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1 ASCOMAC Federazione Nazionale Commercio Macchine Aderente alla CONFCOMMERCIO TAVOLO DI SETTORE MACCHINE MOVIMENTO TERRA DOCUMENTO DI PROPOSTA ASCOMAC Roma, 14 aprile 2011 Premessa Ascomac esprime il proprio ringraziamento ed apprezzamento per l iniziativa promossa dal Ministero dello sviluppo economico, finalizzata a fare il punto tra Istituzioni e Parti sociali sul settore delle Macchine Movimento terra e, più in generale, delle macchine da cantiere e per l edilizia, attraverso lo strumento tecnico del Tavolo di consultazione. Il presente Documento di Proposta della Federazione Ascomac, individua alcuni punti di interesse del Settore, oggetto di grande criticità e formula alcune proposte finalizzate a far ripartire l intera filiera delle costruzioni e delle infrastrutture ad iniziare dai macchinari. Lo scenario a) Crisi del settore: I Dati A fronte di una crescita complessiva del mercato mondiale delle macchine da cantiere pari ad un valore del + 60%, i dati relativi al mercato italiano delle macchine movimento terra e da cantiere confermano e certificano, anche nel 2010, lo stato di crisi della filiera dei macchinari da cantiere e per il movimento terra. Dopo il rilevante calo di mercato già registrato nel 2009 (- 37%), il 2010 si è chiuso con ulteriore flessione del 9%. Se confrontati con il periodo pre-crisi, i numeri sono impietosi: nel 2007 erano state n le macchine per il movimento terra e da cantiere vendute in Italia, solo n unità nel 2010: un crollo del 55%. Il primo trimestre 2011 indica un'ulteriore flessione del 10% per un dato complessivo attestato intorno al - 60% rispetto al Tabella di confronto Anno/Unità vendute/percentuali Anno Unità Vendute % confronto anno precedente % % ,3 % % % % Roma Via Isonzo, 34 Tel (r.a.) Fax e@mail: ascomac@ascomac.it web: CANTIERMACCHINE COGENA UNICEA UNIMOT INTEMAC

2 b) Crisi di settore: La filiera delle imprese In questi due anni, le imprese del settore hanno naturalmente fatto ricorso a propri fondi accantonati prudenzialmente. L entità della crisi, tuttavia, richiede oggi con estrema urgenza, l adozione di provvedimenti strutturali, atti a far ripartire l intera filiera della distribuzione delle macchine e dei servizi: dal pagamento dei debiti scaduti, all avvio di piccole opere sul territorio nazionale, alla programmazione di interventi a salvaguardia dell ambiente e di contenimento (se non prevenzione), del dissesto idrogeologico che sta colpendo ampie aree del Paese. L anno 2010 è stato caratterizzato da due provvedimenti di sostegno quali la cd Tremonti Ter ed il Decreto incentivi che, pur importanti in linea di principio, non hanno conseguito quei risultati sperati, il primo per mancanza di utili da detassare in un periodo di crisi e di "fermo macchine", il secondo per la eccessiva burocrazia delle procedure, per la condivisione anche con il settore agricolo dei fondi previsti, per l alternatività con la Legge Tremonti. Senza trascurare, poi, la complessità del sistema appalti e la mancanza strutturale di norme attuative di provvedimenti tra cui il D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i e il D.Lgs. n. 285/1992 e s.m.i relativi alla sicurezza e alla circolazione stradale delle macchine. c) Crisi di settore: Gli effetti In assenza di cure forti, il settore rischia il collasso di cui poco si parla, con un impatto devastante sull'intera filiera della fabbricazione e distribuzione delle macchine e dei relativi servizi: concessionari storici e officine specializzate nella assistenza delle macchine hanno chiuso e continuano a chiudere i battenti con la perdita di posti di lavoro e competenze specialistiche si impoverisce il presidio del territorio, con ripercussioni negative sulla salvaguardia dell ambiente e del sistema idrogeologico si accentua la perdita di tanti posti di lavoro; le stime Ance sull'intero settore parlano di oltre lavoratori lasciati a casa non vengono premiati gli investimenti fatti dalle aziende in innovazione e ricerca, tesi a migliorare la qualità complessiva del sistema. Al risparmio deve corrispondere un utilizzo efficiente delle risorse già disponibili: investimenti mirati a partire da piccole opere che, finalmente, consentirebbero all Italia di riorganizzarsi e ristrutturarsi sotto il profilo ambientale, paesaggistico, infrastrutturale, energetico e cioè di svilupparsi. Purtroppo, la mancanza di misure operative immediate finisce, come abbiamo più volte segnalato presso le sedi competenti, per allontanare l'orizzonte della ripresa: pagamenti bloccati, risorse non spese, misure fiscali troppo restrittive, forti perdite occupazionali, regole frammentate sono solo alcuni dei punti su cui lavorare immediatamente. Tutte proposte che abbiamo ribadito al Governo e al Parlamento anche in occasione della grande Manifestazione degli Stati Generali delle Costruzioni, lo scorso 1 dicembre

3 Le Priorità Realizzazione di opere e infrastrutture e sblocco delle risorse Rilancio del Piano casa Semplificazione normativa e amministrativa, attuazione delle norme primarie ancora prive di decreti attuativi in materia di omologazione e circolazione stradale, sicurezza prodotto, sicurezza del lavoro, formazione e addestramento del conducente, manutenzione e utilizzo corretto del macchinario Modifica strutturale delle regole del Patto di Stabilità interno Saldo dei pagamenti dovuti alle imprese dalla Pubblica Amministrazione per i lavori eseguiti Interventi congiunturali sulle imprese in crisi, appartenenti alla filiera del macchinario, con particolare riferimento alle reti distributive e di assistenza costituite da piccolissime, piccole e medie imprese di cui poco o nulla si parla Regime di aiuto all'investimento e sostegno all'esercizio finalizzati al rinnovo del parco macchine esistente, avente una certa età di esercizio, in termini di sicurezza, emissioni acustiche ed inquinanti Introduzione nel sistema appalti di un punteggio premiale atto a valorizzare l'impiego di macchine nuove acquistate a partire ad es. da una data certa da definire. Le Proposte operative Una politica industriale e di servizi per il settore del macchinario per le costruzioni deve congiuntamente riguardare sia la filiera del macchinario sia la più ampia filiera delle costruzioni, e cioè il cliente finale, che ricomprende il macchinario e la filiera delle Istituzioni che a diverso titolo normano e disciplinano il settore. Occorre individuare provvedimenti che: Istituiscano e definiscano un sistema incentivante fondato su elementi chiari, semplici, immediatamente applicabili quali ad es. anzianità del macchinario, livello di emissioni inquinanti, classificazione ed individuazione del macchinario da sostituire in base al Codice Ateco unitamente a Codice Istat e altri riferimenti certi etc. attraverso il meccanismo collaudato e conosciuto della cd legge Tremonti. raccordino, coordinino ed attuino la normativa esistente in materia ad es. di formazione dei conduttori, di verifiche periodiche di macchine ed attrezzature, di revisione veicoli per la circolazione stradale sviluppino e promuovano l apertura di cantieri e la realizzazione di opere ed infrastrutture attraverso: 1) da un lato, l impiego di macchine sicure, ad alta efficienza energetica, a basso impatto ambientale, rispondenti a direttive di prodotto specifiche ed alla normativa in materia di sicurezza nell impiego, alla normativa stradale 2) dall altro un regime di aiuto all investimento e di sostegno all esercizio di macchine rispondenti al punto precedente. Una politica industriale orientata alla macchina/attrezzatura deve partire e valorizzare il ciclo di vita della macchina, sintetizzabile, a grandi linee, in tre fasi: 3

4 FABBRICANTI IMPORTATORI DISTRIBUTORI NOLEGGIATORI PRODOTTO MACCHINA ATTREZZATURA CLIENTI FINALI COSTRUZIONI ISTITUZIONI FASE 1 - IMMISSIONE IN COMMERCIO E MESSA IN SERVIZIO Fabbricazione Importazione Distribuzione Noleggio di macchine, attrezzature intercambiabili e componenti di sicurezza rispondenti alla normativa vigente Acquisto / Noleggio di macchine, attrezzature intercambiabili e componenti di sicurezza rispondenti alla normativa vigente (certificazione CE, immatricolazione, verifiche periodiche, registro controllo, revisioni veicoli, smaltimento veicoli fuori uso etc.). PROPOSTE Acquisto / Noleggio Mappatura delle banche dati esistenti (Inail, Ispesl, Protezione civile, Trasporti, VV.F. Dogane etc.) a) REGIME DI AIUTO ALL INVESTIMENTO Individuazione di un sistema incentivante fondato su elementi chiari, semplici, immediatamente applicabili. Es. Modello Legge cd Tremonti Ter b) APPALTI E BANDI DI GARA Accesso alle gare pubbliche e regime di premialità da parte delle stazioni appaltanti attraverso l inserimento di requisiti che valorizzino l innovazione tecnologica, emissioni inquinanti etc. per determinati lavori ad es. nel centro storico, altro da verificare c) REGISTRO PUBBLICO / BANCA DATI UNICA Unificazione e coordinamento delle B.D. attuali (Inail, Ispesl, Protezione civile, Trasporti, VV.F., Dogane etc.) al fine di realizzare il passaporto macchina contenente tutte le informazioni previste per legge FASE 2 ESERCIZIO Formazione ed addestramento Rispetto Obblighi di legge Individuazione Soggetti: Enti, Organizzazioni, Associazioni di Categoria Certificazione operatori/conduttori manutentori e Emanazione provvedimenti attuativi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. 4

5 Mantenimento nel tempo dei requisiti iniziali di sicurezza attraverso manutenzione ordinaria e straordinaria Verifiche periodiche ai fini della sicurezza del lavoro Revisione veicoli Ai fini della circolazione stradale Attribuzione attività di revisione sulla base della normativa in materia di revisione autoveicoli Adempimenti ambientali (Sistri) Es. olio idraulico, olio motore etc. Programmi di informazione per i clienti finali Rispetto adempimenti Rispetto adempimenti Rispetto PROPOSTA adempimenti Controllo del rispetto di quanto previsto dalla legislazione vigente Emanazione provvedimenti attuativi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (T.U. Sicurezza) Emanazione provvedimenti attuativi del D.Lgs. n. 285/1992 e s.m.i. e Regolamento NCdS (Nuovo Codice della Strada) Individuazione di specifiche attività/adempimenti semplificati che tengano conto delle necessità del settore REGIME DI SOSTEGNO ALL'ESERCIZIO attraverso la mappatura e la individuazione della normativa di settore e proposte di modifica della normativa esistente. Es. provvedimenti di carattere fiscale riguardanti la vita della macchina (defiscalizzazione accise combustibili e lubrificanti etc.), le attività di adeguamento/miglioramento della sicurezza, delle emissioni, dell'efficienza etc. FASE 3 FINE CICLO OPERATIVO PROPOSTA SMALTIMENTO CONTROLLATO Individuazione di un provvedimento che, in relazione al regime di sostegno alla sostituzione di macchinari obsoleti (Vedi Fase 1), inneschi un meccanismo virtuoso di rottamazione programmata coinvolgendo l intera filiera dalla vendita al fine ciclo operativo della macchina attraverso Provvedimenti attuativi di normative comunitarie e nazionali in materia di veicoli fuori uso ed una semplificazione degli adempimenti per il settore. Roma, 14 aprile 2011 Dr. Carlo Belvedere Segretario Generale 5

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