Provincia di Sondrio COMUNE DI TOVO DI SANT AGATA

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1 CS1 Provincia di Sondrio b) ELABORATI DEL DOCUMENTO DI PIANO CENTRO STORICO - Schedatura degli edifici e modalità di intervento CS1 REV AGOSTO 2013 ing. Giovanni Bordoni Galleria Campello, Sondrio tel studio.bordoni@tin.it

2 - Premessa - Gli obiettivi - L' articolazione del rilievo - L'elaborazione dei dati raccolti - Le modalità di intervento - Conclusioni 2 - Centro storico - INDICE 1 CENTRO STORICO - Schede degli edifici all.1 TAVOLA 1 - CENTRO STORICO - Schedatura edifici all.2 TAVOLA 2 - CENTRO STORICO - Estratto mappa catastale all.3 TAVOLA 3 - CENTRO STORICO - Stato di conservazione all.4 TAVOLA 4 - CENTRO STORICO - Destinazione d uso all.5 TAVOLA 5 - CENTRO STORICO - Classificazione all.6 TAVOLA 6 - CENTRO STORICO - Modalità di intervento

3 Provincia di Sondrio 1 REV AGOSTO 2013 ing. Giovanni Bordoni Galleria Campello, Sondrio tel studio.bordoni@tin.it

4 Premessa Il comune di Tovo di Sant'Agata approntò il primo strumento urbanistico generale nel 1988 e il Piano Regolatore venne approvato nel 1991, con delibera la Giunta Regionale della Lombardia n in data 16 dicembre di quell'anno. Nel novembre del 1996 l'amministrazione fece poi approntare una variante integrativa al PRG per superare le limitazioni imposte dalla Regione in sede di approvazione del Piano, laddove, recependo la classificazione della zona storica fatta dal piano regolatore come zona B- intensiva di completamento anziché come zona A- agglomerati urbani di carattere storico artistico e di pregio ambientale, restringeva le possibilità di intervento esclusivamente a quelle contemplate dalle lettere a, b e c dell'articolo 31 della legge 457 del Questo significava che nel nucleo centrale del paese risultavano possibili esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo, con un sostanziale ingessamento di quest'area. La variante in questione venne finalizzata ad introdurre una disciplina che, individuando specifiche modalità di intervento sui fabbricati in relazione alla loro tipologia e morfologia, ampliasse le possibilità per operare. La documentazione a supporto delle scelte della variante non risulta essere peraltro disponibile all'ufficio Tecnico Comunale, se non limitatamente alla planimetria, alla relazione che la descrive e alle norme tecniche di attuazione. La variante venne approvata dalla Regione il 12 gennaio 1998 con delibera della Giunta Regionale n , con una serie di modifiche d'ufficio riguardanti per lo più la parte normativa. Seguirono altre varianti a partire dal 1998 e fino in epoca recente che non hanno però modificato concettualmente le previsioni sul Centro Storico della variante del Le uniche due significative eccezioni riguardano: nella variante del 1998, la disciplina dell'altezza degli edifici e il divieto di costruzione ex novo ai sensi delle previsioni delle norme tecniche di attuazione; nella variante dell'aprile 2000, l'eliminazione della previsione di una strada in prosecuzione della via Pedrotti verso la via Castello, con il connesso ampliamento del parcheggio pubblico in zona della Curt Granda verso nord e verso sud. Concludiamo rilevando che il PRG e le sue varianti sono state predisposte utilizzando vecchie basi cartografiche che risultano redatte in modo piuttosto approssimativo e non compatibile con una pianificazione corretta della realtà, come del resto dimostra il raffronto tra la base utilizzata per la redazione della variante del 1996 e la cartografia catastale attuale. L'assenza poi di una puntuale schedatura dei fabbricati, aggiornata con gli interventi realizzati negli ultimi 12 anni, non offre gli elementi indispensabili per operare le scelte che la legge regionale 12 del 2005 richiede all'interno del Pgt. Per conseguenza l'amministrazione ha ritenuto indispensabile riorganizzare la base delle conoscenze sugli immobili del Centro Storico, in coerenza con la loro articolazione catastale, prevedendo l'aggiornamento delle analisi sulle condizioni del patrimonio e sulle potenzialità di questa porzione importante del territorio comunale. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

5 Gli obiettivi L'obiettivo principale del rilievo del patrimonio del Centro Storico e quello di fornire le basi per la poter sviluppare strategie significative nell'ambito della predisposizione del PGT, favorendo una pianificazione attenta all'esigenza di garantire il rispetto di quella qualità ambientale che permea l'intero processo di pianificazione del territorio lombardo, dal Piano Territoriale Regionale al Piano Paesistico, dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale giù fino alla pianificazione di livello comunale. Insieme alla qualità ambientale occorre però anche creare le migliori condizioni di fruibilità per quelle porzioni dei nuclei storici che, pur essendo testimonianza del passato, non rivestono importanza sotto il profilo architettonico e funzionale, quali ad esempio gli immobili rurali nella loro generalità, fatte salve specifiche eccezioni; oppure che costituiscono elementi di ostacolo o compromissione di ambiti particolarmente significativi, che meritano di essere adeguatamente valorizzati con la creazione di spazi, quinte edificate, condizioni di migliore accessibilità e via discorrendo. Per questo risulta importante realizzare, attraverso un rilievo sistematico dell'esistente, un quadro preciso dello stato di conservazione degli immobili, della loro destinazione d'uso, della qualità architettoniche ambientale, individuando le modalità di intervento collegate alle caratteristiche delle classificazioni eseguite. Sarà poi compito del PGT ed in particolare del Piano delle Regole, disciplinare in funzione degli obiettivi funzionali che si vogliono realizzare, le strategie conseguibili all'interno del processo di pianificazione. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

6 L' articolazione del rilievo Si è proceduto anzitutto alla acquisizione e perimetrazione della planimetria catastale, attraverso l'unione dei Fogli 3 e 5 della Mappa, comprendenti il Centro Storico, che risulta tra di essi diviso rispettivamente ad ovest e ad est delle vie Milano e Trento, con l'individuazione sulla stessa dei fabbricati da rilevare. Il primo sopralluogo compiuto al fine di censire le caratteristiche fisico architettoniche degli immobili ha suggerito alcune articolazioni della numerazione catastale, al fine di cogliere situazioni differenziate sul medesimo numero di mappa in termini di destinazioni, finiture o epoca di realizzazione, che consentissero poi di meglio operare sulle Cartografie di sintesi, oltre che sulle schede di edificio. Da est a ovest si tratta in particolare dei mappali 157,166,151 e 91 per il Foglio 5 e 277,314,459, 440,107,413,389,333 e 305 per il Foglio 3. Due poi sono i fabbricati i risultati demoliti, il numero 88 al Foglio 3 è il numero 39 al Foglio 5. Il rilievo, e per conseguenza la numerazione degli immobili, ha proceduto per isolati in qualche misura omogenei sicuramente per posizione, ma anche per articolazione e caratteristiche planivolumetriche. Tali isolati sono così identificabili: -Testata della via San Marco, per gli edifici da 1 a 9; -Via Corignola, per gli edifici da 10 a 21; -Via Milano-Via Mortirolo, per gli edifici da 22 a 36; -Via San Marco-Via Trento, per gli edifici da 37 a 49; -Via Retta-Curt Granda, per gli edifici da 50 a 55; -Via Milano-Via Retta-Via Pedrotti, per gli edifici da 56 a 72; -Via Retta -via Stelvio, per gli edifici da 73 a 87; -Via Mulini-via Stelvio, per gli edifici da 88 a 99; -Via Pedrotti-Via Retta- Via Stelvio, per gli edifici da 100 a 119. La scheda tipo utilizzata riporta sulla prima pagina la numerazione dell'edificio, la sua individuazione all'interno del perimetro del Centro Storico e la sua riproduzione fotografica. Sul retro sono riportati, oltre sempre al numero identificativo dell'immobile, i dati catastali, lo stato di conservazione, la destinazione d'uso attuale, la classificazione rispetto alle caratteristiche monumentali e ambientali. Le caratteristiche di cui sopra sono codificate e a piè pagina è riportata la relativa legenda. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

7 L'elaborazione dei dati raccolti Si è innanzitutto provveduto ad inserire in ogni singola scheda, di seguito alle caratteristiche rilevate, le modalità di interventi ipotizzate e, ove valutato necessario, alcune note esplicative sull'immobile e sulla tipologia di intervento ottimale. Questi dati forniscono, per ciascun fabbricato rilevato, una indicazione significativa delle potenzialità che possono essere poste in essere per migliorarne l'inserimento nel Centro Storico e favorirne l'utilità al fine di recuperare funzioni e ruoli dell insieme, nel contesto della progettualità prevista dal Pgt. Il nucleo storico è certamente destinato ad un ruolo centrale nelle dinamiche immaginabili per l'intero comune. Per facilitare questa lettura sono stati altresì predisposte quattro Carte di Sintesi delle caratteristiche rilevate sulle singole schede, che consentono una lettura complessiva delle qualità presenti nel Centro Storico. In particolare: -sulla tavola 3 sono riportate le valutazioni espresse sullo stato di conservazione del patrimonio edilizio; -sulla tavola 4 trovano evidenza le destinazioni d'uso dei vari fabbricati interessati; -sulla tavola 5 viene valutato il grado di importanza monumentale e/o ambientale degli edifici, consentendo di localizzare i fabbricati e le zone di maggiore pregio; -sulla tavola 6 viene recuperata la classificazione del patrimonio edilizio in termini di modalità di intervento possibili che sono descritte nel successivo paragrafo. Occorre precisare al riguardo che queste modalità devono poi essere riportate alle previsioni del Pgt e che quindi questa catalogazione ha semplicemente il compito di valutare le possibilità per il singolo edificio considerato. E evidente che la contestualizzazione del singolo edificio in un ambito di intervento più ampio, a seguito della perimetrazione di una pluralità di edifici che può essere disposta dal Pgt o da piani attuativi proposti dal privato, potrà articolare elementi anche differenti rispetto a quelli contenuti nelle singole schede e portare a livelli di intervento anche modificativi rispetto a quanto previsto. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

8 Le modalità di intervento Per le finalità dianzi ricordate, si è provveduto a corredare le schede di rilievo dei singoli fabbricati con l'individuazione della tipologia di intervento possibile per ciascuno di essi, in considerazione delle caratteristiche dell'immobile, del suo stato di conservazione e delle destinazioni d'uso attuali e prevedibili in caso di attivazione da parte del proprietario. Le note a corredo di ogni singola scheda, ove apposte, servono a meglio caratterizzare il fabbricato e le particolarità allo stesso assegnate nel caso di intervento. Prescrizione per i fabbricati che si attestano con le facciate a filo delle pubbliche strade ad esclusione degli edifici ricadenti nelle modalità di intervento MIORIG e MIMONUM nelle quali restano inalterate le prescrizioni di riproposizione della muratura in sasso o intonacata a raso pietra ovvero il ripristino alle condizioni originarie: la posa di isolamento termico «a cappotto» è consentita solo a partire dal piano sovrastante a quello attestato sulla pubblica via e comunque al di sopra di 3 metri dalla quota della stessa. La finitura superficiale dell isolante dovrà essere realizzata con le modalità previste per le facciate nel Centro Storico. L aggetto massimo dell isolante rispetto alla muratura non potrà risultare superiore a cm 8. Le descrizioni delle diverse tipologie, indicate con acronimi nella scheda e con un titolo nella legenda, vengono nel seguito più compiutamente articolate: MINUOVO - Immobili nuovi o già rinnovati Gli interventi su questi edifici dovranno essere intesi a ripristinare sullo stabile, ove possibile, le caratteristiche tipologiche e materiche del nucleo storico, quali strutture del tetto in legno, coperture in pietra, inserimenti lignei in facciata per le parti in sottotetto, serramenti in legno con elementi oscuranti ad ante, parapetti di legno o ferro sui balconi, colori di facciata pastello. Per eventuali volumi per accessori aggiuntivi, utilizzare murature in sasso a vista o con intonaco raso pietra, coperture in legno e pietra e serramenti in legno. MIORIG - Immobili rurali o civili rimasti nelle condizioni costruttive originarie Su questi immobili sono consentite, ove necessario, le demolizioni e ricostruzioni con eventuale cambio di destinazione d'uso, nel rispetto sostanziale dell'impianto planivolumetrico esistente. È prescritta la riproposizione di muratura in sasso o intonacata a raso pietra, la struttura lignea del tetto, con copertura in sasso, serramenti in legno o con elementi oscuranti ad anta, parapetti il legno ferro sui balconi, nel caso di intonacatura colori di facciata pastello. Negli eventuali volumi aggiuntivi per accessori utilizzare materiali e tecniche analoghe a quelle previste per i rifacimenti sopra descritti. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

9 MIRISTR - Immobili trasformati in abitazioni civili o abitazioni civili, realizzate in epoca passata e bisognosi di ristrutturazione Sono possibili su questi fabbricati tanto interventi di ristrutturazione interna e sulle facciate, che di demolizione e ricostruzione, con mantenimento dell'impianto planivolumetrico originario ed ampliamenti non superiori al 10% del volume esistente per adeguamenti igienici e funzionali. Nel caso di fabbricati comprendenti più unità immobiliari di proprietà diverse, gli ampliamenti dovranno essere previsti all'interno di un progetto unitario, che comprenda l'intero stabile. Nel caso di interventi di tipo conservativo, è ammesso il mantenimento delle attuali finiture di facciata, con rimozione dei soli elementi in contrasto con l'ambiente del nucleo storico. Nel caso di demolizione e ricostruzione valgono le norme previste per gli edifici a destinazione rurale. MIMONUM - Immobili nuovi o già rinnovati Gli edifici con questa classificazione potranno essere assoggettati esclusivamente ad interventi di consolidamento statico e restauro di tipo conservativo, con eliminazione delle superfetazioni e il ripristino delle condizioni originarie degli immobili. Dovrà essere previsto, ove possibile, il recupero di solai lignei, di pavimenti e rivestimenti in pietra e di quant'altro individuato come elemento significativo meritevole di conservazione. Le facciate, le coperture e le aperture dovranno essere, se necessario, ripristinate alle condizioni originarie, anche per quanto riguarda le dimensioni e le luci. Lo stesso vale in linea di massima per l'impianto distributivo interno, la posizione dei collegamenti verticali e il livello dei solai orizzontali. I progetti di intervento su questi immobili devono fornire tutti gli elementi atti a valutare la consistenza degli interventi previsti, a partire da un dettagliato rilievo dell'esistente e dalla documentazione storica del manufatto, al fine di una compiuta valutazione da parte degli organi preposti alla tutela dei beni architettonici. Non sono ammesse alterazioni alla planivolumetria originaria del fabbricato, se non per l'eliminazione delle superfetazioni esistenti. MIDEMOL - Immobili con condizioni statiche compromesse o interessati da allargamenti stradali che impongono la demolizione parziale o totale dell'edificio Nel caso di totale demolizione dell'immobile per il forte degrado delle strutture portanti, è sempre consentita la sua ricostruzione e il cambio eventuale di destinazione d'uso nel rispetto delle previgenti situazioni planivolumetriche, utilizzando in questo caso nella ricostruzione accorgimenti materiali già indicati per gli interventi sugli immobili rurali del centro storico. Si rimanda pertanto alla descrizione di quella fattispecie. Nel caso di demolizione solo parziale è consentito, per la parte nuova, il mantenimento delle caratteristiche costruttive delle parti non demolite. Qualora si proceda all'abbattimento parziale o totale di un fabbricato, con arretramento rispetto al sedime esistente per consentire un miglioramento della viabilità nelle situazioni specifiche richieste dal comune e segnalate nelle schede relative agli singoli edifici interessati, è consentito il recupero della riduzione volumetrica operata attraverso ampliamenti o sottrarsi dell'edificio realizzato, in relazione a quanto consentito dal rispetto del diritto di terzi. Nel caso di impossibilità al completo ripristino della volumetria originaria, la riduzione verrà indennizzata dal comune ai valori di mercato. - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

10 MICONTR - Immobili in contrasto con l'ambiente del centro storico Per gli immobili che sono dichiarati in condizione di contrasto con le caratteristiche del centro storico dalle rispettive schede di edificio i proprietari possono proporre progetti di riqualificazione da concordare con l'amministrazione comunale, al fine di recuperare condizioni quanto meno definibili come indifferenti rispetto al contesto. Ove questo non risultasse possibile o non fosse nell'interesse dei proprietari, solo sugli immobili in questione non sarà possibile attuare alcun intervento di trasformazione, se non la demolizione con eventuale trasposizione della volumetria in altra sede, attraverso uno specifico piano attuativo. Conclusioni - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

11 Conclusioni Come risulta evidente dalla presente descrizione e dalle schede e dalle tavole di sintesi predisposte, il lavoro di ricognizione e proposta all interno del Centro Storico del comune di Tovo di sant Agata è stato sviluppato con coscienza, al fine di produrre un documento utile all'amministrazione per valutare le ipotesi di lavoro che verranno elaborate in sede di Piano di Governo del Territorio. Il professionista incaricato Dott. Ing. Giovanni Maria Bordoni - Centro storico - Relazione generale sulla schedatura degli edifici e modalità di intervento

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