65 Congresso Nazionale ATI Domus de Maria (CA), Settembre 2010
|
|
- Dante Bertini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 65 Congresso Nazionale ATI Domus de Maria (CA), Settembre 2010 SIMULAZIONE E VALIDAZIONE SPERIMENTALE DI DISPOSITIVI PER LA DISSIPAZIONE DEL CALORE IN SISTEMI AUSILIARI ALLO SCARICO DI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA Giorgio Baldinelli 1, Carlo N. Grimaldi 1, Francesco Bianchi 1 1 Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Industriale, Via G. Duranti 67, Perugia SOMMARIO La precisione e la rapidità di calcolo delle prestazioni di dispositivi per la dissipazione del calore, associati ad ambienti caratterizzati da forti sollecitazioni termiche, presentano caratteristiche di particolare interesse soprattutto se applicate a geometrie peculiari quali i condotti di scarico dei motori a combustione interna. Scopo dell attività di ricerca presentata in questo lavoro è la verifica dell attendibilità previsionale di tool semplificati da utilizzare nelle prime fasi della progettazione per un primo veloce screening fra diverse possibili soluzioni. Si è analizzata la trasmissione del calore attraverso alette circonferenziali sotto diversi approcci: definizione di un modello teorico che si riconduce ad uno studio monodimensionale; analisi del problema attraverso un codice di calcolo termofluidodinamico, con approccio tridimensionale; confronto dei risultati ottenuti a calcolo con dati provenienti da una serie di prove sperimentali al banco prova motori. Le problematiche principali riscontrate nell impiego di metodi di simulazione sono consistite nella complessità delle corretta individuazione delle condizioni al contorno, in particolare, la difficoltà maggiore in ambito modellistico risiede nella definizione del coefficiente di scambio termico convettivo, che influenza sensibilmente sia il campo termico che la quantità di calore dissipato dal dispositivo. L analisi comparativa tra le soluzioni analitiche e i risultati ottenuti da situazioni reali fa emergere l approccio semplificato come un utile strumento nella fase di definizione preliminare delle geometrie dei dissipatori e delle proprietà termofisiche dei materiali costituenti. INTRODUZIONE I sistemi di scarico dei moderni motori a combustione interna sono caratterizzati da una complessità via via crescente, legata alle esigenze di riduzione delle emissioni in atmosfera senza un eccessiva penalizzazione delle prestazioni. La mappatura e il controllo del campo termico in tale ambiente è un requisito ormai imprescindibile per il corretto funzionamento dei dispositivi ausiliari quali ad esempio, catalizzatori, filtri antiparticolato o iniettori. In particolare, una delle più recenti tecnologie per contrastare l emissione di ossidi di azoto mira ad una riduzione catalitica selettiva di tale inquinante, grazie all iniezione di soluzione di acqua e urea (CO(NH 2 ) 2 ) che, combinandosi con i gas di scarico, reagisce formando azoto molecolare e vapor acqueo come prodotti di reazione. In questa sede si è analizzato un sistema per la dissipazione del calore realizzato con alette circonferenziali, al cui interno è calettato il sistema di iniezione della soluzione, caratterizzato dalla necessità di non dover essere sottoposto a temperature troppo vicine a quelle dei gas di scarico. Lo studio delle modalità di scambio termico che avvengono attraverso componenti siffatti può essere condotto su diversi livelli di complessità e approfondimento, partendo da metodologie semplificate, fino a simulazioni termofluidodinamiche tridimensionali. Si è sviluppato un tool analitico originale da utilizzare nelle prime fasi della progettazione, per un veloce screening iniziale fra diverse possibili soluzioni. La soluzione monodimensionale proposta è poi stata sottoposta a una verifica dell attendibilità previsionale attraverso il confronto con codici di calcolo 3D e con dati provenienti da una serie di prove sperimentali al banco prova motori. ARRAY DI ALETTE: METODI DI ANALISI Le alette circonferenziali sono state oggetto di numerosi studi per l ottimizzazione dello scambio termico: Zubair et al. [1] hanno proposto un metodo di calcolo per la definizione delle prestazioni di un aletta circolare con conducibilità dipendente dalla temperatura e con profilo laterale variabile, individuando nella forma parabolica inversa la configurazione più efficiente. Il modello di Tsai Yu e Kuang Chen [2] considera anche la variabilità del coefficiente di scambio termico convettivo, che cresce allontanandosi dalla base dell aletta. L analisi delle serie di alette (array) è stata affrontata da numerosi autori tramite un approccio analitico. Hua Yeh e Chang [3] hanno effettuato un analisi comparativa di sistemi
2 alettati con profili triangolari, rettangolari e parabolici in regime di convezione forzata. De Lieto et al. [4] hanno proposto un metodo semplificato per l ottimizzazione della spaziatura fra alette rettangolari in funzione della conducibilità termica, delle caratteristiche emissive del materiale e delle proprietà termofisiche del fluido circostante. Rakshit e Balaji [5] hanno affrontato l esame di alette rettangolari verticali confrontando un metodo analitico semplificato con approcci che utilizzano le equazioni di Navier-Stokes inserite in un codice di calcolo numerico. Le tecniche computazionali sono ampiamente utilizzate nella ricerca di una sempre maggiore precisione dei modelli previsionali. Gerencser e Razani [6] hanno evidenziato la variabilità dell efficienza di un array di alette con i parametri geometrici e radiativi attraverso il metodo di calcolo alle differenze finite. Uno studio simile è stato condotto da Rammohan Rao e Venkateshan [7], con l aggiunta di prove sperimentali per calibrare e validare la soluzione numerica. Il comportamento delle serie di alette in presenza di convezione mista è stato analizzato da Al-Sarkhi et al. [8], evidenziando la forte influenza della spaziatura tra le alette stesse nella distribuzione di temperatura e di velocità. Yalcin et al. [9] si sono invece soffermati sull influenza nel campo termico delle caratteristiche geometriche dell array, in condizioni di convezione naturale. DESCRIZIONE DEL MODELLO ANALITICO Il dispositivo oggetto dell analisi è del tipo riportato in fig. 1. Per valutare analiticamente il flusso termico dissipato, il componente è stato schematizzato ipotizzando la presenza di alette circonferenziali lungo l intero sviluppo assiale, compresi i bordi superiore e inferiore, considerando quindi non solo 6 alette circonferenziali ma 10 dello stesso spessore, mantenendo così inalterata la lunghezza complessiva del dissipatore e aumentandone la simmetria (fig. 2). circonferenziale (fig. 3). Il concio è sottoposto quindi a scambi termici conduttivi attraverso le sezioni del mozzo, mentre la superficie laterale è soggetta alla trasmissione del calore per convezione, utilizzando i risultati delle alette circonferenziali [10]. Figura 2 Schematizzazione del dissipatore per il modello analitico. Le ipotesi di lavoro si riassumono nel considerare il regime stazionario, il materiale omogeneo ed isotropo, l assenza di generazione interna di calore, il coefficiente convettivo h costante sulla superficie, l estremità dell aletta con scambio convettivo, la temperatura T del fluido e T p della parete di base uniformi e costanti e il gradiente di temperatura esistente nella sola direzione x parallela all asse del mozzo. Figura 3 Elemento infinitesimo dell aletta con i relativi scambi termici. Figura 1 Immagine del dissipatore con array di alette circonferenziali. Il modello proposto ipotizza che il dissipatore venga considerato come un aletta di raffreddamento, il cui elemento base (infinitesimo) sia a sua volta costituito da un aletta La quantità di calore trasmessa attraverso la superficie laterale è ottenuta dal calcolo dell efficienza dell aletta circonferenziale, in funzione dei parametri geometrici e termofisici del materiale (fig. 4). Una volta fissata la temperatura della parete di base e la temperatura ambiente, si ottiene il campo termico nel dissipatore e il flusso termico asportato dalla base. 2
3 lunghezza L 45 pari a : L 45 L0 sin(45) Figura 4 Rappresentazione dell efficienza dell aletta circonferenziale in funzione della geometria e delle proprietà termo fisiche [10]. Inoltre, si può ipotizzare che il parametro C sia un valore medio tra le due configurazioni di giacitura. Se per il calcolo di h si abbandona la semplificazione di considerare il dissipatore come un cilindro pieno, si può entrare in maniera più accurata nella geometria del dispositivo, attraverso il modello proposto da Tsubouchi e Masuda [12], in cui si definisce il coefficiente convettivo di un cilindro in posizione orizzontale con alette circolari (fig. 5). In questo caso, la lunghezza caratteristica contiene informazioni sia sul diametro totale del dispositivo che sulla distanza tra le alette; anche la definizione del parametro C teine conto delle caratteristiche geometriche. ANALISI DEL COEFFICIENTE CONVETTIVO L analisi di sensibilità dei risultati evidenzia una forte influenza del valore del coefficiente convettivo h, pertanto, si è rivolta particolare attenzione alla sua determinazione. Nelle relazioni proposte da McAdams [11], per convezione naturale esterna su superfici cilindriche, si può scrivere la seguente relazione adimensionale: ossia: Nu b a C Gr Pr (1) 3 hd gd Ts T C 2 b a c p I coefficienti C, b e a dipendono dalla posizione del cilindro rispetto all asse verticale e dal numero di Rayleigh (Ra = Gr Pr) e sono riportati in tab. 1 per le giaciture orizzontale e verticale. Tabella 1 Coefficienti C, b e a per il calcolo del numero di Nusselt. Situazione geometrica Superficie cilindrica orizzontale Superficie cilindrica verticale Campo di validità (Ra) Nu C Gr b Pr C b a < a Autori McAdams McAdams Note (2) Nu e Gr calcolati in funzione del diametro D Nu e Gr calcolati in funzione della estensione verticale L L analisi del coefficiente convettivo h è stata condotta sulla base dell inclinazione reale del dispositivo (45 ) che determina la scelta del parametro C nell equazione (1) e della lunghezza caratteristica. Se per il cilindro con giacitura orizzontale è corretto considerare nel calcolo dei parametri adimensionali il diametro d del cilindro e per giacitura verticale l altezza L del dispositivo, si è ipotizzato di utilizzare come lunghezza caratteristica per inclinazione a 45, la Figura 5 Determinazione del coefficiente convettivo per un cilindro con alette circolari. Per il dissipatore in esame sono stati ricavati gli scambi termici con i valori del coefficiente convettivo corrispondenti alle tre giaciture (orizzontale, verticale e obliqua) previste dalla teoria di McAdams, oltre che con i valori di h ottenuti dal modello di Tsubouchi e Masuda per alette circonferenziali. Dal momento che il coefficiente convettivo è funzione della temperatura T s della superficie dell aletta, si deve instaurare un processo iterativo che, a partire da valori di primo tentativo per il coefficiente di convezione, definisca un valore medio di T s su tutta la superficie laterale del dissipatore. ANALISI TERMOFLUIDODINAMICA Il codice di calcolo commerciale FLUENT [13] utilizzato in questa memoria per l analisi termica del dissipatore, implementa il metodo dei volumi finiti per la discretizzazione del dominio. Per valutare il campo termico che si stabilisce in regime stazionario all interno del dissipatore, viene considerato come dominio di calcolo il volume contenuto nel dispositivo stesso, discretizzandolo con volumi di controllo (mesh) di tipo ibrido (fig. 6). In ogni volume di controllo sarà applicata l equazione dell energia nella classica forma [14]: Accumulo + Convezione = Diffusione + Sorgente Nel caso in esame, la relazione si traduce nella sola presenza dei contributi convettivi nelle zone di confine e conduttivi all interno del volume, rimanendo coerenti con le ipotesi di lavoro descritte precedentemente. In particolare, l equazione dell energia nella forma non conservativa (calore specifico costante nello spazio), che è applicata su ciascun volume di 3
4 controllo, può essere espressa con la seguente relazione [13]: v Cp T kt (3) stessa figura, è disegnato l effettivo posizionamento del dissipatore rispetto al condotto di scarico. I valori della temperatura del lato gas (T.wall.est), della zona superficiale della sezione iniziale del dissipatore (T.wall.inj) e della temperatura dell aria ambiente (T ambiente) sono stati utilizzati per la scelta delle condizioni al contorno dei modelli analitici; il resto dei sensori di temperatura sono utilizzati per il confronto con i valori del campo termico ottenuti dalle simulazioni. Figura 6 Dominio di calcolo con discretizzazione dei volumi di controllo. Figura 7 Immagine del dispositivo installato nel banco prova motori. Tutte le superfici limite del dominio sono state caratterizzate da una condizione al contorno convettiva, definendo un coefficiente h costante e un fluido a temperatura uniforme su tutto lo sviluppo del dissipatore. La condizione al contorno di Dirichelet, che corrisponde nel caso dell equazione dell energia al valore imposto della temperatura sulla superficie scelta, è stata applicata all estremità del dispositivo che viene a contatto con il gas caldo. Il metodo di calcolo applicato alle mesh in relazione alla discretizzazione spaziale dell equazione dell energia si basa sull assunzione del valore sulla faccia del volume infinitesimo pari al valore del nodo a monte (First Order Upwind). Per il metodo di risoluzione nel calcolo del gradiente, è stata applicato ad ogni cella il metodo di Gauss- Green. La convergenza della simulazione, data la relativa semplicità del fenomeno termico, si riduce al solo residuo dell equazione dell energia, accettando una soglia dell errore pari a ANALISI COMPARATIVA L analisi comparativa tra il codice CFD e il modello analitico è stata condotta utilizzando condizioni al contorno identiche, definite sulla base di prove sperimentali al banco prova motori (fig. 7), così da poter validare i due metodi sulla base del reale comportamento del dispositivo. Le condizioni al contorno sono state scelte individuando la fase stazionaria della prova sperimentale, lontano da fenomeni transitori. In fig. 8 è riportato il grafico relativo alle temperature misurate in corrispondenza di diverse sezioni del dispositivo sperimentale (completo dell ubicazione delle sonde), insieme all andamento della potenza erogata dal motore. Inoltre, nella Figura 8 Andamento della prova sperimentale e posizione delle sonde di temperatura. Per la definizione del coefficiente convettivo come condizione al contorno di entrambi gli studi, è stato preso in considerazione il modello analitico sulla base dei differenti approcci visti in precedenza. Il coefficiente di convezione è stato ottenuto in funzione delle proprietà termofisiche dell aria relative al valore di temperatura ambiente delle condizioni al contorno e seguendo un processo iterativo per quanto concerne il valore della 4
5 temperatura superficiale media del dispositivo. Il processo di calcolo del modello analitico è stato sviluppato in un foglio di calcolo che riporta i valori di temperatura per ogni unità elementare di discretizzazione (singola aletta). In fig. 9 è riportato l andamento della temperatura lungo il dispositivo, ottenuto dal modello analitico in funzione dei diversi valori del coefficiente convettivo h. Per l analisi comparativa, si è valutato l andamento della temperatura lungo un asse che attraversa l intero dispositivo nelle vicinanze della superficie dell attacco delle alette (fig. 11). Figura 9 Modello analitico: andamento della temperatura lungo il dispositivo in corrispondenza di differenti valore di h. Il modello computazionale permette la valutazione della temperatura in tutti i punti del dominio sulla base della sua discretizzazione (fig. 10). In tab. 2 sono riportate le proprietà termofisiche del materiale e le condizioni al contorno attribuite nei due modelli al volume oggetto di studio. Figura 11 Campo termico visualizzato in corrispondenza di una sezione interna del dissipatore e rappresentazione dell asse lungo il quale si è valutato il decremento di temperatura. Per effettuare il confronto con il modello analitico, la simulazione computazionale è stata condotta attribuendo al dominio condizioni convettive costanti su tutte le superfici di contorno; oltre al coefficiente convettivo calcolato dalla teoria di Tsubouchi e Masuda (h = 14 W/m 2 K), è stata effettuata un ulteriore simulazione con un coefficiente convettivo reperito da un lavoro di tesi condotto sul dissipatore [15]. Tale coefficiente risulta pari a 22 W/m 2 K ed è stato valutato mediando i valori di h lungo la superficie del dissipatore modellato nell ambiente reale in cui è installato il dispositivo: reale giacitura, valutazione dei moti convettivi dell aria, presenza del condotto di scarico. In fig. 12 è riportato il confronto fra gli andamenti delle temperature valutati con i due modelli analitici (h ottenuto da McAdams con cilindro obliquo e da Tsubouchi- Masuda), con le due simulazioni CFD (h da Tsubouchi-Masuda e secondo [15]) e con le risultanze delle prove sperimentali. Il decremento della temperatura lungo lo sviluppo orizzontale del dispositivo ha un andamento simile per tutti e tre i metodi. Figura 10 Campo termico ( C) del dispositivo valutato con il modello computazionale. Tabella 2 Proprietà termofisiche e condizioni al contorno. Proprietà termofisiche acciaio inossidabile Densità 2719 kg/m 3 Calore specifico 871 J/(kg K) Conducibilità termica 18 W/(m K) Condizioni al contorno Temperatura ambiente 64 C Temperatura lato gas 225 C Coefficiente di convezione 14 W/(m 2 K) Figura 12 Analisi comparativa dei risultati. 5
6 È interessante notare come la definizione generale di un coefficiente convettivo valutato teoricamente su tutta la superficie di scambio nel modello computazionale, determini un efficienza di dissipazione minore rispetto al caso reale e anche rispetto al modello analitico. L aderenza della simulazione CFD alla situazione reale migliora con h valutato con le condizioni effettive di lavoro, avvicinandosi al grado di dissipazione ottenuto dalle prove sperimentali e testimoniando come la maggiore complessità di questo approccio necessiti di un accurata definizione delle condizioni al contorno per sfruttarne appieno il grado di precisione. Nel modello analitico la scelta del coefficiente convettivo ottenuto con le relazioni di Tsubouchi-Masuda sembra descrivere meglio il comportamento del dissipatore rispetto alle relazioni di McAdams, anche considerando la curva per giacitura obliqua, la più vicina al reale comportamento del dispositivo. anche i valori più bassi di temperatura nella parte del dissipatore più lontana dai fumi, dove è collocato il dispositivo di iniezione. PROGETTAZIONE PRELIMINARE DEL DISSIPATORE TRAMITE IL MODELLO ANALITICO Il modello analitico, basato sulla teoria delle alette, è influenzato fortemente dalla definizione del coefficiente convettivo h che deve essere determinato nella maniera più accurata possibile. Il modello fornisce comunque risultati di interesse per una progettazione preliminare e permette di valutare l influenza del numero e delle caratteristiche geometriche delle alette, insieme alle relative proprietà termofisiche del materiale con cui sono realizzate. Prendendo in considerazione il caso in esame, si sono esaminate diverse ipotesi progettuali, valutando la capacità di dissipazione del dispositivo in relazione alle sue caratteristiche geometriche. Facendo riferimento alla fig. 3 e mantenendo costante la lunghezza complessiva del dissipatore, si è variato lo spessore complessivo dell elemento infinitesimo (Δx), mantenendo in rapporto 1:1 lo spessore dell aletta (t) e lo spessore dell intercapedine tra le alette (t int ). La variazione del Δx, fa diminuire il numero di alette presenti ma incrementa parallelamente il loro spessore (tab. 3). Tabella 3 Configurazioni definite con il variare di Δx Δx [m] t = t int [m] Numero alette Configurazione Configurazione Configurazione Configurazione In fig. 13 si riporta il decremento della temperatura lungo il dissipatore nelle diverse configurazioni, valutato con il medesimo coefficiente convettivo h. La variazione di Δx produce un andamento significativamente differente della temperatura lungo il dispositivo. In particolare si evidenzia come la configurazione 0 determini una maggiore dispersione nella prima parte del dissipatore rispetto alle altre configurazioni, per poi invece risultare di minor efficacia nella zona finale. La configurazione migliore, in termini di minore temperatura media raggiunta sulla superficie di scambio termico, risulta essere costituita da 7 alette (configurazione 1), che genera 6 Figura 13 Andamento della temperatura lungo il dispositivo nelle diverse configurazioni. CONCLUSIONI L esigenza di ridurre le emissioni inquinanti nei condotti di scarico dei moderni motori a combustione interna ha condotto alla ricerca di tecnologie sempre più complesse in ambienti spesso caratterizzati da elevate temperature. Il dispositivo di iniezione di acqua e urea (CO(NH 2 ) 2 ) nel condotto di scarico, utilizzato per abbattere l emissione di ossidi di azoto, necessita di un rapido ed efficace decremento delle temperature sull iniettore stesso. L analisi condotta nel presente lavoro valuta il comportamento di un dissipatore costituito da alette circonferenziali con due diversi approcci: un modello analitico basato sui fenomeni di trasmissione di calore delle alette e un modello computazionale che fa uso di un codice di calcolo ai volumi finiti. In entrambi i modelli si è dimostrata decisiva la scelta delle condizioni al contorno. Un approfondita ricerca sulla valutazione del coefficiente convettivo h nella geometria in esame ha permesso di paragonare i due modelli (analitico e computazionale) in termini di aderenza ai dati sperimentali. Nel modello analitico il decremento della temperatura lungo il dissipatore risulta essere vicino al comportamento reale nel momento in cui si attribuisce un coefficiente convettivo ottenuto da studi relativi a dispositivi con una geometria molto simile a quella in esame. Il modello computazionale necessita di una definizione del coefficiente convettivo molto accurata e relativa alle effettive condizioni ambientali in cui è immerso il dissipatore, per poter fornire risultati soddisfacenti. Il modello analitico proposto si è dunque dimostrato uno strumento in grado di fornire indicazioni ragionevolmente vicine al comportamento reale del dispositivo. Alla luce di questa considerazione, il modello stesso è stato utilizzato per una progettazione preliminare, confrontando diverse soluzioni geometriche ed evidenziando la configurazione ottimale. Si dispone quindi di uno strumento che in maniera rapida ed efficace supporta le prime fasi della progettazione di dispositivi per la dissipazione del calore.
7 NOMENCLATURA A area (m 2 ) C p calore specifico a pressione costante (J/kg K) D diametro esterno del dissipatore (m) d diametro interno del dissipatore (m) g accelerazione gravitazionale (m/s 2 ) h coefficiente di scambio termico convettivo (W/m 2 K) k conducibilità termica dissipatore (W/m K) L lunghezza (m) r raggio (m) t spessore (m) T temperatura (K) v velocità (m/s) α diffusività termica (m 2 /s) β coefficiente di dilatazione volumica (1/K) η efficienza dell aletta (-) λ conducibilità termica aria (W/m K) μ viscosità dinamica (kg/m s) υ viscosità cinematica (m 2 /s) ρ densità (kg/m 3 ) Pedici fluido indisturbato b parete di base c caratteristica int intercapedine p profilo s superficie esterna dissipatore 1 interno 2 esterno 45 inclinazione a 45 Simboli speciali vettore RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. S.M. Zubair, A.Z. Al-Garni, and J.S. Nizami, The optimal dimensions of circular fins with variable profile and temperature-dependent thermal conductivity, Int. J. Heat Mass Transfer, vol. 39 (16), pp , L. Tsai Yu, and C. Kuang Chen, Optimization of circular fins with variable thermal parameters, Journal of The Franklin Institute, vol. 336B, pp , R. Hua Yeh and M. Chang, Optimum longitudinal convective fin arrays, International Communications in Heat and Mass Transfer, vol. 22 (3), pp , A. de Lieto Vollaro, S. Grignaffini and F. Gugliermetti, Optimum design of vertical rectangular fin arrays, International journal of Thermal Sciences, vol. 38, pp , D. Rakshit and C. Balaji, Evaluation of candidate approaches in the study of conjugate convection from a fin array, International Communications in Heat and Mass Transfer, vol. 32 (3-4), pp , D. S. Gerencser and A. Razani, Optimization of radiativeconvection arrays of pin fins including mutual irradiative between fins, International Journal of Heat and Mass Transfer, vol. 38 (5), pp , V. Rammohan Rao and P. Venkateshan, Experimental study of free convection and radiation in horizontal fin arrays, International Journal of Heat and Mass Transfer, vol. 39 (4), pp , A. Al-Sarkhi, E. Abu-Nada, B.A. Akash and J.O. Jaber, Numerical investigation of shrouded fin array under combined free and forced convection, International Communication in Heat and Mass Transfer, vol. 30 (3), pp , H.G. Yalcin, S. Baskaya and M. Sivrioglu, Numerical analysis of natural convection heat transfer from rectangular shrouded fin arrays on a horizontal surface, International Communication in Heat and Mass Transfer, vol. 35 (3), pp , G. Guglielmini, C. Pisoni, Elementi di trasmissione del calore, Ambrosiana, Milano, W. H. McAdams, Heat Transmission, McGraw-Hill, New York, T. Tsubouchi and H. Masuda, Natural convection heat transfer from horizontal cylinders with circular fins, Proc. 6 th Int. heat transfer conf., Elsevier Publishing, Amsterdam, paper NC 1.10, Fluent Version 6.2, User s Guide, USA G. Comini, G. Croce e E. Nobile, Fondamenti di termofluidodinamica computazionale, SGE editoriali, Padova, Tesi di laurea Analisi CFD 3D dei flussi di calore di un dosatore urea-acqua per sistemi Scr di E. Pascolini Facoltà di ingegneria Università degli Studi di Perugia A.A SUMMARY The accuracy and computing speed of heat dissipation devices performance show features of particular interest in environments characterized by high thermal stress, especially when applied to specific geometries such as the exhaust ducts of internal combustion engines. The purpose of the research presented in this work is aimed to verify the reliability of simplified tools to be used in the early design phases, for a first screening among several possible solutions. Heat transfer has been analyzed through circular fins under different approaches: definition of a one-dimensional theoretical model and analysis through a computational fluid dynamics code (3D), comparing the results with data obtained from a series of tests on the engine test bench. The main problems encountered in the use of simulation methods consists of identifying correctly the boundary conditions; in particular, the major difficulty is found in the definition of the convective coefficient of heat transfer, which strongly influences the temperature field and the rate of the device heat dissipation. The comparative analysis between analytical solutions and results from real test defines the simplified approach as a useful tool for the preliminary definition of the dissipator geometry and the thermophysical properties of the constituent materials. 7
PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE
PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore può avvenire attraverso tre meccanismi: - Conduzione; - Convezione; - Irraggiamento; Nella conduzione la trasmissione del calore è riconducibile
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
DettagliCalcolo della trasmittanza di una parete omogenea
Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Le resistenze liminari Rsi e Rse si calcolano, noti i coefficienti conduttivi (liminari) (o anche adduttanza) hi e he, dal loro reciproco. (tabella secondo
DettagliEED Sonde Geotermiche
EED Sonde Geotermiche EED è un software per il calcolo delle sonde geotermiche verticali - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Tesi di Laurea Specialistica in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale A.A. 2011/2012 CFD
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliSimulazioni accoppiate 1D-3D per scenari d incendio
Simulazioni accoppiate 1D-3D per scenari d incendio Applicazione a tunnel stradali e linee metropolitane Luca Iannantuoni Dipartimento di Energia - Politecnico di Milano 29 Ottobre 2009 Luca Iannantuoni
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
Dettagliu metallurgiau A. Diani, L. Rossetto
ANALISI NUMERICA DELLA CONVEZIONE FORZATA DI ARIA IN SCHIUME METALLICHE A. Diani, L. Rossetto Le schiume metalliche sono una promettente classe di materiali cellulari che consistono in una interconnessione
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliIdrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia
Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze
DettagliMATERIALI ASSORBENTI: CONFRONTO TRA LE MISURE ACQUISITE CON IL TUBO DI IMPEDENZA E LE MISURE ESEGUITE CON UNA SONDA MICROFONICA
Associazione Italiana di Acustica 42 Convegno Nazionale Firenze, 16-17 luglio 2015 MATERIALI ASSORBENTI: CONFRONTO TRA LE MISURE ACQUISITE CON IL TUBO DI IMPEDENZA E LE MISURE ESEGUITE CON UNA SONDA MICROFONICA
DettagliRAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874
RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI UNA VERNICE TERMICA A BASE CERAMICA SUI VALORI DI TRASMITTANZA DI PARETI INTONACATE, DELLA DITTA "ATRIA s.r.l." STABILIMENTO DI PARTANNA
DettagliProcedure di calcolo implicite ed esplicite
Procedure di calcolo implicite ed esplicite Il problema della modellazione dell impatto tra corpi solidi a medie e alte velocità. La simulazione dell impatto tra corpi solidi in caso di urti a media velocità,
DettagliIl trasporto di materia. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
Il trasporto di materia Principi di Ingegneria Chimica Ambientale 1 Considerazioni preliminari Il nostro studio sarà limitato a: miscele binarie miscele diluite (ossia in cui la frazione molare di uno
DettagliAppendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi
Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,
DettagliIl ruolo della fluidodinamica computazionale nella progettazione
w h i t e p a p e r Il ruolo della fluidodinamica computazionale nella progettazione Prefazione Questo paper descrive due dissipatori di calore, un presidio medicale di aspirazione, un forno da cucina
DettagliOggetto: VERIFICA TERMICA DEL DISSIPATORE
Report fotovoltaico issue 2 Di: VINCENZO CASCIOLI Data: 11 Settembre 2008 Oggetto: VERIFICA TERMICA DEL DISSIPATORE Verifica termica del dissipatore 1 INDICE 1. PREMESSA 4 2. MODELLO SOLIDO 5 2.1 Scheda
DettagliPolitecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA
Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato
DettagliCORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2
COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
Dettagli13.1 (a) La quantità di calore dissipata dal resistore in un intervallo di tempo di 24 h è
1 RISOLUZIONI cap.13 13.1 (a) La quantità di calore dissipata dal resistore in un intervallo di tempo di 24 h è (b) Il flusso termico è 13.2 (a) Il flusso termico sulla superficie del cocomero è (b) La
DettagliIndagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves
Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco
DettagliSymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema
SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno
DettagliProf. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO
Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO CONTROLLO TERMICO Equilibrio termico 2 Al di fuori dell atmosfera la temperatura esterna non ha praticamente significato Scambi termici solo
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
Dettaglisimulatore di ponti termici e condensazione
simulatore di ponti termici e condensazione Cos è Mold Simulator MOLD SIMULATOR è un software di modellazione agli elementi finiti (fem) di ultima generazione. Consente di calcolare e visualizzare con
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Prima
DettagliIng. Simone Giovannetti
Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Ing. Simone Giovannetti Firenze, 29 Maggio 2012 1 Incertezza di Misura (1/3) La necessità di misurare nasce dall esigenza
DettagliTrasportatori a nastro
Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1
DettagliPrese d aria supersoniche [1-14]
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Insegnamento di Propulsione Aerospaziale Anno accademico 2011/12 Capitolo 4 sezione a2 Prese d aria supersoniche
DettagliConversione a biomassa di centrali a olio combustibile: Risultati delle simulazioni 3D. Lucia Giovannini -Sandro Merlini
Conversione a biomassa di centrali a olio combustibile: Risultati delle simulazioni 3D Lucia Giovannini -Sandro Merlini Attività svolte Messa a punto di strumenti di calcolo per la simulazione di sistemi
DettagliCALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150
CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 V2.0 del 10-05-2011 1 Riferimenti normativi Il calcolo della trasmittanza è eseguito in conformità della EN ISO
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliIl PANNELLO A TAGLIO TERMICO
Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Le normative sul risparmio energetico prevedono, tra l altro, che gli elementi di tamponamento esterni degli edifici siano dotati di prefissate caratteristiche di isolamento
DettagliRAPPORTO DI PROVA 110104-R-3926
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliSTUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, NUCLERI, AERONAUTICHE E DI METALLURGIA
DettagliRAPPORTO DI CALCOLO 110123-R-2522
RAPPORTO DI CALCOLO Analisi FEM VALUTAZIONE NUMERICA DEL CONTRIBUTO ALLA RESISTENZA LIMINARE DI PARETE OPACA VERTICALE ED ORIZZONTALE DI VERNICE TERMORIFLETTENTE A BASSA EMISSIVITA (UNI EN ISO 6946:2008)
DettagliDETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software
DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliDimensionamento delle strutture
Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle
DettagliProf. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI
RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH
DettagliLa trasmittanza termica dei serramenti in relazione al D.Lgs 311 Ing. Antonietta Serra Sezione di Trasmissione del Calore SOMMARIO
1 La trasmittanza termica dei serramenti in relazione al D.Lgs 311 Ing. Antonietta Serra Sezione di Trasmissione del Calore SOMMARIO SITUAZIONE NORMATIVA E LEGISLATIVA DETERMINAZIONE DELLA TRASMITTANZA
DettagliLEZIONE 5-6 ENERGIA TERMICA, TRASPORTO DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE) ESERCITAZIONI 2
LEZIONE 5-6 ENERGIA TERMICA, TRASPORTO DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE) ESERCITAZIONI 2 Esercizio 11 Una pentola contiene 2 kg di acqua ad una temperatura iniziale di 17 C. Si vuole portare l'acqua
DettagliBenchmark Ansys Fluent su CRESCO
Benchmark Ansys Fluent su CRESCO NOTA TECNICA ENEA GRID/CRESCO: NTN201003 NOME FILE: NTN201003-BenchmarkFluentCresco-v1_0.doc DATA: 30/07/2010 STATO: Versione iniziale AUTORE: F. Ambrosino Abstract: Questa
DettagliI processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo
I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa
DettagliPROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:
Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliDESCRIZIONE. Introduzione
SymCAD/C.A.T.S. modulo Sanitario Schema - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DESCRIZIONE Introduzione Il modulo
Dettagliwww.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA
www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA L azienda Nata nel 1985 come fornitore internazionale di ricambi aeronautici, sia per il settore militare che per
DettagliIMPIANTI SOLARI TERMICI
IMPIANTI SOLARI TERMICI 27 Aprile 2007 Lavinia Chiara Tagliabue IL COLLETTORE SOLARE Un collettore solare trasforma la radiazione solare in calore che può essere utilizzato: 1. per produrre aria calda
DettagliTermologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti
Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas
DettagliLezione 4: I profili alari e le forze
Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione 4: I profili alari e le forze aerodinamiche Prof. D. P. Coiro coiro@unina.itit www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004
ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e
DettagliTeoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26
Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo
DettagliCalcolo delle esigenze propulsive fondamentali per i battelli lagunari 1
Calcolo delle esigenze propulsive fondamentali per i battelli lagunari 1 Sia premesso che: 1) La conoscenza della curva di resistenza totale costituisce necessario ed ineludibile riferimento preliminare.
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliCOMPONENTI TERMODINAMICI APERTI
CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica
DettagliIndagine di Tomografia Elettrica
Indagine di Tomografia Elettrica 1. DESCRIZIONE DEL METODO La tomografia elettrica è utilizzata a supporto di altri metodi geofisici nell investigazione delle strutture sepolte e nella ricerca di acque
DettagliRapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi
Rapidamente al grado esatto Tarature di temperatura con strumenti portatili: una soluzione ideale per il risparmio dei costi Gli strumenti per la misura di temperatura negli impianti industriali sono soggetti
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliSintesi delle attività inerenti la Protezione attiva contro gli incendi
Sintesi delle attività inerenti la Protezione attiva contro gli incendi Giovanni Manzini (Applied Thermal Engineering prof. P. Andreini) Giornata Nazionale UIT dell Ingegneria Antincendio 1 Campi di interesse
DettagliSi classifica come una grandezza intensiva
CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del
DettagliIl polo magnetico: simulazione nel tempo
Corso di Elettrotecnica Industriale Professore Paolo Di Barba Il polo magnetico: simulazione nel tempo Anno Accademico 2013/2014 Lo scopo dell esercizio è quello di valutare l andamento del campo magnetico
DettagliMatematica e Statistica
Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie
DettagliD. Nicolini, A. Fontanella, E. Giovannini. Report RdS/PAR2013/173 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Analisi fluidodinamica CFD su dispositivi a colonna d acqua oscillante OWC -
Dettagli352&(662',&20%867,21(
352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.
Dettagli1 PREMESSE E SCOPI... 3 2 DESCRIZIONE DEI SUPPORTI SOTTOPOSTI A PROVA... 3 3 PROGRAMMA DELLE PROVE SPERIMENTALI... 5
DI UN SISTEMA DI FISSAGGIO PER FACCIATE CONTINUE 2 INDICE 1 PREMESSE E SCOPI... 3 2 DESCRIZIONE DEI SUPPORTI SOTTOPOSTI A PROVA... 3 3 PROGRAMMA DELLE PROVE SPERIMENTALI... 5 3.1 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA...
DettagliL isolamento termico dei vetrocamera con gas
L isolamento termico dei vetrocamera con gas Considerazioni controintuitive sull isolamento termico dei vetrocamera con gas Autori Antonio Daneo, Alberto D Este Stazione Sperimentale del Vetro, Murano
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliCORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA
CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliFSE, l approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Ing. Pierpaolo Gentile, PhD Direttore del Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco
DIPARIMENTO DEI VIGLI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVULE Ordine degli Ingegneri Provincia di Latina FSE, l approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Ing. Pierpaolo Gentile,
DettagliSistema operativo: Gestione della memoria
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Sistema operativo: Gestione della memoria La presente dispensa e
DettagliConfronto tra i fattori di emissione utilizzati in Copert, Artemis e Progress e delle relative stime di emissioni da flotte circolanti in area urbana
XV Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE ENEA Roma, 29 aprile 2010 Confronto tra i fattori di emissione utilizzati in Copert, Artemis e Progress e delle relative stime di emissioni da flotte
Dettagli4. Altre azioni. 4.1. Effetti della temperatura ( 3.5)
P 4. Altre azioni La versione 2014 delle NTC introduce, come già visto in precedenza, alcune novità a livello di azioni da considerare nella progettazione strutturale. In particolare son trattate in modo
DettagliSTIMA DI MASSIMA DEI LIMITI STRUTTURALI DI PARTI DI MOTORI DIESEL AD INIEZIONE DIRETTA PER L AERONAUTICA
STIMA DI MASSIMA DEI LIMITI STRUTTURALI DI PARTI DI MOTORI DIESEL AD INIEZIONE DIRETTA PER L AERONAUTICA Relatore: Prof. Ing. L. Piancastelli Correlatori: Prof. Ing. A. Liverani Prof. Ing. F. Persiani
DettagliRAPPORTO DI PROVA 110120-R-1419
RAPPORTO DI PROVA 110120-R-1419 DETERMINAZIONE SPERIMENTALE DELLA CONDUCIBILITA TERMICA (NORMA UNI EN 1745) DI VERNICI TERMICHE DELLA DITTA ATRIA S. r. l. Sperimentazione eseguita LUOGO E DATA DI EMISSIONE:
DettagliVERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata. 3.6.6.3 (scheda di approfondimento)
VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) 3.6.6.3 (scheda di approfondimento) VERNICIatura impianti di aspirazione localizzata Le schede che qui vengono riportate
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione della distinta base & della produzione www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Definire la distinta base di un articolo... 5 Utilizzare la distinta base diretta... 8 Utilizzare
Dettagliebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:
ebook Linee guida sul Seguici su: Introduzione Le batterie di accumulatori stazionari sono la sorgente di energia di riserva più adeguata per l applicazione nei sistemi statici di continuità e possono
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico
DettagliVernici isolanti per risparmio energetico?
DOCUMENTO DI CHIARIMENTO 10 febbraio 2016 Vernici isolanti per risparmio energetico? ANIT,, pubblica periodicamente documenti di approfondimento o chiarimento sulla normativa di efficienza energetica e
DettagliDichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale
Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera
DettagliAPP_PIT_Comparazione Pile Dynamics Inc. Rev.01-012015
Pile Integrity Tester PIT Caratteristiche Tecniche Serie PIT-X, PIT-X2, PIT-V e PIT-FV La strumentazione Pile Integrity Tester serie PIT è disponibile in 4 versioni, con 1 (PIT-X e PIT- V) o 2 (PIT-X2
DettagliLa trasmittanza termica dell involucro edilizio - Introduzione. Le chiusure hanno il compito di: o Proteggere l interno dal clima esterno
LA TRASMITTANZA TERMICA DI STRUTTURE OPACHE La trasmittanza termica dell involucro edilizio - Introduzione Le chiusure hanno il compito di: o Proteggere l interno dal clima esterno o Implementare le prestazioni
DettagliScheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux
Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola
DettagliTECNICHE DI SIMULAZIONE
TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione
DettagliL IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE
e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.
DettagliInfluenza dei difetti superficiali sulla risposta in frequenza su pali di fondazione
Influenza dei difetti superficiali sulla risposta in frequenza su pali di fondazione E. Lo Giudice 1, G. Navarra 2, R. Suppo 3 1 Direttore del Laboratorio DISMAT s.r.l., C.daAndolina, S.S. 122 km 28 92024
DettagliMETODOLOGIA DI REALIZZAZIONE DI UN PORTAMOZZO: DALLA FUSIONE IN GRAVITA ALLA FUSIONE IN BASSA PRESSIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA MECCANICA METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE DI UN PORTAMOZZO: DALLA FUSIONE IN GRAVITA ALLA FUSIONE IN BASSA PRESSIONE Sommario Obiettivo Il progetto
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
DettagliConfronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliProgramma di sperimentazione
Programma di sperimentazione 1 GENERALITÀ Dopo avere valutato quanto indicato nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 22/10/97 con riferimento alla Guida ai programmi di sperimentazione allegata
DettagliIl calcolo della resa termica, dei sistemi radianti, secondo le nuove normative (Gianni Lungarini Direttore Tecnico Velta Italia)
Il calcolo della resa termica, dei sistemi radianti, secondo le nuove normative (Gianni Lungarini Direttore Tecnico Velta Italia) Quadro normativo La prima norma che trattava il dimensionamento di sistemi
Dettagli