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1 4 VARIANTE PUNTUALE ALLE PREVISIONI DEL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA TRASPORTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI RELAZIONE DI VARIANTE Febbraio 2015 REDATTO: SERVIZIO TECNICO E DI TUTELA AMBIENTALE (Il Responsabile ing. Francesco Zambonin) 1

2 PREMESSE Con provvedimento n. prot. 63 /2001-U221 di data , l Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente della PAT esprimeva parere favorevole con prescrizioni sulla proposta di piano comprensoriale, richiamando la necessità di adeguamento del medesimo al Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, allora in itinere. A termini del punto 3 del provvedimento di autorizzazione di cui sopra, la Giunta comprensoriale con deliberazione n. 124 di data , approvava il piano e le sue previsioni. Con deliberazione n di data la Giunta provinciale approvava il Secondo aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti ed attività connesse, riportando tra l altro al proprio interno, per la Valle di Non, il quadro delle raccolte differenziate, una sintesi del progetto di riorganizzazione ed il suo stato di implementazione sul territorio ivi comprendendo anche la situazione programmata oltre ai sistemi di raccolta (stradali per vetro, carta, etc.), porta a porta (per frazione secca e umida e cartoni), la realizzazione di n. 4 CRZ e n. 15 CRM, rispettivamente nei comuni di Cles, Campodenno, Taio, Cavareno ( i 4 CRZ), e nei Comuni di Brez, Fondo, Ruffrè, Sanzeno, Bresimo, Cloz, Revò, Livo, Rumo, Tassullo, Denno, Flavon, Ton, Coredo, Vervò (i 15 CRM). Con deliberazione assembleare n. 4/2006 di data 6 aprile 2006 è stata approvata una prima variante puntuale alle previsioni del piano di riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti della Valle di Non, con la previsione di realizzazione di un CRZ (Cles).. In data 18 agosto 2006 con deliberazione di Giunta provinciale n è stato approvato in via definitiva il Terzo aggiornamento del Piano Provinciale di Smaltimento dei Rifiuti, sezione rifiuti urbani, il quale prevede alcuni nuovi centri integrati di trattamento dei rifiuti tra i quali quello di Taio da realizzarsi presso la discarica Iscle, che comprende: pretrattamento dei rifi uti da conferire in discarica, cernita dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, CRZ e stazione di trasferimento. Successivamente, con deliberazione n. 8/2009 di data 9 giugno 2009 è stata approvata la seconda variante del piano di riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti della Valle di Non. In seguito la Provincia Autonoma di Trento ha realizzato nel 2010 il Centro di Raccolta zonale presso la discarica Iscle di Taio, prevedendolo come parte di un centro integrato che consta anche di una stazione di trasferimento. Nel 2011 la Comunità della Val di Non ha approvato la terza variante al proprio piano. Infine in data la Provincia autonoma di Trento ha adottato definitivamente il 4 aggiornamento del piano provinciale di smaltimento dei rifiuti - sezione rifiuti urbani. 2

3 SITUAZIONE Il progetto di riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani RSU e connesse raccolte differenziate dei rifiuti del Comprensorio Valle di Non, a termini della L.P. 14 aprile 1998 n. 5 art. 4, è stato depositato presso l Agenzia Provinciale per la protezione dell ambiente in data 29 giugno 1999 prot. n Dalla sua approvazione sono state approvate n. 3 varianti: Deliberazione di Assemblea n. 4/2006 di data ; Deliberazione di Assemblea n. 8/2009 di data ; Deliberazione di Assemblea n. 20 di data Il progetto attuale definisce in maniera compiuta ed organica il servizio di raccolta e trasporto, che la Comunità gestisce in regime di titolarità del servizio ai sensi della L.P. 3/2006 e ss.mm.: infatti la Comunità ha stipulato con tutti i comuni ricadenti sul suo territorio apposite convenzioni disciplinanti la gestione del servizio. La Comunità non gestisce la fase di smaltimento a decorrere dal Precisamente, con la L.P. n.25 di data (c.d. "legge finanziaria") è stato modificato il D.P.G.P n. 1-41/Leg. In particolare è stato introdotto l'art. 102 quinquies che stabilisce:"...a decorrere dal 1 gennaio 2014 la competenza relativa alla gestione delle discariche per rifiuti urbani... spetta alla Provincia..." Pertanto, con decorrenza 1 gennaio 2014, la Comunità della Val di Non (già Comprensorio), non si occupa più della fase di smaltimento dei rifiuti. A tal proposito il comma 3 del sopra citato articolo riporta:"...resta ferma la competenza attribuita... alle Comunità,...relativamente alla gestione delle stazioni di trasferimento dei rifiuti urbani e all'addebito e riscossione delle tariffe o dei tributi in materia..." Per quanto riguarda la stazione di trasferimento, in particolare, questa è in fase di autorizzazione. Con nota prot. n. 5464/16/Tec di data , successivamente integrata (note prot. n. 8714/16.4.2/Tec di data e prot. n. 154/16/Tec di data ), è stata richiesta la integrazione alla autorizzazione di un centro integrato in località Iscle di Taio, comprensivo di CRZ e di stazione di trasferimento. Infine, la Provincia autonoma di Trento, Agenzia per la depurazione, ha comunicato che, a causa dell'esaurimento dei volumi disponibili in discarica Iscle di Taio, i conferimenti presso tale impianto sarebbero terminati in data Conseguentemente ha disposto che i rifiuti prodotti nell'ambito del territorio della Valle di Non vengano conferiti presso la discarica Ischia- 3

4 Podetti a Trento per i rifiuti urbani e presso la discarica in loc. Lavini a Rovereto per i rifiuti speciali assimilabili. In data la Giunta provinciale ha approvato, in via preliminare, la proposta di IV aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti - sezione rifiuti urbani. Ai sensi dell'art.65 comma 3 del D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg. e ss. mm. La Provincia autonoma di Trento ha trasmesso tale proposta ai Comuni ed alle Comunità di Valle per l'espressione di un parere entro il termine di 45 giorni. La Comunità ha provveduto a formulare, entro i termini predetti, le proprie osservazioni che, in particolare, hanno riguardato: 1. Considerazioni di carattere generale; 2. Osservazioni alle proposte avanzate dalla Giunta provinciale; 3. Proposte sia di carattere puntuale che generale. Tra queste ultime si evidenzia la proposta di conversione del CRZ di Cles in CR. Essa deriva da quanto previsto dalla L.P n. 25 che ha introdotto l'art. 102 quinquies del D.P.G.P n. 1-41/Leg., il quale riporta: " A decorrere dal 1 gennaio 2014, la Provincia può cedere alle comunità territorialmente interessate la proprietà dei centri di raccolta zonali. La Provincia e la comunità stipulano una convenzione per definire le modalità e le condizioni del passaggio di proprietà e disciplinare i rapporti pendenti...". Successivamente con L. P. 14 del è stato approvato il IV aggiornamento del piano provinciale di gestione dei rifiuti, il quale ha accolto, tra le altre, tale richiesta di conversione del CRZ di Cles in CR. Infatti al capitolo riporta :"...si prevede la cessione del CRZ di Cles dalla Provincia alla Comunità di Valle e la successiva trasformazione dello stesso a Centro di Raccolta materiali, senza variazione di destinazione urbanistica...". Il D.P.G.P n. 1-41/Leg, art. 65, comma 2 riporta:"...il piano comprensoriale di smaltimento dei rifiuti di cui all'articolo 64, comma 2, deve contenere i pertinenti elementi di cui al comma 1, in coerenza con il piano provinciale...". mentre il comma 1 stabilisce:"...il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti... deve contenere:...l'individuazione delle aree da destinare alla realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani..." Alla luce di quanto riportato ed esaminato attentamente il IV aggiornamento del piano provinciale di gestione dei rifiuti - sezione rifiuti urbani - si propone di aggiornare il proprio piano secondo le indicazioni contenute nel piano provinciale di gestione dei rifiuti, introducendo la modifica nel proprio piano comprensoriale di raccolta e trasporto dei rifiuti. 4

5 INTERVENTO DI MODIFICA Alla luce di quanto in premessa si ritiene pertanto di adeguare il proprio piano secondo quanto stabilito dal IV aggiornamento del piano provinciale di smaltimento dei rifiuti - sezione rifiuti urbani - in particolare trasformando il centro di raccolta zonale (CRZ) di Cles in centro raccolta (CR) materiali di Cles, senza cambiare la destinazione urbanistica, e con modalità di gestione ai sensi del DM e ss.mm. analogamente a tutti gli altri centri del territorio della Valle di Non. A supporto di tale variazione si richiamano le motivazioni accompagnatorie alle osservazioni, formulate dalla Comunità, alla proposta del Piano Provinciale. A tal proposito in particolare si precisa che la variazione si ispira ai principi di riduzione della spesa e della riduzione del carico burocratico, infatti le procedure gestionali del CR rispetto al CRZ sono meno gravose. Oltre a ciò, e in relazione alla qualità del servizio, si evidenzia che con specifica regolamentazione la Comunità ha introdotto la possibilità di conferire alle aziende i rifiuti speciali assimilabili agli urbani in tutti i CR di Valle e quindi la presenza di un solo CRZ in Valle è più sufficiente a rispondere alle residue esigenze delle utenze non domestiche. I centri di raccolta materiali operanti in valle risultano essere: 1 BRESIMO 2 BREZ 3 CASTELFONDO 4 CAVARENO 5 CIS 6 CLES 7 CLOZ 8 COREDO 9 DENNO 10 FLAVON 11 ROMALLO 12 RUFFRE' - MENDOLA 13 RUMO 14 SARNONICO 15 SANZENO 16 SPORMINORE 17 TAIO 18 TASSULLO 19 TON 20 VERVO' 21 CRZ ISCLE TAIO Di seguito si rappresenta la nuova conformazione dell organizzazione generale del sistema di raccolta tramite le strutture costituite dai centri. PLANIMETRIA GENERALE DI VALLE CON INDICAZIONE DEI CENTRI DI RACCOLTA E DEGLI IMPIANTI 5

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