INTRODUZIONE AI SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
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- Veronica Vinci
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1 Introduzione ai sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro Durata: INTRODUZIONE AI SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO 2/12 DEFINIZIONI OHSAS Occupational Health and Safety Management Systems Specification SGSL Sistema di Gestione Sicurezza Lavoro (Parte del sistema di gestione di un organizzazione utilizzata per sviluppare e attuare la propria politica per la SSL e gestire i suoi rischi per la SSL) 3/12
2 SGSL: PERCHÈ Complessità Legislazione ed applicazione Pressione parti interessate: Istituti Finanziari Azionisti, dipendenti Gruppi di interesse in generale 4/12 SGSL: PERCHÈ Consapevolezza, immagine, reputazione Responsabilità sociale -Etica Immagine del gruppo Impatto sugli affari: responsabilità, costi, interruzione degli affari, pubblicità negativa, danno all immagine Responsabilizzazione dei lavoratori 5/12 SGSL: PERCHÈ Competitività Consapevolezza degli impatti sulla competitività Barriere commerciali causate da diverse norme di prestazione; Finanza Strumenti economici (tasse, premi INAIL) per stimolare l adozione di SGSL Incentivi dal Governo, dalle banche e compagnie di assicurazione. 6/12
3 SGSL: RISCHI/OPPORTUNITÁ Rischi Perdita dell accesso ai mercati Perdita posizione concorrenziale Perdita della reputazione Penalità e controlli governativi Opportunità Commerciali Risparmi sui costi Immagine della società 7/12 IL FATTORE UMANO Infortuni Miglioramenti tecnici Gestione della sicurezza focalizzata sull uomo LA SICUREZZA E CULTURA! Evoluzione nel tempo della cultura della sicurezza 8/12 MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA AUMENTANO: Qualità Produttività Soddisfazione Motivazione Spirito di gruppo Immagine Q.tà à; prod.; ecc.. Sicurezza LA SICUREZZA E UNO STRUMENTO GESTIONALE 9/12
4 MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA RIDUCE: Numero di infortuni Numero di incidenti N inf., N incidenti Assenteismo Costi Difetti Contestazioni e reclami Sicurezza LA SICUREZZA E UNO STRUMENTO GESTIONALE 10/12 ESEMPIO: RIDUZIONE COSTI Costi assicurativi Indennità e compensi Costi diretti (evidenti) 11/12 Costi assicurativi Indennità e compensi COSTI EVIDENTI Sospensione attività imprenditoriale Sanzioni 231 Imposs. Partecip. Gare Interruzioni della produzione Cali di rendimento Conflitti/scioperi COSTI NASCOSTI Ridotta produttività individuale Danno alla proprietà ed al prodotto Addestramento/lavorat ori temporanei Immagine aziendale Clima aziendale Responsabilità generale e verso i clienti Spese legali 12/12
5 D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.231/2001 Durata: ART. 30 T.U. 81/08 e D. LGS. 231/01 2/18 D. LGS. N RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA IMPRESE Il D.Lgs 231/01 ha introdotto la Responsabilità amministrativa per alcune fattispecie di reati molto gravi commessi da dipendenti dell impresa e da cui l impresa ne abbia tratto vantaggio o nel suo interesse. 3/18
6 ART. 300 DEL T.U. 81/08 IL DLGS 231/01 VIENE MODIFICATO, DAL T.U. APPLICANDOLO ANCHE NEI CASI: Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro); si applica una sanzione pecuniaria in misura non inferiore a mille quote (> )! Nel caso di condanna per uno dei delitti.., si applicano le sanzioni interdittive, per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno. 4/18 D. LGS. N 231/2001 Le sanzioni del 231/01 non si sostituiscono ma integrano le altre. L applicazione di sanzioni così rilevanti deriva dal presupposto che l ente abbia tratto profitto rilevante dalla condotta illecita o i reati siano stati reiterati. 5/18 D. LGS. N 231/2001 SANZIONI INTERDITTIVE -interdizione esercizio attività; -sospensione e revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell illecito; -divieto di contrattare con la pubblica amministrazione (in pratica l esclusione dagli appalti); -esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi, ecc con revoca di quelli già concessi; -divieto di pubblicizzare beni e servizi; -sanzione pecuniaria. 6/18
7 D. LGS. N 231/2001 SANZIONE PECUNIARIA La sanzione pecuniaria è applicata per quote: n quote: min 100 max 1000 valore di una quota: min 258 max /18 T.U. ART. 30 L ente invece non risponde nei casi in cui: si dimostri che era efficace un modello di organizzazione e gestione idoneo a prevenire i reati di quella natura; la vigilanza sul sistema di gestione è affidato ad un organismo (interno) dell ente con poteri autonomi; si dimostri che il reato è avvenuto a seguito di comportamento illecito da parte di personale dipendente, eludendo il sistema di gestione. Viene data molta enfasi ai sistemi di gestione. 8/18 T.U. ART. 30 Per avere efficacia ESIMENTE da responsabilità il modello organizzativo deve assicurare il rispetto: a) degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni RLS. 9/18
8 D. LGS. 231/2001 e SISTEMI DI GESTIONE d) sorveglianza sanitaria; e) info - formazione dei lavoratori; f) vigilanza sul rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) all acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. 10/18 D. LGS. 231/2001 e SISTEMI DI GESTIONE Il modello organizzativo e gestionale deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell avvenuta effettuazione delle attività. 11/18 T.U. ART. 30 Deve assicurare le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Deve avere un sistema di controllo sull attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. 12/18
9 T.U. ART. 30 Riesame e modifica del modello, quando siano scoperte violazioni significative, ovvero in occasione di mutamenti nell organizzazione e nell attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 13/18 T.U. ART. 30 In sede di prima applicazione, si PRESUMONO CONFORMI PER LE PARTI CORRISPONDENTI: 1) Linee guida UNI-INAIL per SGSL (autocertificazione) 2) BS OHSAS 18001:2007 (certificazione) 14/18 MODELLO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE E SGS Sistema organizzativo D.Lgs 231/01: -sistema disciplinare -prevenzione di altri reati -codice etico -OdV SGS UNI INAIL BS OHSAS /18
10 VANTAGGI DI AVERE UN M.O.G. Esenzione responsabilità amministrativa D. Lgs. 231/01; Presunzione di avere assolto all obbligo di VIGILANZA sulle DELEGHE D. Lgs. 106/09. 16/18 CHI VALIDA I M.O.G.? ART. 51, COMMA 3-BIS Gli organismi paritetici l asseverazione della adozione e della efficace attuazione dei M.O.G. della quale gli O.d.V. possono tener conto ai fini della programmazione delle proprie attività 17/18 PROCEDURE STANDARDIZZATE: M.O.G.? 5-bis. La C.C.N.P.I. elabora procedure semplificate per l adozione e la efficace attuazione dei M.O.G. delle PMI. Tali procedure sono recepite con decreto.. 18/18
11 Norme di riferimento Durata: NORME DI RIFERIMENTO Raccomandazioni ILO; L Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) è l agenzia delle Nazioni i Unite che promuove il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana. 2/10 NORME DI RIFERIMENTO Linee Guida UNI-INAIL; Riferimento locale italiano; Riconosciuto da enti e parti sociali; Non certificabile. 3/10
12 NORME DI RIFERIMENTO BS OHSAS 18001:2007; Realizzata da BSI + enti certificazione/normazione internazionale; Riconosciuta a livello internazionale; Certificabile. 4/10 NORME DI RIFERIMENTO Linee Guida OHSAS 18002:2008 per l attuazione della norma OHSAS 18001; 5/10 NORME DI RIFERIMENTO Nuova bozza di riferimento basata sulle Linee Guida per un SGSL UNI. Non definitiva. 6/10
13 NORME DI RIFERIMENTO Prescrizioni per l accreditamento degli enti certificatori degli SGSL: Regolamento Tecnico 12 rev. 01 SINCERT 7/10 CERTIFICABILITA DI UN SGSL In Italia per poter certificare secondo OHSAS è necessaria la conformità alla specifica tecnica OHSAS 18001, interpretata sulla base della Linea Guida UNI INAIL-ISPESL-PARTI SOCIALI. 8/10 Ad oggi: NUMERO DI CERTIFICAZIONI Numero di certificazioni Q.A.S Fonte: SINCERT Qualità 1 Ambiente 2 Sicurezza 3 Tipo di certificazione 9/10
14 CERTIFICAZIONI SICUREZZA Certificazioni sicurezza Ad oggi: Fonte: SINCERT /10
15 Cos è un Sistema di Gestione Durata: SISTEMA DI GESTIONE Un sistema di gestione è generalmente fondato su: 1) Una STRUTTURA DEFINITA (tramite organigramma ovvero determinazione esplicita di funzioni); 2/13 LAV. LAV. SISTEMA DI GESTIONE LAV. LAV. LAV. LAV. LAV. PREPOSTO LAV. PREPOSTO LAV. LAV. DDL LAV. 3/13
16 SISTEMA DI GESTIONE 2) Un insieme di DISPOSIZIONI INTERNE rese note; Procedure e Istruzioni Operative 4/13 SISTEMA DI GESTIONE 3) Un metodo di VERIFICA ED ACCERTAMENTO del funzionamento (tramite riunioni verbalizzate ovvero specifici audit interni). 5/13 LIVELLO Livellosicurezza SICUREZZA OHSAS + BBS FOCUS COMPORTAMENTI OHSAS CERTIFICABILE SGSL: UNI INAIL FOCUS AUDIT PROCEDURE DI BASE (DPI, INF, FORMAZIONE) FOCUS MIGLIORAMENTO STESURA DOCUMENTI ex 626 6/13
17 ORGANIZZAZIONE NEL SGSL SECONDO IL D. LGS. N 81/08 Obblighi in relazione alle funzioni assegnate. IDirigenti e i Preposti, in quanto competenti di specifiche aree. I Lavoratori, in quanto soggetti ed oggetti della sistematica ricerca di sicurezza e salute. RSPP, responsabile servizio prevenzione protezione, nominato dal datore di lavoro. 7/13 ORGANIZZAZIONE NEL SGSL SECONDO OHSAS Un RSGS con specifica responsabilità, autorità e poteri per attuare e mantenere conforme il sistema di gestione. Può coincidere o meno con RSPP. Un RDSG (responsabile documentazione) con specifica responsabilità in merito agli aspetti documentali (registrazioni, versioni approvate, obsolete ecc.) 8/13 ASSEGNAZIONE DI COMPITI NEL SGSL Un SGSL deve necessariamente definire le responsabilità degli incaricati delle attività previste. Occorre quindi che siano analizzati, descritti e definiti i: compiti operativi compiti documentali compiti legali 9/13
18 CICLICITÁ DEI SISTEMI DI GESTIONE Tutti i sistemi di gestione sono basati sul ciclo del miglioramento di DEMING: P-D-C-A P = PLAN (PIANIFICAZIONE) D = DO (IMPLEMENTAZIONE) C = CHECK (VERIFICA-MONITORAGGIO) A = ACT (RIESAME E AZIONE) 10/13 SGSL 11/13 STRUTTURA E ITER DI ADOZIONE 12/13
19 CICLO DEL MIGLIORAMENTO NELLE NORME DI REQUISITO (UNI EN ISO e OHSAS 18000) Act Riesame della Direzione Politica Check Controlli ed azioni correttive Pianificazione Plan Realizzazione ed operatività Do 13/13
20 Struttura di un SGSL Durata: La struttura (D444) MANUALE PROCEDURE ISTRUZIONI OPERATIVE MODULISTICA DOCUMENTI D APPOGGIO 2/8 La struttura (D444) Presupposti: NON interferire con la gestione ordinaria Predisporre l integrazione Completare il già fatto Vincoli accettati: Gli obblighi di legge L eventuale presenza di Sistemi certificati per Qualità e/o Ambiente 3/8
21 STRUTTURA DI UN SGSL (D444 D444) Il Manuale Non richiesto espressamente dalle OHSAS. Il Manuale (M2.0) fornisce una visione d assieme, utile per rappresentare il sistema a terzi. 4/8 STRUTTURA DI UN SGSL (D444 D444) Le procedure Sono il cuore del SGSL poiché descrivono in dettaglio cosa e come si fa e in particolare : scopo; campo di applicazione; compiti e responsabilità (Chi fa); modalità operative (come girano le informazioni e i documenti); riferimenti normativi; modalità di archiviazione; modulistica da utilizzare. 5/8 STRUTTURA DI UN SGSL (D444 D444) Istruzioni Operative Si tratta di istruzioni prevalentemente tecniche da utilizzare a scopo di informazione e addestramento. Esempio: Istruzioni per uso e manutenzione DPI e per l uso sicuro di attrezzature. 6/8
22 STRUTTURA DI UN SGSL (D444 D444) Documenti I Documenti sono dei files ad uso di riferimento (librerie) che riportano testi di aiuto e di spiegazione o costituiscono degli esempi sul da farsi (esempio il Piano EMERGENZA e i Documenti di comunicazione formale sugli esiti della VR). 7/8 STRUTTURA DI UN SGSL (D444 D444) Modulistica I moduli delle diverse Procedure costituiscono la documentazione dell attività del SGSL. 8/8
Responsabilità amministrativa enti/1
Responsabilità amministrativa enti/1 Legge n. 123/2007, art. 9 (introduce l art. 25 septies al D.Lgs 8 giugno 2001, n. 231) Delitti di cui agli articoli 589 - omicidio colposo - e 590, terzo comma, del
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