I corsi di studio in Scienze motorie: una verifica della attuazione della normativa ed una valutazione di efficacia delle politiche

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario I corsi di studio in Scienze motorie: una verifica della attuazione della normativa ed una valutazione di efficacia delle politiche - giugno DOC 03/02

2 Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall articolo 2 della legge 370/99 e alla data dell insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario. Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MIUR con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri, prof. Carlo Calandra Buonaura, dott. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente. Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; REPRINT Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet: e La documentazione del preesistente Osservatorio è contenuta nel sito internet: Tel.06/ /2069 fax 06/ e_mail: valuniv@murst.it 2

3 INDICE Introduzione 1. Il contesto di riferimento 1.1 La normativa e le modalità di attuazione 1.2 Le risorse finanziarie destinate dallo Stato 2. Gli esiti della verifica 2.1 La metodologia della valutazione 2.2 Il quadro generale L offerta didattica: le finalità formative ed i corsi di studio attivati La domanda di formazione Le risorse di personale docente I requisiti minimi definiti dal Doc 17/01 del Comitato La disponibilità di strutture didattiche, scientifiche e sportive Le convenzioni con la facoltà di Medicina e Chirurgia I piani finanziari Osservazioni 2.3 L Istituto Universitario di Scienze Motorie di Roma (IUSM) L'offerta didattica La domanda di formazione Le risorse di personale La disponibilità di strutture didattiche, scientifiche e sportive Le risorse finanziarie Osservazioni 2.4 La facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Bologna L'offerta didattica La domanda di formazione Le risorse di personale La disponibilità di strutture didattiche, scientifiche e sportive Le risorse finanziarie Osservazioni 2.5 La facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Napoli Parthenope L'offerta didattica La domanda di formazione Le risorse di personale La disponibilità di strutture didattiche, scientifiche e sportive Le risorse finanziarie Osservazioni

4 2.6 La facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Palermo L'offerta didattica La domanda di formazione Le risorse di personale La disponibilità di strutture didattiche, scientifiche e sportive Le risorse finanziarie Osservazioni 2.7 La facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Urbino L'offerta didattica La domanda di formazione Le risorse di personale La ricerca e le strutture scientifiche La disponibilità di strutture didattiche e sportive Le risorse finanziarie Osservazioni 3. Conclusioni e raccomandazioni Allegati Allegato n. 1 Le informazioni richieste agli atenei Allegato n. 2 Nota presentata dal Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, all audizione informale sul disegno di legge n. 1315, presso la VII Commissione della Camera dei Deputati, tenutasi il giorno 7 febbraio 2002

5 Introduzione La nascita dei corsi di studio in Scienze motorie nell ordinamento universitario è la conseguenza del processo di trasformazione avviato nel 1998, il cui obiettivo è quello di collocare in ambito universitario l insegnamento e la ricerca nel campo delle Scienze motorie e sportive, che fino ad allora si erano svolti negli Istituti di istruzione superiore di educazione fisica (ISEF). Al Comitato è stato assegnato il compito di verificare la rispondenza delle iniziative realizzate rispetto agli obiettivi ed alle modalità stabilite dalla normativa vigente. La verifica da parte del Comitato è, inoltre, preliminare all erogazione dei fondi previsti nell ambito del piano per la programmazione e lo sviluppo del triennio 2001/03 ( 1 ). Il secondo capitolo del presente documento è interamente dedicato alla presentazione degli esiti della verifica svolta dal Comitato. Il paragrafo 2.2 prospetta un quadro generale relativo ai corsi in Scienze motorie, delineato attraverso l analisi delle informazioni raccolte presso gli atenei che hanno attivato tali corsi sino all a.a. 2001/02. Nei successivi paragrafi dello stesso capitolo sono presentate le relazioni relative a cinque facoltà di Scienze motorie, rappresentative di realtà geografiche diverse, che sono state oggetto di una valutazione più approfondita svolta anche attraverso visite nelle rispettive sedi. Il Comitato ha svolto le sue valutazioni attraverso: - il complesso di norme e decreti, che a partire dal 1997, hanno trattato la materia, di cui nel prossimo paragrafo sono ricostruiti i passaggi salienti; - la documentazione trasmessa dalle singole istituzioni al Ministero, in relazione alla verifica dell adempimento delle condizioni previste dai decreti istitutivi dei corsi di studio in Scienze motorie ( 2 ); - le risposte di ciascun ateneo in merito all eventuale attivazione del IV anno del corso di laurea ( 3 ); - l esito della ricognizione condotta dal Comitato presso tutti gli atenei che hanno attivato corsi di laurea e/o di diploma in Scienze Motorie entro l anno accademico 2000/01 ( 4 ); - gli esiti di specifiche visite del Comitato, presso le sedi delle facoltà di Scienze motorie degli atenei di Bologna, Napoli Parthenope, Palermo e Urbino, scelte sulla base di un criterio di localizzazione geografica; - l esito dell approfondimento condotto specificatamente presso l Istituto Universitario di Scienze Motorie (IUSM) di Roma. 1 Art. 5 del D.M. 8 maggio 2001, n. 115: L erogazione dei fondi di cui al precedente comma è subordinata alla verifica, da parte del Comitato, della rispondenza delle iniziative agli obiettivi ed alle modalità stabilite dall art. 17, comma 115, della legge 15 maggio 1997, n. 127, dal decreto legislativo 8 maggio 1998, n. 178, e dai conseguenti provvedimenti di attuazione. 2 DD.MM. 5 agosto 1999 e 7 agosto Risposte alla nota del 7 ottobre 1999 del Sottosegretario di Stato, prof. Luciano Guerzoni. 4 L elenco delle informazioni richieste dal Comitato agli atenei è riportato nell allegato n. 1. 3

6 Senza voler anticipare quanto verrà più diffusamente motivato nel capitolo conclusivo, occorre moderare immediatamente le aspettative riposte nell esito delle verifiche condotte. E opinione del Comitato, infatti, che non sarà soltanto il puntuale adempimento normativo da parte delle istituzioni a garantire che il processo di riforma raggiunga esiti desiderabili ed in linea con quanto espresso nel più ampio contesto europeo. A questa conclusione si giunge attraverso un attento esame delle innovazioni introdotte dalla normativa e dell impatto prodotto su una realtà, quella degli ISEF, generalmente priva di strutture dedicate ad attività scientifica di livello universitario. Inoltre, la profonda trasformazione introdotta nel sistema universitario con la riforma didattica nell anno successivo all avvio del processo di trasformazione degli ISEF, ha introdotto un ulteriore elemento di criticità. Il processo di riforma della formazione universitaria delle Scienze motorie, dunque, è iniziato e si è strutturato secondo le regole di un sistema che era prossimo a scomparire: i corsi quadriennali in Scienze motorie, disciplinati dal D.lgs. 178/98, sono stati sostituiti tre anni accademici dopo la loro istituzione, in seguito alla attivazione dei corsi disciplinati dal nuovo ordinamento. Al fine di poter approfondire la valutazione dell attuale situazione nel nostro paese, il Comitato ha avviato uno studio sulla disciplina dell insegnamento e della ricerca nel campo delle Scienze motorie in alcuni paesi europei. Gli esiti di tale studio verranno presentati in un successivo documento. 4

7 1. Il contesto di riferimento 1.1 La normativa e le modalità di attuazione Il processo di trasformazione degli ISEF in facoltà o corsi di laurea in Scienze motorie avviene in un contesto normativo ancora oggi non completamente delineato; la tabella 1 propone una ricostruzione sintetica della successione dei provvedimenti normativi dall avvio del processo di riforma ad oggi. Tabella 1. Un quadro sintetico dei provvedimenti normativi relativi alla trasformazione degli Isef in corsi di studio universitari in Scienze motorie Provvedimento Descrizione Legge n.127/97, art.17, comma 115 Delega al governo per l emanazione di decreti per l attivazione del Misure urgenti per lo snellimento dell attività processo di trasformazione degli ISEF in facoltà o corsi di laurea e di amministrativa e dei procedimenti di decisione e diploma in Scienze motorie. di controllo D.Lgs. n. 178/98 Trasformazione degli istituti superiori di educazione fisica e istituzione di facoltà e di corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie D.M Criteri per la programmazione dell istituzione delle facoltà e dei corsi di laurea e diploma in Scienze motorie e procedure, tempi e modalità per la loro attivazione D.M Autorizzazione all istituzione delle facoltà e dei corsi di laurea in Scienze motorie, in correlazione con la trasformazione degli ISEF e la relativa attivazione a decorrere dall a.a 1999/00, presso le Università di Bologna, Cagliari, Cassino, Catania, Catanzaro, Firenze, Foggia, Genova, L Aquila, Milano Cattolica, Milano Statale, Padova, Palermo, Torino, Urbino, Verona e presso l Istituto Navale di Napoli D.M D.M. 509 /99 Regolamento sull autonomia didattica degli atenei D.M Nota dell ufficio IV del MURST del 30 aprile 2001 Legge n. 136 del 18 giugno 2002 Equiparazione tra il diploma di educazione fisica e la laurea in Scienze motorie e sportive In attuazione della legge n. 127/97, definisce le finalità della istituzione delle facoltà e dei corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie, le modalità della loro organizzazione, nonché le procedure di carattere generale da seguire per l istituzione degli stessi. Vengono previste le caratteristiche generali dell ordinamento. A queste indicazioni viene aggiunto un elenco di 20 settori scientifico-disciplinari indicati come caratterizzanti, di cui 3 nuovi Scienze delle attività motorie, Scienze delle discipline sportive e Scienze dell organizz.ne e della gestione dell impiantistica sportiva, senza una indicazione precisa del peso relativo dei vari settori nell ordinamento didattico. Dà attuazione alla legge e recepisce quanto espresso dall Osservatorio nel Doc 5/98 criteri, procedure, tempi e modalità di istituzione delle facoltà, corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie. Autorizza l attivazione dei corsi di laurea in Scienze motorie correlati ad Isef preesistenti. Recepisce alcune delle indicazioni contenute nel Doc 11/98 dell Osservatorio Relazione tecnica sulle proposte di istituzione delle facoltà, corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie. Autorizza l istituzione di corsi si laurea in Scienze motorie non correlati alla trasformazione di ISEF preesistenti e la relativa attivazione, a decorrere dall a.a 1999/00, delle nuove iniziative, presso le Università degli studi di Ferrara, Pavia e Udine. Norme sulla autonomia didattica degli atenei. I titoli di laurea rilasciati dagli atenei sono: la laurea e la laurea specialistica" ottenibili al termine di corsi di studio della durata rispettivamente di 3 e 5 anni. Il decreto prevede, dunque il superamento dei titoli quadriennali. Autorizza l istituzione del corso di laurea in Sc. motorie non correlato a trasformazione di ISEF già esistente e la relativa attivazione, a partire dall a.a. 2000/01, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli studi G. D Annunzio di Chieti. Indicazioni in ordine ad alcune problematiche connesse al completamento del processo di trasformazione degli ISEF in corsi di studio di Scienze motorie. Equipara il diploma conseguito presso gli Isef alla laurea triennale in Sc. motorie, ai fini dell accesso ai pubblici concorsi ed alle attività profess. Gli atenei definiscono l accesso ai corsi di laurea specialistica di coloro che hanno conseguito il diploma presso gli Isef o la laurea quadriennale in Sc. motorie a seguito dei corsi ex art.5, co.6 del DM 15 gennaio

8 Ad un anno di distanza dalla nascita dei corsi di laurea quadriennale in Scienze motorie, vengono emanati i DD.MM e che, in applicazione del D.M. n. 509/99, determinano, rispettivamente, le classi delle lauree e delle lauree specialistiche. Tali decreti introducono per l insegnamento delle Scienze motorie una sola classe di laurea e tre classi di laurea specialistica (tabella 2). Tabella 2. Le classi di laurea delle Scienze motorie e sportive Codice Denominazione Classe di laurea 33 Scienze delle attività motorie e sportive Classi di laurea specialistica 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie 75/S Scienze e tecnica dello sport 76/S Scienze delle attività motorie preventive e adattative Nell ambito del riordino e riassetto dei settori scientifico-disciplinari ( 5 ) ne vengono individuati due afferenti le Scienze motorie: Metodi e didattiche delle attività motorie (M- EDF/01), finalizzato allo sviluppo e all insegnamento di teorie, tecniche e metodi per l educazione fisica e motoria generali e rivolti a particolari gruppi o classi d età; e Metodi e didattiche delle attività sportive (M-EDF/02), finalizzato allo sviluppo ed all insegnamento di teorie, tecniche e metodi per l allenamento e per la pratica delle differenti attività sportive e della valutazione dei rendimenti e delle attitudini atletiche. Entrambi i settori sono riferibili a due di quelli elencati dal D.lgs n. 178/98, Scienze delle discipline motorie e Scienze delle discipline sportive. E stato invece omesso ogni riferimento al terzo settore individuato dal D.Lgs n. 178/98, Scienze dell organizzazione e della gestione dell impiantistica sportiva. Il processo di riforma ha interessato le 21 sedi ISEF esistenti al momento del suo avvio (tabella 3). Tabella 3. Le sedi degli Istituti superiori di educazione fisica (ISEF) al momento dell avvio della riforma ISEF Statale e Pareggiati TORINO MILANO LOMBARDIA (Milano) BOLOGNA FIRENZE PERUGIA URBINO ROMA, Statale L AQUILA NAPOLI PALERMO Sedi distaccate Catanzaro, Padova, Verona Genova Cagliari, Cassino, Foggia Potenza Catania, Siracusa 5 DD.MM. 23 dicembre 1999, 26 giugno 2000 e 4 ottobre

9 Le trasformazioni degli ISEF non statali legalmente riconosciuti, in facoltà e corsi di laurea in Scienze motorie sono state nel complesso diciotto ( 6 ); cui si aggiunge quella dell ISEF statale di Roma ( 7 ). Le autorizzazioni ministeriali relative ai diciotto progetti presentati hanno tenuto conto della valutazione dell allora Osservatorio per la valutazione del sistema universitario, che nel Doc 11/99 ha espresso un parere per ognuna delle proposte presentate al Ministero. La nascita di corsi di laurea in Scienze motorie non correlate alla trasformazione di ISEF è avvenuta con un anno di ritardo rispetto alle trasformazioni di istituti preesistenti (ad eccezione di Pavia). Il Comitato, in due distinti documenti (Doc 4/00 e 5/00), ( 8 ) ha espresso pareri favorevoli alla istituzione dei quattro corsi di laurea presso le facoltà di Medicina e Chirurgia degli Atenei di Chieti, Ferrara, Udine e Pavia, attivazioni (ad esclusione di Chieti) già autorizzate dal Ministero, ma condizionate alla valutazione positiva dell Osservatorio. La legge n. 136 del 18 giugno 2002, disciplina la Equiparazione tra il diploma di educazione fisica e la laurea in scienze delle attività motorie e sportive. L art. 1 stabilisce l equiparazione, ai fini dell accesso ai pubblici concorsi ed alle attività professionali dei diplomi rilasciati dagli Isef, ai titoli di laurea triennali afferenti la classe 33. L art. 2 della legge disciplina poi il valore accademico dei diplomi rilasciati dagli Isef e dei titoli di laurea rilasciati dagli atenei al termine dei corsi riservati a diplomati Isef. Viene delegata agli atenei, nell ambito della propria autonomia, la possibilità di definire l accesso di coloro che sono in possesso di tali titoli ai corsi di laurea specialistica afferenti le Scienze motorie, nonché ai master universitari di primo livello. 1.2 Le risorse finanziarie destinate dallo Stato Nel primo triennio di attuazione le risorse finanziarie statali sono destinate esclusivamente alle iniziative correlate con la trasformazione di ISEF già esistenti (D.Lgs. n. 178/98, artt. 7 e 8). Le risorse assegnate sul piano di sviluppo 1998/00 (D.M. n. 313/99, art. 8) sono state pari a 2 miliardi di lire per anno non consolidabili ed a 3 miliardi di lire per anno consolidati nel FFO a partire dal Le risorse sono state ripartite in parti uguali fra le istituzioni statali (225 milioni ciascuna per anno, di cui 125 consolidabili); l Istituto di Scienze motorie di Roma, in virtù del suo status di ateneo dedicato alle Scienze motorie, ha ricevuto un assegnazione pari ad 1/10 del totale delle risorse non consolidabili (200 milioni per anno) e ad 1/3 delle risorse consolidabili, pari a 1 miliardo per anno. Alle università non statali Cattolica di Milano e di Urbino sono state assegnate solo risorse non consolidabili (200 milioni di lire). Le risorse assegnate sul piano di sviluppo 2001/03, destinate esclusivamente alle 6 Le sedi ISEF distaccate di Siracusa e di Potenza non hanno presentato progetti di trasformazione. 7 In virtù del suo status particolare, all ISEF di Roma, unico istituto trasformato in Istituto di Scienze motorie e sportive, è stato dedicato un paragrafo ad hoc (par. 2.4) all interno della presente relazione. 8 Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate alla trasformazione degli ISEF. Parte I a.a 1999/00. Università di Pavia, Doc 4/00, giugno 2000; Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate alla trasformazione degli ISEF. Parte II a.a. 2000/01. Università di Chieti, Ferrara e Udine, Doc 5/00, luglio

10 Università statali, ammontano per ognuno dei tre anni a 5 miliardi consolidabili ( 9 ), da ripartire secondo i criteri esplicitati nell art. 5 del D.M. n. 115/2001: per il 50% in parti uguali, e per il 50% in proporzione al numero (con limite ai fini del computo di 250) degli studenti immatricolati ai corsi di laurea in Scienze motorie (attribuendo peso pari a 2 ai cdl istituiti nell ambito delle facoltà di Scienze motorie); il contributo destinato all Istituto universitario di scienze motorie di Roma è incrementato del 50%. Come già segnalato, l erogazione di tali fondi è subordinata alla positiva verifica, da parte del Comitato, della rispondenza delle iniziative agli obiettivi ed alle modalità stabilite dalla normativa. Lo stanziamento relativo all anno 1999 è stato ripartito sulla base dei criteri definiti dal D.M. n. 515/99, quello relativo agli anni 2000 e 2001, sulla base del D.M. n. 340/2000. Quest ultimo decreto stabilisce anche che gli Istituti superiori di grado universitario legalmente riconosciuti provvedono al trasferimento, a favore dell ateneo con il quale hanno stipulato convenzione, di una quota parte dell assegnazione. A partire dal 2002, lo stanziamento è consolidato nel FFO delle Università statali, mentre agli atenei non statali (l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l Università degli studi di Urbino) verrà effettuata una integrazione dello stanziamento previsto dalla legge n. 243/91. La tabella 4, presenta il contributo statale agli ISEF pareggiati relativamente agli esercizi finanziari 1999, 2000 e Tabella 4. Il finanziamento statale agli ISEF pareggiati nel triennio ISEF Ist.Sup.re Ed. Fisica Bologna Ist.Sup.re Ed. Fisica Firenze Ist.Sup.re Ed. Fisica L Aquila Ist.Sup.re Ed. Fisica Lombardia Ist.Sup.re Ed. Fisica Milano Ist.Sup.re Ed. Fisica Napoli Ist.Sup.re Ed. Fisica Palermo Ist.Sup.re Ed. Fisica Perugia Ist.Sup.re Ed. Fisica Torino Ist.Sup.re Ed. Fisica Urbino Totale Fonte. Miur, Dipartimento per la programmazione, il coordinamento e gli affari economici. Si ricorda, inoltre, che ai fini del calcolo degli interventi di riequilibrio per gli anni 2001 e 2002 nei singoli atenei, non sono stati considerati gli studenti iscritti ai corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie ( 10 ). Al fine di incentivare lo sviluppo delle facoltà di Scienze motorie quale luogo in cui sviluppare più efficacemente le attività didattiche e di ricerca del settore, il Comitato è dell opinione che, a partire dall esercizio 2003, gli iscritti ai corsi di laurea attivati nelle facoltà di Scienze motorie dovrebbero essere presi in considerazione ai fini del calcolo degli interventi di riequilibrio. Allo stesso modo potranno essere considerate le iniziative sviluppate nell ambito di scuole interfacoltà, cui sia garantita autonomia istituzionale e gestionale, che preludano alla istituzione di una autonoma facoltà. 9 La legge finanziaria per l anno 2002 ha ridotto gli importi a per il triennio (corrispondenti a circa 14,7 miliardi di lire, contro i 15 previsti dal D.M. n. 115/2001). 10 DD.MM. 23 aprile 2001, n. 96, art. 2, e 24 aprile 2002, n. 67, art. 2. 8

11 2. Gli esiti della verifica 2.1 La metodologia della valutazione In attesa degli esiti di una auspicabile più ampia ricognizione, anche in termini di raffronto internazionale, il Comitato ha svolto una valutazione della situazione attuale, al fine di verificare la conformità agli obiettivi previsti dalla normativa e la congruità fra la situazione attuale e gli orientamenti di sviluppo. La verifica si basa sui criteri contenuti nel D.Lgs n. 178/98 e nel D.M , nonché sul parere espresso dall Osservatorio in Criteri, procedure, tempi e modalità di istituzione delle facoltà, corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie (Doc 5/98) e nella Relazione tecnica sulle proposte di istituzione delle facoltà e dei corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie (Doc 11/99). La valutazione è stata svolta facendo riferimento ai seguenti aspetti: a) l offerta didattica del vecchio e del nuovo ordinamento, b) l eventuale attivazione e la modalità di attuazione dei corsi finalizzati al conseguimento della laurea da parte dei diplomati ISEF, c) la domanda reale e potenziale di formazione, d) la disponibilità di un adeguato numero di personale docente e di personale tecnicoamministrativo, e) la consistenza e le caratteristiche delle strutture didattiche (aule ed altri spazi didattici), f) la presenza di strutture scientifiche (laboratori e biblioteche) e sportive, g) la disponibilità di adeguate risorse finanziarie. Sono stati presi in considerazione gli standard relativi alle dotazioni minime di risorse definiti dall allora Osservatorio nel Doc 5/98. In tale contesto, per la docenza, nel caso di istituzione di una facoltà di Scienze motorie, è stata indicata la necessità a regime, cioè entro l'inizio del quarto anno, di almeno 18 docenti di ruolo, di cui al massimo 6 ricercatori. Per le strutture sportive, gli standard minimi previsti riguardano le dimensioni del campo d atletica ( mq), dello specchio d acqua della piscina (500 mq) e delle palestre a disposizione (400 mq). Con riferimento agli impianti sportivi, la disponibilità di palestre per complessivi 400 mq appare indispensabile per l adeguato svolgimento delle attività. Per quel che riguarda, invece, le dimensioni della piscina e del campo di atletica, è maturata l opinione che, pur essendo indispensabile la disponibilità di tali strutture, il valore degli standard minimi relativi, possa essere assunto quale parametro di riferimento cui gli atenei dovrebbero tendere ad uniformarsi in modo graduale. 9

12 2.2 Il quadro generale L'offerta didattica: le finalità formative ed i corsi di studio attivati L offerta formativa degli atenei comprende i corsi di laurea quadriennali in Scienze motorie, attivati a partire dall a.a. 1999/00, ed i corsi di laurea triennali, disciplinati dal nuovo ordinamento, attivi a partire dall a.a. 2001/02. I corsi di laurea quadriennali in Scienze motorie, disciplinati dal vecchio ordinamento, sono finalizzati ( 11 ) all acquisizione di adeguate conoscenze di metodi e contenuti culturali, scientifici e professionali nelle seguenti aree: - didattico-educativa, finalizzata all insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado; - della prevenzione e dell educazione motoria adattata, finalizzata a soggetti di diversa età e a soggetti disabili; - tecnico-sportiva, finalizzata alla formazione nelle diverse discipline; - manageriale, finalizzata all organizzazione e alla gestione delle attività e delle strutture sportive. Con riferimento alle predette aree, i regolamenti didattici di ateneo hanno definito il relativo ordinamento, considerando i settori scientifico-disciplinari caratterizzanti indicati nella tabella allegata al D.Lgs. n. 178/98. Nel caso di attivazione di corsi di laurea o di diploma nell ambito di facoltà diversa da Scienze motorie, deve essere comunque garantita la specifica finalizzazione dei corsi, assicurando la rilevanza dei settori scientifico-disciplinari previsti dal decreto. I regolamenti didattici disciplinano inoltre le modalità di passaggio ai corsi di laurea quadriennali da parte degli iscritti ai corsi di diploma ISEF, e le modalità di conseguimento della laurea da parte dei diplomati. Con riferimento in particolare ai diplomati ISEF, gli atenei sono stati autorizzati ( 12 ) ad attivare specifici corsi, ad essi riservati, finalizzati al conseguimento della laurea quadriennale in Scienze motorie. Tali corsi sono stati attivati, per almeno un anno accademico, da tredici degli atenei in cui sono presenti corsi di studio in Scienze motorie. Per i corsi istituiti in applicazione del nuovo ordinamento didattico, gli obiettivi formativi sono dettati dal D.M. 4 agosto 2000; nell allegato al decreto è previsto che i laureati nei corsi di laurea della classe 33 debbano: - possedere competenze relative alla comprensione, alla progettazione, alla conduzione e alla gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico o sportivo, finalizzandole allo sviluppo, al mantenimento e al recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico ad esse correlato, con attenzione alle rilevanti specificità di genere; - essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali; - possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; - essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. 11 Art. 2 del D.Lgs. n. 178/ Art. 5, comma 6, del D.M. 15 gennaio

13 I corsi di laurea in Scienze motorie attivi negli atenei italiani nell a.a 2000/01 erano nel complesso 23: 19 nati dalla trasformazione degli ISEF preesistenti, 4 non correlati ad iniziative preesistenti (Chieti, Ferrara, Pavia ed Udine). In 6 atenei (Bologna, L'Aquila, Milano statale, Napoli Parthenope, Palermo ed Urbino) ed a Roma - presso l Istituto universitario di scienze motorie - sono state istituite nuove facoltà di Scienze motorie; mentre presso l'ateneo di Torino è sorta, unica nel panorama nazionale, una scuola universitaria interfacoltà di Scienze motorie. I restanti corsi sono stati attivati: in 13 casi presso facoltà di Medicina e Chirurgia, un corso presso la facoltà di Scienze della Formazione dell'università Cattolica di Milano ed uno presso Lettere e Filosofia dell Università di Cassino (in convenzione con la facoltà di Medicina e Chirurgia dell Ateneo di Tor Vergata). Nell a.a. 2001/02, contestualmente all avvio della riforma dell ordinamento didattico, sono stati attivati 4 nuovi corsi di laurea che si sono aggiunti a quelli attivi l anno precedente. Si tratta in particolare dei corsi attivati presso gli atenei di Messina, Parma, Teramo, e presso l Università degli studi del Molise (tabella 5). I corsi attivati a partire dall anno accademico in corso non sono stati esaminati nell ambito di questa verifica; ci si limita in questa sede a segnalare alcuni aspetti critici, rinviando ad altro momento una indagine più approfondita. Il numero di immatricolazioni registrate in queste sedi è stato generalmente modesto, con ad un minimo di 19 al corso attivato a Parma (tabella 5). Il corso di laurea dell Università degli studi di Teramo, attivato in una facoltà (Scienze politiche) istituzionalmente priva di competenze utilizzabili per le Scienze motorie, ed in una sede priva della facoltà di Medicina, è il terzo corso di laurea nella regione Abruzzo. Il Comitato esprime la preoccupazione che tali corsi possano non disporre attualmente delle risorse e delle competenze necessarie per offrire una formazione di livello universitario e per svolgere attività di ricerca nel campo delle Scienze motorie. In totale, nell anno accademico in corso, risultano attivi negli atenei italiani, 50 corsi di studio in Scienze motorie: 23 quadriennali (21 dei quali hanno interrotto le immatricolazioni a partire dall anno accademico in corso), mentre 27 sono corsi triennali della classe 33. Gli atenei che avevano attivato corsi di laurea quadriennale in Scienze motorie hanno attivato, a partire dall a.a. 2001/02, i corsi di laurea triennale della classe 33 Scienze delle attività motorie e sportive. Fanno eccezione l ateneo di Palermo e quello di Catania che, non avendo ancora attivato i corsi del nuovo ordinamento, anche per l anno accademico in corso hanno immatricolato gli studenti al corso di laurea quadriennale. L offerta formativa, come illustrato nella figura 1, presenta un buon grado di diffusione sul territorio nazionale. Presso l Università G. D Annunzio di Chieti è stata istituita nell a.a. 2001/02 una nuova facoltà di Scienze dell educazione motoria, alla quale afferisce il corso di laurea in Scienze motorie che, fino allo scorso anno accademico, era attivo nella facoltà di Medicina e Chirurgia dello stesso ateneo. Una scelta analoga è stata fatta dall Università degli studi di Verona; i consigli di facoltà di Lettere e Medicina e Chirurgia, presso le quali fino all anno accademico in corso è attivo un corso interfacoltà di Scienze motorie, hanno deliberato di istituire, a partire dal prossimo anno accademico 2002/03, una nuova facoltà di Scienze motorie. 11

14 Il Comitato è dell opinione che l insegnamento e la ricerca nel campo delle Scienze motorie e sportive debbano svolgersi all interno di facoltà ad esse specificamente dedicate. Per questo motivo auspica che il Ministero incentivi la trasformazione dei corsi di laurea, al momento attivi in facoltà diverse, in facoltà di Scienze motorie. Si inserisce in quest ottica la proposta del Comitato di prendere in considerazione solo gli studenti iscritti ai corsi di laurea attivi in facoltà di Scienze motorie, ai fini del calcolo degli interventi di riequilibrio della distribuzione delle risorse finanziarie a partire dall anno

15 Figura 1. La localizzazione dei corsi di studio in Scienze Motorie a.a. 2001/02 13

16 2.2.2 La domanda di formazione Contestualmente alla nascita, a partire dall a.a. 1999/00, dei corsi di studio universitari in Scienze motorie, non sono state consentite nuove immatricolazioni ai corsi di diploma ISEF. Agli studenti iscritti -circa immatricolati in anni accademici precedenti, è stata garantita la possibilità di conseguire il diploma Isef entro il 31 maggio In alternativa essi possono esercitare l opzione di trasferimento ai corsi di laurea quadriennali in Scienze motorie o ai corsi di laurea di primo livello in Scienze delle attività motorie e sportive (classe 33). Negli anni accademici 1999/00, 2000/01 e 2001/02 gli iscritti al primo anno, nel complesso dei corsi di laurea in Scienze motorie, hanno fatto registrare a livello aggregato un moderato trend di crescita, passando dalle unità dell a.a. 1999/00 alle circa unità nell anno accademico in corso (tabella 5). A tale tendenza si è accompagnato l incremento del numero di corsi di studio offerti dagli atenei italiani (19 nel 99/00, 23 nel 2000/01 e 29 nell a.a. in corso): ne è risultata una diminuzione del numero medio di iscritti per singolo corso di studi, passato da 213 nell a.a. 1999/00 a 155 nel 2001/02. La nascita, negli ultimi due anni accademici, di nuovi corsi in Scienze motorie, in atenei che fino ad allora non offrivano tali corsi, ha comportato, da una parte, la diminuzione degli iscritti nei corsi attivati già dall a.a. 99/00, alcuni dei quali hanno subito una parziale erosione dei loro bacini d utenza, dall altra ha incrementato la domanda attivandone una quota fino ad allora rimasta latente. Nell anno accademico in corso, il numero di studenti immatricolati nei singoli corsi di studio varia tra le 100 e le 350 unità, ad eccezione dei corsi di studio attivati presso gli atenei di Udine, Teramo, Parma, Cagliari e Genova nei quali il numero di immatricolati è stato inferiore ai 100 studenti (tabella 5). Il numero degli iscritti ai corsi dipende anche delle decisioni dei singoli atenei che stabiliscono, per ogni anno accademico, il numero massimo di studenti immatricolabili in relazione alle strutture disponibili. Nel complesso, le domande di immatricolazione ai corsi sono state superiori ai posti messi a disposizione dagli atenei ( 13 ). I posti disponibili, a loro volta, appaiono in alcuni casi eccessivi in relazione alle strutture disponibili. In tal senso particolarmente critica è la situazione registrata nell a.a. 1999/00 nell ateneo di Napoli Parthenope che, pur avendo previsto un numero posti già molto elevato (600), ha incrementato tale numero per permettere l accesso ai corsi a tutti gli studenti che avevano presentato domanda d immatricolazione (842). Nei successivi anni accademici alcuni atenei (tra i quali Napoli) hanno opportunamente ridimensionato il numero delle studenti immatricolati ridefinendolo a livelli più coerenti con le risorse disponibili. Presso gli atenei nei quali sono stati attivati i corsi di laurea triennali della classe 33, contestualmente a tali attivazioni, sono stati disattivati i corsi di laurea quadriennali. Agli studenti immatricolati ai corsi quadriennali negli anni precedenti, è garantito il diritto di proseguire gli studi con la disciplina del vecchio ordinamento; in alternativa, essi possono transitare ai corsi triennali disciplinati dal nuovo ordinamento. Al gennaio di quest anno, circa ( 14 ) studenti precedentemente iscritti ai corsi quadriennali del vecchio ordinamento sono transitati ai corsi triennali, di questi circa si sono iscritti al terzo anno di corso e, dunque, potranno conseguire il titolo di laurea al termine dell'a.a. in corso. 13 Tale circostanza è confermata dal fatto che nella gran parte degli atenei si sono svolte prove di selezione per l accesso al primo anno di corso. 14 Elaborazioni su dati al 30 gennaio 2002, tratti dalla rilevazione condotta dall Ufficio di Statistica del MIUR. 14

17 Tabella 5. Gli iscritti ai corsi di studio in Scienze motorie 1999/00 e 2000/01 ATENEI CdL Previsioni di iscrizioni ed iscritti ai corsi attivati Facoltà a.a. previsioni I anno previsioni I anno II anno I anno 01/02 99/00 99/00 00/01 00/01 00/01 01/02 Bologna Scienze motorie Chieti Scienze dell educaz.motoria (1) 1 non attivo non attivo non attivo 153 L'Aquila Scienze motorie Milano statale Scienze motorie Napoli Parthenope Scienze motorie n.d. 267 Palermo Scienze motorie IUSM di Roma Scienze motorie n.d. 242 Urbino Scienze motorie Totale facoltà Scienze motorie >>><<< Torino Scuola interfacoltà (2) Cagliari Medicina e Chirurgia Cassino(Tor Vergata) Lettere e filosofia Catania Medicina e Chirurgia n.d. 104 Catanzaro Medicina e Chirurgia n.d. 383 Firenze Medicina e Chirurgia Ferrara Medicina e Chirurgia 1 non attivo non attivo non attivo 128 Foggia Medicina e Chirurgia Genova Medicina e Chirurgia Milano Cattolica Scienza della formaz Messina Medicina e Chirurgia 1 non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo 110 Molise (CB) Centro ricerca e servizio di Ateneo per la formaz. 1 non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo 120 Padova Medicina e Chirurgia Parma Medicina e Chirurgia 1 non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo 19 Pavia Medicina e Chirurgia n.d. 236 Perugia Medicina e Chirurgia Teramo Scienze politiche 1 non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo 31 Udine Medicina e Chirurgia 1 non attivo non attivo non attivo 62 Medicina e Chirurgia; Verona n.d. 115 Lettere Totale corsi di laurea >>><<< Totale corsi di studio >>><<< Note. 1. L ateneo di Chieti ha istituito, a partire dall a.a. 2001/02, la facoltà di Scienze dell educazione motoria, presso la quale è attivo il corso in Scienze motorie che, fino all anno accademico precedente era attivo nella facoltà di Medicina e Chirurgia dello stesso ateneo. 2. Scuola universitaria interfacoltà di Scienze motorie (SUISM). Fonti: i dati relativi agli iscritti negli a.a.1999/00 e 2000/01 sono tratti dalle rilevazioni Nuclei 2001 e 2002; quelli relativi agli iscritti nell a.a. 2001/02 dalla rilevazione condotta dall Ufficio di statistica del MIUR. 15

18 Negli anni 1999/00, 2000/01 e 2001/02, circa diplomati ISEF si sono iscritti ai corsi finalizzati al conseguimento della laurea quadriennale in Scienze motorie (tabella 6); ad oggi sono stati rilasciati nel complesso circa diplomi di laurea. La conferenza dei presidi delle facoltà di Scienze motorie ha espresso la posizione che, a partire dal prossimo a.a. 2002/03, non vengano attivati ulteriori corsi finalizzati, con ciò uniformandosi alla direttiva del MURST del 30 aprile 2001 che dispone che la norma che autorizza l attivazione di tali corsi, è da considerarsi caducata. Tabella 6. Gli iscritti ai corsi riservati ai diplomati ISEF finalizzati all'ottenimento della laurea quadriennale 1999/00 e 2000/01 Ateneo Facoltà iscritti anno 99/00 iscritti anno 2000/01 Iscritti anno 2001/02 Totale Titoli rilasciati (marzo 2002) Bologna Scienze motorie Cagliari Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Cassino (Tor Vergata) Lettere e filosofia Catania Medicina e Chirurgia non attivo non attivo Catanzaro Medicina e Chirurgia non attivo 250 non attivo Chieti Medicina e Chirurgia non attivo non attivo Ferrara Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Firenze Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Foggia Medicina e Chirurgia non attivo Genova Medicina e Chirurgia non attivo IUSM di Roma Scienze motorie non attivo L'Aquila Scienze motorie non attivo Milano Cattolica Scienza della Formazione non attivo Milano statale Scienze motorie non attivo 303 non attivo Napoli Parthenope Scienze motorie non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Padova Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Palermo Scienze motorie non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Pavia Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Perugia Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Torino Scuola interfacoltà Udine Medicina e Chirurgia non attivo non attivo non attivo non attivo non attivo Urbino Scienze motorie non attivo Verona Medicina e Chirurgia non attivo non attivo Totale >>><<< Fonte: dati forniti dagli atenei. 16

19 2.2.3 Le risorse di personale docente Al giugno 2002, i docenti di ruolo nelle facoltà di Scienze motorie sono in totale 95: 32 professori di I fascia, 37 di II fascia e 26 ricercatori. Le procedure di valutazione attivate sono in totale 41 (tabella 7). Tabella 7. I docenti di ruolo e le procedure di valutazione nelle facoltà di Scienze motorie al giugno 2002 Docenti di ruolo Procedure di valutazione comparativa attivate (1) ATENEI totale I fascia II fascia ricercatori Totale I fascia II fascia ricercatori Totale generale Bologna Chieti (2) IUSM di Roma L'Aquila Milano statale Napoli Parthenope Palermo Urbino Totali Note: 1. Per procedure di valutazione comparativa in corso si intendono le procedure avviate che non hanno ancora dato luogo all entrata in servizio del vincitore chiamato. Di conseguenza, si considera come procedura di valutazione in corso anche il caso in cui la facoltà abbia proceduto alla chiamata di un idoneo che non ha ancora preso servizio. 2.. L Università degli studi G. D Annunzio di Chieti ha istituito la facoltà di Scienze della educazione motoria a partire dall a.a. 2001/02. Fonte: Miur-Cineca. Anche se complessivamente la situazione non appare particolarmente critica, solamente l Istituto Universitario di Scienze motorie di Roma e le facoltà di Bologna e Palermo raggiungeranno, al termine delle procedure comparative attualmente in corso, il numero minimo di docenti indicato nel Doc 5/98. Il Comitato, nel dicembre 2001, ha chiesto alle facoltà che non raggiungevano la dotazione minima in termini di risorse di docenza al termine delle procedure di valutazione attivate (L Aquila, Milano Statale, Napoli Parthenope ed Urbino 15 ), la predisposizione di un programma di reclutamento, al quale le facoltà si sono impegnate ad attenersi. I programmi prevedono che l adeguamento agli standard indicati dall Osservatorio, avvenga nel corso dell anno accademico 2002/03. Il Consiglio di facoltà di Scienze motorie dell Università degli Studi dell'aquila, nella seduta del 18 febbraio 2002, ha deliberato un piano di incremento delle risorse di docenza che prevede l acquisizione delle seguenti risorse di personale: - 1 professore di II fascia, BIO/09, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, MED/34, con apertura di valutazione comparativa 15 Le disponibilità di risorse di docenza della facoltà di Scienze dell educazione motoria presso l Università degli studi G. D Annunzio di Chieti, sono state considerate adeguate in relazione al fatto che la facoltà è stata istituita nell anno accademico 2001/02. 17

20 - 1 ricercatore, M-EDF/01, con apertura di valutazione comparativa - 1 ricercatore, MED/42, con apertura di valutazione comparativa - 1 ricercatore, BIO/13, con apertura di valutazione comparativa - 1 professore di II fascia, M-EDF/02, con apertura di valutazione comparativa. Le integrazioni prospettate garantirebbero la disponibilità di un numero di docenti adeguato. Si rileva, tuttavia, che al giugno 2002 l attuazione del piano di incremento previsto procede con ritardo. La facoltà si è impegnata a richiedere, nel corso del Senato accademico del 4 luglio 2002, l apertura di procedure di valutazione relativamente per un posto da ricercatore nel settore scientifico-disciplinare MED/42 e uno da professore di II fascia nel settore MED/34. Si rileva tuttavia come, anche al termine di tali procedure, la facoltà disporrà di un numero di docenti di ruolo (15) inferiore a quello minimo previsto. Il 20 febbraio 2002, il Consiglio della facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Milano, ha presentato al Comitato un piano di incremento delle risorse di docenza disponibili. Il piano prevede che, in aggiunta alle procedure di valutazione comparativa già attivate, siano acquisite le seguenti 5 unità di personale: - 1 professore di II fascia, L-LIN/07, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, M-EDF/01, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, M-EDF/02, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, BIO/09, per chiamata di idonei - 1 ricercatore, BIO/16, mediante trasferimento. Al giugno 2002 la disponibilità di docenti di ruolo risulta incrementata di 3 unità di personale, a seguito della chiamata di un professore di II fascia e dell attivazione di altre 2 procedure di valutazione relative a 2 posti da ricercatore nei settori FIS/07 e MED/42. Le integrazioni previste garantiranno la disponibilità di 17 unità di personale docente. Nel piano di incremento delle risorse di docenza approvato, nel dicembre 2001, dal Senato Accademico dell Ateneo di Napoli Parthenope, e presentato al Comitato, era previsto che, al termine delle procedure di valutazione comparativa attivate (per 2 posti da ricercatore ed uno di I fascia) e di un trasferimento da altro ateneo, il totale dei docenti in servizio raggiungesse le 11 unità. Erano inoltre previste le assunzioni di 7 ulteriori unità di personale finalizzate a raggiungere la disponibilità di 18 docenti di ruolo. Al giugno 2002 la facoltà può disporre di 9 docenti di ruolo, cui si aggiungeranno ulteriori 3 unità al termine delle procedure di valutazione comparativa in corso (tabelle 7, 8 e 9). Ad integrazione di tali risorse la facoltà si è impegnata a richiedere nel Senato accademico che si terrà il 4 luglio 2002, l acquisizione delle seguenti unità di personale: - 1 professore di I fascia, MED/42, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, M-EDF/02, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, M-PED/01, per chiamata di idonei - 1 professore di II fascia, IUS/01, con apertura di valutazione comparativa - 1 professore di I fascia, SECS/P/07 con apertura di valutazione comparativa - 1 ricercatore, M-PSI/02, con apertura di valutazione comparativa. Le integrazioni prospettate garantiranno la disponibilità del numero minimo di docenti richiesti nel Doc 5/98. Al momento tuttavia la dotazione di personale docente di ruolo permane inferiore a quella minima richiesta. Il Comitato tecnico della facoltà di Scienze motorie dell Università degli studi di Urbino ha espresso, nella seduta del 17 gennaio 2002, la propria disponibilità alla chiamata di 18

21 docenti di ruolo, impegnandosi a definire, nella successiva seduta, l apertura delle procedure di valutazione necessarie al raggiungimento dei 18 docenti di ruolo entro il mese di giugno In data 23 maggio 2002, il professor V. Stocchi, presidente del Comitato tecnico, ha inviato al Comitato la documentazione che attesta l effettivo raggiungimento della dotazione minima richiesta. Dalla documentazione presentata si evidenzia che, ad integrazione degli 8 docenti attualmente di ruolo, e delle 6 procedure di valutazione già attive (tabelle 7, 8 e 9), il Comitato tecnico della facoltà ha richiesto l apertura di un concorso da ricercatore per tecnico laureato interno (ex L. n.4/99) ed ha deliberato l acquisizione delle seguenti 3 unità di personale: - 1 professore di I fascia MED/42, mediante procedure di valutazione comparativa, - 1 ricercatore M-EDF/02, mediante procedura di valutazione comparativa, - 1 professore di II fascia M-EDF/01, per chiamata di idoneo. Le integrazioni prospettate garantiranno la disponibilità del numero minimo di docenti richiesti nel Doc 5/98. Per le facoltà che, anche tenendo conto delle procedure di valutazione comparativa attivate, delle chiamate e dei trasferimenti effettuati, non dispongano del numero minimo di docenti di ruolo, pari a 18 unità, definito come obiettivo nel decreto ministeriale istitutivo, il Comitato propone di sospendere l erogazione del contributo assegnato dal Ministero nell ambito della programmazione per il triennio 2001/03. L erogazione delle risorse spettanti alla singola facoltà, potrà avvenire in seguito alla richiesta di apertura di procedure di valutazione comparativa, di chiamate di idonei o di trasferimenti, che permettano alla facoltà di raggiungere il numero minimo previsto di docenti di ruolo. Nel complesso delle facoltà di Scienze motorie, i docenti di ruolo sono così ripartiti per area: 41 nell Area Biologica (43%), 25 nell Area Medica (27%), 14 nell Area Psico- Pedagogica (15%), 8 nell Area Giuridica (9%), 4 nell Area della Fisica (4%), 2 nell Area Economica (2%) (tabella 8). Al giugno 2002 non risulta di ruolo nessun docente afferente i nuovi settori scientifico-disciplinari M-EDF/01 e M-EDF/02. Tale circostanza è da imputare al fatto che le prime procedure di valutazione comparativa in questi settori sono state attivate nella III sessione del 2001 e non sono state ancora completate. Le successive tabelle 8 e 9 forniscono il quadro dei settori scientifico-disciplinari dei docenti di ruolo e delle procedure di valutazione comparativa attivate nelle facoltà di Scienze motorie esistenti. 19

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