PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA CAI MEDA sez. FRANCO FUSETTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA CAI MEDA sez. FRANCO FUSETTI"

Transcript

1 PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA CAI MEDA sez. FRANCO FUSETTI CONDIZIONI E REGOLE PER ARRAMPICATA L ESPLETAMENTO L ATTIVITÁ SPORTIVA DI 1) PREMESSA a) Il parco di arrampicata sportiva, situato all interno del Centro Sportivo Palameda in MEDA in via Udine è composto da quatto pannelli interni in vetroresina per arrampicata alti circa 8 m e una zona Boulder in vetroresina per arrampicata, 2) INFORMAZIONI GENERALI a) Gli arrampicatori all'atto del primo accesso devono sottoscrivere l'atto di assunzione della piena responsabilità, allegato in calce al presente regolamento ed impegnarsi a rispettarlo. La pratica dell arrampicata sportiva presso le strutture del palazzetto è consentita previa presa visione ed accettazione firmata del presente regolamento in ogni sua pagina. b) La gestione non assume l'obbligo della custodia dei materiali e di qualunque altro bene o effetto personale durante la permanenza degli arrampicatori nei locali della palestra. c) E' vietato occupare l'area dedicata all'arrampicata per svolgere attività ad essa estranee. d) La pratica dell arrampicata sportiva è uno sport potenzialmente pericoloso; Ogni fruitore della palestra si accolla ogni responsabilità per il proprio comportamento. Chi non è in possesso dei requisiti tecnici e/o esperienza necessaria a praticare l arrampicata sportiva dovrà categoricamente astenersi da qualsiasi manovra di salita o sicurezza ad altri e dovrà rivolgersi al personale responsabile di servizio. e) Coloro che violano le disposizioni del regolamento possono essere allontanati dalla Palestra f) L utilizzatore che accetta il presente regolamento dichiara di essere in buona salute e di non essere afflitto da alcuna patologia cardiaca o di altra natura incompatibile con la pratica di arrampicata sportiva. Nel caso che l utilizzatore sia un minore è il genitore che firmando il presente certifica la sua idoneità fisica per l arrampicata. g) La gestione non fornisce il materiale tecnico individuale per la pratica dell'arrampicata, se non concordato h) I frequentatori sono altresì tenuti ad attenersi a quanto disposto dal personale di servizio al fine di garantire la massima sicurezza per la pratica dell'arrampicata i ) Il presente regolamento può essere suscettibile di modificazioni nel tempo. Ogni modifica sarà comunicata tempestivamente agli utenti della palestra. l) E fatto divieto entrare nel vano interno alla struttura di arrampicata. Firma per esteso...

2 3) ACCESSO ALLA PALESTRA a) L accesso alla palestra è consentito negli orari di apertura, e precisamente il LUN: MER: VEN: SAB: ( in caso di maltempo previa comunicazione sulla pagina Facebook ed ) E vietato praticare la palestra fuori da detti orari. 4) COSTO DEGLI INGRESSI E ABBONAMENTI a) Il costo da sostenere per accedere al parco è riportato sul sito Le tariffe sono suscettibili di variazioni nel tempo. b ) la palestra potrà, previo avviso in bacheca, essere occasionalmente chiusa o parzialmente agibile (manutenzione, corsi, manifestazioni, etc.). c) Gli ingressi singoli e gli abbonamenti sono strettamente personalii. 5 ) REGOLE COMPORTAMENTALI a).durante l attività all interno ogni frequentatore deve adottare un comportamento educato, diligente ed igienico al fine di evitare rischi per se stesso e per gli altri. E' vietato turbare l'ambiente con schiamazzi, urla ed in generale con una condotta che non sia consona all'attività sportiva ed al rispetto altrui e che possa recare disturbo, molestia o danni a terzi. b) E vietato fumare in palestra e negli atri, corridoi, spogliatoi, bagni e altri locali chiusi. c) E vietato l uso di fiamme libere. d) E vietato bere bevande alcoliche. e) E obbligo a tutti gli utilizzatori contribuire a mantenere l igiene e l ordine nelle aree della palestra f) E fatto obbligo a tutti gli arrampicatori di utilizzare esclusivamente magnesite con sistema antiscivolo liquido, o in palline è vietata la magnesite in polvere. E altresì fatto obbligo a tutti di limitare al minimo indispensabile l utilizzo di magnesite, in modo tale da ridurre la quantità di polvere sulle prese e da assicurare l igiene dell ambiente. h) E severamente vietato rimuovere, spostare e/o aggiungere rinvii, appigli e appoggi che consentono l arrampicata sulle pareti della palestra. i) E vietato arrampicare a piedi nudi o con infradito e camminare a piedi nudi. E vietato l uso di scarpe da scalata alpina e altre. Sono autorizzate solo scarpette d arrampicata pulite ed asciutte. l) Durante la scalata, è vietato indossare anelli catenine orologi e bracciali e/o trasportare nelle tasche oggetti rigidi o appuntiti che possano causare lesioni o traumi a sé stessi e ad i propri compagni. Firma per esteso...

3 m) E vietato scalare e/o assicurare con telefonini o cuffie. Tutti gli utilizzatori sono tenuti a: - comunicare tempestivamente al personale responsabile del servizio, anomalie e difformità delle strutture di arrampicata e delle spalliere in uso per il riscaldamento muscolare, anche qualora le stesse siano solo apparenti, in particolare per quanto riguarda i rinvii, gli appigli, gli appoggi e i materassi di protezione - fare buon uso di tutti gli oggetti sia fissi che mobili presenti all interno della palestra, anche se non strettamente necessari per l esercizio dell attività sportiva. - accettare con la sottoscrizione del presente regolamento di volere correre i pericoli, anche quelli più imprevedibili ed inevitabili, connessi all esercizio dell arrampicata, quale attività sportiva potenzialmente pericolosa, o determinati da fattori esterni. - assumere un comportamento prudente, diligente ed adeguato all elevato grado di pericolosità insita nell attività dell arrampicata sportiva. n) Ogni utilizzatore è pienamente responsabile per i danni cagionati a persone e/o cose derivanti dal mancato rispetto delle norme di cui ai commi del presente regolamento. o) Il personale responsabile ha la facoltà di allontanare dal parco chiunque violi le norme comportamentali enunciate. p) L attività di arrampicata è consentita solo con un compagno che abbia letto e sottoscritto il presente regolamento. q) Su ciascuna via di salita è consentito arrampicare ad una sola persona per volta. Ognuno potrà iniziare la salita solo quando chi lo precede sia stato calato a terra. r) Qualora una via contigua fosse impegnata da altra cordata, l arrampicatore dovrà intraprendere la salita esclusivamente quando il capocordata della via contigua avrà provveduto a rinviare il terzo rinvio. s) In ogni caso, è vietato arrampicare in presenza di persone che stazionino nella possibile area di caduta e nella direzione di caduta di chi si trova più in alto. E comunque vietato stazionare sotto le aree di caduta. I frequentatori sono tenuti a rispettare il proprio turno di salita A) E consentito arrampicare in moulinette, cioè da secondi di cordata o con la corda dall alto, solo quando quest ultima è passata nel moschettone in catena e chiuso con la ghiera. B) Nell arrampicata da primo di cordata si devono utilizzare tutti i punti di assicurazione presenti lungo la linea di salita scelta. Su ciascuna linea di salita è consentito uno scalatore per volta. C) L assicuratore del primo di cordata si dichiara a conoscenza del corretto utilizzo dell attrezzo preposto alla sicurezza del Capocordata. L assicuratore deve assicurarsi che il nodo sia stato eseguito correttamente e che l attrezzo di assicurazione sia predisposto in modo idoneo. L assicuratore deve trovarsi a una distanza non superiore a 1,5 m e dalla linea di salita. Il lasco di corda deve essere tenuto al minimo e l attenzione sempre rivolta all arrampicatore. Firma per esteso...

4 D) Per l assicurazione è obbligatorio utilizzare dispositivi di assicurazione omologati di cui si conosca il corretto uso. E) E obbligo degli utenti arrampicare sulle pareti fisse utilizzando esclusivamente attrezzature e materiali, corde, imbracature, freni, moschettoni, rinvii e dispositivo di protezione della caduta, conformi all uso specifico, in buono stato, dotati di marcatura CE. Ciascun utente è pienamente responsabile della corretta manutenzione ed uso della propria attrezzatura personale e si assume la piena responsabilità per i danni cagionati a persone e/o cose dalla vetustà o mancata omologazione della attrezzatura in proprietà e/o uso. F) E vietato arrampicare con imbracature intere sprovviste di cintura lombare. È consentito esclusivamente l utilizzo di corde intere dinamiche omologate, se si sale da primi devono essere di proprietà dell utilizzatore, di lunghezza non inferiore a 20 metri legate direttamente all imbracatura con il nodo a otto. È altresì fatto obbligo di utilizzare tutti i rinvii intermedi per assicurarsi correttamente alla corda, possibilmente rinviando quando vi si trovano all altezza delle spalle, nonché utilizzare strumenti di assicurazione omologati e conformi al diametro delle corde utilizzate. G) E sempre vietato l utilizzo di mezze corde. H) Ogni utente è responsabile della corretta esecuzione del nodo e del corretto utilizzo. dell attrezzo di assicurazione. Gli attrezzi di assicurazione devono essere utilizzati come indicato nelle relative istruzioni fornite dalle aziende produttrici I) è consigliabile l iscrizione al CAI per copertura assicurazione infortuni personale 6) IL BOULDER a) Prima di iniziare la salita, è obbligo dello scalatore controllare la corretta posizione dei materassi di protezione, sul pavimento e ai lati, che siano posti con la finalità di attutire qualsiasi tipo di caduta dal Boulder b) E vietato sostare sui materassi sotto agli arrampicatori del Boulder. c) Il salto dal Boulder sul tappeto deve avvenire in modo controllato, salvaguardando sia la propria incolumità che quella degli altri. d) L esercitazione sul Boulder è consentita al massimo a due arrampicatori contemporaneamente. e) E vietato utilizzare il Boulder indossando l imbracatura. f) E severamente vietato rimuovere, spostare e/o aggiungere appigli e appoggi che consentono l arrampicata sulle pareti dei Boulder g) Durante la scalata, è vietato indossare anelli catenine e bracciali e/o trasportare nelle tasche oggetti rigidi o appuntiti che possano causare lesioni o traumi a sé stessi e ad i propri compagni. h) E vietato scalare con telefonini o cuffie. Firma per esteso...

5 7) MINORI dai 14 ai 18 anni a) La pratica dell arrampicata sportiva è consentita ai minori esclusivamente previa accettazione del presente regolamento da parte dei genitori o chi ne abbia la rappresentanza legale. b) I minori dai 14 ai 18 anni devono essere accompagnati la prima volta dall adulto firmatario del presente regolamento. c) L adulto, firmatario del presente regolamento, si assume la completa responsabilità del minore e garantisce che ogni sua azione sia conforme alle regole del presente regolamento e sia idonea ad evitare incidenti. d) Per i minori, è consigliabile l utilizzo del casco. e) Per i minori inferiori ai 14 anni è obbligatorio essere accompagnati da un genitore o da un adulto che dovrà assumere la completa responsabilità del minore. CENTRO SPORTIVO PALAMEDA PALESTRA DI ARRAMPICATA SPORTIVA CAI MEDA sez. FRANCO FUSETTI SCHEDA DI PARTECIPAZIONE/ISCRIZIONE Il/la Sottoscritto/a nato/a il residente in, via/piazza n., pr. telefono mail ISCRITTO AL CAI DI in qualità di: o Utilizzatore delle strutture artificiali di arrampicata o Genitore/legale rappresentante del minore utilizzatore delle strutture artificiali di arrampicata Firma per esteso...

6 Il/la minore nato/a il residente in, via/piazza n., pr. telefono mail ISCRITTO AL CAI DI DICHIARA - di aver letto attentamente il sopraesteso regolamento e di accettarlo in ogni sua parte, impegnandosi a rispettarlo integralmente; - di assumersi ogni responsabilità derivante dal mancato rispetto dello stesso; - di essere a conoscenza e di volere correre i pericoli, anche quelli più imprevedibili ed inevitabili, connessi all esercizio dell attività sportiva di arrampicata, anche se non in possesso dei requisiti tecnici e/o esperienza necessaria; CAUSE DEGLI INCIDENTI IN ARRAMPICATA SPORTIVA Si riportano in ordine di importanza e di frequenza le principali cause di incidenti riscontrate negli anni. Da notare, che se fino ad oggi le statistiche venivano principalmente dal Soccorso alpino, ora con la nascita di molte palestre indoor, si hanno molti più dati, ricavabili da incidenti sia gravi, che di minore entità, che solo la fortuna non ha resi tali. Nell arrampicata sportiva gli incidenti dovrebbero essere ridotti al minimo possibile, mentre nella realtà capitano molti incidenti e al 90% per errore umano. Quali sono le principali cause? 1) Uso scorretto dei freni da parte dell assicuratore. Al momento questa è sicuramente la causa principale di incidenti gravi o potenzialmente tali. Spesso i freni per l assicurazione non vengono utilizzati secondo le indicazioni date dalle case costruttrici. 1) RISCHIO: l arrampicatore che cade può arrivare a terra con conseguenze molto gravi. 2) Lasco di corda eccessivo lasciato dall assicuratore al proprio compagno, spesso per semplificare il dare corda e perché si crede così facendo di fare una sicura più dinamica 2) RISCHIO: in caso di caduta nei primi metri l arrampicatore rischia di arrivare a terra. 3) Sicura troppo statica da parte dell assicuratore, con conseguente impatto violento dell arrampicatore sulla parete. Si ha questo effetto quando ci si vuole opporre con tutte le forze alla caduta del compagno 3) RISCHIO: soprattutto sugli strapiombi l arrampicatore rischia di ritornare violentemente contro la parete (rottura caviglie o altri traumi) 4) Assicuratore di peso molto inferiore rispetto a chi arrampica, non ancorato alla parete.. 4) RISCHIO: soprattutto in presenza di pochi attriti (vedi palestre indoor, ma non solo) l assicuratore può essere sbattuto violentemente contro la parete e/o innalzato fino ad incastrarsi sul primo rinvio. 5) Nodo eseguito in modo errato. Non è fortunatamente una causa frequente. Il rischio è riducibile con un controllo reciproco, sempre da attuare nella cordata. Firma per esteso...

7 ALCUNE CONSIDERAZIONI PERICOLOSE SUI FRENI TUBER.(SECCHIELLO): a) Non avere la mano sulla corda frenante (Nb: la corda frenante è la corda che entra nel freno. La corda in uscita dal freno è quella che va al compagno di arrampicata). b) Tenere la corda in uscita e quella frenante parallele = non sufficiente attrito GRI.GRI Impedire alla leva di bloccaggio di entrare in azione (per dare meglio corda a chi arrampica) e contemporaneamente non avere la mano sulla corda frenante. La maggior parte di chi utilizza in questo modo i freni semiautomatici, giustifica la scelta nella sua prontezza di riuscire a mollare o ad effettuare il bloccaggio della leva, nel caso di caduta del compagno. Le statistiche e le prove effettuate ad Arco dimostrano però che basta un minimo di distrazione e il compagno è già arrivato a terra. Per fare un esempio, nella palestra indoor di Verona, in due anni si sono avuti 4 incidenti gravi e tutti e 4 causati proprio da questo errore nell utilizzo di freni semiautomatici e la casistica è pressoché uguale nelle altre palestre indoor e nelle falesie Nel confronto fra freni classici TIPO TUBER (SECCHIELLO) E QUELLI SEMIAUTOMATICI GRI GRI emerge che : 1) per chi inizia ad arrampicare, un freno semiautomatico può dare maggiori garanzie, ma al contempo necessita di più istruzione per essere utilizzato e devono essere conosciute tutte le conseguenze di un utilizzo scorretto 2) i freni classici richiedono da subito una grande padronanza della tecnica di assicurazione, ma inducono a meno errori. DICHIARA ALTRESÌ di esonerare il CAI MEDA e LA SOCIETA PALAMEDA, il legale rappresentante della società e tutto il personale incaricato della gestione della palestra, da ogni forma di responsabilità per infortuni ed incidenti che dovessero verificarsi durante l utilizzo delle strutture,accessori e pertinenze anche se nel pieno rispetto del su esteso regolamento e in particolare per le responsabilità connesse a danni cagionati da cose di cui i soggetti sopra menzionati, abbiano la diretta custodia all interno della palestra. di rinunziare ad ogni azione giudiziaria, sia essa in sede civile che penale, nei confronti della sezione del CAI MEDA e LA SOCIETA proprietaria della struttura PALAMEDA, il legale rappresentante della società e tutto il personale incaricato della gestione della palestra di autorizzare al trattamento dei dati personali ex d. L.vo 196/2003. Il documento è composto da 7 pagine, ciascuna delle quali deve essere firmata. il sottoscritto ribadisce di aver letto e preso consapevolezza del presente regolamento e di essere stato invitato a prendere attenta e specifica visione di quanto segue: 1) Obbligo di rispetto del regolamento; 2) Accettazione del rischio 3) Assunzione di responsabilità; Data e luogo. Firma per esteso...

REGOLAMENTO GENERALE PALESTRA ARRAMPICATA CAI CORSICO

REGOLAMENTO GENERALE PALESTRA ARRAMPICATA CAI CORSICO REGOLAMENTO GENERALE PALESTRA ARRAMPICATA CAI CORSICO NORME GENERALI 1. Il presente Regolamento disciplina l ingresso e l utilizzo della palestra di arrampicata CAI Corsico e gestita dalla Scuola di Alpinismo

Dettagli

Club Alpino Italiano Sezione di Parabiago

Club Alpino Italiano Sezione di Parabiago (COPIA UTENTE) Il/la sottoscritto/a Tessera CAI n : sezione di: Risulta iscritto/a nell elenco utenti palestra di arrampicata con il n Avendo versato la quota occasionale/stagionale è: AUTORIZZATO/A All

Dettagli

REGOLAMENTO D USO E TARIFFE DELL IMPIANTO INDOOR DI ATLETICA LEGGERA DI ANCONA

REGOLAMENTO D USO E TARIFFE DELL IMPIANTO INDOOR DI ATLETICA LEGGERA DI ANCONA REGOLAMENTO D USO E TARIFFE DELL IMPIANTO INDOOR DI ATLETICA LEGGERA DI ANCONA 1. Il Comitato Regionale Fidal Marche si impegna a concedere in uso l utilizzo dell impianto indoor di atletica leggera sito

Dettagli

COMUNE DI TIONE DI TRENTO Provincia di Trento

COMUNE DI TIONE DI TRENTO Provincia di Trento COMUNE DI TIONE DI TRENTO Provincia di Trento CONVENZIONE PER L AFFIDAMENTO IN GESTIONE DELLA STRUTTURA ARTIFICIALE PARETE DI ARRAMPICATA SPORTIVA Affidamento in gestione della struttura artificiale Parete

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 30.11.2012 INDICE

Dettagli

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto Comune di Salerno SETTORE TRASPORTI-VIABILITÀ-IMPIANTI-MANUTENZIONI Gestione della Scuola Comunale di Nuoto IMPIANTO NATATORIO NICODEMI Regolamento Allegato al Capitolato Speciale dei servizi di gestione

Dettagli

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento Comune di Salerno SETTORE IMPIANTI-MANUTENZIONI Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento Allegato f) al Capitolato Speciale per l affidamento

Dettagli

- La lezione di Scienze Motorie e Sportive si svolge generalmente presso il Palazzetto dello Sport di Città della Pieve.

- La lezione di Scienze Motorie e Sportive si svolge generalmente presso il Palazzetto dello Sport di Città della Pieve. ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE I. Calvino Sede legale Liceo Scientifico - Città della Pieve - Via Marconi snc Tel.: 0578 297 054 Fax: 0578 297 207 Sede coord. Ist. Prof. le Statale per i Servizi

Dettagli

DUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00

DUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00 PROCEDURA, IN ECONOMIA, PER LA SOTTOSCRIZIONE DI ACCORDI QUADRO PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE ATTIVITÁ DI VIGILANZA DELL UFFICIO METROLOGIA LEGALE DELLA CCIAA DI VERONA Lotto 1: CIG

Dettagli

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Agli effetti della regolare manutenzione delle canne fumarie e conseguente prevenzione

Dettagli

ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia

ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia Presso la Cascina Cantalupo sono stati realizzati degli appartamenti per l accoglienza di mamme con bambini in situazione di precarietà abitativa,

Dettagli

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE COMUNE DI MILETO Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Approvato con delibera della C.S. n.1 del 9.1.2014 REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Art. 1 Oggetto Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI COSTABISSARA

COMUNE DI COSTABISSARA COMUNE DI COSTABISSARA PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO DELLA SALA PROVE DEL CENTRO GIOVANILE DI COSTABISSARA La sala prove è dedicata alla passione della musica ed è rivolta a gruppi o singoli. All'interno

Dettagli

REGOLAMENTO PARCHEGGIO STAZIONE

REGOLAMENTO PARCHEGGIO STAZIONE PARCHEGGIO STAZIONE 1. Per accedere al parcheggio l utente deve ritirare il tagliando di entrata alla colonnina di ingresso o essere in possesso di una tessera d abbonamento. Tali documenti autorizzano

Dettagli

Richiesta iscrizione Servizio Comunale di animazione e socializzazione a favore dei minori. Anno 2013.

Richiesta iscrizione Servizio Comunale di animazione e socializzazione a favore dei minori. Anno 2013. Richiesta iscrizione Servizio Comunale di animazione e socializzazione a favore dei minori. Anno 2013. DATI MINORE Nome e Cognome Nato\a il Residente a in Via Classe frequentata DATI DI UN GENITORE O DI

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

ABC della sicurezza sul lavoro

ABC della sicurezza sul lavoro Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

REGOLAMENTO. SPAZIO GIOCO I folletti

REGOLAMENTO. SPAZIO GIOCO I folletti REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO I folletti Approvato con delibera del Consiglio Comunale nr.123 del 08 agosto 2008 REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO I Folletti INDICE Art. 1 Finalità del servizio Art. 2 Oggetto del Regolamento

Dettagli

CDR LA SCALETTA DELLA SCALATA

CDR LA SCALETTA DELLA SCALATA CDR L E D I S P E N S E D E L C ORSO D I R O C C I A P R O G R E S S I O N E D E L L A C O R D A T A LA SCALETTA DELLA SCALATA Questa dispensa riporta in maniera schematica: 1. le fasi della progressione

Dettagli

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA RETE INTERNET TRAMITE TECNOLOGIA WI FI NELLA BIBLIOTECA COMUNALE GIUSEPPE ABBIATI

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA RETE INTERNET TRAMITE TECNOLOGIA WI FI NELLA BIBLIOTECA COMUNALE GIUSEPPE ABBIATI COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese Piazza Matteotti, 8-21026 GAVIRATE tel. 0332/743.130 - fax 0332/746.438 PEC info.comune.gavirate@pec.regione.lombardia.it www.comune.gavirate.va.it REGOLAMENTO PER

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

REGOLAMENTO KIZOMBA FLASH MOB ESTE

REGOLAMENTO KIZOMBA FLASH MOB ESTE REGOLAMENTO KIZOMBA FLASH MOB ESTE 1. LOCATION E DATA DELL EVENTO Kizomba Flash Mob Este è un evento organizzato dai maestri di ballo Elisa Terzo e Simone Balbo (d ora in poi Segreteria Organizzativa)

Dettagli

CONTRATTO DI CONSULENZA PROFESSIONALE

CONTRATTO DI CONSULENZA PROFESSIONALE CONTRATTO DI CONSULENZA PROFESSIONALE Il/La nato a il.., residente in alla via.., C.F.., (se società) nella qualità di..della., con sede in via.. n., part. I.V.A. n., PEC. (committente) E Il Dott./Dott.ssa..,

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

Regolamento d uso. I frequentatori del Centro d Arrampicata sono pregati di non cambiarsi fuori dagli spogliatoi.

Regolamento d uso. I frequentatori del Centro d Arrampicata sono pregati di non cambiarsi fuori dagli spogliatoi. Centro d`arrampicata Bressanone Centro d`arrampicata Brunico Regolamento d uso I Centri d arrampicata Bressanone e Brunico sono impianti sportivi per praticare l arrampicata in palestra in modo sicuro

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

CARTA INTESTATA PREMESSA

CARTA INTESTATA PREMESSA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA AI FINI DI SICUREZZA, TUTELA DEL PATRIMONIO, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI, AI FINI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI COMUNE DI PONTE SAN NICOLÒ Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI approvato con atto di C.C. n. 19 del 28.04.2010 modificato con atto di C.C. n. 26 del 11.05.2011

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE Il Consiglio dell OMCeO Ve disciplina le modalità di utilizzo della sala riunioni dell Ordine, al fine di favorire e promuovere lo svolgimento di attività

Dettagli

ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO WORK EXPERIENCE PER FAVORIRE L INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DI PERSONE DISABILI E DI SOGGETTI SVANTAGGIATI

ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO WORK EXPERIENCE PER FAVORIRE L INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DI PERSONE DISABILI E DI SOGGETTI SVANTAGGIATI AVVISO PUBBLICO WORK EXPERIENCE PER FAVORIRE L INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DI PERSONE DISABILI E DI SOGGETTI SVANTAGGIATI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ASPIRANTI SOGGETTI OSPITANTI Il/La sottoscritto/a, nato/a

Dettagli

MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE del Centro d Aggregazione Giovanile Via Giardini n. 31- Zoppola

MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE del Centro d Aggregazione Giovanile Via Giardini n. 31- Zoppola MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE del Centro d Aggregazione Giovanile Via Giardini n. 31- Zoppola (approvate con delibera della Giunta Comunale n. 190 del 28.09.2009) Premessa Il Comune di

Dettagli

Regolamento Palestra

Regolamento Palestra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. VOLTA Liceo Scientifico e Linguistico di Ghilarza Istituto Professionale Industria e Artigianato di

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea LA CATENA DI ASSICURAZIONE Lezione a cura di Torrini Andrea PARLEREMO IN QUESTA LEZIONE DI: Significato di CATENA DI ASSICURAZIONE Dimensionamento della CATENA DI ASSICURAZIONE Forza di Arresto Fattore

Dettagli

Indagine sulle tecniche di assicurazione

Indagine sulle tecniche di assicurazione Metodi di assicurazione in montagna e falesia: tecniche e problemi Arco 31 ottobre 2004 Indagine sulle tecniche di assicurazione Claudio Melchiorri INA CCMT SCA Indagine sulle tecniche di assicurazione

Dettagli

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SCHEDA TECNICA N 25 PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail:

Dettagli

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva.

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva. Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva. L associazione DirezioneVerticale, impegnata nello sviluppo e nella valorizzazione del territorio Ambientale

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE

REGOLAMENTO AZIENDALE REGOLAMENTO AZIENDALE Utilizzo Sale Convegni e Riunioni Approvato con delibera N. del Articolo 1-Scopi e ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina la concessione in uso e l utilizzazione

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Ancoraggi e tecniche di assicurazione

Ancoraggi e tecniche di assicurazione Scuola di Alpinismo e Scialpinismo FALC CORSO DI ALPINISMO AVANZATO A2 2012 Ancoraggi e tecniche di assicurazione Claudio Caldini (INSA) Ramon Maj (IA) Ancoraggi su roccia Ancoraggi naturali spuntoni,

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

Il/la sottoscritto/a DICHIARA. di essere nato/a a (prov. ) il. Codice Fiscale del Richiedente. Tel. Cell. e-mail

Il/la sottoscritto/a DICHIARA. di essere nato/a a (prov. ) il. Codice Fiscale del Richiedente. Tel. Cell. e-mail Al Presidente IV Circoscrizione Al Direttore IV Circoscrizione SEDE RICHIESTA DI CONCESSIONE DEI LOCALI DELLA IV CIRCOSCRIZIONE ai sensi dell articolo 4 comma 3 del Regolamento sull uso dei locali della

Dettagli

Il Candidato EIPASS. I diritti e gli oneri Autorizzazione al trattamento dati

Il Candidato EIPASS. I diritti e gli oneri Autorizzazione al trattamento dati Il Candidato EIPASS I diritti e gli oneri Autorizzazione al trattamento dati Il Candidato EIPASS M_23-24 rev. 4.0 del 15/04/2014 Pagina 1 di 4 Copyright 2014 Nomi e marchi citati nel testo sono depositati

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI DELLA PROVINCIA DI VARESE DELIBERAZIONE G.P. N. 305 DEL 26/06/2012 Articolo 3 Responsabile del Parco Automezzi 1. Il Direttore Generale o, in mancanza, il Segretario

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08. COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.2010) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la

Dettagli

COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI

COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 38/94 di data 22.09.1994 Istituzione del servizio - Art. 1 - Agli

Dettagli

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di: CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

COMUNE DI MOGLIANO VENETO

COMUNE DI MOGLIANO VENETO COMUNE DI MOGLIANO VENETO - Provincia di Treviso - Prot. n. ---------------------------------------------------------------- Convenzione per la gestione della palestra comunale G. Menegazzi e relative

Dettagli

COMUNE di ARTEGNA Provincia di Udine R E G O L A M E N T O DEL SERVIZIO INTERNET NELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI ARTEGNA

COMUNE di ARTEGNA Provincia di Udine R E G O L A M E N T O DEL SERVIZIO INTERNET NELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI ARTEGNA COMUNE di ARTEGNA Provincia di Udine R E G O L A M E N T O DEL SERVIZIO INTERNET NELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI ARTEGNA approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 63 del 12.12.2001 1 ART. 1 OBBIETTIVI

Dettagli

REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO

REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO Approvato con delibera del Consiglio Comunale nr. 4 del 26/02/2014 REGOLAMENTO SPAZIO GIOCO Tutti giù per terra INDICE Art. 1 Finalità del servizio Art. 2 Oggetto del Regolamento

Dettagli

Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE. Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015. Spettabile Ditta Espositrice,

Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE. Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015. Spettabile Ditta Espositrice, Bologna, 15/09/2015 Spettabile AZIENDA ESPOSITRICE Oggetto: Sicurezza sul lavoro nell ambito dell Agrilevante 2015 Spettabile Ditta Espositrice, nell ambito dell organizzazione del salone Agrilevante 2015,

Dettagli

REGOLAMENTO 2015 Giochi di Apertura GIOCO 1/4 - PRENDI I BARATTOLI

REGOLAMENTO 2015 Giochi di Apertura GIOCO 1/4 - PRENDI I BARATTOLI REGOLAMENTO 2015 Giochi di Apertura GIOCO 1/4 - PRENDI I BARATTOLI ART 1 - PARTECIPANTI: Le categorie sono le seguenti: Categoria bambini dai 6 ai 10 anni (anni di nascita dal 2009 al 2005) Categoria ragazzi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI. Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del

ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI. Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del INDICE Articolo 1 Oggetto e finalità del regolamento Articolo 2 Richiesta della

Dettagli

Sogni d oro al Museo PROGRAMMA

Sogni d oro al Museo PROGRAMMA Sogni d oro al Museo PROGRAMMA Dalle ore 20.00 alle ore 20.30 Accoglienza al Museo Storia Naturale della Maremma, sistemazione dei bagagli per la notte ore 21.00 Conoscenza e inizio laboratorio didattico

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE

DECRETO DEL DIRETTORE DECRETO DEL DIRETTORE N. 198 DEL 28.08.2015 OGGETTO: Approvazione Modalità per l utilizzo dei locali dell ESU di Verona adibiti ad uso palestra. RICHIAMATO l art. 14 comma 5 della Legge Regionale del 07

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

DEFINITE LE REGOLE DEI PERCORSI FORMATIVI IN MATERIA DI SICUREZZA DEDICATI A

DEFINITE LE REGOLE DEI PERCORSI FORMATIVI IN MATERIA DI SICUREZZA DEDICATI A DEFINITE LE REGOLE DEI PERCORSI FORMATIVI IN MATERIA DI SICUREZZA DEDICATI A LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE INTEDONO SVOLGERE DIRETTAMENTE IL RUOLO DI RSPP La Conferenza permanente

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Commissione Lombarda Materiali e Tecniche LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Andrea Manes SICUREZZA Inerente materiali e tecniche Parliamo di catena di assicurazione senza

Dettagli

REGOLAMENTO UTILIZZO PALESTRA

REGOLAMENTO UTILIZZO PALESTRA I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E D I C A P O S E L E C O N S E Z I O N I A S S O C I A T E D I C A L A B R I T T O E S E N E R C H I A Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I grado

Dettagli

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA. nelle attività di acconciature ed estetica.

LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA. nelle attività di acconciature ed estetica. ALLEGATO A) LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DELL AFFITTO DI POLTRONA/CABINA nelle attività di acconciature ed estetica. 1. Nell ambito dell attività professionale di acconciatore ed estetista, condotta da

Dettagli

REGOLAMENTO ATTUATIVO E COMPORTAMENTALE DI SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI DISCIPLINE MOTORIE

REGOLAMENTO ATTUATIVO E COMPORTAMENTALE DI SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI DISCIPLINE MOTORIE Liceo Bertrand Russell REGOLAMENTO ATTUATIVO E COMPORTAMENTALE DI SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI DISCIPLINE MOTORIE Il presente regolamento, supportato dalla recente norma sulla sicurezza del lavoro e discipline

Dettagli

ACROJUMP4 REGOLAMENTO DI SICUREZZA OBBLIGATORIO PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ

ACROJUMP4 REGOLAMENTO DI SICUREZZA OBBLIGATORIO PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ ACROJUMP4 1. Dettaglio biglietto: consentito a soggetti minimo 15 kg e massimo 100 kg Durata dell'attività 10 minuti (tempo massimo). 2. É severamente vietato fumare all'interno dell'impianto. 3. Per problemi

Dettagli

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile

Dettagli

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009

Convegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009 Convegno ISPESL La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico Bari Sala Multimediale Rettorato - Politecnico di Bari 23 ottobre 2009 ing. Francesco Nigri La manutenzione elettrica

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Approvata con delibera di CC n. 50 del 22.12.2009 CAPO I NORME GENERALI ART. 1 Oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI DI PARCO CESARE TOSCHI

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI DI PARCO CESARE TOSCHI 2015 REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA DI SGAMBAMENTO PER CANI DI PARCO CESARE TOSCHI APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOMAGGIORE N 45 DEL 05.11.2015 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO... 2

Dettagli

COMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO

COMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO COMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO 1 - Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 29.2.2008

Dettagli

Contratto ad ore. Contratto di consulenza e assistenza Software-Hardware prepagato personalizzato (da stabilire con il cliente)

Contratto ad ore. Contratto di consulenza e assistenza Software-Hardware prepagato personalizzato (da stabilire con il cliente) Fax: 06/97656099 Skype: citta.2000 MSN: citta2000@hotmail.com Mail: webmaster@citta2000.eu - Sito di riferimento: www.citta2000.com Modello A - Informa-Cliente e norme contrattuali (per aziende) Consulenza

Dettagli

COMUNE DI LONATE POZZOLO Provincia di Varese REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

COMUNE DI LONATE POZZOLO Provincia di Varese REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI COMUNE DI LONATE POZZOLO Provincia di Varese REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI approvato con delibera di C.C. n. 61 del 12.12.2013 1 INDICE GENERALE Articolo 1 - OGGETTO E FINALITA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL COMODATO D USO DELLE ATTREZZATURE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL COMODATO D USO DELLE ATTREZZATURE Associazione turistica PRO LOCO GUIGLIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL COMODATO D USO DELLE ATTREZZATURE Approvato dal consiglio del 12-01-2011 Articolo 1 Modalità La concessione all utilizzo in comodato

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

La "sosta classica" Nella "sosta classica", i due ancoraggi sono collegati tra loro con due moschettoni ed un anello di cordino.

La sosta classica Nella sosta classica, i due ancoraggi sono collegati tra loro con due moschettoni ed un anello di cordino. La "sosta classica" 6 aprile 2005 La progressione della cordata su una parete è caratterizzata dal movimento non contemporaneo degli alpinisti. Durante la progressione della cordata, la sosta è il punto

Dettagli

Tike Saab guide alpine

Tike Saab guide alpine Tike Saab guide alpine Arrampicata su roccia e vie ferrate Dalla mia esperienza di guida alpina ho cercato di sintetizzare al massimo le cose più utili e necessarie per iniziare a frequentare la montagna

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia

Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia MAGNIFICO RETTORE Servizio di Prevenzione e Protezione MC EQ TSL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE ASPP ASPP ASPP ASPP RESPONSABILE

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking.

Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking. Oggetto: Progetto di valorizzazione turistico-ambientale attraverso l arrampicata sportiva e il trekking. L associazione DirezioneVerticale, impegnata, nello sviluppo e nella valorizzazione del territorio

Dettagli

DICHIARAZIONE TESTIMONIALE. Io sottoscritto Cognome Nome, nato a Città il giorno/mese/anno e residente in città in indirizzo DICHIARO

DICHIARAZIONE TESTIMONIALE. Io sottoscritto Cognome Nome, nato a Città il giorno/mese/anno e residente in città in indirizzo DICHIARO Io sottoscritto Cognome Nome, nato a Città il giorno/mese/anno e residente in città in indirizzo DICHIARO Che il giorno/mese/anno mi trovavo in qualità di trasportato sull autovettura marca modello targata

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

100513mv 1. XS_C1_SC_PR_ridotto. programma C 1 - spazi confinati ridotto

100513mv 1. XS_C1_SC_PR_ridotto. programma C 1 - spazi confinati ridotto programma C 1 - spazi confinati ridotto Titolo del corso: Formazione, informazione sui sistemi individuali per la protezione contro le cadute - addestramento all'uso dei D.P.I. anticaduta per l'accesso,

Dettagli

COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI

COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 dd. 28.12.2010 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Articolo I

Dettagli

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12)

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) COMUNE DI CALCI (Prov. di Pisa) REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALI DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) Art. 1 - Finalità. L Amministrazione

Dettagli

C O M U N E D I C I V I T A V E C C H I A

C O M U N E D I C I V I T A V E C C H I A C O M U N E D I C I V I T A V E C C H I A (Provincia di Roma) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Indice generale Art. 1 - (Oggetto e finalità del regolamento) Art. 2 - (Funzioni)

Dettagli

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti?

DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Domanda La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? DOTE SPORT - DOMANDE FREQUENTI (FAQ) La Dote Sport sarà liquidata a tutte le famiglie richiedenti? L iniziativa Dote Sport è di carattere sperimentale e prevede la disponibilità complessiva di circa euro

Dettagli