Relazione tecnica riguardante la realizzazione di un nuovo fabbricato adibito a scuola primaria (elementare) in località Reno Centese.

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2 PREMESSA Il presente progetto si riferisce ad una nuova costruzione adibita a scuola primaria (elementare) da realizzare in località di Reno Centese sita nel Comune di Cento. La scuola primaria ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici, e 5 bidelli per un totale di 330 persone. La scuola ricadrà pertanto nell attività n C ai sensi del D.P.R. 151/2011 in riferimento all attività di scuola di ogni ordine, grado e tipo con la presenza di oltre 300 persone. Essa risulterà essere ubicata su unico piano fuori terra (Piano Terra), La scuola in oggetto sarà dotata di una mensa contenente contemporaneamente un massimo di 136 persone tra alunni ed insegnanti. La mensa non risulterà essere dotata di cucina e quindi di impianto di adduzione gas, in quanto i pasti serviti saranno reperiti da fonti esterne alla scuola. A servizio della scuola primaria elementare in oggetto vi sarà un impianto fotovoltaico posto in copertura,composto da n. 152 pannelli aventi una potenza totale pari a 38,0 Kwp. L'impianto risulterà essere oggetto di controllo del comando dei Vigili del Fuoco in quanto ubicato in copertura di attività elencata nel D.P.R. 151 del Si precisa che a servizio del complesso verrà inoltre realizzata una palestra ricadente nell attività n B ai sensi del D.P.R. 151/2011, essa sarà utilizzata sia dagli alunni durante l'orario scolastico che da squadre esterne in orario extra scolastico. Tale attività verrà analizzata a fondo nella presente pratica. Tutte le attività soggette al controllo dei vigili del fuoco saranno meglio descritte negli appositi capitoli allegati alla presente relazione tecnica. CAPITOLI ED ELABORATI GRAFICI Capitolo 1: Capitolo 2: Capitolo 3: Allegato A: Relazione tecnica riguardante la realizzazione di un nuovo fabbricato adibito a scuola primaria (elementare) in località Reno Centese. Relazione tecnica riguardante l installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del fabbricato in oggetto; Relazione tecnica riguardante la realizzazione di una palestra a servizio della scuola per attività scolastiche e di squadre esterne per attività extra scolastiche; Calcolo del carico di incendio. M4: Pianta piano terra; M5: Pianta piano copertura; M6: Prospetti e sezioni; 1 di 30

3 CAPITOLO 1 Relazione tecnica ai fini antincendio per la realizzazione di una scuola primaria (elementare) in località Reno Centese Attività n C ai sensi del D.P.R. 151/ di 30

4 DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (Decreto All. I - Parte B) B2 - RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica è redatta a dimostrazione dell'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi. DISPOSIZIONE ANTINCENDIO: DECRETO 26 AGOSTO 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. DISPOSIZIONI ANTINCENDIO COLLEGATE Circ. M.I. P954/4122 ( ) Chiarimenti sulla larghezza delle porte delle aule didattiche ed esercitazioni Circ. M.I. P2244/4122 ( ) Chiarimenti applicativi e deroghe in via generale al DM L. 649 ( ) Differimento di termini previsti in materia di interventi in campo economico e sociale D.M Regolamento recante norme per l'individuazione delle particolari esigenze delle università L. 265 ( ) Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali e modifiche alla L 142/90 PREMESSA Il presente progetto si riferisce ad una nuova costruzione adibita a scuola primaria (elementare) da realizzare in località di Reno Centese sita nel Comune di Cento. La scuola primaria ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici, e 5 bidelli per un totale di 330 persone. La scuola ricadrà pertanto nell attività n C ai sensi del D.P.R. 151/2011 in riferimento all attività di scuola di ogni ordine, grado e tipo con la presenza di oltre 300 persone. Essa risulterà essere ubicata su unico piano fuori terra (Piano Terra), La scuola in oggetto sarà dotata di una mensa contenente contemporaneamente un massimo di 136 persone tra alunni ed insegnanti. La mensa non risulterà essere dotata di cucina e quindi di impianto di adduzione gas, in quanto i pasti serviti saranno reperiti da fonti esterne alla scuola. A servizio della scuola primaria elementare in oggetto vi sarà un impianto fotovoltaico posto in copertura,composto da n. 152 pannelli aventi una potenza totale pari a 38,0 Kwp. L'impianto risulterà essere oggetto di controllo del comando dei Vigili del Fuoco in quanto ubicato in copertura di attività elencata nel D.P.R. 151 del Si precisa che a servizio del complesso verrà inoltre realizzata una palestra ricadente nell attività n B ai sensi del D.P.R. 151/2011, essa sarà utilizzata sia dagli alunni durante l'orario scolastico che da squadre esterne in orario extra scolastico. Tale attività verrà analizzata a fondo nella presente pratica. Ai sensi dell'articolo 1 del DM , l'edificio in oggetto è classificato: tipo 2. scuola con numero di presenze contemporanee da 301 a 500 persone. La scuola primaria ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici e 5 bidelli per un totale di 330 persone. 3 di 30

5 L'attività è individuata al Punto 67 del D.P.R , n. 151: "Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti. Asili nido con oltre 30 persone presenti". L'altezza antincendio della scuola in oggetto risulterà essere inferiore a 12m. Essa sarà infatti ubicata completamente al piano terra, con l'eccezione di un impianto fotovoltaico installato in copertura di essa. 1 GENERALITÀ 1.0 SCOPO La presente relazione descrive le predisposizioni da realizzare allo scopo di tutelare l incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio, nell edificio scolastico in oggetto. Per quanto concerne i termini e le definizioni si rimanda al DM CAMPO DI APPLICAZIONE L'edificio è di nuova costruzione. 1.2 CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico in oggetto, in base alla presenza contemporanea di alunni e personale docente, è classificato al tipo: tipo 2) scuola con numero di presenze contemporanee da 301 a 500 persone; La scuola primaria elementare in oggetto ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici e 5 bidelli per un totale di 330 persone. 2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 SCELTA DELL AREA L edificio scolastico non sarà ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione. Per quanto riguarda la scelta del sito, si sono tenute presenti le disposizioni contenute nel DM UBICAZIONE L edificio scolastico sarà ubicato in un edificio di nuova costruzione. Esso ubicato su unico piano fuori terra (Piano terra) risulterà comunicare con una palestra nel rispetto del D.M. 18/12/1975 e delle norme di sicurezza relative alle specifiche attività che non escludono la vicinanza o la contiguità di scuole. La palestra a servizio dello stabile adibito a scuola primaria elementare risulterà essere ricadente nell attività n B ai sensi del D.P.R. 151/2011, essa sarà utilizzata sia dagli alunni che da persone esterne, tale attività verrà analizzata nella presente pratica, nel capitolo n ACCESSO ALL AREA Per consentire l intervento dei mezzi dei Vigili del Fuoco, gli accessi all'area ove sorgono gli edifici scolastici avranno i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,5 m; - altezza libera: 4 m; - raggio di svolta: 13 m; - pendenza: non superiore al 10%; - resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 t sull'asse anteriore e 12 t sull'asse posteriore; passo 4 m). L'utilizzo degli spazi esterni, di pertinenza dell'edificio, ai fini del parcheggio di autoveicoli, non pregiudicherà l'accesso e la manovra dei mezzi di soccorso e non costituirà ostacolo al deflusso delle persone. 4 di 30

6 2.3 ACCOSTAMENTO AUTOSCALE L edificio avrà un altezza inferiore a 12 m e non sono richiesti particolari requisiti per l accostamento delle autoscale dei Vigili del Fuoco. Esso risulterà essere ubicato su unico piano fuori terra (Piano terra). 2.4 SEPARAZIONE L edificio scolastico sarà ubicato in un edificio di nuova costruzione. A servizio della scuola è prevista la realizzazione di una palestra la quale sarà utilizzata sia dai bambini frequentanti la scuola che da squadre esterne durante orario extra scolastico. Tale palestra adiacente solo per un lato sarà separata dalla scuola mediante strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60. Essa risulterà inoltre comunicare con la scuola in oggetto mediante filtro a prova di fumo di medesime caratteristiche di resistenza al fuoco (REI60) Sia la scuola che la palestra nonostante la comunicazione presente tra di esse avranno a disposizione accessi ed uscite indipendenti. Nell edificio scolastico non è previsto l alloggio per il custode. Descrizione degli elementi resistenti al fuoco REI 120: Strutture portanti (R) Struttura portante di separazione tra palestra (spogliatoi) e scuola R60 Strutture separanti (REI) Parete di separazione tra palestra (spogliatoi) e scuola REI60 3 COMPORTAMENTO AL FUOCO 3.0 RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi strutturali saranno valutate secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto Ministeriale 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di materiali suddetti nonchè la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, saranno determinati con le tabelle e con le modalità specificate nel DM citato. L edificio, di altezza antincendi inferiore a 12 m, sarà dotato di strutture realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno R 60 (portanti) e REI 60 (separanti). Le strutture portanti e separanti saranno in legno opportunamente protetto con pannelli in calcio silicato o cartongesso REI qualora la sola sezione efficace della struttura in legno non risulti sufficiente a garantire la classe di resistenza al fuoco richiesta, la struttura in ogni caso sarà dimensionata in funzione della resistenza al fuoco richiesta dalla normativa vigente. Per le strutture di pertinenza delle aree a rischio specifico saranno applicate le disposizioni emanate nelle relative normative. 3.1 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali saranno le seguenti: a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle rampe, nei passaggi in genere e nelle vie di esodo, saranno impiegati materiali di classe (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s1,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) per gli impieghi a parete, (A2FL-s1) / (BFL-s1) / (CFL-s1) per gli impieghi a pavimento e (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) per gli impieghi a soffitto, in ragione, al massimo, del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe A1 per pareti e soffitti e A1FL per pavimenti; 5 di 30

7 b) in tutti gli altri ambienti i materiali di rivestimento dei pavimenti saranno di classe A1 FL / (A2 FL -s1) / (A2 FL -s2) / (B FL -s1) / (B FL -s2) / (C FL -s1) / (C FL -s2) / (D FL -s1); gli altri materiali di rivestimento saranno di classe (A1) / (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2-s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (B-s2,d0) / (B-s1,d1) / (B-s2,d1) per impieghi a parete e (A2-s1,d0) / (A2-s2,d0) / (A2-s3,d0) / (A2-s1,d1) / (A2-s2,d1) / (A2-s3,d1) / (B-s1,d0) / (Bs2,d0) / (B-s3,d0) per impieghi a soffitto; c) i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco saranno posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe A1 (se pareti e soffitti) o di classe A1 FL (se pavimenti), escludendo spazi vuoti o intercapedini; d) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. 4 SEZIONAMENTI 4.0 COMPARTIMENTAZIONE L'edificio, di altezza non superiore a 12 m, comprenderà un unico compartimento, dislocato su unico piano fuori terra, di superficie lorda pari a 1751,31 m 2 pertanto accettabile perché al di sotto alla superficie massima prevista dalla norma (D.M punto 4.0 tabella A) di 6000 m 2. Descrizione dei compartimenti: Compartimento costituito da: Superficie totale (m 2 ) Unico compartimento dislocato su più piani fuori terra Superficie lorda = 1785,31 m SCALE All'interno della scuola in oggetto, non risulteranno essere presenti scale in quanto l'edificio sarà ubicato su unico piano fuori terra (Piano terra). 4.2 ASCENSORI E MONTACARICHI All'interno della scuola in oggetto, non risulteranno essere presenti ascensori e montacarichi in quanto l'edificio sarà ubicato su unico piano fuori terra (Piano terra). 5 MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Scuola Numero totale di uscite 3 n. Larghezza delle uscite 1,20 m Numero totale di moduli 6 mod. Capacità di deflusso 60 pers./mod. Capacità totale di evacuazione 360 persone Capienza totale 330 persone Lunghezza massima delle vie di uscita 58 m Numero di scale - n. Larghezza delle scale - m Mensa: Numero totale di uscite 2 n. Larghezza delle uscite 1,20 m Numero totale di moduli 4 mod. Capacità di deflusso 60 pers./mod. Capacità totale di evacuazione 240 persone Capienza totale 136 persone Lunghezza massima delle vie di uscita 23 m 6 di 30

8 Si precisa che la zona del fabbricato destinata alla mensa sarà dotata di apposite uscite di sicurezza indipendenti. Le uscite di sicurezza saranno in grado di assicurare un corretto esodo di tutti gli alunni presenti, compreso il personale docente e le persone addette alla distribuzione dei pasti. Si sottolinea che anche la dispensa sarà dotata di apposita uscita di sicurezza. Ogni aula dell'edificio in oggetto, risulterà avere oltre ad uscita di sicurezza che immette nell'esodo interno della scuola, un ulteriore uscita di sicurezza che immette direttamente su spazio a cielo libero. Tale uscita di emergenza risulterà essere non inferiore a due moduli e sarà dotata di maniglione antipanico. 5.0 AFFOLLAMENTO Il massimo affollamento ipotizzabile per le aule sarà fissato in 26 persone/aula. Qualora le persone effettivamente presenti siano numericamente diverse dal valore desunto dal calcolo effettuato sulla base della densità di affollamento, l indicazione del numero di persone risulterà da apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell attività. La scuola primaria ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici, e 5 bidelli per un totale di 330 persone. A servizio della scuola sarà presente una sala mensa utilizzata dagli alunni frequentanti la scuola, essa ospiterà un massimo di 136 persone. Il massimo affollamento ipotizzabile per le aree destinate a servizi sarà quello delle persone effettivamente presenti maggiorato del 20%. Il massimo affollamento ipotizzabile per i refettori e le palestre sarà pari a 0,4 persone/m CAPACITÀ DI DEFLUSSO La capacità di deflusso per gli edifici scolastici sarà non superiore a 60 per ogni piano. 5.2 SISTEMA DI VIA DI USCITA L edificio scolastico, sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso e sarà dotato di almeno 2 uscite verso luogo sicuro. L edificio scolastico sarà distribuito su unico piano fuori terra (Piano terra), saranno presenti 3 uscite di sicurezza aventi una larghezza pari a 1,20 sfocianti tutte verso l esterno dell edificio, il senso di apertura di tali uscite sarà verso l esterno e le porte saranno dotate di maniglione antipanico. La mensa a servizio della scuola primaria elementare in oggetto risulterà possedere due uscite di sicurezza dedicate più una sfociante all'interno della scuola e quindi del suo esodo interno. Le due uscite di sicurezza dedicate risulteranno sfociare direttamente su zona a cielo libero, saranno dotate di maniglione antipanico ed avranno una larghezza non inferiore a due moduli. Tutte le porte indicate come uscite di emergenza si apriranno verso l esodo e saranno dotate di maniglione antipanico. Ogni aula dell'edificio in oggetto, risulterà avere oltre ad uscita di sicurezza che immette nell'esodo interno della scuola, un ulteriore uscita di sicurezza che immetterà direttamente su spazio a cielo libero. Tale uscita di emergenza risulterà essere non inferiore a due moduli e sarà dotata di maniglione antipanico. 5.3 LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La larghezza delle vie di uscita sarà multipla del modulo di uscita e non inferiore alla misura di due moduli (1,2 m). La misurazione della larghezza delle singole uscite sarà eseguita nel punto più stretto della luce. Le porte dei locali frequentati dagli studenti avranno, singolarmente, larghezza non inferiore a 1,2 m. 7 di 30

9 5.4 LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA La lunghezza delle vie di uscita sarà non superiore a 60 m. Sarà misurata dal luogo sicuro fino alla porta più vicina di ogni locale frequentato da studenti o da personale docente e non docente, rispetto allo stesso. La lunghezza massima d'esodo presente all'interno della scuola risulterà essere pari a 37,0 m. 5.5 LARGHEZZA TOTALE DELLE USCITE DI OGNI PIANO La larghezza totale delle uscite di ogni piano sarà determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso. La scuola in oggetto risulterà essere ubicato su unico piano fuori terra (Piano terra) 5.6 NUMERO DELLE USCITE Il numero delle uscite dai singoli piani dell edificio non sarà inferiore a due. Esse saranno poste in punti ragionevolmente contrapposti. I locali destinati ad uso collettivo (mensa e spazi per informazioni ed attività parascolastiche) saranno dotati, oltre che della normale porta di accesso, anche di almeno una uscita di larghezza non inferiore a due moduli, apribile nel senso del deflusso, con sistema a semplice spinta, che adduca in luogo sicuro. Il locale adibito a mensa sarà dotato pertanto di n. 2 uscite di sicurezza aventi una larghezza pari a 1,20 m, tali uscite avranno il senso di apertura verso l esodo, saranno dotate di maniglione antipanico e si affacceranno direttamente su spazio a cielo libero. La palestra a sevizio della scuola in oggetto risulterà avere n. 2 uscite di sicurezza aventi una larghezza pari a 1,20 m. Si precisa che la palestra verrà meglio descritta in apposito capitolo. Le aule didattiche dell edificio scolastico prevedono una presenza massima di persone superiore a 25 e saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte avranno larghezza almeno di 1,20 m e si apriranno nel senso dell esodo. Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. Ogni aula dell'edificio in oggetto, risulterà avere oltre ad uscita di sicurezza che immette nell'esodo interno della scuola, un ulteriore uscita di sicurezza che immette direttamente su spazio a cielo libero. Tale uscita di emergenza risulterà essere non inferiore a due moduli e sarà dotata di maniglione antipanico. 6 SPAZI A RISCHIO SPECIFICO 6.0 CLASSIFICAZIONE L edificio scolastico avrà spazi a rischio specifico così classificati: - spazi per esercitazioni; - spazi per depositi; - servizi tecnologici; - spazi per l informazione e le attività parascolastiche; - autorimesse; - spazi per servizi logistici (mense, dormitori). 6.1 SPAZI PER ESERCITAZIONI Articolo non applicabile in quanto l edificio scolastico non avrà spazi per esercitazioni. Si precisa che a servizio della scuola saranno presenti aule per attività integrative (musica, gioco, disegno ecc), le quali non rientrano nella definizione di spazi per esercitazioni come chiarito nella lettera circolare del 30 ottobre 1996 n.2244/4122. Si precisa che a servizio del complesso verrà realizzata una palestra ricadente nell attività n B ai sensi del D.P.R. 8 di 30

10 151/2011, essa sarà utilizzata sia dagli alunni durante orario scolastico che da squadre esterne durante orario extra scolastico, tale attività verrà analizzata nella presente pratica. Non ci saranno laboratori di chimica dove vengono utilizzate e manipolate sostanze pericolose o infiammabili o gas aventi densità superiore a 0,8. Non saranno presenti apparecchiature di laboratorio alimentate a combustibile gassoso. 6.2 SPAZI PER DEPOSITI A servizio della scuola sarà presente un locale ripostiglio, destinato alla conservazione di materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi, tali locali saranno ubicati al piano terra. Le strutture che delimitano i locali saranno compartimentate con strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco pari R/REI 60. L accesso al locale avverrà mediante una porta avente caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60 dotata di congegno di auto chiusura. I locale adibito a ripostiglio sito al piano terra avrà una superficie massima lorda di 7,56mq. Il locale sarà dotato di apposita apertura di aerazione a soffitto di superficie non inferiore a 1/40 della superficie in pianta, direttamente sulla copertura del fabbricato. Il carico di incendio del locale locale non supererà i 30 kg/m2. A servizio del deposito sarà installato un estintore dedicato di tipo approvato di capacità estinguente pari a 34A 233BC. Non saranno presenti depositi di materiali infiammabili liquidi e gassosi in tutto l'edificio. Risulterà essere presente anche una dispensa a servizio della mensa scolastica. Al suo interno sarà presente solo ed esclusivamente materiali per la distribuzione dei pasti per i bambini della scuola. 6.3 SERVIZI TECNOLOGICI Impianti di produzione di calore Per gli impianti di produzione di calore saranno rispettate le disposizioni di prevenzione incendi in vigore. Non saranno utilizzate stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti. La scuola sarà dotata di impianto di produzione calore non alimentato da combustibile liquido o gassoso. All'interno dell'attività non risultano essere presenti pertanto impianti a gas. L'impianto di produzione calore sarà formato da pompa di calore geotermica posizionata all'interno del locale tecnico e pompa di calore aria-acqua installata all'esterno del fabbricato. Essi alimenteranno circuiti a pannelli radianti a pavimento che risulteranno scaldare completamente l'attività. All'interno del locale tecnico risulteranno essere presenti oltre alla pompa di calore geotermica impianti e macchinari idraulici quali pompe, valvole, accumuli di acqua ecc. Tale locale tecnico compartimentato mediante pareti e strutture REI60 sarà accessibile solo dal personale addetto per mezzo di porta esterna all'attività scolastica. Il locale risulterà per quindi avere ingresso dedicato stante su spazio a cielo libero. In prossimità del locale tecnico sarà installato un estintore a CO2 per la protezione degli impianti Impianti di condizionamento e di ventilazione L edificio scolastico sarà dotato di impianti di climatizzazione invernale centralizzato ed impianti di ventilazione centralizzati. L'edificio scolastico risulterà esser dotato di impianto geotermico per il raffrescamento di esso, tramite pannelli radianti a pavimento. Esso risulterà coprire tutta l'attività scolastica esclusa la palestra. Le centrali di trattamento aria saranno ubicate in copertura del fabbricato. Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri, vie di uscita, locali che presentino pericolo di incendio, esplosione e di scoppio. Sulle condotte che attraverseranno però strutture compartimentate saranno previste idonee serrande tagliafuoco od altri sistemi di compartimentazione in corrispondenza degli attraversamenti. 9 di 30

11 Dispositivo di controllo Comando manuale. L impianto sarà dotato di un dispositivo di comando manuale, situato in un punto facilmente accessibile, per l arresto dei ventilatori in caso di incendio Condizionamento localizzato L edificio scolastico non sarà dotato di impianti di condizionamento dell aria realizzato mediante armadi condizionatori Impianti centralizzati per la produzione di aria compressa L edificio scolastico non sarà dotato di impianti centralizzati per la produzione di aria compressa. 6.4 SPAZI PER L INFORMAZIONE E LE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE Articolo non applicabile in quanto l edificio scolastico non avrà spazi per l informazione e le attività parascolastiche. 6.5 AUTORIMESSE L edificio scolastico non sarà dotato di autorimesse. 6.6 SPAZI PER SERVIZI LOGISTICI Mense L edificio scolastico sarà dotato di locali destinati alla distribuzione e/o consumazione dei pasti. A servizio della mensa sita al piano terra sarà solamente presente una dispensa contenente il materiale necessario per la distribuzione dei pasti agli alunni in quanto essi saranno reperiti da altra attività esterna la scuola. La mensa risulterà avere un massimo affollamento pari a 136 persone: A disposizione di essa saranno presenti due uscite di sicurezza di larghezza non inferiore a 2 moduli, un estintore di classe estinguente pari a 55A 233BC ed un idrante UNI Dormitori L edificio scolastico non sarà dotato di locali destinati all alloggiamento. 7 IMPIANTI ELETTRICI 7.0 GENERALITÀ Gli impianti elettrici dell edificio scolastico saranno realizzati in conformità ai disposti di cui alla Legge n. 186 del L edificio sarà munito di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permette di togliere tensione all impianto elettrico dell attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell ingresso o in posizione presidiata. 7.1 IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA L edificio scolastico sarà dotato di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. L impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone: - illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux; 10 di 30

12 - impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme. Nessun altra apparecchiatura sarà collegata all impianto elettrico di sicurezza. L alimentazione dell impianto di sicurezza potrà essere inserita anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. L autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30 minuti. L edificio scolastico sarà dotato di lampade singole con alimentazione autonoma. Il dispositivo di carica degli accumulatori sarà di tipo automatico e tale da consentirne la ricarica completa entro 12 ore. 8 SISTEMI DI ALLARME 8.0 GENERALITÀ L edificio scolastico sarà munito di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando sarà posto in locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola. 8.1 TIPO DI IMPIANTO L edificio scolastico, di tipo 2 (presenza contemporanea da 301 a 500 persone), utilizzerà lo stesso impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, per il quale sarà convenuto un particolare tipo di suono; sarà inoltre previsto anche un impianto di altoparlanti. L impianto di allarme sarà comunque alimentato dall impianto elettrico di sicurezza. 9 MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE INCENDI Numero di estintori portatili 10 n. Numero di naspi DN 20 - n. Numero di idranti DN 45 7 n. Numero di idranti DN 70 - n. Numero di attacchi di mandata DN 70 per VVF 1 n. 9.0 GENERALITÀ L edificio scolastico sarà dotato di idonei mezzi antincendio come di seguito precisato. 9.1 RETE IDRANTI Quanto segue tiene anche conto della Lettera Circolare P 2244/4122 del relativa ai naspi. L edificio scolastico, di tipo 2 sarà dotato di una rete di idranti chiusa ad anello. Essendo che la scuola sarà ubicata interamente al piano terra dell'edificio non saranno presenti colonne montanti nei vani scala. La scuola in progetto, essendo ubicata completamente al piano terra dell'edificio avrà a disposizione unico attacco autopompa per tutto l'impianto. L alimentazione idrica sarà in grado di assicurare l erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min ciascuno; la pressione residua al bocchello sarà di 1,5 bar; l autonomia sarà di almeno 60 min. L acquedotto non garantisce le condizioni di cui al punto precedente; sarà pertanto installata una idonea riserva idrica alimentata da acquedotto pubblico o da altre fonti. Tale riserva sarà costantemente garantita. Le elettropompe di alimentazione della rete antincendio saranno alimentate elettricamente da una propria linea preferenziale. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete saranno protette dal gelo, dagli urti e dal fuoco. 11 di 30

13 9.2 ESTINTORI L edificio scolastico sarà dotato di estintori portatili aventi capacità estinguente pari a 55A 233BC di tipo approvato dal Ministero dell interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 m 2 di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. A servizio del fabbricato adibito a scuola saranno presenti un totale di n. 9 estintori 55A233BC, mentre un estintore 34A233BC sarà a servizio del ripostiglio polizie. A servizio dei locali tecnici sarà prevista l installazione di estintori a CO IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Nell'edificio scolastico non sarà necessaria l installazione di impianto di rilevazione automatica d incendio o di estinzione automatica. 10 SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza, sarà realizzata applicando le disposizioni espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al DLgs n. 81 del NORME DI SICUREZZA PER LE SCUOLE DI TIPO 0 Articolo non applicabile in quanto l edificio scolastico non è di tipo 0 (presenza contemporanea fino a 100 persone). 12 NORME DI ESERCIZIO Il responsabile dell attività predisporrà un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli, relativi all efficienza dei seguenti impianti ed attrezzature, finalizzati alla sicurezza antincendio: - impianti elettrici; - illuminazione di sicurezza; - presidi antincendio; - dispositivi di sicurezza e di controllo; - aree a rischio specifico; - osservanza della limitazione dei carichi d incendio nei vari ambienti dell attività. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e reso disponibile per i controlli da parte dell autorità competente PIANO DI EMERGENZA Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell anno scolastico VIA DI USCITA Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale USCITE DI SICUREZZA L agevole apertura e la funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza non saranno in alcun caso compromesse, durante i periodi di attività della scuola; sarà verificata la loro efficienza prima dell inizio delle lezioni ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI SICUREZZA Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza. 12 di 30

14 12.4 DEPOSITI DI SOSTANZE INFIAMMABILI L edificio scolastico non sarà dotato di locali per il deposito o per l utilizzo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili TRAVASO DI LIQUIDI INFIAMMABILI Nell edificio scolastico non saranno utilizzati liquidi infiammabili DEPOSITO DI RECIPIENTI CONTENENTI GAS Nell edificio scolastico non saranno depositati o utilizzati recipienti contenenti gas compressi INTERRUZIONE DELL ALIMENTAZIONE DI COMBUSTIBILE Articolo non pertinente in quanto all'interno dell'attività scolastica non saranno presenti apparecchiature od utensili alimentati con combustibile liquido o gassoso ARCHIVI E DEPOSITI L edificio scolastico non sarà dotato di depositi per i materiali ed archivi SCAFFALATURE Eventuali scaffalature saranno a distanza non inferiore a 0,6 m dall intradosso del solaio di copertura RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Il responsabile dell attività provvederà personalmente alla gestione della sicurezza. Il responsabile dell attività, trattandosi di un edificio scolastico di elevata complessità e capienza, per la gestione della sicurezza si avvarrà di un responsabile della sicurezza. 13 NORME TRANSITORIE Articolo non applicabile in quanto l edificio scolastico è di nuova costruzione. 13 di 30

15 CAPITOLO 2 Relazione tecnica ai fini antincendio per l installazione di un impianto fotovoltaico sullo stabile oggetto Guida all installazione degli impianti fotovoltaici Edizione anno 2012 Ministero dell interno Prot del 07/02/ di 30

16 A.2 - RELAZIONE TECNICA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' NON REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO Guida all installazione degli impianti fotovoltaici Edizione anno 2012 Ministero dell interno Prot del 07/02/2012 La relazione tecnica evidenzia l osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio, tramite l individuazione dei pericoli di incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attuare per ridurre i rischi. PREMESSA Il presente progetto si riferisce ad una nuova costruzione adibita a scuola primaria elementare denominata sita a "Reno Centese" nel comune di Cento. La scuola primaria ospiterà un totale di 300 bambini, 20 insegnati, 5 persone a servizio degli uffici, e 5 bidelli per un totale di 330 persone. La scuola ricadrà pertanto nell attività n C ai sensi del D.P.R. 151/2011 in riferimento all attività di scuola di ogni ordine, grado e tipo con la presenza di oltre 300 persone. Essa risulterà essere ubicata su unico piano fuori terra (Piano Terra), Sulla copertura della scuola in progetto sarà installato un impianto fotovoltaico composto da n. 152 pannelli aventi una potenza totale pari a 38KWp. GENERALITÀ Gli impianti fotovoltaici non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. In via generale l installazione di un impianto fotovoltaico, in funzione delle caratteristiche elettriche/costruttive e/o delle relative modalità di posa in opera, può comportare una aggravio del preesistente livello di rischio che può concretizzarsi, per il fabbricato servito, in termini di : interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale/totale di traslucidi, impedimenti apertura evacuatori); ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili; rischio di propagazione delle fiamme all esterno o verso l interno del fabbricato(presenza condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento. Sarà valutato l eventuale pericolo di elettrocuzione cui può essere esposto l operatore VVF per la presenza di elementi circuitali in tensione. Sarà garantita ai sensi del D.Lgs. 81/2008 l accessibilità all impianto per effettuare le relative operazioni di manutenzione e controllo. CAMPO D APPLICAZIONE Rientrano, nel campo di applicazione della seguente guida, gli impianti con tensione in corrente continua (c.c.) non superiore a 1500 V. 15 di 30

17 IMPIANTI DI NUOVA INSTALLAZIONE REQUISITI TECNICI L impianto fotovoltaico ai fini della prevenzione incendi sarà progettato, realizzato e mantenuto a regola d arte. Ove l impianto sia eseguito secondo i documenti tecnici emanati dal CEI (norme e guide) e/o dagli organismi di normazione internazionale, esso si intende realizzato a regola d arte. Inoltre tutti i componenti saranno conformi alle disposizioni comunitarie nazionali applicabili. In particolare, il modulo fotovoltaico sarà conforme alle Norme CEI EN CEI EN L installazione dell impianto fotovoltaico sarà eseguita in modo da evitare la propagazione di un incendio dal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato. Per ottenere questo, l'impianto fotovoltaico sarà installato su strutture ed elementi di copertura incombustibili (classe 0 secondo il D.M. 26/06/1984 oppure classe A1 secondo il D.M. 10/03/2005). In sostituzione a ciò per garantire la non propagazione dell'incendio si potrà interporre tra i moduli fotovoltaici e il piano d'appoggio, uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI30 ed incombustibile (classe 0 secondo il D.M. 26/06/1984 oppure classe A1 secondo il D.M. 10/03/2005). I moduli e le condutture elettriche consentiranno il corretto funzionamento e la manutenzione e terranno contro dell esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi. A servizio dell attività sottostante saranno presenti apposite aperture di aerazione, l impianto fotovoltaico sarà in ogni caso installato ad un metro da tali aperture. Si precisa che saranno inoltre presenti elementi verticali di compartimentazione antincendio posti all interno dell attività sottostante al piano di appoggio dell impianto fotovoltaico, anch'essi risulteranno essere distanti dall'impianto almeno un metro. L impianto fotovoltaico avrà le seguenti caratteristiche: - sarà previsto un dispositivo di comando di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini il sezionamento dell impianto elettrico, all interno del compartimento/fabbricato nei confronti delle sorgenti di alimentazione, ivi compreso l impianto fotovoltaico; - in caso di presenza di gas, vapori,nebbie infiammabili o polveri combustibili, al fine di evitare i pericoli determinati dall innesco elettrico, sarà installato la parte di impianto di corrente continua, compreso l inverter, all esterno delle zone classificate ai sensi del D.Lgs 81/2008 Allegato XLIV. Si precisa che l impianto di corrente continua e l inverter saranno installati all interno di un apposito locale inglobato nella volumetria del fabbricato opportunamente compartimentato con strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco pari a R/REI 60; - nel caso in cui ci sia pericolo di esplosione per la presenza di materiale esplodente, il generatore fotovoltaico e tutti gli altri componenti in corrente continua costituenti potenziali fonti di innesco, dovranno essere installati alle distanze di sicurezza stabilite dalle norme tecniche applicabili; - I componenti dell impianto non saranno installati in luoghi definiti luoghi sicuri ai sensi del D.M. 30/11/1983, ne essere di intralcio alle vie di esodo; - Le strutture portanti, ai fini del soddisfacimento dei livelli di prestazione contro l incendio di cui al DM 30/11/2007, saranno verificate e documentate tenendo conto delle variate condizioni dei carichi strutturali sulla copertura, dovute alla presenza del generatore fotovoltaico, anche con riferimento al DM 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni 16 di 30

18 VERIFICHE Periodicamente e ad ogni trasformazione, ampliamento o modifica dell impianto saranno eseguite e documentate le verifiche ai fini del rischio incendio dell impianto fotovoltaico, con particolare attenzione ai sistemi di giunzione e di serraggio. SEGNALETICA DI SICUREZZA L area in cui è ubicato il generatore di calore ed i suoi accessori, qualora accessibile, sarà segnalata con apposita cartellonistica conforme al D.Lgs. 81/2008. La predetta cartellonistica riporterà la seguente dicitura: Attenzione: Impianto fotovoltaico in tensione durante le ore diurne (.Volt) La predetta segnaletica, resistente ai raggi ultravioletti, sarà installata ogni 10 metri per i tratti di conduttura. I generatori fotovoltaici che saranno installati sulla copertura dei fabbricato in oggetto, saranno segnalati mediate l apposita segnaletica che sarà installata in corrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricato. I dispositivi di sezionamento di emergenza saranno individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al titolo V del D.Lgs 81/08. SALVAGUARDIA DEGLI OPERATORI VVF Per quanto riguarda la salvaguardia degli operatori VVF si rimanda a quanto indicato nella nota Protem 622/867 del 18/02/2011, recante Procedure in caso di intervento in presenza di pannelli fotovoltaico e sicurezza degli operatori vigili del fuoco. IMPIANTI ESISTENTI Articolo non applicabile in quanto l impianto fotovoltaico sarà di nuova installazione. 17 di 30

19 CAPITOLO 3 Relazione tecnica ai fini antincendio per la realizzazione di una palestra Attività n B ai sensi del D.P.R. 151/ di 30

20 DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATA DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO (ai sensi del DM ) B2 - RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica è redatta a dimostrazione dell'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi. DISPOSIZIONE ANTINCENDIO: DECRETO 18 MARZO 1996 DECRETO 06 GIUGNO 2005 Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi. DISPOSIZIONI ANTINCENDIO COLLEGATE D.M Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali Circ. M.I. n.9 ( ) Chiarimenti sull'art. 12 DM Circ. M.I. n.21 ( ) Utilizzo occasionale di impianti sportivi al chiuso per spettacoli musicali dal vivo Circ. M.I. P714/4101 ( ) Trasmissione dei quesiti esaminati dal CTS per la prevenzione incendi D.M Modifiche ed integrazioni al DM Circ M.I. P741/4101 ( ) Trasmissione per via informatica di chiarimenti inerenti l'attività di prevenzione incendi D.M Modifiche ed integrazioni al decreto ministeriale 18 marzo 1996, recante norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi D.M Proroga del termine contenuto all'articolo 15, comma 1, del decreto del Ministro dell'interno 6 giugno 2005, riguardante «Modifiche ed integrazioni al decreto ministeriale 18 marzo 1996, recante norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi». PREMESSA Il presente progetto si riferisce alla costruzione di una nuova palestra comunale a servizio della scuola primaria elementare in progetto sita a Reno Centese nel comune di Cento. La palestra risulterà essere utilizzata principalmente dalle scolaresche durante l'orario scolastico ma anche da gruppi di persone esterne durante l'orario extra scolastico. La palestra in oggetto sarà adiacente alla scuola, risulterà essere separata da essa per mezzo di strutture REI60 e comunicherà con essa tramite filtro a prova di fumo areato con medesime caratteristiche di resistenza al fuoco. La palestra sarà inoltre dotata di servizi e spogliatoi. L'attività è individuata al Punto 65 del D.P.R , n. 151: "Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m 2.. L altezza antincendi dell edificio è inferiore a 12 m siccome la palestra risulta essere ubicata al piano terra. La presenza contemporanea sarà non superiore a 160 persone calcolata per una densità di affollamento pari a 0,4 persone/m 2. L'affollamento è stato calcolato sulla base delle superficie calpestabile del campo sportivo, dal momento che questo potrà essere utilizzato anche per eventi sportivi riguardanti più classi della stessa scuola contemporaneamente. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE Nella palestra non sarà prevista la presenza di spettatori. 19 di 30

21 2 DEFINIZIONI Si fa riferimento ai termini, definizioni generali, simboli grafici di prevenzione incendi e tolleranze dimensionali previste dal DM ed alle ulteriori definizioni riportate nel DM elencate di seguito: - Spazio di attività sportiva: spazio conformato in modo da consentire la pratica di una o più attività sportive; nel primo caso lo spazio è definito monovalente, nel secondo polivalente; più spazi di attività sportiva contigui costituiscono uno spazio sportivo polifunzionale. - Zona di attività sportiva: zona costituita dallo spazio di attività sportiva e dai servizi di supporto. - Spazio riservato agli spettatori: spazio riservato al pubblico per assistere alla manifestazione sportiva. - Zona spettatori: zona riservata al pubblico che comprende lo spazio riservato agli spettatori, i servizi di supporto ad essi dedicati gli eventuali spazi e servizi accessori con i relativi percorsi. - Spazi e servizi di supporto: spazi e servizi direttamente funzionali all attività sportiva o alla presenza di pubblico. - Spazi e servizi accessori: spazi e servizi, non strettamente funzionali, accessibili al pubblico o dallo stesso fruibili. - Impianto sportivo: insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive. L impianto sportivo comprende: a) lo spazio o gli spazi di attività sportiva; b) la zona spettatori; c) eventuali spazi e servizi accessori; d) eventuali spazi e servizi di supporto. - Impianto sportivo all aperto: impianto sportivo avente lo spazio di attività scoperto. Questa categoria comprende anche gli impianti con spazio riservato agli spettatori coperto. - Impianto sportivo al chiuso: tutti gli impianti non identificabili tra quelli all aperto. - Complesso sportivo: uno o più impianti sportivi contigui aventi in comune infrastrutture e servizi; il complesso sportivo è costituito da uno o più impianti sportivi e dalle rispettive aree di servizio annesse. - Complesso sportivo multifunzionale: complesso sportivo comprendente spazi destinati ad altre attività, diverse da quella sportiva, caratterizzato da organicità funzionale, strutturale ed impiantistica. - Area di servizio annessa: area di pertinenza dell impianto o complesso sportivo recintata per controllarne gli accessi. - Area di servizio esterna: area pubblica o aperta al pubblico, che può essere annessa, anche temporaneamente, all impianto o complesso sportivo mediante recinzione fissa o mobile. - Zona esterna: area pubblica circostante o prossima all impianto o complesso sportivo che consente l avvicinamento allo stesso, e lo stazionamento di servizi pubblici o privati. - Spazi di soccorso: spazi raggiungibili dai mezzi di soccorso e riservati alla loro sosta e manovra. - Via d uscita: percorso senza ostacoli al deflusso che conduce dall uscita dello spazio riservato agli spettatori e dallo spazio di attività sportiva all area di servizio annessa o all area di servizio esterna. - Spazio calmo: luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito. Tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo ed avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi. - Percorso di smistamento: percorso che permette la mobilità degli spettatori all interno dello spazio loro riservato. - Strutture presso statiche: coperture di spazi di attività sostenute unicamente da aria immessa a pressione. - Capienza: massimo affollamento ipotizzabile. 20 IMPIANTI CON CAPIENZA NON SUPERIORE A 100 SPETTATORI O PRIVI DI SPETTATORI 20.1 CAPIENZA La presenza contemporanea sarà di 160 persone. L'affollamento è stato calcolato sulla base delle superficie calpestabile del campo sportivo, dal momento che questo potrà essere utilizzato anche per eventi sportivi riguardanti più classi della stessa scuola contemporaneamente. Al suo interno non risulteranno essere presenti spettatori in quanto la palestra in oggetto risulterà essere sfruttata solo ed unicamente per le attività delle scolaresche e di gruppi esterni durante l'orario extra scolastico SEPARAZIONE L impianto sportivo, realizzato al chiuso, sarà ubicato nel volume di altri edifici ove si svolgono attività di cui ai punti 67 del D.P.R Esso comunicherà con tali attività mediante pareti e filtri a prova di fumo areati con caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI di 30

22 20.3 USCITE DI SICUREZZA L impianto sarà provvisto di non meno di due uscite di sicurezza di cui almeno una di larghezza non inferiore a due moduli (1,2 m); la presente palestra risulterà essere dotata di due uscite di sicurezza di larghezza non inferiore a 1,20m. Nella zona servizi e spogliatoi, sarà inoltre prevista un ulteriore uscita di sicurezza di larghezza pari a 1,80m. L impianto sportivo, realizzato al chiuso, avrà le vie di uscita di lunghezza massima non superiore a 40 m. Le uscite di sicurezza all'interno della palestra saranno in tutto 3. Tutte avranno larghezza minima di 1,20 metri con aperture nel senso dell'esodo e dotate di maniglione antipanico con marchio CE. Verifica delle uscite di sicurezza: Numero totale di uscite 3 n. Larghezza delle uscite 1,20-1,20-1,80 m Numero totale di moduli 7 mod. Capacità di deflusso 50 pers./mod. Capacità totale di evacuazione 350 persone Capienza totale 160 persone Lunghezza massima delle vie di uscita 28 m Numero di scale / n. Larghezza delle scale / m 20.4 STRUTTURE, FINITURE E ARREDI I requisiti di resistenza al fuoco e le protezioni da adottare per gli elementi strutturali dei locali saranno valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto Ministeriale del 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Non sono previste poltrone o altri mobili imbottiti ne sedili costituiti da materiali rigidi combustibili in quanto la palestra risulterà essere utilizzata solo per esercitazioni degli alunni e attività sportive di piccoli gruppi esterni. I materiali saranno omologati ai sensi del DM Le pavimentazioni delle zone dove si praticano le attività sportive, all interno degli impianti sportivi, saranno considerate attrezzature sportive e non necessiteranno di classificazione ai fini della reazione al fuoco. Non saranno posati in opera cavi elettrici o canalizzazioni che possano provocare l insorgere o il propagarsi di incendi all interno di eventuali intercapedini realizzate al di sotto di tali pavimentazioni. L impianto sportivo sarà dotato di accorgimenti migliorativi delle condizioni globali di sicurezza dei locali, quali impianto di allarme incendi ed impianto di spegnimento tramite Idranti UNI45; 20.5 DEPOSITI L'impianto sportivo non risulterà esser provvisto di locali destinati a deposito di materiale combustibile. Non sono previsti depositi di sostanze infiammabili IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici devono essere realizzati in conformità alla Legge n. 186 del ; la rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura prevista dalla Legge 46 del e successivi regolamenti di applicazione. Sarà installato un impianto di illuminazione di sicurezza che assicurerà un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita MEZZI DI ESTINZIONE L impianto sportivo, realizzato al chiuso, sarà dotato di un adeguato numero di estintori portatili. Gli estintori portatili avranno capacità estinguente non inferiore a 55A 233BC; a protezione di aree ed impianti a rischio specifico saranno previsti estintori di tipo idoneo. 21 di 30

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