RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA

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2 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Oggetto: Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati all'esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici (Deliberazione di G.R. n. 427 del 10 novembre 2016) Progetto definitivo per l'adeguamento sismico della "Scuola Media V. Tieri" Committente: Comune di Corigliano Calabro Località: Via Giuseppe Parini Corigliano Calabro (CS) 1. PREMESSA L'intervento in oggetto prevede un adeguamento sismico ed impiantistico alle attuali normative del plesso scolastico V. Tieri. Allo stato attuale la scuola è frequentata da 454 alunni mentre il suo potenziale è pari a 630 alunni - ovvero max 30 alunni per le ventuno classi presenti. In Italia il patrimonio edilizio scolastico, costituito in massima parte da strutture in c.a. progettate prima del 1980, è stato generalmente realizzato in assenza di specifiche normative antisismiche. In quest ambito, dunque, lo studio del comportamento sotto sisma, la valutazione della vulnerabilità che se ne desume ed il progetto di opportuni interventi di adeguamento sismico, rappresenta un tema di grande attualità. Le strutture progettate secondo le moderne norme sismiche realizzano l obiettivo di sopravvivenza a terremoti violenti incrementando la capacità di resistenza e di duttilità, per far fronte alle forti accelerazioni determinate dal moto del suolo di fondazione. Dal 1908 fino al 1974 in Italia i Comuni sono stati classificati come sismici e sottoposti a norme restrittive per le costruzioni solo dopo essere stati fortemente danneggiati dai terremoti. Il riordino della normativa in Italia inizia nel 2003 con l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n che pochi mesi dopo il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia fornisce i primi elementi in materia di classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Nelle premesse all ordinanza, si specifica che essa rappresenta una prima e transitoria disciplina della Pagina 1 di 14

3 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" materia, in attesa dell emanazione delle specifiche norme tecniche previste, dapprima, dall art. 83 del DPR n. 380 del Il 4 febbraio 2008 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DM 14 gennaio 2008 contenente le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. L obiettivo fondamentale delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) è quello di disciplinare, nelle zone individuate come sismiche, sia la progettazione e la costruzione di nuovi edifici sia la valutazione della sicurezza e gli interventi di adeguamento e miglioramento su edifici esistenti, prefiggendosi come scopo che in caso di evento sismico sia protetta la vita umana, siano limitati i danni e rimangano funzionanti le strutture essenziali agli interventi di protezione civile. Con Deliberazione di G.R. n. 427 del 10 novembre 2016 la Regione Calabria ha approvato il Piano d Azione Calabria Istruzione e Formazione Valorizzazione e Sviluppo del Sistema dell Istruzione e della Formazione Professionale in Calabria" e pone tra gli obbiettivi quello di migliorare il livello di sicurezza degli edifici scolastici. In tale ambito il comune di Corigliano Calabro con Delibera di Giunta Comunale n. 19 del ha inteso dare indirizzo per aderire alla Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici, di cui alla Deliberazione di G.R. n. 427 del 10 novembre, stabilendo di intervenire per l adeguamento sismico della Scuola Media V. Tieri, ubicata in Via Parini allo Scalo di Corigliano. 2. DESCRIZIONE Il plesso Scuola Media V. Tieri è composto da cinque corpi edificati in anni diversi. Pagina 2 di 14

4 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" L edificio, la cui progettazione è iniziata nel 1970, è stato costruito negli primi anni 70 con struttura portante in c.a. costituita da telai ortogonali. La tamponatura esterna è formata da muratura di mattoni di laterizio legati tra loro con malta cementizia dello spessore complessivo di cm 30. Le pareti interne sono realizzate con tramezzi ad otto fori con intonaco e tinteggiatura. Le scala sono state costruite con soletta in c.a. e gradini rivestiti con lastre di marmo. La copertura del tipo a falde inclinate su telaio in ferro, gli infissi esterni sono del tipo in alluminio anodizzato, mentre quelli interni sono del tipo tamburato di legno. Le strutture, del tipo intelaiate, presentano le seguente caratteristiche strutturali: - Fondazione superficiale diretta del tipo trave rovescia in conglomerato di cemento armato poggiante ad una quota di 1,20 ml rispetto al piano di calpestio del cortile esterno, su di un dado di calcestruzzo magro dello spessore di cm 30; - struttura portante in telai chiusi ortogonali tra loro, composti da travi e pilastri in conglomerato cementizio armato; - solai in c.a. e laterizi a nervature parallele, e provviste di soletta collaborante dello spessore di cm 5, lo spessore complessivo del solaio e di cm 21. Il primo denominato Corpo A è stato realizzato nei primi anni settanta insieme al corpo B. Successivamente, a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta anche per l aumento delle iscrizioni del numero di alunni sono stati realizzati altri 3 corpi denominati C, D ed E. Le strutture portanti sono in cemento armato ed armature in barre di acciaio lisce e non ad aderenza migliorata almeno per i corpi A e B. Il corpo A ha un altezza media di mt 3,00 visto che i corridoi hanno altezza 2,35 mt e le aule altezza 3,65 mt; è composto da un solo piano con pilastri di dimensioni 40 x 40 cm. Il solaio è realizzato con travetti tralicciati e pignatte di alleggerimento. Sono presenti dieci aule, bidelleria, sala professori, aula magna ed aule sostegno per alunni diversamente abili. Il corpo B in aderenza al corpo A è composto da due piani fuori terra collegati da una scala interna a soletta rampante; al piano terra in aderenza con il corridoio del corpo A sono state realizzate tre aule e due Wc. La stessa soluzione la ritroviamo al piano primo. La struttura è composta da pilastri 30 x 60 cm. Il solaio è realizzato con travetti tralicciati e pignatte di alleggerimento. Il corpo C ha una struttura a due piani fuori terra di altezza 3,65 mt collegati internamente da una scala a soletta rampante con pilastri di dimensione media 40 x40 cm. Il solaio è realizzato con travetti tralicciati e pignatte di alleggerimento. Pagina 3 di 14

5 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" Al piano terra sono ubicate tre aule, una biblioteca, l aula di informatica ed i bagni; al primo piano sono ubicati la presidenza, la segreteria, l archivio, l aula del vicario, la direzione amministrativa ed i bagni; al secondo piano sono presenti sei aule ed i bagni. Da ogni piano in fondo al corridoio è presente una porta che si collega con una scala antincendio in aderenza alla struttura. Il corpo D, nato insieme al corpo A, è composto dalla palestra, con altezza all intradosso di 7,80 mt e campate di lunghezza 14,00 mt circa, da locali spogliatoi e bagni. Il solaio è realizzato con travetti tralicciati e pignatte di alleggerimento. Infine il corpo E con un solo piano di altezza 3,65mt è composto da due laboratori ed un deposito. Il solaio è realizzato con travetti tralicciati e pignatte di alleggerimento. I corpi necessitano di un adeguamento sismico vista condizione in cui versano allo stato di fatto. Da sopralluoghi effettuati in varie fasi si sono riscontrate molte criticità strutturali e visto il notevole numero di alunni che frequentano l istituto insieme al personale docente e non docente e necessario intervenire in modo tempestivo affinché si possa adeguare l intera struttura. Il progetto prevede il consolidamento della struttura fondale mediante la realizzazione di nuove solette di sottofondazione in c.a. che saranno interconnesse a quelle esistenti, la cerchiatura di alcuni pilastri e travi. Verranno realizzate inoltre tutte quelle opere non strutturali strettamente connesse all esecuzione dell intervento strutturale, quali pavimenti, rivestimenti, intonaci e manto di copertura. Il calcolo strutturale è consistito in una verifica dell edificio ai sensi della Nuova Normativa Tecnica D.M. 14/01/2008 per la zona sismica di riferimento, ipotizzando per gli elementi strutturali le sezioni desunte dal rilievo effettuato e attribuendo ai materiali i valori di resistenza ottenuti dalle prove sclerometriche e visive effettuate in situ. In particolare, in rispondenza al punto delle NT08, si è provveduto a determinare il valore dell accelerazione al suolo limite per lo stato limite di riferimento (stato limite di salvaguardia della vita), e si è determinato, così, il valore dell indicatore di rischio, definito come rapporto tra l accelerazione al suolo limite sopra indicata (capacità) e l accelerazione al suolo attesa, con una predefinita probabilità di essere superata nel periodo di riferimento (domanda). Pagina 4 di 14

6 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" 3. DESCRIZIONE DEL MODELLO DI CALCOLO VERIFICA GLOBALE IN CAMPO LINEARE DELLA STRUTTURA SOGGETTA AD AZIONE SISMICA, ALLO STATO LIMITE ULTIMO DI SALVAGUARDIA DELLA VITA (SLV) Il programma provvede ad effettuare l'analisi della risposta strutturale allo stato limite ultimo ipotizzando un comportamento di tipo lineare per gli elementi resistenti. Per gli elementi in c.a. viene adottato un modello di legame di tipo presso-flessionale elasto-plastico perfetto, elaborato in accordo con il metodo di calcolo agli stati limite: in particolare, viene assunto un modello funzionale fra tensione e deformazione di tipo parabola-rettangolo per il calcestruzzo e di tipo bilatero per le armature metalliche. Il solutore effettua il calcolo della risposta al limite ultimo di piano, determinando in particolar modo quale sia il primo elemento strutturale che raggiunge il limite di duttilità, dopo avere determinato per passi incrementali le diverse configurazioni di equilibrio in corrispondenza delle quali i vari elementi raggiungono progressivamente il limite elastico non offrendo più contributi di resistenza aggiuntiva in quanto plasticizzati, il tutto suffragato da un ipotesi di funzionamento dell impalcato di piano di tipo infinitamente rigido. Al termine del processo iterativo, viene ricavato il valore del tagliante ultimo di piano, per il quale l interpiano raggiunge lo stato di crisi per come stabilito da normativa: la verifica strutturale consiste nel controllare che l accelerazione al suolo limite associata al tagliante sopra descritto per lo stato limite considerato, non sia minore di quella attesa imposta dalla legge con una prefissata probabilità di superamento nel periodo di riferimento. Per completezza, è stata allegata anche la risposta dei singoli elementi resistenti al limite ultimo di piano e, per ciascuno di essi, è stato riportato il valore dell impegno sismico, dato dai valori dei relativi stati deformativi e di sollecitazione. Si puntualizza che, il livello di impegno di ciascun elemento resistente è stato espresso in sintesi indicando se lo stesso rispondesse in campo elastico, plastico o fosse responsabile del raggiungimento dello stato limite ultimo di piano (crisi di piano) che, comunque, compete ad un valore di accelerazione al suolo superiore a quella attesa di riferimento di un quantitativo pari all indicatore di sicurezza. Perciò si è proceduto al progetto dell intervento di adeguamento sismico per come previsto dalla normativa, tenendo conto nella modellazione della partecipazione di tutti gli elementi irrigidenti efficaci che, per il caso in esame, sono rappresentati dalla intelaiatura in c.a., Pagina 5 di 14

7 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" In particolare per l edificio in esame, tenuto conto dei risultati dell analisi allo stato di fatto e valutata la presenza di pilastrature poco resistenti per come confermato dalle prove, si è ritenuto necessaria la realizzazione di un sistema di irrigidimento tramite ingabbiatura dei pilastri con lo scopo principale di realizzare degli elementi strutturali ad alta resistenza, capaci di assorbire una consistente percentuale di azione sismica in virtù della loro notevole rigidezza, di scaricare così i pilastri alquanto sottodimensionati e di trasmettere direttamente in fondazione le sollecitazioni indotte dal sisma, proteggendo, così, la vecchia ossatura in cemento armato. Si è proceduto al calcolo degli indicatori di rischio per la struttura prima e dopo l intervento e si è potuto constatare l incremento del suddetto coefficiente di sicurezza oltre l unità, dimostrando così l'adeguamento sismico della struttura per come previsto dalla normativa vigente. 4. DATI RELATIVI ALL'ANALISI SISMICA Viene eseguita la valutazione della vulnerabilità sismica attraverso le seguenti fasi: - raccolta di tutti i dati disponibili in possesso e ricavabili da indagini speditive effettuate in situ, utili ad una prima valutazione dello stato di danneggiamento dell'edificio progettato senza criteri antisismici. - Applicazione di una procedura di valutazione della vulnerabilità e del rischio sismico mediante modelli numerici appositamente realizzati dai dati di dettaglio acquisiti. - Dai risultati ottenuti si evidenziano le criticità dell'edificio, utili ai fini della definizione degli eventuali interventi sismici. Per ciò che attiene i dettagli si rimanda alle tavole specifiche "Schede di vulnerabilità", TAVV , 7.2.3, 7.3.3, 7.4.3, IMPIANTO IDRICO E SCARICO L'impianto idrico così come quello di scarico è realizzato ex-novo e attualizzato alle recenti normative. La fornitura dell'acqua potabile avviene dalla rete pubblica e gli scarichi fognari si collegano alla rete comunale esistente. La normativa considerata per la progettazione dell'impianto idrico sanitario: UNI 9182: A1:1993 Edilizia - Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione. Per la progettazione dell'impianto di Pagina 6 di 14

8 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" adduzione alla rete fognaria pubblica: UNI EN (ex UNI 9184) Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Parte 1: Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo. Il dimensionamento delle reti di distribuzione idrica è effettuato sulla base delle portate nominali e pressioni minime previste per ogni tipologia di apparecchio secondo quanto prescritto dalla norme UNI Il valore della portata di progetto utilizzata per il dimensionamento degli impianti considera dei coefficienti di utilizzo contemporaneo come previsto dalla norma EN806-3 partendo dal valore delle portate totali stimato per ogni centro di servizi (bagni, etc.). La rete di distribuzione interna ha uno schema del tipo ad albero, tramite una dorsale principale e la colonna montante localizzata in posizione centrale, e collettori di piano. L'impianto avrà origine dal contatore comunale, la rete di adduzione idrica se interrata dovrà essere realizzata in PE100. Per ogni bagno, o gruppo servizi è prevista l'installazione di collettori idrici da incasso ciascuno provvisto di valvola di intercettazione per ogni singola utenza servita; essi dovranno essere installati in posizione facilmente accessibile e di non interferenza con eventuali altri utilizzatori. Ogni apparecchio sanitario sarà provvisto di: collegamento alle condutture principali a mezzo di tubazione di adduzione completa di isolamento; collegamento alle condutture di scarico completo di rosone a muro o a pavimento. Il calcolo di dimensionamento della rete di raccolta acque nere fa riferimento a quanto riportato sulla norma UNI EN Il sistema di scarico è dotato di ventilazione primaria, per cui le colonne montanti, arrivano fino sopra alla copertura avendo l'accortezza di non allacciare gli apparecchi nell' ultimo tratto. La rete di scarico per le acque nere, dagli apparecchi e fino al recapito finale sarà realizzata mediante tubazioni in polietilene ad alta densità del diametro di mm 110. La rete di scarico sarà costituita essenzialmente da tubazioni che dagli apparecchi igienico - sanitari si immetteranno nel collettore esterno che convoglierà i liquami fino al pozzetto della rete fognante nera dell intero complesso. La pendenza assegnata a ciascun collettore fognario dovrà essere minimo dell 1%. Tutte le tubazioni saranno realizzate in polietilene ad alta densità (PEAD), montate con giunzioni in anello elastomerico (o idoneo collante o saldatura testa a testa dei tubi), giunti di dilatazione, raccordi per pozzetti. 6. IMPIANTO ELETTRICO L'impianto che verrà realizzato nei locali destinati alla ricezione di una scuola media, oltre al rispetto delle norme generali (C.E.I. 64.8) dovrà essere realizzato adottando i Pagina 7 di 14

9 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" provvedimenti normativi previsti dalla Sezione 7 della Norma CEI 64.8 ultima Edizione in quanto trattasi di un luogo "a maggior rischio in caso di incendio". Inoltre, ai fini della prevenzione incendi, sarà eseguito nel rispetto del D. M. 26/08/93. L'Energia elettrica sarà fornita dall'ente Erogatore in bassa tensione per una Potenza contrattuale da stabilire in funzione delle esigenze interne, ma che si può stimare in 30 KW. E previsto altresì la installazione di un Generatore Fotovoltaico della Potenza di 30 KW da installate sul tetto lato sud della Scuola. L impianto funzionerà in parallelo con la rete di distribuzione e sarà dotato di tutti i dispositivi di Protezione e Interfaccia in osservanza alla Norma CEI Per le Potenze elettriche in gioco é stato precisato da parte del Committente che non sono previste utenze ordinarie di una certa entità per cui le correnti di impiego sono state ipotizzate a valori relativamente bassi. A valle del punto di fornitura ENEL, con relativo contatore e limitatore di potenza verrà installato un quadro elettrico generale in armadio metallico, chiuso a chiave, con gli apparecchi di controllo e protezione generali. Da questo quadro si dirameranno le linee per i seguenti settori, ciascuno con proprio quadro elettrico:1) Piano terra : Settore A; 2) Piano terra : Sett. B; 3) Piano Terra : Sett. C 4) Piano Terra : Laboratori n 5 5) Piano Terra : Aula Magna; 6) Piano Terra : Palestra; 7) Gruppo 1 Condizionam. 8) 1 Piano: Settore A; 8) 1 Piano : Settore B; 8) 1 Piano : Aula Informat.; 8) Gruppo 2 Condizionam.; 9) 2 Piano; 10) Ascensore (intervento che sarà realizzato con altro finanziamento dal comune di Corigliano Calabro). Ogni quadretto sarà di tipo stagno chiuso a chiave- IP 44 - con le apparecchiature connesse e cablate. Da ciascun quadro si diramano le linee di distribuzione ciascuna con conduttori di sezione adeguata alla alimentazione delle varie utenze. Un pulsante di comando di sgancio a distanza dell'interruttore generale verrà posto in prossimità dell'ingresso in posizione presidiata. Altri pulsanti dello stesso tipo verranno posti in prossimità di ogni quadretto di piano. Con questo sistema ciascuna ala avrà un proprio impianto indipendente suddiviso a sua volta in più circuiti per limitare gli eventuali disservizi solo ad alcuni ambienti. I conduttori saranno posti a sfilamento entro tubo e cassette in PVC, in opera sotto traccia, con coefficiente di stipamento secondo Norme C.E.I. Le linee di collegamento saranno effettuate con cavi e tubi non propaganti la fiamma e conduttori di sezione adeguata alla corrente nominale ed ai dispositivi di protezione. Nei locali da bagno non saranno installate apparecchiature elettriche nelle zone "a rischio" 1 e 2. Pagina 8 di 14

10 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" In ogni punto di sfollamento verranno installate le lampade di emergenza, di autonomia > 1 h, con batterie ausiliarie collegate "a tampone" sulla rete di alimentazione con circuito separato. E' previsto un sistema di allarme in grado di avvertire tutto il personale in caso di pericolo. Trattandosi di scuola di tipo 3-4 (> 500 alunni) in ogni ala di ciascun piano verrà installato un diffusore acustico, che servirà da segnalatore di allarme. L aula magna verrà considerata come luogo di pubblico spettacolo e di trattenimento per cui l impianto elettrico verrà realizzato in conformità alla Sezione 7.5 della norma CEI In particolare la suddivisione dei circuiti verrà aumentata per limitare ancora eventuali disservizi; l illuminazione di sicurezza sarà fornita da un numero adeguato di lampade autonome opportunamente posizionate; le prese avranno le proprie protezioni a monte. Il sistema di accensione previsto per l illuminazione dell'atrio e del vano scala é quello ad accensione da più punti temporizzata, in cui le lampade sono comandate a mezzo di pulsanti a relé tramite un unico temporizzatore regolabile da 1 a 60 secondi. Verrà installato nel vano scala un centro luce ad ogni pianerottolo. L'impianto elettrico dell'ascensore riguarda esclusivamente i circuiti elettrici di alimentazione all'ascensore: - allacciamento Motore; - dispositivo di controllo e comando (quadro intrinseco dell'ascensore); - l'illuminazione e qualche utenza di servizio. La linea di alimentazione della forza motrice dell'ascensore é stata opportunamente sovradimensionata per evitare interventi della protezione a causa degli spunti in fase di avvio. Le varie alimentazioni dei servizi sono indipendenti dal macchinario. Per l'illuminazione verranno rispettate le disposizioni delle Norme UNI EN 81 (DM 587/87): - 50 lux nella soglia di piano con lampade ad incandescenza da 60 W. Al piano terra nei pressi della soglia d'ingresso dell'ascensore, verrà installato un interruttore, chiuso entro apposita custodia di vetro frangibile, per l'arresto istantaneo d'emergenza dell'impianto in caso di necessità. IMPIANTO DI TERRA L'impianto di terra verrà così realizzato : - i conduttori di protezione saranno collegati ai vari utilizzatori con sezione pari almeno alla sezione di fase di alimentazione; - le varie parti metalliche della struttura saranno connesse a terra con conduttori di sezione adeguata; Pagina 9 di 14

11 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" - i conduttori di protezione verranno collegati al nodo equipotenziale di piano e tramite il montante principale di terra, in cordina di rame giallo/verde da 16 mmq al collettore di terra; quest'ultimo verrà collegato all anello di terra esistente in corda di rame nuda da 35 mmq. che interconnette una serie dispersori a croce esistente ed opportunamente interrati; i dispersori posti ai vertici dell anello saranno ispezionabili; - La resistività del terreno con questa composizioni é di circa 500 Ωm. Essendo la corrente di intervento in 5 s coincidente con la corrente di intervento dei dispositivi differenziali posti a monte di ogni singolo impianto, pari a 0,03 A (Id) risulta anche verificato il coordinamento fra la Resistenza di terra ed i dispositivi di interruzione del guasto a terra. L impianto di terra sarà unico sia per la protezione da contatti indiretti che per la protezione da scariche atmosferiche. IMPIANTO DI PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE Il sistema di protezione contro le scariche atmosferiche, a seguito della Verifica effettuata secondo Norme C.E.I (3^ed.), risulta autoprotetto e non necessita della dotazione di un impianto di protezione esterno (LPS). 7. IMPIANTO FOTOVOLTAICO L impianto fotovoltaico avrà una Potenza di picco 30 kwp destinato ad operare in parallelo alla rete elettrica di ENEL DISTRIBUZIONE SpA. e servirà a coprire una parte del fabbisogno di energia elettrica. Si effettuerà un analisi tecnica dell'impianto FV e di tutti i suoi componenti: moduli, quadri di campo, inverter, cavi, dispositivo d'interfaccia, sistemi di fissaggio etc. Nella progettazione dell'impianto si terrà in considerazione il contesto in cui l'immobile, e di conseguenza l'impianto FV, è inserito in modo da operare scelte progettuali che costituiscano l'ottimo tecnico fra le necessità di massimizzare la potenza installata e di minimizzare le perdite impiantistiche (fenomeni di ombreggiamento diretto, autoombreggiamento fra moduli, mismatching, dispersioni lungo i cavi ). L'impianto fotovoltaico sarà posizionato su una parte dei tetti dell'immobile. Tutti i moduli saranno montati su strutture di sostegno con un angolo d'inclinazione (tilt) di 10 ed orientati verso Sud (Azimuth 0 ). Le distanze tra le file dei moduli saranno tali da evitare fenomeni di autoombreggiamento. Le strutture di sostegno e ancoraggio saranno realizzate mediante appositi profili di alluminio. Le strutture saranno ancorate a terra mediante zavorre in cemento collocate sui profili di raccordo orizzontale. L'alluminio è un materiale perfettamente compatibile con i Pagina 10 di 14

12 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" moduli fotovoltaici, infatti essendo le cornici stesse dei moduli in alluminio, utilizzando lo stesso metallo per il resto della struttura si eviterà la generazione di piccoli flussi di corrente galvanica nei punti di contatto tra metalli di elettronegatività differenti. La dimensione dell'impianto è stata studiata in base alle specifiche necessità del sito di installazione. L'impianto sarà collegato all'utenza elettrica passiva già esistente. In ottemperanza alla norma CEI 0.21 sarà predisposta una fornitura in bassa tensione, trifase a 400 V. I moduli scelti per questa installazione utilizzano una tecnologia in silicio monocristallino. Il generatore fotovoltaico sarà inoltre dotato di sistema di monitoraggio in remoto delle prestazioni dell'impianto e delle condizioni ambientali. I dati di energia prodotta ed emissioni risparmiate saranno visualizzati su apposito schermo. Per ogni dettaglio tecnico si rimanda alla tavola di progetto specifica. 8. IMPIANTO TERMICO Le tipologie impiantistiche, ed i relativi requisiti funzionali, sono stati adottati sia nel rispetto delle normative vigenti sia a seguito della necessità di collocare le componenti d impianto in modo da rispettare la realtà esistente dell edificio. Inoltre esse sono concepite per garantire la massima funzionalità, affidabilità ed efficienza energetica. La scelta della soluzione impiantistica da proporre per garantire il raggiungimento di condizioni termoigrometriche di benessere all interno dell edificio, si basa su una serie di analisi preliminare di una serie di caratteristiche della Struttura. Le principali sono: localizzazione; forma e tipologia della costruzione; destinazione d uso. La struttura nella quale è previsto di realizzare l impianto è situata in pianura e caratterizzata da una forma pressoché rettangolare con sviluppo in pianta di discrete dimensioni ed ampia corte interna. Un lato si sviluppa su più livelli ( 3 ) mentre il resto è quasi tutto a piano terra. L involucro edilizio, trattandosi di un antico edificio in precarie condizioni, verrà ristrutturato. I valori di trasmittanza risultanti sono stati utilizzati nelle rispettive elaborazioni. Verranno pertanto assicurate le seguenti esigenze: il rinnovo dell aria negli ambienti di tipo comune, quali Palestra ed Aula Magna, con il controllo della purezza dell aria immessa, tramite adeguata filtrazione; verranno utilizzate le bocchette di mandata e ripresa dell aria primaria canalizzata. Come terminale degli ambienti verrà utilizzato generalmente il ventilconvettore in relazione alle ampie possibilità di regolazione della temperatura che questo apparecchio consente utilizzando come fluido l acqua calda o refrigerata. Il nuovo sistema di Pagina 11 di 14

13 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" riscaldamento e raffrescamento sarà di tipologia Aria-Aria in pompa di calore ad espansione diretta con portata variabile di refrigerante (R410A); questa tecnologia consentirà di ottimizzare i consumi di energia elettrica in quanto sarà in grado di variare il consumo in funzione della necessità istantanea derivante dagli ambienti da climatizzare. L edificio sarà alimentato da due unità motocondensante: La prima che alimenterà l intero Piano Terra e i recuperatori di calore di potenza kw sarà costituita da più moduli. La seconda unità alimenterà il Piano Primo ed il Secondo da con una potenza di 88.2 kw anch essa costituita più moduli. Entrambe le unità saranno idonee per installazione all'esterno, con garanzia di funzionamento senza l insorgere di problemi fino ad una temperatura esterna di 20 C. I ventilatori saranno elicoidali modulanti BLCD inverter, ad espulsione verticale. Ogni modulo comprende 2 o 3 compressori "scroll", di cui 1 digital a portata variabile e 1 o 2 fissi, tutti con tecnologia EVI ad iniezione di vapore, in grado di modulare complessivamente la potenza erogata dal 5% al 100% fino ad un massimo del 130% del valore nominale, assicurando sempre il corretto consumo in funzione della potenza frigorifera erogata, riducendo al minimo gli sprechi energetici. Il Riscaldamento sarà inoltre garantito dal combinato della Pompa di Calore ed una Caldaia, che integrerà eventualmente l impianto in condizioni climatiche di temperature esterne troppo basse. La Caldaia sarà del tipo a condensazione della Potenzialità di 35 KW alimentata a gas e si azionerà solo in caso di emergenza o quando le condizioni climatiche esterne privilegeranno questa fonte energetica. Ogni unità interna sarà regolata da un comando cablato semplificato, con il quale sarà possibile impostare la temperatura desiderata, sempre nei limiti imposti dal sistema di controllo generale. Tutte le unità inoltre saranno collegate ad un interfaccia elettronico per comandi centralizzati, installata all interno delle unità esterne. Le tubazioni devono essere per refrigerazione e condizionamento, adatte per pressioni di 4200 kpa (40 bar) e con pressione di scoppio non inferiore a kpa. La tubazioni in rame deve essere stata prodotta secondo la norma UNI EN , conforme alle caratteristiche tecniche previste dalla normativa europea in materia di condizionamento e al trasporto di fluidi frigorigeni (R410A), preisolato in polietilene espanso a cellule chiuse di dimensioni regolari e distribuite uniformemente (UNI 10376). Le tubazioni vengono distribuite in rotoli e il diametro è espresso in pollici, come previsto dalla norma UNI EN Pagina 12 di 14

14 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" L acqua calda di consumo per i servizi sanitari sarà prodotta mediante uno scambiatore a piastre, in acciaio inox AISI 316, con produzione istantanea dell acqua calda sanitaria, in questo modo non vi saranno accumuli di acqua calda sanitaria prevenendo in tal modo la formazione della legionella. Lo scambiatore sarà collegato ad un accumulo di acqua tecnologica con capacità di 100 lt. Un regolatore termostatico (appositamente brevettato) garantirà la temperatura voluta dell acqua calda sanitaria erogata, a circa 48 5 C così come previsti all art. 5, comma 7 del D.P.R. n.412 del ANTINCENDIO L'edificio è indipendente e ad esclusivo utilizzo scolastico. Attualmente è dotato da un piano di emergenza che tiene conto delle vie di fuga, delle uscite di emergenze, delle scale di emergenza, gli impianti antincendio e la segnaletica di sicurezza. Nella presente progettazione si vuole adeguare la struttura alla normativa attuale rendendo la struttura idonea per l'ottenimento del CPI. Gli impianti elettrico e termico verranno rifatti tenendo conto della normativa antincendio La centrale idrica antincendio verrà realizzata ex-novo, sarà situata in apposito locale destinato ad ospitare esclusivamente il gruppo di pressurizzazione e le cisterne antincendio verranno interrate. Le strutture di separazione con altri locali avranno caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI120. Il gruppo di pressurizzazione che alimenterà l impianto idranti UNI45 sarà composto da due elettropompe ed una pompa jockey e l aspirazione dal vascone di accumulo adiacente è del tipo sottobattente. La scuola sarà dotata dei mezzi antincendio di seguito riportati: reti di idranti e attacco motopompa VVF; L impianto garantirà l erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min cad., con una pressione residua di 0,2 MPa e per un tempo di almeno 60 min. estintori; gli estintori saranno distribuiti come indicato in planimetria (con densità superiore a 1 ogni 200mq) installati su idonea staffa e convenientemente segnalati. Per il Piano terra si avranno 14 estintori, al piano primo 8 estintori, ed al piano secondo 3 estintori. Gli estintori portatili saranno di tipo OMOLOGATO di capacità estinguente non inferiore 13A, 89B, C. Al fine di garantire un deflusso degli alunni, in caso di incendio, dalla aule verso l'esterno verranno realizzate porte con maniglione antipanico e delle "tasche" (rientranze nella Pagina 13 di 14

15 Progetto definitivo - Intervento di adeguamento sismico ed impiantistico del plesso scolastico "Scuola Media V. Tieri" muratura) al fine di garantire l'apertura della porta senza intralciare le vie di fuga nei corridoi e senza interferire con le altre porte. Corigliano Calabro, lì Firma Ing. Francesco Amica ALLEGATI: Corpo A Scheda di Vulnerabilità stato di fatto Scheda di Vulnerabilità stato di progetto Scheda di confronto Corpo B Scheda di Vulnerabilità stato di fatto Scheda di Vulnerabilità stato di progetto Scheda di confronto Corpo C Scheda di Vulnerabilità stato di fatto Scheda di Vulnerabilità stato di progetto Scheda di confronto Corpo D Scheda di Vulnerabilità stato di fatto Scheda di Vulnerabilità stato di progetto Scheda di confronto Corpo E Scheda di Vulnerabilità stato di fatto Scheda di Vulnerabilità stato di progetto Scheda di confronto Pagina 14 di 14

16 Comune di Corigliano Calabro Provincia di Cosenza Corpo A SCHEDA DI VULNERABILITÀ SISMICA OGGETTO: Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati all'esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici (Deliberazione di G.R. n. 427 del 10 novembre 2016). Determina a contrarre Progettazione definitiva per l'adeguamento sismico della "Scuola Media V. Tieri" COMMITTENTE: Comune di Corigliano Calabro Cosenza 25/03/2017 Il Progettista Ing. Francesco Amica Studi e Progettazioni di ing. Francesco Amica Via Venerabile Madre Elena Aiello 33 - Cosenza f.amica@alice.it pag. 1

17 1 - EDIFICIO Classe Coordinate geografiche ED 50 Categoria Sottosuolo Condizioni Topografiche V d'uso N V R Materiale Principale Latitudine Longitudine Categoria S T [anni] [anni] Classe CA C T1 1,00 LEGENDA: Edificio Edificio V N Vita nominale dell'edificio V R Periodo di riferimento per l'azione sismica. Materiale Principale [CA] = Cemento Armato - [AC] = Acciaio - [MU] = Muratura. Latitudine Latitudine geografica del sito. Longitudine Longitudine geografica del sito. Categoria Sottosuolo Tipo terreno prevalente, categoria di suolo di fondazione: [A] = Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi - [B] = Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti - [C] = Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti - [D] = Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti - [E] = Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m. Categoria Topografica [T1] = Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i = 15 - [T2] = Pendii con inclinazione media i > 15 - [T3] = Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 = i = 30 - [T4] = Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30. Coefficiente di amplificazione topografica. S T 2 - PERICOLOSITA' SISMICA Parametri di pericolosità sismica Stato Limite a g F O T* c C C T B T C T D S S [g] [s] [s] [s] [s] [s] SLO SLD SLV SLC LEGENDA: Pericolosità sismica Stato Limite [SLC] = stato limite di collasso - [SLV] = stato limite di salvaguardia della vita - [SLD] = stato limite di danno - [SLO] = stato limite di operatività. a g Accelerazione di picco al suolo F O Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. T * C Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. C C Coefficienti di amplificazione di T * c T B Periodo di inizio del tratto accelerazione costante dello spettro elastico in accelerazione orizzontale. T C Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro elastico in accelerazione orizzontale. T D Periodo di inizio del tratto a spostamento costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Coefficiente di amplificazione stratigrafica. S S 3 - SISTEMA RESISTENTE Sistema resistente Tipologia Struttura Telai Multicampata Pareti Accoppiate Distribuzione Tamponature in Pianta A telaio, miste equivalenti a telaio telai multicampata Assenti Regolare LEGENDA: Sistema resistente Tipologia Struttura Cemento armato: Telaio - Pareti - Mista telaio-pareti - Due pareti per direzione non accoppiate - Deformabili torsionalmente - Pendolo inverso; Muratura: Un solo piano - Più di un piano; Acciaio: Telaio - Controventi concentrici diagonale tesa - Controventi concentrici a V - Mensola o pendolo invertito - Telaio con tamponature 4 - REGOLARITA' DELLA STRUTTURA REGOLARITA' DELLA STRUTTURA IN PIANTA Regolarità della struttura pag. 2

18 La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze. Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui la costruzione risulta inscritta è inferiore a 4. Nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25% della dimensione totale della costruzione nella corrispondente direzione. Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti. Per edifici in muratura: i solai sono ben collegati alle pareti e dotati di una sufficiente rigidezza e resistenza nel loro piano. REGOLARITA' DELLA STRUTTURA IN ALTEZZA Tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l altezza della costruzione. Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommità della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento all altro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. o pareti e nuclei in muratura di sezione costante sull altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell azione sismica alla base. Nelle strutture intelaiate progettate in CD B il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo non è significativamente diverso per orizzontamenti diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta, calcolata ad un generico orizzontamento, non deve differire più del 20% dall analogo rapporto determinato per un altro orizzontamento); può fare eccezione l ultimo orizzontamento di strutture intelaiate di almeno tre orizzontamenti. (Non significativo per strutture in muratura) Eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, né il 20% della dimensione corrispondente all orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione l ultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento. SI SI SI 5 - LIVELLO DI COSCENZA E FATTORE DI CONFIDENZA Livello di conoscenza Livello di conoscenza e fattore di confidenza Fattore di confidenza LC LEGENDA: Livello di conoscenza e fattore di confidenza Livello di conoscenza [LC1] = Conoscenza Limitata - [LC2] = Conoscenza Adeguata - [LC3] = Conoscenza Accurata. Fattore di confidenza Fattore di confidenza applicato alle proprietà dei materiali. 6 - MATERIALI LIVELLO DI COSCENZA E FATTORE DI CONFIDENZA Livello di conoscenza LC1 1,35 LEGENDA: Livello di conoscenza e fattore di confidenza Livello di conoscenza Fattore di confidenza Livello di conoscenza e fattore di confidenza Fattore di confidenza [LC1] = Conoscenza Limitata - [LC2] = Conoscenza Adeguata - [LC3] = Conoscenza Accurata. Fattore di confidenza applicato alle proprietà dei materiali. MATERIALI CALCESTRUZZO ARMATO Caratteristiche Calcestruzzo Armato N γ k CdT E G Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm n n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Cls C20/25 FeB32k - (C20/25 FeB32K) , F 25,00-0,85 1,50 8,71 0,78 2, LEGENDA Caratteristiche Calcestruzzo Armato N Numero identificativo del materiale. γ k Peso specifico. CdT Coefficiente di Dilatazione Termica. E Modulo elastico normale. G Modulo elastico tangenziale. Stz Indica il 'Tipo Situazione': [F] = materiale 'di Fatto' (Esistente)(tiene conto del LC/FC); [P] = materiale 'di Progetto' (Nuovo); R ck Resistenza caratteristica cubica. R cm Resistenza media cubica. %R ck Percentuale di riduzione della R ck γ c Coefficiente di sicurezza allo SLV del materiale. pag. 3

19 Caratteristiche Calcestruzzo Armato N γ k CdT E G Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm n n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] f cd Resistenza di calcolo a compressione. f ctd Resistenza di calcolo a trazione. f cfm Resistenza media a trazione per flessione. n Coefficiente di omogeneizzazione. n Ac Identificativo, nella relativa tabella materiali, dell'acciaio utilizzato: [-] = parametro N significativo per il materiale. N γ k CdT E G Stz [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Acciaio FeB32K - (FeB32K) [N/m m 2 ] , F LEGENDA Caratteristiche Acciaio MATERIALI ACCIAIO f yk,1/ f yk,2 f tk f yd,1/ f yd,2 [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] 315,00 202, Caratteristiche Acciaio f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7-1, N Numero identificativo del materiale. γ k Peso specifico. CdT Coefficiente di Dilatazione Termica. E Modulo elastico normale. G Modulo elastico tangenziale. Stz Indica il 'Tipo Situazione' : [F] = materiale 'di Fatto' (Esistente) (tiene conto del FC); [-/P] = materiale 'di Progetto' (Nuovo); [-] = resistenze medie /caratteristiche del materiale. f yk,1 Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con t <= 40 mm). f yk,2 Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con 40 mm < t <= 80 mm). f tk Resistenza a Rottura (Bulloni). f yd,1 Resistenza di calcolo (per profili con t <= 40 mm). f yd,2 Resistenza di calcolo (per profili con 40 mm < t <= 80 mm). f td Resistenza di calcolo a Rottura (Bulloni). γ s Coefficiente di sicurezza allo SLV del materiale. γ M1 Coefficiente di sicurezza per instabilità. γ M2 Coefficiente di sicurezza per sezioni tese indebolite. γ M3,SLV Coefficiente di sicurezza a scorrimento alla SLV (Bulloni). γ M3,SLE Coefficiente di sicurezza a scorrimento alla SLE (Bulloni). Coefficiente di sicurezza precarico bulloni ad alta resistenza (Bulloni): [-] = parametro N significativo per il materiale. γ M7 7 - METODO DI ANALISI Analisi Metodo di analisi Fattore di struttura q nella direzione del sisma Sisma orizzontale in direzione X Sisma orizzontale in direzione Y Dinamica modale con fattore di struttura q 3,00 3,00 LEGENDA: Metodo di analisi Analisi Tipo di analisi usata per la verifica sismica e il calcolo degli indicatori di rischio sismico. Fattore di struttura q [-] = Non significativo per il tipo di analisi usata. 8 - PERIODI FONDAMENTALI E MASSE PARTECIPANTI Periodi fondamentali e masse partecipanti Direzion e Periodo Modo di vibrare Masse partecipanti Coefficiente di partecipazione [s] [%] X Y LEGENDA: Periodi fondamentali e masse partecipanti Periodo Modo di vibrare Periodo di vibrazione nella direzione considerata. Modo di vibrare che presenta il massimo coefficiente di partecipazione in valore assoluto nella direzione pag. 4

20 Masse partecipanti Coefficiente di partecipazione considerata. [-] = Non significativo per il tipo di analisi scelto. Percentuale di masse partecipanti relative al modo di vibrare che presenta il massimo coefficiente di partecipazione in valore assoluto nella direzione considerata. [-] = Non significativo per il tipo di analisi scelto. Coefficiente di partecipazione massimo, in valore assoluto, nella direzione considerata. 9 - CAPACITA' - ENTITA' DELL'AZIONE SISMICA SOSTENIBILE Capacità - Entità dell'azione sismica sostenibile SL Tipo di rottura Materiale/Terreno PGA C T RC [Ag/g] [anni] SLD Spostamento Interpiano (SLD) >2475 SLO Spostamento Interpiano (SLO) SLV Carico Limite Terreno TER >2475 SLV Flessione o Pressoflessione CA SLV Taglio CA SLV Rottura del Nodo CA LEGENDA: Capacità - Entità dell'azione sismica sostenibile Stato Limite Materiale Tipo di rottura PGA C T RC Stato limite raggiunto per il tipo di rottura considerato: [SLV] = stato limite di salvaguardia della vita - [SLD] = stato limite di danno - [SLO] = stato limite di operatività. Tipologia di materiale per il tipo di rottura considerato: [CA] = Cemento Armato - [AC] = Acciaio - [MU] = Muratura - [TER] = Terreno - [-] = Parametro non significativo per il tipo di rottura. Tipo di rottura per differenti elementi o meccanismi. Capacità, per il tipo di rottura considerato, in termini di accelerazione al suolo. Capacità, per il tipo di rottura considerato, in termini di periodo di ritorno DOMANDA - ENTITA' DELL'AZIONE SISMICA ATTESA Domanda - Entità dell'azione sismica attesa Stato Limite PGA D T RD [g] [anni] SLO SLD SLV SLC LEGENDA: Domanda - Entità dell'azione sismica attesa Stato Limite Stato limite raggiunto per il tipo di rottura considerato: [SLV] = stato limite di salvaguardia della vita - [SLD] = stato limite di danno - [SLO] = stato limite di operatività. PGA D Domanda in termini di accelerazione al sito (S s S T a g/g) Domanda in termini di periodo di ritorno T RD 11 - INDICATORI DI RISCHIO SISMICO Indicatori di rischio sismico Stato Limite α PGA α TR SLO SLD SLV LEGENDA: Indicatori di rischio sismico Stato Limite α PGA α TR Stato limite raggiunto per il tipo di rottura considerato: [SLV] = stato limite di salvaguardia della vita - [SLD] = stato limite di danno - [SLO] = stato limite di operatività. Indicatore di rischio (rapporto tra capacità e domanda) in termini di accelerazione: PGA C/PGA D - [NS] = non significativo, per valori superiori o uguali a 100. Indicatore di rischio (rapporto tra capacità e domanda) in termini di periodo di ritorno: (T RC/T RD) 0,41 - [NS] = non significativo, per valori superiori o uguali a 100. Cosenza 25/03/2017 pag. 5

21 Il Progettista Ing. F. Amica pag. 6

22 Comune di Corigliano Calabro Provincia di Cosenza SCHEDA DI VULNERABILITÀ SISMICA OGGETTO: Corpo A Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati all'esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici (Deliberazione di G.R. n. 427 del 10 novembre 2016). Determina a contrarre Progettazione definitiva per l'adeguamento sismico della "Scuola Media V. Tieri" COMMITTENTE: Comune di Corigliano Calabro Cosenza 25/03/2017 Il Progettista Ing. F. Amica Studi e Progettazioni di ing. Francesco Amica Via Venerabile Madre Elena Aiello 33 - Cosenza f.amica@alice.it pag. 1

23 1 - EDIFICIO Classe Coordinate geografiche ED 50 Categoria Sottosuolo Condizioni Topografiche V d'uso N V R Materiale Principale Latitudine Longitudine Categoria S T [anni] [anni] Classe CA C T1 1,00 LEGENDA: Edificio Edificio V N Vita nominale dell'edificio V R Periodo di riferimento per l'azione sismica. Materiale Principale [CA] = Cemento Armato - [AC] = Acciaio - [MU] = Muratura. Latitudine Latitudine geografica del sito. Longitudine Longitudine geografica del sito. Categoria Sottosuolo Tipo terreno prevalente, categoria di suolo di fondazione: [A] = Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi - [B] = Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti - [C] = Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti - [D] = Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti - [E] = Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m. Categoria Topografica [T1] = Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i = 15 - [T2] = Pendii con inclinazione media i > 15 - [T3] = Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 = i = 30 - [T4] = Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30. Coefficiente di amplificazione topografica. S T 2 - PERICOLOSITA' SISMICA Parametri di pericolosità sismica Stato Limite a g F O T* c C C T B T C T D S S [g] [s] [s] [s] [s] [s] SLO SLD SLV SLC LEGENDA: Pericolosità sismica Stato Limite [SLC] = stato limite di collasso - [SLV] = stato limite di salvaguardia della vita - [SLD] = stato limite di danno - [SLO] = stato limite di operatività. a g Accelerazione di picco al suolo F O Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. T * C Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. C C Coefficienti di amplificazione di T * c T B Periodo di inizio del tratto accelerazione costante dello spettro elastico in accelerazione orizzontale. T C Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro elastico in accelerazione orizzontale. T D Periodo di inizio del tratto a spostamento costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Coefficiente di amplificazione stratigrafica. S S 3 - SISTEMA RESISTENTE Sistema resistente Tipologia Struttura Telai Multicampata Pareti Accoppiate Distribuzione Tamponature in Pianta A telaio, miste equivalenti a telaio telai multicampata Assenti Irregolare LEGENDA: Sistema resistente Tipologia Struttura Cemento armato: Telaio - Pareti - Mista telaio-pareti - Due pareti per direzione non accoppiate - Deformabili torsionalmente - Pendolo inverso; Muratura: Un solo piano - Più di un piano; Acciaio: Telaio - Controventi concentrici diagonale tesa - Controventi concentrici a V - Mensola o pendolo invertito - Telaio con tamponature 4 - REGOLARITA' DELLA STRUTTURA REGOLARITA' DELLA STRUTTURA IN PIANTA Regolarità della struttura pag. 2

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