CAPITOLATO D APPALTO

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1 COMUNE DI CARAGLIO GARA PER L ACQUISIZIONE DI SERVIZI PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA CAPITOLATO D APPALTO

2 CAPITOLO I NORME GENERALI... 5 Art. 1 - Oggetto dell appalto... 5 Art. 2 - Principi generali... 5 Art. 3 - Durata del servizio... 5 Art. 4 - Beneficiari del servizio... 6 Art. 5 - Locali... 6 Art.6 - Oneri inerenti il servizio... 7 Art. 7 - Attrezzature ed impianti... 8 Art. 8 - Sopralluogo... 9 Art. 9 - Modalità di aggiudicazione... 9 Art Derrate alimentari Art Approvvigionamento delle derrate alimentari Art Caratteristiche degli alimenti Art Generi alimentari vietati Art Preparazione dei pasti Art Trasporto e distribuzione dei pasti Art Determinazione del menu Art Variazione al menu Art Produzione di pasti prescrizioni Art Sistema di autocontrollo igienico (haccp) Art Modalità di prenotazione dei pasti Art Confezionamento dei pasti Art Pulizia, sanificazione, disinfestazione dei locali Art Rifiuti Art Standard di qualità del servizio Art Deposito cauzionale Art Revisione periodica dei prezzi CAPITOLO II OBBLIGHI A CARICO DELL IMPRESA Art Spese relative al servizio Art Autorizzazioni e licenze Art Obblighi normativi Art Divieto di cedibili Art Subappalto Art Responsabilità e obblighi del firmatario del contratto CAPITOLO III CONTROLLI E ANALISI di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

3 Art Commissione mensa Art Controllo della qualità dei pasti e del servizio nel suo complesso Art Diritto di controllo Art Contestazione a seguito di controllo CAPITOLO IV RAPPORTI TRA IMPRESA E COMUNE Art Obblighi del Comune Art Responsabilità per danni a persone o cose Art Assicurazioni Art Inadempienze e relative sanzioni Art Risoluzione del contratto Art Conseguenti provvedimenti all applicazione delle sanzioni Art Arbitraria sospensione del servizio Art Fatturazione Art Variazioni nella titolarità della gestione amministrativa CAPITOLO V PERSONALE Art Organico e loro compiti Art Direzione del servizio Art Obblighi del personale Art Reintegro personale mancante Art Rapporti personale dipendente della ditta e Comune di Caraglio Art Assicurazioni sociali, contratto di lavoro Art Sciopero del personale Art Emergenze CAPITOLO VI NORME FINALI Art Danni e foro competente Art Registrazione del contratto Art Modifica delle condizioni ALLEGATI allegato A relazione sulla qualità delle derrate alimentari (punti 28) allegato B relazione sulle metodologie adottate per la preparazione, il confezionamento ed il trasporto dei pasti allegato C quadro quantitativo/qualitativo del personale impiegato (punti 14) allegato D Accettazione menù allegato E Impiego di personale locale allegato F Controllo della qualità del servizio (punti 4) di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

4 allegato G Proposte migliorative del servizio (punti 14) allegato H - Programma di manutenzione allegato I Misure proposte per la riduzione dell impatto ambientale (punti 5) MENU PER SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO DI CARAGLIOErrore. segnalibro non è definito. MENU PER SCUOLA DELL INFANZIA DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE PASCHERA S.C...Errore. Il segnalibro non è definito. Il 4 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

5 CAPITOLATO D APPALTO PER LA FORNITURA DI PASTI AGLI ALUNNI, AGLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARAGLIO ED AL PERSONALE COMUNALE. CAPITOLO I NORME GENERALI Art. 1 - Oggetto dell appalto Oggetto del presente capitolato è disciplinare preventivamente tra il Comune di Caraglio e la Ditta aggiudicataria, la gestione del servizio di fornitura e preparazione dei pasti agli alunni della Scuola dell infanzia di Via Torino e della Frazione Paschera San Carlo, della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di I grado site in Via Giovanni XXIII nel Capoluogo. Art. 2 - Principi generali Il servizio di ristorazione riveste una particolare importanza per l estensione sul territorio, per il numero di pasti somministrati, per l età degli utenti e per la finalità educativa insita nello stesso. In particolare, con l appalto di cui all articolo 1 il Comune di Caraglio, in aderenza a quanto contenuto nelle «Linee guida per la ristorazione collettiva scolastica» della Regione Piemonte, persegue l obiettivo fondamentale di fornire un servizio che sia al tempo stesso risposta adeguata sotto il profilo nutrizionale e della qualità degli alimenti al bisogno di ristorazione scolastica e momento formativo e di socializzazione. Per questo motivo l impresa appaltatrice, nell espletamento del servizio, dovrà curare in modo particolare non solo la qualità del cibo, ma anche la componente relazionale, realizzando un ambiente refezione confortevole che permetta di vivere il pasto comunitario come momento piacevole della giornata. Il personale che verrà impegnato nella distribuzione dei pasti dovrà garantire il rispetto degli utenti, della loro personalità, dei loro diritti e del patrimonio culturale, politico e religioso di ciascuno, la riservatezza, la valorizzazione della persona anche attraverso una particolare cura dell aspetto fisico e dell abbigliamento. L impresa dovrà inoltre garantire una costante flessibilità operativa, perseguendo nelle strutture e nell organizzazione la qualità del servizio tale che le attività si conformino il più possibile ai ritmi, alle abitudini e alle esigenze degli utenti. Nell espletamento del servizio affidato l impresa dovrà ispirare la propria presenza all interno degli istituti scolastici a principi di collaborazione verso il personale docente e non docente e di discrezione e sensibilità nei confronti delle attività didattiche che in essi vengono svolte. Art. 3 - Durata del servizio Il contratto per il servizio di cui trattasi dovrà essere svolto per la durata di anni quattro e precisamente dal 01/09/2010 al 31/08/2014, previa verifica con esito positivo, a 6 mesi dall inizio sulla qualità e puntualità del servizio a giudizio insindacabile del Responsabile del settore Istruzione del Comune. Si precisa che il mancato rispetto di quanto previsto dal Reg. CE 852/2004 (HACCP) comporterà l immediata revoca dell appalto. Tuttavia il Comune e la Ditta si riservano la facoltà di prorogare la validità dello stesso, a loro discrezione, alle stesse condizioni convenute o con eventuale apporto di migliorie per ulteriori 4 anni. L'appaltatore, peraltro, in caso di mancata proroga alla scadenza del contratto, è tenuto all'eventuale prosecuzione del servizio agli stessi patti e condizioni e nei limiti delle prestazioni richieste dall'ente sino alla consegna del medesimo 5 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

6 servizio al successivo aggiudicatario della procedura di gara avviata dall'amministrazione, per un periodo comunque non superiore a sei mesi. La Ditta dovrà effettuare il servizio suppletivo senza pretendere condizioni diverse da quelle pattuite. L erogazione dei pasti avverrà in 5 o 6 giorni scolastici settimanali, secondo il calendario scolastico ministeriale, nei giorni di effettivo funzionamento dell Istituto Comprensivo di Caraglio. Art. 4 - Beneficiari del servizio Sono beneficiari quotidianamente, del Servizio di cui trattasi, gli insegnanti che svolgono attività di vigilanza, gli allievi della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, il personale del la scuola, docente e non docente ed i dipendenti comunali che su specifica richiesta intenderanno usufruire della mensa, per un totale indicativo di pasti anno. Il servizio sarà altresì esteso ai bambini, ragazzi ed educatori dei centri estivi vacanze che si svolgeranno nel mese di luglio, utilizzando le medesime cucine presenti nella scuola primaria del capoluogo o nella scuola dell Infanzia di via Torino per un totale indicativo annuale di pasti. Art. 5 - Locali Per consentire l assolvimento delle prestazioni contrattuali, il Comune pone a disposizione della Ditta aggiudicataria i locali refettorio, cucina, dispensa e ingresso spogliatoio siti nei plessi scolastici di Via Torino (scuola dell Infanzia), Corso Giovanni XXIII del Capoluogo (scuola primaria e secondaria di I grado) e nel plesso scolastico d ella Frazione Paschera San Carlo n. 41 (scuola dell Infanzia). La ditta appaltatrice è autorizzata a utilizzare attrezzature, stoviglie e pentolame, di proprietà del Comune, attualmente in uso presso i refettori fino a quando gli stessi risultino idonei allo scopo. I locali e il materiale messi a disposizione dovranno essere gestiti ed utilizzati con la cura del buon padre di famiglia e restituiti, al termine della gestione, nelle medesime condizioni iniziali, fatta salva la naturale vetustà. La ditta appaltatrice ha la responsabilità della conservazione e della custodia di tutti i beni concessi per tutta la durata del contratto. Il rischio di eventuali furti o sottrazioni, perdite o danneggiamenti, resta a totale carico della ditta. Le attrezzature e gli arredi dei refettori dovranno essere tenute in perfetto stato di pulizia da parte della ditta appaltatrice alla quale competerà pure il puntuale rispetto di tutte le norme in materia di prevenzione degli infortuni, di igiene e di sicurezza sul lavoro. In ogni mensa dovranno essere preparati e distribuiti i pasti secondo la seguente ipotetica frequenza: struttura mensa scuola lun mar mer gio ven v. Giovanni XXIII Primaria secondaria di I grado via torino Infanzia Fraz. Paschera S.C. Infanzia totale giornaliero di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

7 I pasti fruiti dal personale comunale sono in linea teorica e per il periodo 15 settembre 31 luglio in numero di massimo 10 giornalieri. Nel caso in cui, successivamente al presente appalto, l Amministrazione Comunale decidesse di trasferire in altri locali il centro di cottura destinati alla preparazione e confezionamento dei pasti in grado di soddisfare l erogazione di pasti per tutte le scuole, la ditta appaltatrice si dovrà adeguare e quindi provvedere al trasporto, mediante veicoli idonei, degli alimenti, dal centro di cottura ai locali refettorio delle diverse scuole senza che nulla sia dovuto alla ditta da parte del Comune, rispetto al corrispettivo stabilito dal presente appalto. Qualora la ditta intenda utilizzare il predetto nuovo centro per la preparazione di pasti a favore di utenti diversi dal Comune di Caraglio, la stessa dovrà: dare preventiva comunicazione al Comune, specificando le attività che si intendono svolgere e i destinatari dei pasti confezionati; riservare una linea lavorativa dedicata esclusivamente alla preparazione dei pasti per il Comune di Caraglio; evitare ogni possibile contaminazione di cibi tanto nell immagazzinamento, quanto in fase di preparazione, confezionamento e veicolazione dei pasti; porre in essere ogni accorgimento organizzativo, tecnologico e logistico al fine di evitare contatti fra le derrate destinate alla ristorazione d interesse del Comune e quelle destinate ad altri utenti e consentire l immediata individuazione e controllo delle stesse da parte del Comune. espletare la propria attività senza interferire con l attività didattica, né causare inconvenienti od ostacoli al normale svolgimento delle funzioni scolastiche; corrispondere il canone per l utilizzo delle attrezzature nella misura stabilita dall Amministrazione in funzione del numero di pasti preparati giornalmente; assumersi ogni responsabilità e adempimento inerente la normativa in materia di igiene, sicurezza sul lavoro, prevenzione, protezione dai rischi e autorizzazioni necessarie; Sono posti a carico dell impresa i seguenti oneri: Art. 6 - Oneri inerenti il servizio a) acquisto, stoccaggio e corretta conservazione delle materie prime e di tutti gli altri prodotti da utilizzare per la preparazione dei pasti e per l esecuzione del presente capitolato, nel quantitativo che consenta la perfetta conservazione delle stesse; b) preparazione, cottura e confezionamento dei pasti nel rispetto dei menu e delle tabelle dietetiche allegate al presente capitolato; c) La ditta appaltatrice si impegna a prevedere quotidianamente menù alternativi per bambini che necessitano di regimi dietetici o particolari per motivi di salute o allergie documentati dal medico o per motivi religiosi e/o culturali. d) veicolazione delle vivande calde (se necessario), in appositi contenitori termici conformi alla normativa emanata ed emananda in materia, con mezzi e personale adeguati sino ai refettori dove è attivato il servizio; e) porzionatura e distribuzione dei pasti nei refettori; 7 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

8 f) allestimento dei tavoli con posa di idonee tovaglie, fornite dalla ditta, opportunamente fissate; preparazione dei coperti; g) lavaggio e stivaggio di pentolame, posateria e stoviglie; h) pulizia di locali, arredi in uso, attrezzature e apparecchiature utilizzate (n.b:la pulizia del locale adibito a refettorio è a carico degli operatori scolastici, mentre la preparazione e l allestimento di quest ultimo, per il pasto, è a carico della ditta); i) raccolta differenziata dei rifiuti in sacchi e conferimento degli stessi negli appositi cassonetti; j) acquisto e stoccaggio in sicurezza dei prodotti di consumo per la pulizia e disinfezione di locali, apparecchiature e attrezzature nonché per il funzionamento del servizio (es.: detersivi per lavastoviglie, detersivi e detergenti vari, sacchi, strofinacci, tovaglie, tovagliette, tovaglioli, ecc.); k) tenuta del registro giornaliero dei pasti erogati in ciascuna mensa scolastica; l) custodia dei locali, delle apparecchiature e delle attrezzature in uso, limitatamente al periodo di tempo in cui è in corso di svolgimento il servizio affidato alla ditta appaltatrice; m) fornitura della massa vestiaria e dei dispositivi di protezione individuale (DPI) di cui al D.Lgs. n. 626/94 s.m.i al personale impiegato nell espletamento del servizio; n) realizzazione di tutte le proposte e progetti di servizi aggiuntivi contenuti nella relazione tecnica presentata in sede di offerta, approvata e concordata con l amministrazione comunale; o) rendicontazione dettagliata al Comune dei pasti somministrati; p) elaborazione di report riepilogativi, distinti per tipologia di utenza, relativi alla fruizione dei pasti, alle preferenze dei piatti, nonché ad altri dati che potranno essere richiesti dall amministrazione comunale; q) collaborazione con il Comune nella realizzazione di indagini statistiche e conoscitive relative al servizio in appalto; r) gestione completa, per ogni mensa servita, del sistema di autocontrollo igienico previsto dal Reg. CE 852/2004 (HACCP), nei termini di cui al successivo articolo 18; s) ogni altro onere che non sia espressamente posto a carico del Comune dal presente Capitolato. LA DITTA APPALTATRICE DOVRA CURARE IL SERVIZIO DI SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI RISPETTANDO SCRUPOLOSAMENTE LE NORME IGIENICHE, ANTINFORTUNISTICHE E DI SICUREZZA PER GLI ALUNNI, PER GLI INSEGNANTI E PER IL PERSONALE. Art. 7 - Attrezzature ed impianti Per consentire l assolvimento delle prestazioni contrattuali il Comune mette a disposizione della Ditta aggiudicataria, a titolo gratuito, i mobili presenti presso i locali citati nell art. 5. L impresa dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature esistenti secondo un programma adeguatamente predisposto ed allegato ai documenti di gara (allegato G), con l eventuale indicazione della Ditta incaricata. La manutenzione dovrà essere adeguata anche ad eventuali nuove strutture che potrebbero rendersi disponibili nel corso del contratto, senza che possano essere addebitati al Comune oneri di qualsiasi genere. In caso di malfunzionamento delle attrezzature la ditta dovrà provvedere a ripristinarne la funzionalità immediatamente e comunque entro le 12 ore successive al verificarsi dell anomalia. 8 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

9 Qualora l attrezzatura in avaria non sia riparabile o sia riparabile in tempi superiori alle 24 ore, l impresa è tenuta alla immediata sostituzione della stessa, al fine di garantire il corretto svolgimento del servizio. Se l impresa provvede a sostituire l apparecchiatura per guasto irreparabile è inteso che questa resterà di proprietà del Comune. Al termine di ogni intervento manutentivo la ditta appaltatrice dovrà trasmettere al Comune copia della relazione di intervento, rilasciata dall impresa incaricata della manutenzione. L impresa dovrà provvedere sistematicamente alla sostituzione ed al reintegro delle stoviglie per deterioramento o per aumento del numero dei pasti serviti. Art. 8 - Sopralluogo La Ditta appaltatrice dovrà recarsi sui luoghi in cui dovrà effettuare i servizi (cucina e mense) prima di presentare l offerta ed è inteso che la presentazione dell offerta costituisce dichiarazione implicita che i locali e le attrezzature sono considerati idonei per espletare i servizi richiesti. A sopralluogo avvenuto verrà rilasciata dichiarazione da allegare alla documentazione amministrativa. Art. 9 - Modalità di aggiudicazione L'appalto verrà aggiudicato mediante procedura aperta, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 s.m.i., a favore della ditta che, avendo dichiarato di accettare tutte le condizioni del presente capitolato d oneri, essendosi impegnata ad eseguire tutti i servizi previsti dal medesimo, avendo presentato regolare domanda e risultando in possesso di tutti i requisiti di ammissione alla gara, avrà presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'art. 83 del citato D.Lgs. n. 163/2006 determinata in base ai seguenti elementi: a) PREZZO punti 35/100 b) VALUTAZIONE TECNICO QUALITATIVA punti 65/100 A tal fine verrà osservata la quivi descritta procedura: 1) VALUTAZIONE TECNICO QUALITATIVA Al fine di consentire la valutazione tecnico qualitativa la Ditta dovrà produrre, la seguente documentazione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma del Legale Rappresentante e secondo gli schemi indicati negli allegati: a) relazione sulla qualità delle derrate utilizzate redatta secondo lo schema riportato nell allegato A. La ditta potrà inoltre presentare una relazione, con ulteriori dettagli relativamente alla fornitura delle derrate, della dimensione massima di due pagine dattiloscritte in formato A4 punti 28, di cui: 22 assegnati sulle scelte indicate nella tabella delle derrate alimentari 2 punti assegnati per la certificazione della tracciabilità dei prodotti. 9 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

10 2 punti assegnati nel caso in cui i prodotti provengano da imprese agricole aderenti ad organismi che li certificano e controllano in relazione alla qualità e quindi ai residui di antiparassitari o anticrittogamici; 2 punti assegnati per eventuali ulteriori proposte migliorative sulla fornitura delle derrate; b) dichiarazione sulle metodologie adottate per la preparazione, confezionamento e trasporto dei pasti redatta secondo lo schema riportato nell allegato B massimo due pagine formato A4 punti 0; c) quadro del numero del personale impiegato nello svolgimento del servizio, per quanto attiene distribuzione dei pasti e pulizia della cucina redatto secondo lo schema riportato nell allegato C punti 14; d) impegno di accettazione della fornitura dei pasti secondo il menù predisposto dall Amministrazione e allegato in copia e impegno a predisporre menù alternativi in caso di patologie dichiarate (allegato D) punti 0; e) impegno ad impiegare come addetti il personale attualmente incaricato dalla ditta appaltatrice (allegato E) o personale residente del Comune in cassa integrazione o disoccupato come descritto all art. 49 punti 0; f) modalità di controllo della qualità del servizio erogato (allegato F) punti 4; g) proposte migliorative al servizio (allegato G) punti 14; h) programma di manutenzione delle attrezzature delle mense (allegato H) punti 0; i) Misure proposte per riduzione dell impatto ambientale (allegato I) punti 5. Oltre alle predette dichiarazioni si richiede, sebbene non soggetta a valutazione, una sintetica (max. 3 pag.) relazione di presentazione della ditta: Sede, personale impiegato eventualmente suddiviso tra dipendenti a tempo indeterminato e precari o stagionali, organigramma, distribuzione geografica della ditta e mense gestite attualmente, ed ogni altra informazione che può aiutare a comprendere la dimensione e la distribuzione sul territorio. Antecedentemente all apertura delle buste contenenti l offerta economica, verrà esaminata la documentazione presentata attribuendo, per tutti i documenti a), c), d), e), f), g), h), i) il punteggio massimo di 65/100 suddiviso come precedentemente indicato. Il valore Punti sarà arrotondato alla prima cifra decimale. I punti b), d), e), h) non producono punteggio ai fini della Valutazione tecnico qualitativa ma sono indispensabili per l ammissione della proposta della ditta. 2) PREZZI La ditta dovrà indicare, nell'ambito dell'offerta economica [punteggio massimo = 35 punti], il ribasso sul prezzo a base d'asta per singolo pasto prodotto e somministrato, che si intende comprensivo del costo inerente a tutte le attività e prestazioni poste a carico della ditta e a tutte le attività aggiuntive che la ditta ha proposto in sede di offerta ed è quindi tenuta a svolgere. Alla Ditta che avrà proposto, in sede di apertura delle buste contenenti le offerte economiche, il minore prezzo, verranno attribuiti 35/100 punti ed alle altre Ditte punteggi calcolati secondo la seguente formula: Punti = (Prezzo dell'offerta più bassa) x 35 / (Prezzo dell'offerta considerata) 10 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

11 Il valore Punti sarà arrotondato alla seconda cifra decimale. L aggiudicazione del servizio avverrà in capo alla Ditta che, sommati i punteggi attribuiti in sede di valutazione qualitativa e di prezzo offerto, avrà ottenuto il punteggio complessivo più alto. Nel caso di parità di punteggio di due o più offerte con condizioni economiche egualmente favorevoli, si procederà ai sensi di quanto stabilito dall art. 77 R.D. 827/24: Infine si precisa che l aggiudicazione verrà fatta anche se è pervenuta o se rimasta in gara una sola offerta valida. La ditta che si aggiudicherà la gara con l offerta economicamente più vantaggiosa dovrà, successivamente all aggiudicazione e prima dell inizio del servizio, produrre tutta la documentazione comprovante quanto sottoscritto con le dichiarazioni di cui al presente articolo e precisamente per i punti: a), b) relazione dettagliata; c) quadro (nominativo) del personale impiegato; f) relazione dettagliata sulla proposta per il controllo della qualità del servizio erogato; g) quadro complessivo dettagliato e modalità di realizzazione delle migliorie proposte; h) calendario dettagliato del programma di manutenzione delle varie attrezzature; i) quadro complessivo dettagliato e modalità di realizzazione delle azioni proposte per la riduzione dell impatto ambientale. Art Derrate alimentari Le derrate alimentari e le bevande debbono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia, nonchè agli standard igienici convenzionalmente previsti in letteratura. Le derrate debbono assolutamente avere confezioni ed etichettature (complete ed in lingua italiana) conformi ai dettami del D. Lgs. 27/1/1992, n. 109 e successive modificazioni. Art Approvvigionamento delle derrate alimentari La Ditta provvederà all acquisto, al trasporto, all immagazzinamento di tutte quante le derrate occorrenti per la preparazione delle vivande, scegliendo a propria discrezione i fornitori, di cui dovrà consegnare un dettagliato elenco a seguito di richiesta del Comune. Allo stesso tempo il Comune procederà, a propria discrezione, a controlli qualitativi o statistici di verifica sulle derrate acquistate che dovranno avere requisiti e caratteristiche di prima qualità, la Ditta inoltre deve sempre poter fornire al Comune idonee certificazioni di qualità delle derrate alimentari, nonchè le specifiche relative alle caratteristiche microbiologiche e parassitologiche dei prodotti forniti. La Ditta è tenuta alla buona conservazione delle derrate depositate ed alla stessa verrà imputata ogni loro avaria. La Ditta deve provvedere all approvvigionamento di derrate con i seguenti requisiti: I prodotti alimentari devono essere sempre della migliore qualità in commercio e della migliore provenienza; essi, dopo la confezione, dovranno rispondere alle caratteristiche dietetiche e sanitarie di massima garanzia; 11 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

12 l approvvigionamento degli alimenti in stoccaggio (acqua minerale, paste secche, riso, oli alimentari, ecc.) deve essere effettuato con regolare frequenza tale da assicurare l acquisto di prodotti di più recente produzione; l approvvigionamento degli alimenti freschi dovrà avvenire: pane: giornalmente frutta e ortaggi freschi e per quanto possibile di stagione: frequenza due volte la settimana carni bovine fresche garantite (L.R. del Piemonte n 35/88 o equivalenti alle caratteristiche previste dalla L.R. 35/88), in tagli anatomici disossati: frequenza ogni 48 ore. burro e prodotti caseari: settimanalmente. Uova fresche: settimanalmente. Gli standard qualitativi delle derrate ed ingredienti da usare nella confezione dei vari piatti previsti dal menù, debbono essere tutti di categoria extra o primari. Non potranno essere usati alimenti contenenti O.G.M. o irradiati. Art Caratteristiche degli alimenti I generi alimentari di largo consumo, impiegati nella preparazione delle vivande, dovranno avere le caratteristiche merceologiche ed organolettiche, rispondenti alle leggi e regolamenti in vigore. Art Generi alimentari vietati È assolutamente vietato utilizzare, confezionare o somministrare: carni al sangue; cibi fritti; fiocchi di patate; succo di limone confezionato; maionese; residui dei pasti dei giorni precedenti; dado da brodo o preparati contenenti glutammato; conservanti e additivi chimici nella preparazione dei pasti; verdure, carni, pesci e pane semilavorati e precotti. La ditta appaltatrice sarà, quindi, responsabile per i prodotti acquistati dai fornitori, per l approvvigionamento delle derrate in riferimento alla qualità e tempestività delle forniture, per il loro immagazzinamento e l eventuale deterioramento. Resta inteso che la tipologia delle derrate sopra indicate dovrà intendersi automaticamente variata in conseguenza delle previste modificazioni che la civica amministrazione intenderà attuare sul menu in uso. 12 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

13 Art Preparazione dei pasti La Ditta dovrà provvedere alla preparazione dei pasti secondo i canoni d arte culinaria; questi ultimi dovranno avere un equilibrato apporto proteico, calorico e vitaminico, essere digeribili, appetibili, adeguatamente ben presentati. La ditta esecutrice dovrà predisporre i pasti secondo le tabelle dietetiche. I menu potranno, nel periodo contrattuale, subire tutte le variazioni che l ente committente, anche su proposta dell utenza, e acquisita l approvazione del competente Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione [S.I.A.N.], riterrà opportuno apportare. La predisposizione delle diete speciali verrà curata da parte della Ditta Appaltatrice sulla base dei certificati medici ricevuti. In particolare dovrà fornire: diete leggere ( in bianco), a semplice richiesta da formularsi almeno il giorno precedente e per non più di cinque giorni consecutivi; diete speciali, a seguito di richieste documentate da certificazione sanitaria di data non anteriore a 30 giorni; richieste personalizzate, formulate con un anticipo di almeno tre giorni, per particolari esigenze soggettive e oggettive; diete legate a particolari convinzioni religiose o culturali: si potranno richiedere diete particolari che rispettino le convinzioni religiose o culturali del nucleo familiare. Le diete speciali e quelle personalizzate devono essere confezionate in apposite vaschette monoporzione termosigillate, fornite dalla ditta esecutrice, contrassegnate esclusivamente mediante etichetta adesiva con il cognome e nome dell utente e il nome dell ente committente. Tali vaschette con la massima cautela nel rispetto della Legge sulla Privacy, dovranno a loro volta essere trasportate mediante contenitori termici idonei a mantenere la temperatura prevista dalla vigente normativa per i cibi cotti. Nessun costo aggiuntivo verrà addebitato all ente committente per la preparazione e la distribuzione delle diete suddette. I pasti dovranno essere composti da alimenti freschi, caldi e freddi, comprensivi di pane, frutta fresca e dessert e predisposti secondo le grammature richieste. I pasti dovranno essere preparati il giorno stesso la distribuzione e immessi nei contenitori termici non più di un ora prima dalla distribuzione, fatta salva la facoltà di eseguire la cottura il giorno antecedente il consumo per arrosti, lessi, verdure da utilizzare per tortini e/o piatti complessi, nonché il lavaggio e taglio delle verdure da consumarsi cotte. Potrà inoltre essere richiesta alla ditta esecutrice, senza sovrapprezzo, la preparazione del pranzo al sacco. Art Trasporto e distribuzione dei pasti Il trasporto, se necessario, e la distribuzione dei pasti sono a carico della ditta appaltatrice. Le attrezzature e i mezzi per la veicolazione, il trasporto, la conservazione e la distribuzione dei pasti dovranno essere conformi alla normativa vigente, emanata o emananda, in materia di ristorazione collettiva e igiene; parimenti dovranno garantire il mantenimento degli alimenti alla temperatura prevista dalla legge fino al completamento delle operazioni di distribuzione dei pasti. La ditta appaltatrice dovrà acquisire e depositare presso la stazione appaltante il preventivo parere 13 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

14 di idoneità dei mezzi di trasporto, intesi come veicoli, da parte della A.S.L. locale. A mero titolo esemplificativo, fatte salve innovazioni tecnologiche che potranno subentrare nel corso degli anni: a) i contenitori termici dovranno essere conformi alla normativa vigente, accuratamente puliti e sanificati quotidianamente. Gli stessi dovranno garantire che gli alimenti si mantengano in condizioni di commestibilità e organolettiche ottimali e siano evitati i fenomeni di impaccamento. Per ogni tipologia di contenitori termici dovrà essere tenuta a disposizione del Comune la scheda tecnica nella quale sia evidenziata, fra l altro, la perdita termica oraria; b) la pasta non potrà essere immessa nei contenitori per un altezza superiore a 10 cm, al fine di evitare fenomeni di impaccamento; c) la frutta dovrà essere trasportata in contenitori di plastica idonei all uso alimentare muniti di coperchi; d) i singoli componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori diversi (contenitori per la pasta, per il sugo, per le pietanze, per i contorni); il pane deve essere confezionato in sacchetti di carta ad uso alimentare e riposto in ceste pulite e munite di coperchio; e) il personale addetto alla distribuzione seguirà costantemente tutte le prescrizioni di legge, emanate o emanande, in ordine alla garanzia assoluta di salvaguardia igienica delle procedure del servizio. L uso di stoviglieria a perdere (piatti, bicchieri, posate monouso) fatta eccezione per tovaglie e tovaglioli di carta che devono essere utilizzati ordinariamente non è consentito alla ditta, salvo che in situazioni eccezionali, da valutarsi con l amministrazione comunale. Il trasporto e la consegna dei pasti nei singoli punti di distribuzione dovranno essere effettuati secondo il piano prodotto dalla ditta in sede di gara di appalto, in modo da ridurre al minimo i tempi di percorrenza e di salvaguardare le caratteristiche organolettiche dei pasti. Gli automezzi e il personale impiegati per il trasporto dei pasti dovranno essere in numero sufficiente affinché i tempi di percorrenza, intesi quale lasso temporale necessario per il trasporto dei pasti dal centro di cottura al punto di distribuzione, non superino in ogni caso i 20 minuti. Ogni variazione al piano di cui sopra, che dovrà essere comunicata tempestivamente al Comune, potrà essere adottata esclusivamente qualora tenda a migliorare l efficacia del servizio. Art Determinazione del menu La Ditta dovrà fornire pasti completi (primo, secondo e contorno, frutta o dessert, pane) secondo il menù elaborato da dietologo specialista dell ASL CN1, che si allega al presente capitolato. Detto menù nel corso dell appalto, su richiesta dell Amministrazione, concordemente e subordinatamente ad approvazione dell ASL e a spese della Ditta appaltatrice, potrà essere variato. Art Variazione al menu Le eventuali variazioni al menù dovranno essere di volta in volta concordate con il Comune. Nessuna variazione potrà essere apportata senza specifica autorizzazione del Comune. E consentito tuttavia una variazione del menù, previo accordi con il Comune nei seguenti casi: 14 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

15 - guasto di uno o più impianti nella realizzazione del piatto previsto; - interruzione temporanea della produzione per cause quali incidenti, mancanza di energia elettrica in rete; - avarie delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili; - costante non gradimento di alcuni piatti. - Tale variazione in ogni caso dovrà essere preventivamente richiesta ed autorizzata da parte del Comune. Il Comune comunque si riserva il diritto di apportare variazioni al menù in relazione a prescrizioni di diete personalizzate o speciali; dette variazioni dovranno essere immediatamente apportate senza ulteriori costi per il Comune. Qualunque variazione dovrà comunque, preventivamente essere approvata dall A.S.L. competente. Art Produzione di pasti prescrizioni La Ditta nell attendere alla produzione dei pasti dovrà rigorosamente osservare le norme contenute nella legge 283/62 e suo regolamento di esecuzione ( n. 327), nel Reg. CE 852/2004 (HACCP), ed ogni altra normativa vigente in materia. A tal fine la Ditta dovrà osservare, nelle quivi elencate fasi relative alla produzione dei pasti, le quivi precisate prescrizioni: a) conservazioni delle derrate alimentari - La conservazione delle derrate alimentari deve avvenire in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente (DPR 327/80, art. 31 ). - Le carni, le verdure, i salumi, i formaggi, dovranno essere conservati in celle o frigoriferi distinti. - Ogni qualvolta viene aperto un contenitore in banda stagnata e il contenuto non viene immediatamente consumato, deve essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione. - La protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicola idonea al contatto con gli alimenti. E vietato l uso di recipienti in alluminio. I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, legumi, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse al fine di evitare attacchi da agenti infestanti o da roditori. b) preparazione delle derrate - Per i pasti, che devono essere preparati esclusivamente nelle cucine delle Scuole, debbono essere usate derrate fresche, salvo verdure e prodotti ittici, e la loro preparazione deve avvenire con il metodo tradizionale (ovvero con l impiego di derrate alimentari cucinate direttamente sul luogo). - La preparazione di alcune vivande che precede la cottura deve essere svolta nel seguente modo: - I prodotti surgelati e confezionati vanno scongelati in celle frigorifere a temperatura compresa tra i 0 C e + 4 C prima di essere sotto posti a cottura; - il formaggio per condire deve essere grattugiato in giornata; 15 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

16 - il lavaggio e il taglio della verdura dovrà essere effettuato nelle ore antecedenti il consumo; - le operazioni di impanatura dovranno essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la cottura; - le porzionature dei salumi e formaggio devono essere effettuati nelle ore antecedenti il consumo; - le paste che non richiedono particolari manipolazioni devono essere prodotte in modo espresso e comunque debbono essere escluse operazioni di precottura; - tutte le vivande dovranno essere cotte nello stesso giorno in cui è prevista la distribuzione; c) cottura delle derrate - Per la cottura devono essere usate solo ed esclusivamente pentole in acciaio inox o eventualmente in vetro, idonee per alimenti. - E fatto assoluto divieto di raffreddare i cibi cotti a temperatura ambiente e sottoporli ad immersione in acqua. d) norme generali relative ai punti b) e c) - Durante le operazioni di produzione dei pasti tutte le finestre della cucina debbono essere chiuse e deve essere attivato l impianto di aerazione. - Per esigenze igieniche il personale addetto alla preparazione dei piatti freddi, alla preparazione delle carni ed al taglio di quelle cotte, alla preparazione delle insalate, ecc., deve indossare mascherine e guanti monouso. - Il personale addetto alla preparazione dei pasti, non deve svolgere più operazioni contemporaneamente, onde evitare l insorgenza di eventuali inquinamenti crociati delle derrate in lavorazione, a tal fine, le linee di processo devono svolgersi in modo da evitare contaminazioni crociate. - E vietato il riciclo dei cibi, intendendosi per tale termine qualsiasi cibo non preparato il giorno in cui ne è prevista la distribuzione. - Qualsivoglia tipo di detersivo deve essere tenuto fuori dalle zone di preparazione, cottura, distribuzione dei cibi durante lo svolgimento di dette operazioni. - I pasti devono essere confezionati in modo da assicurare, come già precisato nel precedente art. 13, che all atto della distribuzione i cibi cotti abbiano una temperatura non inferiore ai 65 C. Art Sistema di autocontrollo igienico (haccp) La ditta esecutrice dovrà obbligatoriamente gestire, per il centro di produzione pasti e per ogni terminale di distribuzione, tutte le attività necessarie per l attuazione e l implementazione del sistema di autocontrollo igienico (Haccp) previsto dal Reg. CE 852/2004. Dovranno essere svolte a cura della ditta esecutrice le seguenti attività minime per ogni punto mensa o distribuzione: analisi dei rischi del processo produttivo; 16 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

17 definizione e attuazione di un sistema di monitoraggio e controllo; identificazione dei punti critici; definizione dei limiti di accettabilità; definizione e attuazione degli interventi in caso di perdita del controllo dei punti critici; verifica del sistema di autocontrollo; definizione e realizzazione della documentazione di supporto (elaborazione e/o aggiornamento dei piani di autocontrollo igienico, fornitura di tutta la modulistica necessaria alla realizzazione di un sistema di registrazione che dimostri la costante applicazione del piano di autocontrollo adottato). Il responsabile dell industria alimentare è tenuto ad adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla legge in materia di autocontrollo e di igiene dei prodotti alimentari. Igiene della produzione, confezione e deposito Ferma restando la corretta applicazione del sistema di autocontrollo aziendale [Haccp] e di ogni norma vigente in materia di refezione, devono essere rispettati i seguenti principi igienici: 1. il personale adibito alla preparazione di piatti, prima di iniziare qualsiasi operazione, deve: togliere anelli e braccialetti lavarsi accuratamente le mani indossare il camice bianco, cuffia e mascherina, guanti e idonei calzari 2. il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente, al fine di evitare rischi di inquinamento incrociato; 3. l'organizzazione del personale, in ogni fase, deve essere tale da permettere una esatta identificazione delle responsabilità e delle mansioni e un regolare e rapido svolgimento delle operazioni di produzione e confezionamento. Le operazioni critiche devono essere condotte secondo procedure note e documentate (haccp); 4. le carni, le verdure, i salumi, i formaggi di confezione, nonché i prodotti surgelati e congelati dovranno essere conservati in celle o in frigoriferi distinti. Le carni rosse e bianche, qualora siano conservate nella stessa cella, devono essere partitamente confezionate e collocate separatamente; 5. ogni qual volta viene aperto un contenitore in banda stagnata e il contenuto non viene immediatamente consumato deve essere travasato in un altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione e sul contenitore finale devono essere riportati la data di apertura del contenitore e i dati identificativi dell'etichetta originale, applicando, ove possibile, direttamente quest'ultima; 6. i prodotti a lunga conservazione quali pasta, riso, legumi, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, al fine di evitare attacchi da parassiti. Se una confezione viene aperta e il contenuto non immediatamente consumato, l'etichetta originale deve essere conservata e, ove possibile, applicata sul contenitore; 7. tutti i condimenti, gli aromi e le spezie dovranno essere riposti separatamente in contenitori di limitata capienza; 8. le carni, le verdure, i salumi, i formaggi, i piatti freddi, dovranno essere trattati su piani di lavoro separati; 17 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

18 9. tutte le verdure, fresche o secche, dovranno essere attentamente controllate prima della cottura per evidenziare lo stato di conservazione delle stesse e la presenza di eventuali corpi estranei; 10. le uova dovranno essere sottoposte, prima dell uso, a immersione istantanea in soluzione di acqua acidulata, con immediata successiva asciugatura. 11. i prodotti surgelati, prima della loro cottura, devono essere scongelati esclusivamente in celle frigorifere a temperatura compresa tra 0 C e 4 C ovvero mediante decongelatore o forno a microonde e solo in caso di emergenza per 30 minuti sotto acqua fredda corrente; 12. la porzionatura delle carni crude destinate a cottura dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata o al massimo il giorno precedente il consumo; le porzioni così ricavate dovranno essere collocate in appositi contenitori muniti di coperchio e riportanti l indicazione della data di preparazione; 13. la carne tritata deve essere macinata nella giornata stessa in cui verrà consumata; 14. il formaggio grattugiato deve essere preparato nella giornata stessa in cui verrà consumato, avendo cura di rimuovere le croste. In alternativa è consentito l utilizzo di formaggio pregrattuggiato e confezionato in buste apposite; 15. il lavaggio e il taglio della verdura dovranno essere effettuati nella giornata stessa in cui verrà consumata. In alternativa è ammesso l utilizzo di verdura di IV gamma pronta all uso; 16. le porzionature di prosciutto e formaggi devono essere effettuate nella giornata stessa in cui verranno consumati. E consentita la somministrazione di prosciutto e formaggio in confezione monouso; 17. tutte le vivande dovranno essere cotte nello stesso giorno in cui è prevista la distribuzione, tranne gli alimenti per i quali è espressamente ammessa la preparazione il giorno precedente [arrosto, bollito], purché dopo la prima cottura vengano raffreddati entro il tempo massimo di 90 minuti, con l'ausilio di abbattitori rapidi di temperatura, posti in recipienti idonei e conservati in celle frigorifere o frigoriferi a temperatura compresa tra un 0 C e 4 C per non più di 24 ore; 18. per la cottura e la conservazione deve essere impiegato esclusivamente pentolame in acciaio inox o vetro. Non possono essere utilizzate pentole in alluminio. Il ragù e i sughi devono essere cotti nelle apposite brasiere; 19. la pastasciutta deve essere condita al momento della distribuzione e il formaggio grattugiato andrà aggiunto dall'operatore addetto alla distribuzione; i sughi e i condimenti vari della pasta dovranno essere conservati a temperatura ottimale, in modo tale che il loro impiego non causi raffreddamenti alle pietanze; 20. non è consentito utilizzare ortaggi in scatola eccetto i pomodori pelati e la passata di pomodoro; 21. per i condimenti a crudo delle pietanze e per il condimento di sughi, pietanze cotte e preparazione di salse si dovrà utilizzare esclusivamente olio extra vergine d'oliva o burro, qualora previsto nel menu; 22. è vietata ogni forma di riciclo di cibi preparati e non consumati; 23. gli spinaci e le bietole devono essere ben strizzati e tagliati finemente e non devono contenere corpi estranei; le insalate miste devono corrispondere alla grammatura indicata nella lista giornaliera degli alimenti. Le foglie di insalata devono essere ben tagliate; i finocchi e le carote devono essere sempre filangé; i pomodori devono essere tagliati a spicchi sottili; Nel caso in cui gli organi di vigilanza igienico sanitaria, per far fronte ad eventuali situazioni straordinarie di natura igienico sanitaria, prescrivessero particolari interventi relativi all'igiene della 18 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

19 produzione, all'igiene del personale o alle operazioni di pulizia, la ditta esecutrice vi deve provvedere immediatamente senza alcun maggiore onere per l ente committente. Art Modalità di prenotazione dei pasti Il numero effettivo dei pasti da erogare in ogni scuola verrà giornalmente comunicato alla Ditta aggiudicataria entro le ore 9,30 da operatori scolastici incaricati. Art Confezionamento dei pasti Per quanto riguarda il pane deve essere confezionato in sacchetti di carta ad uso alimentare e riposto in ceste pulite e munite di coperchio. La frutta deve essere confezionata in contenitori di plastica ad uso alimentare. Art Pulizia, sanificazione, disinfestazione dei locali L impresa si impegna ad adottare e applicare un programma di pulizie e sanificazione dei locali di cucina e di servizio di ciascuna mensa scolastica e delle relative attrezzature e arredi non inferiore allo standard minimo. L impresa si impegna altresì a provvedere una pulizia straordinaria prevista all inizio di ogni anno scolastico. I prodotti occorrenti per siffatte prestazioni dovranno essere forniti dalla Ditta; i prodotti non dovranno recare danno a persone, cose, locali ove verranno usati ed essere conformi alle disposizioni di cui agli articoli 2-4 L. 136/83, L. 7/86 nonchè alla Raccomandazione CEE 89/542. Detti prodotti dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, impiegati secondo le istruzioni riportati sulle stesse ed essere riposti su un carrello apposito; terminato il loro impiego dovranno subito essere riposti e conservati in apposito locale chiuso a chiave o in armadi anch essi chiusi a chiave. In sede di offerta la Ditta dovrà tenere conto che i pavimenti debbono essere lavati giornalmente, i mobili, gli arredi, attrezzature, serramenti, pareti e i vetri giornalmente. La pulizia giornaliera del pavimento, degli arredi, ecc, deve essere ultimata entro le ore 15,00. Art Rifiuti La raccolta rifiuti dovrà essere differenziata in particolar modo per quanto concerne l umido e il cartone; i rifiuti devono quindi essere raccolti, a cura del personale della Ditta, in appositi sacchi (forniti dalla stessa), e trasportati a cura dei suddetti negli appositi cassonetti; a tal fine la Ditta si impegna ad eseguire le istruzioni impartite al riguardo dal Comune in base alle normative nazionali e/o locali di settore. Dovrà essere limitato al massimo l uso di contenitori monouso al fine di ridurre la quantità globale di rifiuti. Art Standard di qualità del servizio Gli standard di qualità del servizio dovranno essere conformi a quelli previsti nel presente Capitolato e allegati annessi. 19 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

20 Art Deposito cauzionale Le ditte partecipanti alla procedura di gara dovranno prestare, in sede di offerta, cauzione provvisoria per un importo corrispondente al 2% dell importo presunto del presente appalto. La cauzione può essere presentata mediante: inclusione, a rischio completo dell impresa, di assegno circolare intestato al Comune di Caraglio, emesso da istituto di credito garantito, con esclusione assoluta di assegni di conto corrente; fideiussione bancaria o polizza assicurativa, rilasciata da imprese di assicurazione regolarmente autorizzate all esercizio del ramo cauzione ai sensi del Testo unico delle leggi sull esercizio delle assicurazioni private [DPR 13/02/1959, n. 449]. Tale cauzione sarà restituita subito dopo l espletamento della gara, a richiesta dell impresa interessata, ad eccezione della ditta aggiudicataria del servizio. In caso di aggiudicazione la ditta assegnataria dovrà provvedere alla costituzione di una cauzione mediante fideiussione bancaria o assicurativa, ai sensi dell art. 113 D.lgs 163/2006 s.m.i. del 10% dell importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d asta superiore al 10%, la garanzia fideiussoria dovrà essere aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l aumento sarà di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. Per le Imprese in possesso della certificazione di sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000 o della dichiarazione della presenza di elementi significativi e correlati del sistema di qualità, la cauzione definitiva sopra richiamata, è ridotta del 50%. Il Comune di Caraglio avrà il pieno e incondizionato diritto di rivalersi sulla cauzione, sino alla concorrenza dell'intero importo, per ogni somma per la quale risultasse creditore. Nel caso in cui la cauzione venisse ridotta per prelievi come sopra effettuati o per qualsiasi altra causa, l'impresa aggiudicataria dovrà reintegrarla entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla notifica, pena la risoluzione del contratto. Art Revisione periodica dei prezzi Per tutta la durata del contratto non è prevista la revisione dei prezzi. A decorrere dal quinto anno, in caso cioè di proroga del contratto, il prezzo del singolo pasto, così come determinato in sede di gara, potrà essere aggiornato, a richiesta di parte, nella misura del 75% della variazione assoluta in aumento dell indice dei prezzi al consumo, accertato dall Istat per le famiglie di operai e degli impiegati, verificatasi con riferimento al mese di agosto dell anno precedente. Nei successivi quattro anni di proroga non è ammessa la revisione del prezzo. CAPITOLO II OBBLIGHI A CARICO DELL IMPRESA Art Spese relative al servizio Tutte le spese derivanti dall effettuazione del presente Servizio sono totalmente a carico della Ditta, lasciando così sollevato, salvo quanto prescritto al successivo art. 36, il Comune. A titolo esemplificativo e non esaustivo, sono a carico della Ditta, salvo quanto precisato nei successivi artt. le seguenti spese: 20 di 60 \capitolato Caraglio 2010.doc

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