XenClient Enterprise. Versione 5.0

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1 XenClient Enterprise Versione agosto

2 Informazioni sulla versione Citrix ha ufficialmente rilasciato XenClient Enterprise Versione 5.0. Il presente documento fornisce informazioni su XenClient Enterprise Versione 5.0; include una panoramica delle funzionalità disponibili in questa versione nonché informazioni sui problemi risolti e noti. Informazioni sulla soluzione XenClient Enterprise XenClient Enterprise è una soluzione per la virtualizzazione del desktop distribuita che rende la gestione di migliaia di desktop e laptop semplice come se si trattasse di uno solo. Primo prodotto del settore a combinare la gestione centralizzata dei desktop con l'esecuzione distribuita su un hypervisor client baremetal (di tipo 1), XenClient Enterprise offre ai professionisti del settore IT e agli utenti desktop un singolo prodotto unificato che estende i vantaggi e la convenienza della virtualizzazione del desktop locale all'efficienza e al controllo di una gestione centrale basata su criteri: il meglio dei due sistemi, riuniti in un'unica soluzione. La soluzione XenClient Enterprise utilizza due componenti principali per la fornitura della virtualizzazione end-to-end: XenClient Engine e XenClient Synchronizer: XenClient Engine viene eseguito su tutti i computer ed esegue immagini di macchine virtuali. Include un hypervisor bare-metal che consente il funzionamento dell'hardware del computer nelle macchine virtuali; l'engine non richiede che venga caricato un sistema operativo direttamente sul computer, richiede tuttavia una o più licenze valide per sistema operativo per ciascuna macchina virtuale caricata. XenClient Synchronizer viene eseguito sul server Windows 2008 R2 o Windows 2012 e fornisce la gestione per il supporto di ciascun Engine. Un singolo Synchronizer è in grado di gestire centinaia di Engine, laptop o desktop. 2

3 Informazioni sull'engine L'Engine viene installato su singoli computer e fornisce una piattaforma virtuale per l'esecuzione di ciascuna immagine di macchina virtuale. Un'immagine contiene una macchina virtuale di un sistema operativo, più eventuali applicazioni incluse. L'Engine può avere più di un'immagine su un computer. La definizione dell'immagine include la relativa RAM e i requisiti di archiviazione. La gestione della memoria viene effettuata dall'engine. È possibile eseguire contemporaneamente più macchine virtuali e l'utente può passare da un'immagine della macchina virtuale all'altra o da un'immagine all'engine premendo un unico tasto. Inoltre, l'engine esegue sul computer attività di sicurezza e di gestione: Verifica che la password dell'utente sia corretta, pena il divieto d'accesso al computer. Fornisce servizi di crittografia del disco facoltativi. Stabilisce connessioni di rete (wireless e/o cablate). Comunica in sicurezza, tramite SSL, con Synchronizer e controlla le macchine virtuali aggiornate, le modifiche ai Criteri e gli aggiornamenti dell'engine. Scarica e prepara le nuove versioni delle macchine virtuali e dell'engine. Carica e tiene traccia dei backup su Synchronizer. Anche se l'engine comunica in sicurezza con Synchronizer, tale comunicazione non rappresenta un requisito per il funzionamento. L'Engine viene eseguito indipendentemente su un singolo computer per eseguire una o più immagini della macchina virtuale caricata. Citrix consiglia di associare l'engine al paradigma della gestione centralizzata fornito da Synchronizer per sperimentare tutti i vantaggi della soluzione XenClient Enterprise. Informazioni su Synchronizer Synchronizer esegue tutte le attività di gestione riguardanti XenClient Enterprise. Crea le macchine virtuali, gestisce utenti e gruppi, gestisce l'integrazione con Active Directory e assegna le macchine virtuali agli utenti o ai computer. Quando viene contattato da un Engine, invia (macchine virtuali aggiornate, criteri e dati dell'utente ripristinati) o accetta (backup) i file appropriati, mantenendoli per quanto necessario. Synchronizer è in grado di ripristinare i dati dell'utente dal backup sullo stesso computer o su uno nuovo. Il backup e il ripristino possono essere effettuati utilizzando strumenti di backup convenzionali. Utilizzando Synchronizer, l'amministratore può richiedere informazioni sul computer che esegue una macchina virtuale (utilizzo del disco, hardware disponibile e fasi di diagnostica). Aggiornamento a XenClient Enterprise Versione 5.0 Quando viene effettuato l'aggiornamento delle installazioni esistenti a questa versione, si consiglia la seguente procedura. 3

4 La presente versione contiene considerazioni relative all'aggiornamento per i sistemi che eseguono versioni di XenClient precedenti. Prima di effettuare l'aggiornamento a questa versione, esaminare le procedure delineate nelle pagine seguenti. Considerazioni sulla compatibilità Prima di eseguire l'aggiornamento, considerare quanto segue: L'Engine Versione 5.0 è in grado di eseguire le macchine virtuali pubblicate da un Synchronizer 4.5. L'Engine Versione 4.5 non è in grado di eseguire le macchine virtuali pubblicate da un Synchronizer 5.0. La tabella in basso illustra la compatibilità tra Engine e Synchronizer per questa versione: Synchronizer Synchronizer Synchronizer 4.1.x 4.5.x 5.0 Engine X 4.1.x 4.5.x X 5.0 X X L'aggiornamento da XenClient Enterprise Technical Preview alla Versione 5.0 non è supportato. Download della versione più recente La versione più recente di XenClient Enterprise è disponibile sul sito Web My Citrix. Il sito fornisce l'accesso all'engine, a Synchronizer e ai driver PV più recenti nel raggruppamento di diversi pacchetti di installazione. Aggiornamento dell'engine Nell'esecuzione dell'aggiornamento, considerare quanto segue: Innanzitutto assicurarsi che i backup delle macchine virtuali correnti siano su Synchronizer per ogni computer che viene aggiornato. Gli aggiornamenti a questa versione possono essere gestiti centralmente tramite Synchronizer. Importare il kit di aggiornamento dell'engine nella Software Library ed assegnarlo ai computer identificati per l'aggiornamento. Verificare che tutti i dispositivi aggiornati siano stati installati e riavviati. I criteri dell'engine possono essere utilizzati per automatizzare la procedura di riavvio dei client individuali. Fare riferimento alla Guida in linea di Synchronizer per ulteriori informazioni. 4

5 Aggiornamento di Synchronizer Quando si effettua l'aggiornamento di Synchronizer, considerare quanto segue: Per le informazioni riguardanti le versioni supportate, fare riferimento alle Considerazioni sulla compatibilità. Eventuali modifiche apportare ai file nella cartella Synchronizer\conf devono essere applicate di nuovo manualmente dopo aver effettuato l'aggiornamento a Synchronizer. Per aggiornare Synchronizer: 1. Aggiornare innanzitutto il server centrale alla presente versione prima di installare i server remoti. I server remoti e quelli centrali devono avere tutti la stessa versione (ovvero la versione 5.0). È necessario arrestare tutti i server remoti prima di aggiornare il server primario (centrale), per evitare problemi con il database. 2. Aggiornare o installare questa versione su tutti i server remoti. Importanti considerazioni sull'aggiornamento per XenClient Enterprise 5.0 Utilizzare la seguente procedura quando si effettua l'aggiornamento a XenClient Enterprise 5.0: 1. Aggiornare tutte le macchine virtuali condivise 4.5.x utilizzate presenti sul server applicando tutti gli aggiornamenti di Windows o delle applicazioni. 2. Pubblicare e implementare di nuovo tutti i client 4.5.x come versione corrente della macchina virtuale. Tutti i client 4.5.x dovrebbero eseguire queste nuove versioni delle macchine virtuali prima di effettuare l'aggiornamento dell'engine o di Synchronizer. 3. Aggiornare prima tutti i client (Engine) alla presente versione. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla Guida all'aggiornamento di XenClient Enterprise Versione Aggiornare Synchronizer alla presente versione. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla Guida all'aggiornamento di XenClient Enterprise Versione 5.0. Quando si effettua l'aggiornamento di Synchronizer, considerare quanto segue: a. Aggiornare il server centrale alla presente versione prima di installare i server remoti. I server remoti e quelli centrali devono avere tutti la stessa versione. b. Aggiornare o installare questa versione su tutti i server remoti. 5. Pubblicare di nuovo come versione di appoggio tutte le macchine virtuali pubblicate come correnti (come descritto nel passaggio 2 in alto). 6. In base alle esigenze, aggiornare eventuali client 4.5 rimanenti (Engine) e assegnare ad essi la versione di appoggio della macchina virtuale. 7. Quanto tutti i client (Engine) sono aggiornati a questa versione, è possibile assegnarli alla versione corrente della macchina virtuale (vale a dire solo dopo che la versione in appoggio è stata nuovamente implementata come versione corrente). 5

6 Informazioni sulla versione Questa versione fornisce funzioni e miglioramenti destinati alla personalizzazione delle applicazioni utente, al supporto per Windows 8 e ad una migliore esperienza dell'utente. Sono inclusi: Tecnologia Personal vdisk (PvD) Supporto visualizzazione migliorato per le macchine virtuali Windows 8 condivise Roaming wireless migliorato Supporto per nuove piattaforme hardware (con processori Intel Core di quarta generazione) Questa versione è stata qualificata su un numero ridotto di piattaforme basate su processore Intel Core di quarta generazione. Si consiglia di interagire con l'assistenza Citrix per qualificare il nuovo hardware di XenClient Enterprise 5.0. Fare riferimento al sito riguardante specifiche e compatibilità di XenClient per ulteriori informazioni. Supporto per dispositivi USB2 nei controller USB3 Miglioramenti e aggiornamenti a Synchronizer, inclusi: o Supporto per le versioni più recenti di Tomcat e JVM a 64 bit o Supporto per SQL 2013 o Interfaccia utente migliorata con maggiore supporto del browser (Chrome, Firefox e Safari) o Elementi dell'interfaccia utente semplificati per supportare la localizzazione o Supporto per Windows Server 2012 (questo supporto non è esteso all'engine come sistema operativo della macchina virtuale) o Miglioramento dell'interfaccia della Guida online Oltre a queste nuove funzioni, per XenClient sono stati apportati diversi miglioramenti, elencati singolarmente nelle pagine seguenti. Tecnologia Personal vdisk (PvD) di Citrix Questa versione di XenClient Enterprise integra la tecnologia PvD nella soluzione XenClient Enterprise 5.0. Per utilizzare questa tecnologia, l'utente finale può installare delle app che vengono preservate al riavvio, senza compromettere la capacità degli amministratori di aggiornare la macchina virtuale. L'implementazione del PvD: Consente ai computer di mantenere le impostazioni del desktop e le applicazioni installate dall'utente. Consente agli amministratori di aggiornare e mantenere l'immagine di macchina virtuale base centralmente da Synchronizer. Consente alle applicazioni compartimentali installate tramite GPO o AppV di essere salvaguardate nei riavvii. 6

7 Considerazioni importanti Quando si utilizza la tecnologia PvD della presente versione, vengono applicate le seguenti limitazioni: La macchine virtuali PvD vengono supportate solo in XenClient Enterprise 5.0 e nelle versioni successive. L'Engine e Synchronizer devono eseguire entrambi la stessa versione di XenClient Enterprise. Microsoft Windows 7 è l'unico sistema operativo interamente supportato nelle macchine virtuali PvD. Microsoft Windows 8 su PvD è in "Technical Preview", dove funziona solo la "modalità desktop"; al momento su una macchina virtuale PvD le applicazioni Metro non funzionano correttamente. Una volta effettuato il download completo della macchina virtuale PvD nel dispositivo dell'utente, il processo iniziale NxPrep impiegherà una media di minuti in base al tipo e alla velocità del disco (HDD o SSD). È possibile che gli utenti riscontrino tempi di avvio più lunghi nell'utilizzare le macchine virtuali PvD sui XenClient Enterprise Engine (in alcuni casi, tempi di avvio superiori del 30-60%). Quando possibile, gli amministratori dovrebbero prendere in considerazione l'utilizzo di unità SSD per gli utenti mobili. Le macchine virtuali PvD devono essere create (o clonate) e poi pubblicate da Synchronizer per essere eseguite sulla più recente versione 5.0 dell'engine. Informazioni sui modelli di gestione del disco di XenClient La modalità del disco di condivisione dell'immagine consente all'amministratore di controllare le applicazioni installate sulla macchina virtuale dell'utente e di aggiornarla. Le applicazioni installate dall'utente non vengono salvaguardate nei riavvii a causa dello "snapback" che riporta la macchina virtuale allo stato di originario. Tale modalità disco assicura che le macchine virtuali di tutti gli utenti siano aggiornate e protette. Con la modalità del disco immagine personalizzata, l'amministratore può consentire all'utente di installare e salvaguardare le applicazioni durante i riavvii. Tale operazione consente all'amministratore e/o all'utente di personalizzare la macchina virtuale ma, allo stesso tempo, entrambi sono responsabili di mantenerla in buono stato e aggiornata. Con entrambe le modalità del disco di immagine, i dati dell'utente vengono salvaguardati e archiviati in un "VHD utente". L'amministratore può scegliere di effettuare centralmente il backup dei dati dell'utente su XenClient Enterprise Synchronizer. Grazie all'integrazione dei Personal vdisk in XenClient Enterprise, gli amministratori possono sfruttare i vantaggi di entrambe le modalità del disco di immagine. Gli amministratori possono aggiornare centralmente la macchina virtuale come un'immagine condivisa, mantenendola aggiornata, e contestualmente l'amministratore e/o l'utente può personalizzarla installando applicazioni che vengono salvaguardate nei riavvii come un'immagine personalizzata. 7

8 Cos'è un PvD (Personal vdisk)? Con le macchine virtuali PvD, oltre al livello "VHD utente" di modalità di condivisione dell'immagine, viene introdotto un nuovo livello denominato "VHD applicazioni". Il "VHD applicazioni" archivia qualsiasi applicazione installata dall'amministratore e/o dall'utente. Il "VHD applicazioni" non avvia lo snapback, in questo modo le applicazioni installate dall'utente e i dati dell'utente vengono salvaguardati nei riavvii. Il PvD offre diversi vantaggi, tra cui: Supporto per le applicazioni e i driver installati dall'utente o dall'amministratore. Eliminazione delle modifiche di ripristino/salvataggio del riavvio. Eliminazione dell'"allineamento", che potrebbe portare alla perdita di applicazioni installate dall'utente durante gli aggiornamenti dell'immagine di base. Supporto per licenze non di volume, poiché i dati di attivazione sono salvaguardati e non sottoposti a snapback. In che modo viene implementato il disco PvD? XenClient implementa la funzionalità PvD sia sull'engine sia su Synchronizer. L'Engine è responsabile della creazione del disco PvD; quando viene pubblicata una macchina virtuale, Synchronizer invia un aggiornamento alla macchina virtuale, la quale risulta in fase di preparazione. Durante questa fase, vengono inviati all'engine solo gli aggiornamenti della macchina virtuale: questo processo può richiedere alcuni minuti e dipende dal numero di file nel disco dell'applicazione. Una volta creata la macchina virtuale del PvD, la modalità del disco per quella macchina virtuale non può essere modificata; se viene creata una macchina virtuale PvD condivisa, non sarà possibile passare a una macchina virtuale condivisa o personalizzata. La decisione di creare una macchina virtuale PvD viene presa quando viene avviata la procedura guidata della macchina virtuale e non può essere modificata. Tuttavia, è possibile creare una macchina virtuale PvD da una macchina virtuale condivisa (o personalizzata) mediante clonazione. 8

9 L'Engine implementa il PvD in modo tale che le applicazioni dell'utente vengano mantenute nel "VHD applicazioni". È importante notare che, in generale, il tempo di avvio per le macchine virtuali basate su PvD può subire un incremento complessivo del 30-60%. Nell'Engine, i dati dei PvD vengono visualizzati nel Pannello di controllo Macchina virtuale: vengono fornite quattro etichette di dischi (Sistema, Utente, Dischi locali e delle applicazioni). L'immagine in basso illustra gli elementi correlati ai PvD nell'engine: Selezionare la casella di controllo per effettuare lo snapback del disco quando la piattaforma viene avviata. Disco applicazione: Il Synchronizer implementa la funzionalità del PvD fornendo un criterio per il controllo delle applicazioni installate dall'utente. Un ulteriore controllo è offerto dalla funzione di Snapback, che consente all'amministratore di reimpostare la macchina virtuale allo stato d'origine; tale processo rimuoverà tutte le applicazioni installate e i dati dell'utente. 9

10 Le macchine virtualizzate PvD vengono etichettate nell'albero di spostamento. Usare la procedura guidata per creare una macchina virtualizzata PvD. La modalità di utilizzo indica in che modo viene usata la macchina virtuale. Utilizzare la procedura guidata di creazione della macchina virtuale di Synchronizer per preservare le applicazioni installate dall'utente quando la macchina virtuale viene riavviata. Dopo aver specificato il nome della macchina virtuale, selezionare il pulsante di opzione appropriato per preservare le applicazioni: Segnalazione dei problemi relativi al PvD Per usufruire dell'assistenza clienti Citrix, usare la procedura seguente per la segnalazione dei problemi relativi al PvD: 1. Utilizzare il Pannello di controllo della segnalazione dei problemi nell'engine (o in Synchronizer). 10

11 2. Contrassegnare chiaramente tutti i problemi relativi al PvD inserendo il prefisso PvD nella riga dell'oggetto. Problemi risolti relativi a Synchronizer Questa versione fornisce una serie di risoluzioni e di miglioramenti relativi a Synchronizer, inclusi: Numerosi miglioramenti alla localizzazione Aggiornamenti alla procedura guidata per la creazione della macchina virtuale per il supporto di PvD Oltre alle nuove funzionalità, in questa versione sono stati risolti i seguenti problemi. Alcuni elementi dell'interfaccia non sono internazionalizzati La presente versione contiene una serie di miglioramenti alla localizzazione, inclusi: Aggiornamento selettore date del calendario Miglioramenti ai messaggi di errore della convalida del campo, ad esempio quando un utente immette un valore numerico al di fuori dell'intervallo valido; questi messaggi ora sono localizzati. Tabelle non aggiornate correttamente durante la navigazione tramite i menu a fisarmonica Nella versione precedente, la visualizzazione di un elemento nell'area di lavoro della console di gestione e quindi la selezione di un altro elemento nell'albero di spostamento poteva causare la visualizzazione della voce Nessun utente (oppure Nessun oggetto) nell'area di lavoro. Tale problema è stato risolto. Impossibilità di importare i VHD fissi La creazione di un VHD di dimensioni fisse (ad esempio, l'uso di macchine virtuali Hyper-V) e quindi l'importazione in Synchronizer Software Library impediva all'engine di utilizzare la macchina virtuale. L'Engine non supporta i VHD di dimensioni fisse; ora viene visualizzato un messaggio di errore che in questi casi informa gli amministratori che è possibile importare nel Synchronizer solo i VHD dinamici. La durata delle attività correnti in esecuzione può essere errata Il campo della durata, che si trova nella descrizione comando di un'attività in esecuzione, potrebbe essere errato se il browser Web è in esecuzione su un sistema che risiede in un fuso orario diverso rispetto al server di gestione sul quale l'attività viene eseguita o se il rispettivo orologio non è sincronizzato con quello del server di gestione. Problemi correnti noti relativi a Synchronizer Questa versione di Synchronizer è stata sottoposta a test significativi. Sono stati identificati i seguenti problemi che verranno risolti in una versione successiva. 11

12 L'impostazione di un punto di ripristino interrompe l'attendibilità a livello di dominio Dopo aver impostato un punto di ripristino su Synchronizer, gli utenti Active Directory devono esplicitamente ripristinare l'attendibilità a livello di dominio. Le attività non vengono avviate fintanto che non viene inizializzato Synchronizer Se vengono apportate modifiche alla black list del dispositivo (C:\Programmi\Citrix\Synchronizer\conf\DeviceBlackList.csv) mentre viene arrestato il servizio Apache Tomcat di Synchronizer, l'amministratore deve accedere all'interfaccia utente di Synchronizer almeno una volta dopo l'avvio prima che le modifiche alla black list siano disponibili sui client. Non è possibile effettuare l'accesso utente al dominio dopo il primo provisioning della macchina virtuale Windows 8 Se vengono implementate le macchine virtuali Windows 8 collegate al dominio, configurare Synchronizer per utilizzare le connessioni SSL per la comunicazione con il controller di dominio AD. Se non si osserva tale precauzione, l'utente potrebbe non essere in grado di effettuare l'accesso alle macchine virtuali. Riattivare la modalità Appliance quando si effettua l'aggiornamento a Windows Server 2012 Quando si effettua l'aggiornamento da Windows Server 2008 a Server 2012, è necessario riavviare Attiva Appliance. Se si esegue la versione 4.5 di Synchronizer e si sta effettuando l'aggiornamento a questa versione: 1. Accedere a Synchronizer. 2. Arrestare tutte le macchine virtuali in esecuzione. 3. Aggiornare il server host Hyper-V da Windows Server 2008 a Server Aggiornare la versione di Synchronizer precedente a questa versione. 5. Accedere a Synchronizer e fare clic su Activate Appliance nel pannello Actions: 12

13 Fare clic su Activate Appliance dopo aver effettuato l'aggiornamento. La pubblicazione della macchina virtuale Windows XP potrebbe non riuscire se i Servizi di integrazione Hyper-V non vengono rilevati La pubblicazione di una macchina virtuale Windows XP può non riuscire. Le macchine virtuali Windows XP devono aver installati i Servizi di integrazione Hyper-V prima della pubblicazione. Hyper-V 2008 non può ospitare la macchina virtuale Synchronizer di Server 2012 Se Synchronizer è installato in una macchina virtuale che esegue Windows Server 2012, è necessario configurare Synchronizer affinché venga usato con Hyper-V 2012 e non con Hyper-V La pubblicazione della macchina virtuale Windows XP non riesce se Hyper-V 2012 non è aggiornato È necessario che le installazioni dei Servizi di integrazione Hyper-V delle macchine virtuali XP siano aggiornate se Synchronizer viene aggiornato alla versione 5.0 e quindi riconfigurato per utilizzare Hyper- V 2012 anziché Hyper-V L'aggiornamento del database non è possibile quando viene specificata un'istanza denominata MS SQL L'aggiornamento del database può non riuscire quando viene utilizzata un'istanza denominata MS SQL. Tale problema si verifica solamente se l'url JDBC è stato modificato per utilizzare una nomenclatura non utilizzata o non supportata inizialmente da Synchronizer. L'importazione di un file ISO con caratteri non noti in lingua straniera può non riuscire In alcune occasioni, l'importazione dei file ISO contenenti caratteri non noti in lingua straniera nel nome del file può non riuscire. 13

14 La configurazione della protezione avanzata di Internet Explorer impedisce l'authoring della macchina virtuale Se Synchronizer è in esecuzione tramite Internet Explorer su un server Windows 2008 con la Protezione avanzata attivata, il controllo Active-X della macchina virtuale non verrà installato, nessun messaggio di errore verrà visualizzato e l'utente non potrà effettuare l'authoring la macchina virtuale tramite quel browser. Per risolvere questo problema: 1. Eseguire Synchronizer da un browser su un altro computer non server, ad esempio un computer con Windows Disattivare la Configurazione Protezione avanzata di Internet Explorer; eseguire Server Manager, selezionare il nodo principale nel pannello a sinistra (struttura ad albero), fare clic sul collegamento Configura protezione avanzata di Internet Explorer nella sezione Informazioni sulla sicurezza dell'interfaccia utente; disattivare la funzione per amministratori, utenti abituali o per entrambi. L'installazione su un server con caratteri estranei nel nome host ha esito negativo Synchronizer non può essere installato su un server con nome host che contiene caratteri in lingua straniera. I caratteri validi per il nome host sono A-Z, a-z, 0-9 e il trattino. Alcuni elementi dell'interfaccia non sono internazionalizzati I seguenti elementi di Synchronizer non dispongono di un supporto linguistico internazionale completo: Schermate dei dettagli e riepilogo degli eventi Log attività Nome e descrizione della definizione del profilo del sistema operativo Oggetti precedenti creati nella versione 4.1 o antecedenti (ad esempio nomi e descrizioni dei criteri) Nomi dei tasti base (Su, Giù, Esc, ecc.) e dei modificatori (Alt, Ctrl, Shift, ecc.) utilizzati per definire le sequenze di scelta rapida; questi elementi sono localizzati nell'engine ma non lo sono in Synchronizer. Problemi con i caratteri nazionali La soluzione XenClient Enterprise conserva i file e le directory specificate nelle definizioni del profilo del sistema operativo. I profili predefiniti e quelli campione si basano su nomi di file e directory in inglese. Se viene utilizzata una versione di Windows non in lingua inglese, i nomi delle directory possono avere un equivalente in una lingua straniera. Tale operazione impedisce che i dati vengano conservati in seguito allo snapback. Per conservare i dati dell'utente in seguito allo snapback, è necessario creare una versione localizzata della definizione del profilo del sistema operativo User Folders. Non è possibile aggiornare una macchina virtuale personalizzata per il funzionamento con i nuovi criteri di impostazione di Windows La funzione Grant Admin Rights presente nel criterio della macchina virtuale Impostazioni Windows non funzionerà per le macchine virtuali personalizzate che sono state installate ed eseguite sull'engine del client prima dell'introduzione di questa funzione. Se questa funzione è necessaria per macchine virtuali personalizzate precedentemente assegnate, l'unica soluzione è annullare l'assegnazione della macchina 14

15 virtuale, eliminare la cronologia archiviata, inclusi i backup, e riassegnare la macchina virtuale. Accertarsi che su tutti i dati dell'utente venga effettuato il backup utilizzando una soluzione di backup indipendente da Synchronizer. Problemi risolti relativi all'engine Questa versione fornisce una serie di risoluzioni e di miglioramenti relativi all'engine, inclusi: Miglioramento della funzionalità di gestione della visualizzazione e miglioramenti per risolvere i conflitti dovuti all'utilizzo di più monitor Miglioramento della gestione del dispositivo USB Miglioramento della sincronizzazione audio e video Aggiornamento del paradigma dei servizi di rete wireless per il miglioramento della stabilità Miglioramento dell'interfaccia utente per migliorare la localizzazione Questa versione migliora l'esperienza utente anche grazie a: Supporto del nuovo driver WDDM di Windows 8. Il nuovo driver WDDM di Windows 8 migliora l'esperienza tramite: o Il supporto a più monitor o Il supporto alle risoluzioni native tra i diversi monitor o L'attivazione di AERO all'interno delle macchine virtuali o L'attivazione del multi-touch all'interno delle macchine virtuali Il supporto dei dispositivi aventi processori Intel di quarta generazione Il miglioramento della sincronizzazione audio e video L'implementazione dei tempi di avvio più rapidi Il miglioramento del supporto ai dispositivi USB2 collegati alle porte USB 3.0 Oltre alle nuove funzionalità, in questa versione sono stati risolti i seguenti problemi. Miglioramenti alla localizzazione Nelle versioni precedenti, alcuni messaggi popup non erano stati localizzati correttamente. Questa versione fornisce una serie di miglioramenti alla localizzazione, inclusi i messaggi di avviso e le schermate di informazioni generali. L'installazione delle macchine virtuali personali tramite il server PXE non è possibile L'installazione di una macchina virtuale personale usando un server PXE causava il blocco della piattaforma. Tale problema è stato risolto. Il PvD di Windows 7/8 non visualizzava la lettera dell'unità sotto l'icona del computer La macchina virtuale PvD Windows 7/8 non visualizzava la denominazione dell'unità C: sotto l'icona del computer; l'unità C: era accessibile ma l'icona non era presente nello schermo. 15

16 Alcune applicazioni utilizzavano una memoria estranea In alcuni casi, alcune applicazioni usavano una percentuale eccessiva di risorse CPU. Ad esempio, la selezione di un ampio numero di celle della tabella in Microsoft Excel portava la CPU a consumare una grande quantità di risorse di sistema. Tale problema è stato risolto. Le modifiche nell'allocazione della memoria impedivano l'avvio delle macchine virtuali Le macchine virtuali configurate precedentemente per l'utilizzo della memoria massima disponibile non si avviavano a causa della memoria insufficiente. Tale problema è stato risolto. L'audio non funzionava nell'esecuzione delle applicazioni nel Dock Nelle versioni precedenti, il Dock non era in grado di riprodurre l'audio. Tale problema è stato risolto. Problemi correnti noti relativi all'engine Questa versione di XenClient Engine è stata sottoposta a test significativi. Sono stati identificati i seguenti problemi che verranno risolti in una versione successiva. L'attendibilità a livello di dominio può non funzionare la prima volta che viene utilizzata dagli utenti AD quando si effettua il download di un macchina virtuale PvD La registrazione di un utente AD su Synchronizer per la prima volta e il download di una macchina virtuale PvD può potenzialmente causare l'incapacità di effettuare l'accesso alla nuova macchina virtuale predisposta. Per risolvere questo problema, arrestare la macchina virtuale e riavviarla, per instaurare l'attendibilità a livello di dominio. La macchina virtuale PvD non si avvia quando viene installato un software antivirus In alcuni casi, la macchina virtuale PvD può non avviarsi correttamente quando viene installato l'antivirus McAfee; in questa versione, le macchine virtuali PvD non supportano l'antivirus McAfee. I riquadri della macchina virtuale PvD Windows 8 scompaiono dopo l'esecuzione del commit del punto di ripristino In questa versione, le macchine virtuali PvD Windows 8 possono utilizzare solo la modalità desktop; l'interfaccia Metro al momento non è supportata. L'attivazione KMS non funziona per le macchine virtuali Windows 8 Quando viene implementata una macchina virtuale Windows condivisa o personalizzata, non includere la definizione dell'attivazione KMS nel criterio del profilo del sistema operativo della macchina virtuale. In questo modo si impedisce al Servizio di protezione Windows Software di attivare Windows. Senza la definizione dell'attivazione KMS, Windows richiederà l'accesso al server KMS ad ogni riavvio, al fine di attivare la macchina virtuale. 16

17 L'allineamento del cursore non è corretto con lo schermo predisposto per la funzione touch nella modalità con doppio monitor Quando è in modalità con doppio monitor, lo schermo predisposto per la funzione touch può erroneamente visualizzare la posizione del cursore. L'utilizzo contestuale dei monitor esterni e degli schermi touch in questa versione non è supportato. La rimozione di uno schermo primario causa lo schermo nero Per le macchine virtuali XP e Windows 7 su un laptop ancorato, se un utente attiva la modalità di blocco dello schermo Windows in una configurazione con monitor doppio su un laptop ancorato e poi disancora il laptop, lo schermo del laptop può diventare completamente nero. L'utente dovrebbe utilizzare la sequenza di tasti Ctrl-Alt-Canc per visualizzare la finestra di dialogo di accesso e poi immettere la password appropriata. Questa operazione ripristinerà la corretta configurazione della visualizzazione. L'Engine potrebbe arrestarsi in modo anomalo quando un dispositivo USB viene disconnesso durante l'installazione di una macchina virtuale In alcuni casi, la rimozione di un dispositivo USB durante l'installazione di una macchina virtuale può causare l'arresto anomalo e il riavvio dell'engine. Anomalie di Receiver In alcune occasioni, Citrix Receiver può non funzionare correttamente; l'avvio di un'applicazione può generare una condizione di errore e l'applicazione non viene caricata. La macchina virtuale non viene preparata correttamente dopo l'aggiornamento L'aggiornamento a questa versione può comportare una preparazione errata dopo il download di una nuova versione pubblicata; tale processo, denominato NxPrep, può richiedere una quantità di tempo eccessiva che può comportare un esito negativo del processo. Impostazioni Follow Display per il dispositivo USB Se un sistema ha un singolo mouse e una tastiera e l'utente modifica l'assegnazione dei dispositivi da Engine a Follow Display, non sarà più possibile interagire con il Pannello di controllo dell'engine e con l'utilità di avvio per annullare la modifica. Se si verifica tale situazione, collegare un altro mouse e una tastiera per ripristinare l'impostazione allo stato originale. In questa versione, Citrix consiglia di evitare l'uso di questa funzionalità. L'installazione della macchina virtuale locale con l'utilizzo di un CD-ROM USB può non riuscire Quando un dispositivo CD-ROM USB viene collegato, Gestione dispositivi lo riconosce come dispositivo di archiviazione di massa USB. Utilizzare il Pannello di controllo di gestione dispositivi per assegnare il dispositivo USB all'engine prima di utilizzarlo per installare una macchina virtuale locale. 17

18 Assegnare il CD-ROM USB all'engine prima di utilizzarlo per l'installazione di una macchina virtuale locale. La modalità Ibernazione non è supportata dalle macchine virtuali La selezione della modalità di ibernazione nelle macchine virtuali Windows XP può comportare la perdita di dati non salvati. In questa versione la modalità di ibernazione delle macchine virtuali Windows non è supportata Problemi alla rete quando viene utilizzato un adattatore di rete USB Gli adattatori di rete USB non sono supportati. L'Engine non effettua la connessione alle WAP impostate dal criterio Il computer può non riuscire ad effettuare la connessione ad una rete wireless se la sicurezza WAP è stata definita in un criterio. Quando le reti wireless vengono configurate tramite criterio è necessario scegliere il protocollo di sicurezza corretto. In particolare, in questa versione dell'engine i protocolli WPA e WPA2 sono considerati in modo distinto; di conseguenza, se una rete wireless viene configurata come WPA e la rete attuale è impostata su WPA2, le informazioni della configurazione non verranno utilizzate. L'esportazione delle immagini con un'unità USB può non riuscire In alcuni casi, l'utilizzo di un'unità USB per l'esportazione dell'immagine di una macchina virtuale potrebbe non riuscire. Quando viene utilizzato un dispositivo USB per importare o esportare una macchina virtuale, assegnare prima il dispositivo USB all'engine utilizzando il Pannello di controllo di gestione dispositivi, quindi avviare l'operazione di importazione o di esportazione. Alcuni sistemi con GPU Radeon potrebbero non funzionare nella modalità mirroring Su alcuni sistemi con schermi GPU Radeon, il monitor secondario può non funzionare correttamente quando viene impostato; fare clic su OK o Ripristina quando richiesto per risolvere il problema. 18

19 I dispositivi di rete per lo swap a caldo possono causare la perdita della connettività L'Engine al momento non supporta interfacce di rete collegate tramite dock USB. Limitazioni di Windows 8 È necessario tenere presenti le seguenti limitazioni quando vengono utilizzate le macchine virtuali Windows 8: Quando vengono utilizzati più monitor, due schermi sono supportati con la risoluzione nativa (stessa funzionalità per Windows 7/XP). L'installazione del driver paravirtualizzato può non riuscire. Windows 8 consente di accedere utilizzando un account Microsoft Live anziché un account locale o di dominio. Se la macchina virtuale è stata preparata utilizzando tali credenziali dell'account l'installazione del driver paravirtualizzato può non riuscire. Per risolvere questo problema, Citrix consiglia di accedere alla macchina virtuale come amministratore locale (o con l'account di dominio) specificamente creato per la gestione delle immagini. Le applicazioni di Windows Store (in precedenza denominate app Metro) al momento non funzionano con l'engine. L'attivazione di un monitor disconnesso causa malfunzionamenti L'utilizzo della Gestione schermo Windows ospite per attivare o disattivare gli schermi causa malfunzionamenti; in questa versione non utilizzare la Gestione schermo Windows ospite per attivare o disattivare uno schermo. Le modifiche nell'architettura Nvidia possono causare problemi nei sistemi in cui sono eseguite le versioni precedenti Al fine di supportare i clienti che utilizzano la tecnologia nvidia Optimus, Citrix ha modificato l'architettura dei driver utilizzati per tali schede grafiche. Di conseguenza, Citrix consiglia che gli utenti che già utilizzano le schede nvidia con versioni precedenti di XenClient Engine 4.5 testino tali dispositivi con la nuova tecnologia, prima di implementare l'uso del prodotto nella produzione. I file ISO scaricati da Windows Installer devono essere accompagnati da un file MD5 Quando si utilizza Windows Installer di XenClient Engine, se l'utente sceglie di scaricare il file ISO dell'engine da un server Web deve fornire anche il file MD5. MD5 è un file di checksum fornito da Citrix unitamente al file ISO; il nome è lo stesso del file ISO ma l'estensione è.md5. Se il file MD5 non è presente sul server Web, il programma di installazione segnalerà il file ISO come danneggiato e impedirà all'installazione di procedere. Se non è possibile fornire il file MD5, l'utente deve scaricare l'iso sull'unità locale e selezionare l'opzione di installazione per il file locale. Verrà generato un avviso, ma sarà possibile continuare con l'installazione senza il file MD5. Il monitor esterno talvolta si oscura nella fase di ripresa Se il sistema passa in modalità sospensione senza un monitor esterno e viene invece riavviato con un monitor esterno collegato, ad esempio con riavvio nel dock, Windows individua il secondo dispositivo di 19

20 visualizzazione ma lo schermo talvolta rimane oscurato. Se questo avviene, scollegare il monitor esterno, attendere che Windows rilevi l'evento (lo schermo del laptop verrà aggiornato) e ricollegare successivamente il monitor esterno al dock. Scarsa velocità di download Nell'Engine potrebbero verificarsi episodi di scarsissima velocità nel download (misurata in KB al secondo, anziché in MB al sec.). In tali condizioni, verificare che gli adattatori di rete su Synchronizer non sia attivata l'elaborazione dell'large Send Offload. Windows Media Player non funziona con uno schermo esterno Windows Media Player non riproduce i video quando il laptop è collegato ad uno schermo esterno. Per riprodurre il video, scollegare lo schermo esterno oppure sistemare i monitor in modalità mirroring utilizzando il tasto di scelta rapida di alternanza dello schermo della piattaforma Fn-F7. Le finestre di dialogo di conferma non si spostano sul monitor esterno Se una finestra di dialogo di conferma viene visualizzata quando si cambia lo schermo attivo o il coperchio del laptop è chiuso, la finestra di dialogo non viene visualizzata sul nuovo schermo attivo. Per risolvere tale situazione, rendere di nuovo attivo lo schermo dove viene visualizzata la finestra di dialogo oppure aprire il coperchio del laptop ed escludere la finestra di dialogo. 20