OROLOGICO 10/2015 SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI
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1 BOLLETTINO AGROMETEOR OROLOGICO OLOGICO N 42 del 30/10 10/ uff.agricoltura@cmvallecamonica.bs.it SEGRETERIA TELEFONICA 0364/ : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI DIVISIONE DELLE MACROZONE: ZONA 1: da Artogne a Breno in destra orografica fiume Oglio; ZONA 2: da Darfo Boario Terme a Breno in sinistra orografica fiume Oglio; ZONA 3: da Breno a Sellero; ZONA 4: da Sellero a Edolo ZONA 5: da Edolo a Ponte di Legno info@galvallecamonicavaldiscalve.it PREVISIONI METEOROLOGICHE (previsioni della rete meteorologica regionale: x ) VENERDI 30 OTTOBRE SABATO 31 OTTOBRE DOMENICA 1 NOVEMBRE Le condizioni meteo appaiono caratterizzate da tempo stabile almeno fino a domenica 1 novembre.
2 PRECIPITAZIONI IN VALLE CAMONICA COMUNE MM/SETTIMANA MM/MESE MM/ANNO EDOLO 38,6 134,6 688,3 LOSINE 42,6 181,2 959,7 DARFO BOARIO TERME DIRETTIVA NITRATI La Regione Lombardia con decreto D.G.A. n del 27 ottobre 2015, ha stabilito il periodo utile di spandimento degli effluenti d allevamento e dei fertilizzanti azotati. Il decreto prevede: di stabilire, per le zone non vulnerabili i seguenti DIVIETI: 1. dal 6 novembre 2015 compreso al 3 febbraio 2016 per il letame e materiale assimilato i liquami, i fanghi, i fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento e le acque reflue utilizzati in terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; 2. dal 15 dicembre 2015 compreso al 15 gennaio 2016 compreso, per il letame proveniente da allevamenti di bovini, bufalini, ovicaprini ed equidi con contenuto di sostanza secca pari ad almeno 20% utilizzato su prati permanenti e/o avvicendati; 3. di stabilire che i divieti di utilizzazione agronomica di cui sopra non si applicano all ammendante compostato verde e all ammendante compostato misto, per i quali è ammessa l applicazione anche nei mesi invernali in presenza di tenori di azoto totali inferiori al 2,5% sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale. 4. di dare atto che le possibilità d utilizzazione agronomica nei periodi concessi dal calendario di distribuzione non sono attuabili nei casi di impedimento indicati dalla normativa o al verificarsi di avverse condizioni atmosferiche che non consentano una corretta utilizzazione agronomica; DIVIETO COMBUSTIONE ALL APERTO DI RESIDUI VEGETALI La Regione Lombardia con D.G.A. X/2525 del 17/10/2014 ha stabilito: 1. di vietare la combustione in loco di piccoli cumuli non superiori a tre metri steri per ettaro dei residui vegetali agricoli o forestali nel periodo dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno, attuando quanto previsto dall art. 182, comma 6 bis, del TU Ambiente e dall art. 12 bis della l.r. n. 24/06; 2. di consentire che la combustione di cui al punto 1. possa essere eseguita dal proprietario o dal possessore del terreno per soli due giorni all interno del periodo dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno nelle zone impervie o non raggiungibili dalla viabilità ordinaria e con modalità atte ad evitare impatti diretti di fumi ed emissioni sulle abitazioni circostanti, previa: - comunicazione al Comune concernente la data, la localizzazione dell intervento di combustione, l osservanza delle disposizioni del presente provvedimento e di quelle eventuali emanate dal Sindaco, anche riferite all individuazione di ambiti territoriali esclusi dalla facoltà di combustione; - verifica che le condizioni meteorologiche nella giornata in cui è effettuata la combustione siano favorevoli o molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti in atmosfera, attraverso collegamento al sito ufficiale di ARPA all interno del Servizio Meteorologico Regionale al seguente link: Inquinanti/Pagine/MeteoInquinanti.aspx EVITARE ASSOLUTAMENTE LA COMBUSTIONE DEI RESIDUI DI POTATURA DEI CASTAGNETI IN QUANTO POTREBBERO CONTENERE IL TORYMUS SINENSIS (ANTAGONISTA DEL CINIPIDE)
3 VITE PRATICHE COLTURALI POTATURE PRIMA DI INIZIARE LE POTATURE ATTENDERE ALMENO CHE SIANO CADUTE TUTTE LE FOGLIE. Un taglio precoce interrompe la traslocazione autunnale di sostanza di riserva nel tronco e nelle radici, inoltre è buona norma ATTENDERE ALMENO LE PRIME GELATE. Vigneti GIOVANI O STRESSATI si avvantaggiano di una potatura che NON sia precoce (potare dopo la fine di gennaio). Nella formazione del fusto è necessario fare in modo che il tralcio sia ben sviluppato (NO internodi corti) e venga appoggiato al tutore e mantenuto il più dritto possibile con buone legature, utilizzando materiali elastici ma che non devono essere dispersi nell ambiente (plastica) o meglio materiali biodegradabili o che vengano sostituiti quando il diametro del fusto aumenta. Anche per le legature annuali si suggerisce di utilizzare materiali biodegradabili, al fine di eliminare la plastica nei vigneti. LEGNO NERO Lo Hyalesthes obsoletus (vettore del legno nero) sverna sulle radici di ortica, convolvolo e artemisia. Rimuovendo tali essenze si riduce la presenza dell insetto. In questo periodo eseguire un diserbo localizzato utilizzando prodotti a base di glifosate alla dose di 3 litri/ettaro, o rimuovere manualmente o meccanicamente le essenze. MELO SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI) A fine raccolta si consiglia di effettuare un trattamento con urea (5 kg/hl) miscelata a boro. Nel biologico utilizzare un concime fogliare a base di azoto miscelato al boro (entrambi i prodotti devono riportare l autorizzazione in agricoltura biologica). CANCRI
4 In caso si abbiano piante affette da queste patologie si consiglia dove possibile di asportare le parti infette. E possibile nei casi più gravi effettuare dei trattamenti a base di rame a metà caduta foglie. DANNI DA FREDDO In caso di impianti posti in condizioni ambientali particolari, dove l inverno è rigido, la zona scarsamente soleggiata (poche ore al giorno di radiazione solare) e ventosa, si consiglia di effettuare l imbiancamento del fusto allo scopo di ridurre gli sbalzi termici riducendo così la formazione di spaccature sulla corteccia che spesso costituiscono la via d accesso ad agenti patogeni. Utilizzare la seguente miscela: - pittura murale bianca traspirante - Vinavil o colla vinilica - poltiglia bordolese - acqua Eseguire l operazione prima che la temperatura scenda sotto gli 0 C. La sbiancatura va effettuata fino all altezza dei primi rami. Nella foto a lato si notino le screpolature presenti sulla corteccia. SCOPAZZI DEL MELO (APPLE PLORIFERATION) In questa stagione i sintomi della malattia, qualora presente, risultano già molto evidenti (stipole ingrossate, scope sulle cacciate annuali, decolorazione della vegetazione). Pertanto si consiglia di estirpare le piante sintomatiche. Fig. 1: A destra stipule ingrossate a sinistra perdita di dominanza apicale (scope)
5 PICCOLI FRUTTI PRATICHE COLTURALI CILIEGIO: Su giovani cereseti si consiglia di effettuare l imbiancatura del tronco in modo da difendere le piante da possibili danni da freddo invernali. L operazione va eseguita dall altezza del colletto fino all inserzione dei primi rami. Utilizzare la seguente miscela: - Pittura bianca traspirante - Colla vinilica - Rame - Acqua RIBES MIRTILLO: Nei casi in cui è presente cocciniglia, o si sono avuti problemi nel corso della stagione, monitorare la presenza di scudetti ed effettuare la loro asportazione mediante raschiatura. Fig. 2: Cocciniglia su mirtillo
/03/2015 /2015 SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077 : 1 MELO 2 VITE 4 PICCOLI FRUTTI
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