELLO DI ESPOSIZIONE (Lex, 8h) MINORE DEL LIVELLO INFERIORE DI AZIONE (80 db(a)) Il rischio ai sensi del D. Lgs. n. 195 del 10 aprile 2006 per esposizioni inferiori agli 80 db(a) è considerato nullo. LIVELLO DI ESPOSIZIONE (Lex, 8h) COMPRESO TRA IL LIVELLO INFERIORE DI AZIONE (80 db(a)) E QUELLO SUPERIORE (85 db(a)) Tale esposizione è stata evidenziata per tutti i gruppi omogenei di lavoratori. L'azienda adotterà le seguenti attività di prevenzione e protezione: D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-septies, comma 1 Il datore di lavoro deve fornire i dispositivi di protezione individuali per l'udito conformi alle disposizioni contenute nel Titolo IV ed alle seguenti condizioni: a) nel caso in cui l'esposizione al rumore superi i valori inferiori di azione il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale dell'udito; c) il datore di lavoro dovrà scegliere dispositivi di protezione individuale dell'udito che consentono di eliminare il rischio per l'udito o di ridurlo al minimo, previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti; d) ha l obbligo di verificare l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito, cosi come da dm 2/5/2001: Criteri per l individuazione e l uso dei DPI e secondo la norma UNI EN 458. A tal proposito si consiglia di disporre ugualmente l' uso degli otoprotettori anche per gli esposti a livelli di rumore compresi tra 80.0 ed 85.0 db(a). La protezione dell'udito darà ulteriore garanzia affinché non insorgano ipoacusie o si aggravino quelle eventualmente già esistenti, oltre che ulteriore obbligo nei confronti dei lavoratori ipersensibili per condizione e/o patologie. 15

16 D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-nonies, comma 1 Nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 21 e 22 del D.Lgs. 626/94 e s.m.i., il datore di lavoro garantisce che i lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione vengano informati e formati in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alla natura di detti rischi; b) alle misure adottate in applicazione del presente titolo volte ad eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; c) ai valori limite di esposizione e ai valori di azione di cui all'articolo 49-quater; d) ai risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore effettuate in applicazione dell'articolo 49- quinquies insieme a una spiegazione del loro significato e dei rischi potenziali; e) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale dell'udito; f) all'utilità e ai mezzi impiegati per individuare e segnalare sintomi di danni all'udito; g) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; h) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore. D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-decies, comma 2 La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione, su loro richiesta o qualora il medico competente ne conferma l'opportunità. A questo proposito, si consiglia di sottoporre comunque al controllo audiometrico anche i lavoratori che non ne facciano richiesta. LIVELLO DI ESPOSIZIONE (Lex, 8h) MAGGIORE DEL LIVELLO SUPERIORE DI AZIONE (85 db(a)) Tale esposizione non è stata evidenziata per nessuno dei gruppi omogenei di lavoratori previsti. LIVELLO DI ESPOSIZIONE (Lex, 8h) MAGGIORE DEL LIVELLO DI ESPOSIZIONE (87 db(a)) Tale situazione non è stata riscontrata per alcun gruppo omogeneo di lavoratori previsti. Infatti, ai sensi dal D.Lgs. 195/2006, art. 2 art. 49-septies, comma 2: il datore di lavoro tiene conto dell attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell udito indossati dal lavoratore solo ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione. Secondo la EN 458, ogni protettore auricolare deve essere accompagnato dai dati di attenuazione sonora forniti dal fabbricante, espressi in 3 modi, uno di essi (quello che sarà da noi utilizzato) è: - SNR: esprime con un solo valore, in db, l attenuazione sonora semplificata (Simplified Noise Reduction) del DPI; il fabbricante ricava questo valore dai valori in banda d ottava. Il metodo SNR è il metodo più semplice: il livello effettivo all orecchio. L Aeq può essere calcolato sulla base del livello equivalente ponderato C (LCeq) misurato sul luogo di lavoro secondo la relazione: L Aeq = LCeq - SNR Poiché spesso non si dispone del livello equivalente pesato secondo la curva C (LCeq), bensì solo di quello pesato secondo la curva A (LAeq), una raccomandazione OSHA consiglia, utilizzando quest ultimo valore, di diminuire di 7 db il valore di SNR (metodo SNR corretto); la formula precedente diventa allora: L Aeq = LAeq - (SNR - 7) Al fine di semplificare la verifica dei livelli di esposizione (Lex, 8h) considerando l attenuazione degli otoprotettori sarà da noi utilizzato il metodo SNR corretto. In considerazione del fatto che attenuare (metodo SNR) tutti i singoli livelli (Leq, db(a)) utilizzati per il calcolo dell esposizione quotidiana (Lex, 8h), corrisponde in pratica ad attenuare il livello di esposizione stesso (Lex, 8h), si procederà in tal modo per ottenere i livelli di 16

17 esposizione considerando l attenuazione degli otoprotettori indossati. TABELLE CON IL CALCOLO DELLE ESPOSIZIONI QUOTIDIANE DETERMINAZIONE DELL'ESPOSIZIONE AL RUMORE Livelli di esposizione quotidiana per gruppi omogenei di attività (ricavati dalle tabelle messe a disposizione dal cpt di torino) NATURA DELL'OPERA: COSTRUZIONI EDILI IN GENERE TIPOLOGIA: RISTRUTTURAZIONI GRUPPO OMOGENEO: ASSISTENTE TECNICO DI CANTIERE (GENERICO) ATTIVITA' % TEMPO DEDICATO Leq Installazione cantiere 2 77 Murature Impianti Intonaci 9 86 Pavimenti e rivestimenti 7 84 Finiture 8 84 Fisiologico 5 FASCIA DI APPARTENENZA RISCHIO RUMORE (Lex 8h) SUPERIORE A 80 FINO A 85 db(a) Obbligo di fornire DPI DPI: 3M (SNR 19dB) (fattore correttivo 19dB 7) PRESENZA DI SOSTANZE OTOTOSSICHE INTERFERENZA CON SEGNALI DI AVVERTIMENTO LAVORO STRAORDINARIO MESSI A DISPOSIZIONE 12 db(a) NO SEGNALI ASSENTI NON PREVISTO ESPOSIZIONE A VALLE DEGLI EVENTUALI DPI INFERIORE MINIMO DI AZIONE LIVELLO NATURA DELL'OPERA: COSTRUZIONI EDILI IN GENERE TIPOLOGIA: RISTRUTTURAZIONI GRUPPO OMOGENEO: MURATORE ATTIVITA' % TEMPO DEDICATO Leq Murature Formazione scanalature

18 Sigillature Fisiologico 5 FASCIA DI APPARTENENZA RISCHIO RUMORE (Lex 8h)SUPERIORE A 80 FINO A 85 db(a) Obbligo di fornire DPI DPI: 3M (SNR 19dB) (fattore correttivo 19dB 7) PRESENZA DI SOSTANZE OTOTOSSICHE INTERFERENZA CON SEGNALI DI AVVERTIMENTO LAVORO STRAORDINARIO MESSI A DISPOSIZIONE 12 db(a) NO SEGNALI ASSENTI NON PREVISTO ESPOSIZIONE A VALLE DEGLI EVENTUALI DPI INFERIORE MINIMO DI AZIONE LIVELLO NATURA DELL'OPERA: COSTRUZIONI EDILI IN GENERE TIPOLOGIA: RISTRUTTURAZIONI GRUPPO OMOGENEO: OPERAIO COMUNE (MURATORE) ATTIVITA' % TEMPO DEDICATO Leq Confezione malta Movimentazione materiale Utilizzo clipper Pulizia cantiere Fisiologico 5 FASCIA DI APPARTENENZA RISCHIO RUMORE (Lex 8h) SUPERIORE A 85 FINO A 90 db(a) Obbligo di fornire DPI DPI: 3M (SNR 19dB) (fattore correttivo 19dB 7) PRESENZA DI SOSTANZE OTOTOSSICHE INTERFERENZA CON SEGNALI DI AVVERTIMENTO LAVORO STRAORDINARIO ESPOSIZIONE A VALLE DEGLI EVENTUALI DPI MESSI A DISPOSIZIONE 12 db(a) NO SEGNALI ASSENTI NON PREVISTO INFERIORE LIVELLO MINIMO DI AZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI E noto che le lavorazioni in cui si impugnano utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti, possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori e lesioni osteo-articolari 18

19 definiti Sindrome da vibrazioni mano-braccio. Il rischio è presente non appena si inizia ad utilizzare regolarmente e di frequente un macchinario che produce un alto livello di vibrazioni. La sindrome da vibrazioni ha molteplici cause: alti livelli di vibrazioni; grande forza esercitata dall operatore sul macchinario o utensile; un periodo di lavoro troppo lungo; un ambiente lavorativo umido e freddo. I valori di vibrazioni dichiarati dalla casa costruttrice in conformità alla Direttiva Macchine possono essere termini utili di paragone. Si può comunque ottenere una valutazione più affidabile facendo ricorso alle conoscenze acquisite grazie a esposizioni paragonabili. Database specifici sono disponibili presso il CTP ed in rete presso e Questi database permettono di identificare i macchinari e gli utensili maggiormente vibranti. Lo standard internazionale ISO 5349: 2001 rivela che un esposizione di circa 2,3 m/s² per 8 ore può provocare, dopo 10 anni, la sindrome da vibrazioni nel 10% delle persone esposte. Ciò indica che il rischio può essere valutato sulla base di un livello di esposizione equivalente a 8 ore, vale a dire il livello continuativo che genererebbe in 8 ore la stessa energia di vibrazione dell effettiva esposizione. Le azioni da intraprendere per ridurre il rischio vibrazioni sono quindi essenzialmente le seguenti: Utilizzare macchine progettate e costruite in modo da ridurre al minimo consentito adlla tecnologia i rischi dovuti alla trasmissione di vibrazioni trasmesse dalla macchina; Scegliere nelle singole attività di cantiere le macchine o gli utensili adeguati, in modo da non costringere il lavoratore a sforzi maggiori e per periodi più lunghi; Mantenere i macchinari e gli utensili in buone condizioni; Se necessario, modificare i metodi e le modalità di lavoro; Limitare la durata dell esposizione, ad esempio organizzando dei turni; Programmare periodi di riposo; Organizzare lo spazio di lavoro; Formare i dipendenti per insegnargli a scegliere ed utilizzare correttamente i macchinari e gli utensili per una determinata operazione; Mantenere le mani ed il corpo caldi; Assegnare ed utilizzare i DPI adatti, cioè guanti antivibrazione certificati da un Ente accreditato. Va ricordato che questi devono essere marcati CE e nella scheda tecnica devono riportare i valori di trasmissibilità TM e TH (che devono essere inferiori, rispettivamente, a 1 e 0,6) e devono essere omologati secondo la norma armonizzata EN ISO 10819; Programmare controlli sanitari preventivi periodici. Di seguito vengono riportate le schede riassuntive di esposizione a vibrazioni suddivise per 19

20 gruppo omogeneo di rischio in relazione al tempo di impiego delle singole attrezzature in relazione alla mansione di appartenenza. MISURAZIONE VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO N ATTREZZATURA Asse X ponderata m/s2 Asse Y ponderata m/s2 Asse ponderata m/s2 Z A(W) M/S2 SUM 1 SEGA CIRCOLARE 9,0 0,46 0,57 4,84 N ATTREZZATURA Asse X ponderata m/s2 Asse Y ponderata m/s2 Asse ponderata m/s2 Z A(W) M/S2 SUM 2 TRAPANO 2,32 2,12 2,01 3,73 N ATTREZZATURA Asse X ponderata m/s2 Asse Y ponderata m/s2 Asse ponderata m/s2 Z A(W) M/S2 SUM 3 TAGLIERINA 5,15 4,70 3,89 5,96 N ATTREZZATURA Asse X ponderata m/s2 Asse Y ponderata m/s2 Asse ponderata m/s2 Z A(W) M/S2 SUM 4 TRAPANO CON IMPASTATRICE 1,99 1,86 1,77 3,25 N ATTREZZATURA Asse X ponderata m/s2 Asse Y ponderata m/s2 Asse ponderata m/s2 Z A(W) M/S2 SUM 5 MARTELLO PNEUMATICO 5,01 4,07 3,79 7,45 CALCOLO DI ESPOSIZIONE PERSONALE GIORNALIERA MURATORE Misura Descrizione attrezzatura Tempo (minuti) a(w)sum m/s2 1 SEGA CIRCOLARE 20 4,84 3 TAGLIERINA 10 5,96 20

21 5 MARTELLO PNEUMATICO 10 7,45 6 FLEX 15 5,83 Valore di esposizione giornaliero A(8) 2,38 TEMPO MASSIMO DI UTILIZZO GIORNALIERO PER SINGOLA ATTREZZATURA (in assenza di altri contributi) Tuttavia si osserva che molte delle attrezzature indagate, per la loro stessa natura, di per se esporrebbero a livelli di azione superiori ai limiti massimi consentiti se utilizzate per tempi di esposizione superiori; pertanto appare utile riportare una tabella riepilogativa con i tempi massimi di esposizione consentiti per singola attrezzatura affinché si rispettino i limiti di azione di 2,5 m/s2: N ATTREZZATURA A(W) SUM M/S2 TEMPO MASSIMO DI UTILIZZO (MINUTI) 1 SEGA CIRCOLARE 4, TRAPANO 3, TAGLIERINA 5, TRAPANO CON IMPASTATRICE 3, MARTELLO PNEUMATICO 7,45 55 VALUTAZIONE DEI RISCHI RESIDUI SPECIFICI PER LAVORATORI ADDETTI MANSIONE Operaio specializzato (A) RISCHI SPECIFICI RUMORE VIBRAZIONI INDICE DI PROBABILITÀ (P) R =P x D Note X X MANSIONE Operaio comune (B) RISCHI SPECIFICI RUMORE INDICE DI PROBABILITÀ (P) R =P x D Note X 21

22 VIBRAZIONI X MANSIONE Responsabile di cantiere (C) RISCHI SPECIFICI RUMORE INDICE DI PROBABILITÀ (P) R =P x D Note X Poiché il presente Piano di sicurezza costituisce un analisi preventiva dei rischi, la valutazione dell esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore non può avvenire per misurazioni dirette. Ricorrendo però ai valori rilevati su altri cantieri di caratteristiche analoghe è stato possibile ipotizzare che «l esposizione quotidiana personale (Lep/d)» al rumore, (raggruppata per mansioni omogenee). È opportuno ricordare deve essere fornita debita informazione ai lavoratori sul problema del rumore. Il livello del rumore è stato dunque reputato in questa fase preventiva come non pericoloso e quindi tale da non richiedere particolari attività di prevenzione oltre i DPI otoprotettori. Naturalmente, si raccomanda di utilizzare mezzi ed attrezzature che siano dotati di efficienti silenziatori. Inoltre si rammenta all impresa l obbligo di monitorare il cantiere sin dall inizio dei lavori procedendo a misurazioni dirette con il fonometro e ottemperando agli adempimenti necessari per rispettare la normativa vigente. Il rapporto di valutazione sarà rivisto in presenza di lavorazioni non previste o di uso di nuovi macchinari. Si ribadisce in ogni caso il divieto per l Appaltatore di esporre i lavoratori a rumore superiore a quello consentito. Si richiama l obbligo di porre in essere tutti gli accorgimenti per ridurre a norma il livello di rumore alla fonte e di curare l adozione, ove necessario, di tutti i mezzi di protezione necessari sia per i lavoratori della Ditta che per quelli della Committente. LIVELLI SONORI AMMESSI ESTERNI AL CANTIERE DPCM 14/11/97 Classificazione DPCM 14/11/97. Aree particolarmente protette. Tavella B Valori limite di emissione Limite Diurno Limite Notturno Tabella C Valori limite assoluti di immissione Limite Diurno Limite Notturno Limite Diurno Tabella D Valori di qualità Limite Notturno Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale. Aree di tipo misto

23 Aree di intensa attività umana Aree prevalentemente industriali Aree esclusivamente industriali Oltre a quanto descritto nel presente piano di sicurezza dovranno essere osservate tutte le leggi ed i regolamenti vigenti al momento dei lavori, con particolare riguardo alla materia inerente la sicurezza dei lavoratori e di quanti si trovino nelle od in prossimità delle aree di lavoro. Allo stesso scopo dovrà essere scrupolosamente curato l aspetto della prevenzione incendi e dovranno essere presenti in cantiere, ed in prossimità di lavorazioni a rischio, i necessari presidi per l estinzione di incendi. Ogni discostamento dal programma dei lavori allegato al presente piano dovrà essere evidenziato al D.L. per verificare se esistano interferenze con altre lavorazioni in corso. 23

24 LE SCHEDE CHE SEGUONO SONO RIFERIMENTI NORMATIVI NON SPECIFICI DEL PRESENTE CANTIERE E DOVRANNO ESSERE UTILIZZATE PER CONSULTAZIONE ED INDICAZIONE DEI RISCHI E DELLE PRESCRIZIONI RELATIVI ALLE SINGOLE ATTIVITA Oltre a quanto descritto nel presente piano di sicurezza dovranno essere osservate tutte le leggi ed i regolamenti vigenti al momento dei lavori, con particolare riguardo alla materia inerente la sicurezza dei lavoratori e di quanti si trovino nelle od in prossimità delle aree di lavoro. Allo stesso scopo dovrà essere scrupolosamente curato l aspetto della prevenzione incendi e dovranno essere presenti in cantiere, ed in prossimità di lavorazioni a rischio, i necessari presidi per l estinzione di incendi. Ogni discostamento dal programma dei lavori allegato al presente piano dovrà essere evidenziato al D.L. per verificare se esistano interferenze con altre lavorazioni in corso. 24

25 Luoghi, locali e posti di lavoro - Organizzazione del cantiere INSTALLAZIONE CANTIERE Quando si installa un cantiere, la prima cosa da fare è valutare il cantiere in termini di organizzazione generale. Ciò significa, in relazione al tipo ed all entità, considerare ad esempio: il periodo in cui si svolgeranno i lavori, la durata prevista, il numero massimo ipotizzabile di addetti, la necessità di predisporre logisticamente il sito in modo da garantire un ambiente di lavoro non solo tecnicamente sicuro e igienico, ma anche il più possibile confortevole. ATTIVITA CONTEMPLATE caratteristiche dei lavori e localizzazione impianti delimitazione dell area tabella informativa emissioni inquinanti accessi al cantiere percorsi interni, rampe e viottoli parcheggi uffici depositi di materiali servizi igienico assistenziali acqua docce e lavabi gabinetti spogliatoio refettorio e locale ricovero dormitori presidi sanitari pulizia RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI DPR 547/55 DPR 303/56 DPR 164/56 D.Lgs. 277/91 D.Lgs. 626/94 PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE E DI IGIENE Caratteristiche dei lavori e localizzazione degli impianti è sempre necessaria una disamina tecnica preventiva sulla situazione dell'area rispetto a: attraversamenti di linee elettriche aeree o di cavi sotterranei, fognature, acquedotti (prendendo immediati accordi con le società ed aziende esercenti le reti al fine di mettere in atto le misure di sicurezza necessarie prima di dare inizio ai lavori), aspetti idrologici, gallerie impianti. Delimitazione dell area al fine di identificare nel modo più chiaro l'area dei lavori è necessario recintare il cantiere lungo tutto il suo perimetro. La recinzione impedisce l'accesso agli estranei e segnala in modo inequivocabile la zona dei lavori. Deve essere costituita con delimitazioni robuste e durature corredate da richiami di divieto e pericolo. La necessità della perimetrazione viene richiamata anche dai regolamenti edilizi locali. quando sia previsto, il passaggio o lo stazionamento di terzi in prossimità di zone di lavoro elevate di pertinenza al cantiere, si devono adottare misure per impedire che la caduta accidentale di oggetti e materiali costituisca pericolo. Recinzioni, sbarramenti, protezioni, segnalazioni e avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni e resi ben visibili. Tabella informativa l'obbligo dell'esibizione del cartello di cantiere è determinato essenzialmente da norma di carattere urbanistico. Deve essere collocato in sito ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a qualificare il cantiere. Cartello e sistema di sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza e aspetto decoroso. Anche nella legge n. 47/85 si richiama la necessità dell'apposizione del cartello di cantiere, facendo obbligo agli istituti di controllo di segnalare le inottemperanze sia riguardo le caratteristiche dell opera che dei soggetti interessati. 25

26 Emissioni inquinanti qualunque emissione provenga dal cantiere nei confronti dell'ambiente esterno dovrà essere valutata al fine di limitarne gli effetti negativi. Nei riguardi delle emissioni di rumore si ricorda la necessità del rispetto del D.P.C.M. del 1 marzo 1991, relativo appunto ai limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali sono, a pieno diritto, i cantieri edili. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori diurni e notturni massimi ammissibili, è fatta concessione di richiedere deroga al Sindaco. Questi, sentito l'organo tecnico competente della USL, concede tale deroga, assodato che tutto quanto necessario all'abbattimento delle emissioni sia stato messo in opera (rispetto D.Lgs. 277) e, se il caso, condizionando le attività disturbanti in momenti ed orari prestabiliti. Depositi di materiali la individuazione dei depositi è subordinata ai percorsi, alla eventuale pericolosità dei materiali (combustibili, gas compressi, vernici...), ai problemi di stabilità (non predisporre, ad esempio, accatastamenti eccessivi in altezza). il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi. Acqua deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi. Per la provvista, la conservazione, la distribuzione ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte ad evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie. Gabinetti i lavoratori devono disporre in prossimità dei posti di lavoro, dei locali di riposo, di locali dotati di un numero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. Date le dimensioni modeste del cantiere queste saranno disponibili nei locali della Committente. Spogliatoio locali appositamente destinati a spogliatoi sono a disposizione dei lavoratori nei locali della Committente. 26

27 Luoghi, locali e posti di lavoro Attività di cantiere IMPIANTI E FINITURE ATTIVITA CONTEMPLATE preparazione, delimitazione e sgombero area tracciamenti predisposizione letto d appoggio movimento macchine operatrici ed impianti di sollevamento formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro protezione botole e asole approvvigionamento e trasporto interno materiali stesura malte, polveri, vernici pulizia e movimentazione dei residui RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI D.P.R. 547/55 D.P.R. 303/56 D.P.R. 164/56 D. L.gs 277/91 D. L.gs 626/94 RISCHI EVIDENZIATI DALL ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO cadute dall alto urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni vibrazioni scivolamenti, cadute a livello elettrici rumore cesoiamento, stritolamento caduta materiale dall alto movimentazione manuale dei carichi polveri, fibre getti, schizzi gas, vapori allergeni 27

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