L'A~ PARERE. Relatore (se dive"ìe6mlil.:d~ 2" COMM. CONSILlARÈ. N.ro T~ /.S"

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'A~ PARERE. Relatore (se dive"ìe6mlil.:d~ 2" COMM. CONSILlARÈ. N.ro T~ /.S""

Transcript

1 PARERE N.ro T~ /.S" REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE 2" COMM. CONSILlARÈ Deliberazione n.~ della seduta del 06,O 1... w/t6. Oggetto:legge regionale 13 ottobre 2004, n «Istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari di qualità». Individuazione ed istituzione del"distretto Agroplimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro, '1 e del!'area dello Stretto" L'A~... On.1eMich. -. T Presidente o Assessore/l Proponentell:. A ERRA Relatore (se dive"ìe6mlil.:d~ Dirigenteli Gener~t.,{BA ~. Alla trattazione dell'arg~ o in oggetto partecipano: Giunta Presente Assente 1 Giuseppe SCOPELL/TI Presidente >< 2 Antonella STASI Vice Presidente )<. 3 Alfonso DA TTOLO Componente x: 4. Mario CAL/GIURI Componente.>( I 5. Luigi FEDELE Componente X 6. Demetrio ARENA Componente X 7. Giuseppe GENTILE Componente X 8. Giacomo MANCINI Componente X. 9. Francesco PUGLIANO Componente X 10. Nazzareno SALERNO Componente X' 11. Domenico TALL/NI Componente x: 12. Michele TREMA TERRA Componente x:' Assiste il Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza. f- f - boti. G - &la /V'C O La delibera si compone di n. pagine compreso il frontespizio e di n. ~ allegati. Il dirigente d~~~~ore Dr. Giacomo Iftazzo o

2 LA GIUNTA REGIONALE VISTO il D.Lgs. n. 228 del 18 maggio 2001 rubricato «Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell.~'?j\7; ~~e,~?(~!:~g1h~h!)~jz0t 2?01~ ~. S7~) che defini~ce. i presupposti per l'istituzione dei distretti agroalimentari, rurali e ittici, affidandone I tndlvlduazlone alle Regioni. VISTA la legge regionale n. 21 del 13 ottobre 2004 per come modificata con la Legge regionale n. 22 del S/10/2007 e la L~gge Regionale n. 6 del 31/3/2009 recante «Istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari di qualità. Istituzione del distretto agroalimentare di qualità di Sibari». VISTO in particolare l'art. 3 della citata Legge 21/2004, che definisce i requisiti per l'individuazione dei distretti rurali. VISTO, inoltre, l'art. 1 della L.R. n. 6/2009 che modifica l'art. 5 della suddetta Legge regionale n. 21/2004 che demanda alla Giunta regionale, previo parere vincolante della Commissione Consiliare competente, l'individuazione dei distretti rurali e dei distretti agro-alimentari di qualità. CONSIDERATO che "GAL./I Batir - Agenzia di Sviluppo Locale -, in qualità di soggetto capofila del comitato promotore del «Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e dell'area dello Stretto» ha fatto pervenire al Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione, con nota prot.l069 del integrata con nota 1073 del acquisite rispettivamente agli atti al protocollo generale SIAR ai numeri e del 03-05/02/2014 proposta documentata e motivata per l'individuazione ed il riconoscimento del Distretto per come previsto dalla summenzionata L.R. n. 6/2009. PRESO atto, sulla base della documentazione presentata: a) che il proponendo «Distretto Agroalimentare di Qualità del Tirreno Reggino», è costituito dai territori ricadenti nei sèguenti Comuni:Anoia, Bagnara Calabra, Calanna, Campo Calabro, Candidoni, Cinquefrondi, Cittanova, Cosoleto, Delianuova, Feroleto della Chiesa, Fiumara, Galatro, Giffone, Gioia Tauro, Laganadi, Laureana di Borrello, Maropati, Melicuccà, Melicucco, Molochio, Oppido Mamertina,Palmi, Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà, San Procopio, San Roberto, Sant' Alessio in Aspromonte, Santa Cristina d'aspromonte, Sant'Eufemia d'aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Seminara, Serrata, Sinopoli, Taurianova, Terranova Sappo Minulio, Varapodio, Villa San Giovanni. b) che il proponendo «Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e dell'area dello Stretto», è costituito da Enti e soggetti rappresentativi degli interessi socioeconomici ed ambientali che operano nel territorio. c) che il territorio sopra indicato nonché i soggetti promotori per la realizzazione del «Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e del/' Area dello Stretto», presentano i requisiti richiesti dall'art. 3 della L.R. n. 21/2004 per J'individuazione dei distretti stessi. RITENUTO opportuno, al fine di valorizzare, sostenere e promuovere il consolidamento e lo sviluppo dei sistemi produttivi, turistico-rurali e territoriali in genere del comprensorio sopra indicato, istituire il «Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e dell'area dello Stretto». DATO atto che l'art. 1 della lor. 6/2009 che modifica l'art. 5 della L.R. n. 21/2004 prevede che l'individuazione e l'istituzione dei distretti siano di competenza della Giunta Regionale previo parere vincolante della competente Commissione Consilìare. SU PROPOSTA dell'assessore Agricoltura, Foreste, Forestazione, Caccia e Pesca, Ono Michele Trematerra formulata alla stregua dell'istruttoria compiuta dalle strutture interessate, nonché dall'espressa dichiarazione di regolarità dell'atto resa dal Dirigente preposto al competente Settore. p.. ~ L.A ''1-;) 1tE" Vl (C3 PP-'2J I ~f,v)- ~

3 Il,.' DELIBERA Per quanto in premessa indicato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto Di individuare ed istituire ai sensi della LR. 21/2004 e s.m.i., il «Distretto Agroalimentare di Qualità' della Piana di Gioia Tauro e dell'area dello Stretto» il cui Comitato Promotore è costituito dai soggetti elencati in narrativa ed il cui capofila è "G.A.L Batir - Agenzia di Sviluppo Locale. Di trasmettere la presente delibera alla 1/ Commissione Consiliare per l'espressione del parere vincolante ai sensi dell'ex art. 5 della lor. n. 21/2004, per come modificata e integrata dalla lor. n. 6/2009. l Di provvedere alla pubblicazione del provvedimento slli BURC a cura del Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione ai sensi della legge regionale 6 aprile 2011, n. 11, a richiesta del Dirigente Generale del Dipartimento Proponente; Di disporre che la presente deliberazione sia pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria, a cura del Dirigente Generale del Dipartimento proponente, ai sensi del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; Del che è redatto processo verbale che, letto e confermato, viene sottoscritto come segue: 1\ Verbalizzante Si attesta che copia conforme della presente deliberazione è stata trasmessa in data - 9 APR.... "'f4 al Dipartimento interessato ~I Consiglio Regionale~Jla Corte dei Conti D.~.'. l'impiegato addetto -', ~i.;\ '.~;', J5!."",,":".' (1

4 f d,\, n.. ~,L1...},:;.,Q.Q::g_~:_.?:O,1 ~ ~~~ ~~tfi ~Y~.. Y~ R~gionf;t Ca/a,bria Protocoiio Generale "StAR N del 12/03/2014 g~2 /IIIIIIIIII/Ilii/ IIilllllll l/iii ~6g~g~ ~"y~g~ Oggetto: Verbale di Istruttoria del Distretto Agroalimentare di Qualità "Piana di Gioia Tauro e Area dello Stretto" Ammissibilità Dall'analisi della documentazione presentata dal GalBatir, che "G.A.L-" Batir Agenzia di Sviluppo Locale -, in qualità di soggetto capofila del comitato promotore del «Distretto Agroalimentare di Qualità della Piana di Gioia Tauro e dell'area dello Stretto» pervenuta al Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione, con nota prot.1069 del integrata con nota 1073 del acquisite rispettivamente agli atti al protocollo generale SIAR ai numeri e del 03-05/02/2014. La proposta si ritiene documentata e motivata per l'individuazione ed il riconoscimento del Distretto per come previsto dalla surnrnenzionata L-R. n Premessa Il distretto agroalimentare di qualità è un modello innovativo di organizzazione territoriale che sta rapidamente guadagnando considerazione nel panorama nazionale e regionale. Si tratta di un tipo di organizzazione a dimensione territoriale direttamente derivato da precedenti tipologie distrettuali concepite negli anni '90 per le aree industriali italiane, in cui più soggetti (istituzioni, imprese, associazioni) interagendo tra loro in una logica di area-sistema, attuano una politica di rafforzamento a di uno specifico ambito locale, di diversificazione produttiva in chiave multifunzionale, di integrazione economica, dì valorizzazione delle tradizioni culturali e delle vocazioni territoriali, ponendo l'attenzione su aspetti sociali, di gestione e di identità del territorio. In conclusione, i distretti agroalimentari di qualitàpossono essere definiti come "aree omogenee e caratterizzate da produzioni signifìcative, sia per la qualità alimentare offerta sia per le quantità disponibili, con presenza di un 'elevata interdipendenza produttiva e socio-economica tra le imprese agricole e quelle agro-alimentari suscettive alla creazione di un sistema di connessione produttiva e sociale >I. Metodologia di Valutazione Il primo approccio ha riguardato gli aspetti formali relativa alle adesioni dei partecipanti sono state verificate le singole delibere o atti di adesione di ogni aderente. Sono stati altresì verificati i verbali di costituzione. Nel proseguo la verifica della documentazione è stata orientata alla sussistenza delle seguenti condizioni: 1. Presenza di produzioni certificate (DOP e IGP) 2. Dell'esistenza di eventuali micro filiere produttive; 3. Della compatibilità con altri territori. ;-.;.

5 . J~n.6 ~Y~eJY~ g~2 ~,.g~g~.~"y~g~ Valutazione La possibilità di poter avviare un percorso di sviluppo integrato del sistema agroalimentare della Piana di Gioia Tauro e Area dello Stretto, partendo dal rilancio dell'agricoltura e del mondo rurale, oltre che dalla valorizzazione delle risorse endogene del territorio, traspare chiaramente nei relativi documenti di riflessione e programmazione avviati dal GalBatir. Nel distretto "Piana di Gioia Tauro e Area dello Stretto" di Qualità sono altresì attive filiere e microfiliere produttive suscettive alla sviluppo economico e sociale di tutto il territorio interessato. La fase di studio di questo distretto, ha evidenziato tutti i requisiti previsti della Legge regionale n. 21/2004, fomiti dai caratteri di omogeneità territoriale, culturale, amministrativa e storica, la forte integrazione tra attività agricola e altre attività (artigianato, piccola e media impresa di trasformazione, presenza di organizzazione di produttori), ed in ultimo la presenza di diversi marchi di qualità. La condivisione sociale della distretto rappresenta un ulteriore punto di forza, infatti a favore de1llo stesso si sono già espresse le diverse organizzazioni imprenditoriali di categoria (CIA, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri), l'università Mediterranea di Reggio Calabria, il Parco Nazionale d'aspromonte, la Provincia di Reggio Calabria ed i Comuni ricadenti nel comprensorio. Il DAQ del Tirreno Reggino può rappresentare lo strumento saldatura, non solo di articolazione territoriale degli interventi ma anche di recupero della dimensione locale delle strategie di sviluppo regionale, nazionale e comunitario. L'istituzione del DAQ del Tirreno Reggino vuole contribuire alla realizzazione di un disegno strategico d'area orientato verso la costruzione dello strumento operativo di govemance (DAQ), all'int,erno del quale concentrare ed integrare, gli sforzi organizzativi verso il cambiamento, in termini di innovazione gestionale delle risorse disponibili da parte dei territori e dei soggetti pubblici e privati altamente rappresentativi aderenti al partenariato locale. Nell'area oggetto di intervento si riscontrano tre importanti elementi peculiari della distrettualizzazione: la significati va presenza economica; l'interdipendenza produttiva; le produzioni tradizionali o tipiche. In particolare, il concetto dell'interdipendenza produttiva pone in primo piano la connessione fra agricoltura e industria delle trasformazioni alimentari, ossia ciò che in economia è chiamata filiera produttiva: l'integrazione verticale tra processi produttivi. Inoltre, per la verifica di una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa, deve necessariamente essere monito rata la presenza dei marchi di tutela dei prodotti agroalimentari quali i DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT, tramite la verifica presso la Camera di Commercio locale e l'accertamento della presenza dei prodotti tipici e tradizionali. Quindi in definitiva i requisiti per definire il distretto agro-alimentare di qualità del Tirreno Reggino sono i seguenti: 1'omogeneità del contesto produttivo (demografica, economico-sociale, contiguità territoriale); ~~ %'g:~-.utl.96";( ~tl79 - ~ tl.96";( cf.d'tl7..?" - ~~"?~t ~&'

6 ~n.o ~Y~eY~ g~2 ~6g~g~ ~ey~g~ buona concentrazione d'imprese di piccole e medie dimensioni; presenza di produzioni certificate o tutelate o tipiche; forte organizzazione interna a rete: reti interne di sub fornitura, legami di filiera, accordi commerciali; attivazione dei tavoli di concertazione e relativi protocolli d'intesa. In definitiva la proposta di "Distretto Agro-alimentare di Qualità" del Tirreno reggino rappresenta una reale prospettiva di sviluppo per l'intero territorio al fine di: a) affrancazione di un nuovo modello di governace b) valorizzare le produzioni agricole ed agro-alimentari; c) favorire la concentrazione dell'offerta in logica di filiera e di multifiliera; d) predisporre condizioni infrastrutturali di servizio e alle esigenze delle produzioni agricole ed agro-alimentari; e) fornire strumenti tecnici che favoriscono investimenti aventi quali precipuo obiettivo l'ispessimento delle relazioni tra imprese dell'agro-alimentare e il sostegno sui mercati nazionali ed internazionali delle imprese; Partendo dal presupposto che la proposta di istituzione del DAQ del Tirreno Reggino è scaturita da una iniziativa prettamente territoriale (istituzionale, da parte delle rappresentanze economiche e sociali di un territorio) si può definire una precisa territorializzazione su questa base, per cui l'area è identificabile come da successiva.

7 J~~tf" ~Y~6Y~ g~.2 ~"g~f?~ ~"Y~f?~ Nell'area identificata (43 comuni), integrando le proposte di zonizzazione delle rappresentanze istituzionali e produttive locali, si intende proporre l'istituzione di un Distretto Agroalimentare di Qualità che possa attuare una strategia di medio periodo orientata al sostegno delle principali filiere del settore primario che questo territorio esprime, caratterizzato anche da una forte urbanizzazione (localizzazione al suo interno della quarta città della regione). Nel territorio in esame si registra la produzione di 5 prodotti a marchio DOP (4 Camitrasformate - Capocollo, Pancetta, Salsiccia, Soppressata di Calabria)ed l Olio Essenziale Bergamotto DOP) e di l prodotti a marchio IGP (Clementine di Calabria). Risulta molto interessante sottolineare, ai fini del presente studio, la presenza nelle prossimità nell'area di una arancia particolarmente qualitativa, l'arancia di Villa San Giuseppe, inserita tra le Specie vegetali (ortofrutticole) iscritte nell'elenco delle specie tradizionali (DM 16 giugno 2010). Nell'area in oggetto la filiera ortofrutticola ha un buon peso soprattutto nella fase di produzione a monte (prodotto fresco), mentre di minore rilievo è l'industria di trasformazione la quale incide in via del tutto marginale sul totale valore di produzione nazionale In alcune particolari zone dell'area oggetto di studio, un rilevante ruolo economico è rappresentato dal bosco, in particolare nell'area dell' Aspromonte, primaria risorsa ambientale ed economica e dispensatore di alimenti preziosi che spesso sono immessi sul mercato come novità, tradizionalità ed alimento alternativo alle produzioni standardizzate, anonime e carenti di qualità. I prodotti sono moltissimi: piccoli frutti, fragole, mirtilli, lamponi, more, corniole, bacche di rosa canina, sorbe, bacche di prugnolo (che probabilmente sono stati il più antico nutrimento dell'uomo), tartufi, funghi, erbe aromatiche (tra cui ricordiamo l'origano oggetto di un vero e proprio culto di raccolta). Nelle aree che si candidano a diventare centri di produzione di alta qualità agricola ed agroalimentare un importante ruolo è ricoperto dalla filiera dell'energia alternativa da biomassa. Tra le eccellenze tradizionali è importante la produzione del peperoncino calabrese, la produzione già presente sul territorio è un'ulteriore espressione della varietà e della ricchezza di proposte del nostro sistema produttivo e manifesta potenzialità di sviluppo e opportunità imprenditoriali tutt'altro che marginali. In particolare tutti i comuni del territorio in esame hanno un indice di "specializzazione produttiva" superiore alla media regionale. In particolare importante risulta la presenza di produzioni nel settore olivicolo, ed agrumicolo che rappresentano una fetta consistente della produzione regionale, insieme alla forte consistenza delle filiere dell'ortofrutta e del florovivaismo. Tenendo conto della crescente importanza strategica che le risorse naturali e rinnovabili di un territorio come quello del Tirreno Reggino, territorio intelligente, vanno ormai acquisendo nell'ambito delle opportunità di sviluppo e crescita del territorio stesso e delle aziende che, sui cicli d'uso e rigenerazione di quelle stesse risorse, vivono e lavorano. I punti di forzae di debolezza dell'area sono, perciò, individuabili in diversi fattori; per i primi in: ambiente naturale favorevole; ~ - % ff'../td-.!f:;f'0.907.<f207? - ~ t:fi.j'07.1f - ~..,..~~~

8 .?~n.o ~Y~eY~ Y~2 ~"g~g~ ~ey.&.,g~ produzioni di qualità; specializzazione produttiva con caratteristiche di distretto; propensione all'export; presenza in aree in prossimità della facoltà di Agraria dell'università di Reggio Calabria; propensione ali' associazionismo; varie fiere e sagre agricole; struttura dei trasporti Senza dubbio l'area costituisce un significativo polo di produzione agricola ed agroalimentare, con una dominanza di alcune tipologie di produzione rispetto alle altre. In particolare le principali caratteristiche omogenee del comprensorio identificato possono essere così sintetizzate: alta specializzazione produttiva della SAU a coltivazioni legnose agrarie che SI caratterizzano per una fortissima incidenza dell'olivo; concentrazione nell'area di una produzione IGP apprezzate a livello nazionale e internazionale; le Filiere agrumicola e olivicola si realizzano per la maggior parte nel territorio; la Filiera del kiwi si realizza in buona parte del territorio: forte legame tra produzione agrumicola, olivicola prodotti tipici e gastronomia con le tradizioni, l'arte, la storia nel territorio;qualità delle numerose produzioni agroalimentari tradizionali tipiche di questo territorio. Il distretto dovrà svolgere una elevata funzione di govemance dello sviluppo locale attraverso un programma fondato su azioni fondamentali ai fini dello sviluppo economico del settore e del territorio del Tirreno Reggino, in primis in tema di Logistica, Formazione, Ricerca, Trasferimento delle Innovazioni di Prodotto e di Processo, Internazionalizzazione. In definitiva per il territorio del Distretto Agroalimentare di Qualità del Tirreno Reggino sono individuabili alcuni caratteri peculiari dello stesso che in sintesi esprimono: struttura produttiva fortemente caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di piccole e medie imprese; assenza di un settore economico e di una produzione dominante, in grado di catalizzare l'interesse degli operatori pubblici e privati (polisettorialità); forte caratterizzazione agricola dell'uso delle risorse locali e centralità dell'agricoltura negli assetti del territorio e nella gestione del paesaggio e dell'ambiente, sia pure a fronte di un contributo dell'agricoltura all'occupazione e alla formazione del reddito non necessariamente rilevante; integrazione e interdipendenza tra agricoltura e altre attività economiche presenti ne] territorio (artigianato, turismo, ecc.);

9 ~~n.tr ~Y~eY~ g~2 ~6g~g~'~6ff~g~ presenza di un paniere (più o meno ampio) di beni e servizi legati al territorio, caratterizzato da una immagine positiva verso l'esterno che deriva anche dalla percezione della "qualità" stessa del territorio ed è strettamente legata alla ruralità e al carattere multifunzionale dell' agricoltura. Va anche specificato che per la redazione di tutto l'elaborato progettuale finalizzato alla presentazione dell'istanza per il riconoscimento del Distretto Agroalimentare di Qualità versante Tirrenico, sono stati utilizzati e anche riproposti gli studi attuativi elaborati dal TAVOLO TECNICO compartecipato per la risoluzione delle problematiche agricole della Piana di Gioia Tauro con particolare riferimento all'agrumicoltura ed all'olivicoltura - istituito con D.G.R n. 786 del 20/12/2010, e studi preliminari e linee di indirizzo strategico approvati con D.G.R. 232 del 27 giugno Tale studio è il risultato di una attività di lettura del territorio e riporta i risultati del lavoro complessivamente svolto dal Tavolo Tecnico coordinato dal Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione con il supporto tecnico-scientifico della Facoltà di Agraria e, che costituisce "un primo elaborato e strumento di riferimento, al fine di arrivare a strategie di intervento ed attivare politiche di sviluppo condivise". Lo Studio Preliminare è uno strumento "faro" di orientamento determinante nella definizione dell'analisi di contesto e nell'individuazione delle strategiedi sviluppo della proposta d'istituzione del DAQ. La scelta di privilegiare l'uso di strumenti di misurazione territoriale delle tendenze e delle iniziative in atto risultano essere coerenti con gli obiettivi di sviluppo territoriale assunti nell'ambito dello studio propedeutico per l'istituzione del DAQ della Piana di Gioia Tauro e Area dello Stretto. Conclusioni Sulla base di tutte le considerazioni riportate in precedenza, si esprime parere favorevole all'istituzione del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA' della "Piana di Gioia Tauro e Area dello Stretto" Catanzaro lo marzo 2014 Il Dirigen~'fL~ettore Dr. GiaCOm~~vinazzo Il F Dr cr. onario incaricato

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità) Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ Art. 1 (Finalità) 1. La presente legge disciplina le procedure di individuazione e di riconoscimento dei Distretti Agroalimentare

Dettagli

Distretti agricoli in Regione Lombardia

Distretti agricoli in Regione Lombardia Distretti agricoli in Regione Lombardia Attività dei distretti (finalità, ruolo, opportunità), meccanismo di accreditamento in Regione Lombardia Roberto Daffonchio Distretti agricoli Distretti rurali >

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

Art. 1 Oggetto e finalità

Art. 1 Oggetto e finalità REGOLAMENTO del, n. Regolamento di attuazione della legge regionale 8 agosto 2014, n. 20 Riconoscimento e costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101 16959 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101 DGR 1079/2008. Linee Guida per i siti web delle Aziende ed Istituti Pubblici del SSR e per l utilizzo della posta elettronica certificata.

Dettagli

Distretto Rurale. Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM

Distretto Rurale. Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM Distretto Rurale Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM Introduzione I principali riferimenti normativi per l individuazione, l istituzione e la disciplina dei distretti agricoli sono: - A livello

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2014-2019 STRATEGIA 5.8 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL'ACQUISIZIONE DI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI

Dettagli

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata REGIONE BASILICATA AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata Cagliari, 7-11 maggio 2007 Gianluca Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna Presidenza del Consiglio

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S. 2. Sezione I: Identificazione dell intervento

SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S. 2. Sezione I: Identificazione dell intervento SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S 1. INFORMAZIONI GENERALI SUL REGIME DI AIUTO DA ATTIVARE 1.1 TITOLO DELL OPERAZIONE: INVESTIMENTI IN R&S PER LE IMPRESE

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)

Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

PROGETTO "FATTORIE DIDATTICHE- SATU PO IMPARAI- PROGRAMMA TRIENNALE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE,

PROGETTO FATTORIE DIDATTICHE- SATU PO IMPARAI- PROGRAMMA TRIENNALE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, PROGETTO "FATTORIE DIDATTICHE- SATU PO IMPARAI- PROGRAMMA TRIENNALE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, AMBIENTALE E SULLA RURALITÀ" mod. Relazione.dot Versione 3.10 del 25.10.2011 PAG.1 DI 5 AREA: Cultura DIRIGENTE:

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

DECRETO N. 1771 Del 11/03/2016

DECRETO N. 1771 Del 11/03/2016 DECRETO N. 1771 Del 11/03/2016 Identificativo Atto n. 202 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO A FAVORE DI PROGETTI PER IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, AI SENSI DELL ART.

Dettagli

Istituzione del marchio De.C.O. Denominazione Comunale di Origine. Regolamento.

Istituzione del marchio De.C.O. Denominazione Comunale di Origine. Regolamento. Istituzione del marchio De.C.O. Denominazione Comunale di Origine Regolamento. Approvato con deliberazione di C.C.n. 81 del 07/11/2005 1 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2 Istituzione del Registro De.C.O.

Dettagli

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO Sviluppo Economico - Lavoro, Formazione e Politiche sociali

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO Sviluppo Economico - Lavoro, Formazione e Politiche sociali REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO Sviluppo Economico - Lavoro, Formazione e Politiche sociali DECRETO DEL DIRIGENTE DEL (assunto il 21/04/2015 prot. N 557) Registro dei decreti dei Dirigenti

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE

REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE FOGGIA - 28 DICEMBRE 2006 1 Protocollo d Intesa Tra La Regione Puglia,

Dettagli

CITTA di PONTIDA Via Lega Lombarda n. 30-24030 - Bergamo

CITTA di PONTIDA Via Lega Lombarda n. 30-24030 - Bergamo CITTA di PONTIDA Via Lega Lombarda n. 30-24030 - Bergamo VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ORIGINALE N 96 del 30/11/2015 OGGETTO: MISURA 19 DEL PSR 2014-2020 DI REGIONE LOMBARDIA. ADESIONE

Dettagli

COMPLESSITA TERRITORIALI

COMPLESSITA TERRITORIALI PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROGRAMMI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROGRAMMI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Prot. n. (PPA/05/42132) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROGRAMMI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Richiamate: la legge regionale 11 agosto 1998, n. 28 sulla "Promozione dei servizi di sviluppo al sistema agro-alimentare"

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620 14227 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620 Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia

Dettagli

PROVINCIA DI MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Deliberazione della Giunta Provinciale Seduta n.1 del 29/08/2014 ore 09:00 delibera n. 102 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE DI MANTOVA QUALE PIANO D'AREA DEL PTCP

Dettagli

2. L offerta Formativa

2. L offerta Formativa INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso

Dettagli

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Comune di LOMBRIASCO Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Approvato con D.C.C. n. 5 del 28.02.2008 Art. 1 - oggetto del regolamento

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

Burc n. 77 del 16 Novembre 2015

Burc n. 77 del 16 Novembre 2015 REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 8 AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI SETTORE 4 Servizi di sviluppo agricolo fitosanitario e valorizzazione patrimonio ittico e faunistico DECRETO DEL

Dettagli

Deliberazione del Direttore Generale N. 185. Del 28/10/2015

Deliberazione del Direttore Generale N. 185. Del 28/10/2015 Deliberazione del Direttore Generale N. 185 Del 28/10/2015 Il giorno 28/10/2015 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, il sottoscritto Massimo Annicchiarico, Direttore

Dettagli

Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio

Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio VISTA la legge regionale 8 agosto 2006 n.13 di Riforma degli enti agricoli e riordino delle

Dettagli

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA r MOD~LARIO MAF. - ex 60 ex ("'od. ~~ ~~~ 6J UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE, di seguito

Dettagli

Decreto N 2100 del 15 Maggio 2012. Pubblicità/Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale (PBURT/BD)

Decreto N 2100 del 15 Maggio 2012. Pubblicità/Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale (PBURT/BD) REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE PROGRAMMAZIONE AGRICOLA - FORESTALE. Il

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

Art. 1 Finalità. Art. 2 Costituzione dell'enoteca/elaioteca regionale.

Art. 1 Finalità. Art. 2 Costituzione dell'enoteca/elaioteca regionale. Regione Puglia L.R. 29 luglio 2008, n. 20 (1). Costituzione dell'enoteca/elaioteca regionale. (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 1 agosto 2008, n. 124. Art. 1 Finalità. 1. La Regione Puglia promuove la costituzione

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007-2013 (approvato dalla Commissione

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del Oggetto: Definizione dei Programmi Operativi Annuali del Dipartimento per le Produzioni Vegetali e dei Servizi ad esso afferenti per l anno 2014. Il Direttore Generale VISTA la Legge Regionale 8 agosto

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modificazioni; VISTO

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del 23-02-2010 5943 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353 Adesione in qualità di Partecipanti Fondatori alla Fondazione Carnevale

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622 14236 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 55 del 21 04 2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622 Approvazione Linee guida per lo svolgimento degli esami di Qualifica in esito

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 59 RISOLUZIONE DELLA 8ª COMMISSIONE PERMANENTE (Lavori pubblici, comunicazioni) (Estensore BUTTI) approvata nella seduta pomeridiana del 20 ottobre

Dettagli

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA INU Emilia Romagna Istituto Nazionale Urbanistica Summer School 2010 Cesenatico, 23-24-25 settembre 2010 IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA RELAZIONE GUIDO LEONI P.le Arturo Balestrieri

Dettagli

Progetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013

Progetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013 Progetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013 Provincia Regionale di Ragusa Piani Integrati di Sviluppo Territoriale Progetto Viaggio

Dettagli

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Bioeccellenze dei Parchi Italiani LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Il Progetto Le Filiere Biologiche Virtuose dei Parchi Italiani /1 Le aree protette

Dettagli

Giunta Regionale della Campania 94 22/11/2012 11 0 - -

Giunta Regionale della Campania 94 22/11/2012 11 0 - - Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C. 11 Sviluppo Attività Settore Primario COORDINATORE Dr. Massaro Francesco DIRIGENTE SETTORE DECRETO N DEL A.G.C.

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Industria, Artigianato,

Dettagli

C O M U N E D I P O L I S T E N A (PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA)

C O M U N E D I P O L I S T E N A (PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA) DELIBERAZIONE N 184 C O M U N E D I P O L I S T E N A (PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA) VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE del 17-06-2011 Oggetto: Proposta documento preliminare alla redazione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 66/ 14 DEL 27.11.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 66/ 14 DEL 27.11.2008 DELIBERAZIONE N. 66/ 14 Oggetto: Decreto interministeriale 13 novembre 2007 e art. 8 della legge 25 febbraio 2008, n. 34 - Attribuzione nuove funzioni all Agenzia ARGEA Sardegna ai sensi dell art. 7, comma

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

CONTROLLO DI ATTUAZIONE al 31 dicembre 2011

CONTROLLO DI ATTUAZIONE al 31 dicembre 2011 L.R. 16 febbraio 2010 n. 15 Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti alla Umbria dall'appartenenza dell'italia all'ue Attuazione direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

I Distretti Rurali Paolo Lassini

I Distretti Rurali Paolo Lassini Progetto FILARE AGRICOLTURA E BIODIVERSITÁ I Distretti Rurali Paolo Lassini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 USMATE VELATE Via Luini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 Aula Magna scuola media B. Luini Il

Dettagli

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO. VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ;

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO. VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ; Determinazione A1615 del 2/03/2011 OGGETTO: Reg. CE 1698/2005. Bando Pubblico adottato con D.G.R. n. 360 del 15 maggio 2009 avente ad oggetto: Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, Approvazione bando

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA)

Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2015, n. 545. Criteri e modalità per l accreditamento di soggetti

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2015, n. 545. Criteri e modalità per l accreditamento di soggetti 14119 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2015, n. 545 Criteri e modalità per l accreditamento di soggetti pubblici e privati di formazione

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO TURISMO 22 aprile 2014, n. 40

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO TURISMO 22 aprile 2014, n. 40 14056 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO TURISMO 22 aprile 2014, n. 40 Legge 27 dicembre 2006, n. 296 art. 1 comma 1228 e s.m.i. Partecipazione della Regione Puglia al Programma di Intervento MICE in

Dettagli

DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015

DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015 DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015 OGGETTO: Decreto Legislativo 27 maggio 1999 n. 165 - Decreto Ministeriale 27 marzo 2008 e D.G.R. 17 ottobre 2008 n. 725. Autorizzazione all attività di Centro

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto PROTOCOLLO D INTESA per la valorizzazione e promozione del Paniere lucchese dei prodotti agroalimentari tipici tradizionali e locali attraverso la creazione della Rete del gusto Lucca 11 Maggio 2006 Palazzo

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-06-2014 (punto N 15 ) Delibera N 477 del 09-06-2014 Proponente GIANFRANCO SIMONCINI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 387 del 04/08/2011

Delibera della Giunta Regionale n. 387 del 04/08/2011 Delibera della Giunta Regionale n. 387 del 04/08/2011 A.G.C. 6 Ricerca Scientifica, Statistica, Sistemi Informativi e Informatica Settore 2 Analisi, Progettazione e Gestione Sistemi Informativi Oggetto

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE 2 OGGETTO: Approvazione Linee guida per la predisposizione dei Piani triennali di ambito sociale obiettivi 2005-2007 LA VISTO il documento istruttorio, riportato in calce alla presente deliberazione, predisposto

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE. (Assunto il 08/07/2015 Prot. n. 1199) Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. n. 7175 del 09/07/2015

DECRETO DEL DIRIGENTE. (Assunto il 08/07/2015 Prot. n. 1199) Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. n. 7175 del 09/07/2015 DIPARTIMENTO N. 7 Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione, Politiche Sociali SETTORE N. 4 Politiche Sociali, Politiche della Famiglia Servizio Civile, Volontariato e Terzo Settore DECRETO DEL DIRIGENTE

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA Divisione

Dettagli

Burc n. 13 del 27 Febbraio 2015

Burc n. 13 del 27 Febbraio 2015 REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 6 AGRICOLTURA - FORESTE FORESTAZIONE SETTORE 4 Servizi di sviluppo agricolo fitosanitario e valorizzazione patrimonio ittico e faunistico DECRETO DEL DIRIGENTE

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 84939 Disposizioni - determinazioni - Parte 1 - Anno 2013 Enti funzionali e strumentali della Provincia Autonoma

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra L ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (INAIL) per le Marche nella persona del Direttore Regionale Dr. Sandro Passamonti e IL COMITATO PARITETICO REGIONALE

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 793 del 16/10/2014

Decreto Dirigenziale n. 793 del 16/10/2014 Decreto Dirigenziale n. 793 del 16/10/2014 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 11 - Direzione Generale Istruzione, Formazione,Lavoro e Politiche

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLI TICHE GIOVANILI E CITTADINANZA SOCIALE 13 ottobre 2014, n. 127. sociale;

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLI TICHE GIOVANILI E CITTADINANZA SOCIALE 13 ottobre 2014, n. 127. sociale; 41185 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLI TICHE GIOVANILI E CITTADINANZA SOCIALE 13 ottobre 2014, n. 127 Servizio Civile Nazionale Valutazione progetti S.C.N. per il programma Garanzia Giovani presentati

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 3 del 06/11/2013

Decreto Dirigenziale n. 3 del 06/11/2013 Decreto Dirigenziale n. 3 del 06/11/2013 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 11 - Direzione Generale Istruzione, Formazione,Lavoro e Politiche Giovanili

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE I CONSIGLIERI. Giancarlo D'Anna (primo firmatario)

PROPOSTA DI LEGGE I CONSIGLIERI. Giancarlo D'Anna (primo firmatario) PROPOSTA DI LEGGE Norme per l'educazione alimentare, la valorizzazione e l utilizzo delle produzioni biologiche e tipiche, tradizionali locali e la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva.

Dettagli