Il mal di schiena nella scuola

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1 I.S.I.S.S. Morciano di Romagna Back School educazione posturale e prevenzione delle algie vertebrali A.S. 2011/12 Il mal di schiena nella scuola Risultati del questionario proposto agli studenti dell I.S.I.S.S. di Morciano di Romagna Foto tratta da La Back School - EPM - Milano Claudio Marchetti

2 Nell ambito del progetto Back School educazione posturale e prevenzione delle algie vertebrali, che si svolge nel nostro Istituto, negli ultimi anni scolastici è stato anche proposto il questionario Il mal di schiena nella scuola, con lo scopo di analizzare le abitudini posturali degli studenti e del personale scolastico, per poi relazionarle con eventuali e vari dolori alla colonna vertebrale. Il questionario utilizzato è stato redatto dall Associazione Back School scuola della schiena programma Toso. I disegni sono tratti da: GSS gruppo di studio della scoliosi e della colonna vertebrale Unità di ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento Motivazioni: Il dolore a carico del rachide (colonna vertebrale) rappresenta un problema di grande rilevanza sociale e sanitaria; sono innumerevoli gli studi ed i dati che indicano come la maggior parte della popolazione adulta soffra di rachialgie con intensità e ricorrenza diverse. Un altissima percentuale di tali algie è di origine meccanica, cioè legata alle posizioni che manteniamo ed alle azioni che effettuiamo. Quindi, cercare di acquisire delle salutari metodiche di comportamento, in questo caso attraverso corretti modelli posturali, significa elaborare delle strategie atte a salvaguardare la propria salute. «... I dolori di schiena possono iniziare anche in giovane età Tali sofferenze potrebbero essere diminuite in gran parte con una efficace azione educativa e preventiva.» (Toso) Il nostro stile di vita ha un influenza notevole sulla salute del nostro apparato locomotore, perciò, nel questionario vengono prese in considerazione le azioni che di solito si svolgono e le posizioni che quotidianamente si assumono: posizione seduta; trasporto pesi; mezzo di trasporto utilizzato; posizione di riposo notturno; altezza del cuscino durante il riposo; attività motorie praticate; eventuali disturbi alla colonna vertebrale. Dal sondaggio effettuato, interessati al fenomeno mal di schiena lo sono o lo sono già stati: il 40% degli studenti, su un campione di 940 ed il 74% della popolazione adulta su un campione di 116.

3 Obiettivi immediati: Far prendere coscienza delle varie posture che quotidianamente assumiamo e delle azioni ripetitive che svolgiamo. Di conseguenza, prendere in considerazione la possibilità di modificare le abitudini posturali dannose e la necessità di far svolgere all apparato locomotore l attività per cui è stato progettato. I dati di seguito riportati, raccolti negli ultimi quattro anni, riguardano 940 studenti: 432 ragazze 97 di 14 anni 88 di 14 anni 105 di 15 anni 107 di 15 anni 82 di 16 anni 508 ragazzi 113 di 16 anni 72 di 17 anni 82 di 17 anni 76 di anni 118 di anni Estrapolando tali dati si è rilevato una netta prevalenza di dolori riferibili alla colonna vertebrale nelle ragazze, quindi i grafici-percentuale che seguiranno sono stati realizzati separando le informazioni fornite dalle femmine e dai maschi, in modo da evidenziarne le diverse abitudini posturali e motorie.

4 POSIZIONE SEDUTA Quante ore al giorno mediamente stai seduto a scuola, a casa: per studiare, per guardare la TV, al computer o per i giochi elettronici,? Fino a 8 ore Da >8 a 10 ore Da >10 a 12 ore >12 ore Quando siamo seduti pensiamo di riposare, in realtà la pressione sui dischi intervertebrali a livello lombare aumenta di circa il 40% rispetto alla posizione eretta. Quindi, ipotizzando che in stazione eretta tale pressione sia di 75 kg., in posizione seduta essa sale a 105 kg. Inoltre: - in posizione seduta vi è la scomparsa della fisiologica lordosi lombare, anzi molto spesso si forma una curva addirittura opposta (cifosi); - la fissità della posizione seduta (anche se mantenuta in modo corretto), non permette la reidratazione dei dischi intervertebrali. Essi, infatti, non sono dotati di irrorazione propria, ma traggono nutrimento dalle strutture circostanti attraverso il movimento. Qualche consiglio: Portate bene indietro il bacino appoggiandovi allo schienale per scaricare su di esso parte delle forze che arrivano sulla colonna; mantenete la fisiologica lordosi lombare; per leggere o scrivere inclinate il busto avanti con fulcro sulle anche, appoggiando i gomiti sul piano di lavoro. Se possibile: - usate una sedia di altezza giusta o un sostegno lombare ed evitate una sedia bassa, morbida o senza schienale; - la colonna soffre in ogni caso le posizioni prolungate, quindi non restate seduti a lungo ed anche da seduti cambiate spesso posizione ed eseguite la seduta dinamica.

5 TRASPORTO PESI Come valuti i pesi che porti (zaino, borsa sportiva,?) In media, quanto tempo cammini giornalmente con tali pesi? La corretta tecnica di sollevamento e trasporto dei pesi riduce di un terzo la pressione sui dischi intervertebrali, infatti tale pressione è ben sopportata se viene uniformemente distribuita tra pilastro anteriore e pilastro posteriore della colonna vertebrale. Quindi, per mettere in pratica i soliti consigli... Per sollevare i pesi occorre piegare le gambe, mantenete la schiena allineata ed il peso il più vicino possibile al corpo lungo tutto il suo percorso. Nel sollevamento bisogna prestare molta attenzione all azione di flessione + torsione del busto, é potenzialmente un movimento molto dannoso perché si sommano le azioni di compressione e macinamento discale. Per pesi leggeri si può sollevare un arto teso indietro con un movimento a bilanciere tra la gamba ed il tronco, appoggiando un arto superiore ad un piano. Per trasportare i pesi occorre mantenerli aderenti al corpo, sulle spalle o sul capo; infatti, più un peso è lontano dal corpo tanto più aumentano la pressione discale, l attività muscolare e la pressione intra-addominale. Inoltre, quando possibile, é sempre corretto suddividere il peso da trasportare in modo equo sui due lati del corpo. è necessario - possedere una base stabile; - avere una sufficiente mobilità articolare delle caviglie, tale da permettere il piegamento degli arti inferiori senza sollevare i talloni; - proteggere la colonna vertebrale con un buon corsetto addominale ; - guidare il movimento con il capo.

6 MEZZI DI TRASPORTO Quale mezzo di trasporto utilizzi per recarti a scuola? Mediamente quante tempo al giorno stai in autobus (auto, )? In auto e in autobus, oltre al potenziale danno della posizione seduta, si aggiunge quello provocato dalle vibrazioni del mezzo di trasporto. Guidando l auto, poiché la posizione seduta é in genere con le ginocchia più alte del bacino, il tratto lombare tende a flettersi, quindi é utile un supporto lombare per mantenere una leggera lordosi e indurre una migliore postura del resto della colonna vertebrale. Il sedile deve essere sistemato in modo che la posizione globale sia intermedia per tutte le articolazioni: arti superiori ed inferiori semiflessi e comodi rispetto ai comandi. Il poggiatesta deve essere sistemato in posizione adeguata per evitare, che in caso di urto frontale, il rachide cervicale vada in iperestensione. I movimenti di salita e di discesa dall auto vanno eseguiti in modo corretto: dopo essersi seduti far perno sul bacino per entrare nell abitacolo, lo stesso per uscirne (solitamente i movimenti corretti si attuano quando abbiamo mal di schiena ). Chi si sposta in moto dovrebbe mantenere una buona seduta sugli ischi, mantenendo la fisiologica lordosi lombare ed una buona distribuzione del peso del tronco tra manubrio e sella. Dovrebbe evitare la posizione seduta che favorisce la retroversione del bacino, con conseguente cifotizzazione del tratto lombare. Ovviamente, ciò dipende in gran parte dal tipo di moto.

7 Posizione di riposo notturna (si possono evidenziare due posizioni abituali): Prona (a pancia sotto) Supina (sul dorso) Sul fianco Fetale POSIZIONE DI RIPOSO NOTTURNA Per ottenere un buon riposo è indispensabile dormire in una posizione confortevole, che permetta la decontrazione muscolare, mantenga le curve fisiologiche della colonna vertebrale e favorisca una buona circolazione sanguigna. Se i muscoli non allentano la tensione e le curve del rachide non mantengono la loro fisiologica conformazione, i dischi intervertebrali hanno difficoltà a reidratarsi per riacquistare il loro spessore diminuito durante la giornata precedente. Inoltre, se il letto è troppo duro, vi sono zone del corpo sottoposte a maggior pressione Il riposo a letto su un supporto inadeguato e ciò non consente una circolazione sanguigna ottimale, costringendoci spesso a cambiare posizione durante il riposo. Se il letto è troppo morbido, non riesce a sostenere in modo adeguato le fisiologiche curve rachidee. Diventa quindi di fondamentale importanza riposare su un supporto adeguato. Sebbene un letto valido, indipendentemente dalla posizione assunta, contribuisca notevolmente a conservare le curve fisiologiche del rachide, le posizioni di riposo, come detto, condizionano in ogni caso le strutture della colonna vertebrale, per esempio nella postura fetale si ha un inversione della lordosi lombare. Il riposo a letto su un supporto adeguato

8 Un altro aspetto molto importante da prendere in considerazione per un proficuo riposo è l altezza del cuscino Il tuo cuscino è Alto? Medio? Basso? Dormi senza cuscino? ALTEZZA CUSCINO Il cuscino costituisce il supporto della zona cervicale, la parte più delicata della colonna vertebrale e l altezza di tale supporto è in relazione alla posizione di riposo ed alle caratteristiche anatomico-funzionali individuali. Dormire con o senza cuscino? Quale altezza per il cuscino? Un cuscino troppo alto, in posizione supina, inverte la curva della colonna cervicale ed accentua quella della zona dorsale. La giusta altezza del cuscino è quella che permette di sostenere la naturale curva lordotica della zona cervicale e, di conseguenza, di mantenere la fisiologica cifosi dorsale. Un cuscino troppo alto, in posizione laterale, esercita una inclinazione ed una torsione sul rachide cervicale. La giusta altezza del cuscino è quella che permette di mantenere la zona cervicale il più possibile allineata al resto della colonna vertebrale.

9 Pratichi attività motorie o sportive? Se si, quali? ATTIVITÀ MOTORIE O SPORTIVE PRATICATE NEL TEMPO LIBERO Mantenersi in forma con dell'attività fisica e della ginnastica regolare è fondamentale per tutti. Muoversi aumentando gradualmente la capacità di compiere degli sforzi, evitare nella vita quotidiana di sedersi sempre e comunque, fare qualche volta in più le scale, spostarsi in bicicletta o a piedi se possibile, sono i consigli più semplici ed efficaci anche per i più pigri, per trovare e mantenere uno stato di sufficiente efficienza psico-fisica. Quando c'è dolore alla schiena: rivolgersi ad un esperto o, se lo si ritiene non necessario, camminare, nuotare o andare in bicicletta per tratti anche lunghi. In ogni caso, non cedere al dolore. Quando si sta bene: fare qualunque tipo di attività fisica e ginnastica, purché ci si eserciti progressivamente e costantemente; ancor meglio se ben guidati e controllati. I molti vantaggi dell attività fisica: migliora le condizioni dei muscoli che governano i movimenti della colonna, rendendoli più forti, elastici e pronti a reagire. Rinforza le ossa, ci mantiene elastici, ci fa sentire bene e sani, ci rimette in forma, stimola la produzione delle endorfine (agenti chimici corporei, veri e propri antidolorifici estremamente efficaci). Inoltre l attività fisica è uno dei mezzi più efficaci per scaricare le tensioni.

10 Quante volte a settimana pratichi attività motoria o sportiva? VOLTE A SETTIMANA DI PRATICA DELL ATTIVITÀ MOTORIA O SPORTIVA L'attività fisica funziona solo se viene effettuata regolarmente, almeno due volte alla settimana, per sempre. Qualche fastidio, soprattutto iniziale, è inevitabile: passa presto ed i benefici che si ottengono li ripagano ampiamente. E' più importante muoversi regolarmente piuttosto che scegliere l'attività ideale (che non esiste). Scegliere quindi qualcosa che piaccia e che si possa fare senza troppe difficoltà legate alle necessità ed agli impegni familiari scolastici: è la migliore garanzia di non smettere. Fare dell'attività fisica con continuità e, nei limiti della razionalità e se non c è dolore mentre la si pratica, provare a migliorare le proprie performance, sia per incrementare il livello aerobico, sia per ottenere un buon equilibrio tra forza ed elasticità muscolare. Ricordare che qualunque attività fisica ha vantaggi e svantaggi, quindi occorre sempre usare il buon senso nel cimentarsi in nuove avventure sportive. Se poi si volesse esagerare i consigli di un esperto, oltre ad evitare rischi per la salute, potranno far conoscere gli esercizi specifici utili non solo per evitare dei danni, ma soprattutto per ottenere il massimo dei risultati.

11 SOFFRI O HAI SOFFERTO DI DISTURBI ALLA COLONNA VERTEBRALE? Più in dettaglio:

12 Da notare le diverse linee di tendenza tra femmine e maschi: La colonna vertebrale è una delle strutture più forti del nostro corpo, che deve assolvere a numerosi ed importanti compiti: - stabilità: sostiene il tronco, gli arti superiori e il capo; - mobilità: consente tutti gli spostamenti del tronco e della testa; - contenimento: protegge il midollo spinale. Questa struttura è forte ma anche estremamente complessa, con un controllo molto delicato. Il suo funzionamento dipende da un solo ed un unico computer di bordo : il cervello. Si può così arrivare, con l'allenamento (corrette abitudini posturali), a risultati eccezionali. La perdita dell'equilibrio tra le varie componenti rachidee implica invece il dolore, che segnala che la schiena è fuori controllo, fuori forma ; occorre solo rimetterla in ordine. Quindi, il mal di schiena é il segnale che la colonna vertebrale non é in forma. Esso non è quasi mai dovuto alle ossa: quasi sempre dipende da una difficoltà di funzionamento di altre sue componenti (muscoli, legamenti, dischi).

13 Se si, il dolore è localizzato? : in fondo alla schiena a livello della regione lombare (lombalgia) a livello della regione dorsale (dorsalgia) a livello del collo, cioè a livello della regione cervicale (cervicalgia)

14 Il mal di schiena é dovuto al nostro stile di vita. Da quando abbiamo perso la posizione a quattro zampe, la parte bassa della colonna ha dovuto subire una serie di sforzi per cui non era stata inizialmente progettata: questo ha comportato la comparsa del mal di schiena, un dolore tipico della razza umana. Il fatto di avere poi obbligato la parte bassa della schiena ad adattarsi alla posizione seduta ha ulteriormente aumentato i problemi. Pertanto tutti avranno esperienze, prima o poi, di mal di schiena: è il nostro stile di vita in quanto uomini. Ma proprio per questo un corretto stile di vita riveste un ruolo fondamentale per quanto riguarda la prevenzione. Se per motivi professionali, oltre alla posizione seduta, aggiungiamo la postura che costringe spesso il capo ad una flessione anteriore, ecco il nostro quadro algico.. Conclusioni Come si può notare dagli ultimi grafici-percentuale, il mal di schiena è un fenomeno che non riguarda solo gli adulti «I dolori di schiena possono iniziare anche in giovane età Tali sofferenze potrebbero essere diminuite in gran parte con una efficace azione educativa e preventiva.» (Toso) Gli studenti si trovano spesso esposti agli stessi fattori di rischio dei lavoratori: come gli impiegati trascorrono molte ore seduti, come gli operai che movimentano i carichi sollevano e trasportano il loro zaino, che costantemente negli anni aumenta di peso. I lavoratori sono tutelati dalla legge 626 del settembre 1994, che ha previsto e messo in opera numerose azioni preventive ed educative, gli studenti esposti agli stessi fattori di rischio dei lavoratori non sono, per ora, ugualmente tutelati. La Back School può essere una risposta, in termini preventivi nel nostro caso, per combattere l instaurarsi delle algie vertebrali. L adattabilità del percorso educativo permette di rendere questo metodo facilmente fruibile. Allora, quale migliore struttura della scuola può essere idonea per fornire tale possibilità? Il questionario, infatti, ne è il primo passo

15 Assolutamente da ricordare: Anche la postura più corretta, se mantenuta a lungo, diventa dannosa. Buona postura a tutti!!!

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