PROCEDURE OPERATIVE CENTRO OPERATIVO PROVINCIALE di FIRENZE

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1 Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali CORPO FORESTALE DELLO STATO Comando Provinciale di Firenze PROCEDURE OPERATIVE CENTRO OPERATIVO PROVINCIALE di FIRENZE STAGIONE ESTIVA di SALA 2011 Approvate con atto dirigenziale n del 20/06/2011

2 Introduzione Le presenti procedure contengono le modalità per lo svolgimento dell attività di sala operativa del Centro Operativo Provinciale di Firenze (COP Firenze) e valgono per il periodo di attivazione estiva della sala (15 giugno-15 settembre), a decorrere dall anno 2011 e fino all approvazione di una versione successiva. Anticipazioni e/o eventuali proroghe dell apertura estiva di tale sala saranno determinate dalla Provincia di Firenze in base all andamento del fenomeno degli incendi boschivi all interno del territorio provinciale. Il Centro Operativo Provinciale di Firenze (COP Firenze), nel periodo della sua attivazione, ha il compito di gestire il servizio di prevenzione e di lotta attiva agli incendi boschivi nella provincia di Firenze, oltre a raccordarsi con la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione Toscana per gli eventi che richiedono un supporto interprovinciale, cioè l invio di risorse ubicate in altre province della Toscana. Nel periodo compreso fra il 15 giugno 2011 ed il 15 settembre 2011 il COP Firenze è ubicato presso la sala operativa provinciale di Firenze di Protezione Civile, in via dell Olmatello, n. 25. Il responsabile del COP Firenze è nominato con la Delibera di Giunta con la quale si approva il Piano operativo provinciale antincendi boschivi Al fine di garantire la funzionalità dell organizzazione AIB a livello regionale, il COP Firenze svolge servizio continuativo dalle ore 8.00 alle ore nel periodo ad alta operatività, dal 15 giugno al 15 settembre, indipendentemente dal periodo a rischio di incendio, compreso fra il 1 luglio ed il 31 agosto di ogni anno, come previsto dall art. 76 della Legge Forestale della Toscana e dall art. 61 del Regolamento Forestale. Al di fuori di tale periodo, all instaurarsi di situazioni a rischio, la SOUP può concordare con il COP Firenze l attivazione del servizio continuativo di sala operativa, oppure di anticipare o posticipare i servizi di cui sopra. Allo stesso modo, qualora vi siano condizioni di riduzione del rischio, il COP Firenze può concordare con la SOUP la sospensione o la riduzione dei servizi. Tutte le variazioni di orario del COP Firenze dovranno essere comunicate tempestivamente alla SOUP. Il COP Firenze cura inoltre la rilevazione giornaliera degli incendi boschivi verificatisi nel proprio territorio, predisponendo la necessaria modulistica e le relative banche dati secondo le indicazioni fornite dalla Regione e la procedura informatizzata prevista dal Piano operativo AIB Nel COP Firenze opera, con contributi diversi, personale delle seguenti strutture: - Amministrazione Provinciale di Firenze - Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca, - Amministrazione Provinciale di Firenze - Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, - Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Firenze, - Corpo Forestale dello Stato - Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Vallombrosa, - Comando Provinciale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Firenze, - Associazioni di Volontariato dell Antincendio Boschivo operanti in provincia di Firenze in convenzione con la Regione Toscana. Il personale con funzioni di responsabilità operativa nella gestione della sala (R.O.S. Responsabile Operativo di Sala Operativa) è fornito dall Amministrazione Provinciale di Firenze - Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca e dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Firenze. Il personale che svolge la funzione di operatore addetto di Sala (A.S. Addetto di Sala Operativa) è fornito da tutti gli Enti sopra indicati. I compiti del R.O.S. riguardano l organizzazione del lavoro e del personale per la gestione operativa dei turni di Sala, con funzioni decisionali e autonomia di giudizio, nell ambito delle procedure operative, per la risoluzione degli eventi di incendio boschivo verificatisi nel territorio della Provincia di Firenze. Per ogni turno viene garantita la presenza in sala operativa di un R.O.S.. I compiti dell A.S. consistono invece: - per gli operatori istituzionali, nello svolgimento degli incarichi assegnati dal responsabile operativo di Sala Operativa e delle funzioni relative a ricezione ed esecuzione delle telefonate e dei fax, alla consultazione dei programmi di sala (SIWAB, ZEROINT, AUGUSTUS), all ascolto, ricezione e trasmissione dei messaggi radio, all inserimento dei dati nel programma ZEROINT, con funzioni decisionali e autonomia di giudizio, nell ambito del rispetto delle procedure operative, anche in assenza del funzionario responsabile. - per gli operatori del volontariato, nello svolgimento degli incarichi assegnati dal responsabile operativo di Sala Operativa e delle funzioni relative a ricezione ed esecuzione delle telefonate e dei fax, alla consultazione del Procedure Operative COP FI, anno

3 programma di sala SIWAB, all ascolto, ricezione e trasmissione dei messaggi radio, nell ambito del rispetto delle procedure operative. Sostituzione degli A.S. prima dell inizio del turno: Gli addetti che per validi motivi non possono svolgere il turno di servizio programmato devono, con almeno 24 ore di anticipo rispetto all inizio dello stesso, e salvo documentati motivi di forza maggiore, contattare il referente della struttura di appartenenza per richiedere la sostituzione. Il referente della struttura di appartenenza può provvedere alla sostituzione, comunicandolo al COP Firenze, oppure deve informare il responsabile del COP Firenze dell impossibilità di sostituire il personale assente (vedi i casi di emergenze non prevedibili per le quali non risulta possibile fornire un adeguato preavviso). Nel caso in cui si verifichi l effettiva impossibilità di reintegro da parte della struttura a cui spettava il turno, deve essere data comunicazione al COP Firenze della necessità di organizzare comunque il personale presente per la gestione del turno. Sostituzione del R.O.S. prima dell inizio del turno: Il Responsabile di Sala che per validi motivi non può svolgere il turno di servizio programmato deve, con almeno 24 ore di anticipo rispetto all inizio dello stesso, e salvo documentati motivi di forza maggiore, contattare il referente della struttura di appartenenza per richiedere la sostituzione. Il referente può provvedere alla sostituzione del turno comunicandolo al COP Firenze. Altrimenti informa il responsabile del COP Firenze dell impossibilità di sostituire in sala il personale assente. Nel caso in cui si verifichi l effettiva impossibilità di copertura del turno da parte della struttura a cui spettava, il responsabile del COP Firenze (o il sostituto incaricato) può provvedere con personale di altre strutture alla sostituzione del funzionario mancante in sala. Ritardo nell entrata in turno: Se per giustificati motivi un responsabile o un operatore di sala non può entrare in turno all ora prestabilita deve avvertire il COP Firenze del ritardo, spiegando i motivi del ritardo stesso. La validità delle giustificazioni addotte sarà rimessa al giudizio del R.O.S. e/o al responsabile del COP Firenze. Le competenze nell ambito dell attività di lotta agli incendi boschivi sono riassunte nel seguente schema: AMBITO COMPETENZA FUNZIONI INCENDI BOSCHIVI come definiti dall art. 69 della L.R. 39/00, art.69 INCENDI di INSEDIAMENTI CIVILI ed INDUSTRIALI, delle INFRASTRUTTURE e delle PERSONE presenti all interno delle aree interessate da incendi boschivi INCENDI di VEGETAZIONE REGIONE TOSCANA (CENTRO OPERATIVO PROVINCIALE di FIRENZE) COMANDO PROVINCIALE di FIRENZE del CORPO NAZIONALE dei VIGILI del FUOCO COMANDO PROVINCIALE di FIRENZE del CORPO NAZIONALE dei VIGILI del FUOCO I DO AIB della struttura antincendio boschivo operanti nell ambito della provincia di Firenze assumono la direzione delle operazioni di spegnimento. I Vigili del Fuoco assumono la direzione delle operazioni di spegnimento, con le modalità previste dalle proprie procedure operative. I Vigili del Fuoco assumono la direzione delle operazioni di spegnimento, con le modalità previste dalle proprie procedure operative. Le strutture AIB della Regione Toscana possono svolgere attività di supporto. Procedure Operative COP FI, anno

4 Gerarchia di Sala Operativa Responsabile Operativo di Sala Funzionario del CFS e/o della Provincia di Firenze (Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca) Addetto di Sala istituzionale Operatore di sala del CFS, della Provincia di Firenze (Serv. Protezione Civile), dei VVF Addetto di Sala del volontariato Operatore di sala delle Associazioni di Volontariato L assunzione delle decisioni operative di maggior rilevanza fa comunque capo al R.O.S. in turno. Scambio di informazioni fra le sale operative Lo scambio di informazioni fra gli operatori di sala del COP Firenze e della sala provinciale dei Vigili del Fuoco deve essere sempre pronto, immediato ed efficace. Nel caso in cui la segnalazione pervenga al COP Firenze si possono avere i seguenti casi: segnalazione di incendio boschivo = il COP Firenze attiva la propria struttura ed informa immediatamente la sala operativa dei VVF; segnalazione generica di incendio = il COP Firenze attiva la propria struttura ed immediatamente informa la sala operativa dei VVF; segnalazione di incendio di vegetazione = il COP Firenze comunica le informazioni della segnalazione alla sala operativa dei VVF per il necessario intervento e attiva la propria struttura per la relativa verifica, a meno di indicazioni contrarie specifiche che pervengano dalla sala operativa VVF. Nel caso in cui la segnalazione pervenga alla sala operativa dei VVF si possono avere i seguenti casi: segnalazione di incendio boschivo = la sala operativa dei VVF comunica le informazioni relative alla segnalazione al COP Firenze per il necessario intervento; segnalazione generica di incendio = la sala operativa dei VVF attiva la propria struttura ed immediatamente informa il COP Firenze; segnalazione di incendio di vegetazione = la sala operativa dei VVF attiva la propria struttura ed informa il COP Firenze. In casi particolari gli accordi operativi saranno definiti direttamente fra gli operatori delle due sale. Procedure Operative COP FI, anno

5 Criteri di attivazione del Direttore delle Operazioni Antincendi Boschivi (DO AIB) Secondo il Piano operativo AIB della Regione Toscana il Direttore delle Operazioni Antincendi Boschivi (DO AIB) è la figura che sul posto in cui si verifica un incendio boschivo dirige e coordina l attività di spegnimento e bonifica dello stesso, e mantiene i rapporti con la sala operativa che esercita la gestione diretta dell evento. Il Direttore delle Operazioni Antincendi Boschivi (DO AIB) deve essere attivato secondo i criteri dettati dal Piano operativo AIB della Regione Toscana, in relazione alla complessità delle operazioni da gestire, tenuto conto della disponibilità dei diversi Enti coinvolti. Ciò al fine di svolgere un adeguata attività di coordinamento delle squadre impiegate per l estinzione e dei mezzi in intervento, in funzione del contesto e delle condizioni in cui si verifica l incendio, ed indipendentemente da parametri quantitativi e/o di superficie percorsa dal fuoco. Nei casi in cui il personale in servizio di sala percepisca l aumento della complessità delle operazioni da gestire per il tramite delle informazioni fornite radio-telefonicamente dal referente è necessario che il DO AIB sia attivato, oppure sia perlomeno messo in stato di preallarme. In linea di principio il DO AIB deve essere attivato indicativamente quando sull evento: - siano coinvolte almeno due squadre appartenenti a strutture diverse; - siano coinvolti due gruppi, anche della stessa struttura; - siano richiesti e/o impiegati i mezzi aerei. - esplicita richiesta inoltrata dal referente presente sull incendio, anche su valutazione congiunta con il R.O.S del Centro Operativo Provinciale; L attivazione del DO AIB può essere attuata secondo il seguente schema di priorità: 1. Personale in servizio di D.O. competente per zona specifica Nel caso del territorio della provincia di Firenze si tratta in particolare del: - personale in turnazione H 24 per 365 gg dell Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, che opera sui Comuni di Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina e San Godenzo; - personale in turnazione H 24 per 365 gg della Comunità Montana del Mugello, che opera sui Comuni di Barberino di Mugello, Borgo S.L., Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia, Vicchio e Dicomano. 2. Personale del Corpo Forestale dello Stato che può svolgere tale compito in base ai ruoli e alle qualifiche che riveste ed in base ai contenuti della convenzione attualmente esistente tra Regione Toscana e Corpo Forestale dello Stato (messa a disposizione da parte del CFS di una pattuglia giornaliera con un componente idoneo allo svolgimento del servizio di DO AIB con reperibilità h 24). Tale personale opererà a seguito di richiesta inoltrata alla Centrale Operativa Regionale del Corpo Forestale dello Stato (tel ). Tecnici degli Enti Competenti per territorio (Provincia di Firenze) Secondo le indicazioni di disponibilità e di turnazioni contenute nel Piano operativo provinciale. 3. Tecnici dei Comuni Secondo le indicazioni di disponibilità e di turnazioni contenute nel Piano operativo provinciale. Qualora il DO non possa essere attivato o in sua momentanea assenza, il COP individua un Referente, con il compito di fornire le informazioni sull andamento dell evento e sulla necessità di eventuali supporti operativi e logistici, tra i Responsabili di Gruppo AIB o in loro assenza tra i caposquadra AIB, presenti sull evento. L operatore, per essere individuato quale referente, deve avere necessariamente in dotazione l apparato radio della rete regionale AIB. Procedure Operative COP FI, anno

6 Tale referente fornisce, alle strutture già presenti e alle strutture inviate dal COP ad ulteriore supporto, le indicazioni utili per l intervento, mantenendo il raccordo con le altre figure presenti. In caso di assenza sul posto del DO AIB, le squadre VV.FF. inviate in supporto operativo sugli incendi boschivi non dotate di apparato radio della Regione Toscana si coordineranno con il COP Firenze a mezzo del loro capo pattuglia tramite la Sala Operativa 115 dei Vigili del Fuoco. L individuazione della figura di referente per la Sala può anche essere fatta fra le seguenti categorie di strutture coinvolte nell organizzazione AIB della Regione Toscana già presenti sul posto ed elencate di seguito secondo un ordine che non è gerarchico: 1) Personale tecnico degli Enti Competenti quali Provincia, Comunità Montana, Unione dei Comuni, Comuni non specificatamente incaricato della direzione delle operazioni di spegnimento. 2) Personale del Corpo Forestale dello Stato non avente funzioni di DO AIB. E importante che il personale individuato come referente sia esperto nell ambito dello spegnimento degli incendi boschivi in quanto deve essere in grado di fornire tutte le informazioni che vengono richieste dalla sala. In attesa dell arrivo del DO AIB o senza dello stesso,la sala operativa svolge, per il tramite del referente individuato in loco, la funzione di coordinamento delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi in corso, sulla base delle informazioni di cui ha disponibilità. Non svolge quindi alcuna funzione di direzione delle operazioni di spegnimento. Successivamente il referente comunica la movimentazione delle squadre AIB, l evoluzione dell incendio, la fine delle operazioni di spegnimento ed il suo eventuale allontanamento; se sull evento rimangono ancora squadre per l effettuazione delle operazioni di bonifica o per il controllo, la sala individua tra queste un altra figura di referente con il quale mantenere i successivi contatti, fino all allontanamento di tutto il personale dal luogo dell evento. L eventuale richiesta di messa in preallarme o di intervento di un elicottero, avanzata dal referente, deve essere valutata con attenzione da parte del R.O.S. che richiede alla S.O.U.P. la messa in preallarme e l invio del velivolo solo se il referente è in grado di fornire le seguenti informazioni in maniera chiara, completa ed esauriente: - andamento dell evento, con riferimento ad eventuali minacce per l incolumità pubblica; - stima della superficie percorsa e possibile evoluzione dell incendio; - presenza di ostacoli al volo; - esistenza nelle vicinanze di punti di approvvigionamento idrico; - raccordo con le altre figure di caposquadra, capopattuglia o simili, presenti sul posto; - quantità e tipo delle forze presenti. La successiva attività del velivolo regionale è rimessa alla responsabilità diretta del pilota, che decide direttamente le modalità operative secondo le quali operare lo spegnimento, senza che il referente individuato abbia alcuna responsabilità in merito. Nei casi di estrema difficoltà nel reperire nell ambito della Provincia di Firenze una persona da utilizzare come Direttore delle operazioni AIB, in relazione ad un evento di gravità elevata, l addetto di sala si potrà raccordare con la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione Toscana per richiedere l eventuale invio di un DO AIB da un altra Provincia. Le responsabilità del Direttore delle operazioni di spegnimento nei confronti del personale operante sono le seguenti. Il DO AIB è la figura che coordina e dirige l attività di spegnimento e bonifica dell incendio, per cui l attività svolta durante lo spegnimento ricade sotto la sua responsabilità. Tale responsabilità inizia quando il DO AIB, una volta arrivato sul posto, comunica al COP o alla SOUP ed al personale presente la propria sigla radio e di aver completato la procedura di assunzione della direzione delle operazioni. Procedure Operative COP FI, anno

7 Tutto il personale che viene fatto intervenire successivamente sul luogo dell incendio sarà messo a conoscenza della presenza del DO AIB che dovrà contattare al momento dell arrivo sul luogo dell evento, per ricevere le necessarie disposizioni operative. Il direttore non è ovviamente responsabile di operazioni svolte da personale della cui presenza non è stato avvertito, oppure di operatori che si muovano autonomamente o in modo contrario alle sue disposizioni. Il direttore non è responsabile dell idoneità, della formazione e della dotazione antinfortunistica che il personale addetto all antincendio boschivo deve avere, né della messa a norma di mezzi ed attrezzature, in quanto è obbligo delle strutture di appartenenza inviare personale, mezzi ed attrezzature rispondenti alla vigente normativa antinfortunistica. Il termine dell attività di direzione si ha quando il DO AIB comunica al COP o alla SOUP la fine dell intervento, e conseguentemente si allontana dalla zona delle operazioni. Da questo momento decade la sua responsabilità nei confronti del personale operante. Il DO AIB potrà eventualmente avvalersi della collaborazione del Responsabile del Gruppo AIB e/o del Logista AIB, qualora presente sullo scenario dell incendio personale abilitato dalla Regione Toscana allo svolgimento di tali mansioni. Il Responsabile del Gruppo AIB è colui che organizza, su disposizioni del DO AIB, l attività delle 2-4 squadre che costituiscono il proprio gruppo AIB. Il Logista AIB, individuato dal DO AIB fra i Responsabili di Gruppo AIB presenti, può svolgere i seguenti compiti di: - organizzazione rifornimenti idrici dei mezzi AIB e delle vasche mobili; - organizzazione avvicendamento squadre (identificazione, tempistica, registrazione zona di impiego, turnazione); - assistenza al DO nei contatti radio-telefonici. Procedure Operative COP FI, anno

8 Criteri di priorità sulle richieste di contrasto agli incendi boschivi con gli aeromobili dello Stato (tratti dall allegato G della pubblicazione Disposizioni e Procedure Concorso della flotta aerea dello Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi edizione 2011) Nell inoltrare una richiesta di concorso aereo per l attività di spegnimento di incendi boschivi la priorità massima và assegnata alla salvaguardia della vita umana ed alla tutela di particolari ambienti naturali. Pertanto, per assegnare una corretta priorità, indicata sotto in ordine decrescente, deve essere ogni volta precisato se l area interessata dal fuoco è: limitrofa a zone abitate ed altre zone boschive e/o cespugliose con presenza di case e/o altre strutture civili, industriali e/o limitrofa a grandi arterie stradali; tale da minacciare persone, strutture abitative, industriali, commerciali, beni culturali ed architettonici interna e/o limitrofa a parchi nazionali e/o regionali, aree protette sottoposte a tutela ambientale o di particolare pregio; interessata da vento per cui la propagazione del fuoco si sviluppa in modo sensibile a vista; inaccessibile da terra per ostacoli naturali, per assenza di strade, per impraticabilità di piste forestali; un recente rimboschimento; un bosco di conifere. Procedure Operative COP FI, anno

9 Modalità di corretto impiego degli apparati radio La sigla radio del COP di Firenze è FIRENZE ZERO. Dal 15 giugno al 15 settembre il Centro Operativo Provinciale di Firenze, con sede presso la Sala Operativa Provinciale di Firenze di Protezione Civile, in via dell Olmatello, n. 25 ha quindi sigla FIRENZE 0. Per il restante periodo dell anno, fatte salve eventuali aperture rese necessarie per affrontare emergenze straordinarie, la sigla FIRENZE ZERO non viene utilizzata in quanto il Centro Operativo stesso è inattivo. Il Comando Provinciale CFS di Firenze (un tempo identificato con la sigla radio FIRENZE ZERO ) è invece identificato dalla sigla FORESTALE FIRENZE. Il corretto uso degli apparati radio (portatili, veicolari o di posti fissi) della rete della Regione Toscana in uso alle strutture AIB, deve rispettare le seguenti disposizioni. Le trasmissioni radio devono essere possibilmente brevi e non ripetitive e l operatore deve trasmettere quando non causa interferenze con altri collegamenti, non sovrapponendo la propria comunicazione a quella di altri operatori. Il termine di ogni frazione della conversazione deve essere segnalato con la dizione passo o cambio. Per comunicare il livello qualitativo di ricezione di un messaggio, e quindi l assenza o la presenza di disturbi nella comunicazione, si usano le seguenti dizioni: messaggio incomprensibile; messaggio comprensibile a tratti; messaggio comprensibile con difficoltà; messaggio comprensibile; messaggio perfettamente comprensibile ( forte e chiaro ). Il personale delle strutture in intervento, quando le condizioni lo permettono, è preferibile che operi in isoonda (senza cioè l utilizzo di ponti radio, posizionandosi in una zona il più possibile sgombra da ostacoli nella direzione dell interlocutore), mantenendo comunque il collegamento sul canale, tramite un altro apparato, o sintonizzandosi periodicamente da isoonda a ponte radio. Nell attivazione della trasmissione si deve chiamare la stazione ricevente fornendo la propria sigla radio (ad esempio Elicottero Firenze da Firenze Zero ). Alla chiamata radiofonica si risponde con una dizione che indichi la propria recettività all ascolto (ad esempio avanti per Firenze Zero ). Tra un passaggio e l altro nelle comunicazioni è necessario lasciare sempre qualche secondo di intervallo per permettere ad altre stazioni di inserirsi e consentire inoltre la disattivazione di eventuali ponti radio attivati. In caso di risposta positiva o negativa utilizzare l espressione affermativo o negativo ; in caso di interrogazione alla fine della frase utilizzare la dizione interrogativo. La ricezione del messaggio deve essere invece confermata con il termine ricevuto. Qualora la stazione ricevente non risponda alle prime chiamate non si deve insistere in modo continuativo, ma occorre piuttosto riprovare ad intervalli di tempo per lasciare il canale libero per altre comunicazioni. Per la trasmissione di un messaggio di emergenza o pericolo non si seguono le suddette procedure e si impone il silenzio radio con uno dei seguenti messaggi: BREAK SUL CANALE: MESSAGGIO DI EMERGENZA oppure INTERROMPERE LA COMUNICAZIONE: MESSAGGIO DI EMERGENZA. Nei collegamenti radio, durante le operazioni di estinzione in gestione diretta da parte del COP, si ha la seguente successione di precedenze: il direttore delle operazioni di spegnimento (DO AIB), i mezzi aerei, il COP Firenze, la SOUP, gli operatori in intervento. Nell utilizzo della rete radio regionale la priorità è riservata agli impieghi relativi alle comunicazioni durante le operazioni di prevenzione e repressione degli incendi boschivi. L uso dell apparato radio da parte delle strutture AIB operanti in Provincia di Firenze deve essere finalizzato esclusivamente al complesso delle attività connesse ai compiti di prevenzione, di vigilanza e di lotta agli incendi. Gli utenti non possono dare in uso apparati della rete radio a personale non appartenente alla struttura regionale antincendi, in attuazione delle disposizioni contenute nella Concessione rilasciata alla Regione Toscana dal Ministero delle Comunicazioni. Alle assegnazioni provvede solo ed esclusivamente il competente ufficio della Giunta Regionale. Le comunicazioni effettuate attraverso la rete radio AIB regionale sono registrate. Procedure Operative COP FI, anno

10 In caso di difficoltà di comunicazioni radio-telefoniche nella zona della Provincia oggetto di incendio boschivo, il personale del COP AIB dovrà provvedere ad inoltrare richiesta alla Sala Operativa della Protezione Civile della Provincia di Firenze, che avvierà la specifica procedura interna per l invio del ponte mobile di supporto. Procedure Operative COP FI, anno

11 Procedura 1 Gestione ordinaria del COP Firenze Alle ore 8 di ogni giorno, comunicare telefonicamente alla SOUP l apertura del COP FI. Informarsi sulla presenza di eventuali eventi in corso di cui ancora non è stata inviata relativa scheda RDI dalla SOUP (cioè della scheda riepilogativa dei dati riguardanti gli incendi gestiti direttamente dalla SOUP ). Deve essere quindi effettuato il passaggio di presa in carico delle consegne. Trascrivere sul brogliaccio di servizio l ora di apertura del COP, come da Allegato B. Prendere visione dei fax delle schede RDI arrivati nel corso dell orario notturno dalla SOUP (contenenti le notizie relative ad eventi o ad operazioni che sono state effettuate in modalità di gestione diretta da parte della SOUP). In caso di schede incomplete o poco chiare, contattare gli operatori della SOUP e chiedere chiarimenti in merito. Trascrivere le schede SOUP sulla scheda di rilevamento interventi per incendi in aree agroforestali. Inserire tali schede nel programma informatico Zeroint e inviare fax ai Comandi Stazione CFS competenti per territorio vedi Allegato A. Nei casi in cui ci sia una successione di passaggi nella gestione degli incendi fra la SOUP ed il COP (evento aperto dal COP e chiuso dalla SOUP; evento aperto dalla SOUP e passato al COP; evento che si protrae per più giorni) ogni Sala cura la compilazione dei dati per i periodi in cui ha la gestione diretta dell evento: la scheda o le schede RDI inviate via fax dalla SOUP contengono quindi soltanto le informazioni relative alle operazioni che sono state gestite direttamente dalla SOUP. Controllare che le schede del giorno precedente siano state completate e inserite, nonché inviate per fax ai Comandi Stazione. In caso negativo provvedere di conseguenza, come da Allegato A. In base alle previsioni del Piano operativo AIB della Regione Toscana il COP di Firenze provvede a verificare, nel minor tempo possibile, se le segnalazioni che gli pervengono corrispondono ad un incendio boschivo o ad altro tipo di incendio o a falsa segnalazione, pertanto attiva, tra le strutture competenti per territorio, quella più idonea a fornire le informazioni necessarie. In caso di incendio boschivo il COP deve quindi provvedere ad inviare sul posto una o più squadre della struttura ritenuta più idonea per l inizio della fase di estinzione oppure, se la verifica è stata già effettuata direttamente da una squadra idonea allo spegnimento, si attiva immediatamente la fase di estinzione. Eventuali segnalazioni da parte delle strutture AIB inserite nel piano provinciale, circa disfunzioni di qualsiasi natura devono essere riportate, per il tramite anche dei R.O.S. o degli A.S., al Responsabile del COP di Firenze e/o Referente Provinciale AIB. Alle ore 20 di ogni giorno, comunicare telefonicamente alla SOUP la chiusura del COP FI ed effettuare il passaggio in chiusura delle consegne. In caso di eventi rilevanti in corso (con almeno la presenza di un elicottero AIB regionale), è necessario prolungare l apertura del COP almeno fino a quando i mezzi aerei operano sull incendio, permettendo di integrare su scala regionale il lavoro della SOUP. In caso di eventi in corso di verifica da parte di squadre AIB o da altro personale è opportuno attendere l esito del riscontro fornito dal personale inviato in verifica prima di chiudere il COP FI. La chiusura ed il relativo passaggio delle consegne dovranno essere effettuati una volta che tutte le squadre in verifica abbiano fornito un rapporto sui riscontri effettuati e siano state assunte le principali decisioni operative volte, almeno nell immediato, ad una prima risoluzione degli eventi in corso. Informare telefonicamente la SOUP del prolungamento del servizio. Nel passaggio di gestione di un evento dal COP Firenze alla SOUP, l operatore di sala deve assicurarsi che l altro operatore prenda bene nota della sigla radio e del recapito telefonico del DO AIB o del referente presenti sul posto. Al termine di ciascun turno di servizio stampare il brogliaccio di servizio e firmarlo come da Allegato B Procedure Operative COP FI, anno

12 Procedura 2 Ricezione delle segnalazioni Per uniformare il modo di rispondere degli operatori di sala alle telefonate in entrata è opportuno usare la dizione Sala operativa antincendi oppure Sala antincendi boschivi Firenze. (alternative possibili: Sala AIB provinciale di Firenze o COP Firenze ). Al momento dell arrivo di una segnalazione telefonica o radiofonica annotare sulle apposite schede di ricezione segnalazione incendi le seguenti informazioni per connotare e localizzare l evento: nominativo del segnalante recapito telefonico del segnalante comune del presunto incendio località del presunto incendio eventuale presenza di case e/o altre infrastrutture eventuale interessamento di aree boscate eventuale presenza di persone che stanno già operando sull incendio ora della segnalazione In caso di segnalazione anonima (pervenuta da privato cittadino che non ha rilasciato il proprio nominativo e il proprio recapito telefonico pur a seguito di specifica richiesta) contattare la Sala Operativa dei VVF e la SOUP e chiedere se hanno ricevuto segnalazioni per la stessa zona. In caso di riscontro negativo non procedere alla attivazione di nessuna verifica della segnalazione, fatta salva ulteriore segnalazione proveniente da fonte identificabile. In caso di segnalazione non anonima, contattare immediatamente la Sala Operativa dei VVF e chiedere se hanno ricevuto segnalazioni di incendio assimilabili a quella ricevuta, e provvedere comunque all invio in verifica della squadra della struttura AIB più vicina al luogo dell evento. Ciò fatto salvo che l operatore di sala dei Vigili del Fuoco comunichi che si tratta di un incendio di tipo civile. Interpellare eventuali punti di avvistamento operativi in zona. Consultare la cartografia e le foto aeree (disponibili nel Sistema Informativo SIWAB e nel Sistema Informativo AUGUSTUS) della zona interessata dall evento per assumere il maggior numero di informazioni possibili circa le caratteristiche del territorio (presenza di case e/o infrastrutture, viabilità di accesso alla zona, presenza e dislocazione dei punti di approvvigionamento idrico limitrofi, tipo di vegetazione presente, coordinate geografiche dell area, vicinanza di linee elettriche, etc. etc.). Aprire la scheda di rilevamento interventi per incendi in aree agroforestali. Decidere la squadra della struttura AIB più idonea da inviare per la verifica della segnalazione. Devono essere contattate per prime le strutture presenti come sede nel Comune dell incendio ed indicate come strutture di riferimento per quel Comune all interno del Piano operativo provinciale. Nei periodi di funzionamento continuativo dei COP le squadre AIB devono essere individuate prioritariamente fra quelle che svolgono i seguenti servizi: pattugliamento (servizio effettuato tramite squadre composte da due o tre unità con mezzo fuoristrada leggero, allestito con modulo AIB; il servizio consiste in spostamenti sul territorio intervallati con soste in punti panoramici o in luoghi strategici). prontezza operativa (servizio effettuato tramite squadre composte da due o più unità con autobotte o con mezzo fuoristrada allestito con modulo AIB, oltre ad eventuale mezzo fuoristrada per Procedure Operative COP FI, anno

13 trasporto del personale. Le squadre devono sostare in luoghi strategici, pronte ad intervenire su richiesta). Nei Comuni dove operano le squadre in pattugliamento della Provincia e delle Comunità Montane verificare sempre la possibilità di un loro pronto impiego in attività di verifica. Nel caso di indisponibilità di squadre operanti tali servizi l operatore deve attingere nel personale in: reperibilità (il servizio è cioè effettuato tramite personale che si mantiene reperibile, pronto ad intervenire su richiesta). impiegabilità (il servizio è effettuato da squadre di operai forestali degli Enti competenti che, durante lo svolgimento dei propri compiti nell orario di lavoro sono disponibili ad intervenire, su richiesta, con mezzo fuoristrada allestito con modulo AIB). Il criterio di scelta da seguire da parte dell operatore deve essere comunque quello della celerità massima possibile per l espletamento della verifica, in base anche alle contingenze del momento in cui viene ricevuta la segnalazione. L addetto di sala può quindi privilegiare anche l impiego in verifica di altre strutture AIB non indicate specificatamente dal Piano per quel Comune, in virtù della maggior vicinanza al luogo dell evento. La scelta della struttura AIB da impiegare viene quindi effettuata sulla base di un più breve tempo stimato di intervento : E importante quindi che l operatore di sala si faccia comunicare dalla struttura contattata il tempo stimato di intervento per l effettuazione della verifica (può quindi succedere che ad una squadra in reperibilità aggiuntiva competente per la zona, ma avente uno stimato di intervento maggiore, possa essere preferita una squadra in pronto intervento della zona più vicina, oppure una squadra di un Ente sovracomunale, quale la Provincia o la Comunità Montana, in pronta disponibilità). Nell invio di personale per la verifica di una segnalazione si deve escludere per motivi di rispetto delle norme di sicurezza l intervento di volontari occasionali, anche se soci di associazioni di volontariato che non risultano però comprese dal Piano operativo provinciale. N.B. L ATTIVITA AIB E QUINDI CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE ALLE ASSOCIAZIONI INSERITE NEL PIANO OPERATIVO PROVINCIALE PER CONVENZIONE REGIONALE O LOCALE Per le modalità di attivazione della verifica l operatore di sala deve sempre confrontarsi con la struttura che viene interpellata. - Nei casi di procedura standard sarà attivata una sola squadra in verifica. - Nei casi in cui la segnalazione riguardi aree potenzialmente pericolose per gli incendi boschivi la struttura concorderà le modalità di verifica più idonee (invio di più squadre, invio di autobotte, etc. etc.), compatibilmente al mantenimento di un adeguata copertura operativa del restante territorio. La comunicazione per l attivazione delle squadre della struttura AIB deve essere effettuata secondo i seguenti principi: stato normale: l attivazione viene effettuata a mezzo radio; stato di elevata frequenza di incendi presumibilmente dolosi: l attivazione delle squadre deve essere effettuata a mezzo telefono. Una volta attivata la squadra scelta, annotarne la sigla radio (o della squadra stessa o dell associazione di appartenenza) sulla scheda. Si ricorda che allo spegnimento da terra degli incendi boschivi, compreso le operazioni di bonifica, provvedono solamente le squadre AIB, costituite dagli operai forestali degli Enti competenti, dagli operai dei Comuni, dal personale dei Parchi Regionali, dai volontari soci di associazioni convenzionate inserite nel Piano operativo provinciale. Attendere che la squadra comunichi l arrivo sul posto (l orario deve essere trascritto sulla scheda). Qualora non sia rispettato il tempo dello stimato di intervento ed in assenza di intercorse comunicazioni in merito, ricontattare via radio la squadra e farsi dare la posizione attuale. Una volta che la squadra è sul posto ed ha individuato l incendio chiedere conferma di: Procedure Operative COP FI, anno

14 - comune e località dell evento; - tipo di vegetazione che sta bruciando (se si tratta di incendio di bosco inquadrarne poi la tipologia: incendio radente, incendio di chioma, incendio di barriera); - stima approssimata del fronte o dei fronti del fuoco e di altezza delle fiamme; - presenza e intensità del vento e relativa velocità di propagazione dell incendio ; - presenza di case, beni e/o infrastrutture e loro distanza dal fronte di fuoco (minaccia per l incolumità pubblica); - presenza di linee elettriche; - stima di mezzi, attrezzature e operatori necessari per la gestione dell evento,con riferimento a: squadre con mezzo leggero, autobotte, elicottero, etc. etc.. Prima che il personale inviato in verifica inizi ad operare per lo spegnimento dell incendio, concordare la frequenza di contatti radio con la Sala Operativa al fine di fornire al personale ivi operante un costante aggiornamento dell evoluzione della situazione, e delle relative contingenze o necessità, soprattutto nell ottica di garantire un adeguato livello di sicurezza per gli operatori in intervento. Completare la scheda con i dati forniti dalla squadra sul posto, fornendo il necessario supporto logisticooperativo proprio sulla base delle informazioni e delle richieste della squadra in intervento. In caso di falsa segnalazione l operatore conclude la fase di allertamento e provvede a far rientrare in sede o in attività di pattugliamento la squadra che ha operato la verifica, avvertendo altresì le altre sale operative. L operatore nella gestione di una verifica deve costantemente attenersi a criteri di prudenzialità. L assenza di un riscontro immediato da parte della squadra arrivata sul posto può dipendere dall imprecisione con la quale è stata effettuata la segnalazione o da oggettive difficoltà nell individuazione del fumo. E quindi opportuno che la squadra operante sia fatta stazionare in avvistamento nell area interessata per il tempo sufficiente ad espletare in modo compiuto la verifica. L esito falsa segnalazione può risultare nei seguenti casi: esito della verifica completamente negativo (non è stato rilevato niente). abbruciamento controllato di residui vegetali (il fuoco non ha suscettibilità ad espandersi). abbruciamento incustodito di residui vegetali, in condizioni di sicurezza (il fuoco, nonostante non sia custodito, non ha comunque suscettibilità ad espandersi). Procedure Operative COP FI, anno

15 Procedura 3 Modalità operative per tipologia di incendio A seconda del tipo di incendio attenersi alla specifica procedura: Procedura 3/a Incendio boschivo Procedura 3/b Incendio dubbio Procedura 3/c Incendio di vegetazione (che non interessa o non minaccia aree boscate) Procedura 3/d Incendio di interfaccia Procedura 3/e Incendio civile (riguardante esclusivamente abitazioni, infrastrutture, strutture, beni mobili, cassonetti, discariche, vivai, superfici non boscate delimitate da infrastrutture stradali [guard-rail, rotatorie, aiuole spartitraffico, ecc.]), ed eventi analoghi, che non interessano o non minacciano aree boscate. Procedure Operative COP FI, anno

16 Procedura 3/a - Incendio boschivo In caso di incendio boschivo confermato dalla squadra giunta sul posto informare la Sala operativa dei Vigili del Fuoco (115) dell avvenuto esito della verifica, ed eventualmente richiedere il loro supporto operativo. L incendio boschivo è definito dall art. 69 della L.R. 39/00: Per incendio boschivo si intende un fuoco, con suscettività ad espandersi, che interessa il bosco, le aree assimilate (N.B. sono assimilati a bosco le formazioni costituite da vegetazione forestale arbustiva esercitanti una copertura del suolo pari ad almeno il 40 per cento), e gli impianti di arboricoltura da legno di cui all articolo 66 (N.B. impianti per arboricoltura da legno, noceti, noccioleti specializzati e altre colture specializzate realizzate con alberi ed arbusti forestali e soggette a pratiche agronomiche), oppure i terreni incolti, i coltivi, ed i pascoli situati entro 50 metri da tali aree. Contattare la squadra sul posto e raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, in particolare relative alle dimensioni dell incendio e alla complessità di gestione dello stesso. Se la squadra richiede supporto da altre strutture provvedere ad inviare i supporti di personale e mezzi richiesti. In caso di accertata presenza di case e/o infrastrutture (strade, ferrovie, fabbriche, ecc) potenzialmente interessate dallo sviluppo dell evento, contattare la Sala operativa dei VVF di Firenze (115). Se la squadra non richiede supporto da altre strutture, comunicare inizio intervento e rimanere in ascolto radio. Durante le operazioni, anche se la squadra non richiede supporti, informarsi periodicamente della situazione in corso. Se la squadra richiede sostituzione con altro personale inviare i necessari supporti. Per ogni incendio boschivo, indipendentemente dall entità della superficie interessata, deve essere sempre avvisato il personale del Corpo Forestale dello Stato per il tramite della Centrale Operativa Regionale del CFS (COR tel ). Nel caso in cui il personale del CFS sia attivato direttamente dal funzionario CFS, deve essere sempre fornita poi immediata comunicazione alla Centrale Operativa Regionale del CFS (COR) dell avvenuta attivazione. Direttore delle Operazioni Antincendi Boschivi (DO AIB). Nei casi di necessità l individuazione del DO AIB per l immediata attivazione avviene in base ai criteri specificatamente indicati: nei territori della Provincia di Firenze coperti dal Servizio di DO competente con reperibilità di 24 h per 365 gg/anno (Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve [Comuni di Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina e San Godenzo] e Comunità Montana del Mugello [Comuni di Barberino di Mugello, Borgo S.L., Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia, Vicchio e Dicomano]) devono essere attivati prioritariamente i tecnici che svolgono tale servizio; negli altri territori della Provincia, ed in alternativa sui territori coperti dal servizio di DO competente, potrà essere attivata la pattuglia giornaliera del CFS con un componente idoneo allo svolgimento del servizio di DO AIB locale. con reperibilità h 24 per il tramite della Centrale Operativa Regionale del Corpo Forestale dello Stato (tel ); negli altri territori della Provincia potranno essere attivati anche i tecnici della Amministrazione Provinciale di Firenze - Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca, quando disponibili in qualità di DO AIB in base ai periodi disponibilità operativa indicati nel Piano Provinciale AIB. All arrivo sul posto il DO AIB, una volta presa piena cognizione dello scenario dell incendio e delle forze coinvolte nell attività di spegnimento, contatta il COP Firenze per comunicare la propria assunzione della direzione delle operazioni di spegnimento. Da quel momento la gestione Procedure Operative COP FI, anno

17 dell evento è affidata allo stesso DO AIB, che può richiedere l assistenza del COP Firenze nel contattare qualunque struttura ritenuta utile. Nello svolgimento della propria attività il DO AIB comunica alla sala le informazioni relative all evoluzione dell incendio. In particolare l operatore, a seguito di richiesta del DO AIB, deve provvedere alla scelta e all invio di altre squadre in supporto a quelle già intervenute, secondo le disposizioni del Piano operativo provinciale e nei limiti delle disponibilità del momento, tenendo conto delle altre necessità di intervento esistenti o prevedibili. Nel caso in cui il DO AIB richieda l intervento di mezzi aerei attenersi alle relative procedure: - Mezzi aerei regionali procedura 4/a - Mezzi aerei nazionali procedura 4/b In caso che l incendio si trovi in prossimità di strade o comunque in caso che quest ultime vengano coinvolte a causa del fumo seguire la procedura 6. Nel caso in cui il personale VVF, presente sul luogo di un incendio boschivo, richieda un supporto operativo per la salvaguardia immediata dell incolumità pubblica la squadra AIB prende disposizioni dal responsabile VVF. Il supporto termina all arrivo dei necessari rinforzi VVF. Mantenersi in ascolto radio per seguire l evolversi delle operazioni. Al termine delle operazioni di spegnimento, il DO AIB organizza l attività di bonifica. L operatore di sala deve quindi supportare il DO AIB nell organizzare con largo anticipo - consultando le varie strutture AIB del Piano operativo provinciale - le squadre da impiegare per l attività di bonifica e per l attività di sorveglianza, in eventuale accordo con la SOUP per quanto riguarda l impiego di personale proveniente da altre Province. Nel caso in cui il DO AIB valuti che non risulti più necessaria la sua presenza per il completamento delle operazioni di bonifica e sorveglianza, questi provvede ad indicare la sigla radio del referente da lui individuato per il coordinamento delle squadre rimaste per l effettuazione delle operazioni di bonifica o per il controllo. Al termine dell intervento il referente comunica il suo allontanamento e la fine delle operazioni. Le segnalazioni di incendi, anche riguardanti vegetazione di tipo arboreo e/o arbustivo forestale, all interno dei perimetri del Parco dei Renai in Comune di Signa e del Parco Mediceo di Pratolino (Villa Demidoff) in Comune di Vaglia sono da considerare incendi di vegetazione all interno di aree urbane, in quanto entrambe le zone sono urbanisticamente classificate come Parchi Urbani. Le segnalazioni di incendi all interno dell area definita Ex Area Nobel, in Comune di Signa, sono da gestire come segnalazioni di incendi boschivi per le caratteristiche di copertura e di tipologia della vegetazione presente, ed in quanto area qualificata ambito di reperimento parchi ed aree naturali protette di interesse locale (ai sensi dell art. 27 bis NTA), nonché area boscata (ai sensi dell art. 28 NTA), come previsto dalla Tavola 6 del Regolamento Urbanistico. In considerazione della presenza all interno dell area di immobili dell ex stabilimento Nobel, area gestita in passato dalla Ditta Nobel-SGEM (Società Generale Esplosivi e Munizioni) eventuali incendi boschivi potrebbero altresì configurarsi come incendi di interfaccia. In conseguenza di un recente rinvenimento di un ordigno bellico inesploso (mina antiuomo attiva) in caso di incendi boschivi e/o di vegetazione all interno del perimetro del Parco Mediceo di Pratolino (Villa Demidoff) deve essere interdetta l attività di qualsiasi squadra AIB e deve invece essere data immediata notizia alla Sala Operativa 115 dei Vigili del Fuoco. Deve contestualmente essere fornita comunicazione telefonica al Direttore del Parco architetto PAGLIAI Marco alle utenze fissa n , mobile n Procedure Operative COP FI, anno

18 Procedura 3/b Incendio dubbio Informare telefonicamente la Sala operativa dei VVF di Firenze (115) della generica segnalazione ricevuta, al fine di confrontare eventuali informazioni in loro possesso. Attivare subito in verifica una squadra della struttura AIB. Attendere notizie più certe dalla squadra che giunge sul posto. In caso di incendio boschivo attenersi alla procedura 3/a, in caso di incendio di vegetazione attenersi alla procedura 3/c, in caso di incendio civile attenersi alla procedura 3/d. Procedure Operative COP FI, anno

19 Procedura 3/c - Incendio di vegetazione In seguito alla segnalazione di un incendio di vegetazione (cioè un incendio che interessa tutto ciò che non è definito bosco ai sensi della normativa forestale vigente, olivete comprese), attivare subito in verifica una squadra della struttura AIB più vicina al luogo dell evento, quando la stessa non risulta necessaria ad attività più specificatamente inerenti l antincendio boschivo. Informare la Sala operativa dei VVF e chiedere se hanno già attivato una loro squadra ed eventualmente qual è il relativo stimato di arrivo. Nel caso in cui la segnalazione pervenga dalla Sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco si effettua comunque l attivazione della verifica con una squadra AIB quando risulta già inviata una squadra dei VVF, che ha però uno stimato di intervento maggiore rispetto alla squadra AIB. Informare la squadra AIB dell eventuale arrivo dei VVF. In caso che la Sala operativa dei VVF richieda l impiego o il prolungamento dell impiego delle squadre AIB gestite dal COP FI in attività di supporto o nello spegnimento di incendi sterpaglie (comunque non di bosco), la richiesta deve pervenire al COP. Il personale in servizio deve effettuare la valutazione dell operatività della struttura AIB in gestione, decidendo l eventuale autorizzazione in funzione del livello di rischio di incendi boschivi al momento. Un supporto operativo immediato ai VVF può essere fornito se ritenuto dagli stessi VVF fondamentale per la salvaguardia dell incolumità pubblica. L azione di supporto può terminare al sopraggiungere dei necessari rinforzi VVF o all esaurimento dell operazione. In casi particolari, gli accordi operativi saranno assunti direttamente tra gli operatori delle due sale (COP e VVF). In caso che l incendio si trovi in prossimità di strade o comunque in caso che quest ultime vengano coinvolte a causa del fumo seguire procedura 6. Procedure Operative COP FI, anno

20 Procedura 3/d Incendio di interfaccia Si definisce incendio di interfaccia un incendio boschivo che minacci o interessi a) Insediamenti civili, rurali o industriali; b) Infrastrutture ferroviarie o stradali, con significativa intensità di traffico. c) Linee elettriche ad altissima tensione per le quali sia stata richiesta la loro disattivazione. A seguito di segnalazione di possibile evoluzione di interfaccia di un incendio boschivo deve essere effettuata opportuna comunicazione alla Sala Operativa di Protezione Civile della Provincia di Firenze (CE.SI.), per l avvio della specifica procedura operativa. Ciò sulla base delle previsioni contenute nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 526 del 07/07/2008 Disposizioni sperimentali per l allertamento e l organizzazione del Sistema Regionale di Protezione Civile relativamente ad incendi boschivi che interessano o minacciano insediamenti e infrastrutture. La sala operativa AIB ed il DO AIB devono garantire il necessario flusso informativo alle competenti strutture di PC, mantenendo la propria autonomia al fine di assicurare un tempestivo svolgimento dell intervento tecnico di spegnimento e bonifica dell incendio boschivo. In caso di segnalazioni non ancora verificate, o con le sole squadre AIB in intervento, è opportuno verificare la prossimità delle strutture turistico-ricettive mediante l estrazione delle medesime sul sistema informativo GIS della Provincia. Le informazioni da acquisire possono essere integrate a mezzo di una richiesta di verifica dell eventuale incendio inoltrata al gestore della struttura turistico-ricettiva. I dati che rivestono rilevanza per rendere efficace la lotta agli incendi di interfaccia sono: l individuazione delle risorse strategiche utili nelle immediate vicinanze (invasi macchine operatrici, escavatori, mezzi fuoristrada); la verifica della viabilità di accesso e di possibile evacuazione; la presenza di aree di ricovero e di ammassamento soccorritori limitrofe; la presenza di soggetti di categorie svantaggiate. Procedure Operative COP FI, anno

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