BeauClimat: il sistema di certificazione energetica in VdA
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- Tito Casali
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1 BeauClimat: il sistema di certificazione energetica in VdA Il sistema di certificazione energetica in Valle d Aosta Le basi teoriche/tecniche per rilevare i dati sugli edifici esistenti Breve riepilogo di alcune regole fondamentali per la redazione degli ACE Ing. Andrea Collé, Arch. Erika Favre COA energia Finaosta 2 1
2 La normativa regionale di riferimento l.r. 21 del 18 aprile 2008 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell edilizia MODIFICATA CON l.r. 8 del 2 marzo 2010 Deliberazioni di Giunta regionale - d.g.r del 28/05/2010 Riconoscimento corsi di formazione - d.g.r del 20/08/2010 Accreditamento certificatori e ispettori - d.g.r del 23/12/2010 Metodologia di calcolo sostituita da d.g.r del 08/07/ d.g.r del 6 maggio 2011 Aspetti amministrativi e procedimentali 20 LUGLIO 2011 AVVIO DEL SISTEMA REGIONALE BEAUCLIMAT 3 La normativa regionale di riferimento L.R. 21 del 18 aprile 2008 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell edilizia modificata con L.R. 8 del 2 marzo 2010 L.R. 3 del 3 gennaio 2006 Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia modificata con L.R. 42 del 20 dicembre 2010 ABROGATE DA L.R. 26 del 1 agosto 2012 Disposizioni regionali in materia di pianificazione energetica, di promozione dell efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili. Pubblicata sul Bollettino Ufficiale del 14 agosto 2012 (Attuativa dal 29 agosto 2012) 4 2
3 La normativa regionale di riferimento AMBITI Prestazione energetica degli edifici Certificazione energetica Catasto energetico Contrassegno di qualità per installatori e imprese edili Miglioramento dell efficienza energetica e contributi 5 D.G.R. 1062/2011 Aspetti amministrativi e procedimentali Approva le caratteristiche del sistema di certificazione energetica regionale denominato Beauclimat e le relative modalità di funzionamento e gestione Specifica gli strumenti tecnici necessari all avvio dello stesso, in particolare: il portale energia, lo strumento informatico gratuito software per la certificazione energetica degli edifici in Valle d Aosta BEAUCLIMAT con il relativo manuale d uso, le specifiche tecniche, in formato.xsd, per i dati di calcolo utili alla redazione dell attestato di certificazione energetica (ACE) 6 3
4 Il portale energia Consente la gestione delle procedure in materia di certificazione energetica degli edifici, l implementazione del catasto energetico e la relativa elaborazione statistica dei dati Prevede privilegi di accesso alle varie aree differenziati a seconda della tipologia di utente (certificatori energetici, cittadini, COA energia, Servizio per l attuazione del piano energetico, Comune, ARPA, ecc.) In particolare è possibile: effettuare la richiesta di accreditamento come certificatore energetico; scaricare il software Beauclimat; consultare l elenco dei certificatori energetici; scaricare le coordinate geografiche relative all edificio da certificare; redigere l attestato di certificazione energetica; effettuare la richiesta di targa energetica dell edificio; consultare il catasto energetico degli edifici. 7 Quando certificare l edificio? Pratiche edilizie E OBBLIGATORIO redigere l attestato di certificazione energetica: per tutti gli edifici di NUOVA COSTRUZIONE per tutti gli edifici interessati da TOTALE DEMOLIZIONE - RICOSTRUZIONE per tutti gli edifici sottoposti a RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ai sensi della l.r. 11/1998 (non rientrano il recupero e il risanamento conservativo) 8 4
5 Chi certifica l edificio? L'attestato di certificazione energetica può essere redatto esclusivamente da un soggetto iscritto nell apposito elenco regionale dei certificatori energetici I certificatori energetici devono garantire indipendenza ed imparzialità di giudizio rispetto agli interessi dei richiedenti e dei soggetti coinvolti nella progettazione, nella direzione dei lavori e nella realizzazione delle opere, nonché rispetto ai produttori dei materiali e dei componenti utilizzati per la realizzazione delle opere stesse. 9 Cosa fare quando si deve certificare? Il certificatore energetico deve essere nominato entro la data di inizio lavori, per consentire i sopralluoghi nella fasi salienti del cantiere (non occorre comunicare il nominativo del certificatore in Comune); L attestato di certificazione deve essere consegnato in Comune ai fini dell ottenimento del certificato di agibilità dell edificio. 10 5
6 Quando NON certificare l edificio? Sono esclusi dall'obbligo di dotazione dell attestato di certificazione energetica: Gli edifici residenziali isolati (liberi sui 4 lati) con una superficie utile inferiorea50mq; I fabbricati industriali, artigianali ed agricoli non residenziali, qualora gli ambienti siano climatizzati per esigenze del processo produttivo. Il comfort degli addetti non rientra nelle predette esigenze; I locali non dotati di un sistema di climatizzazione invernale* * locali non dotati di sistema di climatizzazione invernale: le unità immobiliari prive di impianto termico aventi le seguenti destinazioni d uso: box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi, strutture temporanee previste per un massimo di sei mesi, strutture o edifici assimilabili a quelli elencati. 11 Autodichiarazione di classe G Art 7 comma 10 L.R. 21/2008 Per gli edifici la cui superficie utile sia inferiore o uguale a 1000 metri quadrati, il proprietario può rilasciare all'acquirente una dichiarazione in cui attesta: a) la scadente qualità energetica dell'immobile e i costi elevati per la gestione energetica dello stesso; b) l'appartenenza dell'edificio alla classe energetica più bassa. ELIMINATA DALLA L.R. 26/2012 6
7 ACE: Attestato di certificazione energetica REGOLE PER CERTIFICARE CATEGORIA CATASTALE: l ACE deve sempre corrispondere ad un unica categoria catastale, alla quale è associata un unica destinazione d uso (quella prevalente, nel caso di più destinazioni d uso). SUBALTERNO: l ACE deve sempre corrispondere ad un unico subalterno, salvo casi particolari. DESTINAZIONE D USO: nel caso di unità immobiliare con differenti destinazioni d uso al suo interno, ma con un unico accatastamento: l ACE si riferisce alla destinazione d uso prevalente 13 ACE: Attestato di certificazione energetica Il calcolo della prestazione energetica e quindi l ACE può riferirsi a: SINGOLA UNITA IMMOBILIARE PARTE DI EDIFICIO INTERO EDIFICIO 14 7
8 ACE: Attestato di certificazione energetica Il calcolo della prestazione energetica e quindi l ACE può riferirsi a: Edificio composto da più unità immobiliari con unica destinazione d uso ed impianti autonomi E possibile esclusivamente considerare la singola unità immobiliare (U8) e l ACE farà riferimento a tale appartamento Edificio composto da più unità immobiliari con più di una destinazione d uso ed impianto centralizzato Non è possibile determinare una classe per l intero edificio Ad esempio è possibile considerare il blocco delle unità immobiliari soprastanti (U1, U2,..U6) oppure le singole unità immobiliari (U1) e separatamente la parte a destinazione d uso differente (N1). 15 ACE: Attestato di certificazione energetica Il calcolo della prestazione energetica e quindi l ACE può riferirsi a: Edificio composto da più unità immobiliari con più di una destinazione d uso ed impianto centralizzato CALCOLO BLOCCO UNITA IMMOBILIARI CALCOLO SINGOLE UNITA IMMOBILIARI CALCOLO UNITA CON ALTRA DESTINAZIONE D USO CALCOLO UNITA CON ALTRA DESTINAZIONE D USO 16 8
9 ACE: Attestato di certificazione energetica Il calcolo della prestazione energetica e quindi l ACE può riferirsi a: Edificio composto da più unità immobiliari con unica destinazione d uso ed impianto centralizzato E possibile considerare la singola unità immobiliare (U8) oppure l intero edificio (U1, U2,..U9) N.B.: in ogni caso è necessario produrre un ACE per ogni unità immobiliare che fa parte dell edificio, utilizzando le informazione specifiche concernenti proprietario, indirizzo e dati catastali 17 ACE: Attestato di certificazione energetica Destinazione d uso REGOLA GENERALE: ad ogni unità immobiliare va assegnata come destinazione d uso quella prevalente. Nel caso in cui all interno dell unità immobiliare siano presenti porzioni con altre destinazioni d uso si possono avere due casi: - CASO 1: ai fini del calcolo dell indice di prestazione energetica, le porzioni a destinazione d uso diversa da quella prevalente con superficie utile climatizzata superiore al 10% di quella complessiva devono essere considerate secondo la loro destinazione d uso effettiva. N.B. Il calcolo degli indici di prestazione energetica va riferito alla destinazione d uso prevalente dell unità immobiliare. - CASO 2: alle porzioni con destinazione d uso diversa da quella prevalente con superficie utile climatizzata non superiore al 10% di quella complessiva, può essere assegnata la destinazione d uso prevalente dell unità immobiliare. 18 9
10 LE CLASSI ENERGETICHE 8 classi, dalla A+ alla G Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 La classificazione è basata sul parametro di prestazione energetica globale EPgl, che comprende i fabbisogni di energia primaria per: - climatizzazione invernale, - climatizzazione estiva, - produzione di acqua calda sanitaria, - illuminazione artificiale (solo per edifici non residenziali). I VALORI DI SOGLIA TRA LE CLASSI ENERGETICHE DIPENDONO DA: Destinazione d uso dell edificio (edifici residenziali uffici e scuole ospedali, cliniche e case di cura tutte le altre destinazioni d uso) Altitudine, rispetto alla quota di riferimento della casa comunale di Aosta (583 m) N.B. Non c è dipendenza diretta dai gradi giorno né dal rapporto di forma S/V 19 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 LE CLASSI ENERGETICHE PER EDIFICI RESIDENZIALI E.1(1), E.1(2) Classificazione che varia in base all altitudine: con l aumento di quota si rientra più facilmente nelle classi migliori A+ < 25 kwh/m 2 anno+0,00825*(h SITO-h AO) 25 kwh/m 2 anno+0,00825*(h SITO-h AO) A < 50 kwh/m 2 anno+0,0165*(h SITO-h AO) 50 kwh/m 2 anno+0,0165*(h SITO-h AO) B < 100 kwh/m 2 anno+0,033*(h SITO-h AO) 100 kwh/m 2 anno+0,033*(h SITO-h AO) C < 150 kwh/m 2 anno+0,0495*(h SITO-h AO) 150 kwh/m 2 anno+0,0495*(h SITO-h AO) D < 200 kwh/m 2 anno+0,066*(h SITO-h AO) 200 kwh/m 2 anno+0,066*(h SITO-h AO) E < 300 kwh/m 2 anno+0,099*(h SITO-h AO) 300 kwh/m 2 anno+0,099*(h SITO-h AO) F < 400 kwh/m 2 anno+0,132*(h SITO-h AO) 400 kwh/m 2 anno+0,132*(h SITO-h AO) G Valori di soglia per Aosta Valori espressi in kwh/m
11 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 LE CLASSI ENERGETICHE PER EDIFICI NON RESIDENZIALI UFFICI (E.2) e SCUOLE (E.7) NB. Per gli uffici non si effettua alcuna correzione per altitudine A+ < 19 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) 19 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) A < 30 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) 30 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) B < 50 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) 50 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) C < 70 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) 70 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) D < 90 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) 90 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) E < 125 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) 125 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) F < 160 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) 160 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) G Valori di soglia per Aosta Valori espressi in kwh/m 3 21 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 LE CLASSI ENERGETICHE PER EDIFICI NON RESIDENZIALI OSPEDALI, CLINICHE, CASE DI CURA ED ASSIMILABILI (E.3) A+ < 38 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) 38 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) A < 50 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) 50 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) B < 70 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) 70 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) C < 95 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) 95 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) D < 120 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) 120 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) E < 150 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) 150 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) F < 180 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) 180 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) G Valori di soglia per Aosta Valori espressi in kwh/m
12 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 LE CLASSI ENERGETICHE PER EDIFICI NON RESIDENZIALI TUTTE LE ALTRE DESTINAZIONI D USO A+ < 21 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) 21 kwh/m 3 anno+0,0025*(h SITO-h AO) A < 35 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) 35 kwh/m 3 anno+0,005*(h SITO-h AO) B < 60 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) 60 kwh/m 3 anno+0,01*(h SITO-h AO) C < 85 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) 85 kwh/m 3 anno+0,015*(h SITO-h AO) D < 110 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) 110 kwh/m 3 anno+0,02*(h SITO-h AO) E < 155 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) 155 kwh/m 3 anno+0,03*(h SITO-h AO) F < 200 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) 200 kwh/m 3 anno+0,04*(h SITO-h AO) G Valori di soglia per Aosta Valori espressi in kwh/m 3 23 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 INDICATORI SULLA QUALITA INVOLUCRO, IMPIANTI E FONTI RINNOVABILI L attestato di certificazione energetica riporta in prima pagina questi tre indicatori con l obiettivo di: definire la qualità dell edificio ad un livello più specifico, evidenziando pregi e difetti dei singoli fattori che concorrono a determinarne le prestazioni globali, comunicare in modo chiaro ed immediato le caratteristiche relative ai fattori indicati 24 12
13 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 INDICATORI SULLA QUALITA INVOLUCRO, IMPIANTI E FONTI RINNOVABILI Alta La soglia tra una qualità media e alta fa riferimento ad un edificio ad alte prestazioni che prevede l utilizzo di tecnologie o modalità costruttive presenti sul mercato. Media La soglia tra una qualità bassa e media è determinata sulla base delle prestazioni-tipo di un edificio costruito rispettando i requisiti minimi contenuti nella legislazione attualmente vigente. Bassa EDIFICI RESIDENZIALI: qualità basata sulle prestazioni invernali EDIFICI NON RESIDENZIALI: qualità basata sulle prestazioni invernali e estive 25 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 QUALITA INVOLUCRO I due indicatori principali sono: il valore di trasmittanzatermica media delle pareti opache U m,p il valore di trasmittanzatermica media delle pareti trasparenti U m,w ALTA U m,p 0,23 U m,w 1,2 MEDIA 0,23 < U m,p 0,32 1,2 < U m,w 2 BASSA U m,p > 0,32 U m,w > 2 NON RESIDENZIALE Nel caso di edificio non residenziale, ai valori sopra indicati è affiancato un requisito relativo alla capacità di schermare gli apporti solari esterni nel periodo estivo, P sol,w,luglio, se l indice di fabbisogno estivo dell involucro EP e,invol è superiore a 3 kwh/(m 3 a): quando la trasmittanza media dell involucro opaco e trasparente porti l unità immobiliare ad una qualità alta, tale valutazione è confermata se Psol,w,luglio 0,3; quando la trasmittanza media dell involucro porti l unità immobiliare ad una qualità media, tale valutazione è confermata se Psol,w,luglio 0,
14 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 QUALITA IMPIANTI L indicatore principale è: Il valore di rendimento globale medio stagionale per climatizzazione invernale η gl,i ALTA ηgl,i 0,9 MEDIA 0,9 > ηgl,i 0,8 BASSA ηgl,i < 0,8 NON RESIDENZIALE Nel caso di edificio non residenziale, ai valori sopra indicati è affiancato, in presenza del relativo impianto, un requisito relativo al rendimento globale mediostagionaleperclimatizzazioneestivaη gl,e : qualora il rendimento globale medio stagionale dell impianto di climatizzazione invernale porti l unità immobiliare ad una qualità alta, tale valutazione è confermata se ηgl,e 1,7; qualora il rendimento globale medio stagionale dell impianto di climatizzazione invernale porti l unità immobiliare ad una qualità media, tale valutazione è confermata se ηgl,e 1,1 27 Il metodo di calcolo regionale D.G.R 1606/2011 QUALITA FONTI RINNOVABILI L indicatore è la percentuale di fabbisogno globale di energia primaria soddisfatto dafontirinnovabili P fer : ALTA P fer 35% MEDIA 35% > P fer 20% BASSA 20% > P fer Non vi sono requisiti aggiuntivi per edifici non residenziali
15 Il calcolo della prestazione energetica D.G.R 1606/2011 La classe dell edificio viene attribuita sulla base della prestazione energetica globale: Negli edifici residenziali l illuminazione non viene considerata nei calcoli! L indice viene espresso in [kwh/(m2 anno)] per gli edifici residenziali ad esclusione di collegi, caserme, conventi, case di pena, ecc. e in [kwh/(m3 anno)] per le altre destinazioni d uso 29 Il calcolo della prestazione energetica D.G.R 1606/2011 Linee Guida Nazionali D.M. 26/06/2009 che prevedono delle semplificazioni di calcolo per alcune tipologie di edifici L.R.21/2008 METODO COMPLETO METODO SEMPLIFICATO È applicabile per qualunque tipologia di edificio. È applicabile esclusivamente ad edifici esistenti di tipo residenziale con superficie utile climatizzata inferiore a 3000 m
16 Come redigere l ACE sul Portale Energia Compilazione dell ACE attraverso la sezione del Portale Energia (accesso riservato ai certificatori energetici) REDAZIONE ACE Avviene caricando i files.xml e.sdb, generati dallo strumento di calcolo Beauclimat, riportanti i dati richiesti in formato compatibile con le specifiche tecniche definite dal Portale Energia. VALIDAZIONE ACE A conclusione della procedura di scrittura dell ACE, il certificatore deve validare tale documento, per l attribuzione del codice identificativo univoco che ne garantisce la validità SOSTITUZIONE ACE A seguito della validazione, l attestato non è più modificabile; eventuali variazioni potranno essere apportate esclusivamente con l annullamento e la sostituzione dello stesso con un nuovo ACE corretto. Per ogni ACE sostituito è necessario inviare una mail al COA energia in cui si specificano il codice e la data dell ACE sostituito, il codice e la data del nuovo ACE e il nome del certificatore. All interno del nuovo ACE, nel campo note è necessario riportare la seguente dicitura: «ACE-codice-data in sostituzione dell ACE-codice-data» 31 La consegna dell ACE CONSEGNA ACE AL COMMITTENTE Il certificatore energetico deve consegnare le 2 copie ACE, opportunamente timbrate e firmate, al proprio committente. CONSEGNA ACE AL COMUNE 1 copia deve essere depositata presso il Comune in cui è ubicato l edificio entro 60 giorni dalla data di validazione dello stesso, cioè dal rilascio del codice identificativo dal portale energia. Il Comune, all atto di ricezione dell ACE, inserisce, nell apposita sezione del portale Energia, i dati richiesti per confermare l avvenuta consegna della documentazione. CONSERVARE LA DOCUMENTAZIONE Il certificatore energetico ha l obbligo di conservare per 5 anni dalla data di validazione dell ACE tutta la documentazione relativa ai dati geometrici, termo-fisici ed impiantistici a supporto del calcolo della prestazione energetica dell edificio 32 16
17 Guida alla lettura dell ACE?? Nella sezione energia del sito regionale è disponibile una Guida alla lettura che illustra i contenuti delle diverse sezioni dell attestato, utile al committente ed al certificatore energetico 33 Validità dell ACE L ACE ha una validità massima di 10 anni a decorrere dalla data di validazione L ACE deve essere aggiornato : Ad ogni intervento migliorativo della prestazione energetica che riguardi almeno il 25% della superficie esterna dell immobile; Ad ogni intervento globale, migliorativo della prestazione energetica, di riqualificazione degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria che prevedano anche l installazione di un nuovo sistema di generazione; Ad ogni intervento di ristrutturazione impiantistica o di sostituzione di componenti o apparecchi che riduca la prestazione energetica dell edificio; Mutazione della destinazione d'uso
18 Che cosa prevede la L.R. 26/ L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 1 Edifici di nuova costruzione o soggetti a totale demolizione e ricostruzione Prestazioni energetiche migliorative di almeno il 20% rispetto ai requisiti minimi di prestazione energetica Nei computi per la determinazione dei volumi, delle superfici e dei rapporti di copertura non sono considerati: gli spessori delle murature esterne lo spessore di tamponature e muri portanti > 30 cm il maggior spessore dei solai i maggiori volumi e superfici necessari ad ottenere il miglioramento della prestazione energetica, con riferimento alla sola parte eccedente i 30 centimetri e fino ad un massimo di ulteriori 25 centimetri per gli elementi verticali e di copertura e di 15 centimetri per quelli orizzontali intermedi
19 L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 2 Edifici di nuova costruzione o soggetti a totale demolizione e ricostruzione Fatte salve le prescrizioni in materia di sicurezza stradale e antisismica e le distanze minime tra edifici stabilite dalle disposizioni del codice civile è possibile derogare, nell ambito delle procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui all articolo 59 della L.R. 11/1998 a quanto previsto dalla normativa statale e regionale o dai regolamenti edilizi comunali in merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime di protezione dal nastro stradale, nonché alle altezze massime degli edifici. In tali casi, il maggior spessore non è calcolato ai fini del computo del rispetto delle distanze minime o delle altezze massime. 37 L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 3 Edifici di nuova costruzione o soggetti a totale demolizione e ricostruzione Gli edifici non ricadenti in zone di tipo A che assicurino una copertura del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili in misura superiore di almeno il 30% rispetto ai requisiti minimi di prestazione energetica beneficiano, in sede di rilascio del titolo abilitativo, di un ulteriore bonus volumetrico del 5%. Fonti Rinnovabili POSSIBILE BONUS VOLUMETRICO 38 19
20 L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 4 Interventi di trasformazione edilizia di edifici esistenti Fatte salve le prescrizioni in materia di sicurezza stradale e antisismica e le distanze minime tra edifici stabilite dalle disposizioni del codice civile, nel caso di interventi che comportino maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di copertura necessari a raggiungere prestazioni energetiche migliorative di almeno il 10% rispetto ai requisiti minimi di prestazione energetica, è possibile derogare a quanto previsto dalla normativa statale e regionale o dai regolamenti edilizi comunali in merito alle distanze minime tra edifici e alle distanze minime di protezione del nastro stradale, nella misura massima di 25 cm, per il maggiore spessore delle pareti verticali esterne, nonché alle altezze massime degli edifici, nella misura massima di 25 cm, per il maggior spessore degli elementi di copertura. La deroga può essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici confinanti. 39 L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 5 Interventi di trasformazione edilizia di edifici esistenti Le ristrutturazioni non ricadenti in zone di tipo A che assicurino una copertura dei consumi di calore, di elettricità e di raffrescamento con fonti rinnovabili in misura superiore di almeno il 30% rispetto ai requisiti minimi di prestazione energetica beneficiano, nell ambito delle procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui alla L.R. 11/1998, di un bonus volumetrico pari al 5% del volume esistente come definito dalla Giunta regionale con propria deliberazione. Fonti Rinnovabili POSSIBILE BONUS VOLUMETRICO 40 20
21 L.R. 26/2012 Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 6 Interventi L.R. 24/2009 (Ampliamenti Legge casa) I bonus volumetrici non sono cumulabili con quanto previsto agli articoli 2, 3 e 4 della legge regionale 4 agosto 2009, n. 24 (Misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio in Valle d Aosta) ferme restando le deroghe previste relative alle distanze minime. ***** Calcolo delle volumetrie edilizie previste dall Articolo 10 comma 7 Interventi L.R. 24/2009 (Ampliamenti Legge casa) Gli interventi di cui all articolo 2 (Interventi sul patrimonio edilizio) della L.R. 24/2009, riguardanti l isolamento termico dell involucro verticale dell intero edificio o della copertura aventi prestazioni energetiche migliorative del 20% rispetto ai requisiti minimi di prestazione energetica beneficiano di un ulteriore incremento volumetrico del 5% calcolato secondo quanto stabilito dalle disposizioni attuative della L.R. 24/ : versione attuale ATTENZIONE LA VERSIONE DEL SOFTWARE NON E QUELLA ATTUALE 42 21
22 menu principale 43 Ubicazione Dalla sezione cartografia del portale si scaricano le coordinate in formato.xml che devono essere caricate nel Software tramite il tasto «Importa coordinate»
23 Ubicazione. Tutti i valori inseriti in questa tabella verranno automaticamente riportati nella sezione Involucro - Elementi opachi e Elementi trasparenti. Nel caso in cui l angolo di ostruzione di un elemento opaco o di un elemento trasparente sia superiore all angolo riportato in Ubicazione, è possibile variare tale valore direttamente nella sezione Involucro. 45 Dati edificio 46 23
24 DATI EDIFICIO: edificio nuovo o esistente Edificio nuovo: si utilizza nel caso in cui si stia certificando un edificio di nuova costruzione o sottoposto a totale demolizione e ricostruzione. N.B. L opzione NUOVO EDIFICIO preclude la possibilità di utilizzare il metodo semplificato. 47 DATI EDIFICIO: numero di piani Numero di piani: il numero di piani dell edificio comprende tutti i piani climatizzati fuori terra o seminterrati esclusi i soppalchi
25 DATI EDIFICIO: metodo completo o metodo semplificato Secondo quanto previsto dalla D.G.R. 1606/2011 a seconda dei casi è possibile redigere l ACE con le seguenti metodologie di calcolo: Metodo completo: non permette di eseguire calcoli semplificati e può essere utilizzato per qualsiasi tipologia di edificio; Metodo completo con facilitazioni: possiede le medesime caratteristiche del metodo completo con alcuni calcoli facilitati, in modo da agevolare i professionisti nel caso in cui i dati non siano disponibili o siano difficilmente reperibili; Metodo semplificato: è applicabile esclusivamente ad edifici con destinazione d uso residenziale (esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme) con superficie utile climatizzata non superiore a 3000 m DATI EDIFICIO: metodo completo con facilitazioni Per quanto riguarda il Metodo completo con facilitazioni, è possibile scegliere tra: EDIFICI NUOVI: è possibile selezionare soltanto il calcolo agevolato delle Dispersioni attraverso ambienti non riscaldati. EDIFICI ESISTENTI: è possibile selezionare il calcolo agevolato di: - Dispersioni attraverso ambienti non riscaldati; - Ponti termici; - Dispersioni verso il terreno; - Capacità termica
26 GESTIONE ZONE: come definire una zona termica 51 GESTIONE ZONE: come definire una zona termica L unità immobiliare, la parte di edificio o l intero edificio certificato devono essere suddivisi in ZONE TERMICHE CREO UNA NUOVA ZONA TERMICA QUANDO: Varia la destinazione d uso; Varia la temperatura interna; Varia l impianto di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva o ventilazione; Varia la tipologia del sottosistema di emissione e regolazione. CALCOLO: il calcolo dei fabbisogni ideali di energia termica utile (fabbisogno involucro) per climatizzazione invernale ed estiva viene effettuato individualmente per ogni zona. Per definire i confini tra le diverse zone termiche si utilizzano le superfici di mezzeria degli elementi divisori
27 GESTIONE ZONE: come aggregare una zona termica 53 GESTIONE ZONE: come aggregare una zona termica E possibile aggregare una zona termica ad una contigua se le due zone presentano: uguale destinazione d uso la superficie utile climatizzata della prima sia < 20% della superficie utile climatizzata della seconda In tal caso le valutazioni devono essere riferite ai sottosistemi di emissione e regolazione presenti nella zona termica con superficie utile climatizzata maggiore Si considerano appartenenti ad una zona termica anche gli ambienti privi di terminale di emissione quando: sono collegati in modo permanente alla stessa e hanno superficie utile di pavimento < 20% della superficie utile climatizzata della zona termica il sistema di generazione del calore a cui sono asserviti è una stufaoun caminetto e tale generatore è l unico presente 54 27
28 GESTIONE ZONE: come calcolare la superficie lorda climatizzata SUPERFICIE LORDA CLIMATIZZATA: è la somma delle superfici di pavimento dei locali climatizzati di ogni singolo piano, misurata sul perimetro murario esterno che lo delimita. SONO ESCLUSI: le superfici dei balconi le logge rientranti dal filo esterno della costruzione le serre solari nonché i terrazzi praticabili costituenti copertura di adiacenti corpi di fabbrica o della stessa unità immobiliare i corpi scala comuni. Tutti i locali devono essere abitabili e riscaldati per poterli conteggiare nei calcoli altrimenti non devono essere considerati. 55 GESTIONE ZONE: come calcolare la superficie lorda climatizzata SERRE NON RISCALDATE O LOGGE VETRATE In presenza di serre non riscaldate o di logge vetrate, entrambe chiuse su ogni lato, la superficie lorda climatizzata è definita in corrispondenza della parete che divide gli ambienti riscaldati dalla serra INTERCAPEDINE VENTILATA PARETE VERTICALE Nel caso di struttura di tamponamento perimetrale con intercapedine ventilata, non vanno presi in considerazione l intercapedine ed il rivestimento esterno 56 28
29 GESTIONE ZONE: come calcolare la superficie utile climatizzata SUPERFICIE UTILE CLIMATIZZATA: è la superficie utile di pavimento dei locali climatizzati misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi. SOTTOTETTI CLIMATIZZATI ESOPPALCHI Nel caso di sottotetti climatizzati e abitabili l area che va considerata è quella a cui corrisponde un altezza netta pari ad almeno 1,5 m. 57 GESTIONE ZONE: come calcolare il volume delle scale VOLUME NETTO: per il volume netto si consiglia di prendere l intero volume del corpo scala e sottrarre la struttura delle scale
30 GESTIONE ZONE: come calcolare il volume netto climatizzato VOLUME NETTO CLIMATIZZATO: è il volume dell edificio mantenuto ad una temperatura controllata, esclusi i locali non abitabili, escluse tutte le murature, i tramezzi e i solai intermedi, se a più piani, la baseela copertura! Sono esclusi dal calcolo tutti i locali non abitabili, anche se climatizzati! Attenzione: al contrario, per il calcolo dei contributi regionali con il Software CA.S.E. si considerano anche i locali riscaldati non abitabili. 59 GESTIONE ZONE: come calcolare il volume lordo climatizzato VOLUME LORDO CLIMATIZZATO: è il volume dell edificio, esclusi i locali non abitabili, comprensivo di tutte le murature, dei tramezzi e dei solai intermedi, se a più piani, di base e di copertura, mantenuto a temperatura controllata
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