Papi e imperatori: lotta per le investiture. L elezione del Pontefice. Unità 9 p. 164

Transcript

1 Papi e imperatori: lotta per le investiture L elezione del Pontefice Unità 9 p. 164

2 Privilegio di Ottone Privilegio di Ottone è un atto promulgato a Roma nel 962 da Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. Nessun futuro papa avrebbe potuto essere eletto senza il beneplacito del sovrano regnante.

3 Prima di Ottone, chi eleggeva il Papa? Il Papa è il successore di san Pietro È il vescovo della diocesi di Roma ma anche pastore della Chiesa Universale Nei primi anni del cristianesimo l'elezione del nuovo pontefice avveniva nell'assemblea dei cristiani di Roma, a volte su indicazione stessa del predecessore (secondo la tradizione cattolica, è il caso ad esempio di papa Lino, successore di Pietro apostolo). Seguendo questa tradizione, dall alto Medioevo il papa venne eletto dai nobili e dai prelati romani. L imperatore Lotario, sovrano del regno d Italia e coimperatore col padre Ludovico il Pio, nell 824 con la Constitutio romana, conferma la prassi consolidata per l elezione ma inserisce che l'imperatore aveva la facoltà di inviare suoi ambasciatori a Roma per presenziare all'elezione del nuovo pontefice. Pietro Perugino, 1481, La Consegna delle chiavi a san Pietro, Cappella Sistina, Vaticano.

4 Crisi spirituale della Chiesa p. 167 Ottone I, con la creazione dei vescovi-conti, snaturò la funzione vescovile perché l'assegnazione della carica non era più basata sulle doti morali o sulla cultura religiosa del candidato ma esclusivamente sulla sua personale fedeltà all'imperatore. La pratica, inoltre, degradò rapidamente nella simonìa, cioè nell'assegnazione del titolo vescovile a quei laici che erano in grado di versare cospicue somme di denaro all'imperatore, certi di recuperarle in seguito tramite i benefici feudali che ormai accompagnavano il titolo vescovile. Anche l elezione da parte delle famiglie romane non garantiva che al soglio pontificio andassero persone pie. La caduta di Simon Mago: dopo una levitazione al foro romano davanti all imperatore Nerone, cadde per le preghiere dei cristiani.

5 Abolizione del Privilegio di Ottone: il Concilio Lateranense del 1059 Molti pontefici si opposero al Privilegio di Ottone, perché esso limitava l autonomia della Chiesa. Per escludere dall elezione del pontefice sia l imperatore, sia le famiglie romane, il papa Niccolò II convocò il Concilio lateranense nel 1059: l'elezione del pontefice sarebbe stata una prerogativa esclusiva di un collegio di cardinali, riuniti in Conclave.

6 Viterbo e il Con-clave Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave" o "sottochiave". L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli nelle condizioni di decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice. Sala del Conclave nel palazzo dei Papi di Viterbo

7 Palazzo dei Papi di Viterbo

8 Palazzo dei Papi di Viterbo da Valle Faul

9 Il papa oggi Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, (Buenos Aires, 17 dicembre 1936), papa dal 13 marzo Prima di papa Francesco: Benedetto XVI, nato Joseph Ratzinger (1927), 265º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, papa dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio L'elezione del papa viene decisa dai cardinali riuniti in conclave (diritto risalente al 1059, stabilito con un sinodo in Laterano voluto da papa Niccolò II) tramite votazione segreta che richiede la maggioranza dei due terzi. Il conclave si riunisce non prima di quindici giorni e non oltre i venti dall'inizio della sede apostolica vacante. I cardinali durante tutta la durata del conclave non possono avere alcun contatto con l'esterno. Per gli scrutini si tengono quattro votazioni al giorno e il loro esito è segnalato ai fedeli all'esterno con una fumata, nera se negativo, bianca se positivo. Pontefice con la mitra, copricapo dei vescovi della Chiesa cattolica

10 Habemus Papam Quando viene eletto il nuovo papa, il cardinale protodiacono pronuncia il celebre Habemus Papam (latino: Abbiamo il papa) dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano La formula completa recita: «Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum (nome dell'eletto in accusativo latino), Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem (cognome dell'eletto non tradotto in latino) qui sibi nomen imposuit (nome pontificale in accusativo o genitivo latino, seguito dall'eventuale aggettivo numerale ordinale).» «Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il papa! L'eminentissimo e reverendissimo signore, signor (nome dell'eletto), cardinale (cognome dell'eletto) di Santa Romana Chiesa, il quale si è imposto il nome di (nome pontificale)» Il testo è in parte ispirato al Vangelo di Luca (2,10-11), che riporta le parole dell'angelo che annuncia ai pastori la nascita del Messia: «Non temete, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore».

11 Cluny e il movimento di riforma p. 168 Contro la corruzione della Chiesa Abbazia di Cluny FRANCIA 910 Far rivivere la Regola di San Benedetto L ordine cluniacense in tutta Europa Italia: eremo di Camaldoli Francia: Certosini e Cistercensi di San Bernando

12 Il movimento di riforma partì dai monaci. Vennero fondati nuovi ordini. L ordine cluniacense: autonomia dei monasteri dai poteri politici; vita di preghiera e di studio. L ordine dei camaldolesi: eremitaggio, cioè l isolamento dei monaci in luoghi lontani dalla civiltà. Certosini e cistercensi: bonifica di terre abbandonate, che vennero trasformate in campi coltivati.

13 Contro la decadenza della Chiesa si scaglia il movimento riformatore di Cluny ed esso è appoggiato massicciamente dalle popolazioni urbane

14 Lotta per le investiture pp È lo scontro tra Impero e papato per stabilire a chi spettava nominare i vescovi. Protagonisti dello scontro sono il papa Gregorio VII e l imperatore Enrico IV (v. p. 202) Dictatus Papae 1077 Scomunica e umiliazione di Canossa 1122 Concordato di Worms

15 1075 Dictatus Papae Il papa Gregorio VII era stato un monaco riformatore: Ildebrando di Soana Con il Dictatus Papae proclama la superiorità del Papa sull Imperatore Riforma gregoriana: Tribunali ecclesiastici Diritto canonico Obbligo del celibato Primato papale: il vescovo di Roma ha il primato di autorità rispetto a tutte le altre Chiese locali poiché successore di san Pietro

16 Scomunica e umiliazione di Canossa Enrico IV, Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, si oppone al papa Gregorio VII Enrico IV sostiene che, poiché i vescovi-conti sono feudatari, spetta all Imperatore nominarli Enrico IV nel 1076, tramite i vescovi di Germania, depone il Papa 1077: il Papa Gregorio VII risponde con la scomunica Enrico IV, abbandonato dai suoi sostenitori, scende in Italia per chiedere perdono al Papa: è l umiliazione di Canossa per ottenere la revoca della scomunica 1084: Enrico IV assedia Roma e il papa fugge a Salerno Enrico IV inginocchiato davanti a Matilde di Canossa; a sinistra l abate di Cluny

17 Torrione di Matilde di Canossa a Tarquinia Bastione circolare detto di Matilde di Canossa

18 Concordato di Worms p. 174 Accordo 1122 tra l imperatore Enrico V e il papa Callisto II I Vescovi devono essere consacrati dal Pontefice I vescovi possono ricevere feudi da parte dell imperatore L investitura feudale e l investitura ecclesiastica avvengono in due cerimonie distinte Il papa consegna anello e pastorale L imperatore consegna lo scettro Divisione tra potere spirituale e temporale Cristo consegna il potere spirituale (chiave san Pietro) e il potere temporale (spada)