Laboratorio di Fisica I Seconda Esperienza Oscillazioni armoniche del sistema Massa Molla
|
|
- Giustino Donato
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Udine Corsi di Laurea in Ingegneria Laboratorio di Fisica I Seconda Esperienza Oscillazioni armoniche del sistema Massa Molla 1 Introduzione In tale esperienza si considera lo studio della statica e della dinamica del sistema massamolla. Lo scopo è quello di approfondire e consolidare le conoscenze teoriche e pratiche del fenomeno oggetto di studio apprendendo anche i metodi relativi alle misure dirette, indirette, e alla propagazione degli errori. Lo studio del sistema verrà condotto supponendo che: i) la resistenza del mezzo (l aria) sia trascurabile rispetto alle altre forze che agiscono sul sistema; ii) la massa della molla sia trascurabile. O x 0 x eq F F F e x m g g g Figura 1: Sistema massa molla a riposo (a sinistra) e in equilibrio con un corpo di massa m appeso (a destra). 1
2 Introduzione teorica al sistema massa molla Considerando la Figura 1 in cui abbiamo indicato un asse x verticale rivolto diretto verso il basso con l origine O alla quota dell aggancio superiore della molla. Come indicato in figura, le forze agenti sul corpo appeso (di massa m) sono la forza elastica F F Fe della molla e la forza di gravità m g g g, entrambe dirette lungo la verticale. La forza elastica ha ampiezza F e = k(x x 0 ) (1) ed è diretta verso l alto o verso il basso a seconda che la molla abbia lunghezza maggiore o minore di quella che a riposo (pari a x 0 ). La costante k è detta costante elastica della molla..1 Sistema in equilibrio statico In condizioni di equilibrio le due forze si bilanciano F F F e +m g g g = 0 mg k(x eq x 0 ) = 0 k(x eq x 0 ) = mg, () dalla quale otteniamo x eq = x 0 + mg k. (3). Dinamica del sistema e oscillazioni armoniche In condizioni dinamiche (di non equilibrio) l applicazione della a legge della dinamica porta all equazione del moto seguente m a a a = F F Fe +m g g g ma = m d x dt = mg k(x x 0). (4) Utilizzando la (3) ed esprimendo x 0 in termini di x eq, la precedente diventa m d x dt = k(x x eq), (5) che ha la forma dell equazione del moto dell oscillatore armonico per oscillazioni intorno alla posizione di equilibrio x eq. La presenza della forza di gravità determina (insieme alla forza elastica) la posizione di equilibrio del sistema; tuttavia, la forma della (5) ci mostra che le oscillazioni intorno a tale posizione sono determinate unicamente dalla forza elastica. Come già visto durante il corso, la soluzione dell equazione del moto (5) ha la forma seguente x(t) = x eq +Acos(ωt+φ), (6) dove k ω = m, (7) corrisponde alla pulsazione del moto armonico, mentre A e φ sono delle costanti (da determinare) che dipendo dalle condizioni iniziali del sistema. Ad esempio, se consideriamo le seguenti condizioni iniziali: x(0) = x eq + x 0 ; v(0) = dx dt = 0, (8) t=0
3 che corrispondono a far partire il sistema da fermo (v(0) = 0) e da una posizione (x(0)) di un x 0 al di sotto (se lo prendiamo positivo) di x eq, allora si ricava A = x 0 e φ = 0. In tali condizioni, la posizione e la velocità del corpo in funzione del tempo saranno date dalle x(t) = x eq + x 0 cos(ωt); (9) v(t) = dx dt = ω x 0sin(ωt). (10) In conclusione, la massa oscillerà di moto armonico attorno alla posizione di equilibrio x eq ; la semi ampiezza dell oscillazione sarà pari a x 0 ; il periodo dell oscillazione sarà pari a T = π ω = π m k. (11).3 Considerazioni energetiche Nelle ipotesi che abbiamo indicato in precedenza, durante l oscillazione l energia meccanica E mecc del sistema si deve conservare. Tale energia è pari alla somma dell energia cinetica K = 1 mv della massa m e delle energie potenziali gravitazionale U g = mgx (essendo l asse x orientato verso il basso) ed elastica U e = 1k(x x 0) della molla. Tuttavia, osservando che la somma delle espressioni suddette delle energie potenziali, si ottiene U = U g +U e = 1 (x x 0) mgx = 1 [ x x eq + mg ] mgx = (1) k = 1 (x x eq) + m g k +mg(x x eq) mgx = 1 (x x eq) + m g k mgx eq, (13) e tenendo presente che, in generale, l energia potenziale è conosciuta a meno di una costante C arbitraria, allora ponendo C = mgx eq m g possiamo utilizzare come energia potenziale del sistema la seguente k, (14) U = U e +U g +C = 1 (x x 0) mgx+c = 1 (x x eq) (15) Pertanto, esplicitando le espressioni di x(t) e v(t) date dalle (9) e (10), si vede immediatamente che, come aspettato, è E mecc = K +U = 1 mv + 1 k(x x eq) = 1 mω x 0 sin (ωt)+ 1 k x 0 cos (ωt) = 1 mω x 0 sin (ωt)+ 1 mω x 0 cos (ωt) = 1 mω x 0 [sin (ωt)+cos (ωt)] = 1 }{{} mω x 0 = cost. (16) =1 dove, attraverso la (7), si è posto k = mω. 3
4 3 Misura diretta e indiretta del periodo Nella prima parte dell esperimento si effettueranno varie misure al fine di valutare il periodo di oscillazione del sistema massa molla. 3.1 Misura diretta del periodo Una volta scelta la massa appesa e la molla, si procederà effettuando una serie di misure dirette (30 saranno sufficienti) del periodo misurando direttamente (tramite il cronometro computerizzato) il tempo corrispondente ad un dato numero di oscillazioni. In effetti, si procederà in maniera del tutto analoga a quanto effettuato nella Prima Esperienza di laboratorio (per i dettagli si rimanda alle relativa nota). Con T 1 e σ T1 indicheremo i valori del periodo e del suo errore ottenuti con questo metodo. 3. Misura indiretta del periodo Come visto nella sezione., il periodo di oscillazione del sistema massa molla, espresso dalla relazione (11), è funzione della costante elastica della molla, k, e della massa, m, del corpo appeso. Pensando di ricavare T da tale relazione, parleremo di misura indiretta di T dato che, in realtà, ad essere misurati saranno k ed m Misura indiretta della costante elastica k La costante elastica della molla è la costante di proporzionalità tra il modulo della forza elastica prodotta dalla molla e l ampiezza del suo allungamento. D altra parte, come abbiamo visto nella sezione.1, considerando il sistema in equilibrio statico, la (3) ci permette di scrivere la seguente k(l l 0 ) = mg, (17) dove l 0 e l sono le lunghezze della molla quando è, rispettivamente, a riposo o in equilibrio con la massa m appesa. Allo stesso modo, per due diversi valori della massa m 1 e m possiamo scrivere k(l 1 l 0 ) = m 1 g k(l l 0 ) = m g k(l 1 l ) = (m 1 m )g k = g (m 1 m ) (l 1 l ) Per la valutazione dell errore su k dobbiamo: i) fare una stima degli errori sulle misurazioni delle masse (m 1 e m ) e delle lunghezze (l 1 e l ); ii) utilizzare la propagazione degli errori. Misura delle masse Le masse dei corpi appesi si misureranno con una bilancia: attribuiremo alle masse dei corpi il valore letto sul visore al quale si associerà un errore (a priori) pari alla sensibilità dello strumento. In questo caso non è necessario ripetere la misura; in effetti, data la sensibilità relativamente bassa della bilancia presente in laboratorio, ripetendo la misura si otterrebbe sempre lo stesso risultato. L errore da assegnare alla differenza tra le masse si ottiene con la propagazione degli errori: date le masse m 1 e m, indicando con m = m 1 m, si ha σ m = [ m m 1 ] σ m 1 + [ m m ] σm = σm 1 +σm σ m = σm 1 +σm 4 (18)
5 Misura delle lunghezze La misura dell allungamento della molla al variare delle masse appese può essere effettuata in due tempi: 1) segnano su un foglio di carta le posizioni degli estremi della molla corrispondenti alle due masse; ) con un metro misuriamo sul foglio le distanze tra la coppia di segni. Anche in questo caso, possiamo associare a tali misure un errore (a priori) pari alla sensibilità dello strumento o di apprezzamento dello sperimentatore. Come per m, l errore su l = l 1 l, sarà dato da [ ] l σ l = σl l [ l l ] σl = σl 1 +σl σ l = σl 1 +σl Una volta ottenuti m e l, il corrispondente valore di k sarà ottenuto attraverso la (18) e cioè k = g m l. La varianza di k si ottiene invece con la propagazione degli errori [ ] [ ] k k ( g ) ( ) σ σk = σ m m + σl l = g m m l + σ l l. 3.. Calcolo di T e del suo errore A questo punto, finalmente, possiamo procedere al calcolo del periodo T e del suo errore. Se indichiamo con m la massa del corpo utilizzata nello studio delle oscillazioni del sistema massa molla, potremo dire che il valore più attendibile per T sarà m T = π k. (19) L errore sulla misura di T sarà, ancora una volta, ricavato tramite la propagazione degli errori. Si ottiene [ ] [ ] ( ) ( ) T T π σt = σm + σk π = σm m + σ m k mk k k. 3/ Si noti che, al fine di distinguerli dai risultati della misura diretta, i risultati della misura indiretta sono stati indicati con T e σ T. Infine, si noti che in termini relativi l errore su T è σ T T = σ m 4m + σ k 4k. 4 Sistema di acquisizione dati In Figura è schematizzato il sistema di acquisizione che verrà utilizzato durante l esecuzione dell esperimento. Tale sistema è composto da un sensore ad ultrasuoni, un interfaccia e un PC (Personal Computer). Il sensore ad ultrasuoni determina la distanza 5
6 y di un oggetto facendo la misura del tempo che trascorre tra l invio di un impulso sonoro e il suo ritorno determinato dalla riflessione sull oggetto; la distanza dell oggetto è, ovviamente, ottenuta moltiplicando tale tempo per la per la velocità del suono e dividendo per due. La distanza y può essere poi convertita nella posizione x del corpo tenendo presente che, se L è la distanza tra il sensore e il punto di aggancio della molla, allora si avrà x = L y. x L PC interfaccia sensore y Figura : Illustrazione schematica del sistema di acquisizione dati Il sensore viene controllato dal PC attraverso l interfaccia indicata in Figura. L interfaccia permette anche il trasferimento dei dati del sensore al PC e tali dati, attraverso uno specifico software, possono essere visualizzati ed elaborati. Ad esempio, tramite un algoritmo alle differenze finite, il software permette il calcolo dei valori istantanei di velocità e accelerazione permettendo anche una loro visualizzazione grafica, in tempo reale. È anche possibile definire altre grandezze in funzione delle precedenti come, ad esempio, l energia cinetica e potenziale e fare anche di queste un grafico in tempo reale. Infine, è possibile calcolare la media, la varianza, la deviazione standard, i valori massimi e minimi per le varie grandezze misurate. Gli studenti potranno utilizzare il sistema computerizzato nella seconda parte dell esperienza (una volta effettuate le misure prima descritte). Per mezzo di questo sistema potranno anche effettuare delle rilevazioni atte a verificare i risultati ottenuti nella prima parte dell esperimento. Inoltre, potendo analizzare in tempo reale anche una serie di oscillazioni, avranno modo di valutare l andamento nel tempo di varie grandezze, come le energie cinetica, potenziale e meccanica del sistema. Ad esempio, l analisi dell andamento dell energia meccanica in funzione del tempo potrebbe rivelare l incidenza delle dissipazioni di energia dovute alla resistenza del mezzo. 6
7 Schema di stesura della relazione della II a esperienza di Laboratorio di Fisica I TITOLO: Oscillazioni Armoniche del Sistema Massa Molla OGGETTO DELLA PROVA Stima del periodo di oscillazione del sistema molla mediante vari metodi di misura e analisi delle oscillazioni attraverso un sistema di acquisizione dati. Nella prima parte dell esperimento si dovranno effettuare due serie di misure (manuali) riguardanti: 1) l allungamento di una molla in funzione della massa appesa; ) il periodo delle oscillazioni del sistema massa molla. Nella seconda parte si farà uso di un sistema computerizzato per ottenere un ulteriore analisi delle oscillazioni del sistema. CENNI TEORICI In base alle conoscenze acquisite ed alle nozioni impartite nella lezione teorica propedeutica alla presente esperienza di laboratorio, riportare (sinteticamente) gli elementi della teoria degli errori necessari ai fini dell elaborazione dei dati. MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI Indicare i materiali e gli strumenti di misura utilizzati nell esperienza. MISURE ED ELABORAZIONI DATI Dopo aver scelto la molla, indicare (in poche righe) le modalità con le quali si sono effettuate le misure. 1) Misura diretta del periodo Ogni misura del periodo venga effettuata su almeno 4-5 oscillazioni complete. Effettuare perlomeno 30 misure indipendenti del periodo. Riportare: il valor medio del periodo, T 1, e il relativo errore. ) Misura indiretta del periodo Effettuare le misure di allungamento e si riporti il valor della costante elastica della molla, k, e il corrispondente errore(ottenuto dalla propagazione degli errori); Utilizzandolamassachesièsceltaperleoscillazioni, riportarelastimadelperiodo T e del relativo errore (ottenuto con la propagazione degli errori). Effettuare un confronto fra le due valutazioni del periodo di oscillazione, T 1 e T, tenendo esplicitamente conto dei rispettivi errori (fare anche uso della formula fornita nelle Note allegate). Considerare poi una descrizione dello studio delle oscillazioni con il sistema computerizzato, riportando: i dati ottenuti (per esempio, in forma di grafico); una stima del periodo di oscillazione e del suo errore confrontandolo con i valori ottenuti attraverso le misure manuali. A completamento della relazione riportare un breve commento finale sui risultati ottenuti e su come la misura potrebbe essere migliorata. Inoltre, commentare i vari problemi e/o gli eventuali risultati negativi ottenuti dandone una possibile giustificazione fisica. 7
UNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DELLA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA E VERIFICA DELLA LEGGE DI HOOKE Scopo dell esperienza Misura
DettagliApplicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico
Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Discutiamo le caratteristiche del moto armonico utilizzando l esempio di una molla di costante k e massa trascurabile a cui è fissato un oggetto di
DettagliL Oscillatore Armonico
L Oscillatore Armonico Descrizione del Fenomeno (max 15) righe Una molla esercita su un corpo una forza di intensità F=-kx, dove x è l allungamento o la compressione della molla e k una costante [N/m]
DettagliCap Moti oscillatori
N.Giglietto A.A. 005/06- Cap 16.1- Moti oscillatori - 1 Cap 16.1- Moti oscillatori Alcuni tipi di forze o alcune situazioni danno luogo a dei moti di tipo oscillante ovvero a dei moti che si ripetono regolarmente.
DettagliOscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile
Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,
DettagliOscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile
Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,
DettagliMisura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice
Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Crisafulli Paride Curseri Federica Raia Salvatore Torregrossa M. Roberto Valerio Alessia Zarcone
DettagliRicordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo
Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze
Dettagli8. Energia e lavoro. 2 Teorema dell energia per un moto uniformemente
1 Definizione di lavoro 8. Energia e lavoro Consideriamo una forza applicata ad un corpo di massa m. Per semplicità ci limitiamo, inizialmente ad una forza costante, come ad esempio la gravità alla superficie
Dettaglimg 2a 1 tan 2 θ = 3 8 m (6)
Soluzioni Esercizio 1. All equilibrio la forza elastica, la forza peso e la reazione vincolare del piano si bilanciano: F el + P + R n = 0 (1) Se la massa si trova in A, proiettando lungo la direzione
DettagliIl sistema massa-molla
Esperimento 2 Il stema massa-molla idoro.sciarratta@alice.it! www.webalice.it/idoro.sciarratta in sintesi 1.Verifica della legge dell allungamento della molla; determinare, quindi, k mediante la retta
DettagliEsonero 17 Novembre 2017
Esonero 7 Novembre 207 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 207-208 Esercizio Un punto materiale P di massa m = g è appoggiato
DettagliLABORATORIO DI FISICA I
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE FISICHE A.A. 2018/2019 13 Dicembre 2018 LABORATORIO DI FISICA I RELAZIONE TERZA ESPERIENZA DI LABORATORIO GRUPPO 1 Nigrelli Giulia Valenti Giuseppe
DettagliEsercitazione 2. Soluzione
Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale
DettagliEsercitazione 2. Soluzione
Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale
DettagliLaboratorio di Fisica I- Modulo I Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 3
Laboratorio di Fisica I- Modulo I Anno Accademico 018/019 Esperienza di laboratorio n 3 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice GRUPPO
DettagliMeccanica Applicata alle Macchine
Meccanica Applicata alle Macchine 06-11-013 TEMA A 1. Un cilindro ed una sfera omogenei di uguale massa m ed uguale raggio r sono collegati tra loro da un telaio di massa trascurabile mediante coppie rotoidali
DettagliErrata Corrige. Quesiti di Fisica Generale
1 Errata Corrige a cura di Giovanni Romanelli Quesiti di Fisica Generale per i C.d.S. delle Facoltà di Scienze di Prof. Carla Andreani Dr. Giulia Festa Dr. Andrea Lapi Dr. Roberto Senesi 2 Copyright@2010
DettagliEsercizio 1 Meccanica del Punto
Esercizio 1 Meccanica del Punto Una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo L 0 è appesa al soffitto di una stanza di altezza H. All altra estremità della molla è attaccata una pallina di massa
DettagliOSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE
OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato
DettagliF = ma = -mω 2 R u r.
Esercizio a) Sia v F = -ma cp u r = -m u r = -mω R u r. R b) Sia ω = ω u z il vettore velocità angolare del sistema di riferimento O. In questo sistema di riferimento rotante, i vettori velocità v e accelerazione
DettagliSoluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019
Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 08/07/2019 Esercizio 1 Un asta rigida di lunghezza L = 0.8 m e massa M è vincolata nell estremo A ad un perno liscio ed è appesa all altro estremo
Dettagli(b) 2. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? (riscrivere la risposta corretta per esteso e solo sul foglio protocollo
Esercizio (tratto dal problema 4.6 del Mazzoldi) Sopra un piano orizzontale sono posti due punti materiali di masse m e m 2. Il punto m è attaccato ad una molla di costante elastica k, fissata in x = 0
DettagliIL MOTO ARMONICO QUALCHE RIMANDO ALLA FORZA CENTRIPETA E AL MOTO CIRCOLARE
www.aliceappunti.altervista.org IL MOTO ARMONICO QUALCHE RIMANDO ALLA FORZA CENTRIPETA E AL MOTO CIRCOLARE Nel moto circolare uniforme, il moto è generato da una accelerazione centripeta, diretta verso
DettagliCapitolo 12. Moto oscillatorio
Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre
DettagliMoti oscillatori. Parte I Oscillatore armonico
1 10.1-10.2 OSCILLATORE ARMONICO Parte I Moti oscillatori 1 10.1-10.2 Oscillatore armonico Abbiamo visto che una situazione che si riconduce a soddisfare l equazione differenziale d 2 x(t) dt 2 +ω 2 x(t)
DettagliNicola GigliettoA.A. 2017/18
3 ESERCIZIO 1 Esercizio 8.7 8.7 Una massa M=2Kg scivola su una superficie orizzontale liscia con v 1 =4 m/s. Essa va a finire contro una molla comprimendola fino a fermarsi completamente. Dal punto in
DettagliSoluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 09/06/2017
Soluzione Compito di Fisica Generale I Ing. Elettronica e delle Telecomunicazioni 09/06/017 Esercizio 1 1) Durante il salto dell uomo non sono presenti forze esterne impulsive, per cui la quantità di moto
DettagliFM210 / MA - Seconda prova pre-esonero ( )
FM10 / MA - Seconda prova pre-esonero (3-5-018) 1. Un sistema meccanico è costituito da due sbarre uguali AB e BC, rettilinee, omogenee, di massa M e lunghezza l, incernierate tra loro in B. Le due sbarre
DettagliLaboratorio di Fisica I Anno Accademico
Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 018-019 Relazione terza esperienza di Laboratorio Giorgio Campione Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico
DettagliEsonero 13 Novembre 2015
Esonero 13 Novembre 2015 Roberto Bonciani, Paolo Dore Corso di Fisica Generale 1 Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2015-2016 2 ESONERO 1- FISICA 1 PER MATERMATICA - R. BONCIANI,
Dettaglipendolo reversibile TEORIA FISICA
pendolo reversibile TEORIA FISICA Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile. Si utilizza un pendolo doppio o
Dettaglie una frequenza = 0 /2 =1/T (misurata in Hertz). Infine è la fase, cioè un numero (radianti) che dipende dalla definizione dell istante t=0.
8. Oscillazioni Definizione di oscillatore armonico libero Si tratta di un sistema soggetto ad un moto descrivibile secondo una funzione armonica (seno o coseno) del tipo x(t) = Acos( 0 t + ) A è l ampiezza
DettagliLaboratorio di Fisica I A.A. 2018/ /12/2018
Laboratorio di Fisica I A.A. 2018/2019 13/12/2018 Esperienza N.3 Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Gruppo n.2 Bozzotta Riccardo
DettagliUnità didattica 3. Terza unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 3 Elasticità dei materiali Deformazione di un solido..2 Legge di Hooke.. 3 Forza elastica.. 4 Deformazione elastica di una molla... 5 Accumulo di energia attraverso la deformazione elastica..6
DettagliSoluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019
Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019 Esercizio 1 Un corpo rigido è formato da un asta di lunghezza L = 2 m e massa trascurabile, ai cui estremi sono fissati due corpi puntiformi,
DettagliL α. α d. 1. calcolare la velocità con cui il corpo raggiunge la sommità del piano [8 punti]
Problema E1 Una molla di costante elastica 500 Nm 1 e di lunghezza a riposo l 0 10 cm si trova in fondo ad un piano lungo L m, con coefficiente di attrito trascurabile e inclinato di un angolo α 30 o rispetto
DettagliLaboratorio di Fisica I Terza Esperienza Misura del Momento d Inerzia di un Pendolo Composto
Università degli Studi di Udine Corsi di Laurea in Ingegneria Laboratorio di Fisica I Terza Esperienza Misura del Momento d Inerzia di un Pendolo Composto 1 Introduzione Consideriamo un corpo esteso (vedi
DettagliPoichési conserva l energia meccanica, il lavoro compiuto dal motore è pari alla energia potenziale accumulata all equilibrio:
Meccanica 24 Aprile 2018 Problema 1 (1 punto) Un blocco di mass M=90 kg è attaccato tramite una molla di costante elastiìca K= 2 10 3 N/m, massa trascurabile e lunghezza a riposo nulla, a una fune inestensibile
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza
DettagliEsercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio
Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.
DettagliEsercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio
Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.
DettagliScopo di questa indagine
Scopo di questa indagine Questa indagine è mirata a fornire informazioni circa il comportamento di materiali elastici ( come molle elicoidali o elastici). L idea è di offrire un percorso guidato attraverso
DettagliSoluzioni Prova Scritta di di Meccanica Analitica. 17 aprile Un punto di massa unitaria si muove lungo una retta soggetto al potenziale
Soluzioni Prova Scritta di di Meccanica Analitica 17 aprile 15 Problema 1 Un punto di massa unitaria si muove lungo una retta soggetto al potenziale V x = exp x / a Tracciare il grafico del potenziale
DettagliCompito di Fisica 1 Ingegneria elettrica e gestionale Soluzioni fila B
Compito di Fisica 1 Ingegneria elettrica e gestionale Soluzioni fila B Massimo Vassalli 26 Marzo 2008 NB: dal momento che i dati numerici degli esercizi non sono comuni a tutti i compiti, i risultati sono
DettagliTESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI
Università degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale A.A. 06/07, Sessione di Giugno/Luglio 07, Esame di FISICA GENERALE CFU Primo Appello, PROVA SCRITTA, 6 Giugno 07 TESTI E SOLUZIONI
DettagliCompito di Meccanica Razionale
Compito di Meccanica Razionale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale 30 Gennaio 207 (usare fogli diversi per esercizi diversi) Primo Esercizio Si fissi in un piano un sistema di riferimento Oxy. In
DettagliCompito di Meccanica: 19/07/2010. Compito A.
Compito di Meccanica: 19/07/2010. Compito A. Meccanica (4 ore): es. 2,3,4; Meccanica Classica (3 ore): es. 1,2; Meccanica dei Sistemi (3 ore): es. 3,4. Problema 1: Una massa m è sospesa ad una molla di
Dettagli, con x =, y. 3. Si disegni il grafico delle curve di livello sul piano delle fasi (x, ẋ) al variare di E e si discuta la natura qualitativa del moto.
7 o tutorato - MA - Prova Pre-Esonero - 8/4/5 Esercizio Una massa puntiforme m è vincolata a muoversi nel piano verticale xy (con x l asse orizzontale e y l asse verticale orientato verso l alto), su una
Dettagliesperienze in laboratorio
esperienze in laboratorio 1 piano inclinato misura del coefficiente di attrito statico 2 molle e bilance 3 pendolo semplice 1 misura del coefficiente d attrito statico Un corpo poggiato su un piano inclinato
DettagliStudio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g.
Studio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g. Abstract (Descrivere brevemente lo scopo dell esperienza) In questa esperienza vengono studiate le proprieta del
DettagliSoluzione prova scritta Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 01/02/2019
Soluzione prova scritta Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 01/0/019 Esercizio 1 1) Sull uomo agiscono la forza di gravità, la reazione della scala e le sue forze muscolari, mentre sulla
DettagliMeccanica Dinamica del punto materiale
Meccanica 18-19 Dinamica del punto materiale 8 Dinamica del punto materiale Legge fondamentale della dinamica: d r ma m dt Tipi di forza: orza peso Reazione vincolare orza di attrito radente (statico,
DettagliEsame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani
Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani Soluzioni Teoria Enunciare sinteticamente chiarendo il
DettagliSOLUZIONE a.-d. Iniziamo a tracciare il diagramma delle forze che agiscono su ogni corpo, come richiesto al punto d.
Esercizio 1 Due blocchi di ugual massa m 1 = m sono collegati ad un filo ideale lungo l. Inizialmente, i due corpi sono mantenuti fermi e in contatto tra loro su un piano inclinato di θ con il quale i
DettagliDinamica del punto materiale
Dinamica del punto materiale Formule fondamentali L. P. 5 Aprile 2010 N.B.: Le relazioni riportate sono valide in un sistema di riferimento inerziale. Princìpi della dinamica Secondo principio della dinamica
DettagliMisura della costante elastica di una molla
1 Misura della costante elastica di una molla Premessa Se si applica una forza F ad una molla inizialmente a riposo, essa si estende, o si comprime, di una lunghezza l fino a raggiungere una nuova posizione
DettagliEsame 12/02/2004 Soluzione
Teoria dei Sistemi Dinamici 1GTG/2GTG Esame 12/2/24 Prego segnalare errori o inesattezze a basilio.bona@polito.it 1 Sistemi di riferimento, rototraslazioni (6 punti) Esercizio 1.1 Costruire la matrice
DettagliIl Corso di Fisica per Scienze Biologiche
Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia
DettagliProva in itinere di Fisica (I modulo) Scienze e Tecnologie dell Ambiente. Soluzioni
Prova in itinere di Fisica (I modulo) Scienze e Tecnologie dell Ambiente 30 Novembre 2007 Soluzioni A) a=2at = 24 m/s 2. a m = v(t 1 + t) v(t 1 ) t = 24.6 m/s 2 3) B) s(t 1 ) = s 0 + t1 0 (At 2 + B)dt
DettagliLEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata.
LEGGE DI HOOKE Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. 2. Individuare la costante di rigidità della molla k. 3. Applicare ai
DettagliLezione 8: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (8)
Lezione 8: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (8) Federico Cluni 3 marzo 205 Fattore di amplificazione in termini di velocità e accelerazione Nel caso l oscillatore elementare sia
DettagliESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011
ESERCIZIO Un corpo di massa m è lasciato cadere da un altezza h sull estremo libero di una molla di costante elastica in modo da provocarne la compressione. Determinare: ) la velocità del corpo all impatto
DettagliCompito di Fisica 1 Ingegneria elettrica e gestionale Soluzioni fila B
Compito di Fisica Ingegneria elettrica e gestionale Soluzioni fila B Massimo Vassalli 9 Gennaio 008 NB: dal momento che i dati numerici degli esercizi non sono comuni a tutti i compiti, i risultati sono
DettagliForza centrifuga. Funi e molle. Equazioni del moto
La forza è un particolare tipo di forza apparente, presente quando il sistema non inerziale (SNI) è in moto rototraslatorio rispetto ad un sistema di riferimento inerziale (SI). Nel moto rototraslatorio
DettagliNome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione
Nome Cognome Numero di matricola Coordinata posizione Terzo compito di Fisica Generale + Esercitazioni, a.a. 07-08 4 Settembre 08 ===================================================================== Premesse
DettagliMisura del modulo dell accelerazione di gravità g tramite pendolo
Misura del modulo dell accelerazione di gravità g tramite pendolo Il valore di g dipende da: 1) Latitudine terrestre 2) Altezza rispetto al livello del mare Ma localmente è una costante! Fino a tempi relativamente
DettagliForze conservative. Conservazione dell energia. Sistemi a molti corpi 1 / 37
Forze conservative Il nome forze conservative deriva dal fatto che le forze che appartengono a questa categoria sono tali da conservare l energia. Una forza è conservativa se il lavoro da essa compiuto
DettagliSOLUZIONE Il diagramma delle forze che agiscono sul corpo è mostrata in figura:
Esercizio 1 Un blocco di massa M inizialmente fermo è lasciato libero di muoversi al tempo t = 0 su un piano inclinato scabro (µ S e µ D ). a) Determinare il valore limite di θ (θ 0 ) per cui il blocco
DettagliEsercitazioni di Meccanica Razionale
Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Meccanica analitica III parte Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica
DettagliPOLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a III Appello, 4 febbraio 2014
POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a. 2012-13 III Appello, 4 febbraio 2014 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Sostituire
DettagliArgomenti di questa lezione (esercitazione)
Lezione mecc n.22 pag 1 Argomenti di questa lezione (esercitazione) Ancora esercizi di meccanica, in preparazione della prima prova in itinere Lezione mecc n.22 pag 2 Lezione mecc n.22 pag 3 Lezione mecc
Dettagli1. Siano A e B due punti di un atto di moto rigido piano. Dire quale delle seguenti affermazioni è errata:
Università del Salento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria Industriale e Civile Prova scritta di Meccanica Razionale 20 giugno 2016 Soluzioni Parte 1: Domande a risposta multipla. 1. Siano
DettagliDinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.
Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad
DettagliApplicazione dei Principi della Dinamica
Applicazione dei Principi della Dinamica Applicazione: l'equazione f = m a può essere utilizzata in modi diversi: a) per la misura indiretta di m da misure dirette di f e a b) per la misura indiretta di
DettagliRichiami sulle oscillazioni smorzate
Richiami sulle oscillazioni smorzate Il moto armonico è il moto descritto da un oscillatore armonico, cioè un sistema meccanico che, quando perturbato dalla sua posizione di equilibrio, è soggetto ad una
DettagliR è definita infine dall insieme delle curve percorse da ogni singolo punto della corda.
1. Problema della corda vibrante Si consideri una corda monodimensionale, di sezione nulla avente densità per unità di lunghezza ρ e modulo elastico lineare E. Una corda reale approssima quella ideale
DettagliK + U g = L n.c. 1 2 m 2v 2 2f +m 2gl 0 sinθ = f k l 0 = µ k m 2 gl 0 cosθ, dalla quale si ricava
Università degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica A.A. 207/208, Sessione di Giugno/Luglio 208, Primo Appello Esame di FISICA I, Prova scritta del 26 Giugno 208 TESTI E SOLUZIONI
DettagliLavoro ed Energia. r A. < 0 --> lavoro resistente
Lavoro ed Energia Lavoro di una forza 1) forza f indipendente dal punto di applicazione e dal tempo. Se il suo punto di applicazione effettua uno spostamento AB, si definisce lavoro della forza f = f AB
DettagliLecce- XI scuola estiva di fisica Mirella Rafanelli. I sistemi estesi. La dinamica oltre il punto..
Lecce- XI scuola estiva di fisica - 2018 Mirella Rafanelli I sistemi estesi La dinamica oltre il punto.. Lecce- XI scuola estiva di fisica - 2018 Mirella Rafanelli Nota bene: quanto segue serve come strumento
DettagliFisica I - Ing. Sicurezza e Protezione, prof. Schiavi A.A Soluzioni proposte per il Foglio di Esercizi n. 2
Fisica I - Ing. Sicurezza e Protezione, prof. Schiavi A.A. 2004-2005 Soluzioni proposte per il Foglio di Esercizi n. 2 2.1. Il proiettile ed il sasso cadono lungo y per effetto della accelerazione di gravità
DettagliOscillatore armonico. LEZ 15 OTTOBRE 2018 e seguenti
Oscillatore armonico LEZ 15 OTTOBRE 018 e seguenti L OSCILLATORE ARMONICO EQUAZIONE DEI MOTI ARMONICI 3 PERIDODO E FREQUENZA 4 DENTRO LA LEGGE 5 Funzioni seno e coseno Le funzioni seno e coseno sono le
DettagliFacoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero
Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente
DettagliNome..Cognome.. Classe 4D 18 dicembre VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia
Nome..Cognome.. Classe 4D 8 dicembre 008 EIFICA DI FISICA: lavoro ed energia Domande ) Forze conservative ed energia potenziale: (punti:.5) a) Dai la definizione di forza conservativa ed indicane le proprietà.
DettagliIndice slides. 1 Oscillatore semplice 5. 2 Equazione caratteristica 6. 3 Radici complesse 7. 4 Integrale generale 8. 5 Forza Peso 9.
Moto di Oscillatori Pietro Pantano Dipartimento di Matematica Università della Calabria Slides 1 di 27 Slides 2 di 27 1 Oscillatore semplice 5 2 Equazione caratteristica 6 3 Radici complesse 7 4 Integrale
DettagliProblema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)
Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata
DettagliLezione 7: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (7)
Lezione 7: Sistemi ad un grado di libertà: l oscillatore elementare (7) Federico Cluni 19 marzo 015 1 Pseudo accelerazione La risposta di un oscillatore elementare con massa m, fattore di smorzamento ν,
DettagliEsonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. 1 Aprile 2009
Esonero del corso di fisica per la laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Fila A Cognome 1 Aprile 2009 Nome 1) Scrivere in formato decimale i seguenti numeri (esempio: 10 3 = 1000). 458,3
DettagliSoluzione del Compitino di Sistemi Dinamici del 21 dicembre 2016
Soluzione del Compitino di Sistemi Dinamici del dicembre 06 Esercizio Si consideri il sistema newtoniano con dissipazione ẍ = x cosx γẋ, γ 0, ed il sistema dinamico continuo ad esso associato a Si trasformi
DettagliFisica per Farmacia A.A. 2018/2019
Fisica per Farmacia A.A. 2018/2019 Responsabile del corso: Prof. Alessandro Lascialfari Tutor (16 ore): Matteo Avolio Lezione del 28/03/2019 2 h (13:30-15:30, Aula G10, Golgi) - SOLUZIONI ESERCITAZIONI
DettagliFisica Generale I (primo modulo) A.A , 9 febbraio 2009
Fisica Generale I (primo modulo) A.A. 2008-09, 9 febbraio 2009 Esercizio 1. Due corpi di massa M 1 = 10kg e M 2 = 5Kg sono collegati da un filo ideale passante per due carrucole prive di massa, come in
DettagliEsame di Fisica 2C Data: 16/09/2005. Fisica 2C. 16 settembre 2005
Fisica C 6 settembre 5 Leggere attentamente il testo e assicurarsi di rispondere a tutto quello che viene chiesto, incluse le eventuali risposte numeriche. ispondere alle domande e risolvere i problemi
Dettagli3. Determinare la velocità media nell intervallo [0.5 s; 1.0 s] e confrontarla con la velocità istantanea nel punto medio di tale intervallo;
Esercizio Una particella si muove lungo una retta seguendo la legge oraria con u 3 m/s e 4 s.. Determinare in quali istanti la particella si trova nell origine;. Disegnare la legge oraria; x(t) u t ( sin
DettagliProva Scritta di di Meccanica Analitica. 11 febbraio Problema 1
Prova Scritta di di Meccanica Analitica 11 febbraio 019 Problema 1 Si consideri un punto materiale P di massa m vincolato a muoversi su una retta orizzontale e connesso mediante una molla di costante elastica
DettagliMeccanica 15Aprile 2016
Meccanica 15Aprile 2016 Problema 1 (1 punto) Una pallottola di massa m= 20 g arriva con velocità V= 300 m/s, inclinata verso il basso di un anglo = 15 rispetto al piano orizzontale, su un blocco di massa
DettagliOscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie)
III a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Oscillazioni libere e risonanza di un circuito LC-serie (Trattazione analitica del circuito LC-serie) Con questa breve nota si vuole fornire la trattazione
DettagliIl Pendolo. Alessio Bianchi 3 maggio 2017
Il Pendolo Alessio Bianchi 3 maggio 2017 Sommario Verifica dell isocronia di un pendolo con moti di ampiezza A diversi e determinazione delle loro leggi orarie. Verifica grafica della relazione tra x(t)
DettagliMeccanica Dinamica del punto materiale
Meccanica 07-08 Dinamica del punto materiale 9 pprossimazioni per piccoli angoli v ± gl sin tan v gl Limite di piccoli angoli: 0 6 cos +... 3 tan + +... 3 3 sin +... Serie di Taylor: pprossimazioni per
DettagliEsonero 14 Novembre 2016
Esonero 14 Novembre 2016 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale 1 Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2016-2017 Esercizio 1 Un corpo di massa m è inizialmente fermo
Dettagli