Principi dell allenamento giovanile. Prof. Fabio Rastelli Ph.D.

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1 Principi dell allenamento giovanile Prof. Fabio Rastelli Ph.D.

2 Il moto è causa d ogni vita. [Leonardo Da Vinci] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 2

3 Il movimento Il movimento è una delle più importanti funzioni organiche dell organismo. [Schmidt and Wrisberg 2000] Per un loro sviluppo completo e armonico, i bambini e gli adolescenti hanno bisogno di una certa quantità di movimento. [Weineck 2009] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 3

4 Il movimento permette di Interagire con l ambiente Mantenere l efficienza funzionale Crescere in maniera sana Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 4

5 Reazione agli stimoli STIMOLO ESTERNO RISPOSTA ORGANICA (interna) AGGIUSTAMENTI ADATTAMENTI Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 5

6 Perché sviluppiamo adattamenti? Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 6

7 Allenamento ALLENAMENTO: Processo di esercitazione che tende, in misura più o meno espressa, al miglioramento del relativo settore di obiettivi. [Weineck 2009] ALLENAMENTO SPORTIVO: Processo d azione complesso che si pone lo scopo di influire, in modo pianificato, sullo stato di prestazione sportiva. [Weineck 2009] ALLENAMENTO: processo organizzato volto all innalzamento di tutti quei parametri limitanti la prestazione. [Di Salvo 1995] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 7

8 Capacità di carico come si esprime Modo in cui l organismo reagisce agli stimoli del carico Capacità dell organismo di tollerare sforzi senza alterazioni della salute cosa determina Quantità e qualità dei carichi che un soggetto può sopportare [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 8

9 Capacità di carico Determinate geneticamente Qualità materiali Specifiche funzioni d organo CAPACITA DI CARICO Capacità di adattamento [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 9

10 Capacità di carico Alterazioni condizioni endogene Malattie Stimoli allenanti Influenze esogene Clima Alimentazione Stile di vita Qualità materiali Specifiche funzioni d organo Capacità di adattamento CAPACITA DI CARICO [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 10

11 Capacità di carico CAPACITA DI CARICO Capacità generale di carico dell organismo Capacità meccanica di carico Capacità di carico dei sistemi che determinano la prestazione Livello generale di allenabilità Stato di salute Condizioni biologiche che permettono di sopportare i carichi meccanici Condizioni biologiche che determinano una prestazione [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 11

12 Capacità di carico La grandezza della capacità di carico dell organismo equivale alla capacità di carico della sua componente più debole. [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 12

13 Capacità di prestazione VS Capacità di carico Capacità di prestazione Condizioni psicofisiologiche massimali esistenti nell organismo per una prestazione ben definita. Capacità di carico Assimilazione, tolleranza del carico. È la condizione di base per l adattamento. [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 13

14 Capacità di carico Prestazione Carico Carico Capacità di prestazione Capacità di carico Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 14

15 Capacità di carico e allenamento Allenamento Stimolo per l organismo Sostenibile grazie alla capacità di carico Possibilità di ricevere stimoli più intensi Adattamenti Miglioramento capacità di carico Ulteriori adattamenti Ulteriore miglioramento capacità di carico Miglioramento performance Ulteriore miglioramento performance [Fröhner 2003] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 15

16 Quali obiettivi? USA World Champion 2011 Età media 17 anni Categorie Italiane anni Juniores Categorie Italiane anni Juniores Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 16

17 Bambini e adulti I bambini sono piccoli adulti? Allenamento giovanile è allenamento per adulti ridotto? Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 17

18 Particolarità dell età evolutiva Intensità di crescita diversa per i singoli segmenti corporei Variazione delle proporzioni corporee Sviluppo del sistema nervoso più rapido di quello fisico Molto sensibile a stimoli adeguati Crescita diversa tra i soggetti Non sempre c è relazione tra età anagrafica e biologica Crescita avviene per spinte di accrescimento La pubertà è un periodo molto delicato Completa rivoluzione fisica, psicologica e motoria Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 18

19 Particolarità dell età evolutiva Metabolismo basale maggiore rispetto agli adulti Aumentato metabolismo anabolico Aumentata richiesta proteica e vitaminica Ossa più flessibili, ma anche più fragili Le ossa si modellano in base all azione delle forze che agiscono su di esse (legge di Wolff, valida anche per l adulto) Tendini e legamenti meno resistenti Cartilagini meno resistenti alle forze di taglio Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 19

20 La legge di Wolff Le variazioni funzionali o morfologiche delle ossa determinano alterazioni della struttura della sostanza ossea e dei cambiamenti della conformazione esterna delle ossa. Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 20

21 Legge di Wolff Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 21

22 Pre-condizioni all allenamento giovanile Allenamento giovanile Rappresenta l avvio all allenamento di alto livello Esame medico generale Allenamento intrapreso volontariamente Allenamento in base all età Non deve danneggiare la formazione scolastica e professionale Dovrebbe lasciare tempo per altri interessi Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 22

23 Allenamento VS Allenabilità Allenamento Processo di esercitazione che tende, in misura più o meno espressa, al miglioramento del relativo settore di obiettivi. Allenabilità Grado di adattamento ai carichi di allenamento. Dipende da fattori sia endogeni che esogeni. Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 23

24 Fasi sensibili Periodi dello sviluppo che sono particolarmente favorevoli per l incremento di determinati fattori motorio-sportivi della prestazione, cioè periodi nei quali l allenabilità è particolarmente elevata. [Martin 1991] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 24

25 Fasi sensibili [Martin 1991] Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 25

26 I periodi di età Periodi Età cronologica Età neonatale 0 1 Età infantile 1 3 Età prescolare 3 6/7 Prima età scolare 6/7 10 Seconda età scolare 10 11/ /13 Prima fase puberale (pubescenza) Seconda fase puberale (adolescenza) 11/12 13/14 12/13 14/15 13/14 17/18 14/15 18/19 Età adulta da 17/18 da 18/19 Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 26

27 Età prescolare [3 6/7] Caratteristiche Elevato impulso a muoversi, grande curiosità Scarsa capacità di concentrazione Pensiero di tipo intuitivo, pratico, legato alle esperienze personali Lo sviluppo è influenzato dal gioco Il movimento è la prima forma di interazione con gli altri L abilità nel muoversi aumenta l autostima Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 27

28 Età prescolare [3 6/7] Allenamento Grande e continua variabilità degli esercizi Deve essere colpita la fantasia del bambino Attività sportiva sotto forma di gioco (deve rappresentare un passatempo) Esercizi e giochi sono più efficaci se accompagnati da racconti Fare in modo che i bambini risolvano da soli i problemi motori Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 28

29 Prima età scolare [6/7 10] Caratteristiche Comportamento motorio irruento Grande interesse per lo sport Generale spensieratezza e ottimismo Proporzioni corporee che permettono un rapporto pesopotenza vantaggioso rispetto al periodo precedente Buone le capacità di concentrazione, di differenzazione e di elaborazione delle informazioni Grande miglioramento della capacità di apprendimento motorio Scarsa capacità di fissare movimenti già appresi Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 29

30 Prima età scolare [6/7 10] Allenamento Ampliamento del bagaglio di movimenti conosciuti Miglioramento delle capacità di coordinazione (grande interesse per quelle sport-specifiche) È necessario riprendere più volte nelle esercitazioni anche i movimenti già appresi Sfruttare l entusiasmo per lo sport per garantirne la pratica continua negli anni a venire Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 30

31 Seconda età scolare [10 11/12; 12/13] Caratteristiche Ulteriore miglioramento rapporto peso-potenza Maturazione quasi completa degli organi propriocettori Elevata capacità di apprendimento motorio relativo anche a gesti molto complessi Grande senso di coraggio e di disponibilità al rischio Età d oro per l apprendimento motorio Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 31

32 Seconda età scolare [10 11/12; 12/13] Allenamento Evitare l insegnamento di una grande varietà di movimenti di carattere solo generale Apprendimento di abilità motorie precise e di livello sempre più alto Apprendimento in forma precisa della tecnica sport-specifica Evitare l automatizzazione di un movimento errato!!! Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 32

33 Prima fase puberale [11/12 13/14; 12/13 14/15] Caratteristiche Improvvisi cambiamenti fisici Labilità psichica Messa in discussione di tutti i punti di riferimento e le autorità Forte distacco da genitori e allenatore, maggiore coesione con i coetanei Volontà di discutere sull importanza di ciò che viene loro proposto Sconvolgimento degli interessi; diminuisce l interesse verso lo sport Peggioramento delle capacità coordinative Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 33

34 Prima fase puberale [11/12 13/14; 12/13 14/15] Allenamento Nuova impostazione dell allenamento (maggiori capacità intellettive) Necessità di dare maggiore valore alla partecipazione attiva all allenamento Gestire i possibili conflitti senza esercitare tutela Dosare i carichi anche in funzione della motivazione momentanea Prestare particolare attenzione alla motivazione generale verso lo sport Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 34

35 Seconda fase puberale [13/14 17/18; 14/15 18/19] Caratteristiche Progressiva diminuzione di tutti i parametri legati allo sviluppo Armonizzazione delle proporzioni corporee Nuovo miglioramento delle capacità coordinative Buona capacità di apprendimento motorio Grande miglioramento delle capacità condizionali Capacità di carico simile a quella degli adulti Ristabilito l equilibrio psichico Condizioni ottimali per un effettivo e stabile miglioramento della performance sportiva Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 35

36 Seconda fase puberale [13/14 17/18; 14/15 18/19] Allenamento Possibilità di eseguire allenamenti ad intensità e volumi elevati Possibilità di utilizzare mezzi e metodi tipici dell allenamento degli adulti Perfezionamento della tecnica sportspecifica Raggiungimento della condizione fisica necessaria per lo sport praticato Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 36

37 Esempi di allenamento in diversi periodi Periodo di riferimento: prima età scolare (6/7 10) Obiettivo: miglioramento della velocità di corsa Riscaldamento Corsa con variazioni di ritmo e cambi di direzione Alternare la corsa con fasi di cammino e altre forme di avanzamento (passo saltellato, galoppo laterale ) Andature sui 30m (doppio impulso, skip, corsa calciata dietro, passo graffiato ) Fase centrale Sprint in gruppi di 3-4 con partenza da terra in varie posizioni (motivazione nel raggiungere la massima velocità) Gioco staffetta dell acqua (controllo della fase aerea della corsa) Gioco prendi la lepre con una palla o un compagno (massima velocità e coordinazione spazio-temporale) Defaticamento Stretching per i principali gruppi muscolari degli arti inferiori (guidato dall istruttore) Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 37

38 Esempi di allenamento in diversi periodi Periodo di riferimento: seconda età scolare (10 11/12; 12/13) Obiettivo: miglioramento della velocità di corsa Riscaldamento Corsa lenta 10 Andature: doppio impulso, rullata (stretta, ampia), passo graffiato, passo e stacco Andature con continuo di corsa (allungo): corsa a ginocchia bloccate, skip, corsa calciata dietro Fase centrale Allunghi con controllo tecnico dell azione di corsa: 5 x 60m, rec. 2 Sprint con partenza dai blocchi (controllo tecnico): 6 x 30m Sprint (max velocità): 3 x 30m, rec. 3 ; 3 x 60m, rec. 5 Prove veloci: 2 x 100m, rec. 6 Allunghi: 2 x 60m, rec. 3 Defaticamento Corsa lenta 5 Stretching per i principali gruppi muscolari degli arti inferiori (guidato dall istruttore) Principi dell'allenamento giovanile - Prof. Fabio Rastelli Ph.D. 38

39 Grazie! Prof. Fabio Rastelli Ph.D.

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